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Tag: Sanremo 2023

A Firenze Festival economia civile con Stiglitz e Shirin Ebadi

A Firenze Festival economia civile con Stiglitz e Shirin EbadiRoma, 28 set. (askanews) – Per 4 giorni Firenze sarà la capitale della nuova economia, quella cioè che prova a coniugare sviluppo e temi etici.

Si è infatti inaugurata oggi, presso la sede dell’Università di Firenze, la quinta edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, che proseguirà nella prestigiosa sede di Palazzo Vecchio da domani fino domenica 1 ottobre. “Oltre i limiti: l’impegno che (ci) trasforma” è il tema di quest’anno. Ci saranno due premi Nobel, Joseph Stiglitz, economista e vincitore del Premio per l’economia nel 2001, e Shirin Ebadi, avvocatessa iraniana e Premio Nobel per la Pace nel 2003. Porterà il suo contributo anche Kaushik Basu, ex capo consigliere economico del Governo dell’India e capo economico della Banca Mondiale dal 2012 al 2016. Ma nella quattro giorni ci sarà spazio per moltissimi momenti di confronto e di dibattito. L’ edizione è promossa come tutti gli anni da Federcasse (Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali) in collaborazione con Confcooperative. La kermesse è stata organizzata e progettata con NeXt (Nuova Economia per Tutti), con la partecipazione di SEC (Scuola di Economia Civile) e il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, UCID, Mus.e – Firenze, Federazione Toscana delle BCC, Coopersystem e Assicoper è quella di quest’anno assume un valore particolare dal momento che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, il prestigioso riconoscimento del Capo dello Stato Sergio Mattarella assegnato alle manifestazioni di particolare rilevanza per le tematiche affrontate. Si tratta del primo e più importante riconoscimento in Italia dato dal Capo dello Stato per un festival dell’economia e di carattere culturale come ricordano gli organizzatori del Festival in una nota. «Sono più di 60 gli eventi in Italia dedicati ai temi dell’economia, della responsabilità sociale e della sostenibilità – si legge – e il riconoscimento di prestigio dato per la kermesse assume una rilevanza nazionale ancora più importante, perché si collega all’adesione della Carta di Firenze che il Capo dello Stato ha realizzato proprio in vista della sua partecipazione alla giornata di apertura della 2/a edizione nel 2020». Presenti fra gli Augusto Dell’Erba, presidente di Federcasse, Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali, Andrea Bocelli, l’ex ministro di Lavoro e politiche sociali Elsa Maria Fornero, il sindaco di Firenze Dario Nardella, Leonardo Becchetti, direttore del Fnec e co-fondatore di Next, Luigino Bruni, presidente di Sec. I lavori della manifestazione si alterneranno tra lectio civilis, dialoghi, laboratori e panel. A questi si affiancheranno i premi per gli Ambasciatori di economia civile, i format con gli storyteller affermati e i giovani talent e creator, gli appuntamenti Educational per gli studenti, i laboratori didattici per i più piccoli; le mostre per le famiglie e gli eventi serali con dj set, spettacoli e talk di Malika Ayane, Colapesce Dimartino, Fasma e l’Accademia Bizantina.

Nestlé investe 6,5 mln su Perugina: produrrà cioccolato bianco per Europa

Nestlé investe 6,5 mln su Perugina: produrrà cioccolato bianco per EuropaMilano, 28 set. (askanews) – Nestlé ha annunciato oggi alle organizzazioni sindacali un investimento di 6,5 milioni di euro per lo stabilimento Perugina di San Sisto, in provincia di Perugia, finalizzato ad aumentare la centralità dell’hub internazionale per il gruppo. Grazie a questo investimento, si legge in una nota della multinazionale svizzera, lo stabilimento diventerà il polo produttivo esclusivo delle tavolette di cioccolato bianco a marchio Galak e Milkybar destinate a tutto il mercato europeo di Nestlé.

