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Tag: Sanremo 2023

”Premio Guido Carli”, il 5 maggio festa dell’eccellenza italiana

”Premio Guido Carli”, il 5 maggio festa dell’eccellenza italianaRoma, 26 apr. (askanews) – Il Capo della Polizia, Lamberto Giannini. La Presidente e CEO di Yves Saint Laurent, Francesca Bellettini, unica italiana nella lista delle 25 donne più influenti al mondo stilata dal Financial Times. Il “re” delle bollicine, Matteo Lunelli, Presidente e Amministratore Delegato di Cantine Ferrari. La Vicepresidente di Farmindustria, azionista e consigliere di amministrazione di Menarini, Lucia Aleotti. La campionessa di sci, quattro Coppe del mondo in bacheca, Sofia Goggia. E, l’attore più acclamato del momento, Pierfrancesco Favino. Sono alcuni dei quindici talenti che il 5 maggio alle ore 17.30, nella solenne cornice del Teatro dell’Opera di Roma, saranno insigniti del Premio Guido Carli, assegnato ogni anno dall’omonima Fondazione e giunto alla sua XIV Edizione. Speciale come la ricorrenza che celebra: il trentennale della scomparsa di Carli, che fu Ministro del Tesoro, Governatore della Banca d’Italia e Presidente di Confindustria.

“La cerimonia del Premio Guido Carli sarà una festa dell’eccellenza italiana – spiega Romana Liuzzo, Presidente della Fondazione Guido Carli – e un inno al merito, che Carli chiedeva di coltivare e liberare. La sua testimonianza, la sua battaglia contro i lacci e i lacciuoli che impediscono ai giovani di emergere, è ancora viva. Abbiamo scelto di celebrarla portando sul palco le donne e gli uomini che in ogni ambito, dall’economia all’arte, dal cinema allo sport e, per la prima volta, anche alla musica, fanno grande l’Italia nel mondo, conservando solide le radici e l’impegno per il nostro Paese. Attraverso i loro successi, rendiamo omaggio all’eredità morale e culturale di mio nonno e alla sua speranza in un futuro dove sviluppo e solidarietà, crescita e attenzione agli ultimi, vadano di pari passo”. L’edizione di quest’anno avrà una veste totalmente nuova, a cominciare dalla location del Teatro dell’Opera. La grande musica avrà un ruolo da protagonista, con la presenza di Roby Facchinetti per la special performance finale e di un altro concorrente dell’ultimo Sanremo. In platea saranno presenti esponenti di primo piano delle istituzioni, top manager e imprenditori, ex premiati e moltissimi studenti.

La cerimonia sarà aperta da Liuzzo, che è anche l’ideatrice del Premio. Dopo un videosaluto, a nome del Governo, del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, il saluto istituzionale del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e l’intervento di Gianni Letta, Presidente onorario della Fondazione, la serata d’onore prenderà il via, alternando momenti di intrattenimento e spazi di discussione, le note della musica e le parole dei premiati e dei giurati, con la conduzione della giornalista Veronica Gentili che terrà il filo dello spettacolo. Al termine, nel foyer del Teatro, una light dinner per gli oltre 500 invitati organizzata da Coldiretti con i prodotti di Campagna Amica. L’immagine di Guido Carli è stata impressa sulle medaglie prodotte appositamente dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. I riconoscimenti verranno assegnati dopo una selezione operata dalla giuria composta, oltre che dallo stesso Letta, da Ornella Barra, COO International Walgreens Boots Alliance; Lavinia Biagiotti, Presidente e CEO di Biagiotti Group; Vincenzo Boccia, Presidente della Luiss Guido Carli; Urbano Cairo, Presidente di Cairo Communication e RCS; Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset; Claudio Descalzi, AD Eni; Luigi Ferraris, AD Ferrovie dello Stato Italiane; Stefano Lucchini, Direttore Relazioni Esterne Gruppo Intesa Sanpaolo; Giovanni Malagò, Presidente del CONI; Giampiero Massolo, Presidente di ISPI e Mundys; Barbara Palombelli, giornalista e conduttrice televisiva; Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI; Stefano Sala, AD Publitalia ’80 e Francesco Starace, AD e Direttore generale di ENEL.

Sarà possibile seguire la XIV Edizione del Premio Guido Carli anche in streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Guido Carli.

