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Tag: Sanremo 2023

Federico Traversa racconta Bob Marley nel nuovo libro “One Love”

Federico Traversa racconta Bob Marley nel nuovo libro “One Love”Roma, 22 nov. (askanews) – Si intitola “One Love” il nuovo romanzo di Federico Traversa dedicato a Bob Marley, disponibile da mercoledì 22 novembre e pubblicato da Il Castello marchio Chinaski Edizioni.

La più grande rockstar del Terzo Mondo, così l’autore definisce il protagonista del libro la cui vita viene affrontata con intima e sincera passione. Il musicista e attivista giamaicano, simbolo mondiale della diffusione della musica reggae, viene raccontato come fosse sempre al fianco di chi scrive. Prima il bambino povero e disagiato che cresce nel villaggio di Nine Miles a metà degli Anni ’40. Poi il giovane musicista che muove i primi passi nel mondo della musica dei primi ’60 con gli amici Bunny Wailer e Peter Tosh e forma gli Wailers. Fino alla nascita della leggenda tra HIT mondiali come Jamming, No Woman, No Cry o Get Up Stand Up. Traversa ricostruisce in un 3D letterario tutte le vicende note e meno note che hanno portato Marley a diventare un’icona mondiale della musica prima, e un faro culturale e religioso poi. Non una fredda e sistematica biografia, ma un susseguirsi di racconti e fotografie narrative che danno vita a una figura complessa e dal profondo significato. Un viaggio che porta il lettore negli angoli più reconditi della vita di Marley e negli anfratti della cultura in cui è cresciuto, tra gli iconici dreadlocks, la passione per il calcio, le donne e la marijuana. Un libro che nasce dalla vasta conoscenza dell’autore sul mondo reggae e sulla figura di Marley. Uno studio che viene da oltre vent’anni di esperienza sul campo, tra interviste e incontri privati coi figli di Marley e i principali esponenti mondiali del genere: da Bunny Wailer ad Alborosie passando per Capleton, Horace Andy e gli Africa Unite.

Vicende come quella volta che Bob assieme Peter e Bunny rischiarono di essere sfregiati con l’acido dalla fidanzata del loro produttore storico Lee “Scratch” Perry. Stavano litigando per una questione di soldi, poi fecero pace. Non solo musica, ma anche gli aspetti personali di un marito e padre, che emigra negli USA in cerca di fortuna. La profonda fede rastafariana che ha sempre contraddistinto la sua esistenza, e che lo porta col tempo a diventare lui stesso un leader spirituale e politico. La musica come veicolo di lotta contro l’oppressione politica e razziale, e il sogno di unificare tutti i popoli di origine africana.

Era il 1978 e due anni prima Marley era appena stato vittima di un attentato di stampo politico. Accade che il musicista venga portato al cospetto di uno degli assalitori che avevano tentato di ucciderlo. Davanti all’uomo legato, gli mettono una pistola in mano e lo incitano a fare giustizia. Marley restituisce l’arma e se ne va. Vicissitudini private dell’autore introducono vari capitoli del libro, dove incrocia in qualche modo la sua storia più intima con quella del musicista. Un filo narrativo immersivo che mescola tutta la passione verso Marley e il gusto della ricerca storica, tra parentesi della vita familiare e lavorativa di Traversa. Drammi e passioni dell’autore scorrono paralleli all’evolversi del protagonista, dagli albori fino alla prematura scomparsa del 1981. Anche la cura della malattia, un altro degli argomenti trattati nel libro, torna a descrivere la figura del protagonista. Pare infatti che abbia rifiutato una operazione che avrebbe potuto salvarlo o quantomeno allungargli la vita, ma lui si rifiutò per motivi religiosi. I rasta non muoiono.

Il libro sarà presentato dall’autore in una serie di appuntamenti accompagnato da ospiti speciali, ma diventerà anche uno spettacolo itinerante con reading e musica dal vivo. Oggi 23 novembre alla Feltrinelli Duomo Milano con Bunna degli Africa Unite e Fabio Merigo dei Bluebeaters; il 25 alla Mondadori Sestri Ponente (GE) con Andrea Rinaldi, il 30 al Qubit Torino con Bunna degli Africa Unite e Fabio Merigo dei Bluebeaters, il 1 dicembre al Sally Brown Rude Pub di Roma con Alberto Castelli, il 3 dicembre al Teatro San Giorgio Cavallermaggiore (CN) con Bunna degli Africa Unite e Fabio Merigo dei Bluebeaters e l’8 all’Associazione ALEC Alba (CN) con Andrea Rinaldi.