Questo investimento consentirà di ammodernare la linea di produzione del cioccolato bianco che sarà operativa a partire dalla metà del 2024. Sarà rinforzata in particolare la fase di packaging delle tavolette con una tecnologia più evoluta e performante. A seguito di questo ammodernamento, Nestlé prevede già dal 2025 un incremento del 15% dei volumi produttivi sulla linea delle tavolette di cioccolato bianco rispetto alla produzione attuale. “Lo stabilimento di San Sisto riveste un ruolo sempre più centrale nella strategia di crescita del gruppo Nestlé, come dimostra questo nuovo investimento sulla linea del cioccolato bianco, che contribuirà a rendere la fabbrica ancora più competitiva all’interno del gruppo a livello internazionale – ha dichiarato Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato del gruppo Nestlé in Italia – Le straordinarie capacità dello stabilimento si confermano in grado di rispondere alle esigenze sia locali sia internazionali in modo brillante”

“Siamo particolarmente felici di essere un punto di riferimento per gli altri mercati in cui opera il gruppo – ha commentato Marco Muratori, Direttore dello stabilimento Perugina di San Sisto – Grazie a questo investimento, lo stabilimento sarà sempre più all’avanguardia e grazie alle persone che ogni giorno vi lavorano con dedizione, continueremo a coniugare tradizione e innovazione”.

Il Ceo di Airbnb Brian Chesky: possiamo coesistere con gli alberghi

Il Ceo di Airbnb Brian Chesky: possiamo coesistere con gli alberghiTorino, 28 set. (askanews) – “Ci siamo sforzati di non diventare nemici degli alberghi: per ogni 1.500 dollari spesi in ospitalità, solo uno va ad Airbnb. Questo fa crescere la torta e non toglie nulla a nessuno”. Lo ha sottolineato il fondatore e ceo di Airbnb, Brian Chesky, che a Torino ha dialogato con John Elkann nel corso dell’Italian Tech Week. “Gli spazi sono abbastanza ampi perché tutti possano crescere”, ha aggiunto il numero uno della piattaforma. “Quando ho fondato Airbnb l’idea era completamente diversa: è nata come qualcosa di ben diverso da un hotel. Airbnb viene utilizzato da famiglie o da gruppi che non potrebbero permettersi un hotel”, ha sottolineato Chesky. “Prima della pandemia eravamo a 1 miliardo di persone: gli hotel per quanto crescano non possono mantenere un ritmo di crescita. Penso – ha concluso – che possiamo coesistere”.

Aviaria, Efsa: proteggere polli e allevamenti da uccelli selvatici

Aviaria, Efsa: proteggere polli e allevamenti da uccelli selvaticiRoma, 28 set. (askanews) – Protegerre pollame e altri animali da allevamento evitando loro ogni contatto con uccelli selvatici per scongiurare la diffusione dell’aviaria. Infatti, mentre la situazione della diffusione del virus dell’influenza aviaria tra il pollame si è attenuata durante l’estate, la malattia ha continuato a colpire gli uccelli marini in Europa, soprattutto lungo le coste. Per questo, con l’inizio della stagione migratoria autunnale, si dovrebbe dare priorità alla protezione del pollame e degli altri animali d’allevamento dagli uccelli selvatici e la biosicurezza dovrebbe essere rafforzata negli allevamenti di animali da pelliccia. Lo sottolinea l’Efsa in una nota.

Tra il 24 giugno e il primo settembre 2023, secondo l’ultimo rapporto sull’influenza aviaria redatto dall’Efsa, sono stati segnalati focolai di HPAI tra uccelli domestici (25) e selvatici (482) in 21 paesi europei. I carnivori selvatici e domestici hanno continuato a essere le specie di mammiferi più colpite, con la Finlandia che ha segnalato 26 focolai in allevamenti di visoni americani, volpi rosse e artiche e procioni comuni. La fonte di introduzione più probabile è stato il contatto con i gabbiani selvatici, spiega l’Efsa, ma la trasmissione tra allevamenti non può essere completamente esclusa. La trasmissione all’interno dell’allevamento si è verificata con alcuni animali a contatto che non mostravano alcun segno clinico di infezione. Secondo l’Efsa, il rischio di infezione da virus HPAI in Europa rimane basso per la popolazione generale e da basso a moderato per le persone esposte professionalmente o in altro modo a uccelli o mammiferi infetti.

