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Tag: Sanremo 2023

Patto stabilità, Gentiloni: riforma dovrà rispettare equilibrio

Patto stabilità, Gentiloni: riforma dovrà rispettare equilibrioBruxelles, 15 nov. (askanews) – La discussione sulla riforma del Patto di stabilità dell’Ue e le nuove regole per i bilanci pubblici degli Stati membri, in corso tra i ministri finanziari dei Ventisette, deve approdare a un compromesso che è importante “non si discosti, in termini di equilibrio, dalla proposta della Commissione” europea. Lo ha sottolineato il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo ai giornalisti italiani dopo la conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche d’autunno della Commissione, oggi a Bruxelles.

A una domanda sulla posizione del ministro dell’Economia e Finanza Giancarlo Giorgetti, fatta trapelare durante l’ultima riunione dell’Ecofin, la settimana scorsa, secondo cui l’Italia sarebbe anche pronta a tornare alle vecchie regole di bilancio, se nelle nuove si volessero tornare a imporre requisiti rigidi per la riduzione del deficit e del debito, Gentiloni ha risposto: “Non posso entrare nelle dinamiche che in ciascun paese accompagnano questa discussione. Quello che a me interessa è dire che la Commissione ha fatto una proposta che io considero molto avanzata, e che è certamente utile per tutti i paesi, e in modo particolare credo sia importante anche per l’Italia. Io mi auguro che tra i governi si raggiunga un’intesa che non stravolga i punti fondamentali della proposta della Commissione”. “Poi le valutazioni sul ritorno o on ritorno” di vecchie regole “le lascio ovviamente ai singoli governi. Noi siamo impegnati da molto tempo a riformare le nostre regole di bilancio perché riteniamo che le regole preesistenti abbiano mostrato una evidente difficoltà. Se abbiamo avuto una crescita molto, molto lenta, e un debito che è andato crescendo continuamente nel corso degli ultimi 25 anni – ha osservato Gentiloni -, non sarà ovviamente colpa delle regole di bilancio, ma certamente le regole di bilancio – ha rilevato – non hanno impedito il verificarsi di queste situazioni”.

“Io sono convinto – ha aggiunto il commissario – che sia fondamentale avere delle regole di bilancio comuni. Sembra una banalità, ma noi sappiamo che le regole di bilancio che sono state in vigore fin qui hanno funzionato molto male o comunque per molti aspetti non hanno funzionato. E quindi siccome non possiamo essere senza regole di bilancio, averne di nuove e di migliori è molto importante”. “Non dobbiamo pensare – ha continuato – che da questo dipendano tutte le sorti della nostra economia, perché sarebbe un errore. Dobbiamo sapere però che avere queste regole, soprattutto per l’Eurozona che condivide la stessa moneta, sono indispensabili. E l’auspicio della Commissione è che l’intesa che sarà raggiunta tra i diversi paesi non si discosti, in termini di equilibrio, dalla proposta della Commissione”.

“Ci possono essere ovviamente, e ci saranno delle modifiche, ma se il testo viene modificato in un senso – ha sottolineato Gentiloni – è bene che venga modificato anche in un altro senso per conservare l’equilibrio che certamente la nostra proposta aveva. Questo penso sia anche l’obiettivo della Presidenza spagnola” di turno del Consiglio Ue, “con la quale stiamo lavorando veramente in modo ottimo insieme, per tentare di arrivare a un’intesa”. Infine, a un giornalista che chiedeva se i dati molto positivi della crescita e della riduzione del debito pubblico nel periodo post-Covid in cui il Patto di Stabilità è stato sospeso non dimostrino che l’economia va meglio quando non ci sono quelle regole, Gentiloni ha risposto: “Finora il Patto di stabilità era sospeso, e io mi sono battuto perché questa sospensione fosse decisa, e soprattutto perché fosse mantenuta” ancora nel 2023. “E – ha ricordato – non è stato facile arrivarci”.

“Detto questo – ha puntualizzato – è chiaro che i livelli di crescita che si sono verificati nel 2022 e i livelli di diminuzione del debito che si sono verificati in quegli stessi anni derivano da un picco assolutamente senza precedenti che c’era stato, sia nella decrescita che nel debito pubblico, in seguito al Covid, tra il 2020 e 2021”. “Quindi – ha concluso il commissario – penso che la sospensione del Patto di stabilità sia stata fondamentale per poter affrontare quella che è stata la crisi economica più grave in Europa dopo la guerra. Ma il ritmo di diminuzione del debito e di crescita che abbiamo avuto dopo il Covid è legato alla riapertura delle nostre economie e non all’assenza o alla presenza di regole di bilancio”.

