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Tag: Sanremo 2023

Sanremo, Clara con l’inedito “Diamanti Grezzi” apre il Festival

Sanremo, Clara con l’inedito “Diamanti Grezzi” apre il FestivalMilano, 6 feb. (askanews) – Clara, vincitrice di Sanremo Giovani 2023 con il brano “Boulevard”, è in gara alla 74° edizione del Festival di Sanremo con l’inedito “Diamanti Grezzi”, disponibile da mercoledì 7 febbraio su tutti i digital store e in radio.


Per la prima serata del Festival di Sanremo, Clara è salita sul palco del Teatro Ariston con un look dall’archivio Armani Privè Spring 2011 Couture che richiama il brano portato in gara “Diamanti grezzi” perché riflette la luce, come se fosse il principio di un diamante. “Diamanti Grezzi”, scritta da Clara Soccini, Alessandro La Cava e Francesco “Katoo” Catitti, che ha curato anche la produzione, racconta il tema della ri-scoperta continua e quotidiana di se stessi, in un messaggio universale che unisce tutte le generazioni. Ciascuno, infatti, colleziona nel tempo esperienze di vita e relazioni che definiscono la propria identità’ e che allo stesso tempo la mettono in discussione, dando l’opportunità’ di scoprire sempre nuove cose di sé, come “mille pezzi di una storia sola”. L’unico modo, tuttavia, per vivere in libertà è abbandonare l’ansia costante di deludere le aspettative altrui e la ricerca stessa della perfezione, fare tesoro dei fallimenti ed essere fieri di essere solo dei diamanti grezzi, in perenne lavorazione. Il videoclip, disponibile dal 7 febbraio, diretto da Attilio Cusani con la produzione di Borotalco.tv, racconta la storia di più generazioni all’apparenza distanti e molto diverse che si intrecciano e si incontrano, riscoprendo la capacità di divertirsi e di amare se stessi.


Per la sua prima esperienza sul palco del Teatro Ariston, durante la serata dedicata alle cover di venerdì 9 febbraio, Clara si esibirà con una propria versione di “Il cerchio della vita”, canzone del 1994 estratta dalla colonna sonora del film d’animazione vincitore del premio Oscar “Il re leone”. Per l’occasione, Clara sarà accompagnata sul palco da Ivana Spagna stessa, artista interprete della versione originale italiana, e dal coro voci bianche del Teatro Regio di Torino. Per tutta la settimana del Festival un truck personalizzato distribuirà Clappuccini e caffè per le vie principali di Sanremo. Clara ha deciso di collaborare con una delle storiche caffetterie e pasticcerie della città, la San Romolo, cimentandosi anche nella composizione di dolci insieme a Frau Knam e distribuendo lei stessa le bevande in alcuni speciali momenti della settimana.


Dopo un 2023 che ha portato Clara ad essere tra gli artisti emergenti più apprezzati, con il triplo disco di platino per “Origami all’alba” e la collaborazione con Mr Rain “Un milioni di notti” (disco d’oro), il 2024 di CLARA, dopo l’esperienza al Festival di Sanremo, continuerà con altre nuove esperienze che posizioneranno altri passaggi importanti per la sua giovane carriera. Venerdì 16 febbraio, infatti, uscirà “PRIMO”, il suo album d’esordio che incorona un anno di successi e traguardi raggiunti, un sogno che si avvera. «Mi sono sempre detta che secondo me ogni volta che condividi la musica con gli altri in qualche modo devi meritartelo e devi meritarti anche il loro ascolto. Nell’ultimo anno sono cresciuta molto, la mia vita è cambiata e sto compiendo i primi passi per realizzare il mio sogno di sempre. Ho voluto racchiudere i miei sentimenti all’interno di un racconto, una sorta di carta d’identità della mia vita fino a qui». Dopo l’uscita dell’album e aver cantato sul palco del Teatro Ariston, CLARA porterà la propria musica live per la prima volta in tutta Italia a marzo con il suo PR1MO tour nei club, prodotto da Live Nation, a partire dal 17 marzo all’Hall di Padova, proseguendo il 20 al Viper Theatre di Firenze, il 21 a Roma, presso Largo Venue, il 22 al Demodé Club di Bari, il 24 al Duel Club di Napoli e concludendo a Milano, il 26 marzo presso i Magazzini Generali. In attesa di esibirsi live, Clara incontrerà il proprio pubblico nel “PRIMO Instore Tour” nel mese di febbraio.

