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Tag: Sanremo 2023

Migranti, von der Leyen scrive ai leader dei 27: buoni progressi sull’attuazione del Patto Ue

Migranti, von der Leyen scrive ai leader dei 27: buoni progressi sull’attuazione del Patto UeBruxelles, 26 giu. (askanews) – In vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimi, a Bruxelles, la presidente della Commissione Ursula von del Leyen ha scritto ai leader dei Ventisette sottolineando i progressi che sono stati fatti sulla questione dell’immigrazione dell’asilo dopo gli ultimi due vertici Ue, a febbraio e a marzo, in cui era stato affrontato il tema della necessità di “una risposta europea a una sfida comune europea”.

Un punto centrale nella lettera (datata 25 giugno) è l’accento posto sulla cooperazione con i paesi di transito, e in particolare sull’accordo a cui si sta lavoradno con la Tunisia, visto come un modello per accordi di partenariato da sviluppare poi anche con altri paesi vicini. “Questa volta – scrive von der Leyen ai capi di Stato e di governo dei Ventisette – ci incontriamo sullo sfondo dei significativi progressi sulle componenti chiave del nuovo Patto sull’Immigrazione e l’Asilo. L’approccio generale conseguito” dal Consiglio dei ministri dell’Interno dell’Ue l’8 giugno scorso “sul regolamento per la gestione dell’immigrazione e dell’asilo e sul regolamento sulle procedure per l’asilo sono tappe (‘milestones’, ndr) importanti. Il compromesso raggiunto fra gli Stati membri – sottolinea la presidente della Commissione – offre una soluzione raggiungibile ed equa. Che tutelerà anche i diritti dei migranti e dei richiedenti asilo”.

Insieme agli altri elementi del Patto, sullo screening e sulle banche dati dei migranti, “il compromesso consegue un giusto equilibrio fra solidarietà e responsabilità. Fornisce una solida base per cominciare immediatamente le discussioni con il Parlamento europeo, che da parte sua sta dedicando grandi sforzi” a questo tema “ed è pronto con un forte mandato per la fase del ‘trilogo’ (il negoziato tra i tre co-legislatori, ndr). C’è ancora del lavoro da fare e la Commissione – assicura von der Leyen – è pronta a fornire il supporto ai co-legislatotori per assicurare un accordo entro la fine di questo mandato”. “Lavorare con i partner chiave rimane cruciale per il nostro successo la Commissione lavorerà per nuovi partenariati complessivi con Paesi terzi, basati su una cooperazione reciprocamente vantaggiosa che può sostenere l’impegno per obiettivi comuni e aree di interesse condivise. Il nostro obiettivo – indica la presidente della Commissione – dovrebbe essere di fare della nostra attuale iniziativa con la Tunisia un modello per partenariati simili in futuro”.

Von der Leyen ricorda poi la sua recente visita a Tunisi con la premier italiana Giorgia Meloni e primo ministro olandese Mark Rutte, che, afferma, “ha mostrato il valore dell’approccio ‘Team Europe’”. “La Tunisia – ricorda la presidente della Commissione – è stata uno dei nostri partner chiave per molti anni. Adesso siamo pronti a rinvigorire le nostre relazioni intorno a un partenariato complessivo basato su cinque pilastri: l’assistenza macrofinanziaria, non appena le condizioni necessarie saranno riunite; il rafforzamento dei legami economici e commerciali; la cooperazione sull’energia verde; l’immigrazione; e un incremento dei contatti tra le persone”.

Il commissario europeo per il vicinato e l’allargamento dell’Ue, Olivér Vßrhelyi, “dovrebbe finalizzare a breve un memorandum di Intesa con la Tunisia su tutti questi temi”, ha riferito ancora von der Leyen.

Schlein: aspettiamo Santanchè in aula. Mozione di sfiducia? Prima sentiamola

Schlein: aspettiamo Santanchè in aula. Mozione di sfiducia? Prima sentiamolaRoma, 26 giu. (askanews) – Il Pd ribadisce la richiesta di un chiarimento in aula da parte della ministra Daniela Santanchè e solo dopo averla ascoltata valuterà la possibilità di una mozione di sfiducia. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘Oggi è un altro giorno’.

