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Tag: Sanremo 2023

Alla Camera Meloni duella con Conte e Schlein su conti e sanità

Alla Camera Meloni duella con Conte e Schlein su conti e sanitàRoma, 24 gen. (askanews) – Diventa uno scontro con Elly Schlein e Giuseppe Conte, il question time della Camera con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Con uno scambio di accuse su gestione dei conti pubblici e sanità che prosegue anche in Transatlantico, dove i leader di Pd e M5s sfruttano la possibilità di avere l’ultima parola.

In Aula il dibattito è rovente: ad aprire le ostilità il M5s, con una interrogazione sul Patto di stabilità che prova a mettere in luce le contraddizioni tra quanto promesso in campagna elettorale dalla leader dei FdI e quanto poi accettato in Europa sul patto di stabilità. Meloni risponde nel merito, rivendicando che “con il nuovo patto di stabilità si liberano per l’Italia 35 miliardi di euro l’anno” e contrattaccando: “Noi li useremo per sanità e redditi, qualcun altro li avrebbe utilizzati per un altro anno di superbonus, così magari questa volta ristrutturiamo le magioni con la piscina”. È sempre il superbonus il bersaglio di Meloni, secondo lei una difficoltà in più in Europa perchè “quando ti presenti al tavolo delle trattative con un deficit al 5,3% che è causato soprattutto dalla ristrutturazione gratuita delle seconde e terze case e cerchi di spiegare che ti servirebbe maggiore flessibilità è possibile che qualcuno ti guardi con diffidenza”. Tanto che Conte ribatte sarcastico: “Se le chiedi che ora è ti risponde ‘ma il superbonus…’”. Mentre per il leader M5s “la più grande truffa del secolo è il programma farlocco presentato agli elettori”, con Meloni che “ha illuso gli italiani dicendo che a Bruxelles avrebbe fatto tremare l’Europa e qui a tremare è l’Italia”. Insomma “un re Mida al contrario – accusa l’ex premier – tutto quello che tocca distrugge”. Tocca poi ad Elly Schlein, che già presentando la sua interrogazione sulla difficoltà del Servizio sanitario nazionale mette le mani avanti: “Non mi risponda come fa sempre ‘potevate farlo voi’… Non solo perché io non ero al governo, ma perché ormai lei è al governo da 16 mesi e l’Italia aspetta risposte ora”. Attacco cui Meloni risponde così: “Il tetto alla spesa per il personale sanitario è stato introdotto nel 2009 e ci troviamo a fare i conti con una situazione che si è stratificata negli ultimi 14 anni. Non le dirò perchè non l’avete fatto voi: le dirò, collega Schlein, che considero una implicita attestazione di stima il fatto che oggi chiediate a noi di risolvere tutti i problemi che voi non avete risolto nei 10 anni che siete stati al governo. Grazie per fidarvi di noi”.

Argomento cui Schlein ribatte in sede di replica: “Il tetto alle assunzioni è stato messo nel 2009. E sa chi era ministro in quel governo? Lei! Questo specifico problema l’ha creato lei e non certo noi”. E allora chiede: “Lei è andata al governo per risolvere i problemi o per continuare a fare opposizione scaricandoli sugli altri?”. Nel merito, Meloni aveva rivendicato l’intervento sui gettonisti, il rinnovo del contratto del comparto, e l’aver portato “il fondo sanitario ai massimi storici, anni del Covid compresi”. Ma Schlein ribatte: “Voi avete toccato solo un tetto di spesa, quello per aumentare la sanità privata e avete lasciato intatto quello per il personale. Secondo voi ci vuole più sanità privata e meno sanità pubblica”. Quindi “non racconti la solita balla del più grande investimento della storia, sono i vostri numeri, nero su bianco, a smentirla. La sua idea di sanità, lo ammetta, è quella in cui chi è ricco può saltare la lista di attesa andando a curarsi dal privato e chi è povero invece sta rinunciando a curarsi. Non esiste nessuna destra sociale, questa è una destra letale sul diritto alla salute”.

Musica, Dru è il primo album di Drusilla Foer

Musica, Dru è il primo album di Drusilla FoerRoma, 24 gen. (askanews) – È disponibile da oggi anche in digitale (streaming e download), DRU il primo album di Drusilla Foer, pubblicato in ottobre da BMG inizialmente solo in formato Vinile numerato e Maxi CD da collezione. L’uscita in digitale è accompagnata dal video inedito di uno dei brani più apprezzati dell’album, Non mi parlare d’amore, composta da Tricarico, in versione live registrata al Blue Note di Milano l’8 dicembre scorso, dove Drusilla si è esibita in tre sole serate, accompagnata sul palco da sei musicisti e dal trio vocale delle Blue Doll’s.