Operation smile: psicologo per accrescere autostima contro ogni bullismo

Operation smile: psicologo per accrescere autostima contro ogni bullismoMilano, 6 feb. (askanews) – Nascere con una malformazione del volto può significare dover fare i conti con la paura di non essere accettati o di essere vittima di bullismo. Ecco perché è importante per i pazienti costruire una buona percezione di sé stessi: in occasione della Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, la fondazione Operation Smile Italia Ets ribadisce l’importanza della figura dello psicologo all’interno del percorso multidisciplinare per la cura della labiopalatoschisi: in sinergia con altre professionalità (chirurgo, ortodontista, logopedista), quella dello psicologo riveste un ruolo centrale, perché accompagna il paziente nell’accettazione di sé e nella sfera delle relazioni sociali.


“Una serie di studi ha messo in luce come un buon concetto di sé aiuti i bambini e i ragazzi a ottenere dei successi, sia da un punto di vista relazionale che da un punto di vista di rendimento scolastico. In questo lavoro di costruzione di una buona percezione di sé stessi, è necessario anzitutto il dialogo tra scuola e famiglia – afferma la dottoressa Gaia Campanale, psicologa clinica del Centro di Cura e formazione Operation Smile di Milano, presso l’ospedale Asst Santi Paolo e Carlo – L’effetto di eventuali fattori di rischio può infatti essere maggiore nei soggetti che hanno un basso concetto di sé o che si sentono inadeguati”. Il senso di inadeguatezza è uno dei segnali d’allarme in caso di bullismo: la famiglia e gli educatori hanno un ruolo fondamentale nel cogliere comportamenti insoliti da parte della vittima, tra cui disturbi del sonno o della condotta alimentare, disturbi psicosomatici o mancanza di interesse verso eventi sociali che includono altri coetanei. All’interno del percorso di cure multidisciplinare che offre Operation Smile, i colloqui tra psicologo e genitori sono costanti per comprendere i bisogni specifici dei pazienti e delle loro famiglie, ma soprattutto per definire la priorità degli interventi dei diversi operatori. “L’obiettivo principale dell’assistenza psicologica fornita da Operation Smile è quello di preparare la coppia genitoriale ad accogliere una nuova immagine del loro bambino e ad accompagnarla nelle prime fasi della vita – conclude la dottoressa Campanale – Il nostro intervento è dunque orientato a validare il vissuto emotivo che si manifesta durante il percorso di cure e ad accogliere i diversi bisogni che possono emergere durante l’infanzia, l’adolescenza e la prima età adulta del paziente”.

Il 74esimo Festival, Mengoni: nulla sarà più come prima. Amadeus: Sanremo si ama

Il 74esimo Festival, Mengoni: nulla sarà più come prima. Amadeus: Sanremo si amaSanremo, 6 feb. (askanews) – Dopo la Fanfara del quarto Reggimento a cavallo dei carabinieri che, schierata davanti al Teatro Ariston, diretta dal luogotenente Fabio Tassinari, ha eseguito la “Fedelissima”, Marco Mengoni ha aperto ufficialmente la 74esima edizione del Festival di Sanremo. E’ il vincitore dell’ultima edizione, con il brano “Due vite”, a scendere le scale dell’Ariston per primo e a dare il via ufficiale alla kermesse, acclamato dal pubblico. Mengoni è per questa sera il coconduttore del Festival, accanto ad Amadeus, giunto alla sua quinta (e probabilmente ultima) conduzione.


“Che abbia inizio la 74esima edizione del Festival di Sanremo”, così Mengoni ha annunciato ufficialmente l’avvio del Fetival di Sanremo. “Manca pochissimo e poi nulla sarà più come prima. Tra un attimo ascolteranno le 30 nuove canzoni – ha aggiunto – qualcuna la ameremo, qualcuno non ci piacerà, ci sarà quella che ricorderemo per sempre. E forse quella che urleremo a un concerto, in qualche modo cominceremo a far parte delle nostre giornate”. Poi è stata la volta di Amadeus. Il segno della croce (come gli altri anni), un bacio alla moglie Giovanna e al figlio Josè, e l’avvio del Festival di Sanremo. “Sanremo si ama”, dice Amadeus aprendo la kermesse al Teatro Ariston.


Dopo un breve saluto di Mengoni e di Amadeus si è aperta la gara musicale del Festival di Sanremo con Clara che si è esibita nel pezzo “Diamanti grezzi”. “E’ bellissimo, mi batte forte il cuore”, ha detto l’artista. Sangiovanni è stato il secondo artista in gara, con il brano “Finiscimi”. In total white, l’artista si è esibito per la seconda volta sul palco dell’Ariston. L’anno scorso si esibì come ospite insieme a Gianni Morandi. La terza cantante in gara Fiorella Mannoia, pizzo a sirena, abito con pizzo di Luisa Spagnoli totalmente bianco. E scalza. Così si è presentata sul palco del Teatro Ariston. Che effetto fa? Gli domanda Amadeus. “Bellissimo, come sempre”, ha detto l’artista che si è esibita con il brano Mariposa.


