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Tag: Sanremo 2023

Su Rai1 il tv movie “La rosa dell’Istria”, con Pennacchi e Kicaj

Su Rai1 il tv movie “La rosa dell’Istria”, con Pennacchi e KicajRoma, 19 gen. (askanews) – Sbarca su Rai Uno lunedì 5 febbraio in prima serata il tv movie “La Rosa dell’Istria”, una coproduzione Rai Fiction – Publispei – Venice Film, prodotto Verdiana Bixio, Alessandro Centenaro e Maximiliano Hernando Bruno, per la regia di Tiziana Aristarco (Mina Settembre, Un Medico in Famiglia).

Il film tv, liberamente ispirato al romanzo “Chi ha paura dell’uomo nero?” di Graziella Fiorentin, edizioni Corbaccio, è ambientato nel 1943 e narra la tragedia straziante e disumana degli esuli italiani dai territori dell’Istria e della Dalmazia durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. La storia di Maddalena Braico (Gracjela Kicaj) è un racconto di formazione ambientato in un contesto storico complesso che ha inizio subito dopo l’8 settembre del 1943. Dopo l’armistizio, l’esercito italiano resta senza direttive, la popolazione istriana è priva di ogni difesa, mentre il generale Tito avanza con le mire di pulizia etnica per ammettere il territorio istriano alla Jugoslavia e i tedeschi si riorganizzano insieme alle truppe della Repubblica sociale. La situazione diventa sempre più drammatica e Maddalena con la sua famiglia è costretta ad abbandonare per sempre la sua terra e la sua casa.

Suo padre Antonio, interpretato da Andrea Pennacchi (Tutto chiede Salvezza, Petra), cerca riparo presso suo fratello che da anni vive in una piccola cittadina del Friuli. Per raggiungerlo i Braico sono costretti ad una fuga rocambolesca in cui si perdono le tracce di Niccolò, l’adorato fratello di Maddalena, interpretato da Costantino Seghi (Eppure Cadiamo Felici). Nella nuova scuola in Friuli Maddalena viene additata come una straniera, suo padre non riesce a trovare un lavoro, l’intera famiglia vive la triste condizione degli esuli, sradicati dalla loro terra e dalle loro abitudini e da tutto ciò che prima era la loro vita in una patria che avrebbe dovuto accoglierli e che invece li respinge. Maddalena, nonostante le avversità, coltiva la sua grande passione per la pittura e insieme a Leo (Eugenio Franceschini, “Non mi lasciare, Nero a metà”), incontrato per caso, scoprirà il suo grande talento e riuscirà a costruire con lui il suo futuro di donna e di pittrice.

“La rosa dell’Istria” è una storia intima e intensa che approfondisce le vicende di uomini e donne che, loro malgrado, hanno dovuto cercare salvezza lontano dalla propria terra. Il film tv “La Rosa dell’Istria” è scritto da Maximiliano Hernando Bruno e Angelo Petrella ed è realizzato con il sostegno della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG e della Camera di Commercio della Venezia Giulia Trieste Gorizia – Fondo Gorizia.

La Marca (Pd): ritardi in erogazione pensioni italiani Nord America

La Marca (Pd): ritardi in erogazione pensioni italiani Nord AmericaRoma, 19 gen. (askanews) – In queste ore, la senatrice del Pd Francesca La Marca ha depositato un’interrogazione a risposta scritta alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Calderone per invitarla a spiegare i motivi dei ritardi nell’erogazione dei ratei della pensione a molti italiani residenti in Nord America. Lo riferisce una nota, precisando che “molti esponenti di spicco del Partito democratico hanno sottoscritto l’interrogazione come i senatori Furlan, Delrio, Malpezzi”.

