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Tag: Sanremo 2023

Ok unanime a oblio oncologico, Meloni: legge di civiltà, grande gioia

Ok unanime a oblio oncologico, Meloni: legge di civiltà, grande gioiaRoma, 6 dic. (askanews) – “Accolgo con grande gioia l’approvazione all’unanimità della proposta di legge parlamentare sull’oblio oncologico. Una norma di civiltà, che il Governo ha convintamente sostenuto e che cancellerà quelle umilianti e ingiuste discriminazioni che pesavano sulle persone guarite da patologie oncologiche. Grazie a tutte le forze politiche che hanno consentito di raggiungere oggi questo obiettivo”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni commentando il via libera all’unanimità al testo da parte del Senato.

Con 139 voti, il Senato ha approvato in via definitiva, il disegno di legge sull’oblio oncologico: il provvedimento era già stato approvato all’unanimità dalla Camera in prima lettura ed è stato esaminato in sede redigente dalle commissioni Giustizia e Affari sociali, abbreviando, con l’accordo di tutti i gruppi, i tempi dell’esame dell’assemblea. Diventerà legge all’atto della pubblicazione in Gazzetta ufficiale. “Per ‘diritto all’oblio oncologico – viene precisato all’articolo 1 del disegno di legge – si intende il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica, nei casi di cui alla presente legge”.

Ad Ambasciata Italia a Bucarest riunione con ong italiane

Ad Ambasciata Italia a Bucarest riunione con ong italianeRoma, 5 dic. (askanews) – L’ambasciatore d’Italia a Bucarest Alfredo Durante Mangoni ha ospitato ieri la tradizionale riunione annuale con i rappresentanti delle associazioni e delle ONG italiane attive in Romania. All’incontro ha partecipato, in rappresentanza della ministra romena della Famiglia, della Gioventù e delle Pari Opportunità, Natalia-Elena Intotero, il Presidente dell’Autorità nazionale per la Protezione dei Diritti dei Bambini e le Adozione, Segretario di Stato Rares Petru Achiriloaie. Presente anche la Rappresentante di UNICEF Romania, Anna Riatti.

Dopo i saluti dell’Ambasciatore e del Segretario di Stato Achiriloaie, il giro di tavolo ha permesso alle associazioni rappresentate di condividere valutazioni sulla propria attività, sui risultati ottenuti e sulle criticità che talvolta ne condizionano l’operato. Tra i temi emersi nel corso della discussione: il pacchetto di riforma dell’assistenza sociale, all’esame del Parlamento dopo l’approvazione del Governo romeno; l’assistenza e i servizi sociali ed educativi per famiglie e persone in difficoltà, bambini abbandonati, tossicodipendenti; l’applicazione della normativa sulla de-istituzionalizzazione e il suo impatto sulle residenze per anziani e per adulti e ragazzi con disabilità; la protezione degli animali e la tutela della loro dignità e del loro benessere.

Nelle parole dell’Ambasciatore Durante Mangoni, “questo appuntamento che rinnoviamo ogni anno vuole essere una manifestazione di sostegno al terzo settore italiano in Romania, capace con i suoi sforzi di mitigare situazioni di difficoltà, disagio e sofferenza e, nel far ciò, di rafforzare le relazioni di partenariato tra i nostri due Paesi. Vogliamo che quello alle associazioni italiane divenga un sostegno di sistema, ossia che veda protagoniste sempre di più tutte le articolazioni italiane, pubbliche e private, che operano sul territorio di Romania. La partecipazione del Ministero della Famiglia e della Rappresentante di UNICEF Romania testimonia anche la volontà di attivare sinergie in quest’ambito con Governo romeno e sistema delle Nazioni Unite. L’impegno di sensibilizzazione dell’Ambasciata proseguirà con un evento dedicato alla de-istituzionalizzazione e alle famiglie affidatarie di minori, che organizzeremo l’anno prossimo, per attivare lo scambio di buone pratiche”.

