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Tag: Sanremo 2023

Eprcomunicazione, Mauro Isidori è il nuovo Cfo del gruppo

Eprcomunicazione, Mauro Isidori è il nuovo Cfo del gruppoMilano, 11 gen. (askanews) – Mauro Isidori è il nuovo Cfo del gruppo Eprcomunicazione e subentra come nuovo componente nel cda della capogruppo, società specializzata nella comunicazione e nelle relazioni pubbliche con forte connotazione digitale quotata all’Euronext Growth Milan e associata a UNA. L’ingresso nel board di Isidori, che prenderà il posto di consigliere esecutivo in sostituzione del dimissionario Valerio Gianni, è stato definito nel corso del consiglio di amministrazione di oggi, che ha anche conferito a Isidori le deleghe di Cfo. L’incarico, riporta una nota, si inserisce nell’ambito di un ampio processo di rafforzamento degli uffici amministrativi del gruppo.

“Diamo il benvenuto a Mauro Isidori che, con la sua competenza manageriale e finanziaria comprovata da anni di esperienze di successo sia in Italia che all’estero, rafforza in modo considerevole la governance del Gruppo”, ha dichiarato il Ceo di Eprcomunicazione Camillo Ricci. Nell’occasione, Ricci ha ringraziato Valerio Gianni per il lavoro svolto “con professionalità e dedizione” all’interno dell’azienda. Mauro Isidori è laureato in Economia e ha conseguito vari master in gestione aziendale e analisi finanziaria. In ruoli di crescente responsabilità, in aziende multinazionali in passato e ora in un’azienda italiana leader nel settore dell’entertainment, nonché in aziende nei settori dei servizi, delle compagnie aeree e della comunicazione. Ha acquisito un background internazionale, un profilo versatile e competenze sui temi di Finance, Supply Chain, General Services, Facility e Purchasing. Ha gestito budget fino a 100 mln di euro.

Il ministro tedesco Roth visita il MoSe di Venezia

Il ministro tedesco Roth visita il MoSe di VeneziaRoma, 11 gen. (askanews) – Il sistema MoSE, i cambiamenti climatici e l’ambiente lagunare sono stati al centro della visita al MoSE del ministro di Stato per la Cultura e i Media della Repubblica Federale di Germania, Claudia Roth. Il ministro e la delegazione tedesca sono stati accolti oggi sull’isola artificiale dal Commissario Straordinario per il MoSE, Elisabetta Spitz.

All’incontro erano presenti anche il prefetto di Venezia, Darco Pellos, e l’avvocato distrettuale dello Stato, Stefano Maria Cerillo. Nel corso della visita sono state illustrate le procedure di salvaguardia di Venezia e della sua laguna e il complesso sistema di tutela di un ambiente unico al mondo.

“La visita del ministro Roth da sempre attenta alle tematiche ambientali e della sostenibilità – ha affermato il commissario Spitz – ci ha dato modo, ancora una volta di sottolineare come Venezia oggi non solo sia protetta dalle acque alte e dagli effetti dei cambiamenti climatici, ma sia titolare di un know-how di assoluta eccellenza, grazie a un vastissimo sistema di conoscenze e competenze multidisciplinari, che ne fa un punto di riferimento per altri paesi impegnati nella protezione del proprio territorio”.

