Liguria, Rixi: al via lavori consolidamento viadotto TrasoGenova, 17 lug. (askanews) – “I lavori di consolidamento strutturale delle pile del viadotto Traso sono al via. Si tratta di uno degli assi viari principali di collegamento tra Liguria ed Emilia, nonché connessione per i centri abitati della Val Trebbia con Genova”. Lo dice in una nota il deputato leghista e viceministro delle infrastrutture Edoardo Rixi, che ha visitato il cantiere insieme al sindaco di Bargagli Sergio Casalini ed al capo dipartimento Anas Barbara Di Franco.
“Il progetto – spiega il viceministro – prevede la protezione dell’area a monte del viadotto con la realizzazione della paratia per il consolidamento del versante con 214 tiranti su due livelli e un cordolo su 552 micropali per il consolidamento della strada verso valle su uno sviluppo di 138 metri. Un investimento da oltre 9 milioni di euro con consegna prevista entro primavera del 2025 reso possibile dall’impegno di Anas e dall’opera sul territorio del consigliere regionale Sandro Garibaldi e dei consiglieri delegati metropolitani Franco Senarega e Claudio Garbarino. Durante il periodo dei lavori – conclude Rixi – il viadotto resta aperto regolarmente alla viabilità”.
Trasporti, Usb: lunedì 24 luglio sciopero di 4 ore per bus e metroRoma, 17 lug. (askanews) – L’Usb proclama per lunedì prossimo 24 luglio uno sciopero di 4 ore per il Trasporto pubblico locale.
“Riparte il tavolo di trattativa sul rinnovo del Ccnl autoferrotranvieri – afferma il sindacato autonomo -; avviene con una nota delle segreterie nazionali di Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna inviata alle associazioni datoriali rappresentando le linee guida dettate dai loro esecutivi nazionali del 5 luglio 2023. Tutto questo nell’assordante silenzio sui luoghi di lavoro a testimoniare caparbiamente che i lavoratori autoferrotranvieri non possono e non debbono metterci bocca”. “Facendo affidamento sul solito periodo estivo, quando la distrazione dalle dinamiche lavorative tocca il suo apice – prosegue Usb -, si tenta di cancellare la denuncia continua dei lavoratori verso il susseguirsi di rinnovi contrattuali ‘farsa’ in cambio della crescente svendita dei diritti; una svendita che fa di questo lavoro un lavoro dal quale si ‘fugge’, sia per l’indisponibilità di sottostare al crescente decadimento dello stato dei servizi e i pesanti carichi di lavoro, sia per la gravosa responsabilità di una mansione priva di adeguati livelli di sicurezza con pesanti penalizzazioni salariali attraverso l’utilizzo indiscriminato delle privatizzazioni selvagge, dei continui ricorsi ad appalti, subappalti e subaffidamenti che alimentano sfruttamento e precarizzazione davanti ai quali, gli stessi firmatari dei vari Ccnl che si sono susseguiti, continuano a far finta di nulla”.
“I lavoratori autoferrotranvieri non possono rimanere a guardare – conclude il sindacato -. E’ necessario superare l’arroganza di queste sigle sindacali che continuano a usurpare il diritto di un monopolio della rappresentanza, a spese di tutti gli addetti al settore”.
”Alberto Sordi Family Award” ad Avati, Ballantini, Beccati e IsoardiMilano, 17 lug. (askanews) – Una parata di star del cinema, della televisione, della musica, del giornalismo e dell’imprenditoria per l’”Alberto Sordi Family Award 2023″, il prestigioso riconoscimento itinerante ideato nel 2017 dal giornalista e conduttore radiotelevisivo Rai Igor Righetti, cugino del grande attore. Ogni anno viene assegnato ad artisti italiani e internazionali e a personaggi del mondo dell’informazione, della cultura e dell’imprenditoria che si sono distinti per il loro talento e per aver contribuito a far crescere, culturalmente e nello spirito critico, la società nel suo complesso.