Terzo Settore: italiani sempre più generosi e digitali ma calano donatori

Terzo Settore: italiani sempre più generosi e digitali ma calano donatoriRoma, 28 set. (askanews) – Donatori abituali e donazione media in crescita, ma crollo verticale dei potenziali donatori: in quattro anni è raddoppiata la percentuale delle persone sensibili al Terzo Settore che ha scelto di non donare. È quanto emerge dalla ricerca “Donatori, donazioni e corporate social responsibility (nella società italiana) 2023”, realizzata dalla società Emotional Marketing in collaborazione con Atlantis Company, azienda specializzata nella consulenza e nella comunicazione nel settore nonprofit. L’analisi – condotta su un campione rappresentativo di 1000 persone di età compresa tra i 18 e i 70 anni – è stata presentata in occasione della nuova edizione di “Reinventing”, il tradizionale appuntamento annuale dedicato all’innovazione e allo sviluppo del fundraising, della comunicazione sociale e della Corporate Social Responsibility promosso da Atlantis Company. Dalla ricerca in particolare emerge che, rispetto alla precedente rilevazione del 2019, i donatori abituali (persone che hanno effettuato più di una donazione in un anno) sono passati dal 17% al 19% e che la donazione media è salita da 51 a 62 euro (+ 21%), ma anche che si è molto ristretto il bacino dei potenziali donatori (persone che non hanno mai donato, ma che dichiarano di essere interessate a farlo), che sono passati dal 32% del 2019 al 14% del 2023. Una parte degli “indecisi” in questi anni ha scelto di sostenere cause benefiche, determinando un aumento in termini assoluti di donatori, numero di donazione e cifre donate; ma una percentuale del campione decisamente più ampia ha definitivamente abbandonato l’idea di donare. In quattro anni, infatti, i non donatori sono passati dal 17% (2019) al 34% (2023). La ricerca analizza i criteri utilizzati dai donatori per scegliere le organizzazioni da sostenere: il fattore considerato prioritario è la trasparenza, seguito dall’efficienza e dalla capacità di ispirare fiducia. Per reperire informazioni in merito a questi argomenti, i potenziali donatori utilizzano vari strumenti parallelamente: il 50% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare internet, ma rimangono importanti anche il passaparola (33% degli intervistati), il contatto diretto (31,6%), le informazioni diffuse attraverso pubblicità (20%), i social network (16,5%) e la stampa (16,5%). La scelta delle organizzazioni da sostenere è condizionata anche dal settore di intervento: gli enti più scelti per le donazioni sono quelli impegnati nella ricerca contro malattie gravi (64,8%), seguiti da quelli attivi nel contrasto alla povertà (45,8%) e nella tutela dell’ambiente (45,8%). Rispetto alla rilevazione del 2019 emerge una forte crescita delle donazioni a favore delle organizzazioni impegnate in aiuti medico-sanitari (dal 3% delle scelte, si è passati al 42,9%), ma anche delle donazioni indirizzate alla tutela dell’ambiente e all’assistenza ai poveri, che nel 2009 rappresentavano rispettivamente solo il 25% e 22% delle scelte.

Margherita Vicario esce nuovo singolo e video di Canzoncina

Margherita Vicario esce nuovo singolo e video di CanzoncinaMilano, 28 set. (askanews) – Showtime, lo speciale progetto di Margherita Vicario (prodotto da Island Records – Universal Music Italy, Metatron, Dade) si arricchisce di un nuovo tassello: è disponibile da domani – venerdì 29 settembre – su tutte le piattaforme digitali in formato audio e video, la seconda puntata del podcast della cantautrice e attrice romana che affiancata da diversi ospiti affronta alcuni dei temi più controversi e dibattuti dell’attualità, accompagnando ogni episodio con nuova musica.

