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Tag: Sanremo 2023

Spazio, orto hi-tech Enea per missione marziana simulata Amadee-24

Spazio, orto hi-tech Enea per missione marziana simulata Amadee-24Roma, 26 apr. (askanews) – ENEA parteciperà al progetto internazionale AMADEE-24 in Armenia (5 marzo – 8 aprile 2024), che vedrà impegnati sei astronauti in una simulazione di una missione su Marte e in esperimenti scientifici in diversi settori, tra cui geoscienze, robotica, ingegneria, fattori umani, scienze della vita, astrobiologia.

Nello specifico, ENEA realizzerà l’”orto spaziale” Hort3Space, in collaborazione con Università Sapienza di Roma (S5Lab – Dipartimento di Meccanica e Ingegneria Aerospaziale). Si tratta di un sistema innovativo completamente automatizzato per la coltivazione idroponica di diverse specie di microverdure, dotato di specifiche luci al LED full-spectrum e di un braccio robotico integrato, che sarà allestito all’interno di una camera di coltivazione in una tenda gonfiabile autoportante. Hort3Space – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – è stato selezionato perché in grado di sviluppare un impianto innovativo di coltivazione modulare e a contenimento ad elevato livello di automazione che consente di ridurre il carico di lavoro degli astronauti analoghi (ossia quelli che simulano le missioni spaziali sulla Terra) e il consumo delle risorse, aumentare il recupero e il riciclo degli scarti massimizzando la produzione di vegetali freschi, altamente nutritivi e pronti al consumo, nelle future missioni umane di esplorazione del Sistema Solare.

La missione si svolgerà nella provincia armena di Ararat, che per caratteristiche geomorfologiche richiama la superficie marziana e sarà coordinata dall’Austrian Space Forum, con il supporto delle istituzioni armene. In particolare, AMADEE-24 indagherà il comportamento di dispositivi e apparecchiature innovativi, come simulatori di tute spaziali, piattaforme hi-tech per testare tecniche di rilevamento della vita o di geoscienze, consentendo lo sviluppo delle conoscenze nella gestione di missioni umane nello Spazio, la comprensione dei limiti e delle opportunità delle tecnologie testate, facilitando anche il trasferimento tecnologico.

Messier 87: scoperto l’anello di congiunzione tra getto e buco nero

Messier 87: scoperto l’anello di congiunzione tra getto e buco neroRoma, 26 apr. (askanews) – Un team internazionale di scienziati, a cui partecipano anche i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), ha utilizzato nuove osservazioni a lunghezze d’onda millimetriche per “fotografare” per la prima volta la struttura ad anello che rivela la materia che cade nel buco nero centrale, insieme al potente getto relativistico, nella prominente radiogalassia Messier 87 (M87). Le immagini mostrano l’origine del getto e il flusso di accrescimento vicino al buco nero supermassiccio centrale. Le nuove osservazioni – informa l’Inaf – sono state ottenute con il Global Millimeter VLBI Array (GMVA), integrato dall’Atacama Large Millimeter/submillimetre Array (ALMA) e dal Greenland Telescope (GLT). L’aggiunta di questi due osservatori ha notevolmente migliorato le capacità di imaging del GMVA. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Nature.

Gabriele Giovannini e Marcello Giroletti, dell’INAF di Bologna e tra gli autori dello studio, raccontano: “Il buco nero al centro della galassia M87 è ben noto essendo il primo di cui è stata ottenuta una immagine (dal team dell’Event Horizon Telescope EHT). Noi lo abbiamo osservato con alta sensibilità ad una lunghezza d’onda leggermente più grande (3,5 mm) e quindi più adatta a rivelare le strutture più estese della sorgente. Le immagini hanno infatti mostrato che la struttura ad anello intorno al buco nero è più estesa di quanto si credeva e che questo anello è collegato al getto relativistico visto in M87. Per la prima volta vediamo quindi il collegamento tra la materia che circonda il buco nero e la base del getto relativistico”. Rusen Lu, dell’Osservatorio astronomico di Shanghai e leader del Max Planck Institute di Bonn partner group presso l’Accademia cinese delle scienze, primo autore di questa scoperta, commenta: “In precedenza, avevamo visto sia il buco nero che il getto in immagini separate. Ora è come se avessimo scattato una foto panoramica del buco nero insieme al suo getto a una nuova lunghezza d’onda”. Si pensa che il materiale circostante cada nel buco nero in un processo noto come accrescimento, da cui ha origine il getto ma nessuno aveva mai visto direttamente l’origine del getto.

