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Dazi, Xi Jinping: Cina-Ue resistano congiuntamente a prepotenze

Dazi, Xi Jinping: Cina-Ue resistano congiuntamente a prepotenzeRoma, 11 apr. (askanews) – In una guerra dei dazi “non c’è un vincitore”. Lo ha affermato il presidente cinese Xi Jinping ricevendo oggi a Pechino il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, secondo il testo del discorso tenuto dal leader cinese diffuso dalle autorità di Pechino. Xi ha invitato la Cina e l’Unione europea a “resistere congiuntamente a prepotenze unilaterali”, facendo riferimento implicito ai dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump.


Si tratta della prima dichiarazione diretta del presidente cinese dall’inizio della guerra commerciale innescata dal ritorno alla Casa bianca di Trump.

Elicottero precipita a New York, morti il pilota e una famiglia di turisti spagnoli

Elicottero precipita a New York, morti il pilota e una famiglia di turisti spagnoliRoma, 11 apr. (askanews) – E’ di sei morti il bilancio definitivo delle vittime dello schianto di un elicottero avvenuto nel pomeriggio a New York City. Si tratta del pilota del velivolo e di una famiglia di turisti spagnoli, in totale tre adulti e tre bambini.


Il volo, precipitato nelle acque del fiume Hudson, era operato dalla New York Helicopter, una società che offre escursioni ai turisti. Dalle immagini che circolano sul web si vede la cabina dell’elicottero precipitare come un sasso nel fiume, con le pale del rotore staccatesi dal velivolo.

L’Ordine di Malta e la ricostruzione del Libano, Paese simbolo

L’Ordine di Malta e la ricostruzione del Libano, Paese simboloRoma, 10 apr. (askanews) – Accendere i riflettori sul Libano, uno dei Paesi più fragili e simbolici del Medio Oriente, per sostenere la sua ripresa: è l’obiettivo di “Rebuilding Lebanon, preserving its diversity”, workshop organizzato dal Sovrano Ordine di Malta e dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede e l’Ordine di Malta in programma oggi a Roma. Ospitato presso la Villa Magistrale all’Aventino, l’incontro ha riunito alte autorità diplomatiche, religiose e umanitarie per riflettere su un modello di convivenza che può diventare la chiave per la stabilità dell’intera regione.


Ad aprire i lavori un videomessaggio del Presidente del Libano, Joseph Aoun, che ha ricordato come “la pluralità religiosa e culturale del Libano è il cuore della nostra identità nazionale e un pilastro della stabilità regionale. Ogni progetto sostenuto attraverso l’Ordine di Malta rafforza il legame tra il nostro popolo e la sua terra, e alimenta la speranza in un futuro comune”. A seguire, gli interventi istituzionali del Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo, e dell’Ambasciatore tedesco Bernhard Kotsch. “La Repubblica Federale di Germania e il Sovrano Ordine di Malta collaborano da molti anni all’insegna della fiducia reciproca, al fine di lenire il dolore e la sofferenza in tutto il mondo attraverso gli aiuti umanitari. Proprio le nostre attività congiunte a sostegno della popolazione bisognosa del Libano dimostrano il successo di questa collaborazione”, ha dichiarato l’Ambasciatore Kotsch.


Nel suo intervento, il Gran Cancelliere ha ribadito il forte impegno dell’Ordine di Malta in Libano, testimoniato anche dalla sua recente visita nel Paese e dall’organizzazione di un evento dedicato all’interno della Munich Security Conference di febbraio: “Ogni centro medico riaperto, ogni medico formato, ogni paziente curato, ogni impianto di compostaggio installato è un seme di pace piantato in un terreno difficile, ma fertile. Il Libano ha bisogno di essere curato, nel corpo ma anche nell’anima. È per questo che l’Ordine continuerà a stare accanto al suo popolo, nel solco della nostra missione millenaria”. Aperta dall’Ambasciatrice dell’Ordine di Malta in Libano Maria Emerica Cortese, la seconda parte del workshop è stata dedicata alle attività portate avanti dall’Ordine di Malta in Libano. La Direttrice Sviluppo & Comunicazione dell’Associazione libanese dell’Ordine Oumayma Farah, il Direttore Programmi & Operazioni di Malteser international Kees Zevenbergen e l’Advisor per l’Agricoltura dell’Associazione libanese Elias Ghadban hanno presentato i progetti principali, tra cui il programma agro-umanitario realizzato in collaborazione tra l’Ordine di Malta e la sua agenzia di soccorso internazionale Malteser International, con il sostegno della Germania.