Oltre al teatro (dopo il recital Eleganzissima, il 14 febbraio 2024 debutta al Teatro Comunale di Vicenza il suo secondo lavoro teatrale, la pièce di prosa musicale Venere Nemica, in tour per 50 date fino a fine aprile), la TV (la grandissima notorietà è arrivata grazie alla co-conduzione di Sanremo 2022), il web (diventato di culto il format delle sue telefonate alle amiche e alla domestica Ornella), qualche incursione nel cinema (annunciata per il 2024 la sua presenza nella serie Netflix Tutto chiede salvezza), Drusilla ha voluto suggellare il suo grande amore per la musica con un disco di canzoni che le assomiglia, un’ulteriore strada espressiva intrapresa per completare il suo mondo artistico, ricco di tonalità e sfaccettature. Pubblicato da BMG e prodotto da Best Sound, la storica etichetta di Franco Godi che del disco ha curato personalmente la direzione artistica e gli arrangiamenti, DRU contiene tredici tracce, di cui dodici canzoni inedite, firmate da autori eccelsi di tante generazioni diverse, fra i quali Pino Donaggio e Maurizio Piccoli, Pacifico e Vittorio Cosma, Mariella Nava, Giovanni Caccamo, Mogol e Donida, Tricarico e Luca Rossetti. Ognuno di loro ha creato piccoli quadri su temi diversi – l’amore naturalmente, ma anche la guerra, l’avversione per il pregiudizio e altri temi da sempre cari all’interprete – con grandi aperture sonore, in uno spettro emotivo nel quale Drusilla si è saputa riconoscere.

Oltre a loro, Ditonellapiaga e Fabio Ilacqua, autori di nuova generazione fra i più ricercati, che hanno composto i due brani dalle tonalità apparentemente più distanti fra loro: la prima ha firmato Io ne voglio Ancora, elegante divertissement in chiave dance e dichiarazione di libertà e amore per la musica e per la vita che Drusilla ha cantato in duetto con Asia Argento. Il secondo – già autore di alcuni grandissimi successi di Gabbani, Mengoni, Mina, Celentano, Vanoni – ha composto per Drusilla Tanatosi, un brano dirompente sia nel tema – quello della violenza e della sopraffazione che richiedono un atto estremo di resilienza per restare aggrappati alla vita – sia nelle parole che la voce incide con la precisione di una lama su una musica dal crescendo ossessivo con inattese aperture melodiche carezzevoli, sia per il video dall’impatto emotivo travolgente che lo accompagna. La produzione musicale di Tanatosi, come di altri brani dell’album (Moon in Champagne, Amami se puoi, Da questa parte), è di Fausto Cogliati, collaboratore storico di Franco Godi. C’è un secondo duetto in DRU, su un brano ancheggiante, divertente e scanzonato: si tratta di Amore… Boh! e non poteva che portare la firma di Franco Godi per la musica, dal sapore brasiliano, nonché la sua voce in alternanza a quella di Drusilla, mentre il testo è di Gianluca Gori. Nella tracklist anche due extravaganze: l’inedito Buonanotte Rossana, brano di Lelio Luttazzi colmo di delicatezza e sentimento, nel quale la voce di Drusilla si accompagna a un’esecuzione originale al piano del Maestro scomparso nel 2010, e Giorno ad Urlapicchio, non una canzone ma una poesia avvolgente e giocata sull’onomatopea scritta da Fosco Maraini, padre di Dacia e indimenticato antropologo e scrittore toscano.

Le sonorità fuori dal tempo, eleganti, ricche di sfumature – e lontane da qualunque indulgenza verso tendenze musicali alla moda – sono la cifra stilistica di DRU, a proposito del quale la sua interprete scrive: “La musica è il mio grande amore, davanti al quale sono stata sempre in piedi, con lo sguardo arreso di chi è disposto a non essere corrisposto, cercando solo di non arrossire. Un bell’amore, irrorato di pudore e di coraggio, di rabbia e calma, di note giuste e sbagliate, di respiri, pensieri, sorrisi e civetteria. Cantare mi fa essere me, con facilità, intimità, con perdono per ciò che sono”. Nell’introduzione a DRU, la cantante dedica “questo miracolo” al prezioso amico Franco Godi, il produttore e compositore che ha attraversato con successo oltre sei decenni di storia musicale italiana, con intuizioni che lo hanno portato con Drusilla Foer alla terza illuminazione geniale nell’arco della sua vita professionale: già autore di migliaia di jingle pubblicitari, musica per il cinema e per la televisione dagli anni ’60 agli anni ’90 del secolo scorso (per questo soprannominato Mr Jingle), ha poi generato il movimento hip hop italiano, del quale lui e la sua Best Sound sono stati il fulcro per oltre 20 anni nei due decenni a cavallo del terzo millennio, arrivando nel 2015 a Drusilla Foer, della quale ha intuito l’enorme talento e unicità artistica fin dal primo momento.

