Basket, la favola del Sud Sudan qualificato a Parigi 2024Roma, 2 set. (askanews) – Il Sud Sudan alle Olimpiadi del basket. Il sogno che si avvera per lo stato considerato il più povero del mondo, indipendente soltanto dal 2011, duramente colpito dalla guerra civile negli ultimi anni e privo in patria di un palazzetto al coperto. Eppure, superando l’Angola 101-78 e finendo primo nella classifica del Gruppo M ai Mondiali di basket in corso nelle Filippine, ha festeggiato il pass olimpico complice anche la mancata vittoria dell’Egitto sulla Nuova Zelanda con un margine superiore ai 24 punti.
Un miracolo sportivo per le Bright Stars di coach Royal Ivey e di Luol Deng, l’ex stella NBA e presidente federale che ha firmato il miracolo di conquistare un traguardo impensabile per un paese poverissimo nato soltanto nel 2011. Carlik Jones ha prodotto un’altra prestazione eccezionale con 26 punti, 7 rimbalzi e 15 assist; e anche 18 di Shayok, 15+10r di Gabriel e 10 di Deng per il Sud Sudan. Per l’Angola 21 di Dundao, 10p+13r di Bango. Il Sudan del Sud ha fatto il suo esordio ai Giochi olimpici nel 2016. Il Comitato Nazionale Olimpico Sudsudanese è stato ammesso al Comitato Olimpico Internazionale quale 206º Paese durante la 128ª Sessione del CIO a Kuala Lumpur, in Malaysia, il 2 agosto 2015.
Venezia80, Women in Cinema Award dedicato al talento delle donneRoma, 2 set. (askanews) – Si svolgerà il prossimo 5 settembre alle 17.30 all’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior la settima edizione del premio Women in Cinema Award, riconoscimento curato e prodotto da Claudia Conte, conduttrice, opinionista e attivista per i diritti umani, che è allo stesso tempo anche testimonial del premio.
Il Women in Cinema Award, che si svolgerà nell’ambito della 80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia alla presenza del Direttore Alberto Barbera con il patrocinio del Ministero della Cultura, intende da sempre valorizzare il talento delle donne nell’arte e nel cinema in particolare. Questa settima edizione è dedicata al tema della violenza sulle donne, dopo aver lo scorso anno dato voce alle donne turche e iraniane. A ricevere i premi Wica, conferiti da un’Academy tutta al femminile, quest’anno saranno: il premio Oscar Jane Campion, la ricercatrice di fama mondiale Ilaria Capua, la regista e sceneggiatrice Kaouther Ben Hania che racconta la difficile condizione della donna in Tunisia, l’iconica attrice e regista Monica Guerritore, l’energetica e talentuosa cantante Noemi, Chiara Sbarigia prima donna a presiedere istituzioni centrali per l’industria dell’audiovisivo come Cinecittà e APA. “Si tratta di sei figure femminili straordinarie: registe, produttrici, attrici, cantanti, ricercatrici scientifiche, professioniste di grande prestigio, ognuna delle quali ha dimostrato un impegno senza pari nella propria area all’interno del panorama cinematografico globale con uno sguardo attento al mondo delle donne e alla parità di genere”, si legge nelle motivazioni.
“Quest’anno abbiamo scelto di dedicare Wica al tema della violenza sulle donne – spiega Claudia Conte – perché siamo davanti ad una vera e propria emergenza ed è importante mantenere i riflettori accesi. Secondo l’Istat il 31,5% delle donne ha subito una qualche forma di violenza. Noi vogliamo non solo esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, ma anche incoraggiarle a denunciare”. Claudia Conte non nasconde l’importanza che ha il premio per lei: “È un progetto a cui tengo tantissimo. L’ho ideato insieme ad Angela Prudenzi e Cristina Scognamillo supportate da un’Academy di penne eccellenti. Averlo visto nascere e crescere in questo modo così straordinario mi riempie di gioia. È un progetto che nasce dalle donne per le donne, esempio di leadership femminile, di virtuosa collaborazione, solidarietà e sostegno reciproco”. Anche il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha espresso il suo apprezzamento per il premio: “Si tratta di un’iniziativa importante, su una tematica della quale non si discute mai abbastanza voglio complimentarmi con coloro che hanno realizzato l’iniziativa, certo che potrà essere d’esempio”.
