Autonomia, Zaia: si concilia con cooperazione europeaVenezia, 12 mag. (askanews) – Per il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, “la cooperazione europea si concilia con l’autonomia”. Il governatore lo ha detto stamani a Mestre, intervenendo al Festival internazionale della Geopolitica Europea all’M9 – Museo del ‘900. Zaia ha sottolineato che questo è “un modello attuale che ci permetterà di entrare nel club di chi conta a livello europeo”. Per Zaia “questa dev’essere la visione, la verità è che il nostro Paese ha bisogno di un tagliando”.
Digitale, Aidr: bene Valditara, la formazione valorizzi i talentiRoma, 12 mag. (askanews) – Una sfida importante per il futuro delle nuove generazioni, promuovere la personalizzazione della formazione, sfruttando anche le potenzialità del digitale. “Le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso dell’inaugurazione dell’Anno Europeo delle Competenze, proclamato dalla Commissione europea, sono un’occasione importante di riflessione”. È quanto dichiara il presidente della Fondazione Aidr (Associazione Italian Digital Revolution), Mauro Nicastri, che aggiuge: “Condividiamo la necessità di mettere in atto delle strategie finalizzate a garantire ad ogni studente di esprime al meglio le proprie potenzialità. Come ha indicato il ministro, compito della scuola deve essere quello di mettere al centro lo studente, valorizzandone i talenti, nel rispetto dell’autorevolezza dei docenti e in dialogo con le famiglie”.
“In quest’ottica, l’Anno Europeo delle Competenze rappresenta senz’altro un’opportunità unica per superare i gap esistenti. Già da febbraio – ricorda Nicastri – la Fondazione Aidr ha avviato una serie di iniziative in collaborazione con Parlamento e Commissione europea, all’interno del Programma europeo delle Competenze. Il progetto, che vorremmo condividere all’attenzione del ministro Valditara, si inserisce nel novero delle iniziative dell’Anno europeo delle Competenze, coinvolge numerose scuole e la società civile e prevede degli incontri volti ad approfondire i temi centrali della digitalizzazione”.
Virgo: rinviato inizio quarto ciclo di osservazioni del rivelatoreRoma, 12 mag. (askanews) – La Collaborazione Virgo ha deciso di rimandare l’ingresso di Virgo – il rivelatore installato all’European Gravitational Observatory a Cascina (Pisa) – nel prossimo periodo di osservazione (O4), previsto per il 24 maggio, per continuare le attività di commissioning del rivelatore e aumentare ulteriormente la sua sensibilità. Dalla fine del periodo di osservazione O3 nel 2020, l’interferometro Virgo è stato sottoposto a un importante aggiornamento per migliorare la sua sensibilità in vista del nuovo periodo di osservazione congiunto con gli interferometri LIGO e KAGRA. Questo aggiornamento ha richiesto diversi mesi al gruppo per rendere nuovamente stabile il rivelatore.
Ad oggi – informa l’Infn – Virgo sarebbe in grado di osservare eventi analoghi ad alcuni di quelli rivelati nei precedenti periodi osservativi. Per andare oltre, è ora necessaria una accurata ricerca delle fonti di rumore che potrebbero limitare la sensibilità dell’interferometro. Molto probabilmente queste riguardano alcuni elementi ottici chiave e la complessa strumentazione che circonda e controlla gli specchi dell’interferometro. Si rende quindi necessario un intervento di manutenzione straordinario, che prevede l’apertura delle grandi campane a ultra alto vuoto e la sostituzione di uno degli specchi, sospesi ai cosiddetti superattenuatori. Si tratta di torri di pendoli invertiti alte oltre 10 metri, che smorzano i disturbi esterni, mantenendo gli specchi perfettamente immobili. Un’operazione complessa e delicata che richiede diverse settimane di lavoro. “Al momento la sensibilità dell’interferometro è in continua crescita, ma procede lentamente. Finché non rimuoviamo il vuoto e apriamo le torri per controllare direttamente le componenti dell’interferometro, non possiamo avere certezza di quale sia il problema”, spiega il coordinatore della Collaborazione Virgo recentemente eletto, Gianluca Gemme. “Siamo convinti che il raggiungimento della migliore sensibilità dell’esperimento per sfruttare al meglio le sue potenzialità scientifiche sia prioritario rispetto a entrare subito in presa dati. Abbiamo dunque deciso di intervenire ora per risolvere il guasto tecnico che sta rallentando la crescita di sensibilità di Virgo. Sono operazioni che, al di là degli interventi che dovremo fare, implicano dei tempi tecnici per rimuovere e quindi ripristinare le condizioni di ultra-alto vuoto. Solo una volta svolto questo intervento potremo definire in quali tempi Virgo potrà unirsi alle attività scientifiche di O4, che durerà 18 mesi”.