“Ho ritenuto necessario – spiega La Marca – interrogare la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Elvira Calderone, in merito ai malfunzionamenti di Inps nel servizio di erogazione delle pensioni agli italiani residenti in Nord America. Numerose sono state le richieste, pervenute al mio ufficio negli scorsi mesi, che lamentano la mancata ricezione di molteplici mensilità arretrate”. “Nonostante le sollecitazioni – continua la parlamentare eletta all’estero nella ripartizione Nord e Centro America – non abbiamo ricevuto risposta dai funzionari di Inps delle sedi presenti nei comuni di riferimento per gli iscritti Aire, responsabili di questo tipo di pratiche. La situazione è grave e riguarda, per lo più, persone anziane che per la maggior parte delle volte non hanno la possibilità di adoperarsi in prima persona per risolvere le incongruenze. Il servizio di assistenza non è adeguato e dimostra una scarsa attenzione anche ai tanti patronati attivi sul territorio. Serve una risposta rapida da parte del Ministero – conclude La Marca – che metta quest’ultimi nella condizione di poter offrire un servizio adeguato e valorizzi la comunità dei pensionati residenti all’estero”.

R. Toscana sostiene richiesta della Dop per Aglione della Valdichiana

R. Toscana sostiene richiesta della Dop per Aglione della ValdichianaMilano, 19 gen. (askanews) – E’ stato avviato l’iter per far diventare Dop l’Aglione della Valdichiana, e la Regione Toscana, che ha appena adottato parere favorevole, sostiene il percorso intrapreso dall’Associazione dei produttori e dei trasformatori di questo ortaggio simile all’aglio, che lo scorso dicembre ha ufficialmente iniziato la registrazione come Prodotto di origine protetta in Europa.

“L’aglione della Valdichiana, prodotto fortemente identitario che continua ad essere coltivato con tecniche tradizionali che si tramandano sin dall’epoca degli Etruschi, ha quasi rischiato l’estinzione e solo negli ultimi anni la produzione è stata ripresa grazie al suo territorio che ne ha accolto e preservato la coltivazione e lo ha fatto arrivare ai giorni nostri grazie alla cura in piccoli orti familiari” ha dichiarato la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare, Stefania Saccardi, parlando di “un lavoro prezioso che negli ultimi anni ha fatto diventare l’aglione una coltura da pieno campo, ricercata ben oltre il territorio di produzione. Mi sembra dunque – ha concluso – un passaggio naturale, meritato e fortemente atteso, la promozione a prodotto Dop grazie alla quale la Regione non potrà che arricchire il suo patrimonio di prodotti d’eccellenza”. Sebbene il nome richiami l’aglio, l’aglione appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae, del porro, ma da questi e da altri aglioni di altre aree, si contraddistingue chimicamente per un minor numero di composti volatili nel profilo sensoriale, questa peculiarità certamente ne caratterizza l’aroma delicato e tipico. Viene utilizzato per l’alimentazione umana previa essiccazione naturale o utilizzato per aromatizzare sughi e creme destinati alla gastronomia. Localmente è sempre stato valorizzato tramite mercati e fiere dell’agricoltura, ed è inoltre protagonista di diversi piatti della cucina tradizionale, in particolare i pici all’Aglione, ormai piatto tipico dell’areale di produzione.

La Regione Toscana ha ricordato che l’areale individuato per la Dop dell’Aglione della Valdichiana , un’ampia zona pianeggiante comprendente 17 Comuni delle province di Arezzo e Siena in Toscana e dieci delle province di Perugia e Terni per l’Umbria, è l’area che un tempo venne definita da Leonardo da Vinci “Lago di Val di Chiana”, coincidente con l’intera valle in cui scorreva il Clanis.

Milano, arte moderna e contemporanea protagonista mostre 2024-2025

Milano, arte moderna e contemporanea protagonista mostre 2024-2025Milano, 19 gen. (askanews) – È l’arte moderna e contemporanea la protagonista assoluta del programma espositivo 2024-2025 del Comune di Milano. Molti gli artisti, italiani e internazionali, e diversi i linguaggi, dalla pittura alla fotografia, dalla performance alla scultura, che vanno a comporre una proposta complessiva di sicuro interesse per l’ampiezza dell’orizzonte artistico considerato.

