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Bottura emozionato: la cucina è più di un mestiere

Bottura emozionato: la cucina è più di un mestiereRoma, 2 apr. (askanews) – “Ringrazio il Governo per un premio così significativo che non sento come premio personale ma come tributo a tutta una vita dedicata con amore e disciplina alla cucina, che è più di un mestiere: è cultura, identità, memoria e condivisione”. Lo ha detto lo chef tristellato Massimo Bottura ricevendo il premio di Maestro dell’arte della cucina italiana dalle mani della premier Giorgia Meloni.


“Ogni piatto racconta una storia ed è un ponte tra tradizione e innovazione, tra passato e futuro”, ha detto un Bottura emozionato che ha ringraziato i suoi collaboratori e la sua famiglia “non mi vedono mai”, ha aggiunto. “L’Italia – ha concluso Bottura – è una terra dalle tradizioni gastronomiche uniche al mondo, con artigiani che il mondo ci invidia. Con orgoglio ma anche con grande senso di responsabilità continuerò a portare avanti la nostra arte culinaria cercando sempre l’eccellenza, il rispetto delle materie prime e l’anima profonda delle nostre tradizioni”.

Banche, insediata la nuova Commissione regionale Abi Toscana

Banche, insediata la nuova Commissione regionale Abi ToscanaRoma, 2 apr. (askanews) – Sostenere le previsioni di crescita del Pil toscano, secondo recenti indicatori locali dell’Irpet +0,8% nel 2025, agendo sui fattori della produttività a cui garantire le risorse per il territorio, messe in campo anche a livello europeo, per finanziare investimenti in attività produttive, ricerca e innovazione. Su tutto, inoltre, la necessità di completare le opere infrastrutturali in corso, su rotaia e aeroportuali principalmente, fondamentali per le Pmi e l’export che secondo l’Istat ha segnato nel 2024 una crescita del 13,6% rispetto all’anno precedente. Ciò rappresenta una base solida per affrontare le incertezze delle annunciate misure protezionistiche internazionali.


Secondo quanto riporta un comunicato, è quanto emerso nel corso della riunione di insediamento, a Firenze, della Commissione regionale Abi Toscana. Nello specifico, Giancarlo Barbieri (Direttore generale Monte Paschi Fiduciaria) con delibera del Comitato esecutivo dell’Abi è stato confermato Presidente di Abi Toscana per il prossimo biennio. In linea con le tendenze nazionali seguite dal calo della domanda di credito, e sulla base dei più recenti aggiornamenti congiunturali della Banca d’Italia, a fine 2024 i prestiti bancari all’economia toscana hanno superato i 92.4 miliardi di euro. In particolare, le imprese sono state finanziate con oltre 44 miliardi e le famiglie con oltre 43.7 miliardi. Per quanto riguarda la rischiosità, si legge, le sofferenze lorde si sono attestate a circa 2.4 miliardi di euro (pari al 2,6% del totale dei finanziamenti). Superiori a 105 miliardi i depositi da parte della clientela, segno di una costante fiducia dei risparmiatori.


“Le banche operanti in Toscana – ha dichiarato Giancarlo Barbieri – e con esse Abi Toscana in rappresentanza della Categoria, sono da sempre al servizio dell’economia reale e collaborano con le Istituzioni e tutti i principali interlocutori pubblici e privati locali per sostenere soluzioni concrete che migliorino l’accesso ai servizi finanziari e rafforzino la consapevolezza e la fiducia dei clienti. Le sfide quotidiane per imprese e cittadini, in una realtà complessa che cambia velocemente, trovano costante riscontro, anche nel nostro territorio, in adeguate risposte fornite dall’industria bancaria nel suo insieme. Sono certo – ha aggiunto – che, come sempre avvenuto, l’aggiornamento continuo, il confronto fra banche e istituzioni finanziarie componenti Abi Toscana possano tradursi in iniziative che, nel rispetto dell’individualità delle singole banche aderenti e della libera concorrenza, rafforzino la vicinanza tra banche e territorio di riferimento, nell’interesse comune”. Oltre al Presidente Giancarlo Barbieri, riporta il comunicato, compongono la Commissione regionale Gianni Parigi (Vicepresidente di Abi Toscana e Vice direttore Federazione Toscana BCC); Enrico Algieri (Banca Ifigest); Francesco Bosio (Banca Cambiano 1884); Roberto Calzini (Banca Popolare di Cortona); Serafino Cavallini (BPER Banca); Massimo Cerbai (Credit Agricole Italia); Barbara Ciabatti (Banca Popolare di Lajatico); Francesco Marcacci (Cassa di Risparmio di Volterra); Carlo Nebbioli (Banca Mediolanum); Andrea Prandini (Intesa Sanpaolo); David Scampati (Findomestic Banca); Roberto Trecca (BNL BNP Paribas); Simone Trentanove (Banco di Desio e della Brianza); Marco Giorgio Valori (Banco BPM); Gaspare Vinci (UniCredit).

