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Tag: Sanremo 2023

Tennis, Sinner in semifinale al China open, ora Alcaraz

Tennis, Sinner in semifinale al China open, ora AlcarazRoma, 2 ott. (askanews) – Vittoria di cuore e sofferenza quella ottenuta da Jannik Sinner ai quarti dell’China Open contro Grigor Dimitrov – 64 36 62 – che proietta il n.1 del tennis azzurro verso una semifinale contro Carlos Alcaraz (3-3 i precedenti sul circuito Atp, cui si aggiunge la loro prima sfida, datata 2019, giocatasi al primo turno del Challenger di Alicante e vinta dallo spagnolo in tre set) una continuando ad alimentare la rincorsa a un ranking che, in caso di vittoria nel torneo, lo porterebbe al 4° posto, eguagliando così la miglior classifica mai raggiunta da un italiano nell’era Open appannaggio oggi di Adriano Panatta (1976).

E’ stata una vera e propria fatica quella sostenuta dall’altoatesino, brillante in avvio ma progressivamente risucchiato da una condizione fisica ancora distante dall’optimum, a fronte di un Dimitrov confermatosi invece giocatore maturo e poco incline all’errore una volta intuito uno spiraglio nel gioco dell’azzurro. Domani alle 13.30 sfiderà in semifinale il n.2 del ranking Alcaraz, vincitore in due set nel quarto contro Casper Ruud – 64 62 – e apparso decisamente più in forma rispetto a quanto mostrato dall’italiano. Impreciso e affaticato, ma orgoglioso nel voler comunque portare a casa un match con quel poco di energie rimastegli nel serbatoio. Una prova di carattere che andrà ora ulteriormente irrobustita in chiave fisica per lanciare il bliz al rivale murciano e al contempo continuare ad alimnetare il sogno di una classifica destinata a fare storia..

“C’é stato un game in cui ero 15-40 e un altro dove mi trovavo 0-40 in cui ho commesso degli errori gratuiti, ma anche lui ha giocato molto aggressivo. E’ il tennis – ha commentato a caldo Sinner si microfoni dell’Atp -Ovvio che sarebbe stato più semplice se fossi riuscito a sfruttare quelle occasioni. Nel terzo set credo però di essere riuscito a gestire bene la situazione, specialmente quando ero al servizio sul 4-2. Sono molto contento di approdare al prossimo turno”. “E’ stata una serata molto difficile – ha poi aggiunto – a un certo punto mi son sentito male, non so se forse era qualcosa che ho mangiato ma stavo per vomitare. Ma questo è lo sport, posso essere contento, il livello era molto alto e spero di recuperare per domani perché sarà fondamentale se voglio giocare una partita alla pari”.

Flussi migratori, Nuova Collaborazione: serve aumentare numeri Dpcm

Flussi migratori, Nuova Collaborazione: serve aumentare numeri DpcmRoma, 2 ott. (askanews) – Il 3 ottobre ricorre la Giornata dell’Accoglienza istituita, fra l’altro, per promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà sui temi dell’immigrazione. L’attenzione del governo per i flussi migratori ha portato alla determinazione di una quota triennale di 452mila ingressi per motivi di lavoro subordinato, stagionale e non, e lavoro autonomo per stranieri residenti all’estero: 136mila nel 2023, 151mila nel 2024, 165mila nel 2025. A colf e badanti è riservata una quota triennale di 28.500 ingressi (9.500 per ciascun anno).

“La riapertura del decreto flussi all’ingresso di assistenti familiari, con una quota già prestabilita per il prossimo triennio, rappresenta un passo avanti importante. In Italia la necessità di queste figure è un fenomeno in continua crescita. Per venire incontro alle esigenze delle famiglie italiane ne servirebbero circa 20mila all’anno”, ha chiarito l’avvocato Alfredo Savia, presidente di Nuova Collaborazione (Associazione nazionale datori di lavoro domestico)”. Nello specifico, la composizione dei collaboratori domestici per nazionalità evidenzia una forte prevalenza di lavoratori stranieri che nel 2022 (fonte dati Inps) risultano essere il 69,5 per cento del totale.