La partecipazione di ALMA e GLT alle osservazioni del GMVA e il conseguente aumento della risoluzione e della sensibilità di questa rete intercontinentale di telescopi ha reso possibile per la prima volta l’immagine della struttura ad anello in M87 alla lunghezza d’onda di 3,5 mm. Il diametro dell’anello misurato dal GMVA è di 64 microsecondi d’arco, corrispondenti alle dimensioni di un piccolo anello luminoso (13 cm) visto da un astronauta sulla Luna che guarda la Terra. Questo diametro è del 50% più grande di quanto osservato dall’Event Horizon Telescope alla lunghezza d’onda di 1,3 mm, in accordo con le previsioni per l’emissione del plasma relativistico in questa regione. L’emissione da questa regione di M87 è prodotta dall’interazione tra elettroni altamente energetici e campi magnetici, un fenomeno chiamato radiazione di sincrotrone. Le nuove osservazioni, a una lunghezza d’onda di 3,5 millimetri,- prosegue l’Inaf – rivelano maggiori dettagli sulla presenza e l’energia di questi elettroni. Ci dicono anche qualcosa sulle proprietà del buco nero, in particolare che non è molto “affamato”. Cosa vuol dire? Consuma materia a bassa velocità, convertendo solo una piccola frazione di essa in radiazioni.

I buchi neri sono la miglior macchina che conosciamo in grado di trasformare materia (la materia dell’anello) in energia (il getto relativistico espulso). Gli studi per saperne di più su Messier 87 non finiscono qui: ulteriori osservazioni e una flotta di potenti telescopi continueranno a svelarne i segreti. I radiotelescopi INAF (Medicina, Noto, Sardinia Radio Telescope) una volta completato il loro potenziamento attualmente in corso, saranno in grado di collaborare a queste osservazioni a 3,5 mm aumentandone ulteriormente la qualità.

Il 13 e 14 maggio a Nizza Monferrato ritorna “Nizza è Barbera”

Il 13 e 14 maggio a Nizza Monferrato ritorna “Nizza è Barbera”Milano, 26 apr. (askanews) – Sabato 13 e domenica 14 maggio a Nizza Monferrato (Asti) ritorna “Nizza è Barbera”, l’evento dedicato alla Barbera d’Asti Docg e al Nizza Docg a cui parteciperanno 70 produttori con 400 etichette in degustazione. Quest’anno si potrà assaggiare la prima Riserva del Nizza Docg proveniente dalle sei macroaree della zona di produzione: sarà presentata in anteprima domenica alle 17 nell’ex chiesa della Santissima Trinità. La degustazione è guidata dall’Associazione Produttori del Nizza, con l’intervento del presidente Stefano Chiarlo e dei produttori.

Tra i tanti appuntamenti, a Palazzo Crova, sede dell’Enoteca Regionale del Nizza, sono previste “degustazioni esperienziali e olfattive” sulla Barbera, mentre pranzo e cena con banco d’assaggio dei vini dei produttori presenti si terranno all’osteria vineria “La Signora in Rosso”. Inoltre ci saranno i prodotti enogastronomici delle aziende della filiera corta “T’Amo”. Prevista anche la “notte bianca”, con negozi aperti e proposte gastronomiche nel centro cittadino, dove saranno allestiti tre “Wine Point” con una selezione di etichette delle due Docg. In piazza Garibaldi, in piazza XX Settembre e nel centro storico l’Associazione Commercianti Nicesi “Nizza con il cuore”, organizzerà uno street food locale. Domenica è atteso un tour guidato in bicicletta alla scoperta dei cru del Nizza Docg. Sabato si inizia alle 9,30 con il brindisi d’apertura al Foro Boario di piazza Garibaldi e si prosegue fino alla sera di domenica. La manifestazione è organizzata dal Comune di Nizza Monferrato e dall’Enoteca Regionale di Nizza, con il supporto di Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Associazione Produttori del Nizza e Astesana Strada del Vino, e il patrocinio della Regione Piemonte, Provincia di Asti e Camera di Commercio di Asti.

