Tre stelle Michelin ad Atelier Moessmer e Quattro PassiRoma, 14 nov. (askanews) – Brillano due nuovi ristoranti con tre stelle Michelin in Italia: con Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e il ristorante Quattro Passi, salgono a 13 i ristoranti tre Stelle Michelin in Italia. Nella guida Michelin edizione 2024, presentata oggi, ci sono anche 5 nuovi ristoranti premiati con le due Stelle e 26 nuovi ristoranti insigniti di una Stella. In totale: 395 stelle distribuite in tutta la penisola.
I nuovi due stelle sono Verso di Milano (chef Mario e Remo Capitaneo); La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti di Serralunga d’Alba; Andrea Aprea di Milano; George Restaurant, (chef Domenico Candela) di Napoli; Piazzetta Milù (chef Maicol Izzo) di Castellammare di Stabia (NA).
Unrae: a ottobre veicoli commerciali +42,5%, bev fermi al 3,4%Milano, 14 nov. (askanews) – Prosegue la corsa del mercato dei veicoli commerciali leggeri, che anche a ottobre mostra una forte crescita delle vendite con 19.520 immatricolazioni contro le 13.702 di ottobre 2022, pari a un incremento del 42,5%. In dieci mesi, da gennaio a ottobre, la crescita è del 19,1% con 159.692 unità immatricolate contro le 134.074 dello stesso periodo 2022.
Ancora ferme, invece, le richieste di incentivi per i veicoli elettrici, con il fondo a disposizione che mostra un avanzo addirittura del 92,5%, e fa prevedere un residuo inutilizzato a fine anno di 13,7 milioni sui 15 milioni complessivi stanziati. Di conseguenza resta stagnante anche la quota di mercato dei Bev, ferma al 3,4% del totale. Di rilievo per il settore l’approvazione il 9 novembre della proposta di Regolamento Euro 7 da parte del Parlamento europeo, come già approvata dalla Commissione parlamentare Envi competente per i temi ambientali, confermando quindi la posizione di compromesso che prevede una stretta sulle emissioni inquinanti dei veicoli, come gli ossidi di azoto, in linea con la Commissione Ue, ma con tempi più lunghi per l’adeguamento, in linea con il Consiglio europeo.
“In attesa che in sede europea venga approvato il testo definitivo del Regolamento Euro 7 – commenta quindi il Presidente dell’Unrae Michele Crisci – ribadiamo la necessità di un piano del Governo italiano per la transizione green, che indichi una strategia chiara e puntuale: prima fra tutti, la revisione dello schema incentivi ormai da lungo tempo invocata dall’Unrae”. Per Crisci, “la revisione degli incentivi deve basarsi su alcuni punti irrinunciabili: per quanto riguarda in particolare i veicoli commerciali leggeri elettrici, l’eliminazione dell’obbligo di rottamazione e, soprattutto, l’inclusione delle società di noleggio, che – avendo una quota di veicoli elettrici doppia rispetto agli altri canali – possono contribuire ad accelerare la transizione energetica anche generando un usato elettrico giovane”.
“Parallelamente – conclude il presidente dell’Unrae – è necessario garantire la massima diffusione delle infrastrutture di ricarica private, prevedendo un credito d’imposta al 50% per gli investimenti in infrastrutture di potenza oltre i 70 kW, dal 2023 al 2025”. Sul fronte delle motorizzazioni, nei primi 10 mesi rispetto allo stesso periodo 2022, il diesel segna una forte accelerazione, recuperando 4 punti di quota, all’80% del totale. Il Gpl sale al 3,1%, i veicoli BEV al 3,4%, i plug-in allo 0,6%. Il motore a benzina scende al 4,2% di share (- 1,4 p.p.), i veicoli ibridi all’8,5% (-2,7 p.p.), il metano allo 0,2% di quota.
La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nei 10 mesi 2023 cresce del 3,6% a 188,1 g/Km (rispetto ai 181,5 g/Km dello stesso periodo 2022).