Una volta portata a termine la manutenzione, dovrà infatti seguire la fase di collaudo dell’intero apparato sperimentale, che spingerà tutte le tecnologie di Virgo, dal laser ai sistemi ottici, agli apparati di attenuazione sismica, oltre i limiti raggiunti finora. “Per rendere l’idea della complessità della sfida tecnologica che strumenti potenti e sofisticati come Virgo pongono, – spiega Fiodor Sorrentino, Coordinatore del Commissioning di Virgo – basti pensare che uno dei ‘rumori’ che sentiamo e dobbiamo risolvere è probabilmente dovuto a un magnete di qualche decimo di grammo usato per controllare la posizione degli specchi, che manifesta oscillazioni infinitesimali dell’ordine di un milionesimo di milionesimo di metro. Il rinculo prodotto sugli specchi di 40 kg è centomila volte più piccolo, ma tuttavia sufficiente per limitare la sensibilità di Virgo, che è in grado di misurare variazioni di lunghezza dei suoi bracci paragonabili alle dimensioni di un protone”. Nei prossimi mesi gli scienziati e le scienziate della Collaborazione Virgo saranno impegnati sia nelle attività tecniche sull’esperimento, sia nelle attività scientifiche di analisi dei nuovi dati che arriveranno dai due rivelatori statunitensi LIGO coi quali opera congiuntamente da anni. Il rivelatore KAGRA, in Giappone, ha raggiunto la sensibilità minima pianificata di 1 Megaparsec (Mpc) per l’inizio di O4. Dopo un mese di osservazioni KAGRA tornerà al commissioning per migliorare la propria sensibilità verso la fine di O4.
Il parametro standard utilizzato per descrivere la sensibilità raggiunta dagli interferometri gravitazionali (chiamato BNS range) è la distanza a cui gli strumenti possono rivelare la collisione di due stelle di neutroni (naturalmente, eventi più violenti o più massicci, come le collisioni di buchi neri, sono rivelabili anche da zone molto più profonde dell’universo). Allo stato attuale Virgo potrebbe rivelare una fusione di stelle di neutroni ‘standard’ fino a una distanza di 30 Mpc, ovvero a circa 100 milioni di anni luce, dalla Terra. L’obiettivo della collaborazione scientifica però è arrivare a una sensibilità superiore ai 60 Mpc nei prossimi mesi. Virgo è un interferometro laser con due bracci di 3 chilometri, costruito per rivelare le onde gravitazionali, impercettibili oscillazioni dello spazio-tempo generate da violenti eventi cosmici, come la fusione di buchi neri e di stelle di neutroni. Per rivelare le onde gravitazionali, Virgo misura la distanza relativa tra due specchi sospesi all’estremità dei suoi bracci, con una precisione superiore a un millesimo del diametro di un protone (un milionesimo di miliardesimo di metro). L’interferometro funziona rivelando l’interferenza di due fasci laser, che si propagano lungo i due bracci perpendicolari di 3 chilometri in tubi a ultra-alto vuoto.
Al Franco Parenti imperdibile tributo di Gioele Dix a GaberMilano, 12 mag. (askanews) – “Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che vedere con un comune spettacolo o concerto.Sul palco sprigionava energia pura”. In occasione del ventennale della scomparsa, Gioele Dix rende omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber, l’artista da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che – per citare le parole di una sua canzone – “stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo”.
Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario compagno di scrittura Sandro Luporini) Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta. E “grazie alla sua potenza espressiva – spiega Gioele Dix – sapeva dare corpo alle parole come nessun altro. Era capace di farti ridere, emozionare, indignare. Era un pensatore e un incantatore. Andavi a vederlo una volta e volevi tornare a rivederlo una seconda e poi una terza. Nei primi anni settanta sono stato uno sfegatato gaberiano, uno dei tanti”. “Ma per fortuna che c’era il Gaber” è il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza.
Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro-canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati. Decisivo è stato per realizzarlo l’apporto della Fondazione Gaber, che ha svelato l’esistenza di questi preziosi materiali e li ha messi a disposizione del progetto. Ma per fortuna che c’era il Gaber è dunque uno spettacolo assolutamente speciale, appassionato e originale, nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (Il Riccardo, Barbera e champagne) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (Appunti di democrazia).
In scena nella doppia veste di attore e di cantante, Gioele Dix è accompagnato da due eccellenti musicisti, Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alle chitarre, entrambi complici da anni delle sue affettuose scorribande gaberiane.
Papa: natalità e accoglienza non vanno mai contrapposteCittà del Vaticano, 12 mag. (askanews) – “La natalità, così come l’accoglienza, che non vanno mai contrapposte perché sono due facce della stessa medaglia, ci rivelano quanta felicità c’è nella società”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso ai partecipanti alla terza edizione degli Stati Generali della Natalità, di fronte alla premier Giorgia Meloni e ad alcuni ministri. “Una comunità felice sviluppa naturalmente i desideri di generare e di integrare, mentre una società infelice – ha aggiunto Francesco – si riduce a una somma di individui che cercano di difendere a tutti i costi quello che hanno”.
“Ridare impulso alla natalità vuol dire – ha poi detto il Papa – riparare le forme di esclusione sociale che stanno colpendo i giovani e il loro futuro. Ed è un servizio per tutti: i figli non sono beni individuali, ma persone che contribuiscono alla crescita di tutti, apportando ricchezza umana e generazionale”.
Vino, Cantine di Verona: una bottiglia speciale per il Giro d’ItaliaMilano, 12 mag. (askanews) – Con una bottiglia speciale di Rosa Garda Doc Frizzante Rosé, Cantine di Verona celebra il Giro d’Italia 2023 che il 20 maggio farà tappa davanti al punto vendita di Cassano Magnago (Varese). L’immagine sull’etichetta di questa edizione limitata descrive con un’onda rosa le colline moreniche che si affacciano sul lago di Garda, sui cui profili pedala solitario un ciclista, simbolo della fatica e della bellezza del Giro che ogni anno coinvolge centinaia di appassionati lungo le strade italiane.
Di colore rosa chiaro e brillante, questo vino è prodotto da uve pinot nero in purezza nell’area a ridosso delle colline moreniche, al confine con il lago di Garda. Dopo una veloce macerazione, alla prima fermentazione ne segue una seconda in autoclave, con aggiunta di lieviti selezionati. Sarà in vendita a partire dal 15 maggio in tutti i wine shop del gruppo cooperativo scaligero, il cui numero sale a dieci: di recente apertura è infatti il punto vendita nel quartiere di Borgo Venezia a Verona. Cantine di Verona è il gruppo vitivinicolo cooperativo nato a giugno 2021, che comprende Cantina Valpantena, Cantina di Custoza e Cantina Colli Morenici.
Zelensky domani da Meloni, dovrebbe vedere anche Papa e MattarellaRoma, 12 mag. (askanews) – E’ prevista per domani la visita a Roma del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E’ quanto confermano diverse fonti qualificate.
Ancora il programma della visita è in evoluzione: Zelensky vedrà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in mattinata, ma sono in corso anche contatti per organizzare incontri con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con papa Francesco. Zelensky nel pomeriggio è atteso a Berlino, per incontrare il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier.
Invece non interverrà con un videomessaggio alla serata finale dell’Eurovision Song Contest, l’evento musicale che si sta svolgendo in questi giorni a Liverpool e che si concluderà domani. La sua richiesta è stata respinta dall’Unione europea di radiodiffusione, organizzatrice del concorso, che teme una politicizzare l’evento.
Vino, la 2019 del Montefalco Sagrantino Docg “annata eccezionale”Milano, 12 mag. (askanews) – Cinque Stelle, ovvero “annata eccezionale”: 95 su 100 è la valutazione del 2019 del Montefalco Sagrantino Docg presentata in occasione di “A Montefalco”, la nuova versione di Anteprima Sagrantino che, dall’edizione appena conclusa dell’evento promosso e organizzato dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, cambia “concept e naming”, racchiudendo il senso di quello che oggi il territorio di Montefalco (Perugia) vuole raccontare. Ovvero una “terra per il vino”, con la classica Anteprima che diventa l’anteprima non più solo del Sagrantino ma di tutti i vini e di tutte le annate in commercio.