Progetto “Io leggo per gli altri”: 1.800 ore di lettura in 4 regioni

Progetto “Io leggo per gli altri”: 1.800 ore di lettura in 4 regioniRoma, 26 apr. (askanews) – Più di 180 realtà tra comuni, scuole, biblioteche, associazioni culturali e di volontariato, librerie e aziende di Piemonte, Veneto, Toscana e Puglia, dove si è appena concluso, sono state coinvolte nel progetto nazionale di Nausika e ‘LaAV – Letture ad alta voce’ finanziato dal Cepell per espandere e radicare la lettura ad alta voce in tutti gli ambiti della vita personale, educativo-formativa, professionale e civile.

Sono cresciuti i “nodi” della rete moltiplicando le ore di lettura, disseminando sempre di più le storie racchiuse nei libri che continueranno a diffondersi attraverso la voce di altre lettrici e lettori. Si è appena concluso in Puglia il primo anno del progetto “Io leggo per gli altri – dalla Puglia al Piemonte: l’onda lunga dei lettori volontari ad alta voce”, il nuovo progetto nazionale dell’associazione Nausika e del movimento ‘LaAV – Letture ad alta voce’ finanziato dal Centro per il Libro e la Lettura con il bando “Ad Alta Voce 2020”, con l’obiettivo di espandere e radicare la pratica della lettura ad alta voce in tutti gli ambiti della vita personale, educativa-formativa, professionale e civile, con particolare attenzione su quella donata da lettori e lettrici volontari a sostegno degli altri. Ma l’Onda Lunga dei Lettori non si arresta qui. Il progetto si è avviato a maggio 2022 coinvolgendo fin dall’inizio oltre 130 realtà dislocate sul territorio nazionale con le azioni di lettura ad alta voce che nei mesi sono cresciute sino a un totale di 180 tra amministrazioni comunali, scuole, biblioteche, associazioni, cooperative, fondazioni, festival, librerie, case editrici, con l’adesione anche di alcune aziende. E proseguirà grazie alla cooperazione tra i soggetti della rete che hanno dato vita a servizi e convenzioni, superando gli obiettivi del progetto stesso. Alcuni esempi: un istituto della provincia di Siena sta progettando un podcast, i Comuni toscani di Chiusi, Sinalunga e Rapolano cercano nuove forme per proseguire alcune esperienze avviate con il progetto come trasmissioni radiofoniche, eventi di lettura, presentazioni di libri; in Puglia la rete che si è creata grazie al progetto ha dato vita a molti servizi ed eventi e ad una convenzione attivata nell’ambito del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) tra l’Istituto Tecnico G. Deledda di Lecce e la biblioteca comunale G. Rizzo di Cavallino (Lecce) che continuerà dopo la fine del progetto. In Veneto proseguiranno nei prossimi mesi le convenzioni stipulate, nell’ambito dell’azione progettuale PCTO, tra gradi scolastici diversi per permettere ai ragazzi e alle ragazze che hanno svolto la formazione “leggere per gli altri” di portare a termine il proprio tirocinio formativo scolastico.

Anche in Piemonte la rete continua a promuovere la lettura e la lettura ad alta voce. Il progetto torinese “Ad Alta Voce Porta Palazzo”, tutti i protagonisti di Onda Lunga e tutti i progetti che in Italia aderiscono al metodo della lettura ad alta voce condivisa animeranno una “Festa delle Classi e della Lettura ad Alta Voce Condivisa” il 18 maggio 2023 alle 12.15 presso il Salone Internazionale del Libro di Torino. Durante l’anno nelle quattro Regioni guidate dalle referenti Elisa Forte (Piemonte), Paola Cortiana (Veneto), Sara Di Crescenzio (Toscana) ed Emanuela Fiorentino (Puglia) sono stati organizzati 175 eventi per un totale di 378 ore di lettura negli eventi pubblici che hanno raggiunto 7.779 persone.

Le ore di lettura totali del progetto Onda Lunga sono 1.800 divise tra: eventi di lettura ad alta voce, ore di lettura nelle classi che hanno partecipato ai training intensivi, ore di lettura durante e per il contest radiofonico, ore di lettura nei servizi (in particolare RSA), ore di lettura ad alta voce durante le formazioni PCTO, le formazioni in presenza e online. Molto partecipata è stata infatti anche la formazione a cura di Federico Batini e Martina Evangelista, con una presenza di circa 3.500 partecipanti agli eventi formativi, sia in presenza che online, coinvolgendo complessivamente più di 11.000 persone nel progetto. “Onda lunga” ha portato la lettura ad alta voce in posti insoliti sperimentando nuove modalità e approcci, come ad esempio le “letture al buio” durante le quali si ascolta con la luce spenta. Dal mercato del paese al museo, si è letto anche a “bordo campo” nei centri sportivi, “in cammino” nei centri storici, sui sentieri e sulle antiche vie e durante i trekking.