Accanto ai Women in Cinema Award quest’anno anche il Premio KPMG|WiCA che sarà consegnato alla produttrice Verdiana Bixio. Partner culturali di WiCA sono ICFF – Italian Contemporary Film Festival, Women Of Change, l’Age d’Or.
Ustica, Pinelli (Csm): la Procura di Marsala renda accessibili gli attiRoma, 2 set. (askanews) – “Le affermazioni di Giuliano Amato sulla strage di Ustica aprono, dopo quarant’anni scenari veramente inquietanti che impongono il giusto riconoscimento di quegli organi dello Stato che fin dall’inizio cercarono di ricostruire la verità dell’accaduto e le relative responsabilità. Tra questi mi pare doveroso ricordare Paolo Borsellino, a capo della Procura della Repubblica di Marsala. In quel ruolo, il dottor Borsellino portò avanti, con la consueta e riconosciuta capacità professionale e rettitudine morale, una delicatissima attività di indagine scontrandosi sovente con reticenze e depistaggi. Basti ricordare la vicenda sul radar di Marsala, come ricostruito meritevolmente dal compianto giornalista Andrea Purgatori”. E’ quanto si legge in una nota del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli.
“Per tali ragioni, condividerò – annuncia – con l’intero Consiglio Superiore di valutare l’opportunità di avanzare alla Procura della Repubblica di Marsala la richiesta di rendere accessibili tutti gli atti del procedimento di potenziale interesse di quell’inchiesta, nonché il compendio documentale delle iniziative portate avanti dal dottor Borsellino all’epoca. Tutto ciò, non solo per dare memoria ancora una volta dello straordinario contributo nell’interesse dello Stato da parte di Paolo Borsellino, ma anche per un dovere di carattere morale nei confronti dei familiari delle vittime, di vedere finalmente riconosciuto il diritto alla ricostruzione – per quanto possibile – della verità storica della tragedia di Ustica”, conclude Pinelli.
Atletica, Andy Diaz vince il triplo nella Diamond League a XiamenRoma, 2 set. (askanews) – Una vittoria italiana a Xiamen, nella tappa cinese della Wanda Diamond League. È quella nel triplo di Andy Diaz (Foto Colombo/Fidal) che atterra a 17,43 (-0.7) all’ultimo salto, incrementando il 17,25 (-0.3) del secondo turno con cui si era portato al comando. Per il primatista nazionale è il secondo successo dell’anno nel massimo circuito, dopo aver trionfato al Golden Gala di tre mesi fa a Firenze con il record di 17,75. L’atleta che si allena a Castelporziano (Roma), e che attende di poter rappresentare l’Italia nelle competizioni internazionali, si toglie la soddisfazione di battere il fresco campione del mondo Hugues Fabrice Zango (Burkina Faso), oro a Budapest, sconfitto con 17,22 (-0.6). Ancora un’ottima prova di Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli. La finalista mondiale è quarta in 54.08 con il secondo tempo in carriera, a soli diciannove centesimi dal suo record italiano della scorsa settimana. Il campione olimpico Marcell Jacobs corre in 10.05 (+0.4) sui 100 metri, dopo l’argento iridato nella 4×100, e pareggia il primato stagionale ottenuto in semifinale ai Mondiali. Al traguardo si piazza settimo mentre vola lo statunitense Christian Coleman che eguaglia la migliore prestazione mondiale dell’anno con 9.83 davanti al 9.85 del sorprendente giamaicano Kishane Thompson, terzo Fred Kerley in 9.96. Negli 800 è dodicesimo Simone Barontini in 1:45.42 e il keniano Emmanuel Wanyonyi si prende la rivincita dei Mondiali realizzando la world lead con 1:43.20 sul canadese Marco Arop (1:43.24), quindicesima Gaia Sabbatini nei 1500 in 4:07.94, nel disco senza misura Daisy Osakue con tre nulli. In cima alle liste mondiali di questa stagione anche l’ucraina Yaroslava Mahuchikh con 2,02 nell’alto e la keniana Beatrice Chebet sui 3000 in 8:24.05.