Il 17 novembre parte da Roma tour Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale

Il 17 novembre parte da Roma tour Silvia Mezzanotte e Carlo MarraleRoma, 15 nov. (askanews) – Un tour di musica & parole per Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale che il prossimo venerdì 17 novembre alle 20.45 al Teatro Ghione di Roma debuttano con il loro Tour “40 anni di Vacanze Romane”, per festeggiare i 40 anni del noto brano dei Matia Bazar (composto proprio dallo stesso Marrale). Un lungo viaggio in musica per raccontare la storia di una meravigliosa carrellata di successi del gruppo di cui Silvia è stata front woman per molti anni e Carlo tra i fondatori e autori dei più amati brani della band.

Uno show, per la regia di Gibo Borghesani, nel quale i due artisti raccontano, tra aneddoti e canzoni, la loro storia nel gruppo attraverso brani come Vacanze Romane, Stasera che sera, Per un’ora d’amore, Solo tu, Mister Mandarino, C’è tutto un mondo intorno, Ti sento e Brivido caldo fino al più recente Messaggio d’amore che ha visto i Matia Bazar trionfare, con la voce di Silvia Mezzanotte, per la seconda volta al Festival di Sanremo edizione 2002. Un momento particolarmente favorevole per i 2 artisti che continuano a raggiungere grandissimi risultati. Dopo i numerosissimi concerti effettuati nell’estate appena passata, i 2 Artisti hanno ricevuto lo scorso 10 novembre, la medaglia d’oro “Maison des Artistes” presso l’università degli studi “La Sapienza” di Roma, proprio in virtù di un successo e di una affermazione nel panorama musicale, che continua nel tempo. Inoltre è dei primi di novembre la pubblicazione del nuovo singolo di Bob Sinclar “Ti Sento” (remix del noto brano dei Matia Bazar). Questo nuovo progetto musicale – che è già un successo mondiale – è stato realizzato dal noto disc jokey e produttore discografico francese grazie all autorizzazione concessa da Carlo Marrale, compositore delle musiche del brano. “Io e Carlo, racconta Silvia Mezzanotte, abbiamo vissuto il mondo Matia Bazar in modo parallelo, in tempi diversi. Ma quando abbiamo cominciato a cantare insieme ci siamo riconosciuti, come chi ha già fatto un pezzo di strada mano nella mano. D’altronde furono Carlo e Giancarlo Golzi a venirmi ad ascoltare nel lontano 1999, prima di propormi di diventare la voce del gruppo. Quando io e Carlo si siamo rincontrati anni dopo abbiamo pensato che fosse il momento giusto per raccontare la nostra storia, tra episodi inediti e ricordi che svelano più di 40 anni della vita di una band che ha calcato i palcoscenici più celebri del mondo”.

“Il destino, ha sempre in serbo delle sorprese, racconta Carlo Marrale. Ero con i miei musicisti nella hall di un hotel a Firenze quando è arrivata Silvia. I nostri sguardi si sono riconosciuti e, in mezzo alle chiacchiere e alle risate, abbiamo cominciato a canticchiare rendendoci immediatamente conto che le nostre voci, si fondevano perfettamente. Un’intesa musicale immediata, come se avessimo cantato assieme da sempre… una magia che ha innescato la voglia di raccontare la nostra storia e di tornare a viverla insieme al nostro pubblico. Perché abbiamo capito che non poteva essere solo una coincidenza”. Uno spettacolo travolgente dove brani che hanno fatto la storia della musica italiana si vestono di leggerezza e incanto con le inconfondibili voci di Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte. Sulla scena con i protagonisti: Claudio Del Signore (batteria elettronica e percussioni) – Riccardo Cherubini (chitarre, tromba, cori e programmazione); Produzione Vie Musicali “EOOD”, Management: Stefano Baldrini.

Washington, Dieta mediterranea non si basa su cultura proibizione

Washington, Dieta mediterranea non si basa su cultura proibizioneNew York, 15 nov. (askanews) – Nell’ambito dell’ottava edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, l’Ambasciata d’Italia a Washington ha ospitato martedì un workshop intitolato “Sustainability efforts of the swine meat products and olive oil industries, key ingredients of the Italian table”, in collaborazione con la American Italian Food Coalition.

