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Tag: Sanremo 2023

Astm, l’ex ministro Angelino Alfano nominato nuovo presidente

Astm, l’ex ministro Angelino Alfano nominato nuovo presidenteMilano, 26 apr. (askanews) – L’assemblea degli azionisti di Astm ha approvato oggi il bilancio dell’esercizio 2022 e la distribuzione di un dividendo attingendo da una parte della riserva “Utili (perdite) portati a nuovo” per un ammontare pari ad 0,46 euro per ciascuna delle azioni aventi diritto agli utili e, quindi, complessivamente per un importo pari a oltre 29,9 milioni di euro e di porre in pagamento tale riserva con decorrenza dal primo giugno 2023.

L’assemblea degli azionisti, informa un comunicato, ha successivamente provveduto a nominare, in sostituzione del dimissionario ing. Alberto Rubegni, l’avv. Angelino Alfano nuovo consigliere e presidente del consiglio di amministrazione. L’assemblea, nel ringraziare Rubegni per il lavoro svolto, ha formulato al presidente Alfano “i migliori auguri di buon lavoro”. Angelino Alfano – partner dello studio legale BonelliErede – è esperto di diritto civile e dell’impresa nonché di relazioni internazionali e diplomazia economica. Ha rivestito importanti ruoli accademici e istituzionali, tra cui deputato alla Camera dal 2001 al 2018. Ha ricoperto tra il 2008 e il 2018 il ruolo di ministro in tre differenti ministeri, quale ministro della Giustizia, ministro dell’Interno, Ministro degli Affari Esteri.

Alfano, ricorda il comunicato, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del Consiglio dei ministri tra il 2013 e il 2014. È stato membro del Consiglio dell’Unione Europea per il settore della Giustizia e Affari Interni e membro del Consiglio dell’Unione Europea per gli Affari Esteri. Durante il semestre di presidenza italiana del 2014 ha presieduto il Consiglio dei ministri degli affari interni dell’Unione Europea. Nel maggio del 2009 ha presieduto il G8 Giustizia, nel 2013 il G6 dei Ministri dell’Interno, nel 2017 il G7 dei Ministri degli Esteri e sempre nel 2017 il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Attualmente è presidente della Fondazione De Gasperi nonché presidente di Policlinico San Donato. È adjunct professor del corso “Islam in Europa: migrazioni, integrazione e sicurezza” presso l’Università Luiss di Roma nell’ambito della laurea magistrale in scienze politiche.

Patto stabilità, Commissione Ue presenta la proposta di revisione

Patto stabilità, Commissione Ue presenta la proposta di revisioneRoma, 26 apr. (askanews) – La Commissione europea ha presentato la sua proposta legislativa sulla revisione delle regole del Patto di stabilità e di crescita, che mette al centro piani di aggiustamento di medio termine con una durata almeno quadriennale, in cui il principale indicatore di controllo riguarda i livelli di spesa pubblica. Questo nuovo controllo semplificato sostituirà il precedente sistema articolato, che guardava a una molteplicità di voci tra cui la riduzione del debito-Pil e del disavanzo strutturale.

Per tutti i paesi con livelli di deficit di bilancio sopra il 3% del Pil o di debito pubblico sopra il 60% del Pil – soglie limite che vengono mantenute nel Patto – la Commissione preparerà una “traiettoria tecnica” tagliata sul singolo paese e basato su un percorso della spesa netta, che, secondo quanto riporta un comunicato, punterà a incanalare il debito su una dinamica di “calo plausibile o a mantenerlo a livelli prudenti”, al tempo stesso assicurando che il deficit resti al di sotto del 3% del Pil. Alla fine del periodo di aggiustamento pluriennale, il livello di debito-Pil dovrà risultare inferiore a quello iniziale, non viene specificato esattamente di quanto, l’essenziale è che il debito non aumenti. Questo modifica in maniera drastica l’attuale regola che obbligherebbe a tagliare il debito per 1 ventesimo l’anno nella rate eccedente al 60% del Pil.

I governi dovranno attenersi a queste traiettorie tecniche nel disegnare i piani di bilancio e spesa pluriennali, tenuto conto che vi saranno dei requisiti di salvaguardia prudenziali sulla loro attuazione. Innanzitutto con la nuova regola che prevede che ogni qualvolta il deficit di bilancio dovesse superare il 3% del Pil scatterà l’obbligo di operare un aggiustamento di bilancio di almeno lo 0,5% del Pil. Sono previste clausole di sospensione generali e specifiche per Paese, che consentiranno deviazioni dei piani di spesa nel caso di gravi sviluppi dell’economia o di circostanze eccezionali.