E a sorpresa poi si è presentato Zlatan Ibrahimovic: è il superospite rimasto segreto fino all’ultimo minuto nella prima serata del Festival di Sanremo.

Ue, perché von der Leyen ritirerà proposta riduzione pesticidi

Ue, perché von der Leyen ritirerà proposta riduzione pesticidiBruxlles, 6 feb. (askanews) – La decisione annunciata oggi a Strasburgo dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, di ritirare la proposta di regolamento Ue sulla riduzione dei pesticidi chimici è stata accolta con toni trionfali dai partiti della destra italiana, come se fosse stata una svolta nella politica europea e segnasse l’inizio di una sorta di marcia indietro sul “Green Deal”; ma era in realtà un’eventualità ampiamente prevista e altamente probabile. Quello che invece andrebbe sottolineato è che, per il modo in cui è stata presentata la decisione, appare dare quasi per scontata la candidatura di von der Leyen, finora mai esplicitata, di candidarsi a presiedere la prossima Commissione.  


“La Commissione aveva avanzato la proposta Sur (“Sustainable Use Regulation of Pesticides”, ndr), con il nobile obiettivo di ridurre i rischi dei prodotti fitosanitari chimici. Ma la proposta Sur è diventata un simbolo di polarizzazione. È stata respinta dal Parlamento europeo. Non si registrano più progressi nemmeno in seno al Consiglio ue. Per questo motivo proporrò al collegio (dei commissari, ndr) di ritirare la proposta”. Così ha dato l’annuncio von der Leyen, parlando nella plenaria di Strasburgo della protesta degli agricoltori. “Ma ovviamente – ha continuato la presidente della Commissione – il tema resta. Ma per andare avanti sono necessari più dialogo e un approccio diverso. E su questa base – ha aggiunto – la Commissione potrebbe presentare una nuova proposta molto più matura con il coinvolgimento delle parti interessate”.


Ci sono dunque due annunci, non solo uno: che la proposta attuale sarà ritirata, e che ne verrà presentata un’altra sullo stesso tema, ma basata questa volta sul dialogo strutturato iniziato dalla Commissione con il mondo agricolo proprio in risposta alle proteste di questi giorni, per tenere conto delle esigenze e dei punti di vista degli agricoltori più di quanto non sia stato fatto finora. “I mesi a venire – ha continuato von der Leyen – non saranno facili. Ma penso che ora abbiamo una grande opportunità. È chiaro a tutti in quest’Aula che il nostro settore agroalimentare, a cominciare dalle aziende agricole, necessita di una prospettiva di lungo termine, e della disponibilità ad ascoltarsi a vicenda e a cercare soluzioni comuni. Dobbiamo evitare lo scaricabarile e trovare insieme soluzioni ai problemi. La relazione” conclusiva del dialogo strutturato col mondo agricolo “che sarà presentata entro la fine dell’estate sarà estremamente importante. I risultati e le raccomandazioni di questo dialogo saranno discussi nel Parlamento europeo e con gli Stati membri. E costituiranno il fondamento della nostra futura politica agricola”, ha concluso la presidente della Commissione.


Insomma, la nuova proposta verrà presentata dopo la fine del dialogo, ovvero dopo l’estate, e quindi dalla nuova Commissione che si formerà dopo le elezioni europee. E appare qui quasi naturale che ci sarà sempre lei, von der Leyen, a elaborare e proporre la “nostra futura politica agricola”.     Ma perché il ritiro dell’attuale proposta era quasi scontato? Il regolamento Sur, fortemente osteggiato dai gruppi d’interesse agroindustriali e da buona parte degli agricoltori, ma favorito dalle aziende bio, aveva come obiettivo originario una diminuzione dell’utilizzo dei pesticidi nell’Ue del 50% entro il 2030, rispetto alla media del periodo 2015-2018; inoltre, includeva un divieto d’uso, almeno per le sostanze meno pericolose per la salute, nei luoghi pubblici (scuole, parchi giochi, spazi verdi urbani).