L’Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, introducendo il workshop ha sottolineato che “l’agricoltura sostenibile implica la ricerca di un delicato equilibrio tra il soddisfacimento dei bisogni odierni e la conservazione del nostro pianeta per il futuro. Innovazione e nuove tecnologie sono leve efficaci per individuare nuove soluzioni, lavorando insieme al di là di confini e divisioni tra settori”. Particolare enfasi è stata data al ruolo dei consumatori e al ruolo della dieta mediterranea “espressione di una cultura nutrizionale basata sull’educazione piuttosto che sulla proibizione” e che spinge la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Nell’illustrare la strategia “Farm to fork” della Commissione UE, mirata ad accrescere la sostenibilità del sistema alimentare europeo, Ugo Della Marta, Direttore Generale della Direzione per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN) del Ministero della Salute, ha evidenziato come il ruolo delle istituzioni consista nell’incoraggiare la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, assicurando il massimo sostegno a sistemi alimentari improntati allo sviluppo sostenibile.

L’appuntamento di ieri, con un focus sui comparti di olio d’oliva e carne suina, ha permesso la condivisione di esperienze e lo scambio di prospettive tra produttori italiani e statunitensi, con l’obiettivo comune di limitare l’impatto dei processi produttivi sull’ambiente.

Ogni anno 37 mila uomini con tumore prostata, pesa familiarità

Ogni anno 37 mila uomini con tumore prostata, pesa familiaritàRoma, 15 nov. (askanews) – Il carcinoma prostatico è diventato nell’ultimo decennio il tumore più frequente nella popolazione maschile dei paesi occidentali. Ogni anno colpisce 37.000 uomini, circa un uomo su otto. Attualmente sono 564.000 gli uomini viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore alla prostata. Sono solo alcuni dei numeri emersi durante il convegno Androday, organizzato annualmente dalla Fondazione PRO ETS, che si è svolto oggi a Nola.

“Ci sono stati 7400 morti per tumore alla prostata nel solo 2021. Questo dato è destinato ad aumentare perché 3 pazienti su 10 colpiti da questo carcinoma non hanno fatto controlli negli scorsi anni per paura del covid. Eppure il tumore alla prostata se lo si intercetta in tempo, ha una possibilità di guarigione del 91%”, ha spiegato il professore Vincenzo Mirone, presidente della Fondazione Pro Ets. Tre sono le parole chiave per combattere il tumore alla prostata: familiarità, alimentazione e maleducazione sentimentale. Come ha evidenziato il professore Mirone Il cancro alla prostata ha un’ereditabilità stimata del 58%, uno dei più alti tra i tumori più incidenti. Diversi studi hanno dimostrato che chi ha un fratello che ha sviluppato il tumore alla prostata, ha un rischio del 30% di ammalarsi prima dei 75 anni, mentre per chi non ha questa familiarità il rischio di contrarre il tumore alla prostata è del 13%. Mentre gli uomini che hanno sia il padre che un fratello malati hanno un rischio che è circa triplo rispetto a chi non ha parenti di primo grado con la stessa patologia.

Un ruolo fondamentale lo gioca anche la maleducazione sentimentale. È necessario proporre soprattutto ai ragazzi un’idea di prevenzione che passi per la conoscenza dei corretti stili di vita alimentare, lavorativo-familiare, sportivo e sessuale. La Fondazione PRO ETS (www.fondazionepro.it) ha realizzato in collaborazione con Fondazione Banco Napoli un sondaggio su 1000 ragazzi tra i 16 e i 19 anni di sette Istituti Secondari di II grado del Centro storico di Napoli, dai quali sono emersi dati preoccupanti sotto molti aspetti: solo un ragazzo su cinque si è sottoposto a una visita dall’urologo, il 65% dei giovani non ha mai parlato di sessualità con il proprio padre, 8 su 10 visitano siti pornografici e uno su quattro ha rapporti sessuali non protetti. Quindi più educazione su queste tematiche per una maggiore prevenzione.

L’Aeronautica Militare al Dubai Air Show 2023

L’Aeronautica Militare al Dubai Air Show 2023Dubai, 15 nov. (askanews) – L’Aeronautica Militare ha partecipato alla 18^ edizione del Dubai Air Show, in programma dal 13 al 17 novembre 2023 presso l’Aeroporto Internazionale di Dubai-Al Maktoum, dove si esibiscono velivoli commerciali, privati e militari.

