Campania, Iannone (FdI): governatore De Luca clinicamente mortoRoma, 12 mag. (askanews) – “Il governatore campano continua ad attaccare il governo nazionale per nascondere i suoi fallimenti conclamati da tutte le classifiche pubblicate da organismi indipendenti. Se il ministero della Salute è dormiente, come lui afferma, allora nel suo caso dovremmo parlare di morte clinica”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, commissario regionale del partito in Campania.
“De Luca promette lo svuotamento delle liste d’attesa della sanità campana per fine anno. Peccato che qualche mese fa aveva promesso che si sarebbero svuotate entro questa estate. È evidente che De Luca ha un futuro alle spalle e le sue promesse sono meno di quelle di un marinaio. Dovrebbe avere solo la decenza di tacere e lavorare; invece preferisce blaterare attraverso telemonologhi”, sottolinea.
Auto: 70% italiani interessato ad acquisto di un modello ibridoMilano, 12 mag. (askanews) – Il 70% degli italiani sarebbe interessato all’acquisto di un’auto ibrida, con la Gen Z e i Millennials particolarmente invogliati. Meno gettonata, ma comunque con buoni riscontri, quella elettrica (40%), per via del prezzo ritenuto eccessivo (secondo il 51%), oltre che per la scarsa presenza di colonnine di ricarica. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Compass sul settore auto/moto, che sarà pubblicato in occasione dell’Automotive Dealer Day di Verona (16-18 maggio).
Chi sceglie un’auto ibrida o elettrica è spinto da incentivi e agevolazioni (36%), ma anche dal desiderio di avere un minor impatto ambientale, specialmente la Gen Z (45%). A supporto del comparto automotive si consolida il noleggio a lungo termine, una soluzione in crescita anche in Italia, che si affianca al credito al consumo tradizionale che nel 2022 ha registrato quasi 20 miliardi di euro (+1,6% sul 2021) di finanziamenti erogati per l’acquisto di auto e moto nuove. Inizia a farsi largo anche il Buy Now Pay Later, la dilazione di pagamento ritenuta utile dai dealer del mondo auto in particolare per tutto ciò che riguarda le attività di post-vendita. I numeri del noleggio a lungo termine in Italia sono in continua crescita. Secondo i dati Unrae, sono state 302mila le immatricolazioni del NLT nel 2022, in aumento del 19% sul 2021, in particolar modo tra i privati. I contratti siglati dai privati hanno toccato quota 90mila (14,8% del totale) e nel primo trimestre 2023 si registra un’ulteriore crescita del 10% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’8,5% rispetto al primo trimestre 2022.
L’altra buona notizia riguarda l’impatto del noleggio a lungo termine sulla progressiva elettrificazione della mobilità: per 1 italiano su 4 questa formula invoglierebbe a scegliere un’auto elettrica, in particolare la Gen Z (32%). Ancora più convinti i dealer: per circa la metà (48%) può orientare la scelta di chi nutre perplessità sulla tecnologia e lo stile di mobilità dell’e-car. Tra i vantaggi percepiti, spiccano soprattutto la minore incidenza delle spese di manutenzione (28%), i costi iniziali inferiori rispetto all’acquisto (20%) e la praticità a livello burocratico (20%). Nella visione degli italiani, tuttavia, il non sentire veramente proprio il veicolo non aiuta chi vede nell’auto un investimento non solo economico ma anche emotivo,
Comunali, Rolfi: Brescia non può stare all’opposizioneBrescia, 12 mag. (askanews) – “Siamo pronti, insieme al governo e alla Regione. Finisce il tempo delle polemiche, delle contrapposizioni inutili con le altre istituzioni. Brescia non può andare all’opposizione”. Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra al Comune di Brescia, Fabio Rolfi, dal palco del Gran Teatro Morato dove chiude la Campagna elettorale insieme ai leader del centrodestra.
Per Rolfi da Brescia, da tempo governata dal centrosinistra, “arriverà un segnale per riconquistare tutte le città della Lombardia, dalla città simbolo del potere della sinistra”. E ha raccolto l’invito di Salvini a un “sindaco sceriffo”: “Contro il degrado non faccio un passo indietro, manderò gli agenti municipali non a fare le multe ai bresciani ma a contrastare il degrado. Chi arriva a Brescia deve rispettare le regole o lo mandiamo via”.