In primo piano il rapporto tra l’Italia e la Francia, tra Milano e Parigi, e si inizia con il grande ritorno di Pablo Picasso, spagnolo di nazionalità ma di fatto francese dall’età di 19 anni, presente con ben due esposizioni: una a Palazzo Reale, in collaborazione con il Musée national Picasso-Paris, che seguirà proprio il filo rosso del suo status di “eterno straniero” in Francia; e l’altra al MUDEC – Museo delle Culture di Milano, in collaborazione con i principali musei spagnoli e gli eredi di Picasso, che metterà in dialogo le sue opere con le fonti artistiche ‘primigenie’ che lo influenzarono sin dagli inizi della sua carriera. La Francia è protagonista anche della mostra che inaugura la stagione espositiva 2024 di Palazzo Reale, con la prima e più completa monografica di Giuseppe De Nittis, che vede esposti novanta dipinti provenienti da collezioni nazionali e internazionali. De Nittis è stato, insieme a Boldini, il più grande degli italiani a Parigi, dove resse il confronto con Manet, Degas e gli impressionisti.

Anche le immagini esposte da febbraio a Palazzo Reale nella mostra dedicata al fotografo Brassaï, ungherese di nascita ma parigino d’adozione, sono immagini iconiche che identificano immediatamente il volto di Parigi. Brassaï lavorò infatti in stretta relazione con artisti come Picasso, Dalì e Matisse, fu vicino al movimento surrealista e partecipò al grande fermento culturale che investì Parigi in quegli anni. Un confronto epico tra due figure chiave dell’Impressionismo, Cézanne e Renoir, abiterà le stanze di Palazzo Reale in primavera: cinquanta capolavori che ripercorrono la vita di due maestri che hanno contribuito alla nascita di uno dei movimenti più importanti della storia dell’arte moderna, che vide a Parigi la sua nascita e la sua affermazione.

In maggio, sempre a Palazzo Reale, l’artista Ercole Pignatelli reinterpreterà in chiave performativa Guernica, il capolavoro di Picasso, dipingendo nell’arco di sei giorni una tela della stessa dimensione. In occasione dei settant’anni dalla straordinaria esposizione di Guernica in Sala delle Cariatidi, l’intervento vuole restituire emozioni e riflessioni che il capolavoro aveva suscitato nell’artista ancora diciottenne, filtrati attraverso l’esperienza dei suoi ottantotto anni. L’onda lunga della Parigi di inizio Novecento arriverà fino nel 2025 con la grande retrospettiva a Palazzo Reale di Chaïm Soutine, straordinario artista che a 20 anni si trasferì nella capitale francese dalla Russia zarista per diventare uno dei più intensi ed emozionanti pittori del Novecento. Ma non solo: in occasione del centenario dell’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes, che si è svolta a Parigi appunto nella primavera del 1925, una mostra racconterà i quasi dieci anni di affermazione italiana ed europea dell’Art Déco; e ancora, sempre in primavera, la mostra “Napoleone a Milano. Appiani e i percorsi del Mito” seguirà la parabola storica di Bonaparte attraverso le opere di diversi artisti, in un percorso realizzato in collaborazione con il Museo di Malmaison e la Réunion des Musées Nationaux. La mostra sarà allestita a Parigi per poi arrivare nella primavera del 2025 nelle sale di Palazzo Reale, dove sarà declinata con particolare attenzione alle opere realizzate per il Palazzo stesso.

La GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano, che mantiene ormai da anni una serie di rapporti stretti con la Francia, e in particolare con il Museo d’Orsay, ha appena concluso il progetto scientifico di una grande monografica dedicata allo scultore di origini russe ma italianizzato Paolo Troubetzkoy. La mostra, che sarà curata congiuntamente da GAM, Museo d’Orsay e Getty Museum di Los Angeles, sarà realizzata in doppia sede, a Parigi e a Milano, dove arriverà all’inizio del 2026. Tornando al 2024 e cambiando media espressivo, da febbraio il MUDEC proporrà un nuovo appuntamento, in collaborazione con Magnum Photo, con la fotografia di reportage e documentaria di Martin Parr. In mostra oltre duecento scatti del grande fotografo inglese, che ha scandagliato la società contemporanea e le sue pieghe più contraddittorie, senza filtri e fuori da ogni retorica. La grande fotografia contemporanea sarà protagonista anche a Palazzo Reale dove in autunno sarà allestito il grande progetto espositivo dedicato a Ugo Mulas. La mostra seguirà tutte le tappe della carriera del fotografo: dagli esordi nella Milano del Bar Jamaica alla Biennale d’Arte di Venezia, alle esperienze con il design, la moda, il teatro. L’arte contemporanea troverà come sempre il suo luogo d’elezione al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, che in primavera proseguirà l’indagine sui grandi nomi della scena internazionale con la prima retrospettiva europea dell’artista afro-americana Adrian Piper. Con prestiti dai più importanti musei internazionali tra i quali il MoMA e il Guggenheim di New York e la Tate Modern di Londra, la mostra ripercorrerà oltre sessant’anni di carriera dell’artista e racconterà la sua lotta permanente contro il razzismo, la misoginia, la xenofobia, l’odio e l’ingiustizia sociale. Quest’estate, invece, un progetto espositivo, coprodotto con il Kunstmuseum Liechtenstein e in collaborazione con Magazzino Italian Art di New York, vedrà protagonista Liliana Moro; mentre, da novembre, un progetto pensato appositamente per il PAC e dedicato a Milano ripercorrerà l’intera produzione di Marcello Maloberti. Nel 2025, sempre al PAC, è in programma la mostra di Shirin Neshat, prima ampia personale in Italia dell’artista iraniana che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura, attraverso la lente delle sue esperienze di appartenenza e di esilio. Dall’autunno 2024 a Palazzo Reale si tornerà ai grandi protagonisti italiani e internazionali dell’arte moderna, con la grande mostra dedicata a Enrico Baj, pensata in occasione dei cento anni dalla nascita, e l’ampia retrospettiva di Edvard Munch, realizzata in occasione degli ottant’anni dalla sua scomparsa e dopo quarant’anni dalla sua ultima mostra a Milano. L’arte di Munch sarà esplorata dal 1880 fino alla sua morte, avvenuta nel 1944, attraverso cento opere tra dipinti, disegni e stampe, tutti provenienti dal Munch Museet di Oslo.

Miozzo: a Roma 30-35 milioni di pellegrini per il Giubileo

Miozzo: a Roma 30-35 milioni di pellegrini per il GiubileoRoma, 19 gen. (askanews) – “A Roma per il Giubileo potrebbero arrivare tra i 30 e i 35 milioni di pellegrini”. Lo ha affermato a Radio Vaticana Agostino Miozzo, che collabora col Commissario straordinario di Governo per il Giubileo sul fronte dell’accoglienza. “Piazza San Pietro ospiterà eventi che interessano 40.000-50.000 persone – dice Miozzo – il grande evento della gioventù dal 28 luglio sarà a Tor Vergata, un ambiente molto vasto servito dai mezzi, trasportare fino a un milione e mezzo di persone in pochi giorni è un’impresa titanica. Gli altri eventi da 70 mila a 400 mila unità si terranno al parco di Centocelle, una vasta area per sei grandi eventi che inizieranno a febbraio col giubileo delle forze armate”.

Davos, Nappini (Slow Food Italia): crisi ambientale è dramma sociale

Davos, Nappini (Slow Food Italia): crisi ambientale è dramma socialeMilano, 19 gen. (askanews) – “È un bene che si diffonda la consapevolezza che la crisi climatica avrà conseguenze dirompenti dal punto di vista economico, perché potrebbe essere la molla che spingerà definitivamente la politica ad agire in modo rapido e incisivo. O almeno ce lo auguriamo, ma pensare di affrontare il dramma ambientale che stiamo attraversando con il solo obiettivo di scampare al collasso economico-finanziario significherebbe commettere un errore che non ci possiamo permettere”. E’ quanto ha dichiarato la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, commentando gli studi sugli effetti del cambiamento climatico presentati al World Economic Forum di Davos, che stimano 14,5 milioni di morti e perdite per 12 mila miliardi e mezzo di dollari da qui al 2050.