Allo scopo di incentivare riforme che vadano nella direzione delle priorità fissate dall’Unione europea (come sulla transizione verde, digitale o la Difesa), gli Stati membri potranno vedersi riconoscere un aggiustamento più graduale della dinamica dei conti, con un allungamento dei piani da 4 fino a 7 anni, ma i paesi che si vedono riconoscere un periodo supplementare dovranno effettuare il grosso della correzione nei primi quattro anni del piano. La proposta, riporta ancora il comunicato, prevede anche un rafforzamento dei meccanismi di controllo tra cui il fatto che per tutti gli Stati che si trovano di fronte a “sfide consistenti” sul debito pubblico, eventuali deviazioni dal percorso di aggiustamento concordato porteranno all’apertura automatica di una procedura per deficit eccessivo. Viene così superata la precedente attivazione della procedura per deficit eccessivo basata sul debito (scatterà solo se il paese non rispetta la traiettoria concordata).

La mancata attuazione del piano di riforme e investimenti, in base al quale è stato allungato il periodo di aggiustamento dei conti, porterà invece ad un accorciamento dello stesso. Infine, ricordando che il Consiglio europeo aveva appoggiato i propositi di completare la revisione di queste regole antro la fine del 2023, la Commissione esorta Parlamento europeo e Consiglio a raggiungere un accordo sulla proposta odierna “il prima possibile”.

Banche, Ccb: Roberta Famà nominata Chief Esg e Comunicazione

Banche, Ccb: Roberta Famà nominata Chief Esg e ComunicazioneMilano, 26 apr. (askanews) – Con decorrenza dal primo maggio, Roberta Famà ricoprirà il ruolo di Chief Esg e Comunicazione in Cassa Centrale Banca, Capogruppo dell’omonimo Gruppo Bancario Cooperativo. Lo si apprende da un comunicato.

Entrata in Carige nel 1993, la manager ha sviluppato le sue competenze con un percorso di crescita partito dalla rete commerciale e progressivamente esteso agli ambiti Pianificazione, Investor relations e comunicazione interna ed esterna. Dal 2015 responsabile della Struttura Investor Relations & Research, ad aprile 2018 ne è diventata dirigente, con attribuzione della responsabilità dei Rapporti con le Autorità di Vigilanza di soggetto quotato e vigilato Bce. Da settembre 2020 a novembre 2022 ha diretto la Struttura Comunicazione, Investor Relations e Regulatory Affairs, sviluppando anche i temi Esg. Da dicembre 2022 ad oggi, è stata dirigente responsabile del Servizio Pianificazione Strategica in Bper Banca. La nomina di Roberta Famà – che riporterà direttamente all’Ad Sandro Bolognesi – “conferma la volontà di Cassa Centrale Banca di rafforzare la prima linea manageriale al fine di realizzare le iniziative del Piano strategico di Gruppo”.

Mutti cerca 1.200 stagionali per la campagna del pomodoro 2023

Mutti cerca 1.200 stagionali per la campagna del pomodoro 2023Milano, 26 apr. (askanews) – Mutti cerca 1.200 collaboratori stagionali che saranno impegnati da luglio a settembre in attività produttive e amministrative all’interno dei tre stabilimenti del gruppo. Nello specifico, in provincia di Parma, a Montechiarugolo sono ricercate 450 figure e a Collecchio 400, in provincia di Salerno a Oliveto Citra 350.

L’ambito della ricerca è la campagna di trasformazione del pomodoro, momento in cui l’azienda, nei circa 75 giorni estivi che vanno dalla seconda metà di luglio alla fine di settembre, lavora la materia prima proveniente da oltre 800 famiglie di agricoltori italiane. Oltre al personale tradizionalmente impiegato come stagionale, Mutti ricerca collaboratori che possano ricoprire ruoli specializzati come l’analista addetto al controllo qualità e l’addetto alle campionature nei campi di pomodoro. Tra i profili ricercati quest’anno, anche i diplomati di istituti tecnici industriali e di istituti tecnici professionali degli indirizzi meccanico, elettrico ed elettronico, che avranno il compito di monitorare i macchinari e gestire sistemi complessi negli ambiti dell’automazione industriale e della robotica. Le candidature sono già aperte e si offre contratto a tempo determinato stagionale. L’azienda darà priorità a coloro che hanno già collaborato con l’azienda in occasione delle precedenti campagne.

