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Autore: Redazione StudioNews

Stellantis Financial Services Italia: Giulio Viale nominato dg

Stellantis Financial Services Italia: Giulio Viale nominato dgMilano, 19 apr. (askanews) – Stellantis Financial Services Italia, la neonata captive del settore automotive e partner finanziario esclusivo di tutti i marchi del gruppo Stellantis, ha annunciato la nomina del nuovo top management in Italia.

Come nuovo Direttore Generale è stato scelto Giulio Viale, già Country Manager di FCA Bank Italia, mentre Pier Marco Alciati, ha assunto il ruolo di Vice Direttore Generale, dopo aver ricoperto la stessa carica in Banca PSA Italia. Grazie alla razionalizzazione delle divisioni dedicate ai servizi finanziari l’obiettivo del Gruppo è di raddoppiare il margine netto di intermediazione bancaria entro il 2030.

“Sono molto onorato di questa nomina ed entusiasta di iniziare questo percorso, certo di poter raggiungere degli ottimi risultati, insieme a tutto il team di Stellantis Financial Services, al Gruppo Stellantis e alla Rete di Concessionari”, afferma Giulio Viale. Pier Marco Alciati, neo Vice Direttore Generale di Stellantis Financial Services Italia, ha dichiarato: “È nata la più grande Captive del settore automotive in Italia e sono orgoglioso di prendere parte a questa sfida: la nostra unicità e la nostra passione ci permetteranno di affrontarla al meglio”, il commento di Marco Alciati.

La scelta dei nuovi profili al vertice della Direzione Generale è il primo atto ufficiale della nuova captive a seguito della nascita di Stellantis Financial Services, la nuova entità finanziaria che gestirà tutti i marchi Stellantis in Europa, in collaborazione con BNP Paribas Personal Finance per UK, Austria e Germania, e Santander Consumer Finance per i restanti Paesi europei, Italia compresa.

Milano-Cortina, Sala: tempi delicati, lavoriamo per semplificare

Milano-Cortina, Sala: tempi delicati, lavoriamo per semplificareMilano, 19 apr. (askanews) – “I tempi sono sempre delicati. Quello su cui stiamo cercando di lavorare è di semplificare”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a proposito delle opere legate ai Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. “Cosa sta succedendo a differenza di Expo? Che rispetto a quando i progetti” delle Olimpiadi “sono stati presentati i costi delle materie prime delle energie li hanno fatti lievitare di molto” ha aggiunto.

Quanto alla pista per le gare di pattinaggio veloce, che ieri è stata assegnata a Milano nonostante il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini spingesse per coinvolgere Torino, Sala ha detto che con il leader leghista, dopo le polemiche, “non ci siamo chiariti, ma si è chiarito quello che a me interessava, con la decisione della Fondazione di ieri. Quando c’è da essere deciso per portare a casa cose per Milano lo sono ma poi covare polemiche non serve”. Il sindaco ha infine parlato dell’incontro, in programma stasera, con il presidente del Cio Thomas Bach. “È un continuo aggiornamento, io l’ho vissuto con l’Expo, poi è chiaro che ci sono sempre complicazioni, e poi bisogna pensare che tutto si risolve. Però giustamente chiedono un continuo aggiornamento e noi oggi li aggiorneremo sull’avanzata delle cose”.

Oss. eWibe: Italia traina mercato Fine Wines con Piemonte e Toscana

Oss. eWibe: Italia traina mercato Fine Wines con Piemonte e ToscanaMilano, 19 apr. (askanews) – “Il mercato dei vini pregiati riprende la propria corsa nel primo trimestre del 2023 segnando una crescita del +1,3% al 31 marzo. Dopo la lieve flessione fisiologica registrata tra la fine del 2022 e l’inizio del nuovo anno, dal mese di febbraio si è registrato un nuovo trend di crescita progressiva che ha visto il mercato segnare un +0,9% nel solo mese di marzo, rispetto al +0,4 % di febbraio”. Lo spiega in una nota l’Osservatorio di eWibe, “live market” dei vini pregiati, che fotografa le principali tendenze in atto sul mercato dei vini da investimento.

