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Tag: Sanremo 2023

Nucleare, Morelli: ripartire con norme. Ci sarà modello italiano

Nucleare, Morelli: ripartire con norme. Ci sarà modello italianoRoma, 30 nov. (askanews) – Nucleare si riparte, con gradualità, a partire dalla costruzione della normativa necessaria alla seconda vita di questa tecnologia di produzione energetica in Italia. “Oggi dobbiamo dirci : si può fare legittimamente il nucleare in Italia e partendo da questo presupposto decideremo quale modello di centrale sarà quello più utile per il Paese e scegliere qual è il modello economico e industriale”, afferma Alessandro Morelli (Lega), sottosegretario al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica al termine della riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo presieduta dal ministro dell’Economia Giorgetti che tra l’altro ha approvato la ripartizione dei contributi per l’anno 2022, per un importo complessivo di circa 14,5 milioni di euro a titolo di compensazioni in favore dei territori che ospitano siti di centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare. Tale importo spetta nella misura del 50% ai Comuni sede di impianto, del 25% alla relativa Provincia e del 25% ai Comuni limitrofi.

“Con i nuovi reattori nucleari che sono ancora in sperimentazione – ha detto Morelli in una conferenza stampa presso la sala polifunzionale della presidenza del Consiglio – verrano proprio utilizzate quelle che in termini convenzioni oggi dobbiamo definire come scorie e che invece, grazie a queste nuove tecnologie diventeranno materiale di combustione nucleare”. Ma perché il ritorno del nucleare in Italia diventi realtà dovranno ancora passare anni. L’Esecutivo – ha spiegato il sottosegretario – intende partire al più presto dal primo passo necessario: “Il governo italiano sta andando avanti su questo argomento ma purtroppo è nella situazione nella quale oggi manca sostanzialmente una norma che permetta di approcciare al tema del nucleare. Sottolineo che le scorie sono in parte vetuste, cioè quelle legate al percorso nucleare che era stato iniziato e interrotto oramai tanti anni fa. Ma sottolineo che le scorie sono prodotte anche oggi in Italia e proprio le scorie legate al settore della sanità sono quelle che maggiormente impattano su questa materia”.

Dopo aver definito “assurdo” il fatto che negli ultimi anno non si sia potuto parlare di questa forma di energia, Morelli ha delineato il percorso di ritorno a una fonte che potrà beneficiare di nuove tecnologie. Esiste un modello di produzione nucleare all’estero al quale ispirarsi? “Non abbiamo un modello – risponde Morelli ad Askanews – il nostro auspicio è che quando metteremo a terra le norme che dovranno partire dalla norma numero uno sul nucleare ci sia un modello Italia. Perché il modello Italia è quello legato alle nuove tecnologie messe a disposizione che sono sostanzialmente differenti rispetto alle precedenti. Sottolineo che su questo è necessario che innanzitutto il Dipartimento per la Programmazione Economica ha un ruolo fondamentale insieme logicamente ai ministeri che sono deputati all’argomento Energia, in particolare il ministero dell’Ambiente, per programmare la normativa necessaria a mettere a terra quelle centrali che saranno utili al Paese”.

E dunque, secondo Morelli “il dibattito fatto in questo momento rispetto a centrale grande, centrale piccola, centrale nelle aziende o in mezzo alla natura francamente è a uno step troppo avanzato rispetto allo stato dell’arte. Oggi dobbiamo dirci : si può fare legittimamente il nucleare in Italia e partendo da questo presupposto decideremo quale modello di centrale sarà quello più utile per il Paese e scegliere qual è il modello economico e industriale. Stiamo parlando infatti di un’industria e di una intera filiera che questo Governo deve costruire partendo dall’istruzione , dall’Università che devono avere per esempio borse di studio su questo settore fino al settore industriale che deve tornare a specializzarsi. Sottolineo che alcune nostre aziende, italiane, dove il nucleare non è permesso sono fra le prime al mondo per quanto riguarda la realizzazione e costruzione di centrali nucleari che però fanno all’estero”. “Il nostro auspicio – conclude Morelli – è che grazie al lavoro del governo di centrodestra a seguito delle indicazioni che ci hanno dato gli italiani si possano porre in essere quelle norme che permetteranno con una sana logica di progetti e visione di realizzare in seguito il miglior modello di produzione energetica nucleare che è legato alle necessità italiane”.

Monopoli, accoltellata da ex marito: tagli nell’80% del corpo

Monopoli, accoltellata da ex marito: tagli nell’80% del corpoRoma, 30 nov. (askanews) – “Mi voleva uccidere, sì, lui mi voleva proprio uccidere. Ha sfogato tutta la sua rabbia su di me, tanta rabbia. Lui aveva già il coltello in mano e gli ho detto ‘Pensa al bambino’, ho avuto molta paura di morire. In quel momento pensavo a mio figlio”. A parlare a La Vita in Diretta, il programma condotto da Alberto Matano su Rai 1, è Dory Colavitto, la 35enne di Monopoli (Bari) sopravvissuta all’aggressione del suo ex, che l’ha colpita con trenta coltellate. Dory racconta: “Io qui ho tutte cicatrici. Oltre l’80 per cento del corpo pieno di tagli. Ho muscoli e tendini recisi. Non posso camminare. L’occhio non si è salvato… Amavo quest’uomo, ho creato una famiglia con quest’uomo. Avevamo comprato casa da un anno. Negli ultimi mesi c’era qualcosa che non andava. Lui era convinto che io lo tradissi: è diventato ossessivo, di conseguenza io sono andata via di casa e sono venuta col bambino da mia mamma”.