A seguire un panel di alto livello dedicato al modello di convivenza interreligiosa del Libano. Moderato da Elias Turk (EWTN/ACI Mena), ha visto la partecipazione del cardinal Claudio Gugerotti, Prefetto per il Dicastero delle Chiese orientali, che ha sottolineato l’importanza di preservare la ricchezza interreligiosa del Libano: “Questa comunione di diversità è importante perché è unica: è un modello universale. Finché funziona diventa un segno tangibile che l’impossibile è possibile, cioè che la convivenza che noi auspichiamo in tutti i modi – e che in questo momento sembra tutt’altro che garantita – nella storia si è verificata”. Sono intervenuti inoltre Tobias Tunkel, Direttore per il Medio Oriente e il Nordafrica del Ministero Federale degli Affari Esteri tedesco, Ghady El Khoury, Chargé d’Affaires a.i. dell’ambasciata del Libano presso l’ordine di Malta, e Marwan Sehnaoui, Presidente dell’Associazione libanese dell’Ordine di Malta. A chiudere i lavori il Grande Ospedaliere dell’Ordine di Malta, Josef D. Blotz. L’Ordine di Malta in Libano


L’Associazione Libanese dell’Ordine di Malta (conosciuta anche come Ordine di Malta in Libano) è impegnata da decenni nel servire le comunità più vulnerabili del Paese, indipendentemente dall’appartenenza etnica o religiosa, con i più alti standard qualitativi. Attraverso una rete di 60 progetti e programmi, composta da 11 centri sanitari, 11 unità mediche mobili, 7 centri agro-umanitari, 3 cucine comunitarie mobili, 2 centri di accoglienza per persone diversamente abili e numerosi altri programmi, l’Ordine di Malta in Libano fornisce un sostegno medico, sociale e agricolo essenziale a chi ne ha bisogno. Apolitico, neutrale e imparziale, è radicato nei principi di dignità, solidarietà e servizio, e la sua missione va oltre il soccorso per promuovere la resilienza e l’inclusione a lungo termine.. Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, nato a Gerusalemme nella seconda metà dell’XI secolo, è soggetto primario di diritto internazionale e ordine religioso cattolico e laicale. La sua missione è testimoniare la fede e servire i poveri e i malati. Oggi l’Ordine di Malta opera principalmente nell’ambito dell’assistenza medica-sociale e degli interventi umanitari, ed è presente in oltre 120 paesi. Insieme ai suoi 13.500 membri, operano 100.000 volontari, sostenuti da circa 52.000 medici, infermieri e paramedici. L’Ordine gestisce ospedali, centri medici, ambulatori, istituti per anziani e disabili, centri per malati terminali, progetti di assistenza sociosanitaria e psicologica per migranti e rifugiati. Malteser International, l’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta, fornisce aiuti di emergenza nei teatri di guerra e in caso di disastri naturali. L’Ordine è attualmente impegnato in Ucraina, in oltre 70 località del Paese e nei paesi confinanti. In Medioriente assiste le popolazioni vittime di conflitti, in particolare in Libano e a Gaza (con il Patriarcato Latino di Gerusalemme), e gestisce l’unico ospedale con un reparto intensivo neonatale a Betlemme. Il Corpo di Soccorso italiano dell’Ordine di Malta partecipa alle operazioni di soccorso dei migranti nel Mar Mediterraneo. L’Ordine di Malta è neutrale, imparziale e apolitico. Ha rapporti diplomatici con 114 Stati, relazioni ufficiali con altri 5 Stati e rapporti a livello di ambasciatori con l’Unione europea e l’Unione Africana. Ha lo status di Osservatore permanente alle Nazioni Unite ed è rappresentato nelle principali organizzazioni internazionali. Dal 1834 il governo del Sovrano Ordine di Malta ha sede a Roma. L’81esimo Gran Maestro è Fra’ John T. Dunlap.

