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Tag: Sanremo 2023

Perché la figlia di Kim non diventerà leader della Nordcorea

Perché la figlia di Kim non diventerà leader della NordcoreaRoma, 31 mag. (askanews) – Ormai è una presenza fissa al fianco del padre da mesi, con una particolare predilezione per le occasioni pubbliche in cui, con l’augusto genitore, s’ispezionano missili. Ma da questo a dire – come molti osservatori hanno già cominciato a fare – che la giovane figlia di Kim Jong Un, Kim Ju Ae, possa essere una candidata plausibile per la successione al padre, ce ne passa. In primo luogo perché Kim Jong Un è ancora giovane e, prima che lasci il potere, salvo inattesi rovesci, farà passare molta acqua sotto i ponti. In secondo luogo perché la società coreana, e quella nordcoreana in particolare, è fortemente orientata in termini patriarcale.

Jong Un, a quanto ha stabilito l’agenzia spionistica sudcoreana NIS, avrebbe tre figli. Il primo sarebbe un maschio, anche se non esistono prove definitive. “Non abbiamo prove dettagliate che il suo primo figlio sia un maschio. Ma siamo convinti che lo sia, sulla base di notizie che sono state con noi condivise da un’agenzia di intelligence esterna”, ha detto recentemente il parlamentare sudcoreano Yoo Sang-beom, citando un’informativa del NIS. Yoo ha precisato che le voci secondo le quali questo primo figlio sia affetto da problemi fisici e mentali non sono state confermate. La seconda figlia è invece Ju Ae, che ha l’apparente età di 10 anni. Mentre sul terzo (o terza) non ci sono notizie chiare. Il NIS ha segnalato che Ju Ae, al momento, non appare iscritta ad alcuna organizzazione accademica ufficiale e che la sua educazione si starebbe sviluppando in casa, diversamente a quanto accaduto al padre e alla zia – Kim Yo Jong, la potente sorella del leader – che invece studiarono in un esclusivo collegio svizzero. Alla ragazza piacciono il nuoto, lo sci e l’equitazione. Kim padre – secondo le informazioni ottenute da NIS – sarebbe particolarmente orgoglioso delle sue abilità come cavallerizza.

Il ministro dell’Unificazione di Seoul, Kwon Young-se, in un’intervista alla stazione radio locale CBS, ha ricordato che quella della Corea del Nord è una società “molto più patriarcale” di quella del Sud e ha valutato che comunque sia “troppo presto” per ritenere che la giovane figlia di Kim Jong Un l’apparente erede del trono nordcoreano. “Se pure la Corea del Nord cominciasse ora i suoi piani di successione, resta aperta la questione se lei possa mai guidare il regime nordcoreano che è incentrato sui militari”, ha detto Kwon, mostrando perplessità sull’ipotesi che una donna possa essere accettata dalla società nordcoreana come leader. Kim – secondo quanto ha segnalato Kwon – ha “chiaramente dimostrato” di avere l’intento di consegnare il potere alla quarta generazione della sua famiglia, ma è “un po’ troppo presto” per individuare nella piccola Ju Ae il successore. Ju Ae è apparsa sulla scena per la prima volta oltre sei mesi fa, a sorpresa. Da allora in più di un’occasione pubblica importante, il padre l’ha portata con sé. E ha mostrato anche espliciti segni di affetto nei confronti della figlia. L’ultima occasione in cui la si è vista è stato il 16 maggio scorso quando, col padre, ha ispezionato il satellite-spia che è stato lanciato oggi, in un insuccesso oggetto di una rara ammissione di Pyongyang.

La paffuta figlia del leader rappresenta inoltre un’immagine in controtendenza sulla scena internazionale, rispetto alle notizie che danno la Corea del Nord in gravissima crisi economica e alimentare. Quello che suggerisce una possibilità che Ju Ae possa essere vista dal leader come la sua erede è apparentemente solido, a partire dall’onnipresenza della bambina nelle immagini pubbliche. Nel regime nordcoreano le immagini del leader hanno un’importanza fondamentale, un che di sacro. Ci sono regole e vincoli. Se ne accorse sette anni fa, a sue spese, il povero studente statunitense Otto Frederick Warmbier, arrestato per essersi impossessato di un manifesto di propaganda durante la sua vacanza in Nordcorea e in seguito restituito sostanzialmente morto alla famiglia.