Presenti 1.400 espositori di livello mondiale, più di 180 aerei in mostra statica, conferenze con relatori internazionali, 20 padiglioni con i prodotti e le tecnologie più innovative nel contesto aerospaziale e 390 delegazioni ufficiali provenienti da tutto il mondo. La Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) “Frecce Tricolori” si è esibita dal 13 al 15 novembre, tenendo con il naso all’insù,grazie alle sue spettacolari acrobazie aeree, le tantissime persone che si sono recate a Dubai per quello che è considerato tra i più prestigiosi Saloni aeronautici internazionali, dove l’aviazione commerciale e militare, lo Spazio e le tecnologie emergenti nel settore aerospaziale sono i protagonisti indiscussi.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, a Dubai per l’International Air Chief’s Conference che si è svolto il 12 novembre presso l’Atlantis The Palm Hotel, ha preso parte anche all’Air Show dove ha avuto modo di visitare gli stand delle tante aziende italiane presenti al Salone e di incontrare il personale della Pan, simbolo nel mondo del made in Italy e della capacità di fare squadra di tutto il sistema Paese. La presenza del Gen. Goretti negli Emirati Arabi è stata l’occasione per incontrare alcune Autorità del posto, tra cui il Major General Staff Pilot Ibrahim Nasser Mohamed Al-Alawi, Comandante dell’Aeronautica e della Difesa Aerea degli Emirati Arabi Uniti.

Il Salone aeronautico di Dubai, grazie alla presenza di un padiglione interamente dedicato all’Aerospazio, è stato anche una vetrina internazionale d’eccezione per tutti quei Paesi, tra cui l’Italia, impegnati nella crescita delle proprie capacità nel dominio aerospaziale, naturale espansione del dominio di riferimento dell’Aeronautica Militare nel quale esercita la propria competenza, a difesa degli interessi vitali del Paese e a protezione dei cittadini.

Migranti, spunta il giudice “notaio”

Migranti, spunta il giudice “notaio”Roma, 15 nov. (askanews) – In arrivo una stretta sulle espulsioni dei migranti con il giudice che potrebbe ridursi ad un semplice ‘notaio’. Governo e relatore hanno dato parere positivo ad alcuni emendamenti della maggioranza al dl migranti e uno di questi, a prima firma Sara Kelany (Fdi), modifica l’articolo 15 del testo unico sull’immigrazione prevedendo che nel caso di espulsione di un migrante “a titolo di misura di sicurezza”, il giudice non avrà più la facoltà di valutare se espellere o meno il migrante in questione ma dovrà farlo, introducendo una sorta di automatismo.

Attualmente l’articolo 15 recita: “fuori dei casi previsti dal codice penale, il giudice può ordinare l’espulsione dello straniero che sia condannato per taluno dei delitti previsti dagli articoli 380 e 381 del codice di procedura penale, sempre che risulti socialmente pericoloso”. Il testo della proposta Kelany, che ha il via libera di esecutivo e centrodestra, chiede di sostituire la parola “può ordinare” con “ordina”.

A Menfi, in Sicilia, la convention d’autunno delle Città del Vino

A Menfi, in Sicilia, la convention d’autunno delle Città del VinoRoma, 15 nov. (askanews) – Menfi, Città italiana del vino 2023, ospiterà dal 17 al 19 novembre, la Convention d’Autunno delle Città del Vino, con una serie di eventi e momenti di approfondimento.

Nel corso della tre giorni, e precisamtne sabato 18 novembre, si svolgerà l’assemblea ordinaria dei soci dell’Associazione Nazionale Città del Vino al Centro Civico di Menfi, in cui sarà proclamata la Città Europea del Vino 2024; sarà approvato il bando Città Italiana del Vino 2025; saranno nominati infine i nuovi Ambasciatori ed emeriti di Città del Vino.

Cina, produzione e vendite vanno, ma immobiliare scricchiola

Cina, produzione e vendite vanno, ma immobiliare scricchiolaRoma, 15 nov. (askanews) – Sono dati economici in chiaroscuro quelli usciti oggi dalla Cina che, se da un lato mostrano una ripresa con produzione industriale e vendite al dettaglio in crescita, fanno udire ulteriori scricchiolii provenienti dal settore più a rischio, quello dell’immobiliare.