Secondo Nappini, non può e non deve essere soltanto la salvaguardia di interessi economici la bussola per invertire la rotta, altrimenti “il rischio è di alimentare meccanismi ancora più distorti di quelli a cui assistiamo oggi, perdendo l’ennesima preziosa occasione per ripensare il nostro rapporto col prossimo e col vivente tutto”. “Riscopriamo un briciolo della saggezza millenaria di chi ci ha preceduto: l’unica ricchezza alla quale non possiamo rinunciare, e non esiste titolo finanziario altrettanto prezioso, è quella propria del pianeta che ci dà da vivere” ha proseguito la presidente di Slow Food Italia, aggiungendo che “la biodiversità animale e vegetale, la fertilità del suolo, il bene comune delle risorse a cui attingere in modo responsabile: l’unica, vera, garanzia per la sopravvivenza della specie umana e delle altre forme di vita sulla Terra”.

Infine, Nappini ha ricordato che non vi è progresso senza equità sociale e giustizia ambientale, come sottolineato da Papa Francesco proprio in occasione del Forum in Svizzera.

Ue, Isp: approvare norme per garantire accesso a dati auto

Ue, Isp: approvare norme per garantire accesso a dati autoMilano, 19 gen. (askanews) – Isp (Independent Service Providers) rivolge un appello per sensibilizzare la presidente Von der Leyen e i Commissari Europei sulla necessità “urgente” di dare risposte circa l’accesso ai dati dei veicoli a favore dei consumatori e della libera concorrenza.

L’inerzia normativa della Commissione Europea, spiega Isp, incide sull’innovazione nei servizi digitali per i veicoli connessi e di conseguenza è un detrimento per i consumatori. Da oltre sette anni la Commissione Europea ha dichiarato il proprio impegno per trovare una soluzione condivisa sul tema della raccolta dei dati sui veicoli in Europa. Una proposta di regolamentazione è stata approvata dal Comitato di Controllo della Commissione, ma è attualmente in attesa di approvazione con la Presidente Von der Leyen. “La bozza è pronta, è una questione di volontà politica ufficializzarla in tempi rapidi” spiega Isp.

Un’ampia coalizione di parti interessate, tra cui consumatori, fornitori di componenti auto, società di leasing e noleggio, concessionari, officine e assicuratori “invitano la presidente Von der Leyen e i suoi Commissari a presentare con urgenza una legislazione settoriale specifica sull’accesso ai dati dei veicoli, ed a discutere circa il vero valore dei dati generati dai veicoli per i consumatori e per le imprese”. Isp è una coalizione di 10 associazioni che coprono vari settori dell’industria auto che, insieme alle proprie corrispondenti Associazioni nazionali, tra cui Assogomma, rappresentano l’80% del settore e dei servizi di mobilità in Europa: circa 500.000 aziende e 4,5 milioni di posti di lavoro, un mercato da 240 miliardi di euro solo per i ricambi dei veicoli e la manodopera delle officine, e il 53% degli acquisti annuali di auto in Europa, ed oltre 100 associazioni di mobilità (autisti).

L’attuale quasi monopolio dei dati dei veicoli da parte dei costruttori sta ostacolando lo sviluppo di potenziali servizi che i fornitori di servizi indipendenti, cioè, slegati dai costruttori, potrebbero offrire. Il controllo del costruttore sui dati del veicolo “limita la scelta dei consumatori, la concorrenza e l’innovazione dei servizi”. Avendo riconosciuto che la legge sui dati o Data Act non è sufficiente per coprire gli aspetti tecnici nell’industria automobilistica, la Commissione Europea è da tempo al lavoro per una legislazione settoriale specifica sull’accesso ai dati, alle funzioni e alle informazioni del veicolo. L’urgenza massima di definire la questione è dettata dal fatto che nel mese di luglio 2024, entreranno in vigore le nuove leggi sulla sicurezza informatica, che potrebbero portare alla progressiva chiusura della porta Obd, l’unico accesso ai dati del veicolo da parte di terzi (la porta diagnostica di bordo).