A vincere il Gran Premio del Sagrantino 2023 è stato Andrea Gualdoni, sommelier del ristorante Tre Stelle Michelin “Da Vittorio” di Brusaporto (Bergamo) della delegazione AIS Cremona-Lodi, che si è aggiudicato il primo posto del concorso nazionale per sommelier promosso dall’Associazione italiana sommelier (Ais), seguito da Michele Manca della Delegazione Ais Rovigo e Daniel Tamburri della Delegazione Ais Isernia. A premiare Gualdoni è stato il presidente il presidente nazionale Ais, Sandro Camilli, e il presidente regionale di Ais Umbria, Pietro Marchi.
Il 15 maggio a Milano “Taste and Discover Friuli Venezia Giulia”Milano, 11 mag. (askanews) – Lunedì 15 maggio otto ristoranti, 11 artigiani del gusto e 19 vignaioli e distillatori animeranno la Sala Orlando di Palazzo Castiglioni in corso Venezia a Milano in occasione di “Taste and Discover Friuli Venezia Giulia”.
Dalle 18.30 alle 22 l’eccellenza dell’enogastronomia friulana presenteranno al pubblico di buyer e operatori del mondo Horeca il meglio che offre questa splendida terra di confine. Durante l’evento, organizzato dal Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori in collaborazione con PromoTurismo FVG e la Camera di Commercio Pordenone-Udine, gli chef presenteranno i piatti della propria terra e le innumerevoli contaminazioni storiche e culturali che la rendono unica. Un’esibizione che sarà un vero e proprio spettacolo del gusto che consisterà in un percorso di otto tappe dove cucineranno in diretta Gulasch di coda di rospo, polenta di grano saraceno al burro di malga del ristorante Ai Fiori di Trieste; Lumache alle erbe di Primavera del ristorante Al Paradiso di Pocenia (Udine); Gnocchetti di cervo marinato, frutti di bosco padellati lime e maggiorana del ristorante Al Ponte di Gradisca D’Isonzo (Gorizia); Crema di “sclopit” con guancette di Friultrota del ristorante Costantini di Collalto di Tarcento (Udine); “Lovo” a primavera: asparagi, branzino, uova e uovo! del ristorante Da Nando di Mortegliano (Udine); Crudo di capasanta: carpaccio di capasanta, maionese e polvere di corallo, gel al limone, croccante di pane al salmoriglio, germogli di prezzemolo dell’Enoteca di Buttrio (Udine); Zuff: farinata, tartufino di ricotta di capra alle erbe primaverili, pepe rosa, Montasio e cruditè di asparagi della Lokanda Devetak di Savogna (Gorizia) d’Isonzo e Riso, erbe e mare del ristorante Vitello d’Oro di Udine.
Le Cantine che proporranno in degustazione una selezione di etichette che rappresentano al meglio la loro produzione, saranno Albino Armani, Castello di Spessa, Dario Coos, Di Lenardo, Ermacora, Eugenio Collavini, Forchir, Gradis’ciutta, Jermann, Livon, Marco Felluga Russiz Superiore, Nero Magis, Petrussa, Picech, Ronco delle Betulle, Sirch, Venica&Venica, Vistorta e la storica distilleria Nonino. Infine, sarà possibile degustare i salumi d’oca e i prodotti di Jolanda de Colò di Palmanova, il pregiato pesce della vallicoltura Valle del Lovo di Carlino, le golosità a base di trota di FriulTrota di San Daniele, il prosciutto crudo di San Daniele di Dok Dall’Ava, i formaggi e i prodotti della Latteria di Cividale, i dolci e i cioccolati delle Pasticcerie Mosaico e Cocambo di Aquileia, i pani e i dolci di Rizzo Caffè Bistrot di Tarcento, il caffè di Oro Caffè di Udine e il prodotto friulano caseario per eccellenza con il Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio.