Bandiere Blu, Giani: Toscana confermata ancora ai verticiRoma, 12 mag. (askanews) – Per il presidente Giani il terzo posto della Toscana nella classifica delle Bandiere Blu 2023 “è il risultato dell’impegno di amministrazioni comunali e operatori nel curare gli spazi litoranei e nel garantire un elevato livello di servizi offerti”. La Toscana è risultata terza nella classifica stilata dalla FEE, Foundation for Environmental Education, dopo Liguria e Puglia e a pari merito con la Campania.
I Comuni toscani che possono fregiarsi della Bandiera Blu sono 19: Carrara, Massa, Forte dei Marmi, Camaiore, Viareggio, Pietrasanta, Pisa, Livorno, Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Piombino, Marciana Marina all’Elba, Follonica, Castiglione della Pescaia e Grosseto. Sette gli approdi turistici: Porto di Pisa, Marina di Cala de’ Medici a Rosignano Marittimo, Porto di Marciana Marina, Porto Azzurro, Marina di Punta Ala, Porto della Maremma e Marina di Cala Galera Monte Argentario. “La Toscana – ha detto ancora Giani – è una delle mete più ricercate da turisti provenienti da ogni angolo del mondo perché ha un’offerta incomparabile. Non soltanto paesaggio e bellezze naturali, ma anche servizi e accoglienza attente alle esigenze di tutti. Chi viene qui per trascorrere una vacanza sa infatti di poter contare su professionalità e organizzazione. Ma sa anche che può contare su una gestione eco-sostenibile del territorio, sull’accessibilità e sulla possibilità di fare un’esperienza indimenticabile. Vorrei infine esprimere soddisfazione – ha concluso – per la conferma dei Comuni di un anno fa e per la prima Bandiera Blu a Orbetello”.
Ucraina, il 2 giugno a Kiev il Festival della Canzone cristianaMilano, 12 mag. (askanews) – La missione musicale cristiana per la Pace, “Hope Cristian Music Festival – Festival della Canzone Cristiana”, organizzata dalla Fondazione Hope Ukraine Ets e prevista originariamente per il 6 maggio 2023 a Leopoli, è stata rimandata causa combattimenti al 2 Giugno a Kiev, in occasione della Festa della Repubblica italiana. “La nostra Fondazione Hope Ukraine è pronta a dare il suo 1000×1000 per supportare il popolo ucraino. L’idea di riunire artisti da tutto il mondo per creare un momento di condivisione e speranza in un Paese che sta vivendo una situazione così difficile ci ha riempito di passione e determinazione”. Lo ha affermato il Console Onorario d’Ucraina e Presidente della Fondazione Hope Ucraina Marco Toson, nonché Presidente della Camera di Commercio Ucraina, incaricata alla ricostruzione. “Siamo pronti a portare i nostri artisti italiani che doneranno la loro arte e il loro cuore – ha aggiunto Toson – per dare un po’ di sollievo e restituire un momento di normalità durante la crisi più grave e ingiusta subita dal popolo ucraino. Questo festival non è solo un evento artistico, ma un gesto di solidarietà che speriamo possa essere un piccolo segnale di speranza”.
L’iniziativa ha lo scopo di veicolare un messaggio che contribuisca a fermare il conflitto e a far rinascere la pace e la serena convivenza tra i due popoli in guerra. La Fondazione Hope Ukraine ETS, mediante il progetto Women &Kids Online Protection, si prefigge di raccogliere fondi da destinare a favore delle donne e dei bambini. Parteciperanno, in qualità di partner della missione italiana, il Festival del Cinema “Marateale”, rappresentato dal Direttore Nicola Timpone e dalla Presidente Antonella Caramia, l’ Associazione San Babila di Francesco Colucci e la “Stardust Lab”, rappresentata dal Presidente Simone Giacomini. Stardust Lab è l’Academy del Cinema del Gruppo Stardust, media agency europea più autorevole, la quale vanta oltre 15 miliardi di visualizzazioni all’anno sui social network. L’iniziativa segna l’inizio del tour 2023 del direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana, il cantautore Fabrizio Venturi: “Chi canta prega due volte, ha scritto Sant’Agostino. Noi riponiamo immensa fiducia nel potere della preghiera, che dovrà penetrare fervidamente nel cuore di chi deve fermare la guerra per dar vita alla Pace. Vi è l’intento non solo di attestare la vicinanza del popolo italiano al popolo ucraino martoriato dalla guerra, ma anche quello di offrire un contributo, con il nostro Festival, affinché si arresti definitivamente il genocidio di infinite persone innocenti, appratenti all’una e all’altra sponda. Un pensiero e una preghiera – ha proseguito Venturi – va alle vittime che muoiono negli scontri, siano essi soldati russi e siano essi soldati ucraini. Russi e ucraini innocenti muoiono a causa della guerra. La guerra – non vi è dubbio alcuno – semina morte per tutti. Saliranno sul palco artisti italiani e artisti ucraini, i quali inneggeranno alla Pace, con voce alta e fede profonda, a tal punto da catturare, con il loro messaggio di amore, il cuore di Putin. Porteremo le armi della Fede e dell’Amore di Dio, le uniche armi in nostro possesso. Sotto le bombe canteremo la lode a Dio e il desiderio della Pace si diffonderà non solo in Ucraina, ma anche nel cuore dei suoi avversari”.