Dazi, la Casa Bianca: aliquota reale al 145% sulla Cina

Dazi, la Casa Bianca: aliquota reale al 145% sulla CinaNew York, 10 apr. (askanews) – La Casa Bianca ha confermato che l’aliquota tariffaria cumulativa imposta alla Cina ha raggiunto il 145%. Il totale comprende il nuovo dazio del 125% annunciato nei giorni scorsi, a cui si somma una tariffa del 20% già introdotta dall’amministrazione Trump in risposta al coinvolgimento di Pechino nella crisi del fentanyl.


La precisazione è arrivata dopo che la misura aveva suscitato dubbi sull’effettiva entità dei dazi. Secondo la Casa Bianca, il nuovo provvedimento tariffario non sostituisce quello esistente, ma si aggiunge, portando il carico complessivo a livelli record.

Nato, Healey (Gb): prepararci a pace, ma ancora è guerra in Ucraina

Nato, Healey (Gb): prepararci a pace, ma ancora è guerra in UcrainaMilano, 10 apr. (askanews) – Una due giorni al quartier generale della Nato, a Bruxelles per la coalizione dei volenterosi, guidata e coospitata da Gran Bretagna e Francia. In base alle prime battute trasmesse in streaming del Segretario di Stato per la Difesa britannico John Healey l’incontro ha coinvolto i leader militari del Regno Unito e della Francia, l’ammiraglio (e ‘sir’) Tony Radakin, a capo delle forze armate del Regno Unito, comandante strategico militare e principale consigliere militare del Primo Ministro britannico e del Segretario di Stato per la Difesa e il generale Thierry Burkhard il Capo di Stato Maggiore francese. I due insieme hanno guidato il lavoro sinora e fornito oggi un aggiornamento sulla pianificazione militare.


L’obiettivo è garantire la preparazione alla pace mantenendo la pressione sul presidente russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra. La coalizione, composta da 30 paesi – “uniti dalla semplice convinzione che la pace è possibile e che dobbiamo essere pronti per quando questa pace arriverà”, ha detto il Segretario di Stato per la difesa John Healey – si impegna a rafforzare gli sforzi militari dell’Ucraina e a segnalare il sostegno alla pace. L’incontro funge anche da precursore di un impegno di ulteriore sostegno militare in una successiva riunione del gruppo di contatto per la difesa ucraina. “Ci concentreremo su come potrebbe funzionare la pianificazione operativa della coalizione e su come assicurarci di essere pienamente preparati per il momento in cui verrà raggiunto un accordo di pace. Tuttavia, non possiamo mettere a repentaglio la pace dimenticando la guerra e la realtà quotidiana che continua per milioni di ucraini: attacchi di droni, attacchi missilistici, brutali combattimenti in prima linea” è stato detto da parte britannica; si è chiesto inoltre di garantire che la coalizione sia pienamente preparata per il momento in cui verrà raggiunto un accordo di pace, senza mettere a repentaglio la pace; oltre a mettere più pressione sul presidente Putin per porre fine alla guerra.


Domani mattina – sempre co-ospitato dai ministri della Difesa di Germania e Regno Unito – è in programma una riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, foto di rito e la cerimonia di firma della lettera di intenti per una coalizione contro la guerra elettromagnetica.

Tragedia Jet Set, tra le vittime lo chef italiano Iemolo

Tragedia Jet Set, tra le vittime lo chef italiano IemoloMilano, 10 apr. (askanews) – Lo chef italiano Luca Massimo Iemolo è morto nel crollo della discoteca di Santo Domingo Jet Set. Aveva 49 anni, siciliano ma residente da tempo nella Repubblica Dominicana.