Ma è l’Italia, in particolare, a trainare il comparto in questi primi tre mesi dell’anno, con una crescita del +2,2% YTD, spinta soprattutto da Piemonte (+2,5%) e dalla Toscana +2% che, insieme con la francese Borgogna (+1,2%), sono le tre regioni che hanno segnato la crescita maggiore nel trimestre preso in esame. L’osservatorio segnala che il Piemonte beneficia delle recenti uscite sul mercato di Barbaresco 2019 e dei primi Barolo 2019, mentre la Toscana, oltre ad aver presentato a marzo il Sassicaia 2020, sta creando grande attesa per gli altri Super Tuscan 2020. I dati “sono basati sull’analisi dell’indice eWibe Fine Wines, che include tutte le principali etichette da investimento dei Paesi più rappresentativi del settore”. Sempre secondo l’ossevatorio questi risultati positivi sono in parte determinati “della recente immissione sul mercato di alcune delle bottiglie più attese nel 2023 tra cui gli Champagne Krug 2008 e Bollinger R.D. 2008, oltre al Sassicaia 2020”.

Per quanto riguarda le migliori performance registrate nel primo trimestre 2023, le bottiglie che hanno incrementato maggiormente il proprio valore sono state Ferrari Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2009 (+17,6%), Bollinger R.D. 2007 +10,9% e Pol Roger Sir Winston Churchill 2013 +10,3%. Le bottiglie che hanno invece riscontrato maggiore interesse sono state Dom Pérignon Vintage 2013, Krug 2008 e Giacomo Conterno Barolo Francia 2018, mentre quelle che hanno venduto di più sono state Tenuta San Guido Sassicaia 2020; Antinori Tignanello 2019 e Dom Pérignon Rosé 2008. Infine eWibe segnala che bottiglia dal valore più alto transata sulla piattaforma è stata un “Château Lafite Rothschild 2019” ceduta per 850 euro. “Il mercato dei vini pregiati ha ripreso il suo trend dimostrando ancora una volta di essere un asset alternativo stabile e resiliente” ha dichiarato l’ Head of Wine di eWibe, Leonardo Bernasconi, sottolineando che “la bella notizia è che a trainare la ripresa è l’Italia”. “In Langa, la vendemmia 2019 è stata fresca e ‘classica’, caratteristica che tratteggia un’annata longeva e sulla quale puntare, con ottime prospettive di incremento nelle quotazioni future” ha aggiunto, concludendo “in Toscana, invece, l’annata 2020 sta incontrando i favori di diversi produttori e critici: le più importanti cantine sono allineate nell’affermare che anche la 2020 rappresenterà un’annata di gran qualità che potrà dare molte soddisfazioni”.

Ponte Stretto, Salvini: la più grande opera Ue dei prossimi anni

Ponte Stretto, Salvini: la più grande opera Ue dei prossimi anniRoma, 19 apr. (askanews) – “Sarà la più grande opera europea dei prossimi anni, un capolavoro di ingegneria”. Così il vicepremier e ministro di Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini secondo quanto riporta un comunicato in merito al ponte sullo Stretto di Messina Matteo durante l’incontro con il coordinatore della Commissione Ue per il corridoio Ten-T Scandinavia-Mediterraneo, Pat Cox.

Alla riunione, si legge, hanno partecipato anche i rappresentanti delle Regioni Calabria e Sicilia, oltre ad Anas, Italferr, Rfi, Fs, Cdp. Alla riunione Cox ha spiegato che Bruxelles è pronta a coprire il 50% dei costi per l’aggiornamento degli studi sull’impatto ambientale del Ponte sullo Stretto. E ha anche proposto un nuovo incontro a Bruxelles, per approfondire il dossier anche a livello tecnico. Il coordinatore tornerà in Italia a ottobre, conclude il Mit.