La donna poi ricostruisce il giorno dell’aggressione: “Come tutte le mattine scendevo intorno alle 5 e mezzo per andare a lavoro. Proprio perchè avevo il terrore uscivo di casa con un mattarello per protezione. Mia mamma voleva essere svegliata e usciva dal balcone a 68 anni, aspettava che io controllassi la macchina e che le dicessi che era tutto a posto. Solo che quella mattina non è stato così, perchè io come ho visto qualcosa di diverso in macchina, ho aperto la portella e c’era lui. Era sui sedili posteriori della macchina. Lui aveva già il coltello in mano, lì appunto gli ho detto ‘Pensa al bambino’ La brutalità con cui si è avventato non era di una persona che voleva solo ferire ma che voleva proprio uccidere”. Dory infine spiega di essere sopravvissuta solo grazie all’intervento tempestivo della madre e, rivolgendosi all’ex marito, dice: “Denunciare il padre di tuo figlio non è facile. L’aggressione è durata 30 coltellate e 30 coltellate non si hanno in pochi secondi. La prendo come vigliaccheria questa, ammettilo. Io se sono viva è solo per mia madre. Tu lo hai fatto e lo hai detto che volevi uccidermi, una volta ogni tanto fai l’uomo”, conclude.

Scontro in Europa verde, Evi lascia: “Partito patriarcale”

Scontro in Europa verde, Evi lascia: “Partito patriarcale”Roma, 30 nov. (askanews) – Scontro in Europa verde, si dimette la co-portavoce Eleonora Evi, in polemica con i “vecchi dirigenti” che avrebbero impostato il partito in maniera “patriarcale”. La deputata sbatte la porta con parole che suonano come un duro atto d’accusa innanzitutto nei confronti di Angelo Bonelli, l’altro co-portavoce del partito che, immediamente, replica: “Accuse false”.

Evi scrive un lungo post su Facebook, accusando il gruppo dirigente di Europa verde di praticare solo a parole la parità di genere: “Mi dimetto. Non sarò la marionetta del ‘pinkwashing’. Penso di aver dimostrato grande impegno ed entusiasmo, fin da subito, girando in lungo e in largo l’Italia per incontrare i gruppi locali, le associazioni e i comitati attivi sui territori”. “Ho dato energia e risorse ad un partito che sembrava dimenticato e nei limiti dell’umana (e politica) fallibilità che non risparmia nessuno di noi, posso dirmi certa di aver profuso il massimo dell’impegno, anche nel rendere visibile all’esterno la costruzione di questo percorso”.

“Eppure – aggiunge Evi – a sorpresa, dopo le politiche 2022 qualcosa ha scatenato un corto circuito quasi indecifrabile. Improvvisamente i vecchi dirigenti hanno iniziato a fare muro contro di me, e questo perché avevo idee diverse e pretendevo, da co-portavoce nazionale, di essere a conoscenza, ad esempio, delle decisioni politiche sulle liste, sulle alleanze e sulle strategie della campagna elettorale”. Le accuse sono pesanti: “Chiusura, ora diffidenza o sospetto. Talvolta paternalistica e vuota condiscendenza. Non di rado livore, rivendicazione”. Per questo “non intendo continuare a ricoprire il ruolo di co-portavoce femminile che, nei fatti, è ridotto a mera carica di facciata. Per questo rassegno le mie dimissioni da co-portavoce pur restando fermamente convinta della necessità di un progetto ecologista italiano coraggioso e contemporaneo, e non l’ennesimo partito personale e patriarcale”.

Bonelli nega ogni addebito: “Ovviamente sono molto dispiaciuto di queste parole. Devo dire che è un’accusa assolutamente falsa per il semplice motivo che noi siamo un partito, l’unico in Italia, che ha nel suo statuto e nella pratica – dal (livello, ndr) nazionale ai più piccoli comuni – la parità di genere uomo-donna. E’ una considerazione assolutamente priva di fondamento”. La verità – è la sua versione dei fatti – è che “c’è stata una divergenza politica che attiene al tema del proseguo dell’alleanza per Verdi-Sinistra. Si è votato circa un paio di mesi fa, la nostra direzione nazionale ha votato, come in qualunque democrazia avviene, e ha deciso di proseguire con l’alleanza Verdi e Sinistra”. Semplicemente, conclude, la Evi “ha avuto una posizione differente, è andata in grandissima minoranza. Da questo punto di vista però bisogna anche accettare il responso democratico”.

Presentato il progetto “CrescimiTu” di TeleAmbiente

Presentato il progetto “CrescimiTu” di TeleAmbienteRoma, 30 nov. (askanews) – Presso la Sala della Regina alla Camera dei Deputati, Roma, è stato presentato il progetto “CrescimiTu” di TeleAmbiente, nel corso dal convegno “Disagi minorili, educare dalla culla al banco”.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Vicepresidente della Camera, l’onorevole Sergio Costa: “Un argomento oggi per il quale la politica non ha dato le risposte che avrebbe dovuto dare, ma che ha una profondità politica enorme. Stiamo parlando di quel momento in cui si costruisce l’affettività dei vostri figli e nipoti, la fascia 0-6 anni. Sono molto orgoglioso di poter aprire questi lavori, un momento ed un invito alla riflessione fatto qui, nel tabernacolo della democrazia. Noi siamo abituati a dire che stiamo costruendo i dirigenti del futuro. Io contesto fortemente questa cosa. La società aiuta a costruire le persone del futuro, è diverso, che faranno i dirigenti della nostra nazione. Quando si parla di questi argomenti non conta il partito, ma la visione politica che vogliamo costruire. Parliamo di bambini che non sono figli di un partito, sono figli della nazione”. Stefano Zago, giornalista parlamentare, direttore responsabile di TeleAmbiente ed ideatore del progetto “Crescimi Tu”, lanciato con l’omonima trasmissione TV settimanale condotto da Bianca Damato, ha dato il via ai lavori. “Andando alla ricerca su cosa avrebbe potuto fare di concreto per aiutare le generazioni future, Teleambiente ha deciso che la chiave di volta era quella di puntare sull’educazione in una determinata e specifica fascia d’età. Una volta formata la forma mentis dell’individuo difficilmente cambia. Se la educhi correttamente, invece, essa sarà capace di adattarsi al cambiamento. – spiega nei saluti iniziali il direttore Stefano Zago – Ecco perché abbiamo bisogno di così tante leggi, se avessimo tutti rispetto per l’ambiente in cui viviamo non servirebbero. Una mente ben educata è una mente equilibrata che affronterà le vari sfide della vita senza ansia e senza eccessi”.