In conclusione Isp sostiene che “l’Ue deve urgentemente mettere in atto la parità di accesso ai dati generati dai veicoli per tutti gli attori del mercato, fornendo una legislazione settoriale specifica che protegga la scelta dei consumatori e incoraggi la libera concorrenza e gli investimenti nella trasformazione digitale e nel business basato sui dati”.

Iva, Ag Entrate: sperimentazione precompilata estesa a tutto 2024

Iva, Ag Entrate: sperimentazione precompilata estesa a tutto 2024Roma, 19 gen. (askanews) – Prosegue anche per il 2024 il periodo di sperimentazione della precompilata Iva, elaborata grazie ai dati acquisiti con le fatture elettroniche, con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere e con i dati dei corrispettivi telematici. Lo stabilisce un provvedimento firmato oggi dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.

Secondo quanto riporta un comunicato, lo scopo dell’estensione al 2024 è di consolidare e arricchire i dati precompilati della platea dei contribuenti, imprese e professionisti, già individuata e che riguarda circa 2,4 milioni di soggetti Iva. Inoltre, recependo anche le richieste provenienti dalle associazioni di categoria, il provvedimento amplia la gamma dei servizi web a favore degli operatori economici e dei loro intermediari.

A partire dalle operazioni effettuate dal primo gennaio 2024, prosegue la nota delle Entrate, vengono previsti nuovi servizi per i titolari di partita Iva. In particolare, i destinatari dei documenti Iva precompilati e i loro intermediari potranno scaricare in forma massiva mediante un sistema di cooperazione applicativa su rete internet le bozze dei registri Iva mensili; i prospetti riepilogativi su base mensile e trimestrale; le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche; la bozza della dichiarazione Iva annuale.

Giurì d’onore conclude audizioni caso Mes, esito relazione non scontato

Giurì d’onore conclude audizioni caso Mes, esito relazione non scontatoRoma, 19 gen. (askanews) – Conclusa l’istruttoria del Giurì d’onore della Camera con l’audizione della premier Giorgia Meloni. Entro il 9 febbraio verrà predisposta una relazione finale che sarà portata in Aula ma l’esito non è scontato perchè le posizioni di maggioranza e opposizione sono totalmente distanti.

La prossima settimana si terrà una nuova riunione del Giurì per confrontarsi sulle dichiarazioni rilasciate anche da Giuseppe Conte (ascoltato giovedì) e sugli atti parlamentari, ossia il dibattito svolto il 12 dicembre scorso in occasione delle comunicazioni della presidente del Consiglio alla vigilia del Consiglio europeo. Conte ha chiesto l’intervento della commissione speciale per ripristinare la verità dei fatti su quanto affermato dalla premier in Aula alla Camera a proposito dell’approvazione del Mes da parte del governo italiano allora guidato dal leader pentastellato. “Entrambi hanno esposto le loro posizioni, ora dobbiamo studiare, approfondire, mettere a confronto le dichiarazioni e gli atti parlamentari e poi faremo la relazione all’Aula che va presentata entro il 9 febbraio. Non sono previste nè una votazione nè una discussione perchè è il Giurì che è chiamato a dirimere la controversia dichiarando la fondatezza o meno delle accuse”, spiega Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e presidente del Giurì d’onore, che assicura: “La terzietà e l’imparzialità dei componenti della commissione per la responsabilità alla quale sono stati chiamati rappresenta la condizione primaria per svolgere correttamente il lavoro. Da questo punto di vista non ho dubbi che l’analisi di ognuno dei commissari sarà uniformata unicamente a una serena e indipendente valutazione dei fatti”.