Tragicamente ottimisti è il titolo di questo nuovo capitolo, già in anteprima esclusiva su Amazon Music, accompagnato dal nuovo singolo e videoclip Canzoncina, da domani anche in radio, disponibile in presave. Ospite speciale del podcast il divulgatore scientifico e scrittore Adrian Fartade che partendo dal tema della sempre più preoccupante crisi climatica, riflette con Margherita sul collasso eco-sociale che interesserà negli anni l’umanità. Ritroviamo lo stesso tono in CANZONCINA, coinvolgenti sonorità dance pop e particolari effetti elettronici si intrecciano alle spiccate abilità narrative di Margherita Vicario che, con la produzione di Dade, ci regala un ironico sguardo sul futuro del pianeta, “chissà di noi su questa Terra che sarà”. Coerente, con uno stile unico che spesso l’ha portata a raccontare visivamente e musicalmente tematiche attuali su spinta di urgenze creative, Margherita rompe un’ennesima parete narrativa aggiungendo la contemporaneità del linguaggio del podcast e la ricchezza del confronto dialettico, per sviscerare e veicolare a tutto tondo il messaggio prescelto affinché la Musica, la parola, la coreografia e l’immaginario puntino tutti sullo stesso significato, rafforzandolo.

Margherita Vicario è pronta a riabbracciare il suo pubblico e a portare in scena – accanto al repertorio del passato – lo Showtime tour 2023: il live concert prodotto da Vivo Concerti, vario e coinvolgente, nei club di tutta Italia tra novembre e dicembre 2023. Venerdì e Sabato 24 e 25 novembre – Roma @ Largo Venue, Giovedì 30 novembre – Torino @ Teatro della Concordia, Venerdì 1 dicembre – Firenze @ Viper, Domenica 3 dicembre – Milano @ Alcatraz, Martedì 5 dicembre – Padova @ Hall, Mercoledì 6 dicembre – Bologna @ Estragon.

Roma, prove di riapertura al pubblico per piazza Colonna

Roma, prove di riapertura al pubblico per piazza ColonnaRoma, 28 set. (askanews) – Piazza Colonna, su cui si affaccia Palazzo Chigi, sede del governo, verrà riaperta al passaggio pubblico pedonale. Dopo anni di chiusura, con l’accesso permesso solo a parlamentari, membri del governo, lavoratori e funzionari dei “Palazzi”, nonché ai giornalisti, oggi è stata avviata una “sperimentazione” in tal senso, con la rimozione di tutte le transenne sul lato di via del Corso.

Al momento rimane chiuso il lato di Piazza Colonna che sfocia su Piazza di Montecitorio, sede della Camera dei deputati.

Bce, studio: fughe notizie opera di singoli con pareri minoritari

Bce, studio: fughe notizie opera di singoli con pareri minoritariRoma, 28 set. (askanews) – I dati che vengono fatti trapelare dalla Bce “arrivano probabilmente da singoli interni con opinioni minoritarie”, rispetto alle decisioni che vengono poi adottate. E’ la conclusione a cui giungono tre studiosi – Michael Ehrmann, Phillipp Gnan, Kilian Rieder – in un documento di analisi pubblicato dalla stessa Bce, che si concentra proprio sulle indiscrezioni di stampa riguardanti la banca centrale.

“Le soffiate di informazioni confidenziali che provengono da istituzioni pubbliche hanno costituito un argomento di ricerca per molto tempo. Le loro determinanti, così come il loro potenziale impatto sull’opinione pubblica e sull’efficacia delle politiche restano sfuggenti. Sulla base di un database di soffiate anonime di politica monetaria nell’area euro, riportate dalle agenzie di stampa, forniamo evidenze sul fatto che molte di queste indiscrezioni – affermano gli autori – probabilmente arrivano da singoli interni con pareri minoritari”. Secondo lo studio, queste indiscrezioni “hanno ampi effetti sui mercati e indeboliscono gli annunci di policy ufficiali”. Al tempo stesso, “i risultati suggeriscono anche che le indiscrezioni non vincolano i decisori” nelle loro determinazione e che una appropriata comunicazione “può mitigare i loro effetti”.