Felicetti: nessuna speculazione su pasta, Coldiretti confonde consumatori

Felicetti: nessuna speculazione su pasta, Coldiretti confonde consumatoriMilano, 19 apr. (askanews) – “Il grano ha prezzi troppo fluttuanti e non è l’industria della pasta a determinare il prezzo del grano duro, a farlo è il mercato globale con meccanismi e quotazioni internazionali. Contrariamente a quanto viene spesso detto, il grano estero costa anche più di quello italiano (in media il +10%), soprattutto in questo momento storico particolare. Spiace che la Coldiretti continui ad avanzare dei dubbi su presunte speculazioni, con il consueto intento di confondere i nostri consumatori”. Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di Unione Italiana Food, respinge al mittente le accuse mosse da Coldiretti nei giorni scorsi sull’aumento del prezzo della pasta a fronte di una diminuzione del costo del grano duro e sulla presunta speculazione da parte dei pastai di ridurre il prezzo del grano italiano per favorire le importazioni di grano estero/canadese.

I pastai italiani, ricordano in una nota, “sostengono gli agricoltori del nostro Paese con i contratti di filiera per garantire il giusto prezzo e acquistano tutto il grano duro pastificabile disponibile in Italia e la pasta che compriamo oggi è fatta col grano acquistato mesi e mesi fa a prezzi più alti. Inoltre, quando parliamo di pasta, un alimento monoingrediente, è vero che il grano duro e la semola impattano in modo rilevante sul costo finale, ma dobbiamo tenere presente anche altre voci di costo come l’energia, i materiali ausiliari (imballaggi primari e secondari) e la logistica (trasporto locale e internazionale), tutti ambiti in cui i rincari sono ancora evidenti ed elevati”. “Nonostante tutto – conclude – la pasta continua a restare un alimento accessibile, perché con mezzo chilo di pasta e pochi altri ingredienti (legumi e un filo d’olio), si riesce a preparare un pasto bilanciato per una famiglia di 5 persone, con meno di due euro”.

Eurostat: nell’eurozona l’inflazione si conferma in netta frenata (6,9% a marzo)

Eurostat: nell’eurozona l’inflazione si conferma in netta frenata (6,9% a marzo)Roma, 19 apr. (askanews) – Eurostat ha confermato il netto rallentamento dell’inflazione media dell’eurozona nel mese di marzo: la crescita dei prezzi al consumo su base annua si è attestata al 6,9%, a fronte dell’8,5% che aveva segnato a febbraio. In base ai dati destagionalizzati, in un mese i prezzi sono aumentati dello 0,9% nell’insieme dell’Unione monetaria.

Ma le tabelle diffuse dall’ente di statistica comunitario confermano anche la persistenza di pressioni al rialzo sull’inflazione di fondo, cioè depurata da energia, alimentari e altre voci particolarmente volatili, che a differenza dell’indice generale ha continuato ad accelerare a marzo con un 5,7% annuo, a fronte del 5,6% di febbraio. In questo caso in un mese i prezzi sono saliti dell’1,3%. La dinamica dell’inflazione viene attentamente monitorata dalla Bce che dalla scorsa estate ha avviato una energica manovra di inasprimento monetario, in prima battuta mediante rialzi dei tassi di interesse proprio per contrastare il carovita, cercando di farlo tornare al suo obiettivo del 2%. Lunedì scorso la presidente della Bce, Christine Lagarde aveva sostenuto che la manovra di rialzo dei tassi “sta iniziando a funzionare” proprio in riferimento al calmieramento dell’inflazione.