Inoltre, depone a favore della giovane figlia di Kim il fatto che la trasmissione del potere nella tradizione nordcoreana sia familiare: la Repubblica democratica popolare di Corea è stata fondata dal nonno di Kim Jong Un, Kim il Sung, e il secondo leader è stato il padre, Kim Jong Il. Nel mondo dei paesi cosiddetti socialisti, la Corea del Nord è l’unica ad aver sviluppato una dinastia regnante. E la pubblicistica di regime ha consolidato questa linea di sangue, creando un’epica che colloca nel sacro monte Paektu la sua origine. Simbolicamente, anche le note immagini di Kim Jong Un su un cavallo bianco nella neve richiamano questa tradizione. Non è chiaro, invece, se – come accaduto per i precedenti leader – il regime abbia ordinato a coloro che portano lo stesso nome proprio della figlia del leader – Ju Ae – di cambiarlo in segno di rispetto. Radio Free Asia ha detto di aver rilevato questo ordine, mentre il NIS sudcoreano ha detto di non avere notizia di un’indicazione del genere.

Invece sono chiari gli ostacoli che rendono assai improbabile la successiojne femminile. Innanzitutto la dottrina di stato attribuita a Kim Il Sung (ma in realtà elaborata da Kim Jong Il), denominata “juche” (autogoverno, autarchia), produce una struttura di potere piramidale incentrata sul Leader, secondo un modello squisitamente patriarcale. E Kim almeno un figlio maschio ce l’ha, anche se stupisce che ancora non sia stato mostrato in pubblico (e questo rafforza le voci sulla possibilità che abbia qualche problema). Per quanto formalmente in Corea del Nord, già dai tempi del fondatore, le donne godano di pari diritti, in realtà tale parità è un principio tutt’altro che praticato. Gli stereotipi di genere sono onnipresenti, come ha segnalato in un rapporto a febbraio l’inviata speciale dell’Onu per la condizione femminile Elizabeth Salmón, e la violenza di genere comune.

Poi c’è un’altra osservazione, come ha notato oggi sul New York Times la giornalista sudcoreana Chun Su-jin. Le donne della dinastia Kim, già dagli anni ’70 del secolo scorso, sono state usate dalla propaganda di regime come simbolo. La nonna di Kim Jong Il, Kang Ban Sok, fu denominata “Madre di tutti i Coreani” e di fatto sacralizzata come simbolo delle virtù femminili. E anche la madre di Kim Jong Il (nonna di Jong Un) Kim Jong Suk fu definita “Madre della Rivoluzione”. Le donne per decenni si sono dovute allineare a questi modelli, anche in termini di stile e apparenza. Però, nessuna di queste grandi personalità è stata mai considerata papabile per la leadership. D’altronde Jong Un ha già mostrato chiaramente di voler fare un uso simile, sia con la sorella Kim Yo Jong (che è impegnata in ruoli diplomatici), sia con la moglie Ri Sol Ju (che viene definita già “Madre dello Stato”).

L’Istat alza le stime del Pil: nel I trimestre +0,6%, su anno +1,9%

L’Istat alza le stime del Pil: nel I trimestre +0,6%, su anno +1,9%Roma, 31 mag. (askanews) – Nel primo trimestre del 2023 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dell’1,9% nei confronti del primo trimestre del 2022. Lo ha reso noto l’Istat rivendendo lievemente al rialzo le stime diffuse lo scorso 28 aprile quando aveva indicato una crescita congiunturale del Pil dello 0,5%, e tendenziale dell’1,8%. Anche la crescita acquisita per il 2023 è positiva, pari allo 0,9%.

“La stima completa dei conti economici trimestrali conferma – è il commento dell’Istat – la ripresa dell’economia italiana nel primo trimestre del 2023 dopo la battuta d’arresto di fine 2022. A inizio anno la crescita del Pil è risultata pari allo 0,6% in termini congiunturali e all’1,9% in termini tendenziali. Entrambe le misure registrano una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima preliminare di fine aprile”. Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con una crescita dello 0,7% dei consumi finali nazionali e dello 0,8% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, dell’1% e dell’1,4%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per +0,7 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,3 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,2 gli investimenti fissi lordi e +0,2 la spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). Per contro, sia la variazione delle scorte, sia la domanda estera netta hanno contribuito negativamente alla variazione del Pil, entrambe per -0,1 punti percentuali.