Ma durante il voto in plenaria del 22 novembre scorso, a Strasburgo, i gruppi del centro destra del Parlamento europeo (con l’appoggio di diversi liberali e socialisti della commissione parlamentare Agricoltura) hanno proposto e ottenuto l’approvazione di una serie di emendamenti che hanno svuotato e stravolto l’impianto del regolamento. A questo punto, i Verdi, le sinistre e i Liberali hanno deciso di votare contro (o in qualche caso di astenersi), e il testo emendato è stato bocciato dalla plenaria con 207 voti a favore, 299 contrari e 121 astenuti. A questo punto, sarebbe stato normale rinviare il testo in commissione parlamentare Ambiente per cercare un nuovo compromesso da riproporre alla plenaria; ma quando la relatrice, la verde austriaca Sarah Wiener, lo ha proposto, l’Aula, a sorpresa, ha respinto la richiesta, questa volta con la stessa maggioranza di centro destra che aveva approvato inizialmente gli emendamenti. Ufficialmente, dunque, il 22 novembre il Parlamento europeo ha respinto in prima lettura la proposta della Commissione, ma restava sempre la possibilità che in seguito il Consiglio Ue approvasse invece la propria posizione comune e la presentasse poi all’Assemblea di Strasburgo per la sua seconda lettura; che però sarebbe probabilmente finita allo stesso modo, con una bocciatura. Da notare, inoltre, che in seconda lettura il Parlamento europeo avrebbe potuto emendare solo a maggioranza assoluta il testo concordato dal Consiglio. L’annuncio di von der Leyen toglie ora dal tavolo la proposta, e la patata bollente che era diventata per la presidenza di turno belga del Consiglio Ue, che non dovrà più perdere tempo a cercare di trovare un compromesso probabilmente inutile tra gli Stati membri.

Orsero nel 2024 prevede ricavi fino a 1,59 mld e utile tra 20 e 32 mln

Orsero nel 2024 prevede ricavi fino a 1,59 mld e utile tra 20 e 32 mlnMilano, 6 feb. (askanews) – Orsero, gruppo italiano per l’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, per l’anno in corso prevede di raggiungere ricavi tra gli 1,53 e gli 1,59 miliardi e un utile netto tra i 28 e i 32 milioni. Il margine operativo lordo adjusted è previsto in una forchetta compresa tra 77 e 84 milioni mentre la posizione finanziaria netta tra 110 e 105 milioni con investimenti compresi tra i 21 e i 23 milioni, inclusi gli investimenti legati al piano pluriennale di sostenibilità.


“Dopo un anno straordinario per il gruppo per entrambe le business unit, prevediamo il 2024 come un anno di rafforzamento e consolidamento, in cui andrà definendosi una taglia di gruppo che vogliamo mantenere come base per la crescita negli anni a venire – ha commentato Raffaella Orsero, vicepresidente e Ceo di Orsero – Questa dimensione è supportata dall’efficacia delle ultime acquisizioni fatte in Francia, e dalla strategia di penetrazione in segmenti di mercato ad alto valore aggiunto, che si confermano essere la forza del modello di business del gruppo”. “In un contesto segnato da incertezze, rimaniamo fortemente positivi per le prospettive di gruppo per l’anno 2024 e quelli a venire – ha aggiunto Matteo Colombini, co-Ceo e Cfo del gruppo – La dimensione raggiunta ci permette di prevedere una guidance 2024 con ricavi ancora in crescita e una marginalità che si attesta a ottimi livelli per la business unit distribuzione, anche grazie al bilanciamento del nostro paniere con prodotti ad alto valore aggiunto uniti alle linee di grande volume commodity. Per quanto concerne invece la business unit shipping, per il primo anno dopo un biennio record, constatiamo la definitiva normalizzazione della redditività dovuta all’overcapacity del mercato del trasporto marittimo a livello globale che seppur in maniera calmierata tocca anche la nicchia operata dal gruppo. La struttura finanziaria continua ad essere solida e capace di far fronte agli alti investimenti previsti e alla remunerazione degli azionisti. La forte generazione di cassa operativa di Orsero consente un ampio margine di manovra per quanto riguarda la futura crescita attraverso progetti organici e operazioni di M&A”.

Schlein: protesta trattori è per scelte governo, non contro Ue

Schlein: protesta trattori è per scelte governo, non contro UeBruxelles, 6 feb. (askanews) – La soddisfazione espressa dalla destra e dalla premier Giorgia Meloni per l’annuncio dato della presidente della Commissione Ursula von der Leyen che verrà ritirata la proposta di regolamento Ue per la riduzione dei pesticidi “fa ridere”, come fa ridere il tentativo di questo governo di “intestarsi” la protesta degli agricoltori, dicendo che sono dirette contro l’Europa, mentre dipende dalle scelte dello stesso governo. E’ quanto ha affermato da Strasburgo la segretaria del Pd Elly Schlein, incontrando i giornalisti durante la sua visita al Parlamento europeo.