Quest’anno, per il ventennale della scomparsa dell’Alberto nazionale, il premio si è svolto nel suggestivo Gran Teatro Alberto Sordi di MagicLand, il parco divertimenti più grande del Centro-Sud Italia a Valmontone, cittadina a pochi chilometri da Roma che diede i natali al padre e al nonno dell’attore che in paese faceva il fornaio. Sono stati premiati il regista e produttore cinematografico Pupi Avati (sezione cinema) con oltre 50 film diretti all’attivo di cui l’ultimo, “La quattordicesima domenica del tempo ordinario”, uscito di recente; il pittore e attore-trasformista Dario Ballantini del programma “Striscia la Notizia” (sezione arte e satira); il pluridecorato scrittore di thriller storici Lorenzo Beccati (sezione cultura), uno degli autori più importanti della storia della televisione italiana che ha firmato programmi di culto come Drive In, Lupo Solitario, Paperissima e, tuttora, Striscia la Notizia, nonché voce del Gabibbo; la presentatrice televisiva Elisa Isoardi che da settembre condurrà su Rai1 “Linea Verde Life” (sezione televisione); il rapper MezzoSangue, del quale nessuno ha mai visto il volto in quanto sempre coperto con un passamontagna diventato ormai iconico, appena uscito con il suo nuovo concept album “Sete” (sezione musica); il direttore di RaiNews24 Paolo Petrecca che ha portato al canale molte novità aumentando in modo considerevole il numero dei telespettatori (sezione giornalismo televisivo). Sempre per la sezione giornalismo televisivo il premio è andato al direttore dell’agenzia giornalistica TgCom24 (Tg4, Studio Aperto, Sport Mediaset e l’omonimo canale all-news) Andrea Pucci e ritirato dal vice direttore Maurizio Amoroso. La presidente della Fondazione Artemisia, ente non-profit riconosciuto dalla Regione Lazio, Mariastella Giorlandino, da sempre in prima linea per tutelare la salute delle donne e dei più deboli ha ricevuto il riconoscimento nella sezione imprenditoria nel sociale. Nella sezione imprenditoria il premio è stato assegnato all’amministratore delegato di Acqua Lauretana Antonio Pola, uno dei maggiori esperti di acque minerali; all’amministratore delegato di MagicLand Guido Zucchi con un’esperienza di 15 anni nel settore dei parchi divertimento; al Ceo di SmartSystem Andrea Falcucci, azienda marchigiana divenuta un’eccellenza italiana leader nel mondo nelle soluzioni innovative per filmmakers e società cinematografiche e televisive.
Condotto da Igor Righetti, l’evento è stato aperto dal soprano Anna Bruno, organizzatrice di opere e concerti, con un omaggio a due canzoni iconiche dell’Alberto nazionale: “Breve amore”, la versione italiana di You never told me, dal primo film di Sordi come regista “Fumo di Londra” del 1966, e “Guardo gli asini che volano nel ciel”. La manifestazione è stata prodotta dal produttore cinematografico e televisivo Massimiliano Filippini e dalla sua “CameraWorks” che sta lavorando sul primo docufilm internazionale in tre lingue sulla vita fuori dal set di Alberto Sordi tratto dal libro di Righetti e sul lungometraggio fantasy “Keeper” con la regia Antonio Centomani. L’evento ha avuto la regia di Alessio Taranto e l’organizzazione di Eleonora Gangi e Carla Pagliai. È stato fortemente sostenuto da “SmartSystem”, “SCS Movie Production” di Salvo Tirone e Sonia Giacometti, “Settembre produzioni” di Carla Finelli, dal presidente di “Viva la Vita” (Associazione di familiari e malati di sclerosi laterale amiotrofica) Edmondo Lucantonio. “In ogni edizione di questo premio – dice Igor Righetti – sento il profumo del merito. È rigenerante ossigenarsi con il talento. In un Paese come l’Italia dove troppo spesso chi si azzarda a parlare di meritocrazia rischia una querela e viene accusato di blasfemia questo premio risulta essere altamente trasgressivo, quasi anacronistico. Mio cugino Alberto amava le persone ricche di talento tanto da istituire una Fondazione per quei giovani attori bravi, ma con poche risorse economiche. La memoria storica di un grande attore come lui non deve essere perduta ma, al contrario, si