Manovra, Decaro: bene prima eliminazione taglio a Comuni per 2023Roma, 14 nov. (askanews) – “Ringraziamo il governo e il parlamento per aver accolto una richiesta pressante che era venuta dai Comuni, cioè la cancellazione del taglio previsto ma non ancora applicato per il 2023 di 100 milioni di euro per i Comuni e 50 milioni per le Città metropolitane e le Province. Si trattava di un taglio ingestibile che andava a colpire bilanci già in molti casi chiusi, con un danno molto grave per tutti gli enti locali coinvolti”. Così il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha commentato l’eliminazione del taglio di 100 milioni ai Comuni approvato in Commissione al Senato oggi.
“Ora però – ha proseguito Decaro – dovremo trovare insieme il modo per evitare le conseguenze negative dei tagli previsti dalla manovra di bilancio per i prossimi anni. Sono risorse che ai Comuni sono indispensabili per garantire un livello accettabile di servizi essenziali per i cittadini, in un momento in cui tante famiglie soffrono i morsi della crisi economica e si rivolgono agli enti di prossimità sul territorio per ricevere un sostegno che noi sindaci non saremmo in grado di garantire”.
Dl migranti, è scontro su Albania. Opposizione fa muro, slitta votoRoma, 14 nov. (askanews) – Le opposizioni non intendono fare sconti a governo e maggioranza sulla gestione dei flussi migratori. Lo hanno messo in chiaro bloccando, con l’ostruzionismo, il voto sugli oltre 200 emendamenti al dl migranti in commissione Affari costituzionali della Camera. Al centro della contestazione l’accordo Italia-Albania che la premier Giorgia Meloni ha definito un “accordo storico” (ritenendolo un possibile “modello di collaborazione tra Paesi Ue ed extra Ue”) e su cui ieri il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, ha espresso “diverse preoccupazioni in materia di diritti umani”.
In un acceso ufficio di presidenza, i gruppi di minoranza hanno protestato chiedendo la trasmissione al Parlamento del protocollo, il varo di un ddl di ratifica e un’audizione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi visto che i due centri che dovranno nascere in territorio albanese, godranno della extraterritorialità e verranno gestiti dalle autorità italiane, richiedendo quindi degli adeguamenti normativi. Le comunicazioni, martedì prossimo, del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che prevedono un voto dell’Aula, non sono ritenute affatto sufficienti dalle opposizioni. Al termine dell’ufficio di presidenza e in estremo ritardo sulla tabella di marcia, è cominciata la seduta della commissione che è durata oltre tre ore e, con interventi in massa, è rimasta “inchiodata a un solo emendamento”, ha spiegato Filiberto Zaratti (Avs), primo firmatario della proposta che punta a sopprimere l’articolo 1 del provvedimento che riguarda la stretta sulle espulsioni. “Faremo ostruzionismo fino a quando non avremo notizie da Piantedosi”, ha proseguito.
“Non è normale che si debba discutere di immigrazione senza sapere che cosa questo protocollo prevede avendo solo dichiarazioni, peraltro divergenti tra i diversi membri del governo rilasciate in trasmissioni Tv o via mezzo stampa”, ha sottolineato la capogruppo dl Pd in commissione Simona Bonafè. L’articolo 80 della Costituzione vuole che le Camere autorizzino con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, “e questo è un accordo politico – ha puntualizzato il segretario di +Europa Riccardo Magi – Stiamo parlando di estendere la giurisdizione italiana in un pezzo di territorio di un altro Paese che non è neanche membro dell’Ue”. Peraltro, ha ricordato Magi, i parlamentari hanno tra le loro prerogative la possibilità di ispezione i centri per migranti e “io intendo andare ogni settimana a visitarli. Quali saranno le procedure? Mi occorrerà un visto dell’Albania per visitare un centro che è territorio italiano?”. Il presidente della commissione Nazario Pagano (Fi), uscendo dalla seduta, ha riferito di aver “trasmesso la richiesta” di audizione di Piantedosi al ministero dell’Interno ma ha aggiunto che in attesa della risposta si va avanti: la seduta riprenderà stasera, “lavoreremo anche di notte”, dopo i lavori dell’Assemblea, che è prevista fino alle 24, e per il momento il calendario già fissato rimane invariato (domani alle 14 e in serata, giovedì alle 13.30). L’approdo in Aula è calendarizzato per il 22 novembre.