M.O., manifestazione a Roma contro antisemitismo e terrorismo

M.O., manifestazione a Roma contro antisemitismo e terrorismoRoma, 5 dic. (askanews) – Le bandiere d’Israele e quelle arcobaleno della pace, i giocattoli di bimbi sul palco, le parole contro l’odio, dichiarazioni d’amore “verso un paese democratico che è stato attaccato”, il pensiero ai 136 ostaggi ancora in mano ad Hamas. La manifestazione contro l’antisemitismo ed il terrorismo in piazza del Popolo è una risposta che “arriva dal basso”, in cui risuonano le parole degli esponenti di governo e di quasi tutti gli schieramenti politici. Ma che non è riuscita a coinvolgere più di 2.500 persone, secondo il dato accertato dalle forze dell’ordine. Resistono a questo freddo, vento e pioggia d’inizio dicembre cercando di farsi caldo e coraggio l’uno e l’altro. L’intervento del ministro Matteo Salvini e le tante volte in cui grida ‘Lunga vita a Israele’ fa risuonare l’approvazione di tutti, che dimenticano ogni distinguo o possibili distanze del passato.

Il ministro della giustizia Carlo Nordio prendendo la parola ricorda i campi di sterminio nazisti in Polonia “creati prima di Auschwitz” e sottolinea come Israele abbia portato la “luce della democrazia in quella terra martoriata”. Tanti sono i “bravo, sì, è vero”. “Parliamo con tutta la nostra voce, piccola o grande che sia – dice uno dei tanti che stasera sono venuti qui dal ‘Ghetto’, lasciando chiuse molte attività e ristoranti. “Qui finisce alle 21, facciamo in tempo per la sera”, si ammette. Perché “bisogna andare avanti”. Il messaggio di Liliana Segre fa commuovere. La sua lettera letta dal palco è distribuita di mano in mano. “L’eterno ritorno di quella guerra mi fa sentire prigioniera di una trappola mentale senza uscita, spettatrice impotente, in pena per Israele ma anche per tutti i palestinesi innocenti, entrambi intrappolati nella catena delle violenze e dei rancori”, dice.

La senatrice a vita dice ancora: “E non ho soluzioni. E non ho più parole. Ho solo pensieri tristi. Provo angoscia per gli ostaggi e per le loro famiglie. Provo pietà per tutti i bambini, che sono sacri senza distinzione di nazionalità o di fede, che soffrono e muoiono. Che pagano perché altri non hanno saputo trovare le vie della pace”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, arriva e subito spiega: “La giustizia finora è stata contrastata da chi continua a non voler affermare in maniera chiara che Israele ha diritto alla sua esistenza. La vicenda dei sequestrati e degli ostaggi ancora non restituiti è ciò mi angoscia più di ogni altra cosa e la speranza della pace non viene meno ma deve essere una pace giusta che riconosca il diritto di esistenza di Israele”. Quindi ha aggiunto: “Due paesi e due popoli giustissimo, ma finché c’è qualcuno che dice non due paesi e due popoli, ma che Israele non ha diritto all’esistenza la pace non sarà possibile”.

Convegno Fondazione Mesit e Ceis “Salute e Legge di Bilancio 2024″

Convegno Fondazione Mesit e Ceis “Salute e Legge di Bilancio 2024″Roma, 5 dic. (askanews) – “Su spesa e finanziamento è stata intrapresa una strada che fa ben sperare rispetto ai periodi precedenti al Covid”. Lo ha dichiarato Francesco Saverio Mennini, Research Director EEHTA del CEIS, Università di Roma Tor Vergata e Kingston University di Londra, introducendo il confronto su “Salute e Legge di Bilancio 2024. Prospettive e sviluppi per una nuova governance del settore”, promosso dalla Fondazione Mesit e da Ceis, svolto questa mattina a Roma, presso la Sala dei Gigli di Palazzo Ferraioli in Piazza Colonna.