Dal 26 al 28 maggio a Milano il primo Festival dedicato all’aperitivo

Dal 26 al 28 maggio a Milano il primo Festival dedicato all’aperitivoMilano, 26 apr. (askanews) – Il prossimo 26 maggio torna il “World Aperitivo Day”, la giornata internazionale dell’aperitivo lanciata per la prima volta nel 2022 con la firma del “Manifesto dell’aperitivo” e che, per l’edizione 2023, si trasforma in un festival che coinvolgerà Milano ma non solo. Da venerdì 26 maggio a domenica 28 maggio, il capoluogo lombardo ospiterà infatti al Nhow Hotel di via Tortona 35, una tre giorni con tasting, masterclass e momenti di intrattenimento dedicati sia al pubblico che ai professionisti.

Dopo il successo della prima edizione, il format, realizzato da MWW Group, realtà milanese specializzata nel settore enogastronomico (“Milano Wine Week” e “Milano Food Week”), si amplia per valorizzare questo momento conviviale, sensibilizzando anche sul consumo responsabile degli alcolici. Organizzato in collaborazione con Fipe-Confcommercio, il “World Aperitivo Day” prevede che tutti i locali della Penisola possano aderire gratuitamente proponendo eventi a tema, pairing d’autore o menù speciali che verranno inseriti nel calendario ufficiale. Con un’unica regola a cui attenersi: rispettare il Manifesto dell’aperitivo, il disciplinare stilato durante la precedente edizione, che attraverso dieci semplici regole descrive le “buone pratiche” da seguire per realizzare un vero aperitivo all’italiana. Tra queste, l’abbinamento obbligatorio tra una bevanda e una preparazione gastronomica e la presenza di almeno il 50% di ingredienti Made in Italy.

Vespri sardi, il 28 aprile la rievocazione in tutta la Sardegna

Vespri sardi, il 28 aprile la rievocazione in tutta la SardegnaRoma, 26 apr. (askanews) – “È una giornata mai come oggi attuale e carica di significato, quella che la Sardegna intera, fermandosi, si prepara a festeggiare venerdì 28 aprile. Era il ’93 quando, per ricordare la sommossa dei Vespri sardi, venne istituita la giornata di orgoglio del Popolo Sardo e oggi, a trent’anni dalla sua istituzione, Sa Die de Sa Sardigna, è l’occasione più vera, solenne e importante per ricordare, celebrare, festeggiare il legame intimo e profondo che nella Storia ha unito, e ancora oggi unisce, i sardi alla propria terra. La sarda rivoluzione, come la bandiera dei Quattro mori e l’inno ‘Procurade ‘e moderare’ sono straordinari elementi fondativi e fortissimi simboli identitari della storia del nostro Popolo che mai nulla potrà oscurare”. Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, che venerdì sarà presente all’inaugurazione della mostra ‘Castelli medievali di Sardegna. Un progetto tra Marmilla e Sarcidano’, visitabile nel Castello di San Michele a Cagliari dal 28 aprile al 14 maggio, dalle 9 alle 18.

Il presidente prenderà poi parte alle celebrazioni in Consiglio regionale e, la sera, a Sassari per la rievocazione storica: “1796 – Alternos, Giovanni Maria Angioy”. Solinas, soffermandosi sull’importanza della giornata ha invitato alla riflessione: “Si tratta di una ricorrenza che esalta lo spirito del popolo sardo ma che deve farci riflettere per comprendere appieno chi siamo stati, chi siamo oggi e verso quale direzione vogliamo andare, per far sì che il coraggio dimostrato nel corso della Storia non ci abbandoni ma anzi, ripensando ai sacrifici e alle battaglie compiute dal Popolo sardo, ci spinga verso azioni migliorative della nostra condizione, nella nostra stessa Sardegna, nei rapporti con lo Stato e nel panorama europeo”.

