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Medio Oriente, Meloni: il governo sta lavorando secondo le indicazioni del Parlamento

Medio Oriente, Meloni: il governo sta lavorando secondo le indicazioni del ParlamentoRoma, 15 feb. (askanews) – Sul Medio Oriente Giorgia Meloni conferma la nuova linea – che punta al cessate il fuoco – concordata nei giorni scorsi con la segretaria del Pd Elly Schlein. Dopo le indiscrezioni, l’occasione è stata data dalle dichiarazioni alla stampa nell’ambito del Vertice intergovernativo Italia-Romania. “Siamo sempre più preoccupati dai recenti sviluppi in particolare
per l’incolumità degli ostaggi, la salvaguardia dei civili nella zona di Rafah, per il rischio di un ulteriore allargamento del conflitto. Il governo italiano recepisce la chiara indicazione emersa dal Parlamento, lavoreremo in questo senso in ambito internazionale e in particolare nell’ambito della Presidenza italiana del G7”, ha assicurato, riferendosi alle mozioni approvate martedì alla Camera, compresa quella Dem, passata con l’astensione della maggioranza dopo i contatti telefonici tra
Meloni e Schlein. La mozione Pd conteneva, tra le altre cose, l’impegno a “sostenere ogni iniziativa volta a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario”.


Sul tema del Medio Oriente questa mattina è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rigettando l’accusa di “genocidio” da parte di Israele, che però sta conducendo un “attacco militare che sta provocando troppe vittime civili”. Questo non vuol dire negare le responsabilità di Hamas, che – per il titolare della Farnesina – “è un’organizzazione terroristica che ha organizzato una caccia all’ebreo il 7 ottobre compiendo degli atti che nessuno al mondo ha mai compiuto. Questi sono peggio della Gestapo e delle SS: è tutto dire”.Sul tema della sicurezza internazionale, però, non c’è solo la questione medio-orientale, ma anche l’Ucraina, una guerra “nel cuore dell’Europa” su cui non sono possibili cedimenti. Per questo, nel suo intervento, la premier sembra rispondere – pur senza fare riferimenti diretti – al candidato repubblicano Usa Donald Trump, che nei giorni scorsi aveva detto che incoraggerebbe la Russia a “fare quello che diavolo vuole” contro i Paesi Nato che non danno il loro contributo economico all’Alleanza atlantica. “Siamo convinti – è invece la linea di Meloni – che la Nato debba continuare a mostrare coesione e unità, in linea con un approccio a 360 gradi alla sicurezza euro-atlantica e rilanciando anche l’azione sul fianco Sud”.


 

Arti bionici senza rigetto, progetto ricerca con antifiammatori

Arti bionici senza rigetto, progetto ricerca con antifiammatoriRoma, 15 feb. (askanews) – Arti bionici funzionanti e senza problemi di rigetto: questa la finalità di una serie di dispositivi nati dal progetto europeo BioFINE, di cui l’Università di Ferrara fa parte. La strategia è quella di modificare la superficie di un impianto intraneurale, ossia un dispositivo medico che viene impiantato all’interno dei fasci di nervi per ripristinare un “collegamento neurale elettricamente interrotto”, cosicché esso possa rilasciare localmente farmaci antiinfiammatori e/o immunosoppressivi. Infatti, per garantire che la funzionalità dell’impianto rimanga intatta per mesi o anni, gli effetti collaterali chiamati anche “reazioni da corpo estraneo” devono essere ridotti al minimo.


Quindi, lo scopo di BioFINE, progetto altamente multidisciplinare, e che unisce competenze ingegneristiche, chimiche e biomediche, è quello di mitigare la risposta infiammatoria immuno-mediata che si instaura nel tessuto circostante ad un impianto intraneurale sin dalle prime fasi post-innesto. Queste reazioni avverse producono un vero e proprio incapsulamento del dispositivo all’interno di tessuto fibrotico che peggiora enormemente l’attività elettrica dell’impianto. “In pratica, si andrà a modificare la superficie polimerica dell’impianto, incorporando sistemi molecolari in grado di aumentarne la biocompatibilità, migliorando dunque la durata nel tempo della sua funzionalità elettronica, che costituisce ad oggi un grosso limite ad un possibile utilizzo applicativo”, spiega il Professor Stefano Carli del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione, che coordina l’unità di Unife.


Il progetto di ricerca è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dei programmi di finanziamento “Horizon EIC 2022 Pathfinder Open”, orientati a proposte utili per lo sviluppo di tecnologie innovative emergenti.

Italiani nel mondo, Borghese: sabato congresso Maie in Messico

Italiani nel mondo, Borghese: sabato congresso Maie in MessicoRoma, 15 feb. (askanews) – “Si svolgerà sabato prossimo a Città del Messico il congresso del Maie. Desidero inviare agli amici coordinatori del Centro America, dei Caraibi e di altri Paesi partecipanti i più vivi auguri di buon lavoro e di un’ottima riuscita dell’appuntamento politico. Sono certo che l’assise sarà un’occasione molto importante per affrontare tutte le tematiche care ai tanti milioni di italiani che vivono in quelle regioni del mondo e le innumerevoli sfide che sono davanti a noi tutti. E sono certo che il nostro Movimento politico continuerà, come è nel suo dna, ad assicurare agli italiani assistenza e vicinanza con attenzione, passione e dedizione”. Lo dichiara il senatore Mario Alejandro Borghese, vicepresidente del Maie, eletto nella circoscrizione estero, ripartizione America latina.

IRE unico centro Lazio per test genetici tumori rari tratto digerente

IRE unico centro Lazio per test genetici tumori rari tratto digerenteRoma, 15 feb. (askanews) – Un tumore raro e subdolo del fegato che colpisce circa 5 mila persone l’anno in Italia. Il suo