Enel, nuovo Piano: selettivi in rinnovabili, 49% investimenti Italia

Enel, nuovo Piano: selettivi in rinnovabili, 49% investimenti ItaliaRoma, 22 nov. (askanews) – Nuovo Piano strategico 2024-2026 per Enel, il primo targato Flavio Cattaneo, l’amministratore delegato che ha assunto la guida della società dalla primavera scorsa. La società, che ha presentato le strategie per i prossimi 3 anni agli analisti, a Milano, ha pianificato investimenti lordi per 35,8 miliardi, in flessione rispetto ai 37 mld previsti nel piano precedente, di cui il 49% in Italia. Tra i punti chiave del piano gli investimenti diventano più selettivi nelle rinnovabili, c’è un maggiore focus sulle reti con centralità dei business regolati, la prosecuzione del piano di dismissioni con un incasso di 8 miliardi nel 2024, una riduzione del debito per 11,5 miliardi di euro tra il 2023 e il 2024 e un taglio dei costi per 1,2 miliardi al 2026. Il piano resta concentrato sui 6 paesi core di Enel, nello specifico Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti mentre il gruppo annuncia l’uscita dal business elettrico in Perù con una cessione del 100% degli asset per 1,3 mld di euro.

“La strategia che annunciamo oggi – ha detto Cattaneo – punta a trasformare il gruppo Enel in un’organizzazione più snella, flessibile e resiliente, pronta per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono presentarsi in futuro”. “Nei prossimi tre anni adotteremo un approccio più selettivo negli investimenti, per massimizzare la redditività e minimizzare i rischi. Ci concentreremo sui nostri Paesi core implementando strategie integrate, puntando sulle reti, le energie rinnovabili. La disciplina finanziaria sarà il fondamento della nostra strategia, per potenziare la generazione di cassa e l’efficienza”, ha aggiunto Cattaneo.

Per quanto riguarda le reti tra il 2024 e il 2026 il gruppo ha pianificato investimenti lordi pari a circa 18,6 miliardi di euro nelle reti, di cui 15,2 miliardi di euro circa al netto di finanziamenti, con una concentrazione degli investimenti sulle aree geografiche caratterizzate da un quadro regolatorio più equilibrato e chiaro, in particolare in Italia dove il gruppo prevede circa 12,2 miliardi di euro di investimenti lordi, pari a un aumento del 47% rispetto al 2021-2023. Nelle rinnovabili si prevede di realizzare partnership per i progetti al fine di flessibilizzare le risorse finanziarie investite per un importo complessivo pari a circa 6,1 miliardi di euro. In particolare il gruppo ha pianificato investimenti lordi totali pari a circa 12,1 miliardi di euro tra il 2024 e il 2026. Nello specifico prevede di investire su eolico onshore, solare e batterie di accumulo. Tra il 2024 e il 2026 si stima che la società potrà di realizzare circa 13,4 GW di nuova capacità rinnovabile in tutte le geografie in cui è presente grazie a una solida pipeline di circa 450 GW, di cui circa 160 GW in fase avanzata.

Grazie al Piano Enel prevede che l’Ebitda ordinario aumenti a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro nel 2026. L’Ebitda ordinario atteso al 2023 ammonta a un valore compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi di euro mentre l’utile netto è stimato a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro nel 2026 mentre nel 2023 l’utile netto ordinario atteso ammonta a un valore compreso tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro. Il gruppo conferma una politica dei dividendi “semplice e attrattiva” con un dividendo fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.

Guerra in Medio Oriente, come funziona l’accordo Israele-Hamas. Idf avverte: scaduto il tempo continueremo la guerra

Guerra in Medio Oriente, come funziona l’accordo Israele-Hamas. Idf avverte: scaduto il tempo continueremo la guerraRoma, 22 nov. (askanews) – L’accordo raggiunto, con la mediazione del Qatar, tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani, prevede un cessate il fuoco di 4 giorni, che potrebbero salire a 5 con il rilascio di altri ostaggi, la liberazione di circa 140 detenuti palestinesi nelle carceri israeliane e l’autorizzazione a far entrare “circa 300 camion di aiuti al giorno” dall’Egitto. In cambio verrà rilasciato un gruppo di almeno 50 ostaggi, donne e bambini, tra le persone trattenute da Hamas a Gaza dall’attacco del 7 ottobre. Tra i primi dettagli che trapelano, un funzionario americano ha rivelato che in questo primo gruppo di ostaggi figurano tre cittadini americani, tra cui una bambina di 3 anni i cui genitori sono tra le oltre 1.200 persone uccise nel massacro del 7 ottobre nel sud di Israele, ha detto il funzionario.