Da notare che questo studio viene pubblicato non molto tempo dopo il Consiglio direttivo del 14 settembre, in cui secondo indiscrezioni di stampa la presidente della Bce Christine Lagarde avrebbe fatto ricorso a provvedimenti drastici proprio dopo fughe di notizie che sarebbero trapelate, prima degli annunci ufficiali, in merito alle revisioni delle previsioni economiche che erano all’esame dei banchieri centrali.

”Arte e Collezionismo”: Roma torna capitale dell’antiquariato

”Arte e Collezionismo”: Roma torna capitale dell’antiquariatoRoma, 28 set. (askanews) – Dopo vent’anni di assenza, Roma torna capitale dell’antiquariato. E’ stata inaugurata questa mattina, nella prestigiosa cornice di Palazzo Brancaccio, la prima edizione della mostra-mercato “Arte e Collezionismo a Roma”, ideata e organizzata dall’Associazione Antiquari d’Italia. L’evento di caratura internazionale vanta il patrocinio del Ministero della Cultura, nonché dalla Regione Lazio, dal Comune di Roma, dalla Camera di Commercio di Roma e dall’Enit-Agenzia nazionale del Turismo. A sostegno dell’evento anche grandi aziende che intervengono come sponsor: Eni – che esporrà una selezione della collezione, tra cui tre opere di Mario Sironi – Fondazione Lottomatica, Honda, Fideuram, Liberty Special Markets, Darte.

Le opere d’arte esposte provengono da 46 Gallerie d’Arte tra le più importanti di tutta Italia – in testa Roma, poi Milano, Firenze, Bologna e Napoli, ma anche da Londra e New York. La mostra attraversa tutta la storia dell’arte, dalle sculture dell’età classica all’arte gotica e rinascimentale, dal barocco all’arte moderna e contemporanea, con un focus su figure centrali della Capitale dal dopoguerra agli anni Ottanta, come Dorazio, Burri, Schifano, Boetti, Ontani, De Dominicis. Difficile resistere al fascino delle inconfondibili opere di Morandi, De Chirico, Fontana, Balla, ma anche a pregevoli pittori del Cinquecento e del Seicento come Lorenzo Sabatini, Bartolomeo Passarotti, Giovanni Lanfranco e Simon Vouet, che contribuì all’introduzione del barocco italiano in Francia. L’esposizione si inserisce in un percorso che ha l’obiettivo di restituire alla Capitale uno spazio di elevato rilievo artistico e di costruire un appuntamento permanente, punto di riferimento assoluto per gli studiosi e i collezionisti, offrendo al Paese un’esposizione di livello paragonabile alle mostre di arte antica allestite nelle maggiori capitali europee. Insieme alla pittura e alla scultura, sono esposti anche capolavori delle arti decorative, dando voce alla profonda e prestigiosa vocazione dell’ antiquariato italiano.

Ad arricchire il programma della manifestazione contribuiranno iniziative ed eventi collaterali, come seminari e workshop sui temi legati al mercato dell’arte e alle normative in materia, ma anche presentazioni di libri e riviste: venerdì 29 settembre (ore 10.30) ‘Sigismondo Laire’ di Eva Bracchi, edizioni Darte; sabato 30 settembre (ore 10.30) ‘Il mercato antiquario in Italia tra Otto e Novecento’, a cura di Marco Fossati, promosso dalla Fondazione Zeri; lunedì 2 ottobre (ore 10.30) ‘Grand’A dossier’. Protagonisti della mostra saranno inoltre la formazione e la partecipazione di studenti ed esperti. Nel progetto sarà coinvolta la facoltà di Storia dell’Arte dell’Università La Sapienza di Roma, per consentire agli studenti di fare esperienza di opere spesso inedite, rare o mai viste prima, e di prendere parte al processo organizzativo di una manifestazione artistica. Il presidente dell’Associazione Antiquari d’Italia, Bruno Botticelli, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di aver ideato e organizzato una mostra-mercato che ha l’obiettivo di restituire alla Capitale uno spazio di elevato prestigio artistico. Con il sostegno delle istituzioni vogliamo costruire un appuntamento permanente che faccia interagire il mondo delle istituzioni con il mercato e il collezionismo privato. Dall’interazione tra questi mondi nascono le scoperte, i nuovi studi, la conoscenza del patrimonio artistico. La manifestazione sarà un incredibile momento di confronto tra antiquari provenienti da tutta Italia, ma anche di incontro con il grande pubblico, per tenere vivo un rapporto fondamentale per la cultura del Paese. Non è un caso se l’Italia è meta di un turismo internazionale che si sta trasformando velocemente in una risorsa economica primaria per l’intero sistema Italia”.