Godi è colui che ha desiderato tanto quanto Drusilla la realizzazione di DRU, la cui uscita è la prima dopo dieci anni siglata con la sua storica etichetta Best Sound. A proposito del lavoro svolto e del risultato raggiunto Franco Godi dice: “Mi piaceva l’idea di un album slegato da tempi e mode del momento, soprattutto suonato e arrangiato con creatività e ricchezza di sfumature, cucito su misura per Drusilla. Lei e io ci troviamo spesso in totale sintonia nel riconoscere le canzoni che ci piacciono, non solo perché sono belle canzoni, ma perché le sentiamo in qualche misura necessarie ad esprimere l’estetica musicale che ci appartiene. Sento che abbiamo fatto un lavoro sincero, senza risparmiarci, insieme ad Andrea Benassai e ai musicisti in studio, che ringrazio, trovando sempre in BMG e in Dino Stewart dei partner entusiasti e propositivi, con uno sguardo curioso e in sintonia con le nostre scelte artistiche”.

Rummo, solidarietà della Provincia di Benevento al pastificio

Rummo, solidarietà della Provincia di Benevento al pastificioRoma, 24 gen. (askanews) – Nino Lombardi, presidente della Provincia di Benevento, a nome personale e del Consiglio Provinciale tutto, ha espresso la incondizionata e convinta solidarietà ai titolari e ai dipendenti del Pastificio Rummo, una delle storiche eccellenze produttive del territorio beneventano e sannita, presi di mira negli ultimi giorni da una campagna di boicottaggio definita dalla Rocca dei Rettori come “insensata e grottesca”.

Lombardi si è detto convinto che nessun “leone da tastiera” riuscirà a cancellare la unanime considerazione conquistata sui mercati internazionali da 178 anni a questa parte dai Maestri Pastai Rummo e da tutti i loro Collaboratori. “Il Pastificio Rummo, ha chiosato Lombardi, tradizionalmente produce ottima pasta, ponendo in campo grandi capacità di innovazione e manageriali”.

Addio a Riva, in trentamila per l’ultimo saluto al campione

Addio a Riva, in trentamila per l’ultimo saluto al campioneRoma, 24 gen. (askanews) – Erano in trentamila all’esterno della basilica della Bonaria a Cagliari per l’ultimo saluto a Gigi Riva, stella del Cagliari e della Nazionale scomparso ieri all’età di 79 anni. Non a caso sul feretro due maglie numero 11 da bomber di razza, quella del suo Cagliari e della sua Nazionale. C’era il ministro dello sport Andrea Abodi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il sindaco Paolo Truzzu, c’era il Cagliari di oggi con l’allenatore Claudio Ranieri e il presidente Tommaso Giulini, e quello che vinse lo scudetto nel 1970. C’era Gianfranco Zola, Gianluigi Buffon e tutta la delegazione dell’Italia campione del mondo del 2006 della quale Gigi Riva era Team Manager e che hanno retto il feretro all’uscita della Chiesa, parenti, la famiglia, ma soprattutto la sua terra, la Sardegna, racchiusasi in un unico grande abbraccio e pronta a salutarlo per l’ultima volta prima di omaggiarlo nel cimitero monumentale del capoluogo sardo dove Riva sarà seppellito con una cerimonia strettamente privata, riservata quindi ai familiari.