La lettura ad alta voce ha conquistato soprattutto i ragazzi e le ragazze. Con “Onda lunga”, sono nati nuovi circoli Teen LaAV animati da adolescenti. Dopo i training di lettura nelle scuole gli alunni hanno organizzato spontaneamente momenti di lettura ad alta voce nei gradi scolastici inferiori: i bambini della primaria hanno letto per i piccoli dell’infanzia, i ragazzi della secondaria di primo grado hanno letto per la primaria. Molto partecipato anche il contest radiofonico, un momento ludico e di protagonismo dei ragazzi e delle ragazze delle scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno ideato e realizzato una serie di puntate radiofoniche trasmesse su Radio LaAV sfidandosi poi a “colpi di lettura ad alta voce” che hanno previsto votazioni successive sui social collegati. Oltre 390 ragazzi e ragazze sono stati coinvolti in questo contest che ha visto l’assegnazione di 90 libri come premi ai vincitori dei vari round fino alle regioni vincitrici assolute del contest, ovvero Puglia e Piemonte che hanno condiviso a pari merito il primo posto.

Competenze digitali, Aidr: proposte Commissione Ue per superare divario

Competenze digitali, Aidr: proposte Commissione Ue per superare divarioRoma, 26 apr. (askanews) – La Commissione europea spinge sulle competenze digitali per lo sviluppo socioeconomico degli Stati membri. L’obiettivo è dotare entro il 2030 l’80% dei cittadini europei delle competenze digitali di base. Per questo, in occasione dell’Anno europeo delle competenze, l’esecutivo comunitario chiede ai 27 Paesi di accelerare la transizione, annunciando l’adozione di due proposte di raccomandazione.

“Si tratta di misure che mirano a sostenere gli Stati membri nel fornire ai cittadini europei istruzione e formazione digitale di alta qualità, inclusiva e accessibile – sottolinea il presidente della Fondazione Aidr, Mauro Nicastri -. Come ha dichiarato la Commissaria Ue per l’Istruzione, Mariya Gabriel, nel corso di una conferenza stampa a Strasburgo, le proposte contribuiranno alla creazione di un ecosistema digitale altamente efficace, comprendente infrastrutture, attrezzature e contenuti, e sosterranno le capacità e le competenze digitali di insegnanti e studenti”. “L’Italia – prosegue Nicastri – è stato il primo Stato a dare impulso all’Anno europeo delle competenze proclamato dal presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, con una serie di iniziative promosse dalla nostra Fondazione in collaborazione con Parlamento e la Commissione europea in Italia, che sono in corso di svolgimento già dal mese di febbraio nello spazio interattivo ‘Europa Experience – David Sassoli’ a Roma e in diversi territori italiani”.

“Il prossimo 9 maggio, in occasione della Festa dell’Europa, nello spazio interattivo di Piazza Venezia a Roma promuoveremo una manifestazione che vedrà la presenza delle massime autorità italiane e di parlamentari europei, con diverse scolaresche ambasciatrici del Parlamento europeo in Italia collegate attraverso il Metaverso. Invitiamo la commissaria Ue per l’Istruzione Mariya Gabriel – conclude Nicastri – ad unirsi a questa grande festa dell’Europa unita, globale ed inclusiva, grazie alle potenzialità del digitale”.

Tajani: l’Italia avrà un ruolo da protagonista nella ricostruzione dell’Ucraina

Tajani: l’Italia avrà un ruolo da protagonista nella ricostruzione dell’UcrainaRoma, 26 apr. (askanews) – Alla conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina oggi a Roma “ci saranno mille imprese italiane e ucraine che lavoreranno insieme, l’Italia può avere un ruolo da protagonista” nella ricostruzione dell’Ucraina “esportando il proprio know-how” per dare “non solo sostegno militare”, ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani a Radio 24 e al Tg1.

L’Ucraina “sarà parte dell’Ue e del mercato interno dell’Ue, ogni anno le nostre imprese fanno affari per 220 miliardi di euro. Si tratta di un’azione di solidarietà e amicizia ma anche di fare business e investimenti e di avere investimenti di imprese ucraine, per esempio nel settore dell’acciaio c’è una grande collaborazione”, ha aggiunto. La Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina si apre oggi a Roma al Palazzo dei Congressi. Partecipano rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle associazioni di categoria e delle principali istituzioni finanziarie internazionali, per raccogliere direttamente dalle autorità ucraine i fabbisogni necessari alla ricostruzione del Paese e consentire a governo, enti e imprese italiane di formulare proposte concrete per rispondere alle necessità di Kiev sia nel breve sia nel medio-lungo periodo.

