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Tag: Sanremo 2023

Ok Commissione Ue all’Igp per il Torrone de Montelimar francese

Ok Commissione Ue all’Igp per il Torrone de Montelimar franceseRoma, 27 nov. (askanews) – La Commissione Europea ha approvato l’inserimento del “Torrone di Montélimar” nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette (Igp). Questo nuovo prodotto si aggiungerà all’elenco dei 3.636 prodotti già protetti nell’Unione Europea.


Il “Nougat de Montélimar” è un prodotto dolciario fabbricato nel comune di Montélimar, in Francia, costituito da una pasta a base di colore da bianco a crema, aerata con albume e composta da sostanze dolcificanti, in particolare miele, una guarnizione composta da mandorle ed eventualmente integrato con pistacchi. In bocca si presenta in due diverse consistenze: torrone duro, croccante e friabile, e torrone tenero, morbido e cremoso alla masticazione. Il “Torrone di Montélimar” è prodotto utilizzando un know-how specifico sviluppato nel corso di diversi secoli e con ingredienti fedeli alle antiche ricette. Strategica è la formazione di mastri pasticceri o cuochi che devono tenere conto del tipo di attrezzatura utilizzata, delle caratteristiche delle materie prime e delle condizioni del giorno di produzione (umidità dell’aria, temperatura ambiente) per adattare i tempi e le temperature di cottura e ottenere la consistenza desiderata. La fama del “Torrone di Montélimar” è ampiamente diffusa in tutta la Francia dalla fine del XIX secolo e continua ancora oggi.

Ue,von der Leyen: la strategia economica per la nuova Commissione

Ue,von der Leyen: la strategia economica per la nuova CommissioneStrasburgo, 27 nov. (askanews) – “Posso annunciare che la prima grande iniziativa della nuova Commissione europea sarà una ‘Bussola della competitività’, che inquadrerà il nostro lavoro per il resto del mandato. La Bussola sarà costruita sui tre pilastri del rapporto Draghi: il primo è colmare il divario di innovazione con gli Stati Uniti e la Cina; il secondo è un piano congiunto per la decarbonizzazione e la competitività; e il terzo è aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze”.


Lo ha detto Ursula von der Leyen presentando la sua nuova Commissione europea al dibattito prima del voto di fiducia oggi a Strasburgo, nella plenaria del Parlamento europeo. á “In un mondo in cui ogni debolezza è trasformata in un’arma, ogni divisione e ogni dipendenza sono sfruttate, la nostra libertà e sovranità dipendono più che mai dalla nostra forza economica. La nostra sicurezza – ha sottolineato von der Leyen – dipende dalla nostra capacità di competere, innovare e produrre. E il nostro modello sociale dipende da un’economia in crescita mentre affronta il cambiamento demografico”. “Ecco perché – ha ricordato – ho chiesto a Mario Draghi di tracciare la strada da seguire. La sua diagnosi è stata netta e la sua tabella di marcia per l’azione altrettanto ambiziosa. Molte delle sue proposte sono state riprese nelle lettere di missione” dei nuovi commissari designati. “I leader hanno approvato il suo lavoro nel Consiglio europeo all’inizio di questo mese. E ho ascoltato attentamente le audizioni. Ho sentito i vostri ripetuti appelli a realizzare il cambiamento sostanziale che sta proponendo. Con rapidità e con ambizione”. Q Riguardo al primo pilastro della “Bussola”, von der Leyen ha rilevato che “la quota globale di domande di brevetti in Europa è pari a quella degli Stati Uniti o della Cina. Ma solo un terzo dei brevetti europei viene sfruttato commercialmente. Siamo bravi più o meno quanto gli Stati Uniti nel creare start-up. Ma quando si tratta del loro sviuppo sul mercato, andiamo molto peggio dei nostri concorrenti. Dobbiamo colmare questo divario”.


“Quindi – ha annunciato ancora la presidente della Commissione – metteremo la ricerca e l’innovazione, la scienza e la tecnologia al centro della nostra economia. Investiremo di più e cn un focus migliore, e faremo in modo che le nostre piccole aziende, le nostre start-up, possano prosperare qui in Europa. Sappiamo che cosa bisogna fare: una start-up della California può espandersi e raccogliere fondi in tutti gli Stati Uniti. Ma una start-up in Europa – ha lamentato von der Leyen – deve fare i conti con 27 diverse barriere nazionali”. Insomma, “dobbiamo rendere più facile la crescita in Europa”.