“Devo dire – ha detto Schlein – che mi ha fatto ridere vedere Giorgia Meloni rivendicare a sé questa scelta, che è stata presa oggi, di ritirare una proposta che, forse lei non lo sapeva, era stata già bocciata da quest’Aula”. La plenaria del Parlamento europeo, in effetti, aveva respinto in prima lettura il 22 aprile scorso la proposta di regolamento per la riduzione dei pesticidi, dopo che gli emendamenti del centro destra l’avevano svuotata stravolta”. “Mi fa ridere – ha continuato la segretaria del Pd – perché è lo stesso governp che in realtà ha sostenuto la Pac contro cui si muove questa protesta” del mondo agricolo, “è lo stesso governo che ha non ha prorogato l’esenzione Irpef, un altro motivo per cui gli agricoltori stanno protestando; e soprattutto ha tolto il supporto ai giovani agricoltori. Continuano a dire che la protesta è contro altri, è contro l’Europa non è contro di loro; ma come al solito non si assumono le loro responsabilità di avere voltato le spalle al settore agricolo”.


E questo, ha puntualizzato Schlein, “l’hanno fatto con atti concreti: vorrei ricordare che questa destra, che nega i cambiamenti climatici, ne sta negando anche gli effetti che mettono in difficoltà proprio gli agricoltori. Pensate alla siccità: che cosa ha fatto questo governo? Niente. Pensate agli eventi estremi che hanno colpito duramente il settore agricolo, e non soltanto in Italia, alle alluvioni in Emilia Romagna e in Toscana. Ecco, quelle imprese stanno ancora aspettando i ristori promessi da Giorgia Meloni, che non arrivano”. “Questa – ha osservato la segretaria del Pd – è una destra che, mentre fa propaganda per negare l’emergenza climatica, lascia da soli gli agricoltori esposti ai danni già fortissimi che quella stessa emergenza climatica produce in un paese fragile come il nostro. Per noi, la strada deve essere invece quella di pretendere piani europei e un bilancio europeo con molte più risorse, per sostenere gli agricoltori nelle trasformazioni che sono necessarie. Altrimenti – ha avvertito – il rischio, che si sta già concretizzando, è che saremo travolti da quello che sta accadendo. Perché quando colpiscono le alluvioni, e abbiamo visto in Emilia-Romagna degli alberi da frutto che crescono in 5-6 anni essere letteralmente spazzati via, quello è un danno molto concreto, e serve un grande supporto non solo da parte europea, ma anche da parte del governo, che invece cerca di intestarsi una protesta che è anche contro lo stesso governo”.


Infine, Schlein ha ricordato la questione, stranamente poco presente nelle proteste di questi giorni, dell’accaparramento del valore aggiunto dei prodotti agricoli da parte della grande distribuzione, che a volte costringe gli agricoltori a vendere sottocosto i loro prodotti. “Volevo aggiungere una cosa, c’è un’altra questione che mi preme – ha detto la segretaria del Pd -, su quanto il governo italiano fa propaganda: ora cerca maldestramente di cavalcare questa protesta, ma non si assume le responsabilità dei suoi errori e delle sue mancanze. Non si parla mai abbastanza”, e il governo “non ha mai riunito il mondo agricolo per riflettere sul fatto che spesso gli agricoltori si trovano a vendere a un prezzo che è più basso del loro costo di produzione”, ha rilevato. “Qui c’è una grande riflessione da fare – ha sottolineato Schlein – su come funziona tutta la filiera agroalimentare, su come arriva la grande distribuzione, su chi fa grandi margini di profitti e chi invece come gli agricoltori, sottoposti a enorme stress, hanno visto sempre più ridotti i loro guadagni, fino a che diventa quasi insostenibile produrre”.


“Io penso – ha concluso Schlein – che non dobbiamo rinunciare ad affrontare l’emergenza climatica perché altrimenti, a partire proprio da quel settore, saremmo comunque travolti”.

Premierato, maggioranza pronta a cambiare (ancora) anti-ribaltone

Premierato, maggioranza pronta a cambiare (ancora) anti-ribaltoneRoma, 6 feb. (askanews) – Che l’accordo trovato in extremis fosse tutt’altro che definitivo, nella maggioranza era chiaro sin dal momento in cui gli emendamenti sono stati depositati dal governo lunedì pomeriggio. Nonostante il ‘sigillo’ messo dal Giappone direttamente dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dunque, il testo del ddl sul premierato è destinato a cambiare ancora una volta. O meglio, lo è la controversa norma anti ribaltone, quella fortemente voluta dalla Lega ma che, soprattutto nella versione originale, per Fratelli d’Italia non dava al premier eletto un potere fondamentale: quello di portare allo scioglimento della legislatura.