Rapporto Auditel-Censis: nel 2023 Smart tv sorpassano tv tradizionaliRoma, 14 nov. (askanews) – Il 2023 sarà ricordato come l’anno in cui, dopo una progressione continua e ininterrotta durata circa 15 anni, le Smart tv – che si connettono anche via internet – hanno raggiunto e superato le tv tradizionali, per cui oggi nelle case degli italiani ci sono complessivamente 21 milioni di Smart tv e 20 milioni e mezzo di tv tradizionali: lo rivela il Sesto Rapporto Auditel-Censis, intitolato ‘La nuova Italia televisiva’. Secondo la ricerca, negli ultimi sette anni le tv tradizionali si sono ridotte di 12 milioni e 100.000 esemplari, mentre le Smart tv sono triplicate, passando da poco più di 7 milioni a 21 milioni (+ 13 milioni e 600.000 in valore assoluto). Sono ora 122 milioni i device presenti nelle case degli italiani: sono cresciuti del 2,2% nell’ultimo anno e del 9,6 % dal 2017 a oggi, per un media di circa cinque schermi per famiglia e oltre due schermi per individuo. La crescita degli schermi dipende esclusivamente dall’aumento degli schermi connessi, che permettono di integrare i contenuti della tv lineare con l’offerta in streaming: nel 2023 sono 97 milioni, cresciuti del 31,7% negli ultimi sette anni e del 4,4% nell’ultimo anno, con una media di quattro device connessi per abitazione.
Il Rapporto si fonda sulla Ricerca di base Auditel (7 wave l’anno, 20 mila abitazioni visitate, 41 mila interviste face-to-face) che ha tre obiettivi: accertare la reale struttura e fisionomia delle famiglie, temperando e neutralizzando tutti gli effetti anagrafici e fiscali con cui esse sono spesso rappresentate; fotografare la società italiana in tutte le sue dimensioni, socio-demografiche, psico-grafiche, socioculturali, comportamentali; individuare le potenziali famiglie-campione del SuperPanel Auditel, che deve essere (ed è) costantemente rinnovato. Dal Sesto Rapporto Auditel-Censis emergono, come ha spiegato il presidente di Auditel, Andrea Imperiali, ‘un aumento della visione in streaming: nel 2023, 26 milioni e 300.000 italiani, il 45,8% del totale, ha fruito di contenuti televisivi su piattaforme e siti web; nel 2017 erano il 27% del totale e non raggiungevano i 16 milioni. Sono quindi aumentati del 66,2% nei sette anni considerati, con una spinta decisiva nell’anno della pandemia che si è mantenuta negli anni successivi (+7,3% dal 2022 al 2023). Di fronte a una tale trasformazione dei consumi, che vede protagonisti sul palcoscenico globale grandi gruppi multinazionali, i broadcaster italiani non si sono fatti trovare impreparati, anzi! Oggi con i loro cataloghi e le loro piattaforme, hanno dimostrato di poter tenere con gli ascolti lineari e recuperare preziose quote di ascolto aggiuntivo sulle piattaforme digitali”. In pratica i nostri salotti somigliano sempre di più a sale cinematografiche. Infatti i nuovi televisori sono più grandi rispetto al passato: nel 2017 i televisori di 50 pollici o più erano meno di 2 milioni, pari a circa il 4% del totale, ora sono oltre 6 milioni, il 14,1% del totale. Sono triplicati in sette anni. Sempre più diffuso anche il 4K, televisore Smart che ha il quadruplo dei pixel di quelli Full HD: è presente in oltre 8 milioni di televisori, il 19% del totale; tre anni fa i televisori con il 4K erano l’11,2%. E se nel 2023 la Ricerca di base Auditel ha contato 122 milioni di device presenti nelle case degli italiani, essi sono cresciuti del 2,2% nell’ultimo anno e del 9,6 % dal 2017 a oggi, per un media di circa cinque schermi per famiglia e oltre due schermi per individuo. La crescita degli schermi dipende esclusivamente dall’aumento degli schermi connessi, che permettono di integrare i contenuti della TV lineare con l’offerta in streaming: nel 2023 sono 97 milioni, cresciuti del 31,7% negli ultimi sette anni e del 4,4% nell’ultimo anno, con una media di quattro device connessi per abitazione.
