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Tag: Sanremo 2023

Calcio, Mourinho rompe il silenzio con 4 foto su Instagram

Calcio, Mourinho rompe il silenzio con 4 foto su InstagramRoma, 11 dic. (askanews) – José Mourinho ha pubblicato oggi un post su Instagram con quattro foto e a ognuna di essa ha aggiunto una didascalia. Nella prima c’è l’abbraccio tra lui e Nicolas Burdisso: “I fratelli sono sempre fratelli”, ha scritto. Nella seconda immagine lo striscione che la Curva Sud gli ha dedicato: “Grazie grazie”, con tanti cuori gialli e rossi. Nella terza foto, invece, c’è il fermo immagine di un intervento di Kayode su Zalewski non adeguatamente sanzionato secondo Mourinho: “Il silenzio è una delle grandi arti della conversazione secondo Marco Tullio Cicerone, vecchia saggezza romana”. La quarta foto è dedicata interamente al raccattapalle che ha consegnato il pizzino a Rui Patricio: “Ero io 50 anni fa, bravo ragazzo”. Il tecnico aveva scelto di non parlare nell’immediato post partita contro la Fiorentina.

Università, mercoledì 13 dicembre la Luiss in missione a Milano

Università, mercoledì 13 dicembre la Luiss in missione a MilanoRoma, 11 dic. (askanews) – Tre I: Internazionalizzazione, Interdisciplinarità e Innovazione. Due nuovi corsi erogati completamente in lingua inglese: “Management and Artificial Intelligence” e “Global Law”. Un Triple degree, unico al mondo, ACE (America, China, Europe) che consentirà di ottenere tre titoli di laurea con Luiss, George Washington University e Renmin University of China. Ma non solo. Un innovativo modello educativo, il “Luiss Enquirer”, in cui il rigore della ricerca scientifica incontra l’”active learning” per plasmare una nuova generazione di professionisti.

Saranno queste alcune delle novità che la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali presenterà a studenti e studentesse lombardi e aspiranti leader globali, nel corso dell’incontro: “Luiss Enquirer: Pensieri ed esperienze pratiche su come la Luiss forma i professionisti di oggi e di domani”, che si terrà mercoledì 13 dicembre alle ore 14 presso il Milano Luiss Hub di Via Massimo d’Azeglio, nel cuore dell’Innovation district. La Luiss torna, dunque, nella città meneghina accompagnata da ospiti di primo piano nel mondo dell’Accademia, delle professioni e dell’imprenditoria, che saranno protagonisti di una tavola rotonda sull’importanza della “job satisfaction” e del “self-achievement” in un mondo del lavoro sempre più dominato dall’intelligenza artificiale. L’evento vedrà, infatti, l’intervento della Professoressa di Marketing della Luiss Simona Romani, e le testimonianze di Alumni che ricoprono ruoli di grande rilevanza manageriale in aziende italiane e internazionali, come: Martina Capriotti, giovane co-fondatrice di MIRTA; Luca Valerio Camerano, Managing Director at Algebris Investments; Livia Alessandro, HR Director, Amgen. A moderare sarà Matteo de Angelis, Advisor Definizione Strategie di Marketing della Luiss.

A seguire, i referenti accademici dell’Ateneo intitolato a Guido Carli offriranno una panoramica dell’offerta formativa dell’Università nei settori dell’economia, del management, degli studi politici e giuridici, con uno sguardo anche alle nuove opportunità lavorative di mondi diversi: dalla cybersecurity ai big data, dalla data science alle nuove frontiere dell’Intelligenza artificiale, dalla sostenibilità alle scienze sociali. L’appuntamento permetterà ai giovani talenti milanesi di toccare con mano l’approccio “Enquiry-based” della Luiss, un modello educativo profondamente innovativo che mira a stimolare il pensiero critico dello studente esaltandone la creatività. Un metodo di apprendimento unico nel panorama formativo, che ha permesso all’Ateneo intitolato a Guido Carli di raggiungere, secondo l’autorevole QS World University Rankings by Subject 2023, il 14° posto al mondo e il 2° nell’Unione Europea negli Studi Politici ed Internazionali, collocandosi nelle prime 50 posizioni anche per le aree “Business e Management” e “Legge”. Per l’occasione, saranno fornite informazioni sulle prossime prove di ammissione ai corsi di laurea Triennale e Magistrale a Ciclo Unico, che si terranno in due sessioni dal 20 al 23 febbraio e dal 14 al 16 maggio 2024, e alle lauree Magistrali previste dal 16 al 19 aprile 2024. Info e iscrizioni: www.luiss.it.