I portoni di Palazzo Brancaccio apriranno al grande pubblico da sabato 30 settembre a lunedì 2 ottobre (tutti i giorni ore 11.00-20.30; lunedì 2 ottobre ore 11.00-19.00). Il prezzo del biglietto intero sarà di 15 euro, il ridotto a 10 – più diritti di prevendita per quelli venduti online – con la biglietteria che resterà aperta fino alle ore 20. Sono previste riduzioni per i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 12 anni. L’ingresso sarà libero e gratuito per le persone con disabilità e un accompagnatore ciascuno, per i possessori di Vip Card, per i bambini da 0 a 5 anni e per i possessori di un biglietto della Fondazione Cerasi in corso di validità. Ingresso in forma gratuita anche per i docenti e gli studenti iscritti alle Accademie di Belle Arti o a corrispondenti Istituti dell’Unione Europea. Gratis l’accesso anche per i docenti e gli studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica o perfezionamento post-universitario e dottorati di ricerca delle seguenti facoltà: Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della Formazione o Lettere e Filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico.

Toti: ok Ministero a Igp per olive taggiasche è traguardo storico

Toti: ok Ministero a Igp per olive taggiasche è traguardo storicoGenova, 28 set. (askanews) – “Dopo circa 20 anni di giuste battaglie da parte delle aziende liguri e il nostro supporto all’iter negli ultimi mesi, tra tavoli tecnici e commissioni, arriva l’ok del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste all’Igp delle olive taggiasche liguri. Un traguardo storico che apre la strada al coronamento dell’iter con la Commissione Europea e che permetterà, già in questo periodo finestra, di distinguere la produzione ligure dalle altre valorizzando il lavoro dei nostri agricoltori”. Lo affermano in una nota congiunta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il vice presidente e assessore con delega all’Agricoltura e al Marketing territoriale Alessandro Piana.

“Se da sempre la taggiasca ligure è un patrimonio indiscusso della nostra regione, ora finalmente vede riconosciuto il suo valore agli occhi dei consumatori e ben oltre i nostri confini: è più di un marchio, è un nuovo rilancio del settore”, sottolineano Toti e Piana ricordando il lavoro sinergico per ottenere il conferimento del marchio di Indicazione Geografica Protetta dell’Assessorato con il Ministero, le amministrazioni locali, l’associazione tra i produttori di olive taggiasche liguri, le associazioni professionali e di categoria, i consorzi, il sistema camerale, l’Unione Industriale e tutti gli enti, gli agricoltori e operatori economici. “Per questo importante risultato – aggiunge Carlo Siffredi, presidente dell’associazione proponente – desidero fortemente ringraziare le imprese che da sempre si impegnano nel prodotto tracciato e di qualità e che, insieme alle associazioni regionali della filiera produttiva, artigianale ed industriale, alla Regione Liguria ed ai vari rappresentanti nelle istituzioni, hanno sostenuto la richiesta di protezione dell’oliva taggiasca ligure Igp”.

“Si tratta – conclude Siffredi – di un altro fondamentale tassello, unitamente alla modifica del disciplinare di produzione dell’olio Riviera Ligure Dop, per la tutela e valorizzazione della taggiasca ligure. Chiederemo subito la protezione transitoria per le olive taggiasche liguri in modo da consentire alle aziende liguri, come fatto per l’olio Riviera Ligure Dop, di differenziarsi sul mercato con un prodotto di qualità legato al nostro territorio”.