Dall’altro lato, Israele ha pubblicato un elenco di 300 palestinesi che potrebbero essere rilasciati in base all’accordo raggiunto con Hamas per uno scambio con almeno 50 ostaggi. L’elenco, pubblicato sul sito web del ministero della Giustizia israeliano, include i nomi, l’età e i reati degli aventi diritto. Secondo i termini dell’intesa, all’inizio dovrebbero essere rilasciati solo 150 detenuti. La maggior parte dei prigionieri inseriti nella lista ha 17 o 18 anni: la fascia d’età complessiva è compresa tra i 14 e i 59 anni. La maggioranza dei detenuti – 274 su 300 – è rappresentata da uomini. Sono elencati anche i reati dei detenuti. Tra questi rientrano il tentato omicidio, il lancio di una bomba, la creazione di un oggetto esplosivo o incendiario, il lancio di pietre, il contatto con un’organizzazione ostile, lesioni personali gravi e incendio doloso. Hamas consegnerà già questa sera a Israele una lista preliminare di 10 ostaggi da rilasciare. La parte israeliana consegnerà a sua volta al movimento palestinese una lista di prigionieri che lo Stato ebraico è disposto a liberare in cambio.

E la pausa umanitaria tra Israele e Hamas prevista dall’accordo potrebbe iniziare alle 5:30 di domani, ora italiana. Ma scaduto l’accordo “continueremo la guerra”, ha avvertito Israele. Allo scadere dei termini dell’accordo raggiunto con Hamas per il rilascio di almeno 50 ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi, che prevede una pausa nei combattimenti di quattro giorni, Israele “continuerà la guerra”. Lo ha precisato il governo dello Stato ebraico in una dichiarazione ufficiale rilasciata dopo il voto con cui sono stati approvati i termini dell’intesa. “Il governo israeliano ha il dovere di riportare a casa tutti gli ostaggi”, si legge. Il governo ha approvato lo schema del primo passo per raggiungere questo obiettivo, secondo il quale almeno 50 ostaggi – donne e bambini – saranno rilasciati nell’arco di quattro giorni, durante i quali sarà osservata una pausa nei combattimenti. Il rilascio di altri 10 ostaggi comporterà un ulteriore giorno di pausa. Il governo di Israele, l’esercito israeliano e i servizi di sicurezza continueranno la guerra per riportare indietro tutti gli ostaggi, ottenere l’eliminazione di Hamas e garantire che non vi sia alcuna nuova minaccia per lo Stato di Israele da Gaza”, conclude il governo.

Imprese, per associate Univendita +8,8% fatturato primo semestre

Imprese, per associate Univendita +8,8% fatturato primo semestreRoma, 22 nov. (askanews) – Primo semestre del 2023 con una dinamica vivace per il comparto della vendita diretta a domicilio. Le grandi aziende associate a Univendita (Confcommercio), la principale delle sigle di settore, hanno fatto registrare nei primi sei mesi dell’anno un fatturato in crescita dell’8,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, passando da 691 milioni a 752 milioni di euro. Tra i settori merceologici, si rileva il boom dei beni durevoli per la casa, con quasi il 25% di crescita a 319 milioni di euro. Sono alcuni dei dati emersi durante l’Assemblea dei soci che si è tenuta ieri presso la sede di Just Italia Spa e che tra l’altro ha riconfermato Ciro Sinatra presidente dell’associazione per un nuovo quadriennio.

“Malgrado le difficoltà complessive del quadro economico – commenta lo stesso Sinatra – il nostro settore e in particolare le nostre affiliate dimostrano una grande vitalità, confermando la natura anticiclica della vendita diretta. I ricavi evidenziano che il comparto offre occasioni di lavoro stimolanti e appaganti che da una parte consentono di incrementare le entrate in ottica di contrasto al carovita, ma dall’altra aprono prospettive di formazione e di crescita professionale che possono condurre a carriere importanti e durature nel tempo, ben oltre l’obiettivo di una temporanea integrazione al reddito”. “La nostra stella polare, come associazione, è la difesa e la valorizzazione delle imprese e dei loro addetti – conclude il presidente di Univendita – tenendo assieme i valori della tradizione, a partire dal rapporto diretto venditore-cliente, e le innovazioni tecnologiche che stanno arricchendo anche il nostro comparto”.