Carne coltivata, Slow food: no battaglia ideologica, ripensare allevamenti

Carne coltivata, Slow food: no battaglia ideologica, ripensare allevamentiMilano, 11 dic. (askanews) – “Il divieto alla produzione e vendita della carne coltivata secondo Slow Food non chiude la discussione: la apre” afferma Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia sulla legge sulla carne coltivata, firmata pochi giorni fa dal Presidente della Repubblica. “Non possiamo ridurre a battaglia ideologica un tema complesso, che ha a che fare con il sistema alimentare, il suolo, il paesaggio, la cultura del cibo e la sovranità alimentare – prosegue – Non servono provvedimenti che vietino la produzione e la vendita di alimenti prodotti da colture cellulari o tessuti di animali come quello appena divenuto ufficialmente legge, ma informazioni corrette, che consentano a tutti di scegliere. Proibire è una scorciatoia. Serve un’analisi onesta, capace di accogliere la complessità”.

Il cibo non è un carburante per far funzionare l’organismo, somma algebrica di proteine, grassi e carboidrati. Il cibo è prima di tutto espressione culturale, linguaggio. È parte integrante dell’identità dei popoli, frutto di saperi, tradizioni, innovazioni, scambi di conoscenza. Secondo Slow Food, il problema di un’eccessiva produzione di carne non si risolve passando dagli allevamenti intensivi ai laboratori, ma si affronta analizzando e modificando il modello che ha originato questa distorsione. Un modello che ha trasformato l’agricoltura in industria e l’ha consegnata alla finanza, spezzando il suo legame con la terra e la natura, prosegue, trasformando un’attività circolare (dove nulla era scarto) in un settore che produce più del 30% delle emissioni di CO2, inquina la terra e l’acqua, compromette la nostra salute. E fa tutto questo in nome di una popolazione in crescita da sfamare, nascondendo la verità di un cibo prodotto per essere in buona parte sprecato. “Oggi una manciata di multinazionali controlla quasi tutto: la produzione di semi, fertilizzanti chimici, pesticidi, mangimi, prodotti farmaceutici; la genetica animale, l’allevamento, la macellazione, la distribuzione; perfino le compagnie nautiche che trasportano mangimi e farine attraverso il globo” continua Nappini.

Slow Food invita a “dare un’occhiata all’elenco dei finanziatori della ricerca sulla carne coltivata per capire quale sia la direzione: da Bill Gates a Sergey Brin di Amazon a Richard Branson della Virgin Group. Ma anche JBS, Cargill e Tyson Foods, ovvero le stesse multinazionali che controllano la filiera della carne. Di fatto, proprio chi è fra i principali responsabili della deriva attuale dell’allevamento, e ne detiene il controllo a livello globale, ora che il settore inizia a intravedere minacce all’orizzonte investe sulla carne coltivata usando gli stessi strumenti e gli stessi schemi: brevetti e monopoli”. Da qui l’invito di Slow Food Italia è ad “aprire una riflessione su un modello diverso di allevamento, che si ponga onestamente delle domande sull’accesso alle risorse naturali e sul diritto alla sovranità alimentare”, conclude Nappini.

Il pollo romagnolo diventa presidio Slow Food

Il pollo romagnolo diventa presidio Slow FoodRoma, 11 dic. (askanews) – Cresce il numero dei prodotti Slow Food in Emilia-Romagna: il pollo romagnolo, antica razza autoctona, dopo aver rischiato l’estinzione sarà ora il 19esimo presìdio dell’Emilia-Romagna. Il nuovo Presìdio è stato presentato oggi a Bologna dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, assieme a Raffaella Ponzio, responsabile Presìdi Slow Food Italia.