Il programma di eventi, che toccherà diverse località sarde, prenderà avvio appunto il 28 e abbraccerà i giorni a seguire in una serie di manifestazioni, occasioni di studio e approfondimento, rievocazioni, eventi che onoreranno al meglio una giornata storica per tutta la Sardegna. Tra gli eventi principali, sempre il 28 a Bono, al Palazzo Civico, alle 15.00, incontro Istituzionale con l’apposizione di una targa di commemorazione della figura di Giovanni Maria Angioy. A Sassari, al Palazzo Civico, Piazza Tola e Piazza Duomo dalle 17.30. Alle 18, rievocazione storica: “1796 – Ingressso Alternos, Giovanni Maria Angioy a Sassari”.

Sabato 29 aprile a Nuoro, in Piazza Satta dalle 17 rievocazione storica: a su connottu. Al Palazzo Civico dalle 18 alle 19, Processo a Paschedda Zau. Infine, nella giornata di domenica 30 aprile a Cagliari dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 sino alle 21, presso i locali della Manifattura Tabacchi, rievocazione storica – Il Discorso della Vittoria dei Sardi contro i Francesi – Vincenza Zedda, moglie di Vincenzo Sulis, rievoca le gesta del marito contro gli invasori francesi – Incontro fra il Viceré, il Generale La Flechere e Don Girolamo Pitzolo – I piemontesi vengono processati dal popolo, e costretti alla resa – I piemontesi vengono cacciati, perché lascino l’Isola – Esplode la festa del Popolo Sardo.

Cultura, Sangiuliano: rapporti intensi Italia-Israele

Cultura, Sangiuliano: rapporti intensi Italia-IsraeleRoma, 26 apr. (askanews) – “Io credo che la cultura possa essere strumento per rafforzare, per conseguire tutti insieme gli obiettivi di pace, libertà ed equità, nel rispetto di tutti. Io celebrerò i 75 anni dalla fondazione dello stato di Israele e non dimentichiamo mai che è l’unica vera democrazia del Medio Oriente che accetta il dissenso e il pluralismo, e dà la parola a tutti quanti”. Lo ha detto il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso del suo intervento alla presentazione nel museo ebraico della Capitale della mostra “Roma 1948 – Arte italiana verso Israele”, a cura di Davide Spagnoletto e Giorgia Calò, ed aperta al pubblico da domani.

Nella rassegna di opere e documenti, tra Italia e Israele è anche una raccolta di creazioni che molti autori italiani nel 1948 fecero per salutare l’arrivo del nuovo stato. Tanta è la curiosità per una teca con un cilindro d’argento dove è conservata una delle otto copie della dichiarazione di indipendenza che fu letta nel museo di Tel Aviv da Ben Gurion. “Il mio primo atto ufficiale da ministro della cultura è stato venire qui – ha detto subito il ministro Sangiuliano – Non conoscevo la storia di questi artisti italiani che nel 1948 hanno mandato in Israele le loro opere. Devo dire che ho sempre pensato che la nascita dello stato di Israele fosse un fatto doveroso, necessario, importante, fondamentale per tutto il genere umano”.

Sangiuliano ha poi spiegato: “Ho potuto apprezzare l’enorme contributo che la cultura ebraica ha dato a quella italiana. Se scorriamo o gli annali delle nostre migliori espressioni artistiche e culturali troveremo tantissimi autori e artisti di religione ebraica”. Ma questa – ha aggiunto- “è una bella storia, penso che possa essere anche un inizio: perché almeno fino a quando ci sarò io al ministero farò in modo che i rapporti tra l’Italia e lo stato di Israele siano sempre più intensi, sempre più vicini e intrecciati nella letteratura, nelle arti, nell’arte contemporanea, nella musica. In tutto quello che vogliamo sviluppare insieme”.

Renzi dice che “‘Italia Viva’ è più viva che mai, Borghi non sarà l’ultimo ad arrivare”

Renzi dice che “‘Italia Viva’ è più viva che mai, Borghi non sarà l’ultimo ad arrivare”Roma, 26 apr. (askanews) – “Lo spazio del Terzo polo sembra esaurisi invece è più grande di prima, è un effetto fisarmonica. Io sono convinto che il Terzo polo abbia spazio indipendentemente da noi, questo spazio c’è”. Lo dice Matteo Renzi nella conferenza stampa al Senato per annunciare l’ingresso di Enrico Borghi in Italia viva.