“Sono stati stanziati 3 miliardi con legge di bilancio 24/26 che vanno aggiunti ai miliardi già messi a disposizione negli anni precedenti – ha proseguito Mennini -, e questo è un dato importante. La spesa sanitaria del 2023 rispetto al 22 ha visto un aumento. Un atto che manifesta la volontà di rimettere la sanità al centro degli obbiettivi di un Paese come il nostro. Occorre investire però su obiettivi specifici. Bisogna quindi programmare. E per farlo in maniera fattiva bisogna: prevedere quello che succederà, misurare quello che è stato fatto, monitorare le innovazioni, disinvestire laddove serve farlo perché magari ci sono sistemi obsoleti. Prevedere e programmare gli obiettivi è sicuramente una chiave di volta per la spesa sanitaria”, ha concluso Mennini. La seconda relazione introduttiva è stata affidata al Presidente di Farmindustria, Marcello Cattani. “Il bilancio sulla manovra è positivo – ha dichiarato Cattani – così come è positivo in questo momento il dialogo con il Governo Meloni. Dal nostro punto di vista aggiungere 3 miliardi al fondo sanitario è giusto per i cittadini e gli operatori sanitari. Questo consente anche di dare un segnale rapido rispetto la rimodulazione del tetto diretto e convenzionato per abbattere il payback”. “Abbiamo altri due punti da dover cercare di portare a casa – ha sollecitato il Presidente di Farmindustria – per sfruttare al meglio le risorse disponibili ovvero il trasferimento dei farmaci dal fondo dei farmaci innovativi che avanzano circa 500 milioni e anche una possibile rimodulazione ulteriore dello 0, 1% a vantaggio della diretta per ridurre questa tassa iniqua del payback”.

Per il Presidente degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andra Mandelli, “la lezione del Covid sulla necessità di dover riportare i farmaci sul territorio abbia dato spazio la possibilità con la nuova legge di bilancio di riportare i farmaci dall’ ospedale vicino alla gente. In questo senso c’è un accordo di tutta la filiera farmacisti italiani, ospedali territoriali, affinché questa che è stata una delle grandi difficoltà durante il Covid possa essere risolta. La prossimità di cui tanto abbiamo parlato finalmente trova una declinazione concreta”. È intervenuto anche il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, che sullo sciopero dei medici in corso oggi ha così dichiarato. “Non è solo un problema di carattere economico. Il medico vorrebbe fare il suo lavoro e per far questo c’è bisogno che ci siano le condizioni di un lavoro che sia sereno, che non sia minato dalle minacce continue di un ricorso alla magistratura, che non sia vincolato dai tetti di spesa e da proscrizioni”. “Insomma – ha aggiunto Anelli – il medico vorrebbe fare il medico, il punto di riferimento della gente e poi deve constatare che è il punto di violenza della gente. Tenendo conto che gli atti di violenza non sono contro i medici, ma il risultato di un sistema che non prende in carico la malattia del cittadino ma la trasforma in un bisogno non risolto”.

L’Aeronautica Militare al New Space Economy European Expoforum

L’Aeronautica Militare al New Space Economy European ExpoforumMilano, 5 dic. (askanews) – L’Aeronautica Militare partecipa al New Space Economy European Expoforum (NSE), evento che, fino al 7 dicembre, alla Fiera di Roma, interesserà i principali attori del settore spaziale coinvolti nello sviluppo di capacità umane, tecnologiche e industriali, abilitanti a livello nazionale e internazionale.

Con il patrocinio, tra gli altri, del Ministero della Difesa, il NSE è l’occasione, per l’Aeronautica Militare, di contribuire attivamente al dibattito, mettendo a disposizione dei partecipanti le proprie competenze sviluppate svolgendo il ruolo di catalizzatore delle attività relative al volo umano nello Spazio, in cui opera essendo la naturale estensione del dominio aerospaziale. Oltre alla partecipazione di esponenti di riferimento della Forza Armata, come il Gen. B. A. Roberto Vittori, Capo Ufficio Generale dello Spazio e astronauta ESA (Agenzia Spaziale Europea), alle tavole rotonde organizzate nell’ambito della conferenza scientifica, l’Aeronautica Militare è presente con un proprio stand.

Grazie a realtà virtuale e simulatori, e all’organizzazione di brevi conferenze indirizzate principalmente a giovani studenti e studentesse, il personale dell’Arma Azzurra racconta le professionalità e le tecnologie che fanno dell’Aeronautica Militare un attore di primo piano nelle operazioni spaziali. La maggior parte degli astronauti italiani, infatti, proviene dai suoi ranghi, compreso il Col. Walter Villadei, membro della missione commerciale Ax-3 che raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale nel 2024 e il Cap. Andrea Patassa, pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare che, proprio al NSE, avrà l’occasione di condividere i percorsi personale e professionale che lo hanno condotto a essere selezionato quale membro della Riserva degli astronauti dell’ESA.