“L’aspettiamo in aula, ancora non abbiamo capito quando verrà ma deve venire al più presto. Non per rispondere a noi ma all’Italiaà Viene fuori che le sue società non avrebbero pagato i suoi dipendenti e i fornitori. Ma c’è di più: come Pd abbiamo presentato interrogazione, abbiamo scoperto che la sua società ha un debito di 2,7 milioni con lo stato. In Italia e in Europa ci sono ministri che si sono dimessi per fatti ben meno gravi di quelli che le vengono addebitati”. Presto dunque per parlare di mozione di sfiducia: “Un passo alla volta. Ci fa piacere che anche Lega e Fi abbiano cominciato a chiedere che venga in aula e che – con estremo ritardo – si sia svegliata anche la premier Meloni. Intanto ascoltiamo cosa ha da dire in Parlamento”.

Schlein ha anche rilanciato un appello per le opposizioni: devono coordinarsi sui “temi che riguardano” i cittadini, a cominciare da quello della sanità. “Oggi noi siamo all’opposizione del governo di Giorgia Meloni, dobbiamo sentire la responsabilità di unire le nostre forze su temi che riguardano i bisogni delle italiane e degli italiani. Partiamo dalla salute pubblica, su cui sento in giro tanta preoccupazione”. Ha aggiunto la Schlein: “Il governo Meloni non ha messo le risorse che servono, vuol dire tagliare servizi a persone, vuol dire che le liste di attesa di allungano, che manca il personale nei pronto soccorso… Dobbiamo essere di stimolo al governo, non può essere che in Italia si muoia in attesa di cure e che chi non ha il portafoglio abbastanza spesso rinunci a curarsi”.

Maternità surrogata, Schlein: no Pd al reato universale

Maternità surrogata, Schlein: no Pd al reato universaleRoma, 26 giu. (askanews) – Il Pd è contrario a fare della maternità surrogata un reato universale, come chiede la maggioranza. Lobha detto la segretaria Elly Schlein a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai uno. “Noi siamo contrari al reato universale. Da un punto di vista giuridico è un’aberrazione” perché è “una pratica che in Italia è già illegale, ma in altri paesi è legale e regolata. Creerebbe una disparità con altri reati gravi che non sono riconosciuti come reati universali”.

Molise, affluenza alle elezioni regionali 47,94%: cala del 4%

Molise, affluenza alle elezioni regionali 47,94%: cala del 4%Milano, 26 giu. (askanews) – Dopo la riapertura dei seggi stamani alle 7 per il secondo giorno di voto e la chiusura definitiva alle 15 l’affluenza alle elezioni regionali in Molise, secondo i dati della Regione, si è fermata al 47,94% ed è cominciato lo spoglio delle schede. Avevano diritto al voto 327.805 molisani, 85.311 dei quali residenti all’estero. Si è votato in 136 Comuni. Nel 2018, alla precedente tornata regionale, si votava soltanto di domenica e l’affluenza definitiva era stata del 52%: quattro punti percentuali di più.

Alle regionali in Lombardia e Lazio del 12 e 13 febbraio l’affluenza era stata rispettivamente del 73,11% e 66,55%, mentre alle comunali del 14 e 15 maggio, a livello nazionale, era andato a votare il 58,39% degli elettori, dato sceso al 49,61% ai ballottaggi. L’affluenza in Molise di ieri alle 23 era stata del 33,99%. A Termoli quella definitiva di oggi è stata del 53,97%, a Campobasso del 58,72%. A contendersi la carica di presidente dell’amministrazione regionale più piccola d’Italia, governata negli ultimi cinque anni dal centrodestra, sono soprattutto due sindaci: per il centrodestra il primo cittadino di Termoli, Francesco Roberti di Forza Italia (sostenuto anche da Fdi, Lega, Udc, Popolari, Molise che Vogliamo e Roberti Presidente); per il centrosinistra il primo cittadino di Campobasso, Roberto Gravina del M5s (sostenuto anche da Pd, Avs, Socialisti, Costruire Democrazia e Gravina Presidente). Il terzo candidato è Emilio Izzo, in campo con la lista civica “Io non voto i soliti noti”.