Il Maestro Michelangelo Pistoletto, che quest’anno ha compiuto 90 anni, con la sua presenza all’evento ha portato il messaggio del Terzo Paradiso, diffuso in tutto il mondo e di cui TeleAmbiente è ambasciatrice. “Il simbolo del Terzo Paradiso è la formula della creazione. L’ho realizzato partendo da una commissione in un ospedale di Marsiglia. Lì c’era una cappella cattolica, ma essendo una città portuale, erano presenti molte religioni. Ci fu una reazione da parte di molti che si chiedevano perché ci fosse solo la cappella cattolica nell’ospedale. Penso che bisogna mettere tutte le religioni in condizione di riconoscersi vicendevolmente. – afferma il Maestro – Così come la formula del Terzo Paradiso mette tutti gli elementi che esistono nei due cerchi esterni, permettendo a quello interno, che è sempre vuoto, di produrre qualcosa che prima non esisteva. È il luogo della relazione, dell’incontro, della creazione. Il Terzo Paradiso è, quindi, un simbolo che raccoglie tutta la fenomenologia simbolica in qualcosa di scientificamente provato e reale, quindi veritiero”. “Un’iniziativa che ci vede per la prima volta in partnership ufficiale con TeleAmbiente. – afferma l’avvocato Alfredo Cirillo, presidente dell’Associazione FDS (La Famiglia nel Diritto e nella Società), promotrice dell’evento – In uno stato di diritto le norme devono valere come misura dello spazio che ogni cittadino deve garantire all’altro. In un’epoca come la nostra, in cui la violenza sta invadendo pericolosamente famiglie e relazioni sentimentali, è più che mai importante iniziare dall’età tra 0 e i 6 anni, il momento che segna ciò che sarà la personalità del soggetto, a spiegare che, vivere e crescere, significa dare ad ognuno il proprio spazio. Questa è l’unica maniera per eliminare dalla società la zavorra della violenza e dell’antagonismo fine a se stesso, che costituiscono il più frequente detonatore dei gravi episodi che purtroppo riempiono le nostre cronache”.

Il convegno, moderato dalla giornalista di TeleAmbiente, Mariaelena Leggieri, è stato suddiviso in quattro panel, all’interno dei quali sono state affrontate le tematiche alla base del progetto, accompagnati dalle letture a cura della dott.ssa Maia Orienti, attrice, doppiatrice e dialoghista. Con il suo intervento la Sen. Simona Flavia Malpezzi, Vicepresidente Commissione Infanzia e Adolescenza, ha sottolineato che “se i dati ci dicono che un bambino che frequenta l’asilo nido ha meno possibilità in futuro di essere un ragazzo disperso e, quindi, opportunità e competenze maggiori, è chiaro che, aumentare i posti negli asili nido, deve essere l’elemento prioritario di qualsiasi governo”. Ed ha aggiunto: “Abbiamo pochissime regioni italiane che oggi tengono quella che è la media europea del 33%, obiettivo che doveva essere raggiunto. In questa media complessiva nazionale abbiamo un sud che è ulteriormente svantaggiato. Si fa un’equazione che è sbagliata: i nidi servono laddove le mamme lavorano. Siccome al sud ancora meno di una donna su due lavora, allora i nidi non servono. Non è così. Il meccanismo deve essere rovesciato. I nidi servono perché in primis servono a tutti i bambini del nostro paese, e se poi ci sono i nidi è più semplice per una donna poter iniziare un percorso di lavoro. Al primo posto ci devono essere i bambini”.

“Se volessimo fare un vero salto di qualità come Stato, dovremmo arrivare alla gratuità del nido, così come lo è la scuola dell’infanzia. È uno dei punti fondamentali per intervenire sulle disuguaglianze. – afferma la dott.ssa Anna Serafini, già presidente Commissione Infanzia e Adolescenza, nel corso del suo intervento – Il nido consente al bambino che proviene da situazioni di disagio di sentirsi accolto e stimolato. Un’ulteriore dimensione poi, è quella della socializzazione del bambino con i suoi pari, anziché con gli adulti. I genitori oggi hanno bisogno di essere sostenuti. Occorre tener conto della complessità e dell’importanza dell’investimento sulla fascia 0-3. Sostenere i ragazzi, oggi, diventa un priorità fin dalla prima infanzia, agendo affinché si controlli la paura e si lasci sempre più spazio alla speranza”. “Il problema del bullismo va ricercato nella sofferenza del bullo che non nasce, come alcuni potrebbero pensare, cattivo o aggressivo. La problematica del bullismo si sviluppa nel periodo della preadolescenza e dell’adolescenza, e riguarda ragazzi che soffrono in famiglia e a volte anche al di fuori. – afferma il dott. Sergio Cutrona, già Presidente Tribunale dei minorenni di Perugia, intervenuto nel panel dedicato al fenomeno del bullismo – La famiglia può essere origine e causa del disagio del bambino: un crogiolo in cui si forma la persona, sia in modo positivo che in modo negativo, come una persona che soffre, perché non riesce a ricevere amore e attenzione dei genitori. Il sentimento d’amore, dove non appagato, si trasforma in risentimento d’amore, che il bambino scaricherà verso l’esterno, soprattutto verso i propri pari. Il fenomeno del bullismo va più che combattuto, attraverso una massima attenzione verso i disagi, a partire dall’età adolescenziale dei bambini”. Nel corso del convegno i saluti della Consigliera d’amministrazione Cnpr Michela Benna, e gli interventi della Sen. Elena Leonardi, Membro Commissione Infanzia e Adolescenza, l’On. Valentina D’Orso, Membro Commissione Infanzia e Adolescenza, prof. Antonio Spadafora, professore ordinario di Istituzioni di diritto privato presso l’Università Roma Tre, prof. Giuseppe Noia, specialista ginecologia, Medicina Prenatale, dott. Michele Dotti, EducAttore, dott.ssa Elide M. Taviani, Direttivo Opera Nazionale Montessori, dott.ssa Cecilia Goloboff, Cooperazione educativa dell’Ambasciata di Francia. Sponsor: Assicurazioni Generali – Agenzia Corso Trieste Roma BCC Colli Albani – “Da oltre un secolo la banca del territorio” Media partner: Italpress, Askanews, Radio Radicale