Ed ora è la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati, che pure ha firmato l’ultima riformulazione, a dire in chiaro che il testo potrebbe essere cambiato. Tutto questo, mentre ancora non sono scaduti nemmeno i termini per la presentazione dei subemendmenti che le opposizioni hanno chiesto e ottenuto di far slittare a mercoledì alle 10. Il problema resta sostanzialmente quello sollevato da Marcello Pera e da vari costituzionalisti: che cosa accade se dovesse venire a mancare la fiducia al governo su un provvedimento? Il testo non contempla esplicitamente questo caso e fonti di maggioranza fanno notare che, d’altra parte, nemmeno nella Costituzione com’è ora se ne parla. C’è chi sostiene che in quel caso si rientra nel novero delle dimissioni volontarie, e dunque nei casi previsti dalla norma, ossia: chiedere lo scioglimento o tentare il reincarico oppure procedere alla “staffetta” con il famoso secondo premier. Molti esperti, e lo stesso Pera che pure è senatore di Fdi, ritengono invece che in questo caso le dimissioni sarebbero dovute, aprendo quindi a uno scenario diverso da quello fissato dal testo attuale.


Ed è per questo che una delle ipotesi di modifica è proprio quello di eliminare l’aggettivo “volontarie” dal testo. Lo ammette la stessa Casellati. A suo giudizio la norma è “chiara” così com’è, “ma se deve dar luogo a troppi dubbi interpretativi uno toglie ‘volontarie’ e ricomprende tutti. La parola ‘volontarie’ dal mio punto di vista allarga, non stringe. Però se dovesse dar luogo a una interpretazione, non c’è nulla di immodificabile nella vita”. Per Fratelli d’Italia, che aveva come punto di partenza quello del presidenzialismo, qualsiasi modifica deve avere un unico scopo: quello di dare più poteri al premier eletto, di certo di più di quanti ne abbia il secondo. In questo senso la riformulazione presentata, e ancora di più l’eventuale decisione di eliminare l’aggettivo volontarie, viene considerato fatto positivo. Tuttavia, finché resta la previsione di un sostituto, come vuole il Carroccio, questi avrà sempre dalla sua il ‘vantaggio’ di essere l’ultima chance, pena la fine della legislatura e il tutti a casa che nessun eletto gradisce mai. Sarà anche per questo che un senatore del Pd oggi ironizzava: “La Lega è riuscita ad averla vinta anche questa volta”. Ed è per questo che fonti del partito di Salvini fanno sapere di essere poco propense a ulteriori ritocchi.

A Trento mostra per avvicinarsi ai Giochi invernali Milano-Cortina

A Trento mostra per avvicinarsi ai Giochi invernali Milano-CortinaRoma, 6 feb. (askanews) – Un’esposizione lunga 300 metri, divisa in 14 sezioni con cimeli, oggetti, video installazioni e punti interattivi incentrata sulle Olimpiadi e Paralimpiadi. È stata inaugurata nel pomeriggio odierno a Le Gallerie di Piedicastello a Trento la mostra “Records”, inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 e curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino per conto della Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione della Fondazione Milano Cortina 2026 e il supporto del Museo Olimpico di Losanna.


“Siamo convinti – ha spiegato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – che ospitare i Giochi invernali olimpici e paralimpici Milano Cortina 2026 sarà una grande occasione e un’opportunità di crescita e di sviluppo per il nostro territorio, un investimento per il futuro. Ospitare le Olimpiadi e le Paralimpiadi rappresenta anche un’opportunità dal punto di vista culturale e formativo. Non dimentichiamoci, in questi tempi di guerra e di conflitti che interessano varie aree del mondo, che queste grandi manifestazioni sportive di carattere mondiale sono state concepite nello spirito della pace e di cooperazione tra le nazioni e tra i popoli. Non dimentichiamo, ma scopriamolo leggendo la Carta olimpica, che vi sono valori e idealità che accompagnano la storia di questo movimento e dello sport in generale. Valori e idealità, in primis la diffusione della cultura della pace, che devono diventare oggetto di riflessione e di azione educativa e formativa. Per questo motivo abbiamo voluto e sostenuto in modo convinto il progetto espositivo ‘Anelli di congiunzione’ e abbiamo chiesto alla Fondazione Museo storico del Trentino di curarlo e realizzarlo, accompagnandoci fino al 2026. Un grande e ambizioso progetto che colloca il Trentino, la città di Trento, le nostre Gallerie come punti di forza di una strategia e di una proposta di livello internazionale”. “Lo sport non è solo prestazione fisica – ha sottolineato il sindaco di Trento Franco Ianeselli – Lo sport è da sempre emozione e cultura: cultura dell’impegno e della fatica, della lealtà e del rispetto dell’avversario. Per questo credo sia vitale avvicinarci alle Olimpiadi invernali 2026 con eventi di approfondimento capaci di raccontare l’essenza dello sport, che è sì record, ma è anche accettazione del limite, e da questo punto di vista ha un forte valore pedagogico oltre che una straordinaria valenza sociale, con impatti sull’aggregazione, sull’uso dello spazio pubblico, sul senso di appartenenza. “Anelli di congiunzione” è dunque un titolo azzeccato per una rassegna di eventi che promette di andare al cuore del fenomeno sportivo, di coglierne i dettagli e l’insieme, soffermandosi anche sulla singolarità delle biografie, dei record, delle imprese che hanno fatto grande la storia olimpica. In attesa che, tra due anni esatti, si inizi a scriverne un altro entusiasmante capitolo”.