Fiaso: per messa in sicurezza antincendio ospedali servono 7 miliardi

Fiaso: per messa in sicurezza antincendio ospedali servono 7 miliardiRoma, 11 gen. (askanews) – Servono 7 miliardi per la messa in sicurezza antincendio degli ospedali. È la conclusione dell’indagine promossa dalla Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, tra le associate per verificare lo stato di applicazione e il fabbisogno finanziario per l’applicazione della normativa anti incendio prevista dal D.M. 19/03/2015. I dati sono stati raccolti a dicembre del 2023 su un campione del 19% dei presidi ospedalieri e del 12% delle strutture sanitarie che erogano prestazioni ambulatoriali, riabilitative e di diagnostica, aderenti alla Fiaso. La normativa antincendio del 2015, che era andata a sostituire la regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private del settembre 2002, poneva la scadenza di un anno per la presentazione di piani di progetto che prevedessero la conformità di impianti elettrici e sistemi di gestione della sicurezza di tutti i plessi delle aziende sanitarie e ospedaliere. L’indagine Fiaso rileva che il 70% delle aziende sanitarie aveva formalizzato, come previsto, entro il 2016 il piano con il progetto di adeguamento e il relativo quadro economico. Nel 2020 con la pandemia le aziende sanitarie hanno concentrato sulla lotta al covid tutti gli sforzi, per questo motivo sono arrivate una serie di proroghe alle scadenze previste dalla normativa antincendio che ha spostato il termine finale per gli adeguamenti al 2028. “Il vero nodo però è l’accesso alle risorse – spiega il presidente Fiaso, Giovanni Migliore – il 90% dei piani presentati è tuttora privo della necessaria copertura finanziaria per il completamento della messa in sicurezza delle strutture sanitarie e alcuni quadri economici richiederanno sicuramente un adeguamento dei prezzi previsti ormai anni fa”. La Fiaso ha calcolato, sulla base dei piani esistenti, che la richiesta media per il completamento della messa in sicurezza di un ospedale è di circa 36 milioni di euro, mentre per un plesso territoriale sono necessari circa 6 milioni di euro. Complessivamente, considerando tutte le strutture delle aziende sanitarie a servizio della salute pubblica, la dotazione finanziaria richiesta sarebbe di circa 7 miliardi di euro. Secondo la ricognizione fatta in Commissione Affari sociali, sanità del Senato, sarebbero circa 10,5 miliardi le risorse già stanziate e non utilizzate per la realizzazione del programma pluriennale di interventi finalizzati alla ristrutturazione edilizia e all’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, di cui all’articolo 20, comma 1, della legge 11 marzo 1988, n. 67. E questa mattina è in approvazione proprio in Commissione al Senato, a prima firma del senatore Francesco Zaffini, una risoluzione per la realizzazione di piano straordinario. “Ribadiamo il nostro sostegno alla formulazione di un nuovo piano straordinario e urgente per la messa in sicurezza del patrimonio sanitario pubblico – conclude il presidente Fiaso Migliore – È indispensabile però semplificare le regole per l’accesso a questi fondi e formulare un nuovo calendario per l’adeguamento alla normativa antincendio con tempi e risorse certe. Come preannunciato ieri, siamo come aziende sanitarie pronti a fare la nostra parte”.

M.O., Conte: è carneficina, il governo di Netanyahu va condannato

M.O., Conte: è carneficina, il governo di Netanyahu va condannatoRoma, 11 gen. (askanews) – “Quello che non si può accettare è far finta di nulla: il Governo israeliano di Netanyahu va fermamente condannato e tutti, tutta l’Unione europea, tutti gli Stati che dicono di appartenere a questa civiltà, alla culla della civiltà occidentale, devono agire per dire a Netanyahu che questa cosa è inaccettabile, non potranno avere il nostro appoggio”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, parlando a margine di una conferenza stampa nella sede del Movimento.

“Visto che parliamo di democrazia, giustamente, e parliamo di principi democratici, e spesso sia per quanto riguarda l’Ucraina che Israele, tutti a parlare.. ‘noi difendiamo la democrazia’. Non è che i difendiamo la democrazia: difendiamo principi democratici. E sicuramente – ha sottolineato l’ex premier – un principio democratico basilare è che non possiamo assistere a questa carneficina quotidiana che addirittura ha fatto lievitare a più di ventimila le vittime civili palestinesi, in prevalensza donne e bambini. E lo Stato italiano, inutile girarci intorno, è ignavo su questa cosa, in due occasioni al Consiglio di sicurezza si è astenuto su due risoluzioni che – udite udite – propugnavano una tregua umanitaria”. Rispondendo a una domanda sullo Stato di Palestina, l’ex premier ha detto: “Sicuramente il tema c’è perché due popoli due Stati significa anche il riconoscimento della Palestina, ma occorre che ci sia un’Autorità palestinese che si possa rinforzare, ricostituire, essere credibile, spendibile. Sicuramente siamo favorevoli al riconoscimento dello Stato palestinese, ma ripeto, i presupposti tradizionali per il riconoscimento di uno Stato devono anche esserci. L’obiettivo è due Stati per due popoli”.