Terme Chianciano, a caccia del record mondiale di canottaggio indoor

Terme Chianciano, a caccia del record mondiale di canottaggio indoorRoma, 30 nov. (askanews) – Terme di Chianciano, uno dei poli termali della Toscana, tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, patrimonio dell’UNESCO, si appresta a ospitare una impresa sportiva: nel weekend del 2 e 3 dicembre, nella Palestra della Salute Terme di Chianciano “Institute for Health” dove si tenterà di battere il record mondiale di 24 ore al remoergometro (comunemente conosciuto con il termine “vogatore”).

Saranno impegnati per due giorni consecutivi anche di notte, gli atleti dello Small Team (massimo 10 persone, misto uomini e donne, età 30-39 anni), Chiara Sacco, Francesco Procaccianti, Brianne Bartolini, Nicoletta Casali, Francesca Santone, Guido Bonanomi, Massimiliano Guidi, Marco Raspa, Roberto Rozzato, Carlo Vanni, tutti campioni a livello nazionale e internazionale di rowing; si alterneranno alla voga per 24 ore senza far mai fermare la ventola del vogatore con tattiche perfezionate in lunghi allenamenti. Gli atleti stanno beneficiando delle facilities delle Piscine termali Theia, in cui si rigenerano ed effettuano attività e bagni defatiganti e rigeneranti, grazie alle proprietà dell’acqua bicarbonato solfato calcica delle piscine e al contempo si caricano di energia nella nella spa. Tutto accadrà nella Palestra della Salute Terme di Chianciano “Institute for Health”, nuovo polo dedicato al fitness e alla salute: la Palestra della Salute, oltre a essere aperta al pubblico tutto l’anno con formule individuali & family, nuovi e stimolanti corsi e metodi di allenamento, grazie all’utilizzo di strumentazioni di ultima generazione offre quotidianamente protocolli all’avanguardia nella riabilitazione e nella medicina sportiva.

One Health Forum, sostenibilità e doppio binario imprese-istituzioni

One Health Forum, sostenibilità e doppio binario imprese-istituzioniRoma, 30 nov. (askanews) – “L’Italia non può permettersi di avere un sistema istituzionale che rincorre le imprese”. Per questo, soprattutto sulla sostenibilità (e sulla salute) è necessario farle lavorare insieme. Si è svolta a Roma, a Palazzo Wedekind, con le parole di Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato della Repubblica, la due giorni del Forum One Health di Fortune Italia ideato con l’obiettivo di gettare le basi per costruire un approccio integrato che tenga conto della connessione tra salute umana, animale, ambientale. Oltre 40 gli interventi. In collegamento da Ginevra, Ruediger Krech, Director of the Health Promotion Department dell’Oms, è intervenuto sul ruolo degli attori del settore finanziario negli investimenti nella salute globale.

“È tempo che finanza ed health lavorino insieme”, ha spiegato. “Se vogliamo portare sostenibilità nei mercati finanziari dobbiamo parlare i linguaggi di finanza e mondo della salute. Unire ESG con l’H di health non è solo obbligo morale ma anche un contributo allo sviluppo sociale ed economico, offrendo triple opportunità di ritorno economico a livello di investimento”. Includere i criteri health nelle strategie Esg, spiega il dirigente dell’Oms, è un vantaggio per le aziende.  “Con una frazione del denaro costato con la pandemia, 11.000 mld di dollari, avremmo potuto eliminare la povertà globale: un esempio di cosa succede quando la salute non viene considerata”, spiega Krech. Nel 2030 potrebbe arrivare a 370 mld il bisogno di ‘funding’ della salute globale. “Senza il settore privato sarà impossibile raggiungere questo obiettivo. Ci sono esempi positivi dai modelli di investimento green che possono essere applicati per il settore della salute”.