Ai device connessi andrebbero aggiunti almeno altri due dispositivi smart che hanno fatto ingresso nelle case degli italiani negli ultimi dieci anni e che hanno funzionalità diverse, tra cui anche quella di seguire contenuti audio e video in streaming: lo smart speaker e lo smartwatch. Negli ultimi due anni le famiglie con smart speaker sono aumentate del 29,2%. Aumentano anche le famiglie che hanno in casa almeno uno smartwatch, che sono oltre 1 milione e 200.000, pari al 5% del totale, e sono cresciute del 43,4% negli ultimi due anni. Il rapporto precisa inoltre che al momento il 63,1% delle famiglie italiane, 15 milioni e 400.000 nuclei in valore assoluto, vive in abitazioni che dispongono della Banda Ultra Larga per come è intesa dalla Ricerca di Base Auditel, vale a dire che accedono a internet tramite Adsl o fibra ottica o satellitare: negli ultimi sette anni sono cresciute del 17,1%. Mancano ancora all’appello 9 milioni e 100.000 famiglie, dove vivono 17 milioni e 100.000 individui.
Questi dati testimoniano di come sia ancora lunga la strada da percorrere per raggiungere l’obiettivo stabilito dal PNRR all’interno della Strategia per la Banda Ultra Larga, che prevede connessioni a 1 Gigabit su tutto il territorio nazionale per tutti i cittadini entro la fine del 2026. Restano quindi fuori dalla vita digitale due milioni di nuclei familiari, pari all’8,3% del totale, composti per lo più di persone che vivono sole, per un totale di 2 milioni e mezzo di italiani che non accedono a internet da casa. Tra i nuclei familiari, il 30,2% possiede solo una connessione mobile che non sempre ha una velocità e una capacità tali da supportare al meglio tutte le attività e, soprattutto, 5 milioni e mezzo di famiglie, il 22,4% del totale si collega solo con smartphone. Per Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Assistiamo a un trend continuo di adeguamento tecnologico con la presenza di apparecchi di nuova generazione. Tale cambiamento comporta nuove modalità di fruizione del mezzo televisivo e rende necessarie riflessioni da parte degli attori istituzionali per promuovere l’alfabetizzazione digitale e il sostegno all’industria dell’audiovisivo che è in perenne fase di transizione. Occorre favorire un aggiornamento del quadro normativo a tutela degli operatori del settore e dei consumatori soprattutto se minori. Siamo chiamati a completare il processo di digitalizzazione per favorire l’accesso alla connessione delle famiglie italiane’. Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, ha dichiarato che: “Dal Rapporto Auditel-Censis emerge che c’è stato un sorpasso delle Smart TV sulle TV tradizionali. Questa è una fotografia che rappresenta un percorso di utilizzo e di fruizione del mezzo televisivo, ma anche un cambiamento operativo delle abitudini della dieta mediatica dei nostri cittadini. Sono convinto che possiamo fare molto di più, offrendo ai cittadini una continuità di contenuti nelle fruizioni sui vari dispositivi. Credo sia questa la frontiera che dobbiamo attraversare rapidamente. Inoltre, abbiamo l’opportunità di trasmettere loro messaggi informativi e di cultura, con modalità diverse dal passato, ma dobbiamo aggiornare e seguire questo processo di trasformazione. La strada migliore è l’integrazione, non la sostituzione, moltiplicando le strade di accesso’.