“Iniziative come queste – ha sottolineato la vicepresidente e assessore allo sport Francesca Gerosa – che uniscono persone, comunità e mondi diversi ci riempiono di orgoglio. Anelli di Congiunzione con la mostra Records ancora una volta pongono il Trentino al centro del mondo perché le Olimpiadi e Paralimpiadi rimettono il nostro territorio, la nostra capacità di essere ospitali, solidali, intraprendenti al centro dell’attenzione globale. Il titolo scelto “Anelli di congiunzione” racchiude molti significati, connette passato e presente con lo sguardo rivolto al futuro, adulti e bambini, sensibilità e persone diverse, l’agonismo con quel volontariato che è cardine e al tempo stesso fondamenta del nostro sistema sportivo e non solo. Invito tutti a vivere i due anni che ci porteranno ai Giochi con la voglia di essere orgogliosi di far parte di un territorio che entrerà nella storia”. Il direttore della Fondazione Museo Storico Giuseppe Ferrandi svela l’obiettivo finale dell’iniziativa: “Se Anelli di Congiunzione – ha ammesso Ferrandi – ci porterà fino ai Giochi del 2026, Records è la prima di tre mostre e riguarda la misurazione, i corpi, i tempi e la velocità. Nella Galleria Nera si trovano materiali e stimoli per capire meglio i valori della storia dei Giochi Olimpici e Paralimpici e fare proprio lo spirito dell’olimpismo. Non si tratta di una mostra tradizionale: qua si possono sperimentare emozioni, ampliare i propri orizzonti e apprezzare i dati della storia olimpica e paralimpica in una maniera nuova col data storytelling”.


Sono ben 14 le sezioni della mostra che permetteranno ai visitatori, lungo i 300 metri della Galleria Nera, di addentrarsi e conoscere ogni aspetto dei Giochi: dall’intuizione di proporre un grande festival sportivo a inizio ‘900 alla figura di Pierre De Coubertin, dall’intreccio tra i Giochi e la politica agli ideali dell’olimpismo tradotti in azioni concrete, dalla storia delle Olimpiadi e delle sue telecronache e radiocronache fino alla parte più prettamente legata alla parte sportiva. Nella sezione “Time” si illustra il cronometraggio come miglioramento di se stessi e la registrazione dei risultati, in “Speed” si misurano i vari tipi di velocità, Body shape” mette in mostra il fisico degli atleti tra genetica e allenamento e, infine, “Body” spiega come la scienza della performance non sia universale ma deve essere adattata alle particolarità di ogni atleta. La mostra Records rimane aperta per tutto il 2024 da martedì a domenica, (orario 10-18). Le Gallerie sono uno spazio accessibile e completamente gratuito. Maggiori informazioni sui siti www.provincia.tn.it e www.museostorico.it. Service video e foto in fase di caricamento

Malattie cardiovascolari, dal 12 al 18 febbraio torna “Cardiologie aperte”