Stiamo assistendo a una corsa tumultuosa di innovazione in sanità e medicina. Farmaci, tecnologie e dispositivi digitali che già stanno rivoluzionando la diagnosi, il trattamento o la gestione di numerose patologie. La sfida, si è detto durante la tavola del Forum One Health, è assicurare un accesso equo, sostenibile e uniforme a questa innovazione. Michelangelo Simonelli, Sr. Director Government Affairs Gilead Sciences Italia, racconta che ricerca e innovazione “sono nel nostro DNA. Siamo orgogliosi di dare una nostra testimonianza sul tema One Health. Gilead Sciences ha un grande impegno in termini di sostenibilità ambientale, è infatti al primo posto tra le aziende biotech più sostenibili al mondo, ma anche di innovazione e responsabilità sociale. La nostra ricerca innovativa, testimoniata da una pipeline con più di 50 molecole in diverse fasi di sviluppo e da 182 trial clinici con oltre 85.700 pazienti e 112 centri coinvolti fino al 2022, ha determinato il cambiamento radicale del corso di alcune malattie ritenute globali dalla stessa OMS, quali l’HIV e le epatiti, o miglioramento dello stato di salute in patologie difficili da trattare, prive di soluzioni terapeutiche, quali quelle relative all’ambito oncologico. Entro il 2030, puntiamo a rendere disponibili terapie trasformative con oltre 20 indicazioni, in grado di ridefinire gli attuali standard di trattamento per diversi tumori – tra cui altre forme di tumore della mammella, del polmone, della vescica e del colon-retto – e avere un impatto significativo per la vita di più di 400.000 pazienti. Ma parlare della salute dell’uomo implica parlare della salute di tutti gli uomini e per questo ci impegniamo con diverse iniziative di responsabilità sociale affinché i nostri farmaci raggiungano il maggior numero di pazienti in tutto il mondo e collaboriamo con tutti gli attori coinvolti nel sistema salute per affrontare in modo sinergico le sfide del settore con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone e dell’ambiente, in un’ottica di sostenibilità del nostro sistema sanitario universalistico”.

La complessità della sfida One Health passa anche dalle sfide per gli ecosistemi, dagli impatti sul clima e dalla necessità di sorvegliare, in ottica di prevenzione, non solo la salute umana, ma anche quella animale. Che ha un impatto gigantesco dal punto di vista della diffusione della malattia. Barbara Capacetti, Country medical director & vice president di Pfizer Italia, ricorda che per prepararsi a una potenziale pandemia la sorveglianza epidemiologica è fondamentale. Ma serve anche “rinforzare la capacità dei laboratori di poter sequenziare” i geni dei patogeni, per poter arrivare prima a una contromossa. “L’altro grande capitolo è quello dell’innovazione”. L’approccio One Health, che mette insieme salute umana, animale e ambientale, è “un gioco di connessione”. È proprio così: bisogna integrare competenze diverse, come quelle su vaccini e antibiotici, ma anche la preparazione e la responsabilità di istituzioni aziende e cittadini”. Nella settimana mondiale dedicata all’antimicrobico resistenza il tema non poteva non essere affrontato anche durante il Forum Health. Nella tavola moderata da Stefano Alessandro Inglese, health analyst di Fortune Italia, si è evidenziato come gli studi per i nuovi antibiotici si siano contratti. Ci sono solo 77 antibiotici allo studio in questo momento, ha ricordato Inglese. 

Matteo Bassetti, Professore Ordinario di Malattie Infettive Università degli Studi di Genova, dice che “se guardiamo indietro a quando ci furono le emergenze di microorganismi resistenti altri Paesi misero in pratica misure di contenimento e ebbero dei risultati. Noi no: abbiamo ancora grossi problemi con i super batteri. Spero e mi auguro che si parta da questo presupposto. In Italia la gestione della politica del farmaco è stata poco incentrata sui clinici. Io mi vergogno dei dati del mio Paese. Secondo me i dati del ministro, i dati Ocse, forse sottostimano l’antibiotico resistenza. I morti sono 30 mila, secondo uno studio”. Lucia Aleotti, Azionista e Membro CDA Menarini, dice che è “inutile girare intorno a un tema che tutti vedono dalla loro sfaccettatura. Oggi non voglio essere politically correct. Il tema è quello dei nuovi antibiotici per il paziente che ha un’infezione resistente e deve essere curato. Si fa un grande mescolio tra Amr e antibiotici”. Però il primo tema “non ha niente a che fare” con i nuovi antibiotici per il paziente che in questo momento – nonostante “l’infermiera si sia lavata le mani”, dice Aleotti facendo un esempio – ha preso un’infezione da patogeno resistente. “Il nostro impegno da qualche mese è per l’Ohiap (One health in all policy) – dichiara Leonardo Donato, editore di Fortune Italia. Occorre introdurre l’obbligatorietà dell’analisi di impatto One Health ampliando il concetto di Hiap già introdotto dal 2006 dalla comunità europea in tutte le attività legislative”. 

Ai Musei San Salvatore in Lauro Esposizione Triennale di Arti Visive

Ai Musei San Salvatore in Lauro Esposizione Triennale di Arti VisiveRoma, 30 nov. (askanews) – Dall’1 al 15 Dicembre nei “Musei di San Salvatore in Lauro” del Pio Sodalizio dei Piceni si terrà l’Esposizione Triennale di Arti Visive. Giunta alla sua quinta edizione, la rassegna si conferma polo d’interesse per il pubblico, tra gli ospiti del primo dicembre il conte Daniele Radini Tedeschi.

Il tema portato in mostra dal titolo “La poetica delle differenze. Alla ricerca di un nuovo Umanesimo” risulta quanto mai attuale in un periodo storico come questo dove i conflitti armati sono la tragica normalità di molte nazioni. Multietnicità, integrazione ma anche fiducia nel valore profetico dell’arte, vista quest’ultima come strumento di emancipazione sociale. “Autopoiesi”, “Oltre l’essenza”, “Anàstasis”, “Memorie sospese nello spazio”, “Nel grembo del mondo”, “Ascensione”, Archetipi”, sono solo alcuni titoli delle opere in esposizione che sembrano voler rimandare a un piano programmatico, a un’utopia in grado di ispirare un processo di rinnovamento sociale al pari, secoli fa, de Il sole di Pellizza da Volpedo o, in architettura, dei progetti visionari di Bruno Taut. E ancora saranno presenti sculture totemiche o biomorfiche incise nel cemento, nella resina o nel legno come “Guardo oltre”, “Fructus amoris”, “Guardiano di stelle” in cui il plasticismo rimanderà a reminiscenze naturali che ricollegano l’uomo alla terra e alle geometrie vegetali, echi di quella concezione secondo cui l’arte non è artificio bensì generata spontaneamente dalla natura e sublimata dall’attività creativa.