Bce, Corte conti Ue: rafforzare misure Vigilanza su rischi creditoRoma, 12 mag. (askanews) – La Vigilanza bancaria della Banca centrale europea deve intervenire in maniera più energica per assicurare una adeguata gestione del rischio di credito da parte delle banche, in particolare quando i mutuatari non rimborsano i prestiti assunti. Lo afferma la Corte dei conti europea, in un parere secondo cui nonostante il maggiore impegno profuso la Bce non ha fatto ricorso agli strumenti di cui dispone su questo versante, in particolare non ha imposto agli istituti di credito requisiti patrimoniali direttamente proporzionali al rischio cui erano esposti, né ha inasprito a sufficienza le misure di vigilanza se le banche presentavano carenze persistenti nella gestione del rischio di credito.
La rilevanza di questi compiti, sottolineato i giudici contabili Ue, secondo quanto riporta un comunicato, deriva anche dal fatto che una gestione insoddisfacente sotto questo profilo può compromettere la tenuta delle banche stesse e dell’intero sistema finanziario. La Bce vigila su circa 110 banche significative in 21 paesi dell’Unione europea. Ogni anno ne valuta i rischi in termini di esposizione creditizia (dovuti, ad esempio, a criteri inadeguati di concessione dei prestiti), governance, modello imprenditoriale e liquidità. Valuta anche la capacità delle banche di gestirli e può imporre alle banche requisiti patrimoniali aggiuntivi a copertura dei rischi constatati e ingiungere misure correttive per ridurli. Lo scopo di questa procedura è far sì che le banche rispettino i requisiti prudenziali dell’Ue e preservare la fiducia che viene in queste riposta.
La Bce, ricorda ancora la Corte dei conti Ue, ha segnalato di recente che le prospettive per le banche stanno peggiorando, per effetto di una congiuntura economica al momento difficile, mentre le crisi passate hanno dimostrato che accantonamenti insufficienti possono minare la loro tenuta. “La Bce dovrebbe impedire la cattiva gestione dei rischi di credito, perché questa può portare le banche al fallimento”, ha dichiarato Mihails Kozlovs, il giudice Ue responsabile della relazione. “Si tratta di un aspetto essenziale vista l’importanza che riveste la fiducia nel settore bancario, soprattutto in una congiuntura economica complessa come quella attuale”.
Secondo i giudici contabili comunitari, le valutazioni della Bce in merito ai rischi di credito e ai controlli delle banche erano in generale di buona qualità, malgrado alcune carenze. Ma rilevano che la stessa istituzione non si avvale degli strumenti e dei poteri di vigilanza di cui dispone, per far sì che i rischi riscontrati siano pienamente coperti da capitale aggiuntivo o per indicare alle banche come gestirli meglio. Il nuovo approccio adottato dalla Bce nel 2021 per stabilire l’ammontare di capitale che una banca deve detenere oltre al minimo obbligatorio non garantisce l’adeguata copertura dei vari rischi, afferma ancora la Corte dei Conti Ue, aggiungendo che, peraltro, la Bce non l’ha applicato in maniera uniforme.
In particolare, quando le banche erano esposte a rischi più elevati, la Bce non ha imposto requisiti proporzionalmente maggiori: ciò significa che manca un chiaro nesso tra i rischi e i requisiti imposti. Di fatto, secondo il parere della Corte dei Conti Ue, per le banche a più alto rischio, la Bce ha costantemente selezionato i requisiti di fascia più bassa negli intervalli predefiniti. Inoltre, la Corte ha riscontrato che la Bce tendeva a non inasprire a sufficienza le misure di vigilanza a fronte di un rischio di credito elevato e protratto nel tempo, mentre persistevano carenze nei controlli.
I giudici contabili, riporta ancora il comunicato, criticano la carenza di personale addetto alla vigilanza bancaria (sia assunto dalla Bce che designato dalle autorità di vigilanza nazionali) e la durata del ciclo di vigilanza del 2021, che poteva dar luogo a valutazioni datate. D’altro canto, la Corte riconosce che i crediti deteriorati pregressi (ossia risalenti a prima dell’aprile 2018) sono in calo dal 2015 e che questo andamento è imputabile a svariati fattori, fra cui le azioni della Bce. Quest’ultima, tuttavia, non ha fatto sistematico ricorso ai propri poteri di vigilanza quando le banche non erano dotate di processi e dati solidi per individuare e misurare i crediti deteriorati.