Nell’ambito delle attività di responsabilità della Forza Armata, viene fatto un focus sullo Space Weather o Meteorologia dello Spazio: la disciplina che studia i fenomeni fisici, principalmente di origine solare, in grado di generare impatti significativi sugli equipaggi e sui sistemi tecnologici in orbita. Questa è solo una delle professionalità formate dall’Aeronautica Militare in ambito spaziale, essendo chiamata a operare in contesti molto diversificati, in Italia e all’estero, con competenza e specificità. I profili sempre più richiesti, che riguardano quindi anche le nuove leve che vorranno avvicinarsi a questo mondo, riguardano il volo, l’ingegneria, la medicina, l’informatica e l’intelligenza artificiale, il cyber spazio, l’area legale, amministrativa e molti altri settori, per cui analizzare insieme percorsi formativi e gli sviluppi di carriera che l’Aeronautica Militare è in grado di offrire.

Facendo un tuffo nella storia, al NSE viene anche presentato il libro “L’Aeronautica Militare e il programma San Marco”, scritto dal giornalista Giovanni Caprara e parte della collana editoriale dedicata al Centenario della Forza Armata, le cui celebrazioni stanno per concludersi con il 2023 lasciando spazio, nel 2024, al quelle per i Sessant’anni del programma San Marco grazie al quale, il 16 dicembre del 1964, l’Italia lanciò in orbita un proprio satellite, il San Marco-1; impresa che rese il nostro Paese la terza nazione nella Storia a lanciare, autonomamente, un satellite nello Spazio dopo Stati Uniti e Unione Sovietica.

Gruppo Selex: 20 mld fatturato 2023 (+9,3%), piano investimenti da 540 mln

Gruppo Selex: 20 mld fatturato 2023 (+9,3%), piano investimenti da 540 mlnMilano, 5 dic. (askanews) – Il gruppo Selex stima di chiudere il 2023 a un +9,3% rispetto al 2022, mentre il fatturato al consumo raggiunge quasi 20 miliardi di euro (19,9 Mld). Elemento chiave della crescita, la quota di mercato che supera oggi il 15% (15,1% fonte Circana: giugno 2023 – canali I+S+St+D). A trainare il risultato la marca del distributore che registra una crescita del 17,3% a valore. E’ quanto emerso dall’assemblea di fine anno delle 18 imprese socie del gruppo Selex.

“Possiamo essere soddisfatti di questi risultati, soprattutto perché ottenuti in un anno complicato che ci ha visto in prima linea nella difesa del potere di acquisto dei consumatori, anche attraverso l’adesione alle iniziative delle istituzioni – , spiega Alessandro Revello, presidente di Selex gruppo commerciale – Coesione, investimenti e innovazione sono parole chiave per continuare a guardare con fiducia ai prossimi anni. L’attenzione alle persone e ai territori in cui operiamo sono elementi distintivi su cui si basano le nostre imprese e che continueremo a sviluppare anche nel 2024”. Una soddisfazione, spiega una nota, che si traduce in una spinta positiva in termini di investimenti anche per il 2024, anno che segna il 60esimo anniversario della fondazione del gruppo. Per l’anno 2024, le previsioni di fatturato al consumo sono di 20,8 miliardi di euro, per una crescita pari al 4,5% rispetto alla chiusura del 2023, ed il piano degli investimenti del gruppo ammonta a 540 milioni di euro, con l’apertura di 65 nuovi negozi e 94 ristrutturazioni per quanto concerne quelli esistenti.

Continuerà inoltre, in maniera sempre più strutturata, il presidio di temi e progetti relativi all’innovazione digitale, all’omnicanalità, alla modernizzazione dell’offerta ed alla sostenibilità. Per il 2024 il Gruppo Selex riconferma l’impegno a rafforzare e sviluppare le partnership strategiche con la centrale d’acquisto Esd Italia e la Centrale Emd per le negoziazioni internazionali.