Franco Pepe: negli alberghieri serve percorso per pizzaioli

Franco Pepe: negli alberghieri serve percorso per pizzaioliRoma, 2 apr. (askanews) – “Noi abbiamo bisogno delle istituzioni, abbiamo bisogno che negli alberghieri ci sia un percorso per i pizzaioli e che questa figura sia ben definita. Abbiamo bisogno che un genitore possa dire a un ragazzo: spero che un giorno farai il pizzaiolo”. Lo ha detto Franco Pepe, tra gli uomini che hanno portato l’eccellenza della pizza italiana in tutto il mondo, ricevendo oggi il premio di Maestro dell’arte della pizza italiana dalle mani della premier Giorgia Meloni.

Massari: Giorgia Meloni unica persona che ha saputo ascoltare

Massari: Giorgia Meloni unica persona che ha saputo ascoltareRoma, 2 apr. (askanews) – “La storia per arrivare fin qui è stata lunga e Giorgia Meloni mi ha accompagnato in questo percorso ed è l’unica persona che con i vari governi ha saputo ascoltare e non solo sentire. Perché chi sente è come una puntura di zanzara, ma chi ascolta deve riflettere”. Lo ha detto Iginio Massari ricevendo il riconoscimento di Maestro dell’Arte dell’arte della pasticceria italiana dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Un percorso – ha aggiunto – durato 22 anni e siamo arrivati oggi alla conclusione e all’inizio di una nuova storia. L’Italia dal mio punto di vista ne aveva bisogno. L’Italia può insegnare a molti come si mangia sano e come si puà andare lontano avendo uomini stimolati a migliorarsi giorno per giorno”.

Camper Days: il 46% della Gen Z partirebbe per seguire dal vivo tornei e competizioni del cuore

Camper Days: il 46% della Gen Z partirebbe per seguire dal vivo tornei e competizioni del cuoreRoma, 2 apr. (askanews) – Lo sport e il viaggio condividono molti aspetti in comune: entrambi possono rappresentare una “sfida”, essere un’occasione di scoperta ed un modo per creare legami e, oltre ogni barriera culturale, linguistica e geografica. Dai grandi tornei alle competizioni internazionali che spingono i tifosi ad attraversare Paesi e continenti, viaggiare all’insegna della propria passione sportiva è un’esperienza unica che rafforza il senso di comunità. Per questo motivo, informa una nota, in occasione della Giornata internazionale dello sport, che si celebra il 6 aprile, CamperDays – la piattaforma di noleggio camper leader in Europa – ha indagato il connubio tra viaggi e sport attraverso uno studio commissionato all’istituto di ricerca Censuswide . Che si tratti di un weekend in camper per seguire la propria squadra del cuore o di un viaggio all’estero per vivere un evento sportivo dal vivo, sono sempre di più gli italiani, specialmente i giovani, che stanno scegliendo questa modalità di viaggio.