Secondo una rielaborazione dei dati dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale da parte di Nuova Collaborazione, nel 2022 al Nord i collaboratori domestici stranieri erano 347.760, (a Milano 85.950), al centro 183.577 (a Roma 91.233) al Sud e nelle isole 90.379 (a Napoli sono 19.706, a Palermo 7.411). Con riferimento alla distribuzione regionale per nazionalità, nel 2022 si osserva che la regione con il maggior numero di lavoratori domestici stranieri è la Lombardia (il 22,6 per cento del totale), a seguire il Lazio (15,9 per cento) e l’Emilia-Romagna (10,1 per cento).

Rispetto alla zona di provenienza, nel 2022 l’Europa dell’Est continua a essere la zona geografica da cui proviene la maggior parte dei lavoratori domestici con 316.817 lavoratori, pari al 35,4 per cento del totale, seguiti dai 272.583 lavoratori di cittadinanza italiana (30,5 per cento), dai lavoratori del Sud America (7,8 per cento) e dell’Asia Orientale (6,8 per cento). Nel 2022 il numero di badanti, rispetto all’anno precedente, registra un decremento pari a -5,6 per cento, che interessa tutte le zone di provenienza; la diminuzione più elevata riguarda i lavoratori provenienti dall’America del Nord (-20,8 per cento). Il decremento registrato non è tuttavia indice di una minore richiesta da parte delle famiglie in quanto si tratta di una contrazione determinata da un ritorno del lavoro sommerso. Pertanto, nonostante la riduzione registrata, rimane comunque alta la richiesta di badanti da parte delle famiglie: “Il comparto del lavoro domestico – ha proseguito il presidente Savia – è stato sempre escluso da politiche e interventi strutturati e continuativi nel tempo. Ma dobbiamo pensare che invece badanti, colf e babysitter, rappresentano una leva di welfare fondamentale per il nostro Paese. Considerato l’elevato tasso di denatalità e l’aumento della popolazione anziana, le famiglie si ritrovano da sole a dover svolgere attività di caregiver nei confronti dei bambini piccoli o dei familiari non autosufficienti. Come associazione datoriale, facciamo appello alle Istituzioni affinché includano non solo flussi migratori continuativi e annuali, con quote riservate ai lavoratori domestici, ma anche la deducibilità totale del lavoro domestico per tutte le famiglie che decidono di assumere regolarmente un assistente familiare”.

Apprensione per Fedez, nuovamente ricoverato per emorragia

Apprensione per Fedez, nuovamente ricoverato per emorragiaRoma, 2 ott. (askanews) – Apprensione per Fedez. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il rapper ha avuto ieri un’altra emorragia per cui è stata necessaria una nuova trasfusione. Fedez si trova all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove è ricoverato da giovedì a causa di due ulcere che gli hanno causato un’emorragia interna.

Accanto a lui la moglie Chiara Ferragni. Sabato il professor Massimo Falconi, chirurgo che operò Fedez nel marzo del 2022 per un tumore al pancreas, aveva rassicurato tutti sulle condizioni del rapper: “Lui è un ragazzo giovane e sano, quindi io credo che i colleghi lo terranno in ospedale 3-4 giorni per essere sicuri che ci sia una stabilità dell’emocromo e dei parametri vitali, poi potrebbe essere dimesso”. Se ci siano collegamenti tra l’ulcera e il delicato intervento subìto da Fedez un anno e mezzo fa, Falconi ha spiegato: “Ci può essere una fragilità più o meno importante, ma non osserviamo quasi mai questo tipo di manifestazioni, soprattutto a una distanza di tempo così significativa dall’intervento chirurgico. Di fatto il meccanismo è lo stesso dell’ulcera peptica, credo possa essere ricondotto o una secrezione acida gastrica più importante rispetto al normale, oppure a una condizione di stress, o ancora all’assunzione di farmaci senza una protezione gastrica”. L’operazione, dunque, non avrebbe nessun collegamento con questo malore, tantomeno il tumore. Fedez si trovava in aeroporto quando si è sentito male, pronto a imbarcarsi su un volo per Los Angeles. Tempestivo l’arrivo in ospedale: “Grazie a due trasfusioni di sangue ora sto meglio – ha scritto sui social la sera – Ringrazio il personale medico che mi ha letteralmente salvato la vita”.