Calcio,Mancini al Giornale: pentito di aver lasciato la Nazionale

Calcio,Mancini al Giornale: pentito di aver lasciato la NazionaleRoma, 27 nov. (askanews) – “Lasciare la Nazionale italiana è stata una scelta sbagliata, che non rifarei”. Roberto Mancini compie sessant’anni, si guarda indietro e racconta in esclusiva al Giornale – in una intervista – i successi, i rimpianti e i sogni. Sessant’anni di vita tra sport e affetti. Un’ora di intervista dopo tanti mesi di riservatezza e silenzio. Una confessione fiume. Il rammarico per non aver finito gli studi, la fissazione per il pallone da quando era piccolissimo, la vita a Jesi con la madre infermiera, il padre falegname e la sorella piccola, poi l’avvenura a Bologna iniziata quando aveva tredici anni.


“Quello che mi brucia di più – dice – è stata l’eliminazione della Nazionale dal Mondiale”. E l’errore più grande? Oggi lo ammette: “Sono state le dimissioni da Ct, uno sbaglio che non rifarei”. “Se io e il presidente Gravina ci fossimo parlati, spiegati, chiariti, probabilmente le cose non sarebbero andate così”. Mancanza di dialogo: Allenare sentendo che la fiducia sulla tua persona vacilla, mi creda, non è una bella sensazione. Non ti garantisce di poter lavorare con la giusta serenità. Nonostante ciò mi rimprovero di non aver affrontato il tutto con più chiarezza. Fra noi c’è sempre stato un rapporto basato sulla grande stima e il dialogo. E la volta che forse era necessario parlare con chiarezza non è stato fatto”. I soldi dell’Arabia: “Non nego che per un allenatore la proposta di una cifra così alta – anche se inferiore rispetto a quella dei giornali – ti metta in crisi. Però non è stata determinante. Ha incisio ma non è stato solo per quello che ho lasciato la Nazionale. Una scelta sbagliata che non rifarei”. Mancini giudica soddisfacente la sua avventura in Arabia Saudita, “credo di avere lasciato buone basi”. E sulla panchina della Roma “mi avrebbe fatto piacere ma non sono stato contattato”.


Infine la biografia di sua figlia Camilla sui temi del bullismo: “Sono orgogliosissimo di lei, ha dovuto sopportare molte difficoltà a causa del problema al volto che porta dalla nascita” Dal momento che è la sua festa gli chiedono qual è il regalo che si farebbe. Lui sorride: “Alzare la coppa del mondo”.

Planas (Spagna): con Francia e Italia a difesa pesca Mediterraneo

Planas (Spagna): con Francia e Italia a difesa pesca MediterraneoRoma, 27 nov. (askanews) – L’accordo raggiunto durante lo scorso Agrifish tra Spagna, Francia e Italia, che si è tradotto in una dichiarazione congiunta in difesa degli interessi di pesca nel Mediterraneo per chiedere alla Commissione Europea una moratoria sul piano di gestione pluriennale del Mar Mediterraneo nel 2025, è fondamentale “per garantire il futuro della pesca nel Mar Mediterraneo ed evitare ulteriori riduzioni dei giorni di pesca per la flotta peschereccia”. Lo ha spiegato il ministro spagnolo dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, che ieri ha visitato il porto di Vilanova i la Geltrú (Barcellona), accompagnato dai rappresentanti delle corporazioni dei pescatori della Catalogna.


Planas ha sottolineato che “l’attività di pesca nel Mediterraneo è più della semplice pesca, è una realtà territoriale e sociale che fa parte della nostra cultura, del nostro vivere, del nostro lavorare e noi vogliamo che questa realtà come paesi mediterranei venga presa in considerazione”. Il 18 novembre Luis Planas ha firmato, insieme ai suoi omologhi francese e italiano, una dichiarazione congiunta che chiede una moratoria sul piano di gestione pluriennale nel Mediterraneo nel corso del 2025. I tre paesi difenderanno questa posizione nel Consiglio dei ministri del 9 e 10 dicembre, in cui devono essere approvati i totali ammissibili di catture (TAC) e le quote per il prossimo anno.


Ha ricordato che la Spagna conta 2.200 pescherecci nel Mediterraneo, di cui più di 600 in Catalogna e 47 a Vilanova i la Geltrú. Planas ha anche ricordato che il settore della pesca catalano è pioniere nell’adozione di misure per proteggere le risorse della pesca nel Mediterraneo con chiusure temporali e spaziali e misure di selettività nelle reti per proteggere gli avannotti. Per questo Planas ritiene che esistano alternative alle misure drastiche di continuare a ridurre i giorni di pesca e chiede che vengano valorizzati gli sforzi che le flotte a strascico che pescano nel Mediterraneo stanno portando avanti da anni. Sono misure necessarie e positive, “ma a livello di Unione europea dobbiamo pensare a dove stiamo andando e quale è il nostro porto di destinazione”.