Secondo Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi: ‘Il Rapporto presentato oggi verrà esaminato anche in Commissione di vigilanza perché è importante avere contezza dei dati. Se noi non cambiamo e comprendiamo che telefonino e Smart TV non sono solo trasposizione di quella che era la televisione tradizionale, ma è cambiata la modalità, ecco che ci allontaneremo dalle persone che non avranno più riferimenti necessari. È fondamentale pensare a nuovi prodotti digitali, comprendendo che è cambiata la modalità di fruizione. Siamo sommersi dalla comunicazione, pertanto occorre tutelare il servizio pubblico mettendo in campo nuove risorse’. Roberto Marti, Presidente della Commissione Cultura e Patrimonio Culturale, Istruzione Pubblica del Senato della Repubblica, ha osservato che: ‘Il Sesto Rapporto Auditel-Censis spiega che sono ancora tante, circa 6 milioni, le famiglie che accedono solo da linea mobile e 2 milioni che non hanno alcun accesso alla rete. Questi dati dimostrano che ancora persiste in maniera evidente il digital divide, in special modo nel Meridione; è una fotografia preoccupante in particolare per gli studenti e per il mercato del lavoro che richiede competenze in aree digitali sempre più specializzate, prima fra tutte quella dell’intelligenza artificiale”. Maurizio Gasparri, vice Presidente del Senato della Repubblica, ha dichiarato che: “Oggi con lo smartphone chiunque può vedere la televisione, leggere i giornali e fruire di altri servizi, ma c’è anche molta pubblicità. Un aspetto molto importante riguarda i giganti della rete che entrano nel sistema televisivo facendo una concorrenza sleale. Esiste, dunque, un tema di equità fiscale che deve essere posto’. Laura Aria, commissaria AGCOM, ha spiegato che: “Oggi assistiamo al sorpasso del mondo streaming sulla televisione lineare. Le sfide regolatorie sono molteplici a partire dal contrasto alla pirateria digitale. Occorre, dunque, trovare una formula in linea con le normative territoriali ed europee per arrivare a una regolamentazione sempre più omogenea. È importante sfruttare le opportunità che la tecnologia ci offre, al contempo è fondamentale che le istituzioni siano responsabili per minimizzare i rischi derivanti da tale processo”. ‘Il Sesto Rapporto Auditel-Censis si rivela, una volta di più, strumento prezioso per chi ha il compito di guidare il Paese e per il mercato. Emergono molti dati positivi sulla modernizzazione in atto, ma anche la necessità di implementare l’accesso alla banda larga previsto dal PNRR. Altrimenti si creerà una situazione di squilibrio e di svantaggio per milioni di famiglie italiane’, ha affermato Imperiali, a margine della presentazione al Senato. Secondo Giuseppe De Rita, Presidente Censis: ‘Se qualcuno pensava che con l’avvento del digitale la televisione sarebbe diventata un soprammobile, si sbagliava. Oggi la televisione è Smart TV e permette agli italiani di avere maggiori possibilità nella scelta di cosa, dove e quando vedere. La tv connessa significa l’ingresso della soggettività nella composizione dei palinsesti, ma il grande schermo, la casa, la quotidianità degli ascolti fanno da compensazione rispetto all’affermarsi dell’individualismo puro degli smartphone’.
Auto, WiDna Mobile S: la soluzione contro furti e attacchi hackerMilano, 14 nov. (askanews) – Le auto sempre più connesse e digitali gestite da decine di centraline sono più comode e sicure ma anche più vulnerabili agli attacchi hacker che puntano a violare l’elettronica per rubarle o manometterle. Per questo bisogna pensare anche per le auto a soluzioni di sicurezza preventiva, come gli antivirus per i pc, che le difendano da malware, virus e hacker. E’ l’obiettivo di WiDna azienda fondata nel 2011 da Pierpaolo Concina che ha applicato il concetto di cybersecurity alle auto, raggiungendo negli ultimi dieci anni una percentuale di recupero del 99,7% dei veicoli rubati su scala nazionale.