In Europa solo 1 designer su 4 è donna

In Europa solo 1 designer su 4 è donnaMilano, 26 apr. (askanews) – Designer: in Europa è una professione dove le donne sono gravemente sottorappresentate: nel continente solo il 24 per cento degli ideatori di disegni e modelli è donna – in italia sono il 25% – e solo il 21 per cento dei design registrati nell’Unione ha tra i suoi autori almeno una donna. Nei vari Stati Ue inoltre si registrato però forti differenze: dal 17 % di ideatrici di designs nei Paesi Bassi e dal 18 % in Ungheria e Slovacchia al 33 % in Lettonia. In termini di retribuzione, le designers guadagnano in media il 12,8 % in meno dei colleghi maschi. Parte di questo differenziale retributivo può essere spiegato da fattori quali l’età o le condizioni di lavoro -le designers tendono a essere più giovani e una percentuale maggiore lavora a tempo parziale – ma resta ancora un divario inspiegabile dell’8 %.

E’ quanto emerge dallo studio “Women in Design”, pubblicato oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO). Lo studio – il primo del suo genere – è stato pubblicato in concomitanza con la Giornata mondiale della proprietà intellettuale (26 aprile), che quest’anno si concentra su “Donne e proprietà intellettuale (PI): accelerare l’innovazione e la creatività”. Dallo studio emerge che la quota delle designers e di designs creati da donne nell’UE è sì aumentata negli ultimi due decenni, ma molto lentamente, e al ritmo attuale servirebbero 51 anni per colmare il divario. Inoltre, alcuni Stati membri mostrano disparità tra il numero delle designers e la loro partecipazione al sistema dei DMC. La Spagna, la Croazia e l’Italia registrano basse percentuali di donne nei disegni e modelli registrati, sebbene la quota femminile nella professione sia superiore alla media dell’UE.

Nel frattempo, alcuni Paesi non europei fanno molto meglio rispetto agli Stati membri dell’UE. La Corea del Sud è ben al di sopra dei livelli dell’UE e quasi la metà dei disegni o modelli depositati da imprese coreane ha almeno un’ideatrice. Anche la Cina e gli Stati Uniti mostrano una percentuale più elevata, con circa il 40 % dei designs depositati che vede una presenza femminile. “La parità di genere è uno degli obiettivi fondamentali dell’UE- diceil direttore esecutivo dell’EUIPO, Christian Archambeau – È inoltre un imperativo in tutte le professioni, anche nel settore della proprietà intellettuale. La maggior parte degli studi di genere realizzati finora si è concentrato sugli inventori e sui brevetti. Con questo nuovo studio dell’EUIPO, incentrato sulle designers e sulla loro partecipazione al sistema dei disegni e modelli comunitari registrati, ci auguriamo di richiamare l’attenzione sul divario di genere attualmente esistente nell’ambito della proprietà intellettuale dell’UE e di contribuire ad accrescere l’equilibrio e l’inclusività in questa professione. Promuovendo una maggiore diversità e inclusività, possiamo creare un mondo della PI più equo e dinamico”.

Secondo lo studio, il tipo di prodotti più spesso progettati dalle donne sono i prodotti farmaceutici e cosmetici, gli oggetti per uso ornamentale e i prodotti tessili in pezza. All’altro estremo, gli strumenti musicali, le armi, gli articoli pirotecnici, gli articoli per la caccia, la pesca e l’eliminazione di animali nocivi, così come i fabbricati e gli elementi da costruzione sono i prodotti meno frequentemente ideati dalle donne. Lo studio “Women in design” è basato sui dati derivati dai depositi di disegni e modelli comunitari registrati (DMC) e sui dati Eurostat. L’analisi ha considerato 670.000 disegni e modelli e 210.000 designers, con informazioni sul nome dell’autore nelle banche dati dell’EUIPO (43 % delle registrazioni di DMC) e sul World Gender-Name Dictionary pubblicato dall’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI).

Lazio, Rocca: stop violenze a personale sanitario, noi al lavoro

Lazio, Rocca: stop violenze a personale sanitario, noi al lavoroRoma, 26 apr. (askanews) – Ancora una aggressione ad un lavoratore del comparto sanità, questa volta nel Lazio, a Cassino ed il presidente della regione, Francesco Rocca, interviene per chiedere sicurezza e attenzione su questo problema.