L’Istituto nazionale dominicano di scienze forensi (INACIF) e l’Istituto nazionale di patologia forense hanno pubblicato l’elenco più recente delle persone decedute nella tragedia avvenuta martedì mattina presto presso la discoteca Jet Set. Il nome di Iemolo è nella lista, in base a quanto verificato da askanews, anche se il secondo nome contiene un errore di trascrizione. L’elenco, pubblicato alle 23:50 di mercoledì raccoglie i nomi di 146 delle 218 persone decedute finora, secondo l’ultimo rapporto dell’Emergency Operations Center (COE). Altre fonti parlano di una donna con doppia cittadinanza dominicana e italiana: anch’essa sarebbe deceduta.


Al Sarah Restaurant i colleghi ricordano Iemolo come “un professionista appassionato di cucina, che viveva il suo mestiere con dedizione, dedizione e rispetto. Il suo impegno per ogni piatto, il suo amore per i sapori e il modo di lavorare in squadra, hanno lasciato un segno che non dimenticheremo”. Per poi unirsi “al dolore della sua famiglia, dei suoi amici e di tutti coloro che hanno avuto la possibilità di conoscerlo e condividere con lui”. Le autorità confermano finora un totale di 218 persone decedute e 189 salvate a causa del crollo del centro divertimento Jet Set avvenuto martedì 8 aprile mattina a Santo Domingo. Le squadre di ricerca e soccorso continuano a lavorare ininterrottamente nella zona colpita, in coordinamento con varie istituzioni dello Stato.


I funzionari hanno spiegato che la cifra potrebbe variare, poiché i lavori procedono e la raccolta delle informazioni finali sulla scena dell’incidente non è ancora stata completata.

Kallas: l’Ucraina vuole la pace, finora la Russia no

Kallas: l’Ucraina vuole la pace, finora la Russia noRoma, 10 apr. (askanews) – L’Ucraina “vuole la pace, finora la Russia no”. L’ha detto oggi l’Alta rappresentante per la politica estera Ue Kaja Kallas alla riunione dei volenterosi a Bruxelles.


Sono trascorse più di quattro settimane da quando l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco incondizionato, la Russia deve ancora prendere un impegno equivalente, ha detto Kallas. “E’ chiaro che l’Ucraina vuole la pace, ma finora la Russia no”, ha continuato. Alla riunione non sono presenti gli Stati uniti. Ma per Kallas, “è anche nell’interesse degliUsa che in Europa ci sia stabilità e pace”, quindi anche Washington va tenuta “a bordo”.

Russia: forniture belliche giapponesi a Kiev sarebbero un atto ostile

Russia: forniture belliche giapponesi a Kiev sarebbero un atto ostileRoma, 10 apr. (askanews) – La Russia considererà ogni fornitura bellica giapponese all’Ucraina come un atto ostile: è quanto si legge in un comunicato diffuso dal Ministero degli Esteri di Mosca.


“Consideriamo inequivocabilmente ostile qualsiasi azione del Giappone volta a partecipare, direttamente o indirettamente, alla fornitura all’Ucraina di armi ed equipaggiamento militari che saranno utilizzate per uccidere cittadini russi o per aiutare ad addestrare militanti ucraini. Se tali azioni venissero attuate, ne seguirebbero inevitabilmente le nostre dure misure, che causerebbero danni significativi agli interessi del Giappone nelle aree più sensibili”, conclude il comunicato.

Usa, Trump: “Non mi aspetto che la Cina faccia marcia indietro sui dazi”

Usa, Trump: “Non mi aspetto che la Cina faccia marcia indietro sui dazi”New York, 10 apr. (askanews) – Il presidente Donald Trump ha dichiarato di non aspettarsi che il presidente cinese Xi Jinping faccia marcia indietro nella guerra commerciale, dopo aver annunciato una sospensione di 90 giorni sull’aumento dei dazi, ma non nei confronti della Cina. Alla domanda di una giornalista della CNN, se stesse aspettando un passo indietro da parte di Xi, Trump ha scosso rapidamente la testa e ha risposto: “No”.