deve rigenerare”. A proposito del Gran Teatro Alberto Sordi di MagicLand e al profondo legame dell’attore con Valmontone, Igor Righetti rivela: “Questo teatro, che ho inaugurato ad aprile, è il primo del Lazio e, forse, del mondo dedicato a lui. Trovavo inconcepibile che dopo vent’anni dalla sua morte, nel Lazio non ci fosse nessun teatro con il suo nome, quando a livello artistico Alberto cominciò a muovere i suoi primi passi proprio nell’avanspettacolo. Come racconto nel mio libro ‘Alberto Sordi segreto’ pubblicato da Rubbettino editore con la prefazione del critico Gianni Canova, giunto alla sua undicesima ristampa in tre anni, lui era molto legato a Valmontone in quanto oltre a suo padre e a suo nonno anche sua zia Ginevra, sorella del papà Pietro, è vissuta in questa cittadina e Alberto parlava di lei spesso con grande affetto magnificandone i suoi gnocchi, i carciofi, i sughi e le tagliatelle. Il 13 dicembre del 1996 andò a Valmontone per ritirare l’atto di nascita del padre nato nella cittadina nel 1879. In suo omaggio, in due suoi film, citò Valmontone: ne ‘Il marchese del Grillo’ e ne ‘Il tassinaro’. Negli anni Trenta, la famiglia Sordi andava nella cittadina tutte le estati e spesso nei fine settimana”.
Le raccomandazioni del ministero della Salute alle regioni sul caldoRoma, 17 lug. (askanews) – Codice calore nei Pronto Soccorso, attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 – h12 per accessi relativi agli effetti del caldo, potenziamento del servizio di guardia medica, riattivazione delle USCAR per favorire l’assistenza domiciliare ed evitare l’accesso inappropriato ai Pronto Soccorso.
Sono le raccomandazioni del Ministero della Salute contenute nella circolare diramata oggi alle Regioni per fronteggiare l’emergenza caldo e prevenire gli effetti delle ondate di calore che si stanno susseguendo in queste settimane. Nello specifico, per fronteggiare al meglio gli effetti del caldo sulla salute si invitano le Regioni a valutare la predisposizione di azioni organizzative per rafforzare la risposta ordinaria alle richieste di assistenza sanitaria, in particolare per i soggetti vulnerabili. Tra queste, è fortemente raccomandata l’attivazione del “codice calore” ovvero un percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto Soccorso.
La circolare indica anche di dare massima diffusione alla campagna di comunicazione predisposta dal Ministero della Salute “Proteggiamoci dal caldo” per una capillare informazione ai cittadini sui comportamenti da adottare per affrontare e difendersi dall’ondata di calore. Si ricorda che ogni giorno sul portale del Ministero della Salute sono pubblicati i bollettini caldo attivati dal 15 maggio e che proseguiranno fino al 15 settembre.
Confagri: mancato accordo su grano ucraino favorisce instabilitàRoma, 17 lug. (askanews) – “La decisione presa a Mosca fa salire l’instabilità sui mercati internazionali e favorisce la speculazione. La Federazione Russa continua a utilizzare il cibo come un’arma e strumento di pressione per allentare le sanzioni”. E’ il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sul mancato rinnovo dell’accordo sul grano dal Mar Nero che ha consentito l’esportazione via mare di oltre 30 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi prodotti in Ucraina, destinati per circa il 25% alla Cina.
A questo punto, secondo Confagricoltura, è da mettere in preventivo un rialzo dei prezzi delle commodities che, secondo l’indice della FAO, sono in costante diminuzione da un anno rispetto al picco raggiunto nel marzo 2022. “Va comunque segnalato – spiega Confagricoltura in una nota – che, sul piano delle scorte globali, la situazione è diversa da quella in essere nel luglio dello scorso anno, quando l’accordo fu sottoscritto. Allora, ad esempio, le giacenze di mais erano al minimo da sei anni. Ora, stando alle previsioni del dipartimento di Stato USA all’Agricoltura, si attesteranno a fine campagna 2023-2024 sul livello più elevato da cinque anni. Anche le scorte di grano sono previste in crescita”.