“L’ennesimo atto di assurda violenza ai danni di chi porta soccorso: a Cassino un’infermiera dell’ospedale è stata aggredita da un paziente, riportando gravi lesioni. Sono episodi di inaudita gravità che non possono lasciarci indifferenti. Garantire sicurezza al personale sanitario del Lazio è una priorità assoluta. La Regione Lazio – sottolinea – deve fare la sua parte e sta già lavorando in questa direzione”.

Finlandia, Haavisto: la Svezia è importante nella difesa del Baltico, difficile per la Nato farne a meno

Finlandia, Haavisto: la Svezia è importante nella difesa del Baltico, difficile per la Nato farne a menoHelsinki, 26 apr. (askanews) – Nella “pianificazione militare nella Nato intorno al Mar Baltico” è “molto difficile fare a meno della Svezia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto in una video intervista in esclusiva ad askanews, la prima rilasciata a un media italiano dopo lo storico ingresso della Finlandia nella Nato, il 4 aprile, dove lo stesso ministro ha avuto un importante ruolo. “La Svezia è una parte importante della difesa del Nord, la Svezia è una parte molto importante della difesa del Mar Baltico”.

Nell’intervista Haavisto spiega: “Allo stesso tempo ora che siamo membri della NATO i nostri colleghi del Baltico, di Estonia, Lituania e Lettonia sono abbastanza interessati a cooperare più strettamente e probabilmente faremo parte della sorveglianza (del Baltico, ndr) in futuro. Ed è molto importante che anche noi, non solo pensiamo alla Nato come un tutto, ma anche a diverse regioni della NATO, e che rafforziamo la nostra cooperazione con la Svezia”. Il ministro considera “uno dei problemi più stringenti” ovviamente quello di coinvolgere la Svezia anche come membro della NATO”, dice. “Ci auguriamo che ciò accada prima del vertice (Nato, ndr) di Vilnius in estate, perché quando si fa qualsiasi pianificazione militare nella Nato intorno al Mar Baltico e agli Stati del Mar Baltico, è molto difficile fare a meno della Svezia”.

”Italy meets Balkan”, i talenti del jazz italiano a Tirana

”Italy meets Balkan”, i talenti del jazz italiano a TiranaRoma, 26 apr. (askanews) – Giovanni Angelini, Daykoda, Michele Bonifati Emong, Satoyama, Simone Basile Quintet insieme a Gaetano Partipilo con il suo gruppo Boom Collective saranno i protagonisti italiani di “Balkan Jazz Showcase”, una delle realtà musicali più attive e creative dell’area balcanica e del sud Europa, che, da quest’anno, ha deciso di offrire il proprio palcoscenico ai talenti del jazz italiano dal 26 al 29 aprile.

Saranno la musica italiana e il rapporto culturale tra le due regioni europee al centro del primo “Italy meets Balkan” organizzato dal festival albanese, il quale, oltre al noto sassofonista pugliese Gaetano Partipilo (nella foto), che aprirà il 26 aprile la quattro giorni dedicata, ha deciso di dare grande risalto anche ai nuovi talenti, mettendo in evidenza il meglio del jazz italiano al momento. Il programma è stato promosso, finanziato ed organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tirana nell’ambito del Balkan Jazz Showcase, in collaborazione con Albanian Jazz Society, ed è nato da un’idea di Alessandro Ruggera, direttore dell’Istituto, e Besim Petrela, organizzatore del festival. I concerti sono co-presentati e organizzati con I-Jazz, grazie al supporto del MIC (i gruppi inseriti nella rassegna sono promossi nell’ambito del programma Nuova Generazione Jazz, progetto inserito nel triennio Fus), e con Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia attuato dal Teatro Pubblico Pugliese per lo sviluppo del sistema musicale finanziato a valere su FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro creando così un ponte significativo tra i due paesi e un progetto unico frutto anche di una volontà di collaborazione virtuosa.

Le band scelte dal festival di Tirana dimostrano ancora una volta come la dimensione del jazz italiano risulta, negli ultimi anni, tra le migliori scene musicali mondiali, non solo per standard qualitativi ma, soprattutto, per capacità espressive e creative, motivo per cui viene considerata tra le eccellenze a livello continentale. In questo contesto, quindi, promuovere e diffondere la musica d’eccellenza italiana band è diventato un obiettivo fondamentale e centrale per la crescita del nostro settore nel mondo e quindi una priorità per il lavoro dell’associazione capace di trovare, in un panorama come quello attuale, grazie anche alle positive collaborazioni attivate (come nel caso di Italy meets Balkan), gli strumenti per una adeguata promozione dei giovani musicisti italiani nel mondo.