La produzione industriale – secondo i dati diffusi oggi da Pechino – è aumentata del 4,6% in ottobre rispetto all’anno precedente, di poco superiore al +4,5% del mese precedente. Le vendite al dettaglio sono aumentate del 7,6%, spinte da una festa nazionale di otto giorni che ha rafforzato la domanda di ristorazione alimentare. A settembre era stato registrato un +5,5%. La festa ha avuto un impatto anche nell’accoglienza e nei trasporti, spingendo verso l’alto il settore dei servizi, che è cresciuto del 7,7% rispetto al 6,9% di settembre.

“La situazione economica complessiva ha continuato a migliorare”, ha detto Liu Aihua, portavoce dell’Ufficio nazionale di statistica, che ha anche smentito le preoccupazioni sulla pressione deflazionistica, dopo che l’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,2% in ottobre. “La situazione dei prezzi bassi si attenuerà gradualmente e non ci sarà deflazione.” Tuttavia gli occhi di molti analisti erano puntati sui dati del settore immobiliare, la cui flessione ha frenato gli investimenti in beni immobili, cresciuti del 2,9% nei primi dieci mesi dell’anno, mentre nelle costruzioni segnavano un -9,3%. A sostenerli sono state le spese per infrastrutture e per il manifatturiero. Le vendite di nuove abitazioni sono diminuite del 7,8%, facendo aumentare le proprietà invendute del 18,1% a 648 milioni di metri quadrati alla fine di ottobre.

Si tratta di un dato molto preoccupante in un momento in cui diversi giganti del settore vivono una grave crisi di liquidità che ha portato compagnie come Evergrande e Country Garden a non onorare una serie di pagamenti relativi a obbligazioni. Il tasso di disoccupazione totale è rimasto stabile al 5%, ma non è stato fornito alcun aggiornamento sul tasso di disoccupazione giovanile, che a giugno ha raggiunto il livello record del 21,3%.

Il mese scorso il governo di Pechino ha approvato l’emissione straordinaria di 1.000 miliardi di yuan (127,5 miliardi di euro) di nuove obbligazioni, effettuando la prima revisione del bilancio dal 2008, quando fu costretto a un passo simile per il devastante terremoto del Sichuan. Questo ha ampliato l’obiettivo di deficit di bilancio della Cina per il 2023 dal 3% al 3,8% del Pil. Un altro set di dati diffusi la scorsa settimana ha mostrato che le esportazioni cinesi sono diminuite del 6,4% in ottobre, in continuità con un trend al ribasso che continua da metà di quest’anno. Le importazioni invece sono cresciute del 3%, dopo 13 mesi di segno meno.

Birrificio Heineken di Massafra: con innovazione -10% Co2 e consumi acqua

Birrificio Heineken di Massafra: con innovazione -10% Co2 e consumi acquaMilano, 15 nov. (askanews) – Il birrificio di Massafra, nel Tarantino, di Heineken Italia, dove si producono più di 2 milioni di ettolitri di birra all’anno, nei primi 9 mesi di quest’anno ha ridotto i consumi di acqua del 10% rispetto all’anno precedente, nello stesso periodo. Un risultato che assume ancora più rilievo se si considera che l’acqua è una materia prima fondamentale per una industria birraria e che la Puglia è la regione dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi.

Ma a ridursi nei primi nove mesi sono state anche le emissioni di CO2 scese di 475 tonnellate, ovvero l’equivalente assorbito da un bosco di oltre 240 ettari. Un traguardo che si aggiunge a quelli del 2022 quando il birrificio di Massafra ha ridotto anche l’energia termica del 2% rispetto al 2021.   Il punto di svolta per il birrificio di Massafra è stata l’installazione dei compressori a vite, al posto delle pompe da vuoto ad anello liquido, che consentono di risparmiare in un mese 7.900 ettolitri d’acqua e 2.250 kWh di energia elettrica.   “L’acqua, per aziende come la nostra, è la materia prima più importante ed è una connessione diretta alle comunità e al territorio in cui operiamo – ha dichiarato Alessandro Merlo, direttore del birrificio di Massafra di Heineken Italia – Il birrificio di Massafra vuole essere un punto di riferimento per il territorio e per noi di Heineken questi risultati, nell’ambito del risparmio idrico, non sono un caso, ma frutto di anni di lavoro e coordinamento con le nostre persone e la filiera economica locale. Siamo orgogliosi dei passi avanti fatti nel 2023, ma sappiamo di poter fare anche meglio nei prossimi anni, nei quali continueremo a lavorare in questa direzione e a mettere sempre al centro innovazione e sostenibilità.”   Il birrificio di Massafra inizia la sua attività nel 1959, quando la famiglia Luciani decide di estendere la produzione della sua birra nel sud dell’Italia, ma è nel 1974 che viene acquistato da Heineken. Da questo momento in poi, il birrificio di Massafra attraverserà una fase di graduale estensione. Oggi conta 13.000 pannelli complessivi e un’estensione di oltre 51.000 metri quadrati, ed è in grado di generare 4,42 GWh di energia elettrica all’anno, con un abbattimento delle emissioni di oltre 1.700 tonnellate di CO2. È il terzo al mondo per produzione di energia fotovoltaica e per numero di pannelli solari installati, secondo la classifica mondiale “Top 50 Solar beer breweries” di SolarPlaza, preceduto da due birrifici Heineken nei Paesi Bassi (Den Bosch e Zouterwoude). Massafra è uno dei quattro birrifici di Heineken in Italia, insieme a Pollein (AO), Comun Nuovo (BG) e Assemini (CA) e contribuisce a rendere l’azienda il primo produttore di birra in Italia, con 7,1 milioni di ettolitri di birra prodotti e il 32% di quota di mercato a livello nazionale. I risultati del birrificio si inseriscono nel più ampio percorso di sostenibilità del gruppo, che a fine 2022 ha registrato una riduzione del 44% di consumi di acqua e del 59% di emissioni di CO2 per ogni ettolitro di birra prodotto.