Abituato a razzolare in grandi spazi, in grado di volare anche sugli alberi, così da difendersi da solo da volpi, faine e altri predatori, il pollo romagnolo fino al dopoguerra è stato una presenza fissa nelle aie contadine. Questa gallina variopinta è uscita di scena con l’avvento dell’agricoltura industriale, perché poco adatta all’allevamento intensivo e di taglia piccola. L’ultimo allevamento è stato trovato nel ravennate nel 1997 e a quel punto gli allevatori custodi dell’Arvar, l’associazione razze e varietà autoctone romagnole e nazionali, assieme all’università di Parma, ne hanno selezionato le uova, i pulcini hanno ricominciato a circolare ed è cresciuto l’interesse fra allevatori custodi. Oggi in Romagna ci sono poco più di duemila polli romagnoli che razzolano liberamente all’aria aperta, numeri lontani dagli allevamenti intensivi, ma che possono essere intercettati da chi cerca una ristorazione di qualità.

“Il Presidio del pollo romagnolo – ha spiegato Raffaella Ponzio, responsabile Presìdi Slow Food Italia – è nato per sostenere un gruppo di allevatori che da anni, per passione, conservano la biodiversità zootecnica e rappresentano una piccola, virtuosa, economia locale”. “Il sostegno ai Presìdi Slow Food – ha detto l’assessore Mammi – capaci di creare cultura e identità, porta avanti un progetto che coinvolge le comunità locali e persegue obiettivi come salvare la biodiversità, tutelare gli ecosistemi e le risorse naturali, tutelare la salute dei consumatori e promuovere filiere eque dal punto di vista sociale.

Otto milioni di docenti e personale Ata nella giungla delle graduatorie

Otto milioni di docenti e personale Ata nella giungla delle graduatorieRoma, 11 dic. (askanews) – Come fare per scalarle? Migliorare il proprio titolo di studio e frequentare corsi di formazione. Servono dagli 8,5 ai 10,5 punti per avere un incarico con contratto a tempo determinato. Vicenza, Cuneo, Varese, Udine, Alessandria, Brescia le province dove è più facile entrare. Al Sud, si punta su Palermo, Catania e Foggia. Ecco i consigli dell’esperto…

Una questione che riguarda potenzialmente otto milioni di italiani. Sono tutti docenti e rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) che, ancora precari, lottano per un posto utile in graduatoria. Utile ovviamente a trovare, secondo un criterio provinciale, una cattedra o, più in generale, un posto di lavoro a scuola: “Sono persone – spiega Domenico Madeo, uno dei massimi esperti del settore – che, ogni anno, vivono con il patema di dover affrontare lunghe attese per sapere se hanno o meno la possibilità di avere un incarico e spesso accettano anche il rischio di spostarsi in posti lontani pur di poter non solo assicurarsi uno stipendio a fine mese ma soprattutto di accumulare punti per scalare appunto la graduatoria”. Una questione che riguarda in particolare il Sud Italia: “Le scelte – continua Madeo – avvengono su base provinciale e nelle Regioni meridionali è più difficile trovare spazio con un punteggio che va al di sotto di 10,5 punti. Serve meno, intono agli 8,5 punti, per essere chiamati invece in diverse province del Nord. Vicenza, Cuneo, Varese, Udine, Alessandria, Brescia, Milano, Modena, Parma, Bergamo e Verona sono le province più facilmente accessibili. Un’informazione, questa, necessaria per sapere dove indirizzare la propria domanda e avere appunto chance importanti di successo. Fermo restando che anche alcune province del Centro e del Sud sono più a portata di mano di altre: Roma, Latina, Palermo, Catania, Foggia, Bari, Taranto, Cosenza, Salerno, Messina, Catanzaro e Reggio Calabria quelle da scegliere se proprio non ci si vuole allontanare troppo da casa”.