Marzio Innocenti si candida per secondo mandato a guida FederugbyRoma, 2 set. (askanews) – Marzio Innocenti ha annunciato la propria intenzione di candidarsi per un secondo mandato quale Presidente della Federazione Italiana Rugby in occasione dell’Assemblea delle Società del Comitato Regionale Veneto svoltasi sabato 2 settembre a Silea (Treviso).
Eletto per la prima volta alla guida del movimento rugbistico italiano il 13 marzo del 2021, l’attuale massimo dirigente del rugby italiano ha scelto il momento d’incontro del Comitato Regionale che ha guidato per due mandati – dal 2013 al 2021 – per manifestare la propria intenzione di concorrere per proseguire, nel quadriennio olimpico 2024/28, il lavoro avviato con la consiliatura attualmente in corso. “Devo molto al rugby veneto, prima come giocatore, poi come tecnico, infine come dirigente sportivo, e l’aver scelto il consesso delle Società di una Regione che, per storia, tradizione e passione è uno dei punti di riferimento del nostro sport in Italia per rinnovare la mia disponibilità e il mio desiderio di proseguire nel percorso avviato nel 2021 ha, per me, un valore fortemente simbolico” ha detto Marzio Innocenti ufficializzando la propria ricandidatura.
“La volontà è quella di proseguire nel dare dare concretezza a una visione ben precisa che abbiamo del rugby italiano, nella quale le Società hanno creduto e che dovrà progredire nelle stagioni che ci attendono, in continuità con quello che è stato realizzato nei primi due anni e mezzo di lavoro, a partire dalla riforma e dal consolidamento dell’attuale sistema di formazione, all’insegna della stabilità per tutto il rugby italiano” ha detto Innocenti. “Il prossimo quadriennio sarà un crocevia per il rugby internazionale, indirizzato verso un’evoluzione che è vitale per la sostenibilità del nostro sport in tutti i Paesi, a ogni livello. Il nostro movimento sta ritrovando slancio ed entusiasmo, dalla base sino alla maglia azzurra, un motivo di ispirazione per migliaia di bambine e bambini che si avvicinano al nostro Gioco. Per noi, per me, il miglior stimolo a proseguire in questa avventura, che ha nel bene assoluto del rugby italiano il solo fine ultimo” ha concluso il Presidente nell’annunciare l’intenzione di candidarsi per guidare il movimento per un secondo mandato.
Mini Cooper, arriva la quinta generazione All ElectricMilano, 2 set. (askanews) – Arriva la quinta generazione della Mini Cooper (gruppo Bmw) a tre porte, presentata in versione solo elettrica. Due le varianti Cooper E e Cooper SE, più potente e con più autonomia.
La nuova Mini Cooper riprende gli elementi stilistici dell’iconico modello, fra cui i fari anteriori circolari, rivisitati in chiave ancora più minimalista. Anche gli interni sono minimali: al centro il nuovo display oled per l’infotainment, mentre per le funzioni di guida c’è la nuova “toggle bar”. Il tutto è gestito dal nuovo sistema operativo 9 basato su Android. Al debutto l’assistente vocale attivabile con “Hey Mini”. Numerosi i sistemi di assistenza alla guida gestiti da 12 sensori a ultrasuoni e 4 telecamere sorround view che consentono alla vettura di parcheggiarsi da sola. La Mini Cooper E monta un motore elettrico da 184 CV (290 Nm di coppia) per uno 0-100 km/h in 7,3 secondi e una batteria da 40,7 kW per 305 km di autonomia (Wltp). La versione SE invece ha una potenza di 218 CV (330 Nm di coppia), per uno 0-100 in 6,7 secondi e una batteria da 54,2 kW, con un’autonomia che può arrivare a 402 chilometri. Le batterie sopportano rispettivamente ricariche fino a 75 e 95 kW per passare dal 10 all’80% in circa 30 minuti. La nuova All-Electric Mini Cooper è disponibile in quattro allestimenti, fra cui la sportiva John Cooper Works.