Centrodestra, Meloni: fiera di Matteo, fierissima di BerlusconiBrescia, 12 mag. (askanews) – “Il vostro entusiasmo mi ripaga di ogni piccolo grande sacrificio, con una coalizione di cui vado Fiera, con ministri dei quali vado fiera, con Matteo del quale vado fiera, di Silvio di cui vado fierissima perchè lui davvero è un leone e gli mando un abbraccio”. Lo ha detto la presidente del Cosiglio e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni dal palco di Brescia. “Non sono frasi di circostanza… A leggere i giornali ogni giorno frusto un ministro o lo imbavaglio…”.
Ripercorrendo i primi sei mesi del governo, Meloni ha riconosciuto che “non sono decisioni facili, non è un lavoro facile, sembrano sei mesi di vita sospesa. Non leggo più la rassegna stampa, ma mi serve capire come arriva il nostro lavoro alla gente: per me è importante una serata come questa, poter guardare le persone negli occhi, perchè il vostro giudizio è l’unico che mi interessa oltre a quello della mia coscienza”. E rivendica: “Nella situazione più difficile degli ultimi 10 anni abbiamo alcune cose da raccontare: l’Italia è prevista essere la nazione che crescera di più in Europa. Una cosa che non accadeva da decenni, siamo stati fanalino di coda negli ultimi anni e oggi siamo quelli che vanno meglio. In barba all’opposizione e a quello che dicono alcuni sindacati, i dati dicono che l’Italia ha raggiunto record di occupazione e di contratti stabili”.
Non solo fianco Est, maxi-esercitazione Nato anche per fronte SudCapo Teulada, 12 mag. (askanews) – Sedici paracadutisti (tedeschi e cechi) scendono, in due blocchi separati, mentre avanzano i tank. L’elicottero da combattimento, il Tiger – trasportato grazie a un Antonov ucraino – si alza in volo e comincia a sparare missili. Lo scenario è da guerra: esplosioni, armi da artiglieria, mitragliate, cannoni. Avanzano anche i carri armati da combattimento di ultimissima generazione, i Leopard 2, dell’esercito tedesco, inviati in Ucraina come difesa dall’invasione russa. Siamo a Capo Teulada, in uno dei più grandi poligoni italiani, per l’esercitazione NATO denominata “Noble Jump 2023”.
Circa 2.200 militari, uomini e donne, forniti da sette Paesi dell’Alleanza: Germania (al comando), Norvegia, Olanda, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Belgio e Lettonia, con supporto logistico fornito dall’Italia. Il comando Interforze Nato con sede a Napoli ha gestito l’attività di pianificazione e condotta dell’esercitazione. Schierati circa 550 mezzi, tra i quali i carri armati Leopard 2 di Germania e Norvegia, i veicoli da combattimento per la fanteria CV 90 dei Paesi Bassi e gli obici semoventi tedeschi (noti come ‘Panzerhaubitze 2000’). Tra gli altri mezzi, anche gli elicotteri d’attacco Tiger della Germania e i droni di sorveglianza della Germania e del Lussemburgo. Durante l’esercitazione sono stati evacuati anche soldati feriti simulati dal campo di battaglia con un’operazione di “evacuazione ed estrazione medica”.