Al via la seconda edizione del Festival della Cultura Americana

Al via la seconda edizione del Festival della Cultura AmericanaRoma, 22 nov. (askanews) – Dal 22 novembre al 1° dicembre si terrà a Roma la seconda edizione del Festival della Cultura Americana. L’evento, nato dalla collaborazione tra il Centro Studi Americani e i principali atenei italiani e statunitensi della Capitale, è dedicato al tema “Bridging cultures: gli americani in Italia”, un approfondimento sulle storie degli americani in Italia tra ieri e oggi e al loro contributo alla società e alla cultura italiana

L’edizione di quest’anno prevederà un calendario ricco di appuntamenti, disponibile a questo link. Ad organizzare gli eventi saranno: l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, American Academy in Rome, American University in Rome, Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, Capri Art, Festival della Diplomazia, Fulbright Italy, John Cabot University – Guarini Campus, Loyola University Chicago Rome Center, Università degli Studi Roma Tre, Sapienza Università di Roma e Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Al Centro Studi Americani si riuniranno esperti, accademici e rappresentanti istituzionali provenienti dagli USA, dall’Italia e da ogni parte d’Europa, per dibattere le più attuali tendenze nel campo della letteratura, dell’economia, della musica e dell’arte e celebrare le storie di successo che hanno legato l’evoluzione parallela della società italiana e americana negli ultimi decenni.

“Tre giorni ricchi di incontri, dibattiti, mostre ed eventi per celebrare i rapporti tra Italia e Stati Uniti e promuovere la cultura americana nel Belpaese”, ha dichiarato Roberto Sgalla, Direttore del Centro Studi Americani. “Il Festival si pone come obiettivo quello di approfondire argomenti che costituiscono la base di un sentire comune e di una condivisione di valori di democrazia e di libertà, che rendono così uniti Italia e Stati Uniti”. L’evento di lancio dell’edizione 2023 del Festival di terrà il 22 novembre alle 18:00. A intervenire saranno Roberto Sgalla, Direttore, Centro Studi Americani, Paolo Mazzoni, Head of Government Affairs di 3M, Daniele Fiorentino, Professore di Storia degli Stati Uniti all’Universita? degli Studi Roma Tre, e Francesco Rutelli, Fondatore e Presidente di Soft Power Club. Nei tre giorni di manifestazione, il pubblico potrà partecipare ad attività di divulgazione, culturali e di natura accademica presso le sedi degli istituti organizzatori dell’evento. A supporto dell’evento ci saranno gli sponsor 3M, Compagnia di San Marco, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Meridian Group e TSM, insieme ai media partner APCO Worldwide, Askanews, Giornale Diplomatico, Formiche, I Say, Ital Communications, Radio Radicale, Rai Cultura, Rai Italia e Rai Storia.

Per ulteriori informazioni sul programma completo, i partecipanti e gli eventi, si prega di visitare il sito ufficiale del Festival: https://centrostudiamericani.org/festival-della-cultura-americana-gli-americani-in-italia/.

Violenza donne, Rocca: nel Lazio investiamo 2 milioni di euro

Violenza donne, Rocca: nel Lazio investiamo 2 milioni di euroRoma, 22 nov. (askanews) – “A Castel Gandolfo, questa mattina, una importante iniziativa della Procura sul contrasto alla violenza di genere. Sono state 103 le donne vittime di femminicidio nel 2023. Non possiamo arrenderci a questi numeri, dobbiamo lavorare sulla cultura e sull’educazione perché, spesso, la repressione non basta”. Così sui social il presidente della regione Lazio Francesco Rocca. “Nel Lazio investiamo 2 milioni di euro per le nostre Case Rifugio e per i Centri Antiviolenza, oltre a destinare quasi un milione di euro per progetti volti al contrasto del femminicidio. Dobbiamo fare rete: nessuna donna nel Lazio dovrà più sentirsi sola”.

