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Tag: Sanremo 2023

Agenzia Entrate, Leo: entro Natale nuovo direttore

Agenzia Entrate, Leo: entro Natale nuovo direttoreRoma, 14 dic. (askanews) – Entro Natale potrebbe arrivare la nomina del nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate al posto del dimissionario Ernesto Maria Ruffini. Lo ha detto il viceministro all’economia Murizio Leo dal palco di Atreju. Alla domanda se in nuovo direttore possa arrivare antro Natale ha replicato “Penso di sì”. “Stiamo lavorando col ministro Giorgetti e con il presidente Meloni” ha sottolineato Leo “vogliamo fare in modo che ci sia tranquilltà nell’amministazione finanziaria e che si interpreti effettivamente questo cambio di rotta che vogliamo fare. Che da parte di tutto il personale dell’amministrazione finanziaria ci sia consapevolezza che vogliamo tendere la mano ai contribuenti essendo sicuramente inflessibili con chi fa frodi”. “Questo è un sentiment che devono avere tutti quanti gli appartenenti all’amministazione finnziaria” ha aggiunto.

Ucraina, Ue si prepara ad arrivo Trump (e pensa a contingente di “pace”)

Ucraina, Ue si prepara ad arrivo Trump (e pensa a contingente di “pace”)Roma, 14 dic. (askanews) – L’Europa si prepara all’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca e a un eventuale disimpegno della nuova amministrazione Usa nel sostegno all’Ucraina.


Mercoledì 18 dicembre, a Bruxelles, su iniziativa del segretario generale della Nato Mark Rutte, si riuniranno il presidente Volodymyr Zelensky, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il premier polacco Donald Tusk, il premier britannico Keir Starmer, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Sul tavolo, all’ora di cena, un confronto su un rafforzamento del sostegno a Kiev, in un momento in cui – sottolinea la Reuters che cita fonti vicine al dossier – i Paesi europei stanno intensificando i loro sforzi diplomatici di fronte alla prospettiva del ritorno di Trump, che chiede una rapida soluzione negoziale del conflitto innescato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. Zelensky e alcuni alleati europei dell’Ucraina hanno chiesto il dispiegamento di truppe europee nel Paese come garanzia di sicurezza in caso di accordo di pace con la Russia. E anche di questo discuteranno i leader. “Non si tratterà di una riunione in cui saranno prese decisioni concrete, ma piuttosto di un incontro politico per discutere delle settimane e dei mesi a venire”, ha dichiarato una fonte.


L’incontro, organizzato come detto da Rutte, si svolgerà lo stesso giorno del vertice Ue-Balcani occidentali a Bruxelles. Il giorno successivo, invece, si terrà il Consiglio europeo, il primo dall’entrata in funzione della nuova Commissione. Il neo presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, in funzione dal primo dicembre, ha già dato una nuova impronta al suo ruolo. Innanzitutto, ha intenzione di ridurre a una sola giornata i lavori delle riunioni dei vertici dei capi di Stato e di governo, che soprattutto negli appuntamenti di fine semestre, a dicembre e a giugno, erano generalmente previsti per due giorni. In secondo luogo, per il Consiglio europeo che inaugurerà il suo mandato, il prossimo 19 dicembre a Bruxelles, ha mandato la sua lettera di invito ai capi di Stato e di governo con largo anticipo rispetto a quanto hanno sempre fatto i suoi predecessori: la lettera è stata inviata 12 giorni prima del vertice invece che i due o tre giorni usuali finora.


“Il 19 dicembre – scrive Costa nel suo invito ai leader -, ho intenzione di iniziare puntualmente alle 10.30 con il nostro tradizionale scambio di opinioni con la presidente del Parlamento europeo”, Roberta Metsola, “seguito dalla discussione con il presidente ucraino Zelensky”, che è stato invitato a parlare al vertice “per condividere gli ultimi sviluppi sul campo e le sue opinioni su come l’Europa possa supportare al meglio l’Ucraina”. Seguirà “un dibattito tra di noi sull’Ucraina, dove faremo il punto della situazione e discuteremo il modo migliore per rispettare i nostri impegni nei confronti del popolo ucraino”. “Durante il pranzo – continua Costa -, discuteremo dell’impegno dell’Ue nel mondo”. Secondo presidente del Consiglio europeo “abbiamo bisogno di una discussione completa e strategica, senza conclusioni scritte, sulla strada da seguire per quanto riguarda il nostro impegno globale e le nostre priorità in uno scenario multipolare segnato da tensioni geopolitiche”. Innanzitutto, osserva Costa, “credo che l’allargamento dell’Ue sia il principale investimento geopolitico che possiamo fare nel nostro vicinato”. Guardando oltre il continente europeo, inoltre, l’Ue “può consolidare al meglio il suo ruolo sulla scena internazionale tessendo una rete più ampia e profonda di partner in tutto il mondo, essendo più consapevole dei loro interessi specifici ed esplorando il potenziale per interessi comuni”. Costa pone ai leader alcune domande che saranno discusse durante il pranzo di lavoro del summit: “Come possiamo utilizzare politiche e strumenti europei in modo più coerente, strategico ed efficace, per difendere i nostri interessi e promuovere le nostre posizioni? Come possiamo massimizzare l’impatto del nostro impegno globale facendo sì che gli Stati membri e le istituzioni europee uniscano le forze più di quanto non facciano già?”