Malattie cardiovascolari, dal 12 al 18 febbraio torna “Cardiologie aperte”Roma, 6 feb. (askanews) – Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo, nonostante i grandi progressi raggiunti negli ultimi decenni nella diagnosi e nella cura. E’ dunque molto importante ridurre l’incidenza di queste malattie e per realizzare questo obiettivo la prevenzione diventa determinante. Per tale ragione la Fondazione per il Tuo cuore HCF ONLUS dei Cardiologi Ospedalieri Italiani ANMCO, che da oltre venti anni si impegna attivamente nella ricerca e nella prevenzione cardiovascolare, dal 12 febbraio al 18 febbraio, in occasione di San Valentino, lancia l’iniziativa nazionale di prevenzione cardiovascolare “Cardiologie Aperte 2024”, giunta alla sua diciottesima edizione. Durante l’intera settimana la Fondazione attiverà il numero verde 800 05 22 33 dedicato ai cittadini che potranno chiamare gratuitamente, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16, per porre domande sui problemi legati alle malattie del cuore, alle quali risponderanno 600 cardiologi ANMCO delle Strutture aderenti all’iniziativa, con 1.300 ore di consulenza cardiologica gratuita. L’iniziativa tornerà a svolgersi anche in presenza e in alcune cardiologie si eseguiranno gratuitamente screening cardiologici personalizzati e/o dibattiti ed eventi di formazione sulle diverse tematiche. Sul sito della Fondazione sarà pubblicato il calendario delle attività previste con i giorni e orari di risposta telefonica oltre alle iniziative in presenza sull’intero territorio. Quest’anno la Fondazione per il Tuo cuore desidera in particolare puntare l’attenzione su: Fibrillazione atriale, Cardioncologia, Cardiologia di genere, Scompenso Cardiaco e Prevenzione dei fattori di rischio modificabili, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini a riguardo e prevenire alcune delle più diffuse patologie cardiovascolari. L’iniziativa di Cardiologie Aperte 2024 sarà anche l’occasione per Fondazione per il Tuo cuore e ANMCO per avviare l’importante progetto pilota del “Passaporto Cardio Oncologico”, un fascicolo elettronico per tutti i pazienti oncologici con l’obiettivo di ottenere un inquadramento cardiovascolare dei pazienti prima di iniziare le terapie, individuare eventuali complicanze causate da queste ultime, anche a distanza di anni, e garantire allo stesso tempo il miglior trattamento oncologico per i pazienti cardiopatici. Domenico Gabrielli – Presidente Fondazione per il Tuo cuore dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri e Direttore Cardiologia dell’Ospedale San Camillo di Roma – dichiara: “La riduzione della mortalità e l’allungamento della vita media ci impongono oggi una riflessione attenta poiché giocano un ruolo importante anche nello sviluppo delle malattie legate all’invecchiamento. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di ricovero ospedaliero, oltre che di mortalità, confermandosi insieme ai tumori tra le principali cause di invalidità. Oggi più che mai è dunque necessario lo sviluppo di azioni concrete educative di prevenzione e promozione della salute del cuore”. “Il rischio che ogni persona ha di sviluppare una malattia cardiovascolare – continua il prof. Gabrielli – dipende dall’entità dei fattori di rischio ma non esiste un livello a cui il rischio è nullo poiché vi sono dei fattori di rischio non modificabili rappresentati dall’età, dalla familiarità e dal sesso. Esistono però dei fattori di rischio modificabili su cui è invece possibile intervenire, riducendo considerevolmente il rischio cardiovascolare, grazie ad uno stile di vita sano, una corretta alimentazione e una correzione farmacologica appropriata laddove necessaria. Mi riferisco ad esempio all’ipertensione arteriosa, al diabete mellito, alla dislipidemia, al fumo, all’obesità e alla sedentarietà. Il suggerimento è dunque un’alimentazione equilibrata, un’adeguata attività fisica e l’abolizione di fumo e alcool, delle scelte salutari che apportano grandi benefici dal concepimento alla vecchiaia”. La Campagna per il Tuo cuore 2024 sarà attiva anche sui social con l’hashtag #cardiologieaperte2024. Per conoscere tutte le attività della Fondazione per il Tuo cuore e l’elenco delle Cardiologie aderenti alla Campagna è possibile consultare il sito www.periltuocuore.it.

Centrosinistra, Conte: lavorare per pace non per posizione unitaria

Centrosinistra, Conte: lavorare per pace non per posizione unitariaRoma, 6 feb. (askanews) – Fra le forze di sinistra e progressiste non si trova una sintesi unitaria sui temi delle guerre? “No, no, noi – ha risposto ai cronisti il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte – invece confidiamo che col dialogo si possa arrivare a una posizione che sia assolutamente… ma più che unitaria ci interessa una soluzione, una posizione che possa rafforzare chi sta lavorando a una exit strategy, una via d’uscita sia per quanto riguarda il conflitto russo-ucraino sia per quanto riguarda l’attuale carneficina cui stiamo assistendo, che si sta compiendo a Gaza”.


Secondo l’ex premier “non è tanto il problema di una posizione unitaria, dobbiamo lavorare perché maturi una posizione, si rafforzino ovviamente le istanze a favore di negoziati assolutamente di pace, sia in un conflitto che nell’altro”. Conte ha parlato a margine di un convegno sulle guerre organizzato dal Comitato per la democrazia costituzionale, nel corso del quale era atteso un suo intervento: essendo giunto sul posto in ritardo, il presidente del M5S ha comunque raggiunto la sala per un saluto con gli organizzatori, ai quali ha espresso “apprezzamento” per l’iniziativa che si era appena conclusa.