Confagri E-R raccoglie 548mila euro fondi per aziende alluvionate

Confagri E-R raccoglie 548mila euro fondi per aziende alluvionateRoma, 22 nov. (askanews) – Ha toccato quota 548mila euro la gara di solidarietà promossa da Confagricoltura Emilia Romagna per sostenere le aziende agricole colpite dall’alluvione dello scorso maggio. “La raccolta fondi “Aiutaci a ripartire” è cresciuta sempre più fino a raggiungere una somma importante: 548 mila euro”, annuncia il presidente regionale di Confagricoltura, Marcello Bonvicini.

L’evento calamitoso senza precedenti ha spazzato via 80 mila ettari di colture ossia il 42% della superficie agricola regionale, compromettendo in taluni casi anche le rese delle annate successive. C’è chi ha perso il frutteto di una vita sotto una coltre di limo misto a sabbia e chi ha visto i propri campi di frumento assediati dall’acqua per giorni interi, addirittura per settimane. Con questi fondi verrà dato supporto alle aziende in difficoltà, nelle province alluvionate di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Ferrara, Bologna e Modena. Bonvicini elenca quindi le priorità: “salvare aziende e posti di lavoro, tutelare il valore delle nostre produzioni di qualità e la sopravvivenza di filiere d’eccellenza, garantire la ripartenza in attesa dell’arrivo degli aiuti pubblici”.

La somma raccolta sarà presto devoluta alle aziende gravemente danneggiate, che peraltro hanno già anticipato di tasca propria le spese per ripristinare il potenziale produttivo e mettere in sicurezza le strutture e quelle necessarie all’avvio dei piani colturali 2023-2024. Una parte dei fondi è destinata ai frutticoltori secondo le modalità previste dal progetto “Acquisto piante da frutto”, che mira a contrastare l’abbandono delle colture arboree, salvaguardare il patrimonio ambientale e paesaggistico, favorendo il reimpianto di specie frutticole e l’introduzione di nuove varietà più adatte. La restante parte del ricavato andrà interamente alle aziende alluvionate in base ai criteri stabiliti dall’Unione provinciale di appartenenza.

Incidenti Brasile-Argentina, Messi: “Rischiata una strage”

Incidenti Brasile-Argentina, Messi: “Rischiata una strage”Roma, 22 nov. (askanews) – “Poteva essere una strage”. Due parole di Lionel Messi al termine di Brasile-Argentina, vinta 1-0 dagli ospiti con gol di Otamendi valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Il match è cominciato con quasi mezzora di ritardo a causa degli incidenti tra i tifosi argentini e polizia brasiliana scoppiati al momento degli inni nazionali. L’intervento delle forze dell’ordine locali è stato estremamente violento, a colpi di manganellate e cariche. Ad aggravare la situazione il fatto che le due tifoserie non erano isolate con circa 3.000 argentini presenti al Maracanà. Messi e compagni sono andati sotto la curva dei loro tifosi invitando tutti alla calma, sostenitori e polizia. Poi il capitano ha invitato la squadra a rientrare negli spogliatoi. Dopo circa venti minuti la squadra è tornata in campo, isolati i tifosi argentini da quelli brasiliani, e la partita è potuta cominciare. A fine gara durissimo il commento di Messi. “Ovviamente l’abbiamo vissuta male per come è stata trattata la nostra gente, presa a manganellate dalla polizia, proprio come era già successo qui per la finale di Libertadores – è la denuncia di Messi a fine gara -. Ci sono giocatori che avevano lì amici o familiari e si sono spaventati perché non sapevano cosa stava succedendo. La partita in questi casi passa in secondo piano. Siamo tornati nello spogliatoio perché era il modo migliore per calmare la situazione, poteva finire in una strage. Noi eravamo più preoccupati per questo che per giocare una partita che, a quel punto, era di secondaria importanza. Dopodiché, vincere questa partita in questo modo penso sia una delle vittorie più importanti che questo gruppo abbia ottenuto”.

Vino, il 27 e 28 novembre arriva a Milano l’esclusivo evento “Be.Come”

Vino, il 27 e 28 novembre arriva a Milano l’esclusivo evento “Be.Come”Milano, 22 nov. (askanews) – “Be.Come”, esclusiva manifestazione dedicata alla produzione vitivinicola di eccellenza organizzata da Alessandra Montana di Allumeuse Communication, arriva a Milano il 27 e 28 novembre al Radisson Collection Hotel-Santa Sofia Milan. Quaranta le pluripremiate Cantine italiane che parteciperanno, provenienti da Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Campania e Sicilia, idealmente capitanate da Argiano, co-fondatore del wine club dedicato all’evento, produttore del “Brunello 2018” giudicato “miglior vino al mondo 2023” dal magazine statunitense “Wine Spectator”.