C’è, però, un altro aspetto da evidenziare. “Il mancato rinnovo dell’accordo – rileva Giansanti – può avere come conseguenza anche un aumento dei flussi di prodotti ucraini sul mercato europeo, con il risultato di innescare ulteriori pressioni al ribasso delle quotazioni. Per il grano tenero già scontiamo in Italia un taglio di circa il 30% rispetto ai prezzi del 2022”. Per effetto della sospensione dei dazi doganali decisa dalla UE lo scorso giugno, dagli ultimi dati diffusi dalla Commissione risulta che le importazioni di prodotti agroalimentari dall’Ucraina sono aumentate del 60% nei primi tre mesi di quest’anno sullo stesso periodo del 2022. Per i cereali, l’aumento è stato di circa 920 milioni di euro, seguono semi oleosi e colture proteiche con 550 milioni.
“Alla luce di questi dati, nel giro di un anno, l’Ucraina è diventata il secondo fornitore di prodotti agroalimentari della UE”, evidenzia il presidente di Confagricoltura. Da ricordare, infine, che, per limitare l’impatto provocato dal forte aumento degli arrivi dall’Ucraina, la UE ha deciso in via eccezionale, fino al 15 settembre, il blocco delle importazioni di grano, mais, colza e semi di girasole in cinque Stati membri (Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia). E’ consentito solo il transito verso altre destinazioni nella Ue o fuori dall’Unione.
Che cosa manca nel memorandum d’intesa Ue-TunisiaBruxelles, 17 lug. (askanews) – Il Memorandum d’intesa per il “partenariato complessivo” in cinque aree tra l’Ue e la Tunisia dà attuazione solo parzialmente all’accordo sul Patto su immigrazione e asilo raggiunto dal Consiglio dei ministri dell’Interno dell’Ue a Lussemburgo l’8 giugno scorso. In particolare, il Memorandum non riprende uno degli elementi di quell’accordo che più interessano l’Italia: la possibilità di rinviare in Tunisia i migranti irregolari senza diritto d’asilo sbarcati in Italia e transitati dalla stessa Tunisia, anche quando hanno altri paeseádiáorigine. Lo hanno precisato oggi a Bruxelles fonti qualificate della Commissione europea.
“Questo Protocollo d’intesa – hanno puntualizzato le fonti – non affronta specificamente il ritorno dall’Ue di migranti non tunisini che sono transitati attraverso la Tunisia. Questo è un punto su cui le autorità tunisine ritengono di aver comunicato chiaramente: che non sono un paese centro di accoglienza per migranti irregolari generalmente provenienti dall’Europa”. Nel Memorandum, quindi, “ci concentriamo sull’impegno dei tunisini a riprendere i cittadini tunisini arrivati irregolarmente nell’Ue”. Un altro elemento importante che manca nel Memorandum è la parte riguardante l’aiuto macrofinanziario alla Tunisia. L’Italia premeva affinché questi aiuti dell’Ue fossero concessi, almeno per una prima tranche, prima e indipendentemente dall’approvazione del prestito del Fmi alla Tunisia, che continua a essere bloccato per la reticenza del presidente Kais Saied a impegnarsi nelle misure e riforme richieste dal Fondo. Proprio a causa di quest’atteggiamento delle autorità tunisine, gli aiuti macrofinanziari da circa 900 milioni di euro sono restati fuori dal Memorandum d’intesa e condizionati all’approvazione del prestito Fmi.
Il Memorandum menziona invece un “aiuto al bilancio” tunisino da parte dell’Ue pari a 150 milioni di euro, che comunque è sottoposto ad alcune condizioni. “La programmazione dei 150 milioni sarà fatta in modo da garantire che questi soldi vadano a scopi utili nel loro bilancio, che non saranno influenzati dalla disponibilità o meno di un prestito del Fmi”, hanno precisato le fonti, ricordando che l’aiuto bilaterale al bilancio “è qualcosa che abbiamo fatto in passato” con la Tunisia. Il Memorandum d’intesa, infine, dedica uno dei suoi capitoli alla questione dei canali d’immigrazione legale, che è un’area di competenza esclusiva degli Stati membri (al contrario dell’immigrazione irregolare, oggetto di politiche comuni dell’Ue e sottoposta al voto a maggioranza qualificata in Consiglio). Ai giovani tunisini viene offerta l’opportunità di venire in Europa a studiare o a seguire corsi di formazione professionale, attraverso un’estensione del programma Erasmus e il nuovo “Partenariato per i talenti”, che si vuole lanciare, e che in realtà si basa su una realtà già esistente: “Ci sono già 300 posti in Germania, Francia e Belgio e speriamo di avere altri 700 posti negli stessi paesi entro la fine del prossimo anno”, hanno riferito le fonti.