Premierato, la maggioranza: l’impianto non si tocca

Premierato, la maggioranza: l’impianto non si toccaRoma, 11 gen. (askanews) – L’impianto, e dunque l’elezione diretta del premier, “non si tocca” ed eventuali proposte di modifica della maggioranza saranno condivise da tutti i partiti che ne fanno parte. Lo hanno spiegato i capigruppo di Fdi e Lega, Malan e Romeo, lasciando la riunione in corso al Senato sulle riforme.

Nell’incontro non si sarebbe entrati nel merito, ma – viene spiegato – è stato stabilito un metodo. Gli emendamenti potrebbero essere proposti dal relatore o dal governo o essere sottoscritti da tutti i capigruppo.

Hockey prato, Italia femminile cerca in India pass per Parigi 2024

Hockey prato, Italia femminile cerca in India pass per Parigi 2024Roma, 11 gen. (askanews) – Si gioca a Ranchi (India), dal 13 al 19 gennaio 2024, il torneo di qualificazione olimpica che vede la partecipazione della nazionale italiana femminile di hockey su prato. Sono otto – si legge in una nota – le squadre ammesse e le prime tre classificate otterranno la Carta Olimpica per Parigi 2024.

Con l’Italia (n. 19 al mondo), partecipano la testa di serie n.1 Germania (n. 5 al mondo), India (6), Nuova Zelanda (9), Giappone (11), Cile (14), Stati Uniti (15), e Repubblica Ceca (25). L’Italdonne è arrivata in India lo scorso 4 gennaio (seconda squadra ad aver raggiunto Ranchi, dopo l’India nazione ospitante) per perfezionare la preparazione e ambientarsi a clima e terreno. Le Azzurre sono inserite nel girone B con Nuova Zelanda, Stati Uniti e India; questo il programma delle gare (orario italiano):

Sabato 13 gennaio (h. 12:30): Italia-Nuova Zelanda Domenica 14 gennaio (h. 12:30): Italia-Stati Uniti Martedì 16 gennaio (h. 15:00): India-Italia Al termine della fase a gironi le ultime quattro parteciperanno a una “mini pool” per determinare i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto, ma sono le prime due classificate dei due gironi a giocare le partite che valgono Parigi 2024: giovedì 18 gennaio (alle 12 e alle 15) si giocano infatti le due semifinali incrociate (la prima di un girone contro la seconda dell’altro raggruppamento) e chi vince partecipa alla finale del giorno successivo (h. 15), ma soprattutto ottiene la certezza della qualificazione ai Giochi. Per le due nazionali perdenti le semifinali, la partita della vita è quella per il bronzo nella competizione, che si gioca alle 120 italiane di venerdì 19.

A ospitare le partite, che si giocano nella regione indiana del Jharhand, è il Marang Gomke Jaipal Sing Hockey Stadium di Ranchi. “Siamo entusiasti e onorati di partecipare al torneo di qualificazione per i Giochi Olimpici di Parigi”, ha dichiarato nella nota Andres Mondo, allenatore della nazionale italiana femminile di hockey su prato, “Attualmente siamo al 19esimo posto del ranking mondiale e consapevoli che affronteremo squadre molto forti, molte delle quali si trovano sopra di noi nel ranking mondiale; dopo una preparazione intensa e la disputa di alcune amichevoli, le nostre aspettative sono però quelle di essere competitivi: vogliamo giocare alla pari con tutte le nostre avversarie, per dimostrare sul campo il valore del duro lavoro che abbiamo svolto. Partecipare a un torneo in India è un’esperienza straordinaria, con tutta la ricchezza culturale e l’entusiasmo che questo Paese porta con sé; inoltre affrontare la squadra di casa è qualcosa di davvero emozionante: sappiamo che sarà una sfida difficile, ma siamo pronti ad affrontarla con determinazione. Siamo ben consapevoli delle difficoltà ma crediamo nelle nostre capacità e siamo pronti a dare il massimo: non vediamo l’ora di iniziare il nostro torneo!”. Queste le 18 atlete convocate da Andres Mondo per il torneo di qualificazione olimpica di Ranchi:

Portieri: Lucia Caruso, Agustina D’Ascola Difensori: Maria Del Rosario Aleman, Sofia Laurito, Camila Machin, Sara Puglisi (capitano) Centrocampisti: Elettra Bormida, Teresa Dalla Vittoria, Maria Emilia Garcia Munitis, Maria Emilia Inaudi, Ailin Oviedo, Mercedes Pastor, Ivanna Pessina Attaccanti: Antonella Bruni, Federica Carta, Guadalupe Moras, Lara Oviedo, Antonella Rinaldi

Cinema, Mario Martone vince il Nastro dell’anno per il Documentario

Cinema, Mario Martone vince il Nastro dell’anno per il DocumentarioRoma, 11 gen. (askanews) – Nastro dell’anno per il Documentario a Mario Martone, autore che con curiosità e passione ha firmato nel 2023 il racconto affettuosamente inedito di Laggiù qualcuno mi ama, dedicato a Massimo Troisi, ma anche l’originalità di Un ritratto in movimento. Omaggio a Mimmo Jodice che svela l’arte e la filosofia di un grande fotografo. Lo ha annunciato il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani che consegnerà al regista questo riconoscimento di eccellenza nel corso della premiazione che si terrà nelle prossime settimane a Roma con Nastri e premi speciali ai vincitori, scelti tra i 55 titoli della selezione ufficiale oggi annunciati, fra ‘Cinema del Reale’, film su ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ e quest’anno anche una ‘cinquina’ speciale dedicata all’Arte.

“Presentati rispettivamente alla Berlinale e al Torino Film Festival, sono due film che lasciano un segno speciale nella memoria del cinema e nel racconto di personaggi diversi, eppure legati da un filo che, oltre Napoli – si legge nella motivazione del Premio – intreccia la rilettura affettuosa di un grande protagonista molto amato e mai dimenticato all’estetica di un artista, un ‘gigante’ come lo definisce Martone, che mette a fuoco in ogni scatto una sorta di manuale ‘filosofico’ del vivere, lasciandoci godere di una bellezza che va oltre lo sguardo”. Il Nastro dell’anno è un riconoscimento che nei Documentari, come tra i migliori titoli del cinema, premia l’eccellenza e la particolare qualità di un film “speciale”. “Un Nastro d’Argento quest’anno già annunciato per il cinema a Paola Cortellesi per l’exploit di un film straordinario come C’è ancora domani – ricorda a nome del Direttivo la Presidente, Laura Delli Colli – e andato per i documentari nel 2022 a Giuseppe Tornatore per Ennio sul grande Morricone, e nel 2023 al film di Francesco Zippel su Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America”.

I due documentari per i quali Mario Martone riceve il Nastro dell’anno fanno parte della selezione dei 55 concorrenti di quest’anno, scelti tra i 130 titoli proposti nel 2023 dai Festival più importanti o nelle rassegne specializzate e comunque presentati anche su reti o piattaforme televisive. In selezione un panorama ricco di temi, storie e personaggi che non dimentica l’attualità ma neanche la Storia recente con uno sguardo particolare rivolto al presente nel cinema del reale in un anno drammatico tra migrazioni, guerre, femminicidi, allarme per le mutazioni climatiche e, nel mondo degli Spettacoli e nella Cultura, dedica un’attenzione speciale, con il Cinema, ai protagonisti della musica. La selezione ufficiale, sul coordinamento dei 130 titoli editi, a cura di Maurizio di Rienzo, è firmata dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI): Laura Delli Colli (Presidente), Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi.

Campionato mondiale pizza dal 9 all’11 aprile al Palaverdi di Parma

Campionato mondiale pizza dal 9 all’11 aprile al Palaverdi di ParmaRoma, 11 gen. (askanews) – Riparte la voglia di pizza made in Italy dopo il periodo in chiaroscuro dovuto agli anni pandemici (2020 2021 2022) e al contesto legato alla ripartenza economica: i dati dell’anno 2023, al 31 dicembre, registrano che sono infatti nate 3.730 nuove attività con pizza, su un totale di 18.219 nuove attività di ristorazione (il 20% del totale). L’andamento economico di nuova vitalità, dopo il periodo del primo trimestre 2023 altalenante con una crescita nel numero delle nuove imprese della ristorazione pari al 9% a fronte di un parallelo aumento delle cessazioni (+15%), sembra certificare una normalizzazione della situazione determinatasi dal Covid con una enorme selezione e con un ricambio delle attività.