Dagli 8,5 ai 10,5 punti è dunque il range necessario per ambire a una cattedra o a un posto di lavoro nel mondo scolastico: “Ma per sapere quanti punti si hanno – ricorda Madeo – non sempre è facilissimo. Per questo, 360 Forma, di cui sono il Ceo, ha deciso di mettere a disposizione di tutti, a titolo gratuito, un calcatore che riguarda in particolare il personale Ata che, degli otto milioni di italiani in graduatoria, rappresenta senz’altro la fetta più consistente. L’uso è molto semplice ma altrettanto funzionale. Determinare il punteggio infatti dipende da diverse variabili: il titolo di studio, ovviamente, ma anche le precedenti esperienze lavorative e alcuni aspetti personali e familiari legati anche al proprio stato di salute. Una verifica capillare, che il calcolatore permette, riesca a offrire molto presumibilmente il punteggio con cui si entra appunto in graduatoria”. Anni di sacrifici e una passione infinita per il proprio lavoro sono dunque i presupposti per costruire la propria carriera lavorativa all’interno del sistema scuola: “Chi si mette in gioco dietro una cattedra o comunque nel circuito formativo del nostro Paese – continua Madeo – lo fa non solo per avere quello che un tempo avremmo chiamato posto fisso ma anche e soprattutto per il desiderio di contribuire alla costruzione delle nuove generazioni. Vi assicuro che, per tutti, gli inizi non sono facili. La giungla delle graduatorie rappresenta una vera e propria spirale che, per anni e anni, leva il sonno. Per questo, occorre muoversi in modo consapevole e, diciamo così, capace di sfruttare le norme vigenti”.

Cosa fare allora? “Il mio consiglio – dichiara Madeo – è di non trascurare nessun aspetto perché ogni punto è prezioso per scalare la graduatoria. Se si ha solo il diploma, ad esempio, è il caso, se possibile, di continuare negli studi: il conseguimento della laurea breve, ad esempio, garantisce 2 punti per arrivare ad acquisire il massimo dei punti. Ma non solo: serve anche iscriversi a corsi di formazione ufficialmente riconosciuti dal Miur. 360 Forma ne offre un’ampia gamma. Un aiuto arriva anche dalle certificazioni informatiche che possono aggiungere anche 0,6 punti. Conoscere significa avere la possibilità di crescere e di rendere meno duro il raggiungimento di un sogno: la firma di un contratto a tempo indeterminato”.

Occidental acquista CrownRock per 12 mld,accesso a pozzi Permiano

Occidental acquista CrownRock per 12 mld,accesso a pozzi PermianoNew York, 11 dic. (askanews) – Il gigante petrolifero Occidental ha annunciato, lunedì, un accordo da 12 miliardi di dollari per l’acquisto di CrownRock, la compagnia texana che possiede oltre 94.000 acri nel bacino del Permiano, l’area ricca di idrocarburi situata nella parte occidentale del Texas e nel New Mexico. Ad annunciarlo è il Wall Street Journal.

Come parte dell’accordo in contanti e azioni, Occidental ha dichiarato che contrarrà 9,1 miliardi di dollari di nuovo debito, emetterà circa 1,7 miliardi di dollari di azioni ordinarie e si farà carico del debito esistente di 1,2 miliardi di dollari di CrownRock. Occidental ha spiegato che l’acquisto aggiungerebbe circa 170.000 barili di petrolio al giorno, assieme a circa 1.700 area ancora non sfruttate. CrownRock è una delle ultime grandi società private rimaste nel Permiano, insieme a Endeavour Energy Resources.

Mes, Fedriga: il tema si interseca con il Patto di stabilità

Mes, Fedriga: il tema si interseca con il Patto di stabilitàUdine, 11 dic. (askanews) – “L’Europa, specie in un momento come questo, deve mettere in campo misure che siano in grado da un lato di tenere una regolarità dei conti dei diversi Paesi, ma nel contempo di permettere una crescita, perché se vengono riproposte misure come in passato, che favoriscono la recessione invece che lo sviluppo, il rischio non è soltanto l’impoverimento delle imprese e dei cittadini, ma anche l’impossibilità per gli Stati di pagare il debito, perché Paesi in recessione con meno introiti fanno ovviamente più fatica a pagare il debito”. Così il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, anche nella sua veste di presidente della Conferenza delle Regioni, in tema di Mes.

“Mi sembra che sia un tema che si interseca con la riforma del patto di stabilità ma su questo spero che ci sia una responsabilità di tutti i Paesi europei”, ha concluso Fedriga.