La tregua fra Israele ed Hezbollah in Libano è in vigore dalle 4

La tregua fra Israele ed Hezbollah in Libano è in vigore dalle 4Roma, 27 nov. (askanews) – Un accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti tra Israele e Hezbollah è entrato in vigore alle 4 del mattino ora locale, ponendo fine a quasi 14 mesi di combattimenti.


L’accordo, che non è stato pubblicato prima della sua entrata in vigore prevede, secondo quanto riferito, un periodo di transizione di 60 giorni durante i quali l’Idf ritirerà le sue forze dal Libano meridionale; l’esercito libanese schiererà circa 5.000 soldati a sud del fiume Litani, comprese 33 postazioni lungo il confine con Israele; le forze di Hezbollah lasceranno il Libano meridionale e le sue infrastrutture militari saranno smantellate. Secondo quanto riferito, gli Stati Uniti stanno inoltre fornendo una lettera di accompagnamento in cui specificano i diritti di Israele di rispondere alle violazioni del cessate il fuoco da parte di Hezbollah.Hezbollah ha iniziato a sparare su Israele il giorno dopo l’assalto di Hamas nel sud di Israele, il 7 ottobre 2023, costringendo allo sfollamento di circa 60.000 residenti del nord di Israele. Le risposte militari di Israele si sono intensificate due mesi fa, quando Israele ha ucciso gran parte della leadership di Hezbollah e distrutto molte, ma non tutte, le sue capacità missilistiche.

Svimez, per il secondo anno Mezzogiorno cresce più del Centro-Nord

Svimez, per il secondo anno Mezzogiorno cresce più del Centro-NordRoma, 27 nov. (askanews) – Nel 2024, il Mezzogiorno cresce per il secondo anno consecutivo più della media del Centro-Nord: +0,9% contro +0,7%. Si riduce tuttavia sensibilmente lo scarto di crescita favorevole al Sud rispetto al 2023, quando il Pil del Sud era cresciuto quasi un punto percentuale sopra la media del Centro-Nord. E’ quanto emerge dal Rapporto Svimez 2024, presentato oggi a Roma.


La crescita più sostenuta del Mezzogiorno – si legge nel documento – è dovuta a una più robusta dinamica degli investimenti in costruzioni (+4,9% contro il 2,7% del resto del Paese) trainati dalla spesa in opere pubbliche del Pnrr. I consumi delle famiglie tornano, invece, in negativo nel 2024 (-0,1% contro +0,3% nel Centro-Nord), frenati dalla crescita dimezzata del reddito disponibile delle famiglie rispetto all’anno scorso (+2,3% nel 2024 contro il +4,5% del 2023) e da una dinamica dei prezzi in rallentamento, ma lievemente più sostenuta rispetto al resto del Paese. A politiche invariate, il 2025 rappresenta un anno di passaggio verso differenziali territoriali di crescita guidati da fattori strutturali sfavorevoli al Sud, a causa del rientro dalle politiche di stimolo agli investimenti privati e di sostegno ai redditi delle famiglie, solo parzialmente compensati dall’impatto positivo degli investimenti del Pnrr. Dal prossimo anno, la Svimez evidenzia i rischi di un ritorno alla “normalità” di una crescita più stentata al Sud rispetto al resto del Paese: nel 2025 il Mezzogiorno tornerà a crescere meno del Centro-Nord (+0,7% contro +1,0%), confermando questa tendenza nel 2026 (+0,8% contro 1,1%).


Nel triennio 2024-2026, al Sud gli investimenti del Pnrr valgono 1,8 punti percentuali di Pil meridionale (1,6 punti nelle regioni del Centro-Nord). In media, circa tre quarti della crescita del Pil del Mezzogiorno nel triennio è legata alla capacità di attuazione degli investimenti del Piano, a fronte di circa il 50% nel resto del Paese.

A Consorzio ricotta bufala Dop premio efficientamento energetico

A Consorzio ricotta bufala Dop premio efficientamento energeticoRoma, 27 nov. (askanews) – Il Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop è il vincitore del Premio per l’efficientamento energetico alla quinta edizione della Rassegna del giornalismo agroalimentare e agroindustriale “Pro Sud”, tenutasi dal 21 al 23 novembre scorsi al Museo nazionale del Bergamotto e del Cibo di Reggio Calabria.