La soluzione proposta da WiDna si chiama Mobile S, un software intelligente esterno all’elettronica di bordo in grado di riconoscere un attacco hacker e inviare un allarme sullo smartphone del proprietario del veicolo il quale, collegandosi con la Centrale Operativa WiDna, potrà disporre il blocco dell’elettronica impedendo il furto o la monomissione. A differenza di altri sistemi di protezione come gli antifurti satellitari, WiDna Mobile S è invisibile e non può essere intercettato con le apparecchiature utilizzate dai ladri e acquistabili online, come i passpartout elettronici per clonare anche le più moderne chiavi keyless. “Le auto sono come delle stanze piene di computer con 100-150 centraline elettroniche. Bisogna lavorare sulla prevenzione: noi studiamo le tecniche di furto o di hackeraggio e cerchiamo le soluzioni per impedire azioni illecite che possono essere informatiche o fisico meccaniche”, spiega il Ceo e fondatore Pierpaolo Concina che ha presentato le soluzioni di WiDna al #ForumAutoMotive.
Per chiudere il cerchio nella tutela da rischi informatici WiDna ha siglato una partnership con la compagnia danni Nobis Assicurazioni per offrire l’estensione di garanzia Cyber Risk Auto che copre i rischi informatici che non sono contemplati dalla garanzia del costruttore o dalle coperture assicurative furto incendio e Kasko.
”Tolkien. Uomo, professore, autore”: una mostra a RomaRoma, 14 nov. (askanews) – A cinquant’anni dalla scomparsa e dalla prima edizione italiana de Lo Hobbit, Roma ospiterà dal 16 novembre all’11 febbraio 2024 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea la grande mostra dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato una nuova mitologia per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta.
TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore ci racconta il percorso umano, il lavoro accademico, la potenza narrativa, la forza poetica: un viaggio senza eguali che permetterà agli appassionati e al grande pubblico di essere introdotti nella grandezza di questo scrittore e di comprendere quanto la sua vita e la straordinaria conoscenza del mondo antico siano alla base del suo processo creativo. E’ la prima esposizione di queste dimensioni mai dedicata in Italia allo scrittore. Rispetto alle grandi mostre allestite a Oxford (2018), Parigi (2020) e Milwaukee (2022), che hanno esaltato particolari aspetti delle opere letterarie, quella di Roma pone Tolkien al centro di tutto. Per la prima volta viene raccontato l’uomo, padre e amico; accademico, autore di studi e pubblicazioni ancora oggi fondamentali nello studio della letteratura in antico e medio inglese; narratore e sub-creatore della Terra di Mezzo. Ci sarà anche spazio per tutto ciò che ha ispirato nell’arte, nella musica e nel mondo dei fumetti. L’immersione nell’universo da lui creato si realizza mediante un articolato percorso espositivo tra manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere d’arte ispirate alle visioni letterarie di un autore unico e poliedrico. Uomo del suo tempo, romanziere, linguista e filologo, il Professore di Oxford viene raccontato nella sua complessità artistica e umana.