Aspi, fonti Mit: eventuale offerta venga formalizzata

Aspi, fonti Mit: eventuale offerta venga formalizzataRoma, 2 ott. (askanews) – “Salvini auspica che l’eventuale offerta venga formalizzata, per averne chiari i contorni”. Così fonti del Mit commentano una indiscrezione di stampa diffusa dall’agenza Bloomberg secondo la quale la Fininc, fondata da Matterino Dogliani sta lavorando a una potenziale offerta per il controllo di Autostrade per l’Italia, citando persone a conoscenza della situazione. Secondo l’agenzia di stampa il Governo italiano sarebbe a conoscenza dell’operazione e potrebbe sostenerla.

Fonti di Palazzo Chigi, smentiscono comunque di esserne a conoscenza e di sostenere il progetto. “È totalmente destituita di fondamento l’indiscrezione riportata da Bloomberg – affermano – secondo cui il governo italiano sarebbe a conoscenza e intenderebbe sostenere un’offerta per Autostrade per l’Italia da parte della società Fininc”. Il fondo Blackstone e Cdp che partecipano nell’azionariato di Aspi, oltre alla stessa Fininc, raggiunti da Bloomberg non hanno voluto commentare, mentre Autostrade per l’Italia afferma di non esserne a conoscenza.

Ausotrade per l’Italia è tornata sotto controllo pubblico il 31 maggio del 2021, con il via libera della cessione al consorzio guidato da Cdp, con i fondi Blackstone e Macquarie da parte dell’assemblea di Atlantia. La cessione è avvenuta al prezzo di 9,1 miliardi. “Se un grande imprenditore italiano – proseguono le fonti del Mit – riesce a mettere insieme i fondi per un piano di investimento fondamentale per l’Italia, come quello di Aspi, dalla Gronda di Genova al Passante di Bologna, dai lavori sulla A1 alla A14 Adriatica fino al nodo di Firenze, è sicuramente di grande interesse. Salvini auspica che l’eventuale offerta venga formalizzata, per averne chiari i contorni”.

Sempre secondo Bloomberg, Dogliani starebbe collaborando con una società di investimenti internazionale per un’offerta amichevole di 8 miliardi di euro, mentre Cdp potrebbe mantenere una quota di minoranza. Il consorzio guidato da Cdp ha inoltre un blocco interno di lock up di cinque anni sull’investimento.

Sen

Auto, Anfia: a settembre crescono benzina e ibride, male bev

Auto, Anfia: a settembre crescono benzina e ibride, male bevMilano, 2 ott. (askanews) – A settembre crescono le immatricolazioni di auto a benzina e ibridi non ricaribili, mentre le elettriche perdono ancora quota con vendite in calo del 2,2% e una quota di mercato del 3,6% (-0,3 p.p.). Lo rende noto l’Anfia.

Nel dettaglio le vendite di auto a benzina sono aumentate del 31,8%, con quota di mercato al 29,7%, mentre le diesel calano del 2,5%, con quota al 15,2%. Nei primi nove mesi del 2023, le immatricolazioni di auto a benzina aumentano del 22,8% e quelle delle auto diesel dell’11,4%, rispettivamente con quote di mercato del 28,5% e del 18,4%. Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano, nel solo mese di settembre, il 55,2% del mercato, con volumi in crescita del 26,9% rispetto a quelli di settembre 2022. Tra queste, le autovetture elettrificate rappresentano il 47,1% del mercato di settembre.

Nel dettaglio, le ibride non ricaricabili incrementano del 36,3% nel mese, con una quota del 39,4%. Le ricaricabili aumentano del 10,2% a settembre e rappresentano il 7,6% del mercato del mese (a settembre 2022 la quota era dell’8,5%); nel cumulato crescono del 16,2% e hanno una quota dell’8,4%. Le auto elettriche hanno una quota del 3,6% nel mese e del 3,9% nel cumulato; le vendite diminuiscono del 2,2% a settembre, mentre aumentano del 27,8% nel cumulato. Le ibride plug-in crescono del 24,4% a settembre e mantengono una variazione positiva nel cumulato (+7,9% nei nove mesi), rappresentando il 4% delle immatricolazioni del singolo mese e il 4,5% del totale da inizio anno.