Artisti solitari e visionari che ragionano sulla “necessità interiore”, vagheggiando una società che possa custodire la memoria seppur orientata verso un futuro ideale. La tematica della rassegna parte da un’idea di Stefania Pieralice che da anni porta avanti – in Biennale di Venezia Arte, per il Padiglione Nazionale Grenada – una “estetica della terra”, in cui ogni terra è senza limiti e senza origini razziali. In tale contesto la curatrice riconosce d’aver seguito: “un approccio non curatoriale, in cui l’interesse è stato volto alle personalità degli artisti piuttosto che alle loro opere, al mondo interiore inteso come narrazione di ognuno, in prima persona, riconoscendo in tali autobiografie il preludio a una crescita spirituale comunitaria secondo una concezione romantica e wagneriana dell’arte e della vita”. Partendo dal fallimento del linguaggio, oggetto di separazione tra culture, etnie oltre che prigione del senso, l’iniziativa si propone di ricercare una modalità di comunicazione metastorica, che possa riconfigurare il tempo e lo spazio, attraverso l’arte visiva. Tra i partners della rassegna l’Università eCampus che ospita la prima mostra fotografica del poeta-paesologo Franco Arminio; la Galleria dei Miracoli con la personale dello scultore Arkeo; la RUFA- Rome University of Fine Arts.

Meloni a Dubai con pediatri per bimbi Gaza. Venerdì e sabato a Cop28

Meloni a Dubai con pediatri per bimbi Gaza. Venerdì e sabato a Cop28Dubai, 30 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata nel pomeriggio a Dubai, dove da venerdì parteciperà ai lavori della Cop28.

Con lei, sull’aereo di Stato, il primo team di pediatri (fra cui un anestesista, un chirurgo e un ortopedico) inviati dagli ospedali Gaslini di Genova e Bambino Gesù di Roma. Coordinati da un dirigente del ministero della Salute, nei prossimi giorni effettueranno sopralluoghi in alcuni ospedali pediatrici negli Emirati Arabi: qui, nelle prossime settimane, si alterneranno a rotazione gli specialisti italiani che collaboreranno con i colleghi emiratini per curare centinaia di minori palestinesi in arrivo da Gaza. L’iniziativa si inserisce nel piano di aiuti umanitari verso la popolazione civile palestinese che l’Italia ha attivato fin dai primi giorni del conflitto. In accordo con i principali partner della regione e d’intesa con Israele, nelle scorse settimane erano già arrivati due voli di materiale umanitario, proveniente dalla base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi. Il 3 dicembre, invece, attraccherà nel porto di Al Arish in Egitto la ‘Vulcano’, una nave ospedale della Marina militare che sarà impiegata in particolare per la cura dei minori feriti a Gaza. Sulla nave è prevista anche la collaborazione di medici pediatri di altre nazioni, a cominciare dal Qatar, e di organizzazioni come la Fondazione Francesca Rava. È allo studio anche lo schieramento di un ospedale da campo a Gaza assieme agli Emirati Arabi. Per quanto riguarda Cop28, venerdì all’Expo City di Dubai si apre la due giorni del summit dedicata ai capi di Stato e di governo. Al centro dei lavori del vertice (il più ‘affollato’ di sempre con 70 mila partecipanti e circa 150 leader) ci sarà il “global stocktake”, cioè il primo ‘tagliando’ dell’accordo di Parigi siglato nelá2015 con la verifica dei traguardi raggiunti e di quelli mancati. In un contesto in cui pesano le crisi internazionali (Ucraina e Medio Oriente) e le conseguenze sul fronte della sicurezza energetica, la presidenza emiratina ha alcune priorità. In primo luogo, entro il 2030, triplicare la capacità globale installata di produzione di energia da fonti rinnovabili e raddoppiare il tasso medio annuo globale di miglioramento nell’efficienza energetica, portandolo dal 2,2% al 4%. Quindi rafforzare l’attenzione al nesso fra cambiamenti climatici e resilienza dei sistemi alimentari, inserendo nelle principali strategie nazionali su clima e ambiente anche i piani nazionali tesi alla trasformazione dei sistemi alimentari. Infine, dare un forte impulso alla finanza per il clima e a questo proposito è atteso un annuncio finanziario particolarmente rilevante da parte degli Emirati.

Meloni venerdì mattina parteciperà alla cerimonia di apertura del World Climate Action Summit. Successivamente, intorno alle 13.30 (10.30 italiane) interverrà nel panel sulla sicurezza alimentare “Transforming Food Systems in the face of Climate Change”. Nel pomeriggio, dopo la prima parte della sessione di alto livello per i capi di Stato e di governo, interverrà all’incontro dedicato all’adattamento. La serata sarà “italiana” con un concerto dell’orchestra del Teatro della Scala. Sabato mattina la premier prenderà la parola intorno alle 11.30 (8.30 italiane) nella plenaria. In vista dei lavori della conferenza, la presidente del Consiglio lo scorso 10 ottobre aveva incontrato a Roma il presidente della Cop 28 Sultan Al Jaber concordando in particolare su come i cambiamenti climatici rappresentino una “sfida importante” per il pianeta e per l’umanità e richiedano “un’azione forte e ambiziosa” da parte di tutti gli Stati, al fine di raggiungere gli obiettivi di lungo termine previsti dall’Accordo di Parigi. I temi clima ed energia al centro del summit si intrecciano con il focus dell’Italia sul Continente africano. Meloni, nei suoi interventi, confermerà i propri impegni ribadendo l’intenzione di destinare all’Africa gran parte del suo Fondo per il clima. Un impegno, quello per l’ambiente e per l’Africa, che sarà al centro anche dell’agenda del G7 a guida italiana. Prima del summit dei leader G7 – in programma dal 13 al 15 giugno in Puglia – a fine gennaio si terrà ilávertice Italia-Africaácon il quale il governo ribadirà la volontà di svolgere una funzione strategica, in chiave geopolitica, nel cuore del Mediterrano.