Patto Stabilità, Gentiloni: ottimista su intesa, non estenderemo stopCernobbio (Co), 2 set. (askanews) – Ottimista (“se volete, per necessità”) che si possa raggiungere una intesa sulla riforma del patto di stabilità e crescita entro la fine dell’anno, anche perchè un mancato accordo vorrebbe dire ritornare alle difficoltà delle vecchie regole, che non sono riuscite né a promuovere la crescita né a ridurre il debito. Esclusa, comunque, un’estensione al 2024 della sospensione delle regole di bilancio, decisa nel 2020 pochi giorni dopo lo scoppio della pandemia. A dirlo è il Commissario Ue all’economia, Paolo Gentiloni, intervenuto sabato alla seconda giornata del forum Ambrosetti dedicata all’Europa.
“Dobbiamo trovare entro la fine dell’anno un’intesa sul patto di stabilità e di crescita, sono soddisfatto del fatto che i governi stiano lavorando sulla base della proposta della Commissione e sono ottimista, se volete per necessità, sul fatto che si possa raggiungere una intesa entro fine anno”, ha dichiarato Gentiloni, parlando con la stampa a margine del forum. “Noi abbiamo deciso di sospendere le regole del patto di stabilità il 17 marzo del 2020, dopo la dichiarazione della pandemia. Le abbiamo prolungate abbastanza facilmente nel 2021, con qualche discussione nel 2022, con molte discussioni nel 2023. Non le prolungheremo nel 2024”. Secondo Gentiloni, un mancato accordo sul nuovo patto di stabilità, e quindi un ritorno alla situazione precedente, “metterebbe in luce le difficoltà delle regole precedenti”. Regole che, “pur avendo degli elementi certamente utili, positivi e da confermare, non sono riuscite né a promuovere la crescita né a ridurre sostanzialmente il debito, quindi riproporle non sarebbe sicuramente ideale”, ha evidenziato. Christine Lagarde, “ci ricorda spesso che raggiungere questa intesa è fondamentale anche nella valutazione complessiva che la Bce fa della situazione dei mercati e questo credo sia anche uno dei motivi aggiuntivi per cui bisogna lavorare con grande spirito di responsabilità per trovare un’intesa”.
L’11 settembre, Bruxelles aggiornerà le proprie previsioni economiche e il contesto, seppur non di recessione, vede comunque un rallentamento dell’economia, per cui è fondamentale per l’Unione europea essere competitiva. “La crescita rallenta perché sulla manifattura pesano i costi dell’energia, pesa, soprattutto per alcuni paesi, il rallentamento della Cina. Speriamo che nel settore dei servizi la stagione turistica contribuisca anche alla ripresa della crescita”, ha spiegato Gentiloni. “Siamo in un contesto di persistente inflazione, un contesto credo di rallentamento ma non di recessione, un contesto nel quale è fondamentale l’Unione europea sia competitiva”. “Essere competitivi – ha sottolineato Gentiloni – significa tre cose: primo, dobbiamo usare le risorse che abbiamo. Si parla spesso della necessità di nuove risorse, ma non dimentichiamo che abbiamo le risorse del Next Generation Ue che sono tuttora da impegnare e costituiscono per la Ue una massa finanziaria senza precedenti. Secondo, dobbiamo trovare entro la fine dell’anno un’intesa sul patto di stabilità e di crescita. La terza condizione – ha proseguito – è mettere in campo nuovi strumenti per rafforzare la competitività, anche perchè Next Generation Eu si conclude nel 2026 e per la Ue deve venire la necessità di mettere in campo nuove risorse. E’ una discussione non facile ma alla quale sarebbe sbagliato sottrarsi. Perchè – ha concluso – come ha ricordato il Presidente della Repubblica Mattarella non possiamo perdere le grandi opportunità che l’Europa ha di fronte”.
L’Argentina è in una situazione complicataRoma, 2 set. (askanews) – Gli hedge fund hanno aumentato le scommesse contro le obbligazioni argentine poiché l’emergere del candidato della destra radicale Javier Milei ha accresciuto i timori degli investitori che il paese si appresti a eleggere un leader che farà fatica a governare in preda a una crisi economica.