Si registrano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto nell’industria e nei servizi, cresciuti rispettivamente dello 0,2% e dello 0,8%, e una stazionarietà nell’agricoltura. La ripresa è dovuta alla domanda interna con contributi positivi dei consumi privati per 0,3 punti percentuali e dei consumi pubblici e degli investimenti entrambi per 0,2 punti percentuali. Negativi invece per 0,1 punti percentuali i contributi sia delle scorte, sia della domanda estera netta. In ripresa dell’1,3% in termini congiunturali le ore lavorate, dello 0,8% le posizioni lavorative e dell’1,1% le unità di lavoro, mentre i redditi da lavoro dipendente pro-capite risultano stazionari.

La stima completa dei conti economici trimestrali “conferma la ripresa dell’economia italiana nel primo trimestre del 2023 dopo la battuta d’arresto di fine 2022” rende noto l’Istat spiegando che nei primi tre mesi dell’anno la crescita del Pil è risultata pari allo 0,6% in termini congiunturali e all’1,9% in termini tendenziali. Entrambe le misure registrano una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima preliminare di fine aprile. Anche la crescita acquisita per il 2023 è positiva, pari allo 0,9%.

Rilegno: 3,1 mld di ricadute economiche da riciclo e riutilizzo legno

Rilegno: 3,1 mld di ricadute economiche da riciclo e riutilizzo legnoMilano, 31 mag. (askanews) – Riciclo del legno a fine vita e rigenerazione degli imballaggi in legno: il sistema Italia, che fa capo a Rilegno, si conferma punta di eccellenza a livello europeo. Non solo la percentuale di legno raccolto e avviato al riciclo per il 2022 si conferma a circa il 63% rispetto all’immesso al consumo – 1.717.000 tonnellate pari al 62,74%, per la precisione, un livello più del doppio del target del 30% fissato dall’Unione Europea al 30% per il 2030 – ma anche la quantità di imballaggi rigenerata e reimmessa al consumo ha superato nuovamente lo scorso anno le 903mila tonnellate, con un’opera di prevenzione che riguarda circa 70 milioni di pallet. Sono alcuni dei dati che danno conto dell’attività del Consorzio Rilegno, e presentati a Bologna nel corso del convegno “Il richiamo della foresta. Summit italiano del legno sostenibile” in cui si è fatto il punto sulla filiera del legno in Italia, dalla produzione alla trasformazione al riciclo.

Rilegno garantisce in tutta Italia il riciclo e il recupero degli imballaggi di legno. Gestisce una filiera che si basa su 1.971 consorziati, 378 piattaforme di raccolta capillarmente diffuse sul territorio e 15 impianti di riciclo. Una gestione efficiente del riciclo del legno che rappresenta non solo un impegno per un mondo sempre più sostenibile, ma anche una risorsa economica, dando vita a una vera economia circolare, e che genera quindi impatti sociali, economici e ambientali rilevanti per il Paese. Impatti che Politecnico di Milano ha misurato e indicato – per quanto riguarda le filiere del riciclo e della rigenerazione gestite da Rilegno – in circa 3,1 miliardi di euro di ricadute economiche, oltre 10mila posti di lavoro e un “risparmio” nelle emissioni di CO2 pari a 1,8 milioni di tonnellate.

“Recuperare, riutilizzare e riciclare sono le priorità che guidano il nostro Consorzio da oltre 25 anni e che hanno consentito di dare vita a un sistema di economia circolare che ha prodotto risultati importanti sia in termini ambientali, sia per la capacità di creare sviluppo e occupazione a beneficio della comunità e del sistema Italia – ha dichiarato Nicola Semeraro, presidente di Rilegno – I numeri parlano da soli: in questi 25 anni sono stai immessi al consumo 63 milioni di tonnellate di imballaggi in legno, indispensabili per garantire una logistica moderna e sostenibile, sono stati avviati a riciclo 34 milioni di tonnellate di legno e sono stati riutilizzati 10 milioni di tonnellate di imballaggi, pari a 800 milioni di pallet rigenerati e reimmessi al consumo. In questi anni Rilegno ha garantito a tutto il sistema della raccolta, riutilizzo e riciclo un sostegno economico pari a 460 milioni di Euro. Possiamo affermare che il riutilizzo e il riciclo del legno in Italia sono ormai un’economia concreta e consolidata che rappresenta un’eccellenza a livello internazionale”. (nella foto: Nicola Semeraro, presidente di Rilegno)

Pil, Istat alza stime: nel I trimestre +0,6%, su anno +1,9%

Pil, Istat alza stime: nel I trimestre +0,6%, su anno +1,9%Roma, 31 mag. (askanews) – Nel primo trimestre del 2023 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dell’1,9% nei confronti del primo trimestre del 2022. Lo ha reso noto l’Istat rivendendo lievemente al rialzo le stime diffuse lo scorso 28 aprile quando aveva indicato una crescita congiunturale del Pil dello 0,5%, e tendenziale dell’1,8%. Anche la crescita acquisita per il 2023 è positiva, pari allo 0,9%.