“Il mercato del turismo sportivo è un’industria in forte crescita che unisce l’emozione dello sport all’avventura del viaggio. In questo scenario, il camper assicura numerosi vantaggi: permette di risparmiare sugli alloggi, spesso costosi durante i grandi eventi, e garantisce massima libertà di movimento, consentendo così di seguire più tappe di una competizione. Inoltre offre la possibilità di condividere l’esperienza in compagnia di amici e famiglia. Infine, favorisce la socialità: per esempio, nelle aree di sosta riservate ai camper, spesso situate vicino a palazzetti ed a stadi, si creano vere e proprie comunità di tifosi, accomunati dalla stessa passione sportiva” ha commentato Maximilian Schmidt, Managing Director di CamperDays. Turismo sportivo: un fenomeno in crescita in Italia nel 2025. Sarà proprio per il suo straordinario potere unificante che il 38% del campione dichiara di aver già effettuato un viaggio – sia in Italia sia all’estero – per seguire dal vivo il proprio sport del cuore (44% per gli uomini e 32% per le donne), con un picco tra i Millennial (51%). In particolare, il 29% degli intervistati ha viaggiato solamente nel Belpaese, mentre il 13% ha varcato i confini nazionali per le trasferte sportive. Altrettanto significativo è che il 36% si dice interessato a prenotare una vacanza in futuro per assistere ad un evento sportivo, con maggior interesse da parte delle donne (38%) contro gli uomini (34%). Inoltre, in questo ambito vincono i Gen Z che si dimostrano i più propensi a combinare sport e viaggi con il 46% delle risposte.


La top 5 degli sport che più trainano il settore del turismo Al primo posto figura il calcio, che si conferma il re indiscusso degli sport in Italia, che ottiene il 46%, un dato che sale leggermente al 51% per la fascia tra i 35 e i 55 anni. A seguire il tennis, che sta vivendo un vero e proprio Rinascimento, con il 21% delle scelte: si tratta di uno sport particolarmente apprezzato dalle generazioni meno giovani tanto che la percentuale sale al 24% per gli over 55. In terza posizione, a trainare i viaggiatori in giro per l’Italia e oltralpe sono i motorsport, selezionati dal 13% del campione (con un +17% per la Gen Z). Infine, il nuoto e la pallavolo si posizionano a pari merito al quarto e al quinto posto, con il 10%. Più specificatamente, il nuoto sale al 14% per i Millennial, mentre la pallavolo ha un forte appeal tra la Gen Z con il 19%.


Fuori dalla top 5 ma con risultati comunque rilevanti vi sono il ciclismo (8%), l’atletica leggera (8%), il basket (8% che quasi raddoppia per la Gen Z con il 15%) e gli sport invernali (7%). Con il turismo sportivo in costante crescita ed un interesse sempre maggiore tra le nuove generazioni, viaggiare per seguire il proprio sport del cuore non è più solo una passione, ma un vero e proprio stile di vita. La combinazione tra viaggio e sport sta ridefinendo il modo in cui gli italiani organizzano le proprie esperienze, con un’attenzione crescente alla flessibilità, alla condivisione ed all’autenticità dell’esperienza.

Vino, in E-R crescono produzione ed export guardando al biologico

Vino, in E-R crescono produzione ed export guardando al biologicoMilano, 2 apr. (askanews) – Il vigneto dell’Emilia-Romagna chiude il 2024 con un bilancio positivo per rese e produzione, grazie anche a condizioni climatiche favorevoli e all’assenza di stress idrico sia sul versante emiliano che su quello romagnolo. In vista di Vinitaly 2025, la Regione registra 8,61 milioni di quintali di uva conferiti in cantina (+8% rispetto ai 7,97 mln del 2023), provenienti da oltre 51mila ettari di vigneti, con una resa media in campo di circa 170 quintali per ettaro e una produzione potenziale di circa 7 mln di ettolitri.