Andrei Gavrilov torna a Roma dopo 20 anni e suona alla Iuc

Andrei Gavrilov torna a Roma dopo 20 anni e suona alla IucRoma, 15 nov. (askanews) – Ancora un grande pianista internazionale per l’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) che, sabato 18 novembre alle 17,30 in Aula Magna, vede il grande ritorno a Roma, dopo oltre 20 anni di assenza, di Andrei Gavrilov, famosissimo pianista di scuola russa, con un approccio innovativo alla musica frutto anche dei suoi studi di filosofia e religione, in un intenso programma che prevede 4 Notturni di Chopin, la Sonata in si minore di Liszt e Quadri di un’esposizione di Musorgskij.

“Chopin scrive il notturno in si bemolle minore a soli 17 anni – ci racconta Andrei Gavrilov – al fine di riprodurre in musica la natura della sua terra, la Polonia, mentre il notturno in re bemolle maggiore, scritto a 26 anni, descrive le sue avventure amorose, tra momenti di estasi e di disperazione che sfociano in elementi di calma e pace. Il notturno in do diesis minore è invece postumo; scritto a 19 anni è oggetto di un lavoro che Chopin esaurisce solo alla sua morte e può essere visto come una sorta di suo epitaffio musicale. Il notturno in fa maggiore incarna due stati d’animo opposti: la calma degli accordi di settima maggiore iniziali e finali, prototipo del lirismo odierno, a contrasto della tempesta emotiva descritta nella parte centrale. “I ‘Quadri di un’esposizione’ di Musorgskij e la Sonata in si bemolle di Liszt – prosegue il pianista – sono due capolavori dalla straordinaria ricchezza metafisica, due autoritratti ideologici che descrivono la personalità dei due autori e ne esprimono il conscio e l’inconscio. Il capolavoro di Mussorgsky può essere visto come un’enorme tela in cui l’autore disegna schizzi musicali riferiti alle proprie esperienze personali, mentre la sonata di Liszt rappresenta senza dubbio l’opera del repertorio pianistico più complessa sotto l’aspetto filosofico”.

Andrei Gavrilov è nato a Mosca nel 1955 in una famiglia di artisti. Nel 1974, all’età di 18 anni, ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Tchaikovsky e nello stesso anno ha debuttato al Festival di Salisburgo sostituendo Sviatoslav Richter. Da allora ha avuto un’impressionante carriera internazionale che ha incluso esibizioni con le più grandi orchestre del mondo. Nel 1984 ha presentato con successo una petizione per la libertà a Mikhail Gorbaciov, diventando il primo artista sovietico a cui è stato concesso il permesso di rimanere in Occidente senza dover chiedere asilo politico. Dopo il suo debutto alla Carnegie Hall nel 1985, si è esibito con orchestre come New York, Los Angeles, Detroit, Cleveland, Chicago, Philadelphia, Montreal, Toronto, Londra, Vienna, Parigi, Berlino, Monaco di Baviera, Amsterdam, Tokyo, Mosca, San Pietroburgo con direttori quali Abbado, Haitink, Muti, Ozawa, Svetlanov, Tennstedt, Rattle e Neville Mariner, tra gli altri.