Particolare rilevanza viene data al suo rapporto con l’Italia: “Sono innamorato dell’italiano, e mi sento alquanto sperduto senza la possibilità di provare a parlarlo”, si legge in una sua lettera, e nella rassegna non mancano le testimonianze del viaggio a Venezia e Assisi nel 1955; così come i tanti contatti, diretti e indiretti, con studiosi e intellettuali del nostro Paese. Spazio anche agli adattamenti cinematografici vecchi e nuovi, dal film d’animazione di Ralph Bakshi alla trilogia de Il Signore degli Anelli del regista Peter Jackson, capace di rappresentare sul grande schermo una delle saghe più ambiziose e popolari della letteratura mondiale conquistando 17 premi Oscar. Ideata e promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, è realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la curatela di Oronzo Cilli e la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro Nicosia, TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore è la più importante retrospettiva del suo genere in Italia per spettacolarità, dimensioni, materiali inediti esposti e autorevolezza delle istituzioni internazionali coinvolte: l’Archivio Apostolico Vaticano, la Bibliothèque Alpha dell’Università di Liegi, l’Università di Reading, l’Oratorio di San Filippo Neri di Birmingham, il Venerabile Collegio Inglese di Roma, la Tolkien Society, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, la Biblioteca civica di Biella, le case editrici Astrolabio-Ubaldini e Bompiani, il Greisinger Museum di Jenins e la Warner Bros Discovery.
Il catalogo che accompagna la mostra si avvale dei contributi di Adriano Monti Buzzetti Colella, Giuseppe Pezzini, Emma Giammattei, Francesco Nepitello, Chiara Bertoglio, Gianluca Comastri, padre Guglielmo Spirito, Fabio Celoni, Davide Martini, Roberta Tosi, Salvatore Santangelo, Stefano Giuliano, Claudio Mattia Serafin, Gianfranco de Turris, Paolo Paron e Domenico Dimichino. La Capitale sarà la prima tappa di un percorso che proseguirà nel 2024 in altre città italiane. Grazie al MiC, che ne ha promosso e sostenuto la progettazione con l’obiettivo di incentivare la partecipazione di tutti alla vita culturale, sarà possibile visitare la mostra senza alcun costo aggiuntivo, semplicemente esibendo il biglietto d’ingresso alla GNAM.
Vino, 66mila euro da Hong Kong per ultimo lotto di Barolo en primeurMilano, 14 nov. (askanews) – E’ stato battuto a 66mila euro il dodicesimo e ultimo lotto dell’asta solidale “Barolo en primeur”. Con l’offerta di un anonimo donatore di Hong Kong, arrivata durante l’Asta mondiale del tartufo bianco d’Alba che si è tenuta sempre al Castello di Grinzane Cavour (Cuneo), la terza edizione della gara di generosità incentrata sul prezioso vino della Langhe ha chiuso con una raccolta record di 877mila euro che saranno devoluti a favore di progetti no-profit in Italia e all’estero.
Il ricavato dell’offerta della dodicesima barrique è andato a “Mother’s Choice Foundation”, ente che opera ad Hong Kong dal 1987 a favore dei bambini orfani e delle giovani madri in difficoltà. Questo ultimo lotto fa così salire a quota 2.371.800 euro il totale dei fondi raccolti nelle prime tre edizioni di “Barolo en primeur”. Il 27 ottobre scorso il direttore di Christies Italia, Cristiano De Lorenzo, aveva battuto i primi 11 lotti, a cui erano associate altrettante barriques di Barolo Vigna Gustava della vendemmia 2022 da 225 litri, che daranno vita ognuna a 270 bottiglie, le “Barrique del Presidente” da 550 litri, e 10 lotti comunali formati da 1.336 bottiglie di Barolo e Barbaresco della vendemmia 2022 donati da 95 produttori del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, riuniti sotto il nome del Comune di produzione. In tutto 1.034 bottiglie da 0,75 litri, 242 magnum e 60 Jeroboam, per un totale di 1.318,5 litri.
La prossima edizione della manifestazione prenderà il via nell’ottobre 2024.