“I risultati ottenuti quest’anno sono sicuramente molto incoraggianti e, seppur il quadro economico generale che si profila per il 2024 ci impone un approccio prudenziale, stiamo avviando numerosi nuovi progetti, con orizzonte a breve e medio termine – commenta Maniele Tasca, direttore generale Selex Gruppo Commerciale – Le iniziative nel nuovo anno saranno ancora prioritariamente indirizzate a mantenere una forte competitività per le nostre insegne con politiche di prezzi e promozioni mirate, senza penalizzare la qualità della nostra offerta. Un’attenzione particolare da parte di tutte le aziende socie del gruppo verrà riservata alla revisione assortimentale. Proseguirà poi il focus sulla marca del distributore, un progetto in cui investiamo molto e dal quale ci aspettiamo un’ulteriore crescita”.

Montenegro rinnova tradizione della grappa con Libarna: target millennial

Montenegro rinnova tradizione della grappa con Libarna: target millennialMilano, 5 dic. (askanews) – E’ un tipico prodotto della distilleria italiana e nel mercato degli spirits si posiziona al quarto posto dopo aperitivi, amari e gin, questi ultimi investiti da una rigogliosa primavera. Parliamo della grappa, un distillato che porta con sè il concetto di italianità e artigianalità. In una parola di tradizione. E’ da qui che è partito gruppo Montenegro per il rilancio del suo brand, grappa Libarna, che già nella forma, riproduzione di un capitello di colonna romana, richiama le origini, quell’insediamento romano lungo lo Scrivia.

Le tradizioni, però, avverte Mauro Ferraresi, sociologo dei consumi all’Università Iulm di Milano “non sono ferme e immutabili. Cambiano nel tempo, sotto la spinta dei singoli o delle comunità”. E il motore di questa rigenerazione dei consumi di grappa a quanto pare sono i millennial sebbene anche i boomer, soprattutto nel fuori casa, spingono un cambio nelle abitudini di consumo. Del resto se più della metà degli italiani ritiene importante tramandare le tradizioni, i millennial (quasi 1 su 3) sono i primi fautori del loro rinnovamento, come emerge da una indagine commissionata da Grappa Libarna ad AstraRicerche. Prendiamo il Natale, la tradizione più importante da tramandare, che per il 51,2% è un momento da vivere in famiglia: al sui cospetto baby boomers (58,3%), Gen X (48%) e millennial (43%) sono d’accordo sul fatto che sia una ricorrenza da mantenere viva più di tutte le altre, sia come giornata di festa che come insieme di rituali. E guarda caso tra i riti immancabili nel Natale c’è il consumo di grappa. Per circa il 40% degli italiani, in particolare i millennial (48%) seguiti dalla Gen X (39%), il Natale è l’occasione più adatta per il consumo di questo distillato.

“La grappa si conferma una protagonista del Natale. Il bicchiere a fine pasto è un rito per i nostri connazionali e fa parte delle tradizioni di questo periodo. Ma resistono con forza anche altre occasioni di consumo, come la cena a casa con familiari o amici (34,6%) e il pranzo della domenica (36%). La storicità della marca è il principale criterio di scelta di una grappa o di un altro distillato (33,5%), in particolare per la Gen X – spiega Gianluca Monaco, marketing & new businesses director di Gruppo Montenegro – Tuttavia, contano anche il metodo di produzione e l’invecchiamento (29,1%), soprattutto per millennials e baby boomers, nonché il consiglio di persone esperte, per 1 italiano su 4, prevalentemente donne della Gen X”. Grappa Libarna, con le sue radici piemontesi e una storia secolare iniziata con la Distilleria Gambarotta nel 1906, queste caratteristiche le racchiude e ora vuole rilanciarle per accrescere la sua posizione nel mercato, un mercato che nel 2022 a volume è cresciuto del 15% ma che, al netto di picchi e assestamenti tra pandemia e post, si mantiene stabile. Un mercato dove il target principale da coinvolgere per incrementarne il consumo sono soprattutto i millennial.