Il valore totale delle obbligazioni argentine prese in prestito dagli investitori per scommettere su un calo dei prezzi è aumentato del 65% da quando Milei, un sedicente “anarco-capitalista”, ha vinto le primarie il mese scorso in vista delle elezioni presidenziali di ottobre. I piani di Milei di tagliare radicalmente la spesa pubblica e di dollarizzare l’economia in difficoltà del paese – riporta il Financial Times – hanno scosso i mercati valutari e del reddito fisso del paese. Secondo i dati di S&P Global Market Intelligence, il valore delle posizioni corte contro obbligazioni argentine prestate dalle banche depositarie internazionali è attualmente di 41 milioni di dollari, in forte aumento rispetto ai 25 milioni di dollari prima del voto di metà agosto.
Sebbene tali numeri siano piccoli rispetto al valore complessivo del debito argentino, l’impennata arriva nonostante il fatto che le obbligazioni siano già scambiate in un territorio profondamente in difficoltà. La cautela da parte degli investitori internazionali giunge dopo un periodo di turbolenze per l’economia traballante dell’Argentina. L’inflazione supera il 113%, le riserve valutarie sono a livelli pericolosamente bassi e il peso ha perso più della metà del suo valore rispetto al dollaro negli ultimi 12 mesi. “Data la terribile situazione macroeconomica dell’Argentina, non c’è spazio per errori”, ha affermato Alejandro Arevalo, responsabile del debito dei mercati emergenti presso Jupiter Asset Management, secondo quanto riportato dal Ft. Arevalo ha aggiunto che gli investitori sono preoccupati per la difficoltà che Milei avrebbe incontrato nell’attuazione delle politiche di riforma tanto necessarie senza la maggioranza del Congresso o il sostegno dei potenti sindacati argentini, così come per i rischi di esecuzione con Milei, un leader inesperto e radicale.
“La questione non è tanto se le proposte riduzioni della spesa pubblica scateneranno proteste sociali, ma piuttosto come Milei reagirà a queste proteste”, ha detto Arévalo. Gli investitori ritengono che il candidato più favorevole al mercato sia la più moderata Patricia Bullrich, di destra, che propone anche un programma di risanamento fiscale. Sebbene Milei abbia affermato che taglierà drasticamente la spesa pubblica, la sua posizione ha sollevato preoccupazioni sulla fattibilità delle sue proposte. Il prezzo delle obbligazioni in dollari argentini è sceso fino al 15% subito dopo che Milei ha ottenuto più del 30% dei voti del 13 agosto, e il valore del peso sui tassi di cambio non ufficiali si è indebolito. La banca centrale ha risposto rapidamente svalutando il tasso di cambio ufficiale fino al 18% a 350 pesos per dollaro, cosa che ha aiutato le obbligazioni a recuperare parte delle perdite. Il tasso swap blue-chip, un tasso di cambio fluttuante per gli investitori internazionali che acquistano azioni e obbligazioni, ha continuato a indebolirsi venerdì scorso fino a oltre 780 pesos per dollaro.
Accordo Italia-Francia su rinvio lavori a tunnel Monte BiancoMilano, 2 set. (askanews) – È stata diramata, su indicazione dei Ministri Matteo Salvini e Clément Beaune, la nota congiunta Italia-Francia con cui si chiede alla Società che gestisce il Traforo del Monte Bianco di soprassedere all’avvio dei lavori previsto per questo lunedì 4 settembre 2023, scongiurando così il blocco quasi completo della circolazione transalpina, dopo la frana al Frejus. Così una nota del Mit.
L’intesa raggiunta prevede inoltre di convocare quanto prima una sessione straordinaria della Conferenza Intergovernativa al fine di valutare se sussistano ancora le condizioni per procedere con i lavori, una volta assicurata la viabilità al Frejus; oppure, se sia più opportuno rinviare l’ammodernamento del Bianco al 2024. Il Mit è in costante contatto con la Regione Valle D’Aosta, gli enti territoriali, gli operatori e le associazioni degli autotrasportatori per fornire notizie aggiornate sulle decisioni che verranno assunte.