Secondo le dichiarazioni di produzione, il volume totale di vino finito ha raggiunto i 6,65 mln di ettolitri, con un incremento dell’8,4% rispetto ai 6,13 mln del 2023. La ripartizione vede al primo posto il vino da tavola (46,4% del totale), seguito da Igt (35,5%), Doc (16,4%), varietali (1,3%) e Docg (0,4%). Fatta eccezione per i vini Doc, in flessione del 3,6%, tutte le altre categorie risultano in crescita. Le preferenze dei consumatori continuano a orientarsi sui bianchi, che rappresentano il 61,4% della produzione, seguiti dai rossi (37,3%) e dai rosati (1,2%). Il comparto si conferma solido anche sul fronte dell’export: secondo Istat, nel 2024 il valore delle esportazioni è stato di 464,5 milioni di euro, in lieve aumento (+0,6%) rispetto all’anno precedente. Con 52.975 ettari di superficie vitata, l’Emilia-Romagna è la quinta regione vitivinicola italiana per estensione, dopo Veneto, Sicilia, Puglia e Toscana. Rispetto al picco di 53.235 ettari registrato nel 2022, si rileva una lieve contrazione (-260 ettari), mentre crescono le superfici certificate biologiche, passate da 4.653 ettari del 2018 a 6.204 nel 2024 (+33,3%). In rapporto alla superficie totale, la quota di vigneti bio è salita dal 9,1% al 12%. Le aree a maggiore presenza bio si trovano nelle province di Forlì-Cesena (1.441 ettari), Piacenza (1.198), Modena (838), Reggio Emilia (762), Bologna (688), Ravenna (602), Rimini (412), Parma (232) e Ferrara (31).


Nel decennio 2014-2024 si registra una riduzione del 30,5% nel numero di aziende viticole, passate da oltre 21.000 a 15.243, con una perdita media di 669 imprese l’anno. Il calo si accompagna a una leggera crescita della superficie coltivata (+2,1%), segnale di un processo di concentrazione e riorganizzazione in atto. Ravenna è la provincia con il maggior numero di aziende (3.563), seguita da Modena (2.441), Reggio Emilia (2.251), Forlì-Cesena (2.210), Bologna (1.777), Piacenza (1.286), Rimini (761), Parma (644) e Ferrara (310). La contrazione più marcata è stata registrata a Rimini (-44%). Dal 2018 al 2024 la Regione ha investito circa 100 mln di euro nel comparto vitivinicolo, con un budget aggiuntivo di 21 milioni previsto per il 2025. Ogni anno, una media di 256 milioni è stata erogata a livello nazionale a favore della filiera. L’Emilia-Romagna si è collocata al quarto posto per entità dei fondi, dopo Sicilia, Veneto e Toscana. La maggior parte delle risorse è stata destinata alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti (11 mln di euro in media all’anno), seguita da investimenti in innovazione e tecnologie (8 mln) e da iniziative di promozione nei Paesi terzi (5,7 mln), con focus su Stati Uniti (35% dei contributi), Messico (24%), Canada (17%), Cina (10%), Giappone e Russia (4%), Sud Est Asiatico e Oceano Indiano (3%).

Lollobrigida: l’Italia è una superpotenza nell’agroalimentare

Lollobrigida: l’Italia è una superpotenza nell’agroalimentareRoma, 2 apr. (askanews) – Un riconoscimento “sostenuto e sollecitato” dalla premier Giorgia Meloni per “l’alto valore culturale” che finalmente “dà una risposta all’appello di chi si è affermato con la sua attività in Italia e nel mondo ma soffriva per vedere questa cosa riconosciuta ovunque ma non in patria”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel discorso di apertura della prima edizione del Premio “Maestro dell’Arte della Cucina Italiana”.


“L’Italia – ha detto il ministro – non pretende di essere prima ma neanche seconda a nessuna”. Lollobrigida ha ricordato come l’Italia abbia un modo di produrre “unico, ma fino ad oggi non c’era un riconoscimento strutturato. Altre nazioni hanno da tempo valorizzato le proprie eccellenze artigianali, come la Francia. Oggi anche l’Italia ha un riconoscimento così importante grazie all’imepegno di questo Governo che ha creduto dall’inizio a chi valorizza le nostre tradizioni gastronomiche”. Il ministro ha poi ribadito che la cucina italiana è un immenso “biglietto da visita, una speciale carta diplomantica, da sempre la nostra presentazione migliore. Siamo consapevoli – ha spiegato – dell’immenso valore anche economico del made in italy agroalimentare con la conseguente necessità di proteggerlo in ogni modo e il timore dei dazi non ci deve fare dimenticare i record di questi anni del settore. L’Italia è una superpotenza in questo settore e saprà vincere ogni sfida con un governo che sia di supporto e non di ostacolo”.