Del resto la stessa ricerca ci dice che tra il 64% del campione che dice di consumarla, ci sono prevalentemente uomini e millennial, con un consumo che per 7 su 10 avviene tra le mura domestiche mentre a spingere quello fuori casa, al ristorante (27,6%) e nei locali (22,3%), sono soprattutto i boomer. “I dati confermano la grande passione degli italiani per la grappa – continua Gianluca Monaco – che, oltre ad essere ormai riconosciuta come il distillato simbolo di italianità e artigianalità, è sempre più associata all’idea di convivialità, esperienza e tradizione, anche fuori casa. E chi la sceglie ha le idee chiare: per un terzo degli italiani guida la scelta il legame del brand con il territorio e la sua autenticità e per un altro terzo il fatto che sempre più si cerchi nel consumo un’esperienza”. Nel mercato della grappa, stando a quanto suggerisce la ricerca, è da tenere d’occhio anche il consumo da parte delle donne che sono meno rispetto agli uomini ma con un interesse e una conoscenza crescenti, premesse per un ulteriore ampliamento dei target. Più impervia, invece, la crescita dei consumi attraverso la destagionalizzazione: il consumo resta prettamente invernale, un contesto che consente di apprezzare meglio un distillato che oscilla intorno al 40% di volume alcolico. Qualche spinta alla crescita potrebbe arrivare dall’estero anche se la grappa resta un distillato italiano nella produzione quanto nel consumo.

Concorrenza,Parchi divertimento: Ue agisca contro norme italiane

Concorrenza,Parchi divertimento: Ue agisca contro norme italianeRoma, 5 dic. (askanews) – L’Associazione Parchi Permanenti Italiani – Federturismo Confindustria si è appellata nei giorni scorsi alla Commissione Europea e ha promosso un’interrogazione parlamentare per valutare la legittimità della normativa italiana che regola i sistemi di biglietteria automatizzata, alla luce della disciplina sulla libera concorrenza nel mercato interno dell’Unione. Normativa che, secondo stime al ribasso, genererebbe ogni anno perdite per 15 milioni di euro in termini di mancati introiti da biglietteria, per un danno totale di oltre 100 milioni di euro, considerando anche i ricavi ancillari, legati ad esempio alla ristorazione e al merchandising, a favore dei parchi negli altri paesi europei.

Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani, dichiara in una nota: “Si tratta di una normativa senza eguali in Europa che deve essere sottoposta a una profonda semplificazione. Impone vincoli tecnici e formali tali da rendere di fatto impossibile ai parchi italiani la distribuzione dei biglietti sulle piattaforme e-commerce internazionali, alcune delle quali vendono oltre 120 milioni di biglietti di parchi nel mondo ogni anno. Oltre ai mancati introiti, rileviamo un danno competitivo, perché i parchi degli altri paesi europei possono avvalersi di questo canale distributivo. Non è quindi possibile competere a parità di condizioni con le imprese degli altri Stati membri”. Il problema è noto ed è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate: tra le norme più restrittive, il limite di 10 biglietti per singola transazione online e l’obbligo di certificare l’intero processo di vendita attraverso il sistema “opt-in”, ovvero l’inserimento di un codice ricevuto via SMS per confermare l’acquisto, che, oltre a limitare le potenzialità di vendita, offre una pessima esperienza di acquisto.

“Sarà interessante conoscere le valutazioni della Commissione, chiamata a esprimersi entro sei settimane – aggiunge il presidente dell’Associazione, Luciano Pareschi – soprattutto in riferimento all’impossibilità per i parchi italiani di competere in Europa. Il nostro è un paese a vocazione turistica: ci sono parchi con oltre il 30% di clientela straniera che è abituata ad acquistare i biglietti online prima della partenza sulle piattaforme e-commerce. Tra inflazione, tassi di interesse alle stelle e continui investimenti in innovazione, l’industria italiana dei parchi non può essere penalizzata nelle sue potenzialità di crescita”. Con l’interrogazione parlamentare si vuole stimolare le istituzioni italiane ad affrontare finalmente in modo oggettivo i limiti di una normativa secondaria, nata per limitare il fenomeno del secondary ticketing, ed erroneamente applicata anche al settore dei parchi, che non è soggetto a bagarinaggio e rivendita a prezzo maggiorato. Una disciplina che al momento ha l’unico effetto di limitare le vendite e i flussi di ospiti stranieri nei parchi divertimento italiani.