Usa, scioperi Hollywood cancellano 5 miliardi da economia CaliforniaRoma, 2 set. (askanews) – L’impatto degli scioperi di Hollywood sull’economia della California sfiora i 5 miliardi di dollari a soli quattro mesi dopo che gli sceneggiatori hanno iniziato i picchetti. Tale cifra dovrebbe crescere dopo che gli ultimi colloqui tra rappresentanti sindacali e studi cinematografici si sono conclusi con un nulla di fatto. E’ quanto emerge da una ricerca del Milken Institute il cui responsabile per le strategie sottolinea come il primo sciopero congiunto di attori e scrittori in 60 anni ha bloccato la maggior parte delle produzioni di Hollywood, creando un effetto a catena per ristoratori, tintorie, autisti, società di noleggio e altre piccole imprese che sostengono il settore. “Tutte queste diverse persone che forniscono servizi di supporto per far sì che le produzioni avvengano, vengono inchiodate”, ha detto al Financial Times Klowden, che è stato consigliere dell’industria e dei governatori della California.
Con lo sciopero degli sceneggiatori, giunto al suo 124esimo giorno, il bilancio sull’economia della California ha eclissato il colpo di 2,1 miliardi di dollari derivante dall’ultima grande azione sindacale di Hollywood nel 2007-2008, quando i membri della Writers Guild of America si ritirarono per 100 giorni. Fiona Ma, tesoriera dello stato della California, questa settimana ha inviato un “appello urgente” ai direttori dei principali studi in cui ha criticato il loro fallimento nel raggiungere un accordo con i sindacati e li ha esortati a tornare al tavolo delle trattative. Notando che circa 700.000 californiani lavorano nel settore dell’intrattenimento, ha affermato che gli scioperi hanno minacciato “la stabilità e il valore degli investimenti dei pensionati” nello stato e hanno chiesto la fine della situazione di stallo.
La WGA e un gruppo che rappresenta gli studi hanno ripreso le discussioni all’inizio di agosto dopo un periodo di “raffreddamento”, alimentando le speranze di una soluzione. I negoziatori sindacali si sono incontrati con i capi di Hollywood, tra cui l’amministratore delegato della Disney Bob Iger e il CEO di Netflix Ted Sarandos, il 22 agosto. Ma la discussione – scrive ancora il Ft – si è conclusa con i funzionari della WGA che si sono lamentati di aver ricevuto una conferenza da parte degli amministratori delegati. Gli studi, rappresentati dall’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi, hanno quindi pubblicato i termini dettagliati della loro offerta nella speranza di ottenere il sostegno di alcuni membri del sindacato. La WGA ha criticato quello che ha definito un tentativo di “deviazione” e non ci sono state più discussioni tra le parti.
L’ultima fase di stallo ha fatto temere che gli scioperi possano continuare fino all’autunno o oltre. Da diverse settimane non ci sono più discussioni tra gli studios e la Screen Actors Guild, composta da 160.000 membri, i cui membri hanno scioperato a metà luglio. Gli studi hanno iniziato a posticipare le uscite dei film al prossimo anno, in gran parte perché le regole dello sciopero impediscono agli attori di promuovere i loro film. La Warner Bros. ha ritardato l’uscita di Dune: Parte 2 con Timothée Chalamet e Zendaya fino alla prossima primavera. Sony ha spostato diversi film nel prossimo anno, tra cui Ghostbusters: Afterlife, e ha eliminato Spider-Man: Beyond the Spider-Verse dal suo calendario di uscita.
Al di là dell’impatto diretto sulle uscite cinematografiche e televisive, l’allungamento degli scioperi avrà un effetto considerevole sull’economia di Los Angeles, ha affermato Klowden, anche se Hollywood è in ritardo rispetto ai porti in termini di importanza finanziaria. Una volta risolti gli scioperi, la ripresa di Los Angeles “non sarà così veloce come si potrebbe pensare”, ha detto Klowden. Molti attori e scrittori potrebbero trovare lavoro in altre città e non saranno disponibili quando le produzioni riprenderanno. Alcuni membri dell’equipaggio potrebbero trasferirsi in altri settori. Lo spazio nello studio potrebbe essere limitato al termine degli scioperi. Bilson, membro del sindacato dei lavoratori teatrali dietro le quinte, ha affermato di sostenere gli scrittori e gli attori in sciopero, ma è anche preoccupato per il futuro del settore.