“Negli anni a venire – ha concluso Lollobrigida – vogliamo rendere questo riconoscimento sempre più ampio e partecipato”.

Noi saremo tutto:il terzo festival di letteratura working class

Noi saremo tutto:il terzo festival di letteratura working classRoma, 2 apr. (askanews) – Torna, dal 4 al 6 aprile, il Festival di letteratura working class al presidio ex Gkn di Campi Bisenzio. Organizzato da Edizioni Alegre, Collettivo di Fabbrica ex Gkn, Soms Insorgiamo, in collaborazione con Arci Firenze e con la direzione artistica di Alberto Prunetti, il Festival è un evento unico nel panorama culturale italiano e internazionale, e tiene insieme la discussione letteraria sull’immaginario working class con la mobilitazione della vertenza operaia più lunga del nostro paese.


La prima edizione era dedicata alle Genealogie e quindi al passato, la seconda indagava le Geografie e quindi il presente, mentre questa terza edizione è rivolta al futuro, alle prospettive della letteratura working class, riassunte con lo slogan, ripreso dal movimento sindacale nordamericano: «Noi saremo tutto». Un titolo strettamente legato all’attuale fase della lunga vertenza Gkn, con la terza procedura di licenziamento che incombe sugli operai ma un voto favorevole della Regione Toscana per la costituzione del Consorzio industriale che può dar vita alla reindustrializzazione ecologica della fabbrica proposta e gestita con un azionariato popolare dai lavoratori stessi. Gli oltre quaranta ospiti del Festival, provenienti da Italia, Austria, Svezia, Inghilterra, Francia e Filippine, si alterneranno nei dodici panel, che spaziano dai generi letterari alla musica popolare, dalla poesia operaia alla critica militante, dalla deindustrializzazione all’autobiografia sociale e alla prospettiva migrante. Tanti saranno gli interventi di convergenza con altre lotte, con in particolare un focus che mette in relazione la vicenda dell’Ilva di Taranto con quella di Gkn, entrambe raccontate in libri scritti in prima persona dagli operai.


Tra gli autori e autrici presenti al Festival ci saranno Anne Pauly, Wu Ming 4, Claudia Durastanti, Maurizio Maggiani, Serge Quadruppani, Simona Baldanzi, Luigi Chiarella, Janek Gorczyca, Daria Bogdanska e l’attore e regista Michele Riondino. La prima giornata si concluderà con uno spettacolo di teatro canzone, mentre sabato 5 aprile si finirà con un corteo fino al centro di Campi Bisenzio con poi un concerto di Massimo Zamboni dei Cccp. La manifestazione di sabato 5 aprile alle 18, con lo slogan «Siamo pubblica utilità», ribadirà con una mobilitazione di piazza lo spirito del Festival e la richiesta di tutta una comunità di dare una risposta alla lotta degli operai, da 15 mesi senza stipendio né ammortizzatore sociale e con un progetto di riconversione industriale che non può più attendere.


La giornata di domenica 6 aprile si concluderà nel tardo pomeriggio, tirando le fila di tre giorni di dibattiti e puntando sulla prospettiva futura della letteratura working class come strumento di mobilitazione, attraverso i premi letterari dedicati a questo genere, la presentazione del Polo della cultura working class – inserito nel progetto di reindustrializzazione della ex Gkn – e del Patto di mutuo soccorso Insorgiamo. Qui il programma dettagliato del Festival: https://edizionialegre.it/notizie/festival-di-letteratura-working-class-2025-il-programma/


Zelensky annuncia: il 4 aprile incontro con alcuni Paesi pronti a schierare truppe di peacekeeping

Zelensky annuncia: il 4 aprile incontro con alcuni Paesi pronti a schierare truppe di peacekeepingRoma, 2 apr. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che venerdì 4 aprile si terrà un incontro di una “ristretta cerchia” di Paesi pronti a schierare truppe di pace in Ucraina. Lunedì, il governo del Regno Unito aveva reso noto che i leader militari di Regno Unito, Francia e Ucraina avrebbero tenuto un incontro nei prossimi giorni per discutere di “pianificazione dettagliata” della sicurezza a lungo termine per Kiev.