Ucraina, Zelensky: la guerra deve finire con una “nuova Norimberga”

Ucraina, Zelensky: la guerra deve finire con una “nuova Norimberga”Roma, 26 apr. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymr Zelensky ha detto che “nessuno può sentirsi al sicuro” a meno che la Russia non venga sconfitta e ha chiesto che la guerra finisca con una “nuova Norimberga”. “Ogni manifestazione del terrore russo, ogni giorno di aggressione è un ulteriore argomento che tutto questo deve finire in un Tribunale – in una nuova Norimberga, contro il ruscismo, contro coloro che distruggono vite e persone, che usano missili contro i musei e bombe guidate contro le chiese. La Russia deve essere sconfitta. Il mondo non può avere nessun altro obiettivo”, ha scritto Zelensky.

Quinto record per Barone: meno di 3 minuti per le curve di Meteora

Quinto record per Barone: meno di 3 minuti per le curve di MeteoraRoma, 26 apr. (askanews) – Centosettantatrè secondi, cinque in meno rispetto al precedente record stabilito da un pilota greco. Meno di tre minuti per percorrere quattro chilometri di curve domando un asfalto insidioso e viscido sui cavalli della Ferrari F8 Tributo. Un nuovo record, il quinto, che il pilota Fabio Barone ha raggiunto nella cornice greca dei Santuari di Meteora.

Il recordman romano ha ottenuto, così il suo il quinto record da Guinness dei Primati, dopo aver battuto Google nel lunghissimo tragitto da Roma a Capo Nord, l’anno scorso, aver fatto meglio del cronometro alla Transfagarasan in Transilvania, nel 2015, sulla Tianmen Mountain Road in Cina, nel 2016 e al Canyon della Valle del Dades in Marocco, nel 2018. “È stata durissima – ha detto appena sceso dal bolide rosso – molto più di quello che si può pensare. Un percorso davvero incredibile, ricco di difficoltà e pericoli, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. E oltre alla mia Ferrari F8 Tributo devo ringraziare tutti i miei uomini. Sono stati speciali, come sempre. Senza di loro, non avrei fatto nulla di tutto questo. Nè oggi, né prima”.

“La preparazione è stata lunga e decisamente complicata, probabilmente per le 50 primavere che ho accumulato, ma la passione e la volontà sono rimaste immutate nel tempo, altrimenti non potrei pensare di realizzare imprese del genere. Ma quello che mi dà la forza, lo ripeto, è il team, un gruppo di persone, oltrechè professionisti, legati da una grande amicizia”, ha aggiunto Barone sottolineando che “probabilmente dopo Roma-Capo Nord, questa è stata la più complessa, sia per quanto riguarda le varie autorizzazioni, sia per il percorso in generale”. Il record è stato tentato e raggiunto nonostante “i test che avevamo effettuato su queste curve lo scorso ottobre erano andati decisamente male, al punto che istintivamente avevamo tentennato, c’era venuto qualche dubbio sull’effettiva possibilità di tentare e centrare il record”. In particolare a preoccupare team e pilota era “il poco grip dell’asfalto”, ma “alla fine abbiamo trovato l’escamotage per superare il problema con le gomme giuste”.

Una nave con 1.687 stranieri in fuga dal Sudan è arrivata in Arabia Saudita

Una nave con 1.687 stranieri in fuga dal Sudan è arrivata in Arabia SauditaRoma, 26 apr. (askanews) – Un’imbarcazione che trasportava 1.687 civili in fuga dai combattimenti in Sudan e provenienti da più di 50 paesi è arrivata oggi in Arabia Saudita, ha comunicato il ministero degli Esteri. Tutti gli sfollati sono stati “trasportati da una delle navi del Regno, e il Regno desiderava soddisfare tutti i bisogni essenziali dei cittadini stranieri”, ha affermato il ministero saudita in una nota.

Tredici dei civili arrivati mercoledì sono sauditi, il resto proviene da paesi del Medio Oriente, Africa, Europa, Asia, Nord America e Centro America, secondo il comunicato del ministero degli Esteri.