“Dovremo esaminare l’interesse dei nostri Stati membri, perché si tratta di migranti legali, e com’è noto spetta agli Stati membri, in base al quadro giuridico esistente, prendere decisioni in merito all’ammissione di migranti legali. Ma c’è chiaramente – hanno aggiunto le fonti – un forte interesse da parte di altri paesi, oltre ai tre già citati. Quello che stiamo facendo è rendere disponibili servizi educativi di miglioramento delle competenze e altre formazioni attraverso i partenariati per i talenti, e lavorare con i nostri Stati membri che sono interessati e le autorità e i sistemi educativi tunisini per facilitare questa forma di migrazione legale, che penso sia chiaramente nell’interesse di entrambe le parti”. Le fonti della Commissione, infine, hanno precisato che, nonostante l’aumento recente dei flussi dei migranti irregolari lungo la rotta del Mediterraneo centrale, che sono in larga misura influenzati dalle condizioni del mare e meteorologiche migliori in estate, “quello che abbiamo visto nelle ultime settimane, direi negli ultimi mesi, è che le autorità tunisine hanno intensificato le loro attività. E guardando agli arrivi in Italia, alle intercettazioni in mare e ai rientri in Tunisia delle imbarcazioni intercettate, si nota che il tasso di intercettazione è aumentato in modo abbastanza significativo. Quindi vediamo una tendenza strutturale, che va decisamente nella giusta direzione di evitare le partenze”, hanno concluso le fonti.
Migranti, Musumeci: “Lavoriamo per bloccare le partenze”Palermo , 17 lug. (askanews) – “Abbiamo sempre detto che bisogna bloccare le partenze e adesso stiamo lavorando per questo. Se la Tunisia, che è uno dei luoghi di maggiore partenza dei migranti, dovesse corresponsabilizzarsi assieme agli altri paesi bagnati dal Mediterraneo potremmo davvero ridurre il flusso di migranti”. Così il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, a Palermo per una visita al cimitero dei Rotoli.
“Abbiamo previsto 450mila ingressi regolari, quindi non è vero che il governo Meloni sia contrario alle braccia e al fosforo messi a disposizione dai migranti. Se arrivassero formati sarebbe ancora meglio, per loro e per noi, perché potrebbero subito inserirsi nei sistemi produttivi, ma intanto siamo pronti ad accogliere gradualmente e nei prossimi anni questo gran numero di forza lavoro di cui le industrie hanno bisogno”, ha concluso Musumeci.
A Pescara arriva “La notte dei Serpenti” sabato 29 luglioMilano, 17 lug. (askanews) – Sabato 29 luglio allo Stadio del Mare di Pescara si terrà la prima edizione de La notte dei Serpenti, il concertone ideato e diretto dal Maestro Enrico Melozzi per celebrare la cultura abruzzese e la tradizione musicale della regione, promosso e finanziato dalla Regione Abruzzo, fortemente voluto dal Presidente della Regione Marco Marsilio e realizzato in collaborazione con il Comune di Pescara. Sul palco, l’Orchestra dei Serpenti e il coro, composti da musicisti e cantanti per la maggior parte abruzzesi, di origine o di nascita, diretti dal Maestro Enrico Melozzi. Si esibiranno anche due grandi nomi del panorama musicale italiano: Giusy Ferreri e Gianluca Grignani.