“Ci sarà un incontro venerdì; sarà un incontro di persone delle squadre militari di diversi paesi, una ristretta cerchia di stati, quelli che saranno pronti a schierare il loro contingente. Un’unità di terra, un’unità dell’aeronautica e una presenza in mare. È il primo incontro approfondito di questo tipo. Penso che vedremo alcuni chiarimenti, alcuni dettagli. È importante che si baserà sulle proposte preparate dalla parte ucraina”, ha detto Zelensky. Intanto continuano gli attacchi russi in territorio ucraino. Una persona è stata uccisa e altre dieci ferite da attacchi con droni russi nelle regioni di Zaporizhzhia e Kharkiv, nell’est dell’Ucraina. Lo hanno annunciato funzionari ucraini nella notte. Un uomo di 45 anni è morto, mentre un altro di 44 anni e una donna di 39 sono stati feriti da un drone che ha attaccato delle auto parcheggiate davanti a una casa nella regione di Zaporizhzhia, ha indicato su Telegram Ivan Fedorov, il governatore militare della regione. Nella città ucraina di Kharkiv, vicina al confine russo, il sindaco Igor Terekhov ha segnalato otto persone ferite in un attacco di droni russi.

Lavoro, benessere e performance: incontro a Milano

Lavoro, benessere e performance: incontro a MilanoRoma, 2 apr. (askanews) – Un’importante occasione di confronto su strategie e strumenti in grado di valorizzare la People Strategy, rafforzare la mission aziendale e contribuire concretamente al miglioramento delle performance individuali e organizzative: questi i principali temi che hanno caratterizzato l’evento “Welfare & Corporate Wellbeing”, organizzato da Humanform – società di formazione del Gruppo SGB Humangest – in collaborazione con JOINTLY, prima B Corp in Italia nel settore del corporate wellbeing. L’incontro, che si è tenuto a Milano presso InPlace Garden, ha visto la presenza di esperti del settore e rappresentanti aziendali.


“Oggi più che mai, il benessere aziendale non è solo una leva strategica, ma una necessità per costruire ambienti di lavoro sostenibili e capaci di attrarre e trattenere talenti. Lo dimostrano le oltre 40.000 ore di formazione erogate da Humanform nel corso del 2024, che hanno supportato le aziende nello sviluppo di percorsi dedicati alla valorizzazione delle persone e alla diffusione di una cultura del benessere organizzativo. È un dato significativo, che ci motiva a promuovere una cultura aziendale orientata al benessere delle persone, perché solo investendo sul capitale umano possiamo garantire crescita e innovazione alle imprese” – ha dichiarato Giuliana Zucchetti, Managing Director Humanform. “Di fronte a fenomeni come “grandi dimissioni” e “quiet quitting” che, anche se in modo diverso, raccontano una sempre più diffusa disaffezione al lavoro anche in Italia, il corporate wellbeing rappresenta una leva fondamentale per la crescita delle imprese. Secondo le nostre ricerche, una strategia integrata di corporate wellbeing può contribuire a un aumento del 20% della produttività della popolazione aziendale con un contenimento dei costi del turnover pari al -16%” – ha aggiunto Francesca Rizzi, CEO & Co-Founder JOINTLY. Al centro dell’evento una interessante tavola rotonda cui hanno preso parte Aurelia Colosimo – Regional Sales Manager Northern Italy Humanform – che ha fatto luce sulle normative che agevolano l’utilizzo del welfare in azienda come driver di crescita e competitività; Davide Ambrosio – Chief Growth Officer JOINTLY, che basandosi sugli studi condotti da JOINTLY insieme all’Osservatorio HR Innovation Practice di Polimi School of Management ha dimostrato quanto il benessere sia un importante strumento di retention in azienda, soprattutto se basato sull’ascolto delle risorse; Gianluca Cappellato – Managing Director Maatmox – che ha illustrato le dinamiche e le potenzialità della formazione esperienziale, poiché basata su metodologie che accelerano l’apprendimento e la consapevolezza. A moderare l’incontro con il pubblico coinvolto è stato Matteo De Leonardis, Marketing Director SGB Humangest Holding.