A officiare il rito funebre l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi: “Lo sport è come la vita – ha detto – è arte e disciplina, estro e fatica. Si compete sempre per conquistare qualcosa per sé stessi, ma in una passione collettiva e condivisa. Lo sport è gioia. Porta a dare il meglio di sé, nella perseveranza, lealtà, coraggio e amicizia. Aiuta a vivere in mondo armonioso. In questi giorni abbiamo celebrato tutto questo in Gigi Riva, ma anche e soprattutto altro. Abbiamo ricordato i meriti dello sportivo e ammirato la grandezza dell’uomo, la sua generosità e riservatezza, profondità di amore e dolore, passione e malinconia, mai gridata, che si lasciava leggere con schiettezza ma mai possedere”. “Non sorprende la presenza di tanti ammiratori e amici, e del popolo di Cagliari e di Sardegna, la dimora accogliente lungo la sua vita – ha proseguito l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi -. Riva ha trovato in questo popolo calore e rispetto, qui ha voluto condividere il suo cammino e l’odore del mare. Si è sentito parte di questo popolo che lo ha acollto come un figlio prediletto, e lo ha amato con devozione e rispetto. Adesso il cuore di Cagliari è qui e lo saluta”. “Molte sono le immagini di questi giorni, l’eleganza della corsa di Gigi Riva, la bellezza e la potenza del gesto. E poi quell’esultanza, spontanea a braccia alzate guardando al cielo, come tutti da bambini. Corri di nuovo, caro Gigi, e alza di nuovo le tue braccia al cielo” ha concluso monsignor Baturi. Commosse le parole del figlio Gigi: “Il ringraziamento più grande è per tutti coloro che hanno partecipato alla camera ardente, siete stati tantissimi. Abbiamo cercato di stringere la mano ad ognuno di voi. Anziani e bambini, ci dicevano ‘è stato un grande uomo’ e non ‘è stato un grande calciatore’. Le persone piangevano col cuore, facevano le condoglianze a noi, ma a me veniva da farle a loro. Non è andato via solo mio papà o un nonno, ma un familiare di tutti, di una persona a cui i sardi volevano bene. Questa era la sua gente, quella che a 18 anni gli ha dato una famiglia, qualcosa che lui aveva perso. Voglio ringraziarvi tutti per averlo accolto, per avergli voluto bene. Lui ha ricambiato l’affetto per tutti voi, per la Sardegna e per tutti gli italiani, la maglia della Nazionale ce l’aveva nel cuore”.

Simone Capecci eletto nuovo presidente del Consorzio Vini Piceni

Simone Capecci eletto nuovo presidente del Consorzio Vini PiceniMilano, 24 gen. (askanews) – Simone Capecci è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela Vini Piceni. Il 52enne titolare dell’omonima Cantina di Ripatransone, succede a Giorgio Savini, che ha svolto il medesimo incarico per due mandati e che ha deciso di non ricandidarsi. Capecci, il cui mandato dura tre anni, è stato eletto nella prima convocazione utile dal nuovo Cda composto, oltre che dal neo presidente, da Marianna Velenosi (Azienda Velenosi), Omar Traini (Cantine Castignano), Giovanni Vagnoni (Le Caniette), Adriano Lorenzi (Collevite), Quinto Fausti (Tenuta De Angelis), Stefano Acciarri (Cantine dei Colli Ripani), Francesca Pantaleone (Azienda Pantaleone), Andrea Carfagna (Terre Cortesi), Michele Di Ruscio (Terra Fageto) e Emanuele Colletta (Azienda Clara Marcelli).

“Il nostro è un mondo fatto di imprenditori seri, onesti, affidabili, dediti al lavoro, ma non sempre inclini a fare gruppo, a quella solidarietà di corpo che qualche volta sarebbe molto preziosa. Per questo ho al mio fianco un Cda composto da rappresentanti di grande spessore personale ed imprenditoriale e che rappresentano tutte le anime di questo Consorzio” ha dichiarato Capecci, aggiungendo che “questo è un grande segnale che nel nostro Consorzio hanno pari dignità le grandi cooperative, chi esporta in tutto il mondo ed ha un marchio noto ed affermato, fino alla piccola impresa”. “Vorrei trascinare tutti nel mio sogno di dare forza e riconoscibilità al nostro territorio dal quale, ricordo, proviene quasi il 60 % della produzione viticola regionale” ha proseguito, spiegando che “proprio perché il Piceno ha un territorio pitturato dalle vigne, tra i programmi del mio gruppo c’è proprio quella di caratterizzare il paesaggio viticolo, proporre nuovi dettami per coloro che impiantano nuove vigne o che curano la manutenzione di quelle in produzione”.