Aderenza a dieta mediterranea e obesità: test valuta il rischio

Aderenza a dieta mediterranea e obesità: test valuta il rischioRoma, 19 apr. (askanews) – Uno studio scientifico appena pubblicato sulla rivista “Nutrients” ha condotto alla realizzazione di un questionario disponibile gratuitamente on-line grazie al quale tutti possono valutare se il loro stile di vita è aderente allo stile della Dieta Mediterranea e ricevere consigli mirati su cosa fare per ridurre il proprio rischio cardiovascolare.

Il gruppo di Ricerca del prof. Antonio Moschetta, ordinario di Medicina Interna presso l’Università degli studi di Bari, nell’ambito degli studi finanziati dal Progetto PNRR “On-foods”, ha elaborato un nuovo score di rischio per analizzare non solo la tipologia e le quantità di cibi assunti ma anche le abitudini relative allo stile di vita, come il momento della giornata in cui vengono consumati i pasti principali, l’attività fisica, l’assunzione di alcolici. “Si tratta di abitudini – afferma Moschetta – che non erano mai state prese in considerazione dai precedenti questionari che valutavano l’aderenza alla Dieta Mediterranea e che invece hanno un impatto importante nella patogenesi dell’obesità e delle malattie che ne derivano, sul piano cardiovascolare, metabolico e oncologico”.

Lo score (http://www.chronomeddiet.org/) prevede un risultato che va da meno 13 a 25 punti: più è basso il punteggio, minore è l’aderenza alla dieta mediterranea, maggiore sarà il rischio di adiposità addominale. “Abbiamo previsto punteggi diversi in base alle quantità in cui assumiamo frutta, verdura, carne, pesce, pasta, burro, cereali, carboidrati, alcolici ma anche delle domande relative al momento della giornata in cui li consumiamo e alla frequenza con cui facciamo esercizio fisico. Non possiamo pensare che lo stesso pasto abbia gli stessi effetti su due persone che hanno un consumo energetico diverso o che una stessa quantità di pasta venga metabolizzata e ‘immagazzinata’ allo stesso modo in due momenti diversi della giornata. Infatti, le cattive abitudini a tavola si ripercuotono sull’accumulo di tessuto adiposo viscerale e proprio questo grasso è responsabile di inviare messaggi ormonali a tutto l’organismo e di causare quelle alterazioni responsabili di malattie cardiovascolari. Dunque, conoscere i rischi a cui si va incontro è fondamentale per la propria salute, non solo per ammalarsi meno ma per far funzionare meglio le terapie, per esempio in caso di diabete e ipercolesterolemia. Grazie a questo score sarà sia più facile individuare i pazienti a rischio di obesità ma anche migliorare le abitudini alimentari di chi è già in sovrappeso”, precisa il prof. Moschetta.

Lo studio – informa Uniba – è stato condotto per circa 3 anni fra i pazienti della Clinica Medica Universitaria “C. Frugoni” del Policlinico di Bari (direttore prof. Carlo Sabbà), ed è basato su casi concreti: più di 350 soggetti con età media di 50 anni. “Siamo molto orgogliosi del fatto che uno studio scientifico, possa trovare applicazione immediata fra tutti coloro che vorranno sottoporsi al test, in maniera peraltro totalmente gratuita e anonima, attraverso il proprio smartphone, tablet o pc. Basteranno pochi minuti e si riceverà una carta d’identità alimentare con consigli mirati per migliorare la propria forma fisica ma soprattutto il proprio profilo di rischio”.

Il primo autore dello studio, il dr. Carlo De Matteis, conclude: “L’alimentazione deve essere sempre più al centro della terapia medica, come primo argine alle malattie e come strumento per vivere meglio. Il nostro score pone l’accento sulla stretta relazione con l’obesità viscerale, la vera pandemia del nostro tempo. Con questo studio abbiamo avviato un percorso che cerca di porre sempre più l’attenzione su quanto la prevenzione parta dalle nostre tavole, con l’obiettivo di una medicina sempre più mirata al singolo individuo e ad intercettare il paziente prima ancora che manifesti sintomi”.