Con loro quattro “special guest” internazionali: Maison de Venoge (Champagne), Morel Champagne, Silver Heights (celebre Cantina cinese) e Shichiken (storico produttore giapponese di sakè). “Tradizione e innovazione, territorio e persone sono elementi comuni, se pur ben differenziati, nelle produzioni dei grandi vini italiani, che vanno valorizzati e rafforzati – spiegano gli organizzatori – attraverso l’esperienza emozionale di un evento esclusivo che contempli oltre al vino anche i contesti culturali e sociali da cui questi vini sono nati e continuano ad essere prodotti, oltre che gli esempi più rilevanti del grande Made in Italy”. “Percorsi e strumenti – precisano – rivolti alle nuove generazioni di consumatori, ai viaggiatori internazionali e al mondo degli investimenti che parte da un rinnovato concetto di brand intorno al vino italiano”. Giunto alla sua seconda edizione, questo “evento dai connotati lifestyle, progettato in formula club” aveva esordito l’anno scorso al complesso museale Santa Maria della Scala a Siena. Al centro della kermesse milanese ci sarà la “ridefinizione dell’importanza dell’apporto umano nel raggiungimento della qualità e dell’eccellenza del prodotto, del servizio, delle persone e degli ambienti di lavoro”. “E’ il principio dello ‘human-centered manufacturing’, per cui le nuove tecnologie non sostituiranno le persone all’interno di qualsiasi ciclo produttivo ma porteranno ad una trasformazione da un modello di organizzazione basata sui compiti ad uno basato sulle persone” continuano gli organizzatori, sottolineando che “in un sistema di produzione incentrato sull’individuo, le fasi di pianificazione e realizzazione di un compito finiscono per coincidere in quanto la persona ha pieno controllo del processo e della tecnologia. Il mondo del vino, dove da sempre il fattore umano è centrale se non distintivo, può offrire a tale fondamentale confronto – concludono – un’inclinazione naturale e apprendere, allo stesso tempo da settori più sviluppati, tecniche e approcci d’avanguardia”.

Oltre alla degustazione dei vini delle Cantine presenti, durante la due giorni sono previsti due panel, “Cultura del vino, dalle sue radici verso il futuro” e “A New Era of Conscious Leadership and Business – Refine the Mind, Enhance the Wine”, e tre masterclass (sempre in inglese): “Wanderers above the sea of fog” del Master of wine Gabriele Gorelli, in collaborazione con Danielle callegari di Wine Enthusiast.”Exposing the terroir of Montalcino” dell’editor di Vinous, Eric Guido, e “Innovation that inspires” di Gorelli in collaborazione con Jeffrey E. Porter. Accanto alle grandi etichette, “Be.Come” propone partner d’eccellenza che accompagneranno gli ospiti durante il pranzo e la cena. “PS Ristorante”, stella verde Michelin dello chef Stefano Pinciaroli, porterà tutta la sostenibilità made in Tuscany per il lunch, mentre la cena sarà progettata da “Food Exp” con la partecipazione di chef pugliesi.

Moody’s ha migliorato l’outlook a “stabile” a 18 banche italiane

Moody’s ha migliorato l’outlook a “stabile” a 18 banche italianeRoma, 22 nov. (askanews) – Ieri l’agenzia di rating Moody’s ha migliorato a “stabile” da “negativo” l’outlook di 18 banche e istituzioni finanziarie italiane, confermandone i rispettivi rating e facendo seguito alla decisione di venerdì scorso di confermare la valutazione sull’Italia, in cui ha migliorato l’outlook stabile.

Un comunicato diffuso da Moody’s riporta l’elenco delle banche coinvolte dal miglioramento di outlook: Intesa SanPaolo, UniCredit, Bpm, Bper, Mps, Credi Agricole Italia, Bnl, Mediobanca, Credem, CA Auto Bank, Banca Sella, Banca del Mezzogiorno, Banca Ifis, Bff Bank, Cassa Centrale Raiffeisen, Mediocredito Trentino, Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Invitalia.