Sono previste ogni sera, all’Eurostar Tirana Hotel, anche dei momenti di jam session, a partire dalle ore 22:00 “All’origine di Italy meets Balkan è il desiderio di offrire ai giovani jazzisti italiani l’opportunità di presentare il proprio talento al pubblico balcanico e, soprattutto, l’occasione di intrecciare nuove relazioni di scambio e collaborazione artistica con i musicisti della regione”, ha commentato Alessandro Ruggera, Direttore Istituto Italiano di Cultura a Tirana.

“La sesta edizione di Italian Jazz Days porta quattro gruppi di giovani talenti italiani, selezionati da una commissione internazionale, oltre a progetti realizzati con Puglia Sounds in un paese dinamico come l’Albania, dove l’Italia, non solo dal punto di vista artistico, vuole giocare un ruolo da protagonista, portando la propria cultura e il Made in Italy oltre l’Adriatico e presto fin nel cuore dei Balcani”, ha affermato Corrado Beldì, Presidente Associazione I-Jazz. “Italy meets Balkan è un esempio concreto di quanto sia importante creare collaborazioni tra istituzioni e incontri tra musicisti. Partecipiamo con entusiasmo perché crediamo fortemente nella creazione di reti e nell’internazionalizzazione della musica italiana, obiettivi che Puglia Sounds persegue da oltre dieci anni. Con questo progetto inoltre potenziamo le attività di cooperazione e proseguiamo nella valorizzazione della musica jazz che rappresenta una delle scene musicali pugliesi più apprezzate e riconosciute nel mondo”, ha dichiarato Cesare Veronico, coordinatore artistico Puglia Sounds/Medimex.

“Credo che il confronto con una scena curiosa e in grande crescita come quella di Tirana sia un’opportunità molto stimolante per le giovani band italiane, che possono condividere le proprie traiettorie con un pubblico nuovo e immergersi in un contesto che è felicemente al crocevia di rotte culturali di profonda tradizione e fascino. Credo che questo incontro sarà ricco di momenti sorprendenti per il pubblico quanto per gli artisti”, ha sottolineato Enrico Bettinello, curatore per I-Jazz progetto Nuova Generazione Jazz.

Vino, tre giorni di incontri per ribadire binomio Pantelleria-Zibibbo

Vino, tre giorni di incontri per ribadire binomio Pantelleria-ZibibboMilano, 26 apr. (askanews) – Ribadire e difendere l’inscindibile binomio Pantelleria-Zibibbo. E’ questo l’obbiettivo principale del summit dedicato al futuro vitivinicolo e agricolo della magnifica isola vulcanica in provincia di Trapani. Organizzata dal Comune pantesco, sotto la spinta del sindaco Vincenzo Campo e il coinvolgimento di un esperto di economia, enologia, agronomia e distretti come Giampietro Comolli, la tre giorni si terrà al 5 al 7 maggio con il titolo “Zibibbo è Pantelleria”, scelto per evidenziare quanto questi due termini siano da millenni una cosa unica quando si parla di vino e di territorio.

Lo Zibibbo, nome sia del vitigno che del vino dolce che se ne ottiene, è stato portato a Pantelleria dagli arabi, qui si è radicato e sviluppato dando risultati importantissimi e celebrati in tutto il mondo, tanto che nel 2014 la coltivazione ad alberello tipica di quest’isola è diventata Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco. Da qualche anno però, all’interno della Doc Sicilia e della Igp Terre Siciliane, si stanno impiantando e producendo vini con in etichetta il nome Zibibbo: stiamo parlando oramai di oltre duemila ettari di vigne piantate, contro i 400 rimasti sull’isola, dove circa 350 vignaioli, con enorme impegno e fatica, danno vita ai vini delle Doc Pantellerie Moscato, Passito e Zibibbo dolce. Non può quindi che partire da questo dato, la riflessione che si svilupperà attraverso diversi incontri tra produttori, esperti di agroambiente e enologia, e giornalisti. Momenti di confronto per ragionare a partire dalle difesa dell’identità dello Zibibbo pantesco, patrimonio unico che va rilanciato e valorizzato, magari pensando ad una Docg Pantelleria Zibibbo, che comprenda l’intera produzione dell’isola. Un percorso di rinascita che aveva preso il via nel 1997, quando le aziende più rappresentative dell’isola fondarono il “Consorzio volontario di tutela e valorizzazione dei vini a Doc dell’Isola di Pantelleria” e che, tra i suoi scopi, si era dato anche quello di salvare dall’abbandono e dal deterioramente i terrazzamenti “eroici” sui quali i vigneti hanno dimora da secoli, una delle espressioni più antiche dell’agricoltura del Mediterraneo. Perché la vite e il vino che se ne ricava sono frutti dell’identità e della cultura del loro territorio, di chi li lavora e di chi ci vive.