La vittoria, arrivata insieme al Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp e il Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria Dop, è il riconoscimento “al contributo fondamentale nel garantire la qualità e l’autenticità della ricotta di bufala campana Dop, eccellenza gastronomica del Sud Italia”, come si legge nella motivazione. “Attraverso l’attività del Consorzio, guidato dal presidente Benito La Vecchia – prosegue la motivazione – si è rafforzata la promozione di un prodotto che esprime al meglio il patrimonio culturale e culinario del territorio. Il Consorzio ha inoltre intrapreso azioni significative per l’efficientamento energetico e la sostenibilità, dimostrando come l’innovazione possa convivere con il rispetto delle tradizioni”. A ritirare il premio è stato proprio il presidente del Consorzio, Benito La Vecchia: “la ricotta di bufala Dop – ha detto – si sta affermando sempre di più come simbolo di freschezza, genuinità, cibo salutare per gli sportivi e adatto anche ai più piccoli. Inoltre, cresce anche l’interesse degli addetti ai lavori: dai pasticcieri agli chef stellati, l’utilizzo come ingrediente riesce a esaltare tantissime ricette”.

Il Piemonte a Friburgo per gli Agrifood Tech Days

Il Piemonte a Friburgo per gli Agrifood Tech DaysRoma, 27 nov. (askanews) – Accordi da sviluppare fra il Piemonte e il Cantone svizzero di Friburgo per la promozione incrociata dei rispettivi prodotti, per la condivisione di buone pratiche e ricerca in agricoltura e lo sviluppo di progetti comuni transfrontalieri. È l’agenda di lavoro emersa dagli incontri avuti nei giorni scorsi dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni agli Italy-Switzerland Agrifood Tech Days all’Haute école d’ingénierie et d’architecture di Friburgo (Svizzera).


Gli Agrifood Tech Days sono un importante workshop bilaterale dedicato allo sviluppo tecnologico e alla ricerca applicata all’agricoltura fra i due Paesi confinanti, e hanno visto la partecipazione fra gli altri dei rappresentanti dell’Ice – Istituto per il Commercio Estero, del Politecnico di Torino e dell’Università della Svizzera Occidentale, la cui rettrice è la cuneese Luciana Vaccaro. Annuncia l’assessore Bongioanni: “dagli incontri è nata tutta una serie di opportunità di scambio estremamente interessanti per le due regioni transfrontaliere. Con il ministro degli Affari Economici del Canton Friburgo, Olivier Curty, abbiamo avviato il discorso di una possibile collaborazione per la promozione incrociata dei nostri patrimoni agroalimentari. Il mercato elvetico è molto interessato al cibo di qualità del Piemonte, con i suoi vini pregiati, formaggi, nocciole e tartufi: il Cantone di Friburgo potrebbe rappresentare un partner ideale per scambi culturali e commerciali”


“Un punto di partenza – prosegue l’assessore – potrebbe essere l’organizzazione di eventi congiunti, come fiere e festival gastronomici che mettano in luce i prodotti tipici di entrambe le regioni. Puntiamo a presentare le eccellenze del cibo piemontese in Svizzera già nella primavera 2025”. Un altro fronte su cui sviluppare progetti congiunti è quello della ricerca e innovazione in agricoltura, su cui il Piemonte sta puntando con sempre maggiore decisione. “La collaborazione – prosegue Bongioanni – potrebbe estendersi alla creazione di progetti di agricoltura sostenibile e biologica, promuovendo pratiche agricole che rispettano l’ambiente e che potrebbero beneficiare di scambi di conoscenze tra agricoltori piemontesi e friburghesi”. Fra i possibili temi l’adozione di tecnologie innovative per migliorare l’efficienza delle coltivazioni e ridurre l’impatto ambientale, la gestione delle risorse idriche e la tutela della biodiversità.


L’accordo bilaterale potrebbe essere infine lo strumento pilota su cui sperimentare a livello internazionale le opportunità della Filiera Corta che sta prendendo forma in Piemonte. Spiega Bongioanni: “si potrebbero sviluppare reti di distribuzione condivise, sfruttando le sinergie tra i mercati locali e le piattaforme online per la vendita di prodotti tipici in tutta Europa”.