Titagarh Firema, contratto con GCF per fornitura 36 carri pianali

Titagarh Firema, contratto con GCF per fornitura 36 carri pianaliNapoli, 26 giu. (askanews) – Titagarh Firema, tra le più importanti aziende italiane nell’industria ferroviaria, ha firmato un contratto per la fornitura di 36 carri pianali ad uso intermodale e speciale con la società GCF Generale Costruzione Ferroviarie Spa per un importo di 5 milioni di euro. L’inizio della produzione, che sarà interamente negli stabilimenti di Caserta, è previsto a gennaio 2024 con le prime consegne ad agosto. “Questo contratto – si legge in una nota – segna l’ingresso di Firema nel mercato dei carri merci, ampliando così il proprio settore di business e il portafoglio prodotti, in linea con Business plan approvato a novembre 2022 con l’ingresso di Invitalia nell’azionariato dell’azienda. Firema ha deciso di dedicare parte dell’area produttiva al settore carri merci forte dell’esperienza di Titagarh Rail System Limited, il più grande produttore di carri nel mercato indiano con una capacità produttiva di 10mila veicoli l’anno”.

“Siamo molto orgogliosi che la società GCF Generale Costruzione Ferroviarie ci abbia concesso la sua fiducia scegliendoci come partner – ha detto l’Ad della Titagarh Firema, Carlo Logli – Questo evento è una tappa importante per il nostro sviluppo, ma anche per il rinascimento di un’attività industriale ormai scomparsa dal territorio nazionale. Ad oggi, Firema è l’unico produttore di carri merci in Italia in grado di rispondere alle crescenti esigenze di rinnovo del parco merci di operatori italiani ed europei”. “Finora l’assenza di costruttori di carri merci in Italia ha reso il nostro Paese dipendente dall’importazione di questi beni – ha affermato l’amministratore delegato di GFC Spa, Edoardo Rossi – Mentre la costante diminuzione della produzione di carri merci nell’Europa occidentale ha reso difficoltoso anche l’approvvigionamento”.

Mancini: “L’U21 ha subito un’ingiustizia”.

Mancini: “L’U21 ha subito un’ingiustizia”.Roma, 26 giu. (askanews) – “È una cosa strana, a volte nei primi turni non mettono il VAR, che è fondamentale ormai per vedere se c’è un gol come accaduto in Francia-Italia oppure un fuorigioco”. Così, a Raiuno, nel corso della trasmissione Un caffé con, il ct della Nazionale italiana di calcio, Roberto Mancini. “Secondo me hanno fatto un grande errore perché è un Europeo, dove le nazionali possono accedere alle Olimpiadi. Non può essere lasciato niente al caso. Credo che sia stata un’ingiustizia quella di Francia-Italia”. Mancini parla degli arbitri e della tecnologia: “Hanno meno responsabilità sicuramente perché vengono aiutati, aspettano a prendere le decisioni, però devono migliorarlo. Quando c’è un gol o si aspetta un rigore è diventato un po’ differente, si deve far qualcosa per migliorarlo. Non c’è più l’emozione”.

Il VAR dava la sensazione all’inizio che non ci si goda più le partite: “Si ha ancora, per questo dico che va fatto qualcosa. Parlando con i calciatori, con gli allenatori… Un po’ di emozione la toglie. Ci sono delle situazioni in cui l’arbitro dovrebbe decidere, ma in altre è fondamentale il VAR”. Il Mondiale una grande delusione: “È stata una grande delusione e credo sia stata una cosa veramente ingiusta, non l’avremmo meritato. Il calcio, lo sport è questo. Bisogna essere forti, ripartire, soprattutto quando ci sono queste delusioni. Abbiamo inserito tanti ragazzi, chiaramente ne abbiamo molti che purtroppo non hanno tanta esperienza a livello internazionale e questo fa la differenza. Hanno bisogno di calciatori un po’ esperti che diano loro una mano a crescere. Abbiamo fatto bene in Nations League, avevamo una squadra con un età media bassissima, quando ci siamo qualificati in un girone difficilissimo. Ci è dispiaciuto non vincerla, ma i ragazzi sono bravi, hanno bisogno solo di giocare e fare esperienza a livello alto”.