A Cop28 (che andrà avanti fino al 12 dicembre) parteciperà anche il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con il ministro Gilberto Pichetto Fratináe la sottosegretaria Vannia Gava. A margine dei lavori Meloni avrà anche alcuni incontri bilaterali.

Ok definitivo a nuove norme migranti, 97 sì con fiducia al Senato

Ok definitivo a nuove norme migranti, 97 sì con fiducia al SenatoRoma, 30 nov. (askanews) – Via libera definitivo dal Senato alle nuove norme sui migranti. Il governo ha ottenuto il voto di fiducia sul disegno di legge di conversione in legge del decreto già approvato dalla Camera. I sì sono stati 97, i no 65; un astenuto.

Norme più stringenti sui minori stranieri non accompagnati, stretta ulteriore sulle espulsioni e sull’allontanamento ingiustificato, stop all’ingresso in Italia per chi si è reso colpevole di mutilazione di organi genitali femminili e nuove risorse per le forze dell’ordine. Sono questi alcuni dei contenuti del provvedimento. Di seguito un riassunto dei contenuti del provvedimento. MINORI NON ACCOMPAGNATI, 5 MESI IN CENTRI ADULTI. Si conferma sostanzialmente la parte del decreto che prevede che in situazioni di momentanea mancanza di strutture, i minori di età non inferiore a sedici anni, possano essere inseriti nei centri per adulti, in una sezione dedicata ma con un subemendamento della Lega, è salita da 90 giorni a 150 giorni la permanenza massima.

45 GIORNI PER IDENTIFICAZIONE E ACCERTAMENTO ETA’ MINORI. Sale da 30 a 45 giorni il termine di permanenza dei minori stranieri non accompagnati nelle strutture governative di prima accoglienza a loro destinate. In sostanza i minori potranno essere trattenuti per 15 giorni in più. Confermata la previsione di poter realizzare o ampliare le strutture ricettive temporanee riservate ai minori stranieri non accompagnati, “in deroga al limite di capienza, nella misura massima del 50 per cento” e “rispetto ai posti previsti”. Così come viene confermata la possibilità per l’autorità di pubblica sicurezza di effettuare misurazioni antropometriche o altri esami sanitari, inclusi quelli radiografici, con l’obiettivo esplicitato di smascherare chi dovesse dichiarare il falso. NUOVA STRETTA SU ESPULSIONI, CON GIUDICE ‘NOTAIO’. Nel caso di espulsione di un migrante “a titolo di misura di sicurezza”, il giudice non avrà più la facoltà di valutare se espellere o meno il migrante in questione ma dovrà farlo, introducendo una sorta di automatismo.

STOP INGRESSO IN ITALIA PER COLPEVOLI DI MUTILAZIONE GENITALI FEMMINILI. Entra nel dl migranti un emendamento che vieta l’ingresso in Italia per chiunque abbia cagionato la mutilazione di organi genitali femminili e abbia provocato lesioni permanenti al viso di qualcuno. ESPULSIONE IMMEDIATA CITTADINI UE SE AUTORI REATI. Arriva l’espulsione immediata di cittadini di paesi dell’Unione europea che abbiano commesso reati che prevedano la reclusione entro il limite dei tre anni. Il giudice, se valuta di dover infliggere il carcere ma non ricorrano le condizioni per ordinare la sospensione della pena, “può” sostituirla con l’allontanamento “immediato” per un periodo “doppio” rispetto alla pena irrogata. L’allontanamento è eseguito dal questore “anche se la sentenza non è definitiva”.

BASTA ECCEZIONE PER VULNERABILI SE DOMANDE INFONDATE. In arrivo una stretta delle norme a tutela di richiedenti asilo portatori di esigenze particolari, tra cui minori non accompagnati, disabili, vittime di tortura o stupro e persone affette da gravi infermità fisiche o mentali. Nel caso la domanda di protezione internazionale venga considerata “manifestamente infondata”, incorreranno pure loro nelle procedure accelerate di esame che comportano anche restrizioni in fase di impugnazione. TEMPI PIU’ BREVI SU RICORSI ALLONTANAMENTO. Semaforo verde anche alla riduzione dei tempi per i ricorsi nelle controversie aventi ad oggetto l’impugnazione di provvedimenti di allontanamento dei cittadini degli altri Stati membri dell’Ue o dei loro familiari per motivi di sicurezza. Prevista poi l’estinzione automatica della domanda per il migrante che si sia allontanato dalle strutture di accoglienza e dai Cpr senza giustificato motivo e che non riesca a presentare la domanda per la riapertura del procedimento sospeso di richiesta di protezione entro nove mesi. Novità inoltre sul gratuito patrocinio nei casi di ricorso manifestamente infondato e rigetto dell’istanza di sospensione dell’espulsione. OK PRESIDIO OBIETTIVI SENSIBILI CAUSA CRISI M.O. All’articolo 11 del provvedimento dove si prevedono maggiori risorse alla Polizia di Stato per fronteggiare i “maggiori impegni connessi all’eccezionale afflusso migratorio”, si aggiunge anche, come finalità delle maggiori risorse, “la crescente necessità di presidiare obiettivi sensibili, tenuto conto alteresì, della crisi mediorientale”. PIU’ RISORSE E POTENZIAMENTO FORZE DELL’ORDINE. Vengono semplificate le procedure di stabilizzazione per i vigili del fuoco. Sale a 32 anni il limite di età per l’accesso alla carriera dei funzionari tecnici di Polizia. Aumenta la consistenza organica dei volontari del Corpo delle capitanerie di porto con il sempre più frequente coinvolgimento della Guardia costiera nelle attività connesse al fenomeno migratorio.