“Guardate, per anni siamo stati derubati e sfruttati dalla Cina e da altri, a dire il vero, ma la Cina è quella principale”, ha detto Trump. La Cina, intanto, ha dichiarato di restare disponibile a negoziare, anche dopo che Trump ha portato i dazi statunitensi sulle importazioni cinesi al 125%.

Tajani in India e Giappone, l’Italia punta su nuovi mercati per l’export

Tajani in India e Giappone, l’Italia punta su nuovi mercati per l’exportRoma, 10 apr. (askanews) – Missione in India e Giappone per il ministro degli Esteri Antonio Tajani. I due Paesi sono parte della strategia per l’export italiano, in un momento di grandi tensioni legate ai dazi americani e alle scelte di Donald Trump in tema di rapporti commerciali. Il capo della diplomazia italiana, che ieri ha valutato positivamente la decisione dell’inquilino della Casa Bianca di ridurre al 10% per 90 giorni i dazi pesantemente imposti nei giorni precedenti, sarà dapprima a Nuova Delhi per partecipare a un Business Forum e incontrare la leadership indiana e poi si recherà a Osaka per l’inaugurazione del Padiglione Italia all’Expo 2025. L’obiettivo è rafforzare la cooperazione e trovare nuovi spazi per i prodotti del Made in Italy.


In India, partner privilegiato dell’Italia, Tajani avrà un incontro con il ministro del Commercio e dell’Industria Shri Piyush Goyal, con il ministro degli Affari Esteri Subrahmanyam Jaishankar e il presidente della Repubblica Indiana Droupadi Murmu. Il titolare della Farnesina parteciperà anche, nella giornata di domani, alla Sessione istituzionale del Foro Imprenditoriale, Scientifico e Tecnologico e all’inaugurazione dell’Ufficio SIMEST in India. Italia e India hanno avviato un Partenariato Strategico bilaterale nel marzo 2023 e dal 2022 l’interscambio commerciale si è attestato stabilmente sopra i 14 miliardi di euro annuali. Il nostro deficit è in lenta, progressiva diminuzione, grazie a un leggero aumento (+1%) delle nostre esportazioni (5,2 mld di euro) e a una flessione (-2%) delle importazioni dall’India (9 mld), pur rimanendo in territorio negativo (-3,8 miliardi). Le aziende italiane in India sono circa 800.


Sabato pomeriggio il ministro partirà poi per il Giappone, dove domenica mattina assisterà alla Santa Messa delle palme celebrata dal Pro-prefetto per l’Evangelizzazione e Commissario generale della Santa Sede per Expo 2025 Osaka, Monsignor Rino Fisichella. Nel pomeriggio sono previste, tra l’altro, la Cerimonia di inaugurazione del padiglione italiano ad Expo Osaka, una visita allo spazio espositivo della Santa Sede, con lo svelamento dell’opera di Caravaggio “La Deposizione”, e una tavola rotonda su “Export Sistema Italia”.Lunedì 14 aprile Tajani concluderà la sua missione con la visita al santuario shintoista Sumiyoshi Taisha, al tempio buddhista Shitenno-ji, alla fregata ITS Marceglia e all’Area Expo. Prima di ripartire, il ministro parteciperà alla cerimonia di svelamento delle torce olimpica e paralimpica delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Il Giappone è il terzo partner commerciale italiano in Asia, dopo Cina e India. L’interscambio bilaterale ha registrato nel 2024 il valore di 12,6 miliardi di euro, con una contrazione del 6,2% rispetto al 2023: le esportazioni italiane hanno raggiunto il valore record di 8,2 miliardi, mentre le importazioni sono state pari a 4,4 miliardi, con un saldo commerciale positivo per l’Italia di oltre 3,8 miliardi di euro.