Benessere, è iniziato il Natale a Monticello Spa

Benessere, è iniziato il Natale a Monticello SpaRoma, 5 dic. (askanews) – È di nuovo Natale a Monticello SPA, oasi di benessere alle porte di Milano, che si illumina di magia e stupore: grande partecipazione venerdì scorso 1° dicembre, all’evento “Favola di Natale”, che ha inaugurato l’inizio del periodo più magico dell’anno, con l’accensione delle luci e uno spettacolare show per una serata ricca di emozioni. Star dei selfie la nuova mascotte della struttura: un grande orso luminoso, che infonde gioia e calore a tutti gli Ospiti.

A Dicembre Monticello SPA è la meta ideale per trovare rifugio dallo stress prenatalizio, riscoprendo relax ed equilibrio. E ogni giorno, fino al 24 dicembre, sarà incluso gratuitamente nell’ingresso SPA uno speciale appuntamento con il benessere grazie ad un sorprendente Calendario dell’Avvento: cerimonie di benessere, trattamenti, piccole coccole golose, e molto altro ancora! Giovedì 7 dicembre torna in veste natalizia la Christmas Edition del Cinema sotto le Stelle, proponendo tre grandi classici, “Mamma ho perso l’aereo”, “Il Grinch” ed “Edward mani di forbice”, seguiti da speciali cerimonie Aufguss a tema. Per acquisto e prenotazioni consultare l’area eventi sul sito di Monticello SPA.

E il 31 dicembre tutti insieme a brindare al nuovo anno con benessere e divertimento! La festa di Capodanno di Monticello SPA è a tema Gran Casinò, con allestimenti, postazioni gioco e intrattenimento senza eguali: ingresso SPA dalle 19:00 con aperitivo di benvenuto presso il Pool Bar; cena al bistrot e buffet dei dolci a seguire; DJ-set per tutta la serata con emozionanti colonne sonore; due cerimonie di benessere a scelta tra Aufguss Show, Rituale Berbero, Saturnia Beauty Visage e Bagno Sonoro; tavoli da blackjack, roulette e ruota della fortuna con croupier e premi; calde e rigeneranti acque, purificanti saune e bagni di vapore, stanze emozionali e di relax. Questo e molto altro per una notte di indimenticabile benessere! Per acquisto e prenotazioni consultare l’area eventi sul sito di Monticello SPA.

”Storia di un impiegato”, disco di Faber riletto da De Andrè

”Storia di un impiegato”, disco di Faber riletto da De AndrèRoma, 5 dic. (askanews) – Dopo un tour di successo in tutta Italia e un film documentario presentato alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il progetto di Cristiano De Andrè dedicato al concept album di Faber “Storia di un impiegato”, si arricchisce di un nuovo tassello: il 15 dicembre esce in cd e in digitale l’album live “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato” (prodotto da Cristiano De André, Intersuoni e Nexo Digital, distribuzione Warner Music Italy).

Questa nuova uscita discografica arriva a coronamento di un lungo percorso di rilettura dello storico album, che torna così a smuovere le coscienze in occasione del 50° anniversario dalla sua pubblicazione nel 1973. Le nove tracce dell’album sono estratte dall’omonimo film documentario “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato”, diretto da Roberta Lena (distribuito nelle sale da Nexo Digital e attualmente disponibile sulla piattaforma in streaming nexoplus.it e sui canali di Nexo TV “House of Docs” e “Le Vite degli altri”), che a sua volta raccontava il celebre tour di Cristiano De André iniziato nel 2018, una vera e propria opera rock che ha fatto rivivere a migliaia di persone il concept album sugli anni di piombo e sulla speranza di costruire un mondo migliore.

Questo omaggio unico a Fabrizio De André è più di una semplice riproposizione di brani senza tempo. È il tributo profondo e personale dell’unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano. Arrangiare “Storia di un impiegato” ha significato per Cristiano De André riportare in auge i figli della rivoluzione pacifista: l’utopia, l’anarchia, il Sogno, da una parte, il Potere, la paura, l’inabissamento delle qualità individuali a discapito delle esigenze globali, dall’altra. La produzione e gli arrangiamenti delle sezioni musicali introduttive di ogni traccia sono di Cristiano De André e Stefano Melone. Chi ha avuto la fortuna di assistere al tour di Cristiano De André, può ora rivivere quell’emozione grazie a questo album live, che porta avanti in modo eccellente la fiamma della poesia e della musica italiana.