Infine, le autovetture a gas sono l’8,1% dell’immatricolato di settembre, quasi interamente composto da autovetture Gpl (+12,4% nel mese). “Con l’ingresso, oggi, nel quarto trimestre dell’anno, Anfia stima che, nell’intero 2023, il mercato possa raggiungere 1.580.000 immatricolazioni complessive (+20% circa rispetto al 2022)”, afferma Roberto Vavassori, presidente di Anfia.

“In questo scenario, tengo a ribadire l’importanza dell’accordo su Euro 7 raggiunto lo scorso 25 settembre dal Consiglio europeo Competitività, che ha accettato molte delle osservazioni sostenute da Anfia fin dall’inizio dell’iter. Il percorso è comunque ancora lungo e complesso e nelle prossime settimane sarà l’Europarlamento a doversi esprimere sul testo così revisionato”. “Guardando più strettamente al nostro Paese, le priorità riguardano l’avanzamento del Piano Automotive 2030 insieme a Regioni, sindacati e Stellantis, e la rimodulazione degli incentivi attualmente in vigore per l’acquisto di vetture a bassissime e zero emissioni, al fine di renderli più efficaci per la diffusione delle tecnologie green”, conclude Vavassori.

Vino, a Milano va in scena “La Vendemmia di MonteNapoleone”

Vino, a Milano va in scena “La Vendemmia di MonteNapoleone”Milano, 2 ott. (askanews) – Si apre oggi a Milano “La Vendemmia di MonteNapoleone”, 14esima edizione dell’iniziativa ideata e promossa da MonteNapoleone District, che coniuga le migliori Cantine italiane e internazionali con i più prestigiosi “global luxury brand”.

Fino all’8 ottobre il celebre Quadrilatero della moda milanese, decorato con tralci di vite intrecciati, diventa il palcoscenico di una serie di “esclusive avventure enologiche e sensoriali”, ma non solo. Lungo via MonteNapoleone, infatti, è stata allestita la mostra “open air” “Vanishing places” con venti scatti realizzati da Sebastian Copeland, pluripremiato fotografo e tra i maggiori esploratori polari contemporanei. Momento importante della kermesse, è l’asta solidale “Italian Masters” in programma il 3 ottobre all’Hotel Principe di Savoia, il cui ricavato sarà interamente devoluto a Fondazione Dynamo Camp. Il direttore di Christie’s Italia, batterà 29 lotti di alcuni tra i vini italiani più rinomati al mondo appartenenti al Comitato Grandi Cru d’Italia, un lotto di pregiato Tartufo bianco d’Alba e un lotto di caviale Calvisius Tradition Royal.

Nella serata di giovedì 5 ottobre, le boutique del distretto accoglieranno, su invito, i loro ospiti con degustazioni di etichette prestigiose, mentre al Museo Bagatti Valsecchi è previsto un appuntamento sulla terrazza neorinascimentale con la degustazione di Altemasi Trentodoc. Inoltre, venerdì 6 ottobre si terrà il consueto wine tasting “Solo per veri intenditori”, che includerà i migliori vini selezionati dai Soci del Comitato Grandi Cru d’Italia nell’incantevole cornice di Palazzo Serbelloni. Infine, anche quest’anno, per tutta la settimana oltre 27 ristoranti situati nel cuore di Milano si sono uniti al MonteNapoleone District, realizzando il menu “Vendemmia” a prezzi speciali per il pranzo e la cena, “con una selezione di piatti di alta gastronomia e ricette firmate dai più prestigiosi chef della città, abbinati ad accurate selezioni di vini”.

