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Grecia, terremoti: in 6mila via da Santorini nelle ultime 48 ore

Grecia, terremoti: in 6mila via da Santorini nelle ultime 48 oreRoma, 4 feb. (askanews) – Santorini trema e gli abitanti continuano a fuggire. A oggi circa 6mila persone hanno lasciato l’isola delle Cicladi nelle ultime 48 ore a causa dei numerosi terremoti che continuano a scuoterla, così come la vicina Amorgos, suscitando preoccupazione tra la popolazione, mentre i turisti ovviamente scarseggiano. Lo hanno indicato le autorità greche.


Circa 4.640 passeggeri sono saliti a bordo dei quattro traghetti che hanno lasciato quest’isola vulcanica famosa in tutto il mondo da domenica, secondo un bilancio fornito martedì dall’autorità portuale greca. La compagnia aerea greca Aegean Airlines ha comunicato di aver trasportato ieri 1.294 passeggeri da Santorini verso Atene, effettuando un totale di nove voli, cinque dei quali straordinari. Due traghetti sono previsti per partire dall’isola nella giornata di oggi per dirigersi verso il Pireo, il grande porto vicino alla capitale greca. Aegean Airlines ha previsto per oggi otto voli con “una capacità totale di oltre 1.400 posti” e ha precisato in un comunicato che ci sono ancora posti disponibili.A Santorini, i cronisti hanno segnalato code di attesa – tranquille – davanti alle agenzie di viaggio, ma in nessun caso la popolazione ha ceduto al panico. L’attività turistica è ridotta in questo periodo dell’anno sull’isola, che accoglie oltre tre milioni di visitatori ogni anno.


Un terremoto di magnitudo 4,9 sulla scala Richter è stato registrato nel Mar Egeo, a circa 31 km da Santorini, poco prima delle 5 del mattino, secondo l’Istituto geodinamico dell’Osservatorio di Atene. Poco dopo le 6, una scossa di magnitudo 4,7 è stata registrata nella stessa zona, circa 19 chilometri a sudovest di Amorgos, un’altra isola turistica dell’arcipelago delle Cicladi che conta meno di 2mila abitanti permanenti. Altri terremoti di intensità minore sono stati registrati, mentre gli scienziati greci hanno avvertito che questa attività sismica, che si è intensificata da sabato, potrebbe durare settimane.

Lavrov: segnali di problemi sull’attuazione del cessate il fuoco in Medio oriente

Lavrov: segnali di problemi sull’attuazione del cessate il fuoco in Medio orienteRoma, 4 feb. (askanews) – Mosca sta ricevendo su problemi nell’attuazione del cessate il fuoco tra il movimento palestinese Hamas e Israele nella Striscia di Gaza, ha detto oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.


“Stiamo già ricevendo segnali che ci saranno problemi con la seconda fase” del cessate il fuoco “e probabilmente sono già iniziati, perché tali messaggi vengono ascoltati dai circoli dominanti di Israele, che dicono che non si è del tutto soddisfatti del modo in cui Hamas ha adempiuto ai suoi obblighi nella prima fase, quindi non escludiamo nulla”, ha detto Lavrov al Valdai Club.

Tajani: sui dazi Usa non saremo impreparati, abbiamo una strategia

Tajani: sui dazi Usa non saremo impreparati, abbiamo una strategiaRoma, 4 feb. (askanews) – L’Italia si impegna a fare da “ponte” tra gli Usa e l’Europa per evitare quella “guerra dei dazi” minacciata da Donald Trump che “farebbe danni sia agli americani che a noi”. Ma se il presidente Usa dovesse andare avanti, noi “non ci faremo cogliere impreparati: siamo già al lavoro per trovare soluzioni che non mandino in crisi le nostre aziende e il benessere dei nostri cittadini”. E’ quanto ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al Corriere della Sera.


“Non stiamo giocando una partita d’attesa”, ha spiegato il ministro. “Primo, perché siamo i migliori ambasciatori dell’Europa presso gli Stati Uniti, per gli ottimi rapporti che abbiamo costruito. Secondo, perché sappiamo come reagire”. Tajani ha spiegato che “una guerra non serve a nessuno”. “Nessun’altra economia al mondo è integrata come quella Usa-Ue”, ha detto, anche se “è chiaro che servirà negoziare”. “E mi sembra proprio che Trump stia dando i primi segnali di volontà di negoziare”, ha insistito: “guardate al confronto con il Messico, all’intesa che è stata raggiunta ieri. Tutti sappiamo benissimo che il commercio di tutti i Paesi del mondo, anche gli Usa, si nutre di libera circolazione: di prodotti, idee, persone. E il business di tutto ha bisogno tranne che di barriere tanto materiali (muri) che immateriali (dazi)”, ha sottolineato Tajani.Quanto all’Italia, “ha una posizione particolare”, “è il secondo Paese per varietà merceologica da export dopo la Cina”. “Per questo, e lo stiamo già facendo con tavoli aperti con le industrie, i produttori, bisogna lavorare per esplorare nuovi mercati. Abbiamo un piano strategico per Messico, India, Indonesia, Vietnam, i Paesi del Golfo, l’Estremo Oriente e tutta l’Africa. C’è un business plan già in fase avanzata”, ha evidenziato il titolare della Farnesina.