«Abbiamo voluto puntare fortemente sulla valorizzazione della cultura popolare e il saltarello rappresenta l’Abruzzo e le sue tradizioni musicali – afferma Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo – La Notte dei Serpenti deve diventare un elemento che caratterizza il nostro territorio, proprio con la rivisitazione delle musiche che hanno tracciato la storia dei nostri paesi, dei diversi momenti dell’agricoltura e della pastorizia, delle feste ad essa collegate. Il primo appuntamento in programma a Pescara nasce da una mia forte convinzione di valorizzare le nostre radici, a partire dagli antichi momenti di festa. Viviamo in un’epoca in cui è entrato in crisi il mondo della globalizzazione caratterizzato da standard uniformi e linguaggi interscambiabili. Si sente sempre più bisogno di riscoprire le proprie radici più autentiche e genuine. Con la competenza e le esperienze che Enrico Melozzi ha saputo mettere in campo puntiamo a un happening che deve diventare punto di partenza per la diffusione di queste tradizioni musicali su tutto il territorio nazionale e internazionale. La partecipazione e la presenza di artisti di fama servirà per far uscire questo appuntamento dai confini regionali e richiamare pubblico da ogni parte d’Italia». «La Notte dei Serpenti nasce dal mito ancestrale di San Domenico, prendendo le forme di un grande evento, che fra cultura e folklore, tra mitologia e modernità, omaggerà l’Abruzzo con un momento di straordinaria rilevanza culturale, artistica e turistica – dichiara Lorenzo Sospiri, Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo – Sabato 29 luglio avremo a Pescara la musica e l’arte di 40 personaggi d’eccezione, tra cui Gianluca Grignani e Giusy Ferreri, magistralmente diretti dal Maestro Enrico Melozzi, ideatore dell’evento che farà da trait d’union tra il Festival della Transumanza e il Festival dannunziano. Per l’Abruzzo intero anche una occasione eccezionale di marketing turistico, che ci consentirà di attrarre visitatori e far conoscere la nostra regione, con le sue risorse naturali, dal mare alla montagna, dalla tradizione al suo spirito inventivo e futuristico».
«Si tratta di un altro evento di rilevanza nazionale – afferma Carlo Masci, Sindaco di Pescara – che qualifica la già ricca stagione estiva pescarese piena di manifestazioni in tutte le zone della città con lo Stadio del Mare che torna a essere il fulcro delle iniziative gratuite che coinvolgono il grande pubblico». «Come accaduto nei campi di cotone americani, dove i canti degli schiavi hanno dato origine al blues, così i canti popolari abruzzesi trovano le loro origini nelle nostre campagne, dove i lavoratori cantavano per esorcizzare la paura di morire dovuta alle condizioni estreme in cui si trovavano, motivo per cui i canti popolari si avvicinano al sacro – spiega Enrico Melozzi, ideatore e direttore artistico e musicale de La Notte dei Serpenti – Con La Notte dei Serpenti ho voluto azionare un doppio meccanismo per celebrare questa parte del nostro patrimonio culturale e per trasmettere la bellezza e la poesia di questa lingua: “pop-izzare” il dialetto, ovvero dare una nuova veste ai canti dialettali attraverso una delle più particolari voci pop italiane, quella di Giusy Ferreri; “dialettizzare” il pop, traducendo in dialetto alcune delle canzoni di Gianluca Grignani che hanno segnato la storia della musica italiana».
Per dare il nome a questa nuova iniziativa culturale e musicale volta a dare una nuova visione dell’Abruzzo, il direttore artistico Enrico Melozzi ha scelto di ispirarsi al celebre culto di San Domenico, che vede il suo punto apicale nell’antichissimo rito “Festa dei Serpari” a Cocullo (AQ), identificando nel serpente un simbolo esotico, potente, misterioso, affascinante e attrattivo. «La curiosità del canto popolare e il fascino della lingua dialettale mi hanno portato ad accettare l’invito del Maestro Enrico Melozzi e condividere così un’esperienza unica e inedita da svelare durante La Notte dei Serpenti – afferma Giusy Ferreri – Uno stile che si presenta come raffinato, elegante, vero e talvolta crudo, aspro, passionale e drammatico. Sensazioni che ho già vissuto interpretando in siciliano con il maestro Nicola Piovani “La canzone del mal di luna”, così come “Terra ca nun senti” di Rosa Balistreri durante alcune tappe del tour in Sicilia e “Tu si na cosa grande pe me” insieme a Gennaro Cosmo Parlato nel 2011. Invece, è ancora inedita questa versione abruzzese».