Meloni: bene il cessate il fuoco in Libano, ora stabilizzare l’area

Meloni: bene il cessate il fuoco in Libano, ora stabilizzare l’areaRoma, 27 nov. (askanews) – “L’Italia accoglie con favore l’annuncio di un cessate il fuoco in Libano, obiettivo per cui il Governo era da tempo impegnato”. Lo dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


“Il cessate il fuoco offre ora l’opportunità per la stabilizzazione del confine tra Israele e il Libano e il ritorno degli sfollati alle loro case. La piena applicazione della risoluzione 1701 costituisce la strada maestra per giungere a questo obiettivo. Insieme ai partner Ue e G7, l’Italia continuerà a lavorare in questa direzione, attraverso la presenza del nostro contingente all’interno di Unifil – che non ha mai lasciato le proprie postazioni durante questi mesi di combattimenti – e continuando a svolgere un ruolo guida nel sostegno internazionale alle Forze Armate libanesi”, aggiunge.

Guida de L’Espresso ai Vini d’Italia 2025: Marisa Cuomo miglior Cantina

Guida de L’Espresso ai Vini d’Italia 2025: Marisa Cuomo miglior CantinaMilano, 27 nov. (askanews) – È quella di Marisa Cuomo la Miglior Cantina della Guida de L’Espresso ai Vini d’Italia 2025, il volume curato da Luca Gardini. Il premio le è stato attribuito ieri sera nel corso dell’evento di presentazione delle edizioni 2025 delle Guide de L’Espresso al Teatro Arcimboldi di Milano. Alla serata hanno partecipato oltre un migliaio di ospiti, tra cui il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, volti noti dello spettacolo e protagonisti dell’enogastronomia internazionale.


Ecco gli altri principali riconoscimenti assegnati dalla guida uscita a 45 anni dalla prima edizione: i Migliori produttori under 40 sono Paolo e Aldo Rabotti di Cantina Monte Rossa, mentre il Miglior enologo è Fabio Mecca di Paternoster. Per quanto riguarda i Premi speciali, il Miglior vino spumante è il “Valdobbiadene Docg Extra Brut Tridik Quota 430 2023” di Colesel; il Miglior vino bianco da uve autoctone è il “Gavi Docg del Comune di Gavi La Meirana 2023” di Broglia; il Miglior vino bianco è il “Collio Doc Bianco Fosarin 2022” di Ronco dei Tassi; il Miglior vino rosato è il “Calabria Igt Rosé Pescanera 2023” di Ippolito 1845; il Miglior vino rosso da uve autoctone il “Montepulciano d’Abruzzo DocDocheìo 2021” di La Valentina; il Miglior vino rosso è il “Vigneti delle Dolomiti Igt Rosso San Leonardo 2019” di Tenuta San Leonardo; il Miglior vino dolce è “Emilia Bianco IGP Passito Thea 2022” di Tre Monti; il Vino promessa è il “Colli Maceratesi Doc Ribona Altabella 2023” di Fontezoppa. Infine la Miglior area vitivinicola è stata giudicata la Valtellina. I primi 3 vini del mondo sono stati attribuiti allo sloveno Marjan Simcic per il “Sauvignon Vert Opoka Ronc Zegla Goriska Brda 2022”; all’albanese Cobo e Kuqja e Beratit per il “Gran Reserve 2020”; e all’austriaco Josef Fischer per il “Riesling Smaragd Ried Kreuzberg 2022”.


La categoria “Top 5 sotto i 15 euro” ha visto prevalere il “Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Le Vaglie 2023” di Santa Barbara; il “Romagna Pagadebit Dop Strati 2023” di Enio Ottavian; il “Sannio DOC Aglianico Piedirosso 2021” di La Fortezza; il “Friuli Colli Orientali Doc Friulano 2023” di Ronco Dei Pini e il “Sicilia DOC Tenuta Presti e Pegni Benuara 2022” di Cusumano. I “Top 5 naturali” sono il “Cinque Terre Doc Sciacchetrà 2022” di Possa, il “Romagna Albana Secco Docg Frangipane 2023” di Tenuta La Viola, il “Buttafuoco Doc Solinghino 2023” di Picchioni, il “Marche Igt Rosso K’UN 2020” di Clara Marcelli “Cerasuolo d’Abruzzo Doc Anfora 2022” di Francesco Cirelli. Infine, i “Top 5 orange” sono andati al “Lazio Igt Bellone Nzù 2021” di Marco Carpineti, al “Custoza Doc Crea Macerato 2021” di Albino Piona, al “Venezia Giulia Igt Vitovska 2021” di Skerk, al “Roccamonfina Igt Fiano Zagreo 2020” de I Cacciagalli, e al “Terre Siciliane IGP Zibibbo in Pithos 2023” di Cos.