Insomma, con gli Usa di Trump “bisogna collaborare, venirsi incontro”. “Comprare e investire di più in America perché loro facciano altrettanto”.

La Cina reagisce ai dazi di Trump: indaga Google, tariffe fino al 15% sui prodotti Usa

La Cina reagisce ai dazi di Trump: indaga Google, tariffe fino al 15% sui prodotti UsaRoma, 4 feb. (askanews) – La Cina ha annunciato un’indagine su Google in un’apparente mossa di ritorsione, pochi istanti dopo la scadenza fissata da Washington per l’imposizione da parte degli Stati Uniti di una tariffa del 10% sui beni cinesi, riavviando una guerra commerciale tra le due maggiori economie del mondo.


La Cina indagherà sulla società tecnologica statunitense per presunte violazioni anti-trust, secondo una breve dichiarazione della State Administration for Market Regulation. Il ministero delle Finanze cinese ha anche annunciato tariffe del 15% su carbone e gas naturale liquefatto e del 10% su petrolio greggio e attrezzature agricole dagli Stati Uniti.

Meloni: gestione migranti terreno fertile per criminalità, controlli rafforzati

Meloni: gestione migranti terreno fertile per criminalità, controlli rafforzatiRoma, 4 feb. (askanews) – “L’inchiesta della Dda di Salerno, che ha portato a 36 indagati e svelato oltre 2mila richieste false di permessi di soggiorno, conferma ancora una volta quanto denunciato dal governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando la notizia dell’operazione di polizia di lunedì.


“Un sistema che speculava sull’immigrazione, sfruttando cittadini stranieri disposti a pagare pur di ottenere un permesso di soggiorno e alimentando un giro d’affari illecito da milioni di euro”, sottolinea la premier. “Abbiamo deciso di rafforzare i controlli per impedire che le quote di ingresso regolare finiscano nelle mani di chi sfrutta l’immigrazione per fare affari. E non a caso, ho presentato un esposto all’Antimafia per fare luce sulle troppe anomalie di questo sistema. L’immigrazione non può essere lasciata in balìa della criminalità. Continueremo a lavorare per ristabilire regole serie e legalità”, assicura Meloni.

Cinema, Juliette Binoche presidente di giuria al Festival di Cannes

Cinema, Juliette Binoche presidente di giuria al Festival di CannesRoma, 4 feb. (askanews) – Sarà Juliette Binoche a presiedere la giuria della 78esima edizione del Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio. L’attrice 60enne succede alla regista di “Barbie” Greta Gerwig, presidente lo scorso anno. È la seconda volta nella storia del festival, sottolineano gli organizzatori, che sono due artiste a passarsi il testimone come presidenti di giuria: la prima volta toccò negli anni ’60 a Sophia Loren che prese il posto di Olivia de Havilland.


Binoche è una delle star francesi più conosciute e apprezzate da pubblico e critica. Ha vinto un premio a Cannes per “Copie conformi” dell’iraniano Abbas Kiarostami, oltre che alla Mostra del Cinema di Venezia e alla Berlinale. È anche una delle poche francesi ad aver vinto un Oscar, nel 1997 per “Il paziente inglese”. Attrice che ha lavorato con i più grandi registi, non solo francesi come Jean-Luc Godard; a dirigerla, tra i tanti, il polacco Krzysztof Kieslowski, il canadese David Cronenberg e l’austriaco Michael Haneke. A Cannes è un habitué, ha iniziato nel 1985 con “Rendez-vous”, considerato il suo film della svolta.


“Non vedo l’ora di condividere questi momenti di vita con i membri della giuria e con il pubblico – ha commentato – soppeso il privilegio, la responsabilità e l’assoluta necessità di umiltà”. Il Festival ha scelto un’artista impegnata, dalle battaglie per i diritti umani a quella per le donne in Iran, per l’ecologia o i migranti. Solo pochi giorni fa Binoche ha firmato un appello per “difendere la cultura” contro i tagli di bilancio previsti dal governo francese e negli ultimi anni è stata in prima linea nel movimento #MeToo invitando anche gli uomini a rompere il silenzio su questo tema.