«Sono onorato di salire sul palco de La Notte dei Serpenti per celebrare la musica abruzzese e, in generale, la cultura popolare – dichiara Gianluca Grignani – Non conoscevo benissimo l’Abruzzo, ma ho imparato a scoprirlo pian piano anche grazie a Melozzi, con cui, ad esempio, ho trascorso l’ultimo Natale in Abruzzo, dove ho registrato “Quando ti manca il fiato”, e mi sono trovato benissimo, sia per la gente, che per il calore che ha. Spero di poter dare a loro quello che è stato dato a me».
De Luca su treno Roma-Pompei: altra performance ministro cerimonieNapoli, 17 lug. (askanews) – “Il ministro delle cerimonie ha prodotto un’altra performance. Non avevo capito manco io, ma c’è un treno che arriva ogni mese, nulla di meno, a Pompei. Veramente, abbiamo perso il senso del ridicolo in questo Paese”. Così il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, questa mattina a margine di un evento a Salerno, commenta l’inaugurazione, avvenuta ieri, del nuovo collegamento ferroviario tra Roma e il Parco archeologico di Pompei.
Cerimonia a cui hanno partecipato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Al governatore, poi, è stato chiesto se avesse avuto modo di parlare con la Premier: “No no, eravamo a 40 gradi all’ombra. La premier andava di corsa, era in partenza per la Tunisia e la cerimonia bisognava farla rapidamente perché altrimenti qualcuno poi si accorgeva che il treno arrivava una volta al mese e, magari, diventava imbarazzante anche per la premier”, conclude.
Il sorriso non va in vacanza: ecco i consigli per l’estateMilano, 17 lug. (askanews) – Il sorriso è un potente attivatore di benessere e di situazioni di socialità positiva, funzionali alla creazione e alla crescita di relazioni virtuose e questo vale soprattutto in Estate, tempo di viaggi, vacanze e nuove occasioni di incontro. Ma quali sono le regole d’oro del galateo per nelle diverse occasioni sociali? A svelare alcuni preziosi consigli sul Bon Ton del sorriso in vacanza – e non solo – è Samuele Briatore, Presidente dell’Accademia Italiana del Galateo, la prima in Italia specializzata nell’insegnamento delle regole di comportamento, delle buone maniere e del galateo, che spiega: “Il sorriso esprime un messaggio universale di apertura e disponibilità alla creazione di un rapporto socialmente positivo. Ma per utilizzarlo al meglio, occorre prestare attenzione ad alcune importanti regole di comportamento”.
1 – Quando il sorriso fa la differenza: dal saluto alle presentazioni. Il sorriso di affiliazione è importante perché invia un segnale di apertura e di empatia a chi incontriamo. Per questo è buona norma adottarlo al momento del saluto, che sia in Hotel o in spiaggia, o al primo giro di presentazione dei nostri compagni di escursione o ad una festa. 2 – Distribuite gentilezza: dal ringraziamento al personale di sala al mini Club. Sorprendere chi incontriamo con un’espressione di gentilezza rafforzerà la nostra autostima, ma soprattutto, attiverà un circolo virtuoso di energia positiva: dal sorriso di ringraziamento al personale di sala che ci ha servito al tavolo al ristorante, fino a quello rivolto al personale del mini Club che ha tenuto a bada i bambini per l’intero pomeriggio.
3 – Attenzione al sorriso sociale. Il sorriso sociale – meglio conosciuto come sorriso a la Duchenne – è un “sorriso di scena”, che spesso ci imponiamo di indossare in situazioni sociali nelle quali la tristezza non è un’opzione: dalla festa di compleanno di chi abbiamo appena conosciuto fino alla serata in discoteca dove tutti ballano, tranne noi. Il rischio? Un sorriso forzato crea distanziamento e rischia di allontanare chi abbiamo vicino. 4 – Stress da vacanza: un sorriso ci salverà. Un lungo viaggio, un repentino cambio di clima, la sistemazione in Hotel che non è proprio come ce l’avevano presentata e le continue discussioni con la nostra “dolce metà”: vacanza vuol dire anche cambiamento e stress. E per uscirne al meglio, un sorriso è la risposta più potente, sia perché attiva le endorfine del nostro organismo, sia perché ci aiuta a mettere in campo la resilienza necessaria a ritrovare il giusto equilibrio.