Agricoltura, da Enea sistema previsione per pianificare raccolta olive

Agricoltura, da Enea sistema previsione per pianificare raccolta oliveRoma, 11 dic. (askanews) – Rendere disponibile agli agricoltori un sistema di previsione per conoscere in anticipo l’entità del raccolto delle olive, che consenta di riprogettare le pratiche agronomiche da adottare. È questo l’obiettivo della ricerca realizzata da ENEA con Cnr e Università della California di Berkeley (Stati Uniti), che ha identificato i principali fattori di stress climatico stagionale responsabili dei cattivi raccolti. I risultati della ricerca, basata sui dati di 66 province italiane dal 2006 al 2020, sono stati pubblicati sulla rivista Journal Agronomy and Crop Science.

“Dalle nostre analisi è emerso che livelli di raccolto eccezionalmente bassi si sono verificati in modo più frequente a partire dal 2014 in concomitanza con inverni relativamente caldi. Questo succede perché il periodo di riposo stagionale della pianta diventa sempre più breve alterando il suo ciclo vitale e di conseguenza la fioritura e l’impollinazione”, spiega Luigi Ponti, ricercatore del Laboratorio ENEA di Sostenibilità, qualità e sicurezza delle produzioni agroalimentari e coautore dello studio insieme ad Arianna Di Paola, Edmondo Di Giuseppe e Massimiliano Pasqui del Cnr e ad Andrew Paul Gutierrez (Università della California a Berkeley). Utilizzando dati di uso del suolo ad alta risoluzione (fino a 300 metri) e 23 variabili climatiche

Universal Beauty Competition, contest per celebrare bellezza italiana

Universal Beauty Competition, contest per celebrare bellezza italianaRoma, 11 dic. (askanews) – Un viaggio partito nella “terra dei sassi” per raccontare la storia millenaria della città di Matera e offrire alle concorrenti dell’edizione 2023 del contest “Universal Beauty Competition” e al pubblico, un’occasione unica per raccontare e celebrare la bellezza, la cultura e la storia del nostro splendido Paese.

Un format originale che offre una piattaforma unica per esplorare le radici culturali italiane anche attraverso la lente dell’eleganza e della grazia femminile. Un racconto fatto di esperienze individuali, passione e glamour per comporre un ritratto completo e autentico della bellezza italiana. “Universal Beauty Competition – racconta Marco Ciriaci, produttore del format – rappresenta un’opportunità unica per mettere in luce la diversità e l’inclusività presenti nella nostra cultura. Le sedici partecipanti hanno avuto l’occasione di vivere un’esperienza straordinaria a Matera, esplorando le straordinarie bellezze della città, le sue tradizioni ed i suoi segreti artigianali. Hanno appreso dai Maestri del pane, della carta pesta e dei panettoni, il mistero del successo che rende il nostro Paese leader anche nel settore gastronomico. Le nostre giovani Donne, hanno il compito di rafforzare il legame tra il fascino tipicamente femminile e il patrimonio culturale italiano; perché la bellezza deve andare oltre il solo l’aspetto esteriore ma abbracciare storie e nuove prospettive di racconto”.

Le vincitrici delle cinque sezioni del contest rappresenteranno l’Italia nei prestigiosi concorsi internazionali. La Commissione era composta da: Marco Ciriaci, il produttore; Walter Croce, il regista; Patrizia Barsotti, la giornalista; Maria Paola Guarino, la scrittrice; Eva Bolognesi, l’influencer; Andrea Foriglio, medico-osteopata; Antonio Ciaramella, il make up artist e Marco Tomei, il coreografo e fashion manager. Un momento particolarmente toccante nel corso della serata finale è stato dedicato a tutte le Donne vittime di violenza nel corso di questo ultimo anno. In memoria della giovanissima “Michelle Maria Causo”, morta a causa di un efferato femminicidio, è stata consegnata una fascia alla più giovane partecipante, che rappresenta “il futuro”: Denisa Acatrinei di soli 16 anni. Un messaggio che vuole rappresentare l’auspicio di un cambiamento culturale. A consegnare la fascia l’editore di Radio Incontro Donna Michelle Marie Castiello e il portavoce del Partito Gay Lbgt Fabrizio Marrazzo.

Le 5 Ambasciatrici che rappresenteranno l’Italia nel mondo sono: Silvana Vacaru, 25 anni, ha vinto il titolo per partecipare al concorso “Supranational”; Kate Tricia Gatpandan, 20 anni, ha vinto il titolo per partecipare al concorso “Global”; Dora Celestino, 28 anni, ha vinto il titolo per partecipare al concorso “Earth”; Jeniffer Lopez, 23 anni, ha vinto la fascia “Web”; Rachele Resi, 23 anni, ha vinto la fascia “Ecogreen”.