“Quando le strade si reincrociano è sempre un momento bello, nella convinzione che la politica è ideale, è progetto politico, è scelta, e ci vuole tanto coraggio nel lasciare la casa in cui si sta, questo è stato il gesto di Borghi” ha detto Renzi annunciando l’adesione dell’ex Pd Enrico Borghi in Italia viva insieme alla capogruppo Raffaella Paita. “C’è una dimensione profondamente politica nella scelta di Enrico – ha aggiunto il leader di Iv – e tutto quello che abbiamo in testa di fare è quello di cui ha parlato oggi Enrico in una intervista, a cominciare dalla citazione morotea dei diritti e doveri, e del riformismo per cambiare le cose”. “Il 25 febbraio il Pd ha fatto una mutazione genetica, che va rispettata, ma bisogna prendere atto che non risponde più all’originaria pulsione che portò tanti di noi a pensare che quel progetto potesse essere il partito del nuovo secolo, l’idea dell’incontro, della fusione tra i vari riformismi” ha detto Borghi, in conferenza stampa con Matteo Renzi e Raffaella Paita. “C’è il rischio della merkelizzazione di Meloni con un Pd che si sposta su posizioni più radicali, credo il paese abbia bisogno di qualcosa di diverso rispetto a un derby tra una destra che fatica a farsi conservatrice e una sinistra identitaria”, osserva il parlamentare, per il quale il Terzo polo rappresenta “il moderatismo, con i popolari del cattolicesimo democratico, quelle famiglie e quelle culture politiche che non si rassegnano all’idea della reductio a due della dialettica, singolare curioso che queste famiglie siano organizzate in tutta Europa tranne che in Italia”.

“Il progetto del Terzo polo con Borghi è più credibile, quindi l’Italia è messa meglio di prima perchè il Terzo polo serve all’Italia non a noi, per dare un’alternativa a sovranisti e populisti”, ha aggiunto Matteo Renzi. “Bisogna ve ne facciate una ragione: tutte le volte che pensate Italia viva non sia più viva siamo più vivi di prima, siamo sempre qua, con persone che non hanno paura di giocare in politica. Ci sono 4 anni da qui alle politiche, fino al 2027 faremo politica… non possiamo dire chi sarà il prossimo ma Borghi non sarà l’ultimo da nessun punto di vista”. Renzi ha ricordato che nel Pd esiste un “tema politico, che esploda in due o sei mesi, in due anni o 4 anni, lo dirà la nostra capacità di fare politica, ma esiste ed è un macigno”.

“Il Pd ha fatto una scelta e bisogna rispettarla, ora il dilemma di Elly è: o lei è fedele al mandato ricevuto dalle primarie, allora sposta su alcuni temi il partito su una posizione massimalista, o se lei non lo fa perde la propria identità. Quindi il Pd vive un oggettivo travaglio che noi rispettiamo”. “Il prossimo pezzo non lo perde Azione o Iv o il terzo polo, guardate che succede in Europa, nel Pd c’è una dinamica oggettiva, ma io non sto lavorando per questo” ha detto Renzi rispondendo a chi gli chiede se dopo Enrico Borghi ci saranno altri arrivi dal Pd ad Iv. “Non è finita qui per noi di accogliere altre realtà, ma non è finita neanche per il Pd”, ha aggiunto. “Noi non abbiamo rotto sulla federazione, non abbiamo rotto sul partito unico e non rompiamo sui gruppi, vogliamo lavorare con tutti i riformisti” ha detto Renzi rispondendo sul futuro dell’alleanza con Carlo Calenda nel Terzo polo. “Siamo convinti che non ci siano elementi politici per rompere, a fronte di attacchi personali la nostra risposta è stata zen – insiste il leader di Iv -, rimarco e rivendico il primato della politica e mi metto a disposizione: non sono alla ricerca di un ruolo per me, di esaltazione del mio nome, sono convinto che questo progetto serve al paese”. “Le nostre porte sono spalancate, non mettiamo veti noi, se qualcun’altro interrompe il lavoro comune si assume la responsabilità”, conclude Renzi annunciando che “la mia indisponibilità a giocare un ruolo di leadership in prima persona è finalizzata a far crescere persone di grande qualità”.