“‘La Vendemmia di MonteNapoleone’ rappresenta la perfetta sintesi del connubio tra il meglio del lusso, il lifestyle italiano e l’eccellenza enologica” ha spiegato il presidente di MonteNapoleone District, Guglielmo Miani, sottolineando che “questo evento è ormai un appuntamento imperdibile per gli amanti del bello e i cultori del vino, ogni anno sempre più coinvolgente grazie all’adesione e allo spirito di collaborazione di eccellenze, dalle migliori boutique al mondo, alle cantine di pregio, fino agli hotel 5 stelle lusso e un ampliato network di ristoranti, che renderanno sempre più capillari e inclusivi l’experience e lo spirito della manifestazione”. La manifestazione è realizzata in collaborazione con il Comitato Grandi Cru d’Italia, La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e con il patrocinio di Confcommercio Milano.

Napolitano, Parlamento europeo, l’omaggio di Metsola in plenaria

Napolitano, Parlamento europeo, l’omaggio di Metsola in plenariaBruxelles, 2 ott. (askanews) – “Cari colleghi è mio triste dovere informarvi della morte del presidente emerito della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, avvenuta il 22 settembre. Per tanti anni protagonista di primo piano della vita politica italiana, Giorgio Napolitano è stato anche un fervente sostenitore di un’Italia forte in Europa, come autorevole membro di questo Parlamento dove è stato anche Presidente della commissione per gli Affari costituzionali”. La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha aperto oggi a Strasburgo la sessione plenaria dell’Assemblea con questo omaggio, a Giorgio Napolitano, “il primo presidente della Repubblica italiana eletto per due mandati consecutivi”.

“Nel suo discorso di insediamento del 2006 – ha ricordato Metsola, parlando in italiano – il presidente Napolitano richiamò a valori tra loro inscindibili: il ripudio della guerra e la corresponsabilità internazionale per assicurare la pace. Questo richiamo – ha sottolineato – oggi è più forte che mai”. Napolitano, ha aggiunto, era “un uomo che ha messo la sua passione politica al servizio dei cittadini italiani ed europei in passaggi storici complessi con senso del dovere e coraggio”.

Dopo aver presentato a nome del Parlamento europeo “le più sentite condoglianze alla famiglia”, Metsola ha chiesto all’Aula di osservare un minuto di silenzio in memoria dell’ex presidente italiano.

Auto, Csp: a settembre crescono auto a km zero, calano rottomazioni

Auto, Csp: a settembre crescono auto a km zero, calano rottomazioniMilano, 2 ott. (askanews) – Il volume di immatricolazioni di settembre e nel periodo gennaio-settembre è dovuto in misura non trascurabile alle autoimmatricolazioni, cioè alle immatricolazioni ai concessionari di auto nuove da destinare al mercato dell’usato con chilometri zero. Lo rileva il Centro Studi Promotor, sottolineando che le autoimmatricolazioni in settembre sono state 17.200, mentre nel periodo gennaio-agosto sono state 99.286.

“E’ dunque del tutto evidente che il quadro del mercato italiano dell’auto è tutt’altro che rassicurante. Se le immatricolazioni mantenessero fino alla fine dell’anno il tasso di crescita dei primi nove mesi si raggiungerebbe quota 1.587.943. Un livello decisamente lontano dai 2.000.000 di immatricolazioni che sarebbero necessarie per contenere l’invecchiamento del parco circolante”, afferma Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor. Altro fenomeno negativo è che dal 2021 stanno calando le rottamazioni di autovetture usate. “E’ un fenomeno legato probabilmente alle carenze nell’offerta che, da un lato, inducono a rinviare la sostituzione delle auto già in esercizio e, dall’altro, determinano un aumento della domanda di auto usate anche per vetture che in tempi normali venivano rottamate. La conseguenza di questa situazione è che il parco circolante sta crescendo. Nel 2022 ha superato ampiamente la soglia dei 40 milioni (per l’esattezza 40.213.061 autovetture) e nel 2023 continua a crescere. In sintesi – conclude Gian Primo Quagliano – in Italia abbiamo sempre più auto e sempre più vecchie”.

Dall’inchiesta congiunturale mensile di settembre condotta nei giorni scorsi dal Centro Studi Promotor emerge che il 61% dei concessionari prevede che la situazione non migliorerà nei prossimi tre/quattro mesi e il 24% prevede che peggiorerà, mentre il 28% si attende nuovi aumenti dei prezzi delle auto.