“Consci della nostra bellezza, perseguiremo la politica voluta dal nostro assessore regionale sull’enoturismo, proponendo una apposita commissione di studio, visto che l’accoglienza può essere un punto di svolta per molti nostri imprenditori” ha continuato, sottolineando che “inoltre, vorremmo investire sull’istituzione della ‘banca del vino’, una sorta di caveau ove conservare, a futura memoria, tutte le bottiglie delle annate delle nostre Doc e Docg, debitamente custodite e catalogate, al fine di non disperdere un capitale dal valore simbolico immenso e che potrà testimoniare ai posteri il pregio delle produzioni e l’impegno dei nostri imprenditori”.”Non da ultimo occorrerà coinvolgere tutta la compagine sociale nello studiare nuove forme per la commercializzazione dei nostri prodotti, di grande pregio ma non sempre compiutamente conosciuti, attraverso esplorazioni di mercato collettive, soprattutto in ambito nazionale e comunitario, invece di lasciare l’iniziativa solitaria e spesso poco producente per le aziende singole” ha aggiunto, sottolineando che “in questo contesto, doverosamente, occorrerà una riflessione sui nostri Disciplinari, in particolare in quelli che contengono il vitigno autoctono ‘Pecorino’, e per il nostro Rosso Piceno, prodotti notoriamente di punta, quest’ultimo salito alle cronache per la questione Montepulciano in etichetta, principio che abbiamo intenzione di difendere fino in fondo”. Il Consorzio Vini Piceni nasce nel 2002 e oggi riunisce 57 soci, tra aziende agricole e Cantine, per un totale di circa 700 viticoltori coinvolti. Con una Docg e tre Dop ha prodotto nel 2023 7,5 milioni di bottiglie.

Ricerca dimostra potenziale istruzione in promozione pace

Ricerca dimostra potenziale istruzione in promozione paceRoma, 24 gen. (askanews) – Istruzione e pace vanno a braccetto. A dimostrarlo la ricerca della Global Partnership for Education (GPE) e l’Institute for Economics and Peace di Sydney (IEP) che fornisce prove inconfutabili della forte relazione tra educazione e pace. Pubblicata il 24 gennaio in occasione della Giornata internazionale dell’educazione, l’analisi dimostra come il miglioramento dei livelli di istruzione sia strettamente legato a società più pacifiche.

“Quest’anno è iniziato con una situazione globale desolante per quanto riguarda la pace e la stabilità mondiali ma possiamo riaccendere la speranza investendo di più e con urgenza nell’istruzione”, ha dichiarato Laura Frigenti, Amministratore delegato del GPE. “È ora di dare ascolto alle prove sempre più evidenti che l’istruzione è un investimento intelligente e reciprocamente sostenibile per la prosperità e la pace”. Mentre gli impatti disastrosi dei conflitti sull’istruzione sono ampiamente riconosciuti, la ricerca sul rapporto reciproco tra pace e istruzione è sempre stata scarsa, o comunque obsoleta. Per colmare questa lacuna di conoscenza e fornire prove per guidare politiche valide, il GPE ha collaborato con l’IEP per analizzare e comprendere meglio il rapporto tra istruzione e pace.

L’ultimo decennio è stato segnato da conflitti, crisi e guerre letali. In tutto il mondo, le guerre continuano a mietere innumerevoli vittime, a sfollare i civili dalle loro case e a lasciarne molti altri che hanno un bisogno disperato di assistenza salva-vita. È urgente ricostruire le fondamenta che possano sostenere una pace duratura. Eppure troppo spesso una delle più cruciali, l’istruzione, è relegata a un’attività accessoria. Foto credit GPE

3Sun (Enel GP):560 mln da Bei-banche per Gigafactory più grande Europa

3Sun (Enel GP):560 mln da Bei-banche per Gigafactory più grande EuropaMilano, 24 gen. (askanews) – 3Sun, la gigafactory per la produzione di celle e moduli fotovoltaici di Enel Green Power, si è assicurata un pacchetto finanziario di 560 milioni di euro che serviranno ad ampliarne la capacità produttiva, segnando una tappa importante verso la transizione e sicurezza energetica in Europa. Il finanziamento si è concretizzato grazie alla collaborazione messa a punto tra la Banca europea per gli investimenti, sostenuta da InvestEU, e un pool di banche italiane, guidate da UniCredit e comprendente Bper Banca e Banco Bpm, affiancate da Sace.