Fini: da Meloni è arrivata una risposta inequivocabile sul 25 aprile

Fini: da Meloni è arrivata una risposta inequivocabile sul 25 aprileMilano, 26 apr. (askanews) – Con la sua frase sulla destra “incompatibile con qualsiasi nostalgia del fascismo” la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha risposto con un pronunciamento chiaro sul 25 aprile. È l’opinione dell’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, che in un’intervista al Corriere della Sera sottolinea come “Alleanza Nazionale nacque proprio tre decenni fa” e che “le parole ‘valori conculcati dal fascismo’ sono contenute nel documento finale del congresso di Fiuggi”.

“Di certo il mio invito a Meloni a definirsi antifascista non è stato accolto alla lettera: nel lessico, non cita l’antifascismo. Ma è stato accolto nella sostanza, nei valori richiamati e nei riferimenti alla destra del dopoguerra. Al riguardo non avevo, per la considerazione che ho del presidente del Consiglio, alcun dubbio” ha aggiunto riferendosi sempre alla lettera di Meloni pubblicata ieri dallo stesso quotidiano. Quanto al fatto che Meloni parli di festa della libertà e non della Liberazione per Fini non è una forma di ritrosia “perché è ovvio che se oggi possiamo festeggiare il 25 aprile come festa della libertà è solo perché gli italiani sono tornati liberi con la fine del regime fascista. Meloni ha scritto anche che ‘i costituenti affidarono alla forza della democrazia il compito di includere anche chi aveva combattuto tra gli sconfitti’. E ha fatto un inedito, per la destra, quanto esplicito riferimento all’amnistia firmata da Togliatti. È un concetto importante perché sottolinea l’auspicio che la celebrazione del 25 aprile non sia più strumentalmente utilizzata per stilare la lista ‘dei buoni e dei cattivi’, non già, come è giusto, in ragione del giudizio sul fascismo e sulla Resistenza, bensì in ragione della contrapposizione politica tra destra e sinistra”. A proposito delle voci, anche da destra, su presunte proprie ambizioni personali che sarebbero alla base delle sue dichiarazioni, Fini le ha infine definite “Sciocchezze. Spero che si ricredano quelli che a destra, non molti in verità, hanno visto nelle mie parole la volontà di mettere in difficoltà Giorgia Meloni. E che si ricredano i pochi che hanno pensato che avessi chissà quali obiettivi reconditi. Non aspiro a nulla. Intendevo solo contribuire, in forza del ruolo che ho avuto nel passato, a fare chiarezza sul rapporto attuale della destra, Fratelli d’Italia, con la Liberazione. Meloni ha dato una risposta inequivocabile, ne sono lieto” ha concluso.

La Russa: valori della Resistenza e lotta al fascismo sono in Costituzione

La Russa: valori della Resistenza e lotta al fascismo sono in CostituzioneRoma, 25 apr. (askanews) – “Senza la caduta del fascismo la Costituzione non sarebbe mai nata, essa nasce proprio per la sconfitta della dittatura, quindi in questo senso, benché la parola antifascismo non sia tecnicamente presente nella Costituzione, i valori in positivo della Resistenza e della lotta al fascismo sono nella prima parte della Costituzione per intero”. Con queste parole il il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervistato da Bruno Vespa a “Cinque minuti” su Rai Uno, ha voluto chiudere le polemiche nate dopo le sue dichiarazioni sulla mancanza di un riferimento alla parola “antifascismo” nel testo della Costituzione italiana.

Incalzato da Vespa, che gli chiedeva se si sentisse antifascista, il presidente del Senato ha risposto che “dipende da cosa si intende per antifascista. Già durante la resistenza – ha spiegato La Russa – c’erano antifascisti bianchi, antifascisti rossi, poi c’è stato l’antifascismo militante degli anni Settanta che ho conosciuto tristemente molto bene, in quel senso è difficile dare una risposta” affermativa, “ma se per antifascista lei intende un No deciso alla dittatura e un no deciso al nostalgismo allora sì”, mi posso definire antifascista, ha scandito La Russa. In ogni caso, ha aggiunto La Russa riferendosi alla cosiddetta “svolta di Fiuggi” compiuta dalla destra ai tempi di Alleanza Nazionale, “i conti” con il fascismo noi della destra “li abbiamo fatti a Fiuggi, non c’è bisogno che lo rispolveriamo come una novità”.