La Nato “è sempre pronta, in ogni luogo, e per ogni tipo di missione. Ci esercitiamo per essere impiegati dal confine sud fino a quello est, e nord”, ha detto il comandante della VJTF, la cosiddetta “punta di lancia” della Forza Nato di reazione rapida, il generale di Brigata, il tedesco Alexander Krone. “Prima di tutto la Nato sceglie ogni anno un luogo diverso per testare le sue forze di alta prontezza operativa. Dovrebbe essere un luogo di possibile dispiegamento. Ad esempio – sottolinea – se è necessario dispiegare forze o equipaggiamento via mare. La Sardegna, quindi, è un buon posto per esercitarsi ma potrebbe essere un qualsiasi altro luogo. In secondo luogo, le forze Nato di alta prontezza operativa possono essere utilizzate sostanzialmente in tutti i luoghi all’interno del territorio Nato, se necessario”. Non c’è solo il confine Est, quello lungo i Paesi baltici, ma anche attenzione al confine sud. Nessuna particolare preoccupazione. “Non mi preoccupa affatto di quale confine si tratti. Compete alla Nato decidere come e dove impiegare la VJTF. Può essere dispiegata a sud, a est, a nord, dovunque sia necessario. E occorre esercitarla perché è sempre molto complesso portare tutto l’equipaggiamento e i mezzi necessari dove richiesto e velocemente, se a Nord della Norvegia, o piuttosto in Italia o a Est”, aggiunge il generale di Brigata Krone. E commentando il recente ingresso della Finlandia nell’Alleanza atlantica, il comandante della VJTF risponde: “Sono molto orgoglioso che la Finlandia sia entrata nella Nato e spero presto anche la Svezia, due paesi che hanno collaborato con noi già da molto tempo”.
“Questa esercitazione in Sardegna – sottolinea da parte sua il comandante del Comando Interforze Nato con sede a Napoli (Joint Force Command Naples), l’Ammiraglio americano Stuart B. Munsch – assicura che le forze Nato di alta prontezza operativa continueranno ad essere pronte per ogni tipo di missione Questo tipo di esercitazione è la prima nella regione del Mediterraneo. Questa è la dimostrazione dell’impegno da parte di tutti i paesi dell’Alleanza Atlantica a difendere i propri membri. Questa è la nona edizione dell’esercitazione Noble Jump, cominciata nel 2015. La Nato è una alleanza difensiva che opera a 360 gradi. La VJTF deve essere pronta a schierarsi per contrastare ogni tipo di minaccia in ogni parte del territorio Nato. Questo tipo di esercitazione è pianificata per diversi anni, vista la sua complessità organizzativa. Questa edizione si è svolta in Italia dopo l’offerta fornita dal Paese ad ospitarla. E’ stata una buona esperienza perché la Sardegna offre un terreno di esercitazione diverso dai terreni precedentemente utilizzati dalla VJTF”. “L’esercitazione ha richiesto un notevole sforzo organizzativo nell’ultimo anno – ha sottolineato Nicola Lanza De Cristoforis, generale di divisione aerea, vicecomandante del Comando Operativo di Vertice Interforze italiano (COVI) -. A nome del generale Figliuolo (Comandante del COVI, ndr) voglio esprimere il nostro più vivo apprezzamento per l’ottima collaborazione sviluppata come Paese ospitante con il Comando Interforze Nato di Napoli e con i 7 Paesi partecipanti a questa esercitazione”.
Comunali, Calenda: a Brescia scelta migliore sindaco è CastellettiRoma, 12 mag. (askanews) – “Laura Castelletti è stata nella giunta precedente il braccio destro di Del Bono, lavorando con grande qualità e seriamente. E questa cosa è fondamentale. Se pensiamo che anche le iniziative comunali siano semplicemente uno scontro politico, come la destra sta cercando di fare, allora c’è un problema: le amministrative non sono un voto politico, servono per scegliere chi amministrerà bene la città. Noi siamo convinti che la candidata migliore sia quella che ha più esperienza: per questo sosteniamo Castelletti a sindaco”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a margine della chiusura della campagna elettorale per le amministrative di Brescia.
Mattarella da Oslo: cambiamenti climatici impongono ripensamenti radicaliTrondheim, 12 mag. (askanews) – “I drammatici effetti provocati dai cambiamenti climatici impongono a tutti noi un radicale ripensamento dei nostri sistemi di vita, di quelli economici e produttivi”. E’ l’appello che Sergio Mattarella formula a Trondheim, nel nord della Norvegia, nel Politecnico dove si progetta l’economia verde.