La capacità di produzione della Gigafactory 3Sun di Catania passerà dagli attuali 200 megawatt circa a 3 gigawatt annui entro la fine del 2024, consentendole di diventare la più grande fabbrica per la produzione di celle e moduli solari in Europa. Oltre a generare energia pulita sufficiente a rifornire l’equivalente di 1 milione di famiglie all’anno, l’operazione stimolerà anche la crescita economica in Sicilia, creando posti di lavoro diretti e opportunità di lavoro indirette. Il sostegno del consorzio di banche italiane, con il supporto della garanzia green di Sace, e il finanziamento diretto della Bei, garantito in parte dal programma InvestEU, è stato strumentale per destinare alla costruzione e gestione del più grande stabilimento fotovoltaico europeo 560 milioni. Rientrano nel finanziamento Bei prestiti intermediati concessi a istituti di credito commerciali, pari a 118 milioni, che eventualmente potrebbero aumentare a 342 milioni nel 2024. L’intervento complessivo della Bei a favore di 3Sun potrebbe quindi raggiungere 389,5 milioni.

Nel dettaglio, la struttura finanziaria dell’operazione prevede: prestito Bei di 47,5 milioni; prestito UniCredit di 147,5 milioni, garantito per l’80% da Sace Green, oltre a un prestito di 85 milioni per il pagamento dell’Iva (di questi 147,5 milioni, la Bei si è impegnata a erogare a UniCredit 118 milioni di finanziamenti intermediati, consentendo alla banca italiana di agevolare le condizioni di prestito a 3Sun); prestito Banco Bpm di 140 milioni, garantito per l’80% da Sace Green; prestito Bper di 140 milioni, garantito per l’80 % da Sace Green.

Migranti, l’Europa dice basta ad elezioni ‘giocate’ sull’odio

Migranti, l’Europa dice basta ad elezioni ‘giocate’ sull’odioRoma, 24 gen. (askanews) – Basta linguaggio d’odio ed elezioni ‘giocate’ sulla strumentalizzazione del tema dei migranti e dell’asilo. Stop a ridurlo solo a questione di sicurezza, con una narrazione che arriva a manifestazioni di “intolleranza” verso difensori dei diritti, funzionari, giornalisti o verso università che sono favorevoli all’accoglienza e all’integrazione. E’ quanto chiede l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, in una risoluzione approvata a larga maggioranza.

I ‘sì’ sono stati 52, sette i ‘no’ e le astensioni nove. Tra i membri italiani, si sono astenuti Simone Billi, Graziano Pizzimenti e Marco Dreosto della Lega, Elisabetta Gardini e Fabio Pietrella di Fdi. A favore del testo si sono espressi Andrea Orlando e Francesco Verducci del Pd, Aurora Floridia e Alessandra Maiorino di M5S ed Elena Bonetti di Azione-Per. Voto di astensione anche di Sandra Zampa (Pd), la quale ha però tenuto a precisare che “intendeva votare a favore” e di aver commesso “purtroppo” un “errore formale”. Le elezioni, si afferma nella risoluzione, “costituiscono momenti strutturanti della democrazia” e “l’Assemblea è preoccupata per l’intensificarsi di un trattamento parziale e distorto dei temi della migrazione e dell’asilo durante le campagne elettorali che legittimano proposte politiche volte a ostacolare l’accesso ai diritti da parte dei migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo, in violazione delle norme” dell’organizzazione internazionale che gode dello status di osservatore Onu e che persegue lo scopo di promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nei Paesi membri.

L’Assemblea, prosegue la risoluzione, “riconosce l’importanza di garantire” opinioni “plurali e anche divergenti” durante le campagne elettorali ma “sottolinea con fermezza che l’incitamento all’odio e le misure discriminatorie non possono costituire un’agenda politica rispettoso dei principi e delle norme del Consiglio d’Europa”. Si invitano quindi i governi degli Stati membri ad attuare la Raccomandazione sulla lotta all’incitamento all’odio e si sottolinea “l’urgenza di un forte attivismo politico per porre fine alla strumentalizzazione del tema della migrazione e dell’asilo a fini elettorali”.

Il tema, per il Consiglio d’Europa, “non può essere ridotto a questioni sicurezza” i “politici e i media” dovrebbero “agire urgentemente” sulla “coesione sociale e sull’ordine pubblico”. “Profonda preoccupazione” viene espressa per “l’aumento della violenza verbale e fisica contro le persone straniere o percepite come tali”. La “banalizzazione è accompagnata da un aumento d’intolleranza verso individui (difensori dei diritti, funzionari eletti, giornalisti) e istituzioni (università, organi di stampa) favorevoli all’accoglienza e all’integrazione dei migranti, dei rifugiati e richiedenti asilo”. Si chiede infine di “sanzionare le manifestazioni di intolleranza che ostacoliano le libertà fondamentali, in particolare quelle di di riunione e associazione, di espressione e stampa, o addirittura attentati all’integrità fisica e morale delle persone”.