Le notti magiche dell’Europeo sempre presenti: “È una cosa indimenticabile perché non era assolutamente facile e i ragazzi sono riusciti a fare una cosa incredibile e non casualmente. A volte nel calcio accadono cose strano, puoi andare ad una competizione e vincerla perché tante cose si allineano, ma la nostra squadra è andata avanti così per 3 anni, 3 anni e mezzo, giocando sempre bene, vincendo, facendo tutti i record di imbattibilità, per poi arrivare alla vittoria dell’Europeo. Per un ct vincere un Europeo o un Mondiale non capita spesso, a volte non capita mai e a noi è capitato e questo rimarrà per sempre nella nostra testa, nella storia degli italiani”. Resta nella testa anche quell’abbraccio con Vialli. “È stato un momento incredibile per me e credo per tanti. Rivederlo è emozionante, sembra che sia sempre con noi, che non se ne sia mai andato. Non è una cosa semplice, tutte le volte che lo rivedi dici: ‘Non è possibile che sia successo’. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, di viverlo. Era un uomo incredibile, straordinario, per tutto quello che ha fatto e che era. Ringraziamo Dio per questo”. “Siamo cresciuti insieme, abbiamo fatto la nostra gioventù insieme… Quando fai tanti anni così com’è capitato a noi, conosci tutto dell’altro e quindi averci passato tantissimo tempo insieme è stato un grande dono. Ci siamo divertiti, abbiamo pianto per lo sport… Poi la vita arriva ad un certo punto, ti divide ed accadono queste cose”.

Ranking Atp: Alcaraz nuovo n. 1, Musetti sale al 14

Ranking Atp: Alcaraz nuovo n. 1, Musetti sale al 14Roma, 26 giu. (askanews) – Grazie al secondo quarto di finale consecutivo in due tornei sull’erba, Lorenzo Musetti ha scalato un’altra posizione in classifica rispetto alla scorsa settimana. E per la prima volta fa il suo ingresso tra i primi 15 del mondo, dove nell’era Open erano arrivati solo, tra i tennisti italiani, Adriano Panatta (4), Matteo Berrettini (6), Corrado Barazzutti (7), Jannik Sinner (8), Fabio Fognini (9) e Paolo Bertolucci (12). Eguaglia il best ranking Jannik Sinner, che torna numero 8 del mondo dopo i quarti a Halle. Nonostante il ritiro contro Bublik, e gli ultimi tornei segnati da prestazioni altalenanti, Sinner è comunque quarto per finali ATP raggiunge nel 2023 e quinto per partite vinte. Alle spalle dei due italiani Berrettini scivola al numero 36, Sonego al 40, Arnaldi al 78 e Cecchinato al n. 88.

Quella appena conclusa è stata anche la settimana di Carlos Alcaraz che ha vinto al Queen’s il suo primo titolo sull’erba. Grazie al trionfo su Alex De Minaur nella finale dell’ATP 500 londinese, il murciano è tornato numero 1 del mondo. Sarà dunque testa di serie numero 1 a Wimbledon. “Comunque tra essere numero 1 o numero 2, cambia poco. A Wimbledon il favorito è sempre Novak Djokovic” ha detto Alcaraz, più giovane campione al Queen’s dal 2000 e decimo giocatore dal 2008 a vincere almeno un titolo su ogni superficie in una singola stagione. A Wimbledon ripartirà la sfida di Djokovic, che punta a diventare il primo giocatore nella storia, uomo o donna, a raggiungere le 400 settimane in carriera da numero 1 del mondo: finora ne ha trascorse in vetta al ranking ATP 389.

Questa la top ten: Alcaraz (Spa) +1, Djokovic (Srb) -1, Medvedev (Rus), Ruusd (Nor); Tsitsipas (Gre), Rune (Den), Rubev (Rus), Sinner (Ita), Fritz (Usa), Tiafoe (Usa).

Confagri: in politiche agricole Ue ci sia vero dialogo

Confagri: in politiche agricole Ue ci sia vero dialogoRoma, 26 giu. (askanews) – “Le giornate di lavoro ‘The Policy Game Seminar’ e il progetto UE ‘FoodPaths’ sul Sistema Alimentare Sostenibile sono preziose per facilitare un vero dialogo tra tutti gli attori coinvolti nelle politiche agricole ed alimentari europee. Siamo contro minacce e costrizioni ingiustificate, così come contro tutte quelle politiche che rischino di ostacolare la ricerca di partnership e il progresso, danneggiando la produzione e la sicurezza alimentare”. Lo ha detto Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura e vicepresidente Copa-Cogeca intervenendo oggi all’incontro di Agronetwork e Confagricoltura. “Dobbiamo concentrarci su innovazione e tecnologia, che sono le chiavi – ha proseguito – per raggiungere uno sviluppo sostenibile per le persone, per le economie e per l’ambiente”.