Sarà importante, continua il presidente del Consiglio europeo, guardando al prossimo insediamento della nuova Amministrazione Trump negli Usa, “determinare come possiamo rafforzare il legame transatlantico, forgiato da una storia comune, basato su valori condivisi e riflesso in una fitta rete di scambi economici, difendendo allo stesso tempo i nostri interessi. Come può l’Europa accelerare i suoi sforzi per sostenere una quota maggiore del peso della propria sicurezza e difesa? Come possiamo sostenere al meglio gli interessi economici dell’Europa nel contesto di opinioni in evoluzione sul ruolo del commercio nel promuovere la prosperità per entrambe le sponde dell’Atlantico? Sorprende, a questo punto, l’assenza di una menzione esplicita dell’accordo storico appena siglato dall’Ue con il Mercosur, che tuttavia – e questo può spiegare il linguaggio prudente di Costa – deve ancora ricevere l’approvazione degli Stati membri e vede la forte opposizione della Francia e le perplessità di altri paesi come Polonia, Irlanda, Austria e Italia. Sarà inoltre discussa dai leader “la questione dello sviluppo di relazioni strategiche reciprocamente vantaggiose con il Regno Unito, in particolare nel campo della sicurezza e della difesa, nel rispetto dei principi fondamentali su cui si fonda la relazione Ue-Regno Unito dopo la Brexit”. Il successivo punto all’ordine del giorno sarà “l’importante rapporto di Sauli Niinisto (l’ex presidente finlandese, ndr) sul rafforzamento della preparazione e della prontezza civile e militare dell’Europa, su cui chiederemo al Consiglio Ue, all’Alto rappresentante e alla Commissione europea di portare avanti i lavori”. I capi di Stato e di governo passeranno poi ad affrontare “il lavoro in corso per intensificare l’attuazione del nostro approccio globale alla migrazione, concentrandoci sul seguito da dare alle decisioni passate, in particolare quelle prese nella riunione del Consiglio europeo dell’ottobre scorso”. L’ormai tradizionale lettera ai leader sull’immigrazione da parte della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, alla vigilia di ogni vertice Ue, “fornirà un utile contributo a questa discussione”, rileva Costa. L’agenda prevede poi ancora una discussione “sulla situazione in rapida evoluzione in Medio Oriente, e sul modo migliore in cui l’Unione europea può contribuire agli sforzi di de-escalation” nella regione. Come alla fine di ogni semestre, il vertice si concluderà con la presentazione, da parte del primo ministro ungherese Viktor Orban, del rapporto sui risultati dell’attuale presidenza di turno del Consiglio Ue, che è stata esercitata dal governo di Budapest. di Alberto Ferrarese e Lorenzo Consoli

Dl sicurezza, manifestazione contro a Roma con padelle e coperchi

Dl sicurezza, manifestazione contro a Roma con padelle e coperchiRoma, 14 dic. (askanews) – “A pieno regime contro il ddl paura”. Si legge così in uno degli striscioni che apre la manifestazione, a Roma, ‘della rete ‘A pieno regime’ a cui aderiscono diversi movimenti, sindacati e associazioni. Sono circa un migliaio quelli che, nel primo pomeriggio, si sono dati appuntamento in piazzale del Verano per una protesta che appare al momento pacifica e rumorosa. Con padelle, coperchi, pentole a scandire l’annunciato percorso verso piazza del Popolo. Un grande disegno con Mussolini e la Meloni che si danno un bacio suscita attenzione di cronisti e telecamere. “Non ci arrendiamo – si spiega dall’altoparlante – questa legge è un grave attacco ai diritti, alla democrazia e alla libertà di espressione”. SU un altro striscione si legge: “Arrestateci tutti”. Su un altro si aggiunge: “Si scrive sicurezza si legge repressione”.