“La stima completa dei conti economici trimestrali conferma – è il commento dell’Istat – la ripresa dell’economia italiana nel primo trimestre del 2023 dopo la battuta d’arresto di fine 2022. A inizio anno la crescita del Pil è risultata pari allo 0,6% in termini congiunturali e all’1,9% in termini tendenziali. Entrambe le misure registrano una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima preliminare di fine aprile”. La ripresa è dovuta alla domanda interna con contributi positivi dei consumi privati per 0,3 punti percentuali e dei consumi pubblici e degli investimenti entrambi per 0,2 punti percentuali. Negativi invece per 0,1 punti percentuali i contributi sia delle scorte, sia della domanda estera netta. In ripresa dell’1,3% in termini congiunturali le ore lavorate, dello 0,8% le posizioni lavorative e dell’1,1% le unità di lavoro, mentre i redditi da lavoro dipendente pro-capite risultano stazionari.

Il Papa: chi ha responsabilità politiche abbia propositi di pace

Il Papa: chi ha responsabilità politiche abbia propositi di paceCittà del Vaticano, 31 mag. (askanews) – Una nuova preghiera per “la martoriata Ucraina” ed un invito a chi ha “responsabilità politiche” ad avere “propositi di pace”, sono giunti oggi da papa Francesco. Al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, parlando ai pellegrini di lingua italiana, il pontefice ha salutato i giovani di “Rondine Cittadella della Pace” di Arezzo, accompagnati dal Vescovo, mons. Andrea Migliavacca.

“Un pensiero grato” Francesco lo ha voluto rivolgere soprattutto a quanti, ha detto, “venendo dall’Ucraina e dalla Russia e da altri Paesi di guerra, hanno deciso di non essere nemici, ma di vivere da fratelli. Il vostro esempio – ha quindi aggiunto il Papa – possa suscitare propositi di pace in tutti, anche in coloro che hanno responsabilità politiche”. Poi ha voluto affidare alla “materna intercessione” della Madonna “quanti sono provati dalla guerra, specialmente la cara e martoriata Ucraina che tanto soffre”.

Papa: chi ha responsabilità politiche abbia propositi di pace

Papa: chi ha responsabilità politiche abbia propositi di paceCittà del Vaticano, 31 mag. (askanews) – Una nuova preghiera per “la martoriata Ucraina” ed un invito a chi ha “responsabilità politiche” ad avere “propositi di pace”, sono giunti oggi da papa Francesco. Al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, parlando ai pellegrini di lingua italiana, il pontefice ha salutato i giovani di “Rondine Cittadella della Pace” di Arezzo, accompagnati dal Vescovo, mons. Andrea Migliavacca.

“Un pensiero grato” Francesco lo ha voluto rivolgere soprattutto a quanti, ha detto, “venendo dall’Ucraina e dalla Russia e da altri Paesi di guerra, hanno deciso di non essere nemici, ma di vivere da fratelli. Il vostro esempio – ha quindi aggiunto il Papa – possa suscitare propositi di pace in tutti, anche in coloro che hanno responsabilità politiche”. Poi ha voluto affidare alla “materna intercessione” della Madonna “quanti sono provati dalla guerra, specialmente la cara e martoriata Ucraina che tanto soffre”.

Sanità, Rocca: Ospedale Bambino Gesù al Forlanini? Favorevole

Sanità, Rocca: Ospedale Bambino Gesù al Forlanini? FavorevoleRoma, 31 mag. (askanews) – “La nuova sede del Bambino Gesù al Forlanini? Ancora non possiamo dirlo con certezza, l’ipotesi circola da tempo e mi trova favorevole, ma necessita di una serie di precondizioni e di valutazioni attente. Al momento ci sono solo delle interlocuzioni ad alto livello”. Parole che il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, affida alle colonne del Corriere della Sera.

“Di sicuro il Bambino Gesù, che è un’eccellenza mondiale universalmente riconosciuta, al momento è costretto a operare in condizioni a dir poco sacrificate – ha aggiunto Rocca – un grande ospedale per garantire qualità e umanizzazione delle cure ha necessità di spazi e strutture all’altezza. Il Bambino Gesù, oramai, è congestionato e questo impatta sui servizi alle centinaia di migliaia di piccoli pazienti e famiglie che vi si recano da tutta Italia, e non solo. Di certo è che questa straordinaria e fondamentale realtà, punto di riferimento per le cure infantili nel mondo. E’ urgente individuare una nuova sede e garantire la qualità”.