“E’ nostra responsabilità coinvolgere tutti gli stakeholder e muoverci insieme verso un futuro di collaborazione. In medicina si lavora partendo dal paziente, non dalle linee guida, nello stesso modo si dovrebbe agire per le politiche nutrizionali. Sono molto complesse, è impossibile dire semplicemente ai consumatori che ci sono prodotti buoni e prodotti cattivi con semafori rosso e verde”, ha sostenuto la presidente di Agronetwork Sara Farnetti. “La funzionalità degli alimenti e le diete sostenibili, per essere ben comprese dal pubblico – ha aggiunto Farnetti – necessitano di un profondo approccio scientifico, di conoscenze aggiornate e di una forte empatia”.

“Lo scopo del Seminario The Policy Game è quello di sensibilizzare le Istituzioni Europee ad adottare delle politiche “bottom up” maggiormente partecipative, consensuali o quantomeno persuasive, comunque di accompagnamento del sistema produttivo agricolo e industriale – verificate da serie valutazioni preventive di impatto – rinunciando a politiche “top down” a forte carattere pedagogico e rieducativo del nostro sistema imprenditoriale. Politiche che De Rita chiamerebbe ‘la normazione-manifesto’, che delineano obiettivi tanto ambiziosi quanto irraggiungibili, per garantire il legislatore delle sue buone intenzioni, rassicurare il cittadino-suddito dell’attenta vigilanza e protezione pubblica, finendo così per relegare il sistema produttivo alla condizione di “bad guy”, di “guilty actor”, di inaffidabile e resistente interlocutore, fonte di continue delusioni” ha concluso Daniele Rossi, Segretario Generale Agronetwork e Delegato alla Ricerca ed Innovazione di Confagricoltura.

Santanchè,Schlein:la aspettiamo in aula.Mozione?Prima sentiamola

Santanchè,Schlein:la aspettiamo in aula.Mozione?Prima sentiamolaRoma, 26 giu. (askanews) – Il Pd ribadisce la richiesta di un chiarimento in aula da parte della ministra Daniela Santanchè e solo dopo averla ascoltata valuterà la possibilità di una mozione di sfiducia. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘Oggi è un altro giorno’.

“L’aspettiamo in aula, ancora non abbiamo capito quando verrà ma deve venire al più presto. Non per rispondere a noi ma all’Italia… Viene fuori che le sue società non avrebbero pagato i suoi dipendenti e i fornitori. Ma c’è di più: come Pd abbiamo presentato interrogazione, abbiamo scoperto che la sua società ha un debito di 2,7 milioni con lo stato. In Italia e in Europa ci sono ministri che si sono dimessi per fatti ben meno gravi di quelli che le vengono addebitati”. Presto dunque per parlare di mozione di sfiducia: “Un passo alla volta. Ci fa piacere che anche Lega e Fi abbiano cominciato a chiedere che venga in aula e che – con estremo ritardo – si sia svegliata anche la premier Meloni. Intanto ascoltiamo cosa ha da dire in Parlamento”.

Ucraina, Schlein:nessun cambio linea del Pd, ma lavorare a pace

Ucraina, Schlein:nessun cambio linea del Pd, ma lavorare a paceRoma, 26 giu. (askanews) – Sull’Ucraina non c’è alcun cambio di linea da parte del Pd. Lo ha detto la segretaria del partito Elly Schlein parlando a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai uno. “Non c’è mai stato. Da marzo del’anno scorso, prima ancora di reiscrivermi al Pd, ho sempre sostenuto l’autodifesa del popolo dell’Ucraina rispetto a un atto di guerra unilaterale di Putin”. Ha aggiunto poi la Schlein: “Certo questo non basta, dobbiamo chiedere a Ue – insieme ai suoi alleati – di fare di più dal punto di vista diplomatico per arrivare a cessate fuoco e poi pace giusta”.