Gb, principe Andrea era in stretto contatto presunta spia cinese

Gb, principe Andrea era in stretto contatto presunta spia cineseMilano, 14 dic. (askanews) – Il principe Andrea di Inghilterra è di nuovo nell’occhio del ciclone: a una presunta spia cinese con legami commerciali con il fratello di Carlo III è stato vietato l’ingresso nel Regno Unito perché si teme che possa rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale. Andrea afferma di aver “cessato ogni contatto” con la presunta spia cinese. Lo riporta Bbc.


Un tribunale per l’immigrazione britannico ha confermato la decisione giovedì, in una sentenza che ha rivelato che il cittadino cinese aveva sviluppato un rapporto così stretto con Andrew da essere stato invitato alla sua festa di compleanno. In una dichiarazione, l’ufficio del principe ha affermato che il principe Andrea aveva incontrato l’uomo “attraverso canali ufficiali” e che non era mai stato discusso “nulla di natura sensibile”.


Secondo la sentenza, i funzionari governativi erano preoccupati che l’uomo potesse aver abusato della sua influenza perché il principe era sotto “notevole pressione” in quel momento. Le autorità britanniche ritengono che il cittadino cinese, il cui nome non è stato diffuso, lavorasse per conto del Dipartimento del lavoro del Fronte Unito, un’organizzazione del Partito comunista cinese utilizzata per influenzare realtà straniere.


Secondo la decisione del tribunale, il governo ha stabilito che l’imprenditore “era in grado di creare relazioni tra alti funzionari cinesi e importanti personalità del Regno Unito, relazioni che avrebbero potuto essere sfruttate dallo Stato cinese per scopi di interferenza politica”.

Formula1, Red Bull se via Perez arrivano Lawson o Tsunoda

Formula1, Red Bull se via Perez arrivano Lawson o TsunodaRoma, 14 dic. (askanews) – Sergio Perez potrebbe davvero non essere più un pilota della Red Bull nella prossima stagione. A confermarlo è il team principal degli austriaci, Chris Horner. Dopo aver conquistato quattro podi nei primi cinque Gran Premi del 2024, il messicano è stato poi reduce di una stagione fallimentare, arrivando in ottava posizione nella classifica piloti, con 152 punti; un punteggio deludente considerando il gap che lo separa dal suo compagno di squadra Max Verstappen, che ammonta a 285 lunghezze. La fatica di Perez ha così portato la Red Bull a perdere il Campionato Costruttori, scivolando in terza posizione nella classifica finale. Nonostante il team austriaco abbia concesso a Perez un’estensione del contratto di due anni, le sue prestazioni alla fine stanno portando gli austriaci a una seria riflessione. A confermarlo appunto lo stesso Horner che ha parlato chiaramente della questione: “Checo è stato un grande servitore per questa squadra, tornando a questa gara

Ucraina chiede a FIFA di scusarsi dopo mappa senza Crimea

Ucraina chiede a FIFA di scusarsi dopo mappa senza CrimeaMilano, 14 dic. (askanews) – Il Ministero degli Esteri ucraino ha invitato la FIFA a scusarsi per aver mostrato la mappa dell’Ucraina senza Crimea durante la trasmissione dei risultati del sorteggio per la Coppa del Mondo 2026. Lo scrive il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, George Tykhi.


“Ridisegnando i confini internazionali nella trasmissione di ieri, non solo avete agito contro il diritto internazionale, ma avete anche sostenuto la propaganda russa, i crimini di guerra e il crimine di aggressione contro l’Ucraina”, ha scritto. Tychy ha anche invitato la FIFA a scusarsi.

Manovra, Ires premiale: taglio del 4% alle imprese se l’80% dell’utile resta in azienda

Manovra, Ires premiale: taglio del 4% alle imprese se l’80% dell’utile resta in aziendaRoma, 14 dic. (askanews) – Taglio dell’Ires del 4% alle imprese che decidono di accantonare a riserva l’80% degli utili. Lo prevede la bozza di emendamento del governo alla manovra che definisce l’Ires premiale per le imprese che investono gli utili e assumono. L’altra condizione prevista per beneficiare dello sconto fiscale è quella di destinare il 30% degli utili accantonati a investimenti per l’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, realizzati dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio (1 gennaio 2025) e fino alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024. Gli investimenti non devono, in ogni caso, essere inferiori a euro 20.000. Oltre agli investimenti, le aziende devono anche assumere personale per poter usufruire dell’aliquota Ires ridotta. Il numero di dipendenti non deve diminuire rispetto alla media dei tre anni precedenti e devono essere effettuate assunzioni a tempo indeterminato che rappresentano un incremento occupazionale pari almeno all’1% degli occupati nell’anno di imposta 2024 e, comunque, in misura non inferiore a un lavoratore dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Pallavolo, De Giorgi e Velasco firmato il rinnovo da ct