5 – La libertà del sorriso autentico. Il sorriso autentico è riconoscibile perché coinvolge sia il muscolo risorio che le piccole rughe di espressione a lato degli occhi. Accende lo sguardo e rivela il nostro lato emotivo più spontaneo, quello che conquista chi ci sta vicino. “Il sorriso è la migliore espressione di ciascuno di noi, sia dal punto di vista fisico che psicologico: sorridere attiva gli interruttori del benessere, fa stare bene e neutralizza lo stress, anche in vacanza – spiega Clotilde Austoni, Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica a Milano – D’estate le nostre abitudini possono cambiare e proprio per questo dobbiamo dedicare maggiore attenzione alla nostra smile care, tenendo a mente alcune semplici regole”, conclude l’Odontoiatra.
Ed ecco alcune regole d’oro per la Smile Care d’estate: Parola d’ordine: prevenzione. Se sappiamo di avere un problema, l’ideale è affrontarlo prima di andare in vacanza, in modo da non rischiare il mal di denti in urgenza. Allo stesso modo, se sono più di sei mesi che non effettuiamo controlli e una seduta di igiene professionale, questo è il momento giusto. Mai dire mal di denti: in caso di forte dolore ai denti sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico curante per individuare un antinfiammatorio da assumere per gestire il dolore sin dalle prime ore. No agli antibiotici presi senza la prescrizione di uno specialista: questo tipo di farmaco, infatti, deve essere assunto solo su indicazione del dentista, ad esempio in caso di ascessi, e non in autonomia per il dolore. Gengive che sanguinano? Occhio all’infiammazione da placca batterica: la causa del sanguinamento gengivale è l’infiammazione dovuta alla presenza di batteri che non sono stati rimossi in modo efficace attraverso l’igiene domiciliare. L’errore più comune è evitare di spazzolare i denti pensando di creare ulteriori danni: al contrario, per ridurre l’infiammazione è fondamentale evitare che si accumuli ulteriore placca batterica. Per aiutarsi a capire se l’igiene domiciliare è efficace si possono acquistare in farmacia le pastiglie rivelatrici di placca. Nelle zone in cui i denti risultano colorati (ad esempio di rosa e di blu) è ancora presente placca batterica, quindi bisogna spazzolare nuovamente i denti e usare il filo per rimuoverla. Sì anche a collutori e dentifrici a base di clorexidina come coadiuvanti, ma solo se prescritti dal dentista e per un periodo di tempo limitato. Igiene in vacanza: d’estate si sa, le abitudini vengono spesso stravolte e capita di prestare minor attenzione all’igiene orale domiciliare. Il segreto è cercare di rispettare la regola del 3×2: lavare i denti per almeno tre minuti non meno di due volte al giorno e utilizzare il filo interdentale almeno la sera. Se siamo fuori casa e abbiamo dimenticato lo spazzolino, masticare un chewing-gum senza zucchero allo xilitolo può essere un buon trucco perché aiuta a distaccare i residui di cibo macroscopici, stimolando la produzione della saliva che deterge e aiuta a riequilibrare il pH della bocca. Afte: si tratta di lesioni accompagnate da forte bruciore su guance, lingua e palato. In genere guariscono da sole nel giro di una o due settimane ma, se sono particolarmente fastidiose, è possibile utilizzare gel o collutori protettivi che creano una pellicola sopra l’ulcera (per esempio Curasept Afte Rapid in versione gel, collutorio o spray, oppure Aftamed o Alovex). E’ importante, infine, evitare cibi acidi o piccanti e cercare di mangiare molta frutta, verdura, cereali integrali. Sensibilità: in caso di forte sensibilità dentale e se non è possibile rivolgersi al dentista, si può eseguire un trattamento desensibilizzante d’urto. Esistono, infatti, prodotti nella formulazione di mousse dentali che contengono alcune molecole – tra cui il calcio fosfato amorfo e l’acetato di stronzio – in grado di remineralizzare i denti e ridurre la sensibilità. Si applicano in media di tre o quattro volte al giorno, per circa quattro o cinque minuti, dopo i quali si rimuove l’eccesso del prodotto senza sciacquare la bocca.