A fotografare un cambio di passo e un segnale di ripresa del settore è il 31° Campionato Mondiale della Pizza, la più importante manifestazione dedicata ai professionisti e organizzata a Parma dal 9 all’11 aprile presso il Palaverdi, collocato all’interno del Polo Fieristico di Parma (Viale delle Esposizioni 393/a). Alla nuova edizione del 2024, con iscrizioni già aperte dal 1° dicembre, sarà possibile aderire fino al 15 gennaio al prezzo scontato di 200 € Iva compresa, il prezzo poi varierà fino al 28 febbraio ad euro 230 per poi passare ai normali 250 € fino ad esaurimento dei posti. Al titolo di campione del mondo possono concorrere tutti i pizzaioli professionisti – intesi come titolari di una pizzeria o come persone che lavorino in pizzeria – che abbiano compiuto 16 anni di età. Per iscriversi è sufficiente registrarsi sul sito Web www.campionatomondialedellapizza.it e selezionare la competizione (o anche più gare) a cui si intende partecipare. La scorsa edizione del Campionato Mondiale della Pizza ha coinvolto 52 nazioni (Italia, Usa, Francia, Australia, Brasile, Thailandia, Messico, Canada, Germania, Gran Bretagna, Polonia, per citarne alcune), con 711 concorrenti.

Per l’edizione 2024, i pizzaioli iscritti al Campionato Mondiale della Pizza saranno chiamati a confrontarsi in gare di cottura (come ad esempio, Pizza classica, Pizza senza glutine, Pizza napoletana STG, Pizza in teglia, Pizza in pala, Triathlon, ovvero tre sfide individuali scelte tra le categorie precedenti). A queste si affiancano gare di abilità, quali Freestyle (una spettacolare esibizione acrobatica a ritmo di musica), Pizza più larga (ai concorrenti viene richiesto di allargare il più possibile una palla di 500 grammi di pasta), Pizza a due (chef e pizzaiolo lavorano in combinata per realizzare un piatto unico), Pizzaiolo più veloce (vince chi allarga più velocemente cinque dischi di pasta). Torna per il 31° Campionato Mondiale della Pizza anche il Trofeo Heinz Beck – I primi piatti in pizzeria: una gara unica e innovativa, sotto l’occhio severo e attento dello chef tri-stellato Michelin Heinz Beck, a Parma nella veste di giurato d’eccezione. A gareggiare sono i primi piatti di qualità, artigianali ed “espressi” creati dai cuochi delle pizzerie.

La competizione, che è occasione per sottolineare come negli anni i pizzaioli siamo diventati sempre più professionali e che la pizza ora, sia sinonimo, come merita, di ricerca e alta cucina declinata anche con alternative gluten free, vegetariane e vegane, prevede momenti di celebrazione approfondimento e formazione come il Premio speciale dedicato alla Sostenibilità – in collaborazione Agugiaro & Figna Molini e il Pizza World Forum. Non mancheranno dibattiti sul gluten free, sulle nuove tendenze e uno sul tema “Esistono differenze di genere in pizzeria e al ristorante?”.

Ucraina,Schlein: da Pd supporto pieno senza deleghe in bianco a governo

Ucraina,Schlein: da Pd supporto pieno senza deleghe in bianco a governoRoma, 11 gen. (askanews) – Ieri non c’è stata “alcuna astensi su pieno supporto a Ucraina, il Pd ha votato compattamente la sua risoluzione in cui c’era tutto quello che ci doveva essere: proseguire il supporto per la difesa dell’Ucraina e aggiunto una cosa per noi importante cioè la richiesta e la necessità di uno sforzo diplomatico dell’Ue . Una risoluzione che è passata con il voto delle altre opposizioni anche se non su tutti i punti , e con l’astensione della maggioranza . Ci siamo astenuti su quella della maggioranza perché non diamo deleghe in bianco in politica estera a un governo incapace, l’unica iniziativa sull’Ucraina e la telefonata con i due comici e non è sufficiente,questo abbiamo detto ieri. E’ passato un anno e non c’è stata nessuna iniziativa de governo” per risolvere la guerra in Ucraina. Lo ha affermato Elly Schlein in conferenza stampa ha risposto a chi le chiedeva del voto di ieri sugli aiuti all’ucraina.