Quello che prenderà il via alle 16 di venerdì 5 maggio fino al pomeriggio di domenica 7 sarà una discussione a tutto tondo, che unirà il mondo vitivinicolo a quello della sostenibilità, alla ricerca di soluzioni concrete per le tante piccole imprese dell’”isola nera”. Dai bandi per gli agricoltori, recupero delle vigne abbandonate e rivitalizzazione dei campi, fino ai fondi del Pnrr, ma anche un ragionamento sulle azioni già messe in campo e su quelle ancora da sviluppare da parte dell’Amministrazione comunale sul fronte dell’enoturismo, sul rapporto fra aree urbane e rurali, sugli interventi di salvaguardia idrico-forestale, sulle azioni per le aziende e per incentivare i giovani panteschi a tornare ad investire nella loro terra anche fuori dai periodi turistici. Gestione, cura e resilienza del territorio per uno sviluppo a 360 gradi dell’isola, insieme con innovazione tecnologica e sviluppo dell’agriturismo per attrarre nuovi target turistici. Analisi, dibattiti e confronti ma anche tour e percorsi escursionistici per toccare con mano le tipicità e qualità produttive pantesche fra vigneti eroici, uliveti, muretti a secco, giardini panteschi il meglio dell’enogastronomia dell’isola: oltre il vino, i capperi, l’origano, l’olio, i fichi d’india, e via dicendo.

Bologna, a Guazzaloca intitolata piazza accanto al municipio

Bologna, a Guazzaloca intitolata piazza accanto al municipioBologna, 26 apr. (askanews) – Nel 1999 vinse le elezioni a Bologna perché “seppe entrare in sintonia con le persone” e “anche se allora fummo su fronti contrapposti, credo meriti di essere ricordato per lo spirito di servizio con cui servì le nostre istituzioni comunali nella massima carica”. Così il sindaco del capoluogo emiliano-romagnolo, Matteo Lepore, ha ricordato la figura del suo predecessore Giorgio Guazzaloca, a cui verrà intitolata “piazzetta dell’Orologio” proprio adiacente al municipio.

“Civico è chi ama la città e per essa si sacrifica. Giorgio Guazzaloca lo fu pienamente” ha commentato Lepore che ricorda l’ex primo cittadino morto il 26 aprile 2017 come un “protagonista unico della nostra città. Il suo amore per Bologna lo ha guidato nelle scelte che ha compiuto, prima come presidente di Ascom e poi come sindaco”. Figura di rilievo nazionale, nel 1991 Guazzaloca fu nominato Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Dal 1987 al 1995 è stato vicepresidente di Confcommercio nazionale poi, dal 1992 al 1996, vicepresidente dell’Unione nazionale delle Camere di Commercio. Dal 1999 al 2004 sindaco di Bologna e, dal 2005 al 2009, componente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). Il via libera alla proposta di Lepore di intitolare il tratto di strada di via IV Novembre, in accordo con la famiglia Guazzaloca, è arrivato nelle scorse settimane dalla commissione Toponomastica così come il nulla osta della Soprintendenza. Ora la proposta passerà al Quartiere Porto-Saragozza per la richiesta di parere poi in giunta comunale.

“E’ una decisione che ci rende molto felici e orgogliose perché testimonia l’apprezzamento nei suoi confronti di Bologna e della sua amministrazione – hanno detto le figlie Giulia, Grazia e la moglie Egle -. Giorgio amava questa città sopra ogni altra cosa e a lei, in diversi ruoli pubblici e istituzionali, ha dedicato tutta la vita. Non si poteva scegliere un luogo di Bologna migliore di questo da intitolare alla sua memoria: a pochi passi dal Comune, da piazza Maggiore, dal bar dove faceva colazione tutte le mattine. I bolognesi sapevano di poterlo trovare lì, e in fondo adesso ce lo troveranno ancora grazie alla targa col suo nome nella piazzetta dell’Orologio”.