M.O., Tajani: sanzioni per Hamas, non per i coloni in Cisgiordania

M.O., Tajani: sanzioni per Hamas, non per i coloni in CisgiordaniaBruxelles, 11 dic. (askanews) – Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato oggi, incontrando la stampa a Bruxelles, che Italia, Francia e Germania hanno indirizzato all’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell, una lettera per esprimere il loro forte sostegno all’iniziativa del Servizio europeo di azione esterna di istituire un regime sanzionatorio contro Hamas, i gruppi affiliati e ai suoi sostenitori, al fine di stigmatizzare politicamente gli attacchi del 7 ottobre scorso, isolare Hamas a livello internazionale e privarlo del sostegno finanziario e logistico da parte di terzi.

Tajani, invece, pur condannando le violenze dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania, ha detto di non sostenere l’iniziativa della ministra degli Esteri belga Hadja Lahbib, che stamattina, arrivando al Consiglio Ue, aveva annunciato di voler chiedere ai colleghi dei Ventisette di segnalare e proibire l’accesso all’area Schengen dei “coloni violenti”, dopo che il Belgio ha già deciso di vietare il loro ingresso sul suo territorio. Secondo l’Onu, ha riferito Lahbib, gli atti di violenza dei coloni “estremisti e violenti” sono passati oggi da tre a sette al giorno. “Noi – ha detto Tajani ai giornalisti – abbiamo espresso sempre la condanna per queste azioni, e abbiamo sempre chiesto a Israele di bloccare le violenze dei coloni che rischiavano di far peggiorare la situazione in Cisgiordania”. Ma secondo il ministro queste violenze non sono comparabili ai “crimini immondi” compiuti durante l’attacco terroristico di Hamas il 7 ottobre.

Alle domande dei giornalisti sulla proposta belga, il ministro ha risposto che “la scelta che si deve fare è ben diversa”, e che “non c’entra bandire dall’area Schengen” i coloni. “Io condanno le violenze e le altre intemperanze, ma non è un’organizzazione terroristica quella dei coloni. E’ una scelta che non condivido, quella di usare violenza o di aggredire la popolazione palestinese che vive là, ma non possiamo equiparare Hamas ai coloni di Israele che vivono là”. “Insomma, le due cose sono ben diverse. Perché Hamas si è macchiato di crimini immondi: andare a cercare la gente casa per casa, uccidere i bambini di tre mesi, violentare donne e poi ucciderle e giocare a pallone con i seni delle donne, mi pare sia una cosa che grida vendetta e non può essere veramente accettata da nessuno. Quindi è giusta la reazione di Israele contro Hamas, non è giusto quello che stanno facendo i coloni ebrei contro la popolazione civile, come ho detto fin dall’inizio, ma – ha ribadito Tajani – non si può mettere sullo stesso piano il colono con il terrorista di Hamas”.

“Io credo – ha osservato poi il ministro – che la soluzione debba essere quella di uno Stato palestinese che comprenda Cisgiordania e Striscia di Gaza. Ci può essere una soluzione temporanea con la presenza delle Nazioni Unite; però l’obiettivo finale deve essere quello di dare concretezza alla speranza che vogliamo dare al popolo palestinese: cioè di avere uno Stato che riconosce Israele, e riconosciuto da Israele, in modo che” i due Stati “possano vivere in futuro in pace”. “Quindi – ha aggiunto Tajani – non siamo favorevoli al riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese, ma vogliamo che si trovi una soluzione per arrivare alla pace in Medio Oriente, avendo un dialogo forte anche con tutto il mondo arabo e con i paesi musulmani. Non si deve far nessuna guerra di religione, come vuole Hamas; si tratta di vivere in pace e contemperare gli interessi del popolo israeliano che ha il diritto ad avere, dopo quello che è accaduto durante la Seconda guerra mondiale, un suo Stato in una terra dove vivere in pace, e il diritto del popolo palestinese di avere una sua terra dove vivere in pace”.