Ogni anno sprechiamo 8,2 mln ton di cibo, ci costa 372 euro a testa

Ogni anno sprechiamo 8,2 mln ton di cibo, ci costa 372 euro a testaMilano, 4 feb. (askanews) – Il cibo che sprechiamo o va perso in un anno ci costa mediamente 372 euro, per un totale di quasi 22 miliardi, sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, In termini quantitativi in Italia 8,2 milioni di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura o vanno perse, ponendo il nostro Paese al terzo posto nella classifica degli “spreconi d’Europa”, dietro Germania (10,8 milioni di tonnellate) e Francia (9,5 milioni di tonnellate). Un podio che da solo rappresenta quasi la metà (47%) degli spechi alimentari totali. A scattare la foto è il Centro studi Divulga nel focus “Spreco e fame 2025” pubblicato in occasione della dodicesima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.


Complessivamente nel nostro Paese, in base alle rilevazioni di Divulga su dati Eurostat aggiornati al 2022, il 76% delle perdite economiche per lo spreco di cibo, pari a 15,8 miliardi, si genera in famiglia tra le mura domestiche, mentre il restante 24% si suddivide tra commercio e distribuzione (8% pari a 1,7 miliardi), ristorazione (6% pari a 1,3 miliardi), produzione primaria (6% per un ammontare complessivo di 1,1 miliardi) e industria alimentare (5% pari a 965 milioni). A livello generale, nell’Unione Europea, dove il 10% degli alimenti immessi nel mercato viene perso o sprecato, il costo stimato è circa 145 miliardi di euro, di cui il 59% è attribuibile al consumo domestico (86 miliardi), con un costo medio di 354 euro per abitante sommando tutte le fasi della filiera. I peggiori Paesi, in base alla rielaborazione di Divulga su dati Eurostat, sono Cipro (788 euro pro-capite), Danimarca (680 euro pro-capite), Grecia (517 pro-capite), Portogallo (496 pro-capite) e Norvegia (442 pro-capite). Mentre tra i Paesi economicamente più virtuosi ci sono la Slovenia (190 euro pro-capite), la Croazia (193 euro pro-capite) e l’Ungheria (255 euro pro-capite).


Sul totale delle quantità di cibo sprecato, il 72% delle perdite nel nostro Paese avviene tra le mura domestiche con 100 chili a testa. Analizzando le quantità pro-capite di cibo sprecato complessivamente, invece, osserviamo ancora una volta che i primi tre Paesi in classifica risultano essere Cipro con 294 chili a testa, Danimarca con 254 chili a testa e Grecia con 193 chili a testa. L’Italia pur registrando un valore inferiore ai primi in classifica (pari a 139 chili a testa sommando tutte le fasi della filiera), si posiziona comunque al di sopra della media Ue, all’11esimo posto. A livello globale, in base alle rilevazioni di Divulga su dati Fao-Ocse, frutta (20%) e verdura (33%) insieme rappresentano più della metà degli sprechi alimentari, mentre i cereali, che sono l’alimento più consumato al mondo, coprono il 23% degli sprechi. La carne e i prodotti lattiero-caseari rappresentano l’8% degli sprechi in volume ma con un’incidenza in valore pari a un terzo del totale.


Se non assisteremo ad un reale cambio di passo, secondo il Centro studi Divulga, entro il 2033 i dati su sprechi e perdite alimentari potrebbero peggiorare con una perdita aggiuntiva di cibo quantificabile in 230 milioni di tonnellate in più rispetto al periodo attuale.

Borse Europa virano tutte in rosso, Milano -0,82%, Londra -0,67%

Borse Europa virano tutte in rosso, Milano -0,82%, Londra -0,67%Roma, 4 feb. (askanews) – Sono rapidamente sfumati i tentativi di stabilizzazione e leggero recupero delle Borse in Europa, dove tornano i cali in un clima di volatilità legato all’incertezza sulle tensioni commerciali con gli Stati Uniti.


Dopo meno di un’ora da inizio seduta Francoforte, che aveva aperto in rialzo, perde lo 0,39%, Londra cala dello 0,67%, Parigi perde lo 0,49%. Alla Borsa di Milano, dove anche in questo caso la seduta era partita con moderati guadagni, l’indice Ftse-Mib perde lo 0,82%. Nel fine settimana l’amministrazione Usa ha varato pesanti dazi su Messico, Canada e altri Paesi. Successivamente il presidente Donald Trump ha avvertito che misure simili sull’Europa sarebbero arrivate “molto presto”. Subito dopo lo stesso Trump ha concordato un mese di tregua sia con il Canada che con il Messico mentre verranno condotte trattative.