Ucraina, Borrell propone un nuovo pacchetto di aiuti da 5 mld. Zelensky ringrazia l’Italia per il sostegno

Ucraina, Borrell propone un nuovo pacchetto di aiuti da 5 mld. Zelensky ringrazia l’Italia per il sostegnoRoma, 2 ott. (askanews) – Il capo della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha proposto all’Ucraina di negoziare un nuovo pacchetto pluriennale di aiuti del Fondo europeo per la pace del valore massimo di 5 miliardi di euro per il prossimo anno.

“Spero che potremo raggiungere un accordo entro la fine dell’anno”, ha detto Borrell in una conferenza stampa congiunta con il capo della diplomazia ucraino Dmytro Kuleba a Kiev, dove oggi eccezionalmente si è riunito il Consiglio Affari Esteri Ue, per la prima volta fuori dai confini europei. Intanto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando l’incontro a Kiev con Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri italiano ha scritto su Telegram: “Ringrazio l’Italia per la sua solidarietà nei confronti dell’Ucraina!”.

La discussione è stata incentrata sulla “situazione sul campo di battaglia, sull’attuazione della formula di pace ucraina, sul Vertice globale per la pace, sul nostro percorso verso l’Ue e la Nato”, ha scritto Zelensky, “Abbiamo anche discusso del sostegno alla difesa. È molto importante rafforzare la difesa aerea per proteggere i civili ucraini e le infrastrutture di grano”. “Ringrazio l’Italia”, ha concluso il presidente ucraino, “per la sua solidarietà nei confronti dell’Ucraina!”. Il post, accompagnato da un video di poco più di due minuti, si chiude con le emoji delle bandiere dell’Ucraina e dell’Italia. Oggi a Kiev si è eccezionalmente riunito il Consiglio Affari Esteri Ue, per la prima volta fuori dai confini europei.

Mirkoeilcane, il 5 ottobre esce il nuovo singolo “Non mi ricordo più”

Mirkoeilcane, il 5 ottobre esce il nuovo singolo “Non mi ricordo più”Roma, 2 ott. (askanews) – “Non mi ricordo più” è il nome del nuovo singolo di Mirkoeilcane, all’anagrafe Mirko Mancini, in uscita il 5 ottobre. Il brano anticipa il terzo album di inediti del cantautore romano intitolato “La musica contemporanea mi butta giù”, fuori il 3 novembre.

E “Non mi ricordo più” (Etichetta: Santeria/Distribuzione: Audioglobe) è anche il primo passo verso un nuovo capitolo musicale del cantautore romano, prodotto da Daniele “il Mafio” Tortora (Afterhours, Daniele Silvestri, Diodato, Max Gazzè e tanti altri). Un brano che mette in risalto le capacità di scrittura di un artista che negli anni ha fatto della parola una delle sue armi migliori, ottenendo riconoscimenti come il premio della critica “Mia Martini” e quello per il miglior testo assoluto “Sergio Bardotti” per il brano “Stiamo tutti bene”, presentato nella sezione Nuove Proposte del 68esimo Festival di Sanremo, a cui poi è seguita la Targa Tenco 2018 per la “Miglior canzone”.

Ritmica incalzante, ritornello sostenuto da fiati e apparente ironia che maschera una vena melanconica, “Non mi ricordo più” racconta in maniera disillusa quello che resta della fine di una relazione: “ricordi da non ricordare”, momenti che iniziano man mano a sbiadire e quello che prima sembrava amore, adesso diventa senso di liberazione. “Ricordo a memoria il testo di qualsiasi canzone ma non ricordo quello che ho mangiato a pranzo. ‘Ma ti ricordi di quando siamo andati a…?’ No. Vuoto – racconta Mirkoeilcane – Per tanto tempo ho creduto che non ricordare fosse uno svantaggio, un difetto, oggi lo considero la mia più grande fortuna. Mi ricordo di aver scritto questa canzone in macchina e ricordo anche dove ma non mi ricordo più a chi mi riferivo. Per dire”.