Vino, il 15 e 16 marzo il “Festival del potatore” di Simonit e Sirch

Vino, il 15 e 16 marzo il “Festival del potatore” di Simonit e SirchMilano, 24 gen. (askanews) – Si terrà venerdì 15 e sabato 16 marzo all’Agricola San Felice di Castelnuovo Berardenga (Siena) la seconda edizione del “Festival del potatore della vite”, ideato e organizzato da Simonit&Sirch, gruppo internazionale specializzato nella consulenza e formazione nell’allevamento della vite. La due giorni prenderà il via alle 10 con il convegno dal titolo “Vigna e acqua: design sostenibile” che vedrà intevenire, tra gli altri, i docenti Attilio Scienza (Università di Milano), Isabelle Kuntzmann (Università di Tolosa), Paolo Tarolli (Università di Padova) e Alain Deloire (Università di Montpellier). Nel pomeriggio (dalle 15 alle 17) seguirà una tavola rotonda con produttori e tecnici italiani, portoghesi, spagnoli e californiani.

Il “pruning contest” si terrà il 16 marzo ed aperta a tutti coloro, italiani e stranieri, che vorranno mostrare le proprie abilità in una competizione che premierà accuratezza dei tagli e velocità. Vi prenderanno parte cento potatori, che disputeranno gare individuali (55) e a squadre (15 squadre di 3 componenti). Speaker della gara sarà Francesco Quarna di Radio Deejay, mentre la giuria sarà costituita da tecnici Simonit&Sirch e da esperti internazionali di potatura. A fare da contorno alla gara, musica, stand, degustazioni e una serie di attività collaterali legate al mondo agricolo, fra cui laboratori artigianali e atelier tecnici, ad iniziare da quello delle forbici tenuto dalla Felco, partner tecnico della manifestazione, che gode del Patrocinio del Consorzio Chianti Classico, del Comune di Castelnuovo Berardenga e dell’Associazione stampa agroalimentare italiana (Asa). Gli stand apriranno alle 9 e le gare inizieranno alle 10, così come le attività collaterali: un’esibizione di “freestyle e acrodunking basketball” e di taglio con ascia, sega e motosega. Inoltre un Mastro bottaio rivelerà i segreti del costruire le botti, si potrà assistere alla lavorazione dei vigneti con i cavalli, e ammirare dall’alto le stupende colline senesi dall’elicottero dell’alpinista Simone Moro. In collaborazione con il Consorzio Chianti Classico saranno allestite postazioni dove degustare le migliori etichette di Chianti Classico e ci saranno diversi punti truck-food con specialità locali. Ai più piccini sarà riservato un orto e un angolo di un vigneto, dove potranno piantare una barbatella di vite, contrassegnandola con il proprio nome e la data, dando così vita ad un vigneto simbolico, di buon auspicio per il futuro.

Dopo il successo della prima edizione, svoltasi il 9 marzo 2019 in Franciacorta, la manifestazione si sposta dunque nei vigneti di San Felice, azienda partner del Festival, che da anni applica il metodo di potatura di grande successo ideato da Marco Simonit e Pierpaolo Sirch (oggi consulenti di alcune tra le maggiori aziende vitivinicole d’Europa), e ospita i corsi della Scuola italiana di potatura della vite.

Ambiente, la carica dei 111 Comuni Plastic Free

Ambiente, la carica dei 111 Comuni Plastic FreeRoma, 24 gen. (askanews) – Milano, Firenze, Torino e Ancona guidano la carica delle 111 amministrazioni locali, di cui 18 capoluoghi, che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento di “Comune Plastic Free”. La terza edizione dell’iniziativa promossa da “Plastic Free Onlus”, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, è stata presentata oggi a Montecitorio alla presenza del vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli. I Comuni hanno superato la valutazione del comitato interno basata su lotta agli abbandoni illeciti, sensibilizzazione sul territorio, gestione dei rifiuti urbani, attività virtuose dell’ente e collaborazione con la onlus. I riconoscimenti a forma di tartaruga verranno consegnati alle Amministrazioni comunali il prossimo 9 marzo presso il Teatro Carcano, a Milano.