Nel frattempo, la Cina ha annunciato una serie di ritorsioni, prevedendo a sua volta dazi contro le importazioni di energia dagli Stati Uniti mentre ha avviato di una indagine su Google. Insomma, tutti gli ingredienti per una possibile guerra commerciale su scala globale.

Vino, Luigi Coppo nominato nuovo direttore commerciale di Mura Mura

Vino, Luigi Coppo nominato nuovo direttore commerciale di Mura MuraMilano, 4 feb. (askanews) – Mura Mura, l’azienda agricola di 30 ettari coltivati a vigneti e frutteti che sorge a Costigliole d’Asti sulle colline del Monferrato, fondata nel 2008 da Federico Grom e Guido Martinetti, ha annunciato la nomina di Luigi Coppo a nuovo direttore commerciale. “La scelta di Coppo – ha messo in luce la Cantina – si inserisce in un percorso di costante evoluzione dell’azienda, che punta a consolidare la propria presenza sui mercati di tutto il mondo, rafforzando il legame tra le eccellenze di Langhe e Monferrato ed il pubblico internazionale”.


Classe 1986, Coppo nasce in una famiglia che produce vino dal 1892, e nel 2011 ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia, le Cantine Coppo di Canelli (Asti). Qui ha sviluppato l’incoming e il canale di enoturismo. Rimasto l’unico della sua generazione a voler continuare il lavoro di produttore, nel 2021 ha dovuto vendere l’azienda al manager Gianfranco Lanci, per il quale ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato fino al 2023, continuando a far crescere l’azienda. Dopo l’improvvisa scomparsa di Gianfranco Lanci e aver conosciuto Martinetti e Grom, è nata l’opportunità di lavorare insieme. “A Mura Mura ho trovato un luogo che rispetta il territorio e lo celebra in ogni dettaglio, dalla vigna al calice, con una visione etica e umana che sento profondamente mia” ha raccontato Coppo, spiegando che “penso che Mura Mura sia un luogo capace di accogliere persone ma anche di esprimere le prerogative uniche delle vigne di quest’area del Piemonte, sia in Monferrato che in Langa. La cura maniacale per la qualità, l’attenzione alla biodiversità – ha proseguito – e l’approccio visionario sono fonte di ispirazione ed entusiasmo: credo che insieme potremo scrivere una storia di eccellenza per i vini di Langhe e Monferrato”. “Luigi Coppo rappresenta l’equilibrio perfetto tra innovazione e rispetto della tradizione” ha affermato Martinetti, evidenziando che “la sua esperienza, unita alla profonda conoscenza del mercato e del territorio, lo rendono la persona ideale per guidare il nostro progetto in una nuova fase di crescita”. “Abbiamo trovato in Luigi una rara affinità di valori: etica, attenzione al dettaglio e passione per la qualità” ha aggiunto Grom, sottolineando che “siamo certi che saprà portare Mura Mura a conquistare nuovi traguardi, mantenendone salda l’identità”.


Oltre ai 30 ettari coltivati a vigneti e frutteti nel territorio di Costigliole d’Asti, al confine con le Langhe, Mura Mura si completa di ulteriori tre ettari a Barbaresco nei cru di Roncaglie, Starderi, Currà e Serragrilli, e uno a Serralunga d’Alba, dove viene prodotto il Barolo nel cru di Sorano. Tutti i vini vengono prodotti nella cantina di Costigliole, dove insiste una licenza per la vinificazione fuori zona di Barolo e Barbaresco,tra le poche disponibili in Italia. La Tenuta Mura Mura comprende anche il Relais Le Marne e il Ristorante Radici.

Beic, l’archistar Boeri davanti al gip per interrogatorio

Beic, l’archistar Boeri davanti al gip per interrogatorioMilano, 4 feb. (askanews) – Ha preso il via l’interrogatorio di Stefano Boeri davanti al gip Luigi Iannelli che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di arresti domiciliari chiesti dalla procura di Milano per lui e per l’architetto Cino Zucchi. Sono entrambi indagati per indagati per turbativa d’asta nell’inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, che dovrebbe sorgere nella zona di Porta Vittoria a Milano anche grazie a fondi del Pnrr.


Il primo a presentarsi davanti al giudice è Boeri, difeso dall’avvocato Francesco Mucciarelli. Poi toccherà a Cino Zucchi rispondere alle domande del giudice. La richiesta di domiciliari è scattata per il rischio di reiterazione del reato.