Mengoni pronto per Liverpool, ed esce il terzo “Materia (Prisma)”

Mengoni pronto per Liverpool, ed esce il terzo “Materia (Prisma)”Roma, 26 apr. (askanews) – È Materia (Prisma) il terzo ed ultimo album della trilogia discografica multiplatino Materia di Marco Mengoni, disponibile da venerdì 26 maggio per Epic Records Italy / Sony Music Italy, in pre-order da oggi (https://shor.by/MM_) e in pre-save e pre-add da giovedì 4 maggio.

Il prisma, come l’uomo, ha la capacità di assorbire esperienze, filtrarle per analizzarle e poi restituirle scomposte in una miriade di colori, e così è questo album che, a chiusura della trilogia, ci permette di avere uno sguardo sulla realtà attraverso diversi punti di vista e prospettive, svelando e abbracciando in questo modo un mondo di sfumature nascoste ed uniche. Materia (Prisma) conclude così il viaggio musicale di Materia (certificato triplo platino), un percorso in tre album che presenta tre anime differenti, ma complementari, iniziato a dicembre 2021 con Materia (Terra) – progetto che parte dalle origini e dalle radici di Marco Mengoni – e proseguito a ottobre 2022 con Materia (Pelle) – disco in cui il cantautore presenta le sue ricerche musicali, le contaminazioni e i suoni provenienti da tutto il mondo. Il 13 maggio a Liverpool intanto Mengoni rappresenterà l’Italia alla finale dell’Eurovision Song Contest 2023 con “Due Vite”, brano che continua ad essere tra i più amati dal pubblico dopo la vittoria alla 73esima edizione del Festival di Sanremo. Ed è anche un grande ritorno per l’artista, che 10 anni fa partecipò per la prima volta all’Eurovision Song Contest a Malmö nel 2013 con “L’essenziale”.

In attesa di raggiungere Liverpool, Mengoni è approdato oltre confine con un nuovo viaggio in alcune delle città di riferimento della scena musicale europea con 4 anteprime live tutte sold out: dopo Parigi e Bruxelles, è atteso il 27 aprile a Francoforte (Batschkapp) e il 29 aprile a Zurigo (Komplex 457). Mengoni è poi pronto a ripartire quest’estate live con “Marco Negli Stadi”, suo primo tour nei principali stadi italiani che rappresenta un ulteriore trionfo di questi ultimi due incredibili anni di traguardi. È infatti atteso nelle città di Bibione (17 giugno – data zero), Padova (20 giugno), Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio), Torino (5 luglio), Milano (8 luglio), prima del gran finale live il 15 luglio al Circo Massimo a Roma.

Il tour è organizzato e prodotto da Live Nation. I biglietti per tutte le date sono disponibili su www.ticketone.it, www.ticketmaster.it, www.vivaticket.com

Just Eat prevede di assumere 2mila nuovi rider nei prossimi 12 mesi

Just Eat prevede di assumere 2mila nuovi rider nei prossimi 12 mesiMilano, 26 apr. (askanews) – Just Eat prevede di assumere 2mila nuovi rider nei prossimi 12 mesi. Il nuovo piano di assunzioni, “in coerenza con il piano di sviluppo in Italia”, si va ad aggiungere a quelli annunciati nel corso del 2021 e del 2022. Risale a due anni fa infatti, in concomitanza con l’accordo sindacale per il primo contratto collettivo aziendale nel settore food delivery, l’assunzione di 6mila rider. L’anno scorso poi ne fu annunciata un’altra tornata da 4mila assunzioni entro fine anno. In tutto, numeri alla mano, 10mila fattorini in due anni. Attualmente, tuttavia, in Italia, come comunica la stessa Just Eat, lavorano 2.500 rider assunti con contratto di lavoro subordinato in 27 città, per effetto di un elevato turnover. “L’oscillazione del numero di rider, a seguito di diversi fattori come la flessibilità tipica di questa professione – fa sapere l’azienda – è stata bilanciata dall’impegno di Just Eat per stabilizzare il lavoro dei rider dipendenti il più possibile e lo hanno fatto aumentando le ore di contratto a oltre 1.500 dipendenti nell’ultimo anno”. 