La Russa a Praga riconosce il valore della Resistenza ed evita polemiche

La Russa a Praga riconosce il valore della Resistenza ed evita polemichePraga, 25 apr. (askanews) – Resistenza, sconfitta del fascismo, democrazia. Con queste parole pronunciate a Praga, nel giorno in cui in Italia si celebra la Liberazione dal nazifascismo, il presidente del Senato Ignazio La Russa tira le fila del suo ragionamento sul 25 aprile, che è stato al centro delle polemiche dopo le sue dichiarazioni sulla mancanza di un riferimento alla parola “antifascismo” nel testo della Costituzione italiana. Ma oggi l’idea è quella di chiudere ogni polemica, non rispondere agli attacchi, dribblando, difatti, anche i giornalisti. L’agenda della visita a Praga, infatti, cambia e solo a cose fatte e dalle parole stesse del presidente del Senato – nel suo intervento alla riunione dei presidenti dei Parlamenti europei – si capisce che l’omaggio a Jan Palach previsto inizialmente per il primo pomeriggio è stato anticipato alla mattina. Anche un gruppo di italiani residenti a Praga, che aveva organizzato un sit-in di protesta nei confronti del presidente del Senato al monumento di Palach, viene preso in contropiede e non incrocia La Russa.

In questo quadro le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni sull’incompatibilità tra la destra e qualsiasi nostalgia fascista appaiono per la destra conclusive (se non ultimative) di ogni querelle sull’argomento. La Russa apre il suo discorso davanti ai colleghi europei premettendo che il 25 aprile “per l’Italia è un giorno molto importante: è il giorno nel quale viene ricordata la Liberazione dall’occupazione nazista nella Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta del fascismo”. Proprio per l’importanza della data, spiega, si è dato il cambio con il presidente della Camera Lorenzo Fontana, intervenuto ieri ai lavori del summit. Il secondo passaggio del suo discorso – uno tra gli ultimi interventi alla riunione, alla quale partecipa anche la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola con cui, viene fatto sapere, La Russa ha avuto “un lungo e cordiale colloquio” – ha come focus la Resistenza. “Insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle Alte Cariche dello Stato questa mattina ho solennemente testimoniato all’Altare della Patria l’impegno e il sacrificio per la libertà e l’indipendenza così come – sottolinea La Russa – il valore assoluto della Resistenza nel superare la dittatura e nel ridare all’Italia la democrazia”. Una risposta indiretta a chi lo ha criticato ricordando, tra l’altro, che la sua elezione a presidente del Senato si deve a meccanismi democratici inimmaginabili sotto il regime fascista. Ma perché ricordare proprio il 25 Aprile (l’Anpi ha commentato che il presidente del Senato “aveva 364 giorni per farlo”) un patriota anti-comunista? “Sono stato al monumento dedicato a Jan Palach, come ho sempre fatto ogni volta che sono venuto a Praga. E l’ho fatto anche stavolta perché non potevo certo mancare di rispetto verso la vostra storia”, precisa La Russa dopo aver deposto una corona in piazza San Venceslao, nella città vecchia, in ricordo del patriota cecoslovacco simbolo della resistenza antisovietica.

Quanto alle richieste di dimissioni, avanzate dall’Anpi e da esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra, e alle critiche e ai distinguo giunti dagli alleati di Forza Italia e Lega, la linea è quella di stare ai fatti e non rispondere a quelle che vengono considerate polemiche strumentali. Piuttosto La Russa rimarca la necessità di condannare “tutti i totalitarismi” con la convinzione che “la capacità di contrastare ogni forma di regime totalitario potrà venire dall’attuazione di politiche coraggiose, dalla capacità di realizzare veri processi di pacificazione e dando testimonianza delle aberrazioni di tutti i regimi totalitari”. Così l’ultimo appuntamento del 25 aprile a Praga del presidente del Senato è la visita al campo di concentramento di Theresienstadt, a quasi un’ora di strada dalla capitale, che fu usato dalle forze tedesche come struttura di internamento e deportazione verso Treblinka ed Auschwitz. L’Olocausto, osserva La Russa, “è la più grande atrocità del secolo appena passato” e “per evitare che lo spettro di regimi illiberali possa nuovamente tornare a limitare le nostre libertà, deve esserci innanzitutto piena collaborazione e rispetto tra gli Stati, a cominciare dal rispetto dei confini nazionali”. Il riferimento è a quanto sta avvenendo in Ucraina: proprio domani La Russa incontrerà il primo ministro Denys Shmyhal al quale confermerà che “il popolo ucraino non è solo nella lotta contro la Russia per l’indipendenza e l’integrita territoriale”.