Il cardinale Zuppi: il Papa è rimasto colpito dal dramma dell’alluvione in Emilia-Romagna

Il cardinale Zuppi: il Papa è rimasto colpito dal dramma dell’alluvione in Emilia-RomagnaRoma, 31 mag. (askanews) – Papa Francesco “è rimasto subito molto colpito” dal dramma dell’alluvione in Emilia Romagna e lo dimostra il suo messaggio inviato alle popolazioni”, ora però, occorre seguire il suo messaggio e cioè “che in drammi di questo genere, così come per la pandemia, se ne esce solo insieme e con la forza della solidarietà che sollecita tutti”. Così l’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, card. Matteo Zuppi ad Agorà su Raitre. Il porporato ha poi raccontato di aver parlato dell’alluvione con il Papa almeno due volte, quando si è incontrato con lui insieme ai vescovi italiani riuniti in Vaticano per l’ultima Assemblea generale della Cei. “Ha ascoltato con grande vicinanza. – ha detto – Come si sà, il Papa ha sempre una grande attenzione per le sofferenze degli altri”. “Mi auguro che la politica dia le risposte che la sofferenza di questa gente desidera”. Il porporato ha poi aggiunto che in tema di ricostruzione “ci deve essere un’unica parte”. Sul tema della scelta del Commissario alla ricostruzione che sta dividendo la politica, Zuppi ha detto di non voler entrare nella questione ma si è limitato a far notare che occorrono ora “risposte efficaci e il più possibile convergenti. Ci sono situazioni, e questa è una, nelle quali occorre un’unica sensibilità per far presto e fare bene. Strumenti migliori – ha concluso – si ritrovano nella collaborazione tra varie istituzioni, centrale e locale. Ci vuole gente seria”.

Aeroporti, traffico passeggeri aprile supera i livelli pre-Covid

Aeroporti, traffico passeggeri aprile supera i livelli pre-CovidRoma, 31 mag. (askanews) – Traffico aereo da record per il sistema aeroportuale italiano, che lo scorso mese di aprile, con 16,5 milioni di passeggeri transitati, ha superato del 2,5% i volumi del 2019. A trainare il risultato, secondo i dati diffusi da Assaeroporti, il segmento internazionale che, con 10,7 milioni di passeggeri, oltre due terzi del totale, è cresciuto del 30% rispetto al 2022 e ha sostanzialmente raggiunto i livelli pre-pandemia (-1,6%). Degno di nota è anche il dato del traffico nazionale che, con 5,8 milioni di viaggiatori, ha superato dell’11% i volumi del 2019.

Vicino ai risultati pre-Covid anche il traffico registrato nel primo quadrimestre dell’anno: complessivamente i passeggeri hanno toccato quota 52,3 milioni, ovvero il 97,6% dei livelli del 2019. “Il risultato raggiunto dagli aeroporti italiani nel mese di aprile è un’ottima notizia e conferma la resilienza del settore – ha commentato Carlo Borgomeo presidente di Assaeroporti -. Ci auguriamo che gli anni terribili del Covid siano ormai alle spalle e che il comparto sia sempre più centrale nelle politiche di sviluppo del nostro Paese”.

La Casa Bianca: noi non sosteniamo gli attacchi all’interno della Russia

La Casa Bianca: noi non sosteniamo gli attacchi all’interno della RussiaRoma, 31 mag. (askanews) – La Casa Bianca ha affermato che sta ancora raccogliendo informazioni sull’attacco con droni di ieri a Mosca, ma ha ribadito di non poter giustificare gli attacchi all’interno della Russia. “Non sosteniamo gli attacchi all’interno della Russia. Questo è tutto. Punto”, ha detto l’addetta stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, durante un briefing.

Washington è un importante fornitore di armi all’Ucraina, a condizione che il paese le usi per difendersi e per riconquistare il territorio ucraino occupato dalle forze russe. I funzionari statunitensi hanno ripetutamente affermato che l’Ucraina ha accettato di non utilizzare armi fornite dagli americani per attacchi sul suolo russo. Ieri, funzionari americani hanno dichiarato all’agenzia di stampa Ap che un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina dovrebbe essere annunciato questa settimana e includerà munizioni aggiuntive per i droni.