Il Giurì è composto di 5 membri: oltre al presidente ci sono il segretario, Fabrizio Cecchetti (Lega), e altri tre membri: Alessandro Colucci (Noi moderati), Stefano Vaccari (Pd) e Filiberto Zaratti (Avs). Ma quale potrebbe essere il contenuto della relazione, cioè a chi darà ragione il Giurì? Chi è esperto di dinamiche parlamentari spiega che probabilmente Mulè cercherà di costruire una relazione che dica che nessuno dei due ha torto, ma poi ci sarà comunque un voto se non tutti condivideranno questa linea. Oltre alla collocazione politica: i due membri di opposizione dovrebbero smentire il leader M5s e sostenere la premier di centrodestra? C’è anche il fatto che quanto sostenuto da Meloni è indigeribile per chi, come il Pd, faceva parte di quel governo e ne convidise le scelte. Ecco perchè l’esito del Giurì d’onore potrebbe anche essere una relazione votata dalla sola maggioranza.

Stellantis svela piattaforma bev Stla Large, 8 modelli entro 2026

Stellantis svela piattaforma bev Stla Large, 8 modelli entro 2026Milano, 19 gen. (askanews) – Stellantis svela Stla Large, la piattaforma flessibile e globale per la produzione di veicoli elettrici e ibridi a combustione nei segmenti D ed E. Stla Large sarà impiegata inizialmente in Usa e in Italia dai brand Dodge e Jeep, seguiti da altri marchi, tra cui Alfa Romeo, Chrysler e Maserati.

Stellantis lancerà 8 modelli sulla piattaforma Stla Large entro il 2026 che copriranno un’intera gamma di veicoli, dalle berline ai crossover fino ai suv. In Italia Stla Large sarà impiegata a Cassino per la produzione della nuova Alfa Romeo Stelvio nel 2024 e di Alfa Romeo Giulia e di un nuovo modello Maserati, attesi indicativamente nel 2026. “I nostri obiettivi per le piattaforme Stla sono ambiziosi”, ha dichiarato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis. “La flessibilità e l’agilità sono il tratto distintivo della Stla Large che è uno dei nostri pilastri della nostra strategia bev. I primi mercati ad utilizzarla saranno Nord America, dove servirà per lanciare la nostra offensiva elettrica, e l’Italia a partire dalla fine del 2024”.

Stla Large è una delle quattro piattaforme globali annunciate da Stellantis e pensate per le auto elettriche (Small, Medium, Large e Frame). E’ la seconda ad essere svelata dopo Stla Medium a luglio, che sarà impiegata a Melfi per realizzare 5 modelli di 4 brand del gruppo: due DS, una Opel, una lancia e la Jeep Compass. Stla Large sarà prodotta in diversi stabilimenti in Europa e Nord America. La piattaforma verrà proposta con diverse batteria con capacità compresa tra 85 e 118 kWh. Stla Large offre un’autonomia fino a 800 km (500 miglia) per le berline, supporta architetture a 400 e 800 volt ed è progettata per adattarsi alle prossime tecnologie di accumulo dell’energia. E’ in grado di supportare sistemi di propulsione capaci di garantire un’accelerazione da 0 a 100 km/h nell’ordine dei 2 secondi. La ricarica rapida aggiungerà fino a 4,5 kWh al minuto alla batteria da 800 volt.

La flessibilità della piattaforma permette di definire passo, lunghezza, larghezza e altezze del veicolo ed è ottimizzata in termini di peso e rigidità. I componenti (clima, sterzo, impianto frenante e sistema di propulsione), sono progettati per ridurre al minimo i consumi, migliorare l’autonomia e massimizzare lo spazio all’interno del veicolo. I moduli di propulsione elettrica (Edm) tre in uno, che incorporano il motore, l’inverter di potenza e l’ingranaggio di riduzione, possono essere configurati secondo un layout a trazione anteriore, posteriore o integrale. Le prestazioni possono essere migliorate con aggiornamenti over-the-air. Stla Large può essere dotata di differenziali a slittamento limitato o di sistemi di “disconnessione” delle ruote per migliorare l’efficienza e l’autonomia. La piattaforma supporta tecnologie e software di prossima generazione di Stellantis: Stla Brain, Stla SmartCockpit e Stla AutoDrive.