Ambiente: Liguria, Friuli e Trentino le Regioni con più flora

Ambiente: Liguria, Friuli e Trentino le Regioni con più floraRoma, 11 gen. (askanews) – Liguria, Friuli Venezia-Giulia e Trentino-Alto Adige sono le regioni più ricche di flora in Italia, anche se tanta ricchezza comprende presenze record di specie aliene. Il dato arriva da uno studio pubblicato sulla rivista “Plants” e coordinato da Lorenzo Peruzzi, professore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e direttore dell’Orto e Museo Botanico dell’Ateneo.

“In ambito ecologico è noto che, all’aumentare dell’area disponibile, aumenta anche il numero di specie – spiega Peruzzi – Pertanto, quando si parla di ricchezza floristica, non basta riferirsi al numero di specie presenti, ma bisogna anche tenere conto dell’ampiezza del territorio. Il fenomeno, modellizzabile con funzioni matematiche, è noto col nome di Relazione Specie-Area (acronimo SAR, Species-Area Relationship, in inglese) ed è sullo studio di questa relazione nella flora italiana che si è basata la nostra ricerca”. Dai risultati emerge così che le regioni più ricche di flora sono Liguria, Friuli Venezia-Giulia, Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Valle d’Aosta, mentre Sardegna, Puglia, Sicilia, Emilia-Romagna e Calabria sono le più povere. Considerando solo le specie autoctone, la classifica varia leggermente: il Trentino-Alto Adige esce dai primi posti e terzo sul podio arriva l’Abruzzo, mentre resta tutto invariato in coda. Per quanto riguarda infine le specie aliene, le regioni più ricche sono Liguria, Lombardia, Friuli Venezia-Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto, mentre Basilicata, Valle d’Aosta, Molise, Calabria e Puglia sono le più povere.

“Abruzzo, Valle d’Aosta e Molise sono regioni di particolare interesse naturalistico poiché mostrano una ricchezza floristica autoctona superiore all’atteso e una aliena inferiore – dice Peruzzi – Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna mostrano invece problemi di conservazione potenzialmente gravi a causa alle invasioni biologiche, poiché in queste regioni tali rapporti sono invertiti. In particolare, la Toscana mostra livelli di ricchezza floristica solo lievemente inferiore all’atteso. Ciò significa, semplificando, che in questa regione vi sono più o meno tante specie native quante era lecito attendersi sulla base dell’ampiezza del suo territorio, ma anche purtroppo molte più aliene dell’atteso”. “Abbiamo costruito un dataset di 266 flore di varie estensioni, da minuscoli isolotti come Stramanari in Sardegna ai circa 302mila km2 dell’intero territorio nazionale, e poi applicato la Relazione Specie-Area per l’intera flora vascolare italiana, per le sole specie native e per le sole specie aliene – aggiunge Marco D’Antraccoli, curatore dell’Orto Botanico dell’Università di Pisa – in questo modo siamo riusciti a valutare, per ogni flora, se il numero di specie censito fosse al di sopra o al di sotto dei valori attesi per l’area del territorio in esame”.

“L’utilità di questo studio va oltre il poter confrontare in modo oggettivo la ricchezza floristica delle varie regioni italiane, ricavandone una sorta di ‘classifica’ – conclude Lorenzo Peruzzi – Infatti, per la prima volta abbiamo ricavato delle costanti specificatamente calibrate per il territorio italiano che consentiranno d’ora in poi agli studiosi di calcolare agevolmente il numero di specie di piante vascolari attese per una data area”. Oltre a Lorenzo Peruzzi e Marco D’Antraccoli, hanno collaborato alla ricerca Francesco Roma-Marzio, curatore dell’Erbario del Museo Botanico dell’Università di Pisa, Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti dell’Università di Camerino, e Gabriele Galasso del Museo Civico di Storia Naturale di Milano.