Calcio, è ufficiale: esonerato Garcia, il Napoli a MazzarriRoma, 14 nov. (askanews) – Il Napoli ha ufficializzato l’esonero di Rudi Garcia e Aurelio De Laurentiis ha scelto Walter Mazzarri per sostituirlo. Per l’allenatore toscano si tratta di un ritorno: aveva guidato il club dal 2009 al 2013 portando la squadra in Champions e conquistando una Coppa Italia. Questo il comunicato apparso sul sito del club: “La Società Sportiva Calcio Napoli ha deciso di revocare l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra al signor Rudi Garcia. A lui e al suo staff il ringraziamento per la collaborazione resa fino a oggi”. Se l’esonero di Garcia è arrivato con un comunicato del club, l’annuncio di Mazzarri è toccato al presidente De Laurentiis con un post sui social: “Bentornato Walter”. Subito dopo il presidente De Laurentiis l’annuncio anche del Napoli sempre su X. Mazzarri ha firmato un contratto di sei mesi fino al termine della stagione 2023/24.
Ambiente, accordo Sogesid-Remtech Expo per sistemi prevenzione e sicurezzaRoma, 14 nov. (askanews) – Progettare un primo “modello di gestione” delle aree ad alto rischio per morfologia e qualità dell’edificazione, con l’obiettivo di intercettare azioni prioritarie di prevenzione e contenimento degli effetti naturali, da replicare in caso di emergenza, sia a livello nazionale che nell’ambito della cooperazione internazionale. Sono questi i punti al centro dell’accordo siglato oggi dal Presidente e Amministratore Delegato di Sogesid, Roberto Mantovanelli ed Errico Stravato, e dal Presidente e dalla Direttrice generale di Ferrara Expo e RemTech Expo, Andrea Moretti e Silvia Paparella. Sogesid, Società di ingegneria in “house providing” del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e RemTech Expo – Hub Tecnologico Ambientale specializzato sui temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori, metteranno a sistema le eccellenze scientifiche ed economiche del Paese, attraverso la progettazione e l’istituzione di un primo modello di gestione delle emergenze, per creare soluzioni di prevenzione contro gli effetti devastanti degli eventi naturali. Il modello metterà a sistema non solo le azioni da implementare in modo prioritario a livello di riorganizzazione territoriale, ma anche le strategie di comunicazione, informazione e divulgazione rivolte alla popolazione su operazioni di messa sicurezza. I risultati del “modello di gestione” consentiranno una replicabilità sia a livello nazionale che nell’ambito della cooperazione internazionale, guardando al modus operandi delle eccellenze gestionali dell’emergenza come protezione civile e Croce Rossa. “La collaborazione con RemTech è per noi motivo di grande orgoglio perché rappresenta un ulteriore elemento di sviluppo della rete di Sogesid per dare concreto supporto alle PA nel processo di transizione ecologica, e in generale di trasformazione del territorio” ha dichiarato il Presidente di Sogesid, Roberto Mantovanelli. “L’accordo di oggi conferma l’impegno di Sogesid nel mettere a sistema, con un polo di riferimento come RemTech, competenze tecniche, intelligenze organizzate e risorse economiche, per una sempre maggiore quanto urgente prevenzione e tutela dell’ambiente” ha aggiunto l’Amministratore Delegato di Sogesid, Errico Stravato. “L’accordo genera una serie di opportunità che rispondono all’impellente ed evidente bisogno di maggiore sicurezza e tutela del nostro territorio e sarà per Ferrara Expo, che ospita l’evento RemTech da sempre, un’importante occasione per presentare e divulgare i risultati del “modello di gestione” che dal lavoro congiunto di Sogesid e Remtech Expo scaturiranno, assolvendo al meglio alla funzione del nostro quartiere fieristico che mira a farsi contenitore di idee, competenze, confronti e soluzioni utili al presente ed al futuro” ha dichiarato Andrea Moretti – Presidente Ferrara Expo. “La conoscenza puntuale del territorio, l’individuazione delle criticità e delle opportunità di riequilibrio, l’indispensabile sinergia tra pubblico e privato che operano alla messa a punto di una strategia concreta, frutto di una visione ordinata e sistemica, sono solo alcuni degli importanti pilastri dell’accordo che abbiamo il privilegio di condividere con una realtà importante come Sogesid” ha commentato Silvia Paparella – General Manager RemTech Expo.