Presentato a Roma “Romanzo digitale” del giornalista Antonio Pascotto

Presentato a Roma “Romanzo digitale” del giornalista Antonio PascottoRoma, 30 nov. (askanews) – Una hall gremita per la presentazione di “Romanzo digitale”, il nuovo libro del caporedattore di Tgcom24, Antonio Pascotto. La presentazione – trasmessa in diretta sulla piattaforma digitale “Eurocomunicazione” – si è tenuta nei giorni scorsi presso l’incantevole cornice di “Palazzo delle Esposizioni”, a Roma.

Tanti gli illustri ospiti presenti, numerosi i giornalisti, tra i quali: Simone Massetti, direttore della rivista Nexus Next Time, Enrico Rondoni, vicedirettore del Tg5, Fabrizio Summonte, vicedirettore di Tgcom24 e altrettanti volti noti dello showbiz. Spicca, tra tutti, la presenza del professore, il sociologo Derrick De Kerckhove, erede intellettuale di Marshall McLuhan e a tutti gli effetti universalmente considerato come il “padre dell’intelligenza connettiva” e del nuovo mondo digitalizzato. Non solo una presentazione, ma un vero e proprio evento culturale, organizzato dalla giornalista e addetta stampa Lisa Di Giovanni e promosso dalla “Confederazione AEPI (Associazioni Europee di Professionisti e Imprese) insieme ad “Azienda speciale Palaexpo” e “Banca Generali Private”. In merito all’aspetto culturale, si sono svolte, prima dell’evento, delle visite private all’esclusive mostre in cartellone: quelle del fotoreporter inglese McCullin e dell’ucraino Boris Michajlov, con una guida d’eccezione, Marco Delogu, direttore di “Azienda speciale Palaexpo”, che con competenza ha illustrato il percorso artistico di questi due “fotografi sociali”.

È stato proprio Delogu ad aprire l’incontro, ricordando come Roma sia da sempre legata alla nascita della tecnologia. “È stato proprio un ingegnere romano di origine cinese, Mario Tchou a produrre qui il primo calcolatore, per Olivetti, prima di morire in circostanze misteriose a 37 anni, forse proprio ad opera della concorrenza americana”. Sulla stessa scia Mino Dinoi, presidente AEPI ed esponente del consiglio d’amministrazione di “Azienda speciale Palaexpo” che ha ribadito “l’importanza dell’Intelligenza Artificiale nel mondo di oggi e la necessità di doverci fare i conti”. Un tema, questo dell’IA, che non è centrale solo nel romanzo di Pascotto, ma che infuoca il dibattito mediatico, coinvolgendo non solo gli esperti di comunicazione e informatica, ma anche i giuristi che dovranno disciplinare questo nuovo status quo. Lo ribadisce la giurista Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personale. “Il metaverso è un’esperienza immersiva – dice – ma che necessita di essere regolamentata per proteggere i dati sensibili: l’IA non è uno strumento, ma un “nuovo mondo” che è stato inaugurato proprio dal Garante italiano: il primo ad aprire a “ChatGPT””. Definisce, invece il libro di Pascotto come “un viaggio tra realtà e dimensione onirica, tra l’essere e il dover essere, suddiviso in diversi filoni narrativi – il covid, l’intelligenza artificiale e il tempo – in relazione all’uomo e alle sue fragilità”. Su questo nuovo “mondo digitalizzato” si è espresso anche l’autore: “L’intelligenza artificiale, seppur “pensante”, non potrà mai ragionare come un essere umano e dovremo trovare soluzioni per conviverci; così come si dovrebbe trovare un sistema per etichettare le immagini prodotte dall’IA, al fine di non creare confusione e fake news”. Su questo stesso tema, non poteva mancare l’illustre parere del professore Derrick De Kerckhove: “L’IA non è intelligente, calcola i risultati grazie a un codice algoritmico e alla prompt engineering (la cosiddetta “scienze delle domande”). – E prosegue: “Siamo di fronte a una transizione epocale tra due diversi ordini cognitivi, il nostro e quello della “macchina”. Nella nostra mente, però, c’è, un esteso laboratorio di pensiero e di vita: meno leggiamo e più esauriamo questo nostro esclusivo serbatoio di conoscenza. In questo senso, il libro di Pascotto risulta davvero “profetico”: significativa anche la copertina, davvero bravo!”.

Sulla digitalizzazione, è intervenuta, anche la patron di “Miss Italia”, Patrizia Mirigliani. “Durante la pandemia, mi sono presto resa conto che la bellezza ha bisogno di verità: non può esistere un concorso di “Miss Italia” via web, a causa dell’eccessiva mistificazione della rete”. Presenti, in veste di relatrici, anche le giornaliste Mediaset: Alessandra Viero, conduttrice di “Quarto grado” e Safiria Leccese, conduttrice del programma politico “Super Partes”. Entrambe hanno introdotto il volume, ponendo l’accento sulla grande attualità delle tematiche trattate, dal rischio di fake news legato all’uso di ChatGPT, alla riflessione sull’intelligenza emotiva. “Nel libro, si parla di un futuro in realtà abitato dal passato – afferma Safiria Leccese – non mancano i ricordi d’infanzia dello stesso autore descritti in un filone temporale alterato, ricco di emozioni”. “È un libro che guarda al futuro, senza dimenticarsi del passato” conclude lo stesso, Pascotto. Con il plauso del suo editore, Fabio Gimignani, a capo delle “Edizioni Jolly Roger”, entusiasta “che la cultura attiri ancora tante persone, in un paese agli ultimi posti negli indici di lettura”. Per soddisfare la curiosità dei lettori, sono stati letti alcuni brani, che incarnano la “vis” del romanzo, tra futuro e nostalgia, dalla voce suadente di Massimiliano Buzzanca, figlio del compianto attore.