“Oggi sono 2.500 i rider assunti dall’azienda e l’ obiettivo è quello di continuare ad aumentare il numero di ore dei contratti part-time, per rispondere al meglio alle esigenze sia dei dipendenti, che dei clienti e dei ristoranti partner” prosegue l’azienda che, in una nota con cui ricorda i due anni dalla sigla del primo contratto in occasione del Primo Maggio, sottolinea la costituzione di una nuova entità sociale, parte di Just Eat Takeaway.com, che si occupa della gestione operativa delle assunzioni dei rider con uno staff di oltre 100 figure. “Siamo orgogliosi di poter celebrare i due anni del contratto durante un appuntamento importante come il Primo Maggio. Siamo particolarmente legati a questa giornata perché l’impegno di Just Eat per far sì che i nostri collaboratori abbiano una paga garantita, siano assicurati e tutelati è quotidiano e costante nel tempo – afferma Daniele Contini, Country Manager di Just Eat Italia – Abbiamo deciso di implementare un modello responsabile perché crediamo che sia un vantaggio per i lavoratori, ma anche per i ristoranti partner e i clienti che possono usufruire di un servizio più qualitativo, efficiente e completo. Ci auguriamo al più presto che il settore del food delivery possa essere regolamentato in modo più puntuale con formule lavorative più tutelanti e regole condivise da tutte le aziende del comparto, per operare in modo efficiente e competitivo nel nostro Paese”.

Controlli gratuiti della vista alla Race for the Cure 2023

Controlli gratuiti della vista alla Race for the Cure 2023Roma, 26 apr. (askanews) – È partito il conto alla rovescia per la manifestazione solidale che anche quest’anno vedrà Commissione Difesa Vista Onlus al fianco di Race for the Cure 2023, per offrire la possibilità di screening gratuiti della vista effettuati da medici oculisti, ortottisti e ottici volontari. A Roma dal 4 al 7 maggio presso il Circo Massimo sarà possibile effettuare gratuitamente test visivi, con professionisti del settore a disposizione per rilevare ed evidenziare eventuali deficit o anomalie visive. Gli screening seguiranno i seguenti orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 10:00 alle 18:00 e domenica dalle 9:00 alle 13:00. Nata negli Stati Uniti e organizzata dall’associazione senza scopo di lucro Susan G. Komen Italia, Race for the Cure è l’evento più significativo per la lotta ai tumori al seno in Italia e nel mondo. CDV Onlus condivide da 7 anni con la manifestazione, l’impegno nella sensibilizzazione dei valori legati alla ricerca e alla prevenzione. Pertanto presso il Villaggio della Salute sarà possibile usufruire di consulti medici ed effettuare visite specialistiche gratuite, in un percorso all’insegna della salute e del benessere che prevederà anche laboratori alla scoperta degli stili di vita salutari. A mettere a disposizione la loro migliore strumentazione per effettuare i test della vista saranno i partner tecnologici, nonché leader del mercato, Zeiss, Essilor e Frastema Ophthalmics. “Siamo felici di rinnovare anche quest’anno il nostro impegno al fianco di Race for the Cure, per promuovere consapevolezza nelle persone e così contribuire alla diffusione di una cultura della prevenzione”, spiega Vittorio Tabacchi, presidente di Commissione Difesa Vista Onlus, “dopo i rallentamenti dati dalla crisi pandemica, siamo finalmente tornati a buon ritmo a percorrere la strada della prevenzione. Tradotto nel nostro ambito, questo significa valorizzare il benessere visivo attraverso controlli regolari della vista, che è possibile effettuare ad esempio anche in importanti occasioni come questa”.

Per CDV Onlus un evento come Race for the Cure rappresenta il contesto ideale dove promuovere campagne di sensibilizzazione e dove a essere protagonista assoluto è il valore della prevenzione diffuso e condiviso con un ampio numero di persone: una visibilità testimoniata dalle oltre 50.000 presenze registrate alla tappa romana Race for the Cure dello scorso anno. Il carattere prioritario della salute oculare emerge dagli ultimi dati diffusi da CDV Onlus secondo cui la predisposizione a sviluppare malattie che determinano ipovisione si può prevenire mediante visite oculistiche regolari. L’importanza di valutazioni oculari preventive è condivisa anche dall’OMS, secondo le cui ultime stime su cecità e ipovisione almeno 2,2 miliardi di persone nel mondo hanno una disabilità visiva, di cui almeno un miliardo ha una disabilità visiva che avrebbe potuto essere prevenuta o che non è stata presa in carico.