Pallavolo, De Giorgi e Velasco firmato il rinnovo da ctRoma, 14 dic. (askanews) – Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco hanno firmato il rinnovo di contratto come commissari tecnici rispettivamente dell’Italia maschile e femminile di pallavolo.


La firma sui contratti è arrivata direttamente sul palco durante la conferenza stampa nel corso degli “Stati generali della Pallavolo” a Milano, con il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi che ha firmato entrambi i contratti prima che venissero controfirmati dai due tecnici. “Con i contratti arriveremo fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028”, ha spiegato lo stesso Manfredi.

Sudcorea, il presidente Yoon (sotto impeachment) promette di farsi da parte

Sudcorea, il presidente Yoon (sotto impeachment) promette di farsi da parteMilano, 14 dic. (askanews) – Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, sottoposto a impeachment, ha dichiarato sabato che si sarebbe “fatto da parte” dopo che il parlamento ha votato per rimuoverlo dall’incarico, sollecitando la fine della “politica degli eccessi e dello scontro”.


Dopo l’impeachment di Yoon quest’oggi, una portavoce dell’Unione Europea ha chiesto una “rapida e ordinata risoluzione” della crisi politica in Corea del Sud, in linea con la costituzione del Paese. Sabato i legislatori sudcoreani hanno messo sotto accusa il presidente Yoon Suk Yeol per il suo fallito tentativo di legge marziale, con l’opposizione che ha dichiarato una “vittoria del popolo”.


Su 300 legislatori, 204 hanno votato per mettere sotto accusa il presidente per accuse di insurrezione, mentre 85 hanno votato contro. Il voto ha coronato una settimana di intenso dramma politico nel democratico Sud della penisola coreana, in seguito al fallito tentativo di Yoon di imporre la legge marziale il 3 dicembre. Oggi centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza nella capitale Seul per manifestare.

Giornalisti, Nordio: no a sanzioni, mi affiderei a deontologia

Giornalisti, Nordio: no a sanzioni, mi affiderei a deontologiaRoma, 14 dic. (askanews) – Per chi viola il divieto di pubblicazione testuale sui giornali delle ordinanze di arresto non ci saranno sanzioni. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando alla festa di Atreju del decreto legislativo approvato definitivamente dal governo e definito dalla stampa “legge bavaglio”.


“Siamo stati rimproverati tante volte di avere aumentato anche le sanzioni penali. Il Parlamento è autonomo rispetto al Governo e al Ministro della Giustizia, ma io tendenzialmente vorrei fare più affidamento sulla deontologia che sull’aspetto intimidatorio di una norma. Se una norma dice una cosa è giusto che il cittadino la segua, semplicemente perché lo Stato democratico così ha deciso”. Nordio ha spiegato di non condividere l’espressione bavaglio: “Conosco il linguaggio giornalistico e certamente non lo censuro, io stesso sono stato editorialista per decenni ma come ministro ed ex magistrato vorrei dire che è improprio”. Il ministro ha ricordato da dove nasce il decreto legislativo che contiene il divieto di pubblicazione: “Esiste una necessità di contemperare tre elementi: la presunzione di innocenza per la quale siamo già stato condannati dall’Europa perché lo abbiamo disatteso mettendo alla gogna i cittadini quando ancora non erano dichiarati colpevoli; il diritto all’informazione e il diritto anche alla segretezza delle indagini che serve sia per l’accuratezza e la complessità delle indagini sia per la tutela della dignità del cittadino. Fermo restando che in questo moemento nulla di decisivo e di definitivo è stato fatto, su questo bisogna ragionare”.


“Poniamoci nei panni della persona che si vede sbattuta in prima pagina magari con delle osservazioni, con delle affermazioni o con dei giudizi che poi si riveleranno completamente infondati ma che intanto lo hanno pregiudicato nella sua immagine, nel suo lavoro, nella sua carriera anche politica. Sono cose su cui riflettere perché sono tutti diritti primari che vanno bilanciati”, ha concluso.