Il seminario a cui il capo dello Stato è stato invitato a partecipare ha un titolo emblematico: “Rendere verde il futuro”, e alla tavola rotonda siedono anche dirigenti di Eni e Saipem, le aziende italiane che qui in Norvegia operano fianco a fianco con quelle locali per ricercare soluzioni avanzate di sfruttamento dell’energia. E’ indubbio, sostiene Mattarella, che l’aggressione della Russia all’Ucraina e la conseguente necessità di rendere l’Europa indipendente dal petrolio russo abbia imposto un’accelerazione nella ricerca di risorse energetiche alternative. “La sicurezza e il futuro delle nostre comunità passano anche per la sicurezza e l’indipendenza energetica” ma, attenzione, la gestione di queste risorse “così di come di quelle alimentari, non possono essere una forma impropria di pressione e minaccia contro l’autonomia e l’indipendenza di altri popoli”. La Norvegia si è rivelata una grande alleata dell’Europa nel momento in cui ha intensificato la sua fornitura di gas per sopperire a quello che è stato bloccato da Mosca, ma Oslo è anche un paese che guarda al futuro e che investe per le energie rinnovabili.
“Raggiungere sicurezza e indipendenza non significa – avverte infatti Mattarella – affidarsi esclusivamente alle fonti energetiche tradizionali, venendo meno all’impegno nella lotta ai cambiamenti climatici. Il cambio di passo deve riguardare l’innovazione, non soltanto il cambio di rotte di approvvigionamento e fornitori. Serve un nuovo paradigma, serve avere l’ambizione di essere nel gruppo di testa che guida il cambiamento, piuttosto che nel gruppo di coda rivolto ad amministrare un passato in esaurimento”. Proprio come fa la Norvegia che “promuove lo sviluppo dell’energia eolica, l’utilizzo dell’idrogeno quale combustibile pulito e lo stoccaggio dell’anidride carbonica nel sottosuolo”. Per il capo dello Stato infatti “occorre accelerare nella transizione verde”, è un dovere verso le generazioni future oltre che verso il pianeta. Ecco perchè l’Italia guarda a Oslo per “rilevanti e positive sinergie”. L’eolico nel Mare del Nord e il fotovoltaico nel bacino del Mediterraneo possono diventare, secondo Mattarella, “fonti di energia pulita del continente europeo e alimentare così una nuova rivoluzione nei processi produttivi e nei modelli di vita, così come accadde con il carbone della Ruhr, a cavallo tra il XIX e il XX secolo”.
Protagoniste di questa “nuova rivoluzione” possono essere proprio l’Italia e la Norvegia, come “perni di una rete” che si dipana dal Mare del Nord fino all’Africa attraverso il Mediterraneo. Perciò il presidente della Repubblica è venuto fino a Trondheim, nel cuore della Norvegia, per caldeggiare la collaborazione tra imprese, istituzioni ma anche tra istituti di ricerca – qui infatti lavorano e vivono diversi ricercatori e docenti universitari italiani – con l’obiettivo di “favorire importanti progressi nella sperimentazione di nuove tecnologie verdi ed ecosostenibili”. “Con partenariati sempre più saldi sapremo rispondere con successo alle sfide poste dal cambiamento climatico e garantire un futuro di prosperità e progresso alle giovani generazioni”, è l’auspicio con cui Mattarella ha concluso il suo discorso.
Amm. Munsch (Comando Interforze Nato Napoli): “Operiamo a 360 gradi”Capo Teulada, 12 mag. (askanews) – La prima esercitazione di questo tipo nel Mediterraneo. La VJTF, la punta di lancia della Forza di reazione rapida della Nato “deve essere pronta a schierarsi per contrastare ogni tipo di minaccia in ogni parte del territorio Nato”. Lo assicura ad askanews il comandante del Comando Interforze Nato con sede a Napoli (Joint Force Command Naples), l’Ammiraglio americano Stuart B. Munsch, dove oggi ha presieduto un media day a conclusione della Noble Jump 2023 che si è tenuta a Capo Teulada, nel sud della Sardegna:
“Questa esercitazione in Sardegna assicura che le forze Nato di alta prontezza operativa continueranno ad essere pronte per ogni tipo di missione. Questo tipo di esercitazione – sottolinea – è la prima nella regione del Mediterraneo. Questa è la dimostrazione dell’impegno da parte di tutti i paesi dell’Alleanza Atlantica a difendere i propri membri”. “Questa è la nona edizione dell’esercitazione Noble Jump, cominciata nel 2015. La Nato è una alleanza difensiva che opera a 360 gradi – prosegue il comandante -. La VJTF deve essere pronta a schierarsi per contrastare ogni tipo di minaccia in ogni parte del territorio Nato. Questo tipo di esercitazione è pianificata per diversi anni, vista la sua complessità organizzativa. Questa edizione si è svolta in Italia dopo l’offerta di essere Paese ospitante. E’ stata una buona esperienza perché la Sardegna offre un terreno di esercitazione diverso dai terreni precedentemente utilizzati dalla VJTF”.