“A tutte le 111 Amministrazioni va il nostro plauso per le azioni meritorie che portano avanti sui territori. I Comuni potranno vantare questo riconoscimento nei confronti dei propri cittadini e di tutti i visitatori. A Plastic Free Onlus faccio i complimenti per l’idea e il desiderio di coinvolgere sempre piu’ paesi affinche’ si possa passare all’attuazione pratica di cio’ che tutti noi riteniamo oramai non più rinviabile: porre un freno alla produzione di rifiuti, ad iniziare dall’insidiosa plastica che si può sostituire o riusare – prosegue – Le isole di plastica sono purtroppo realtà anche nei nostri mari e dobbiamo adoperarci non solo per raccoglierla ma per far sì che non si disperda più nell’ambiente. Dobbiamo consegnare alle nuove generazioni un Pianeta migliore che non sia ogni giorno più povero”, ha dichiarato in conferenza stampa il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. “Dalla scorsa edizione registriamo quasi un raddoppio dei riconoscimenti a riprova della sempre maggiore attenzione che le Amministrazioni comunali ripongono su questo premio. Ciò rappresenta un grande stimolo a fare sempre più azioni concrete per l’ambiente e le future generazioni e si è già tradotto, ad esempio, nelle tante ordinanze per contrastare il volo deliberato dei palloncini nonché in innumerevoli raccolte ed iniziative per fronteggiare l’inquinamento da plastica e l’eccessivo monouso. Continueremo nel sensibilizzare sempre più cittadini, anche grazie al coinvolgimento attivo degli amministratori locali, determinante per avere un impatto importante sui diversi territori della nostra splendida Italia”, ha affermato Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus.

Tra le Regioni più virtuose si distingue il Veneto con 13 comuni, seguito da Lombardia, Abruzzo e Calabria con 9 paesi ciascuno. Di seguito, l’elenco completo suddiviso per Regione. Abruzzo: Chieti, Vasto, San Salvo, Casacanditella (Chieti); Alba Adriatica, Torano Nuovo, Nereto, Tortoreto, Silvi (Teramo).

Calabria: Scalea, Tortora, Diamante (Cosenza); Tropea, Parghelia (Vibo Valentia); Montepaone, Girifalco, Staletti (Catanzaro); San Ferdinando (Reggio Calabria). Campania: Falciano del Massico, Cesa (Caserta); Pomigliano d’Arco, Bacoli, Somma Vesuviana (Napoli); Benevento, Telese Terme (Benevento).

Emilia-Romagna: Alfonsine (Ravenna); Ferrara, Terre del Reno (Ferrara), Longiano (Forlì-Cesena), Sasso Marconi (Bologna). Lazio: Maenza, Pontinia, Sermoneta (Latina), Viterbo (Viterbo), Sperlonga (Frosinone), Colleferro (Roma). Liguria: Celle Ligure, Ceriale, Millesimo (Savona); Imperia (Imperia). Lombardia: Milano, Cernusco sul Naviglio (Milano); Monza, Brugherio, Villasanta (Monza Brianza); Olgiate Molgora (Lecco); Borgo Virgilio (Mantova); Pavia, Landriano (Pavia). Marche: Ancona, Polverigi, Agugliano, Osimo (Ancona); Fermo (Fermo); Pesaro (Pesaro Urbino). Molise: Termoli, Petacciato, Ururi (Campobasso); Isernia, Larino (Isernia). Piemonte: Torino, Collegno, Alpignano (Torino); Gaglianico (Biella); Cuneo (Cuneo). Puglia: Cassano delle Murge, Gioia del Colle (Bari); Ceglie Messapica (Brindisi); Mottola, Manduria, Castellaneta (Taranto); Castro, Spongano (Lecce). Sardegna: Badesi, Castelsardo, Olbia, Stintino (Sassari); Teulada (Sud Sardegna) Aglientu (Oristano); Elmas (Cagliari). Sicilia: Modica (Ragusa); Santa Teresa di Riva (Messina); Avola (Siracusa); Belpasso (Catania); Cefalù (Palermo); Castelvetrano (Trapani); Favara (Agrigento). Toscana: Firenze, Empoli, San Casciano Val di Pesa (Firenze); Prato (Prato); Calci (Pisa). Trentino-Alto Adige: Merano, Salorno (Bolzano); Vallelaghi, Sant’Orsola (Trento). Umbria: Castiglione del Lago, Corciano (Perugia). Veneto: Mogliano Veneto (Treviso); Pontecchio Polesine, Porto Viro, Taglio di Po’ (Rovigo); Verona, Caprino Veronese, Legnago (Verona); Marcon, Caorle, Jesolo, Mira (Venezia); Cittadella (Padova); Vicenza (Vicenza).