Torna Alex Britti con due singoli: Tutti come te e Nuda

Torna Alex Britti con due singoli: Tutti come te e NudaRoma, 19 apr. (askanews) – Alex Britti inaugura la sua nuova fase artistica e il suo ritorno sulla scena musicale, con i due singoli “Tutti come te” e “Nuda”, in arrivo il 21 aprile per Believe Italia su tutte le piattaforme digitali, il primo anche in radio, entrambi brani dal sound inconfondibile con cui il chitarrista romano è pronto a conquistare il pubblico rivelando le sue due anime pop e cantautorale.

A distanza di tre anni da “Una parola differente e Brittish”, i due nuovi singoli arrivano per festeggiare i 25 anni dalla prima esibizione di Alex Britti sul palco di Sanremo Giovani con il brano “Solo una volta (o tutta la vita)”, triplo disco di platino e miglior debutto discografico del 1998. “Tutti come te” e “Nuda” sono il frutto di un lungo ed elaborato processo creativo, delle vere e proprie hit a tutto ritmo con testi spensierati e sinceri e riff iconici in cui si sentono i tocchi della chitarra di Britti. “Sono trascorsi sei anni dalla pubblicazione del mio ultimo disco cantato In nome dell’amore – Vol.2” racconta il cantante – “sei non è un numero casuale, ma legato all’età di mio figlio Edoardo, quasi 6 anni dedicati prevalentemente al ruolo di papà e alla scrittura dei nuovi brani. E’ stato un periodo in cui ho trovato il tempo per osservare con molta più attenzione gli altri, il mondo che mi circonda, i dettagli che prima sembravano ininfluenti e che invece ora fanno la differenza. E’ grazie a questa nuova prospettiva che ho trovato l’ispirazione per scrivere nuove canzoni. Ora sono pronto e felicissimo di condividere con il mio pubblico i primi due brani intitolati Tutti come te e Nuda”.

“Tutti come te” ha atmosfere gospel con un sound fresco, estivo e immediato, un pezzo coinvolgente e dal retrogusto puramente pop; “Nuda” è un brano poetico, un rhythm and blues declinato al pop che riporta alle sonorità blues e jazz della sua formazione.

Mobilità e valorizzazione dei territori per un turismo sostenibile

Mobilità e valorizzazione dei territori per un turismo sostenibileRoma, 19 apr. (askanews) – Valorizzazione delle peculiarità territoriali, centralità del settore turistico per la ripresa economica del Paese, incremento dell’accessibilità e maggiore capacità di attrattività per un pubblico straniero, grazie anche al digitale. Di questo e molto altro si è discusso ieri, in casa FlixBus, durante il primo appuntamento dei FlixTalk dedicato al turismo sostenibile con Ivana Jelinic, Amministratrice Delegata di ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), Luca Bruschi, Direttore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, e Andrea Incondi, Amministratore Delegato di FlixBus Italia.

L’Amministratore Delegato di ENIT, Ivana Jelinic, oltre a evidenziare la rilevanza crescente del settore turistico per la ripresa dell’economia del Paese, grazie a numeri sempre più in crescita (11 milioni solo nelle recenti festività di Pasqua con un +29% rispetto al 2022) – informa una nota – ha voluto sottolineare l’impegno del Governo nei confronti della destagionalizzazione dei flussi turistici e della valorizzazione delle peculiarità territoriali. “L’Italia si conferma tra le mete europee preferite. L’ammirazione per il nostro Paese non è più solo locale. Quindi ci impegneremo sempre di più per valorizzare le nostre peculiarità territoriali e culturali, al fine di garantire una presenza turistica tutto l’anno e anche nelle aree meno note, anche in un’ottica di sostenibilità. Valore, quest’ultimo, sempre più sentito dai viaggiatori. Tra i nostri investimenti del prossimo futuro, sicuramente, i giovani e il potenziamento delle infrastrutture”, ha dichiarato. Il Direttore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Luca Bruschi, ha messo in luce l’importanza di favorire la collaborazione fra le diverse realtà, con particolare riguardo al ruolo che gli attori della mobilità possono ricoprire nell’ambito di un rilancio del settore turistico. “Le sinergie fra gli operatori del trasporto e le realtà del settore turistico – ha osservato – possono giocare un ruolo cruciale nell’incentivazione di nuove forme di turismo, agevolando i flussi visitatori che arrivano in Italia dal mondo intero lungo itinerari nuovi e ancora da scoprire. Coniugando forme di esplorazione virtuose e immersive, come il cammino, con un’offerta valida di mezzi di trasporto collettivi, si può promuovere un nuovo modo di fare turismo, più responsabile e orientato alla sostenibilità”.

In ottica di mobilità, Andrea Incondi ha voluto sottolineare il forte legame che esiste tra i due settori e il ruolo centrale della mobilità per la valorizzazione delle specificità territoriali nonché dello sviluppo di un turismo sostenibile grazie all’intermodalità e al potenziamento delle infrastrutture. “Valorizzare il turismo lento, sostenibile ed esperienziale – ha dichiarato – può favorire nuovi sviluppi economici, ma anche ridurre gli impatti negativi che un turismo fuori controllo può avere sul territorio. Connettere l’Italia turistica significa agevolare, con la logica dell’intermodalità, le differenti combinazioni di mobilità dei turisti – stranieri e italiani – che si muovono – individualmente o in gruppo – sia nelle forme tradizionali (auto, voli di linea/low cost/charter, fly & drive, tour con pullman, treni, navi…) che innovative (la mobilità dolce/lenta delle reti fluviali, ciclovie, ferrovie dismesse, cammini, strade storiche…), ha concluso l’Amministratore Delegato di FlixBus Italia. Il nuovo format di FlixBus, i FlixTalk, saranno un lungo viaggio nella mobilità e le sue nuove sfide ed opportunità. Ogni talk sarà focalizzato su un tema specifico, e coinvolgerà ospiti istituzionali, associazioni ed esperti. Il prossimo appuntamento sarà dedicato alla sostenibilità.

Mattarella: nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Russia all’Ucraina

Mattarella: nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Russia all’UcrainaCracovia, 19 apr. (askanews) – L’Unione europea ha saputo reagire con fermezza e unità al tentativo nazionalistico di violare i suoi confini. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università Jagellonica a Cracovia nel corso della sua visita di Stato in Polonia. “Nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, un Paese sovrano, libero, indipendente, democratico, la cui popolazione è oggetto di attacchi mirati e criminali che uccidono con ferocia, prendendo di mira senza scrupoli le infrastrutture civili ucraine per lasciare la popolazione al gelo e al buio – ha ricordato il capo dello Stato -. Oggi l’Europa è testimone di crimini frutto di una rinnovata esasperazione nazionalistica che pretende di violare confini, di conquistare spazi territoriali accampando la presenza di gruppi di popolazione appartenenti alla stessa cultura”.

“Come dimenticare la vicenda dei Sudeti e delle popolazioni di origine tedesca che li abitavano, e della Conferenza di Monaco, che aprirono alla Seconda guerra mondiale? A questo insensato tentativo di sovvertire le regole dell’ordine internazionale, l’Unione Europea ha saputo reagire con fermezza e – con unità di intenti – continuerà a sostenere l’Ucraina”, ha aggiunto. “Sicurezza europea e sicurezza euroatlantica sono concetti indivisibili per potersi difendere insieme con determinazione e per garantire e sviluppare il modello democratico e sociale europeo”, ha ribadito Mattarella. “Fronteggiare con successo le gravi conseguenze del perdurare del conflitto” in Ucraina ha sottolineato il capo dello Stato, “dall’esplosione dei fenomeni migratori alle crescenti diseguaglianze economiche e sociali, alla insicurezza energetica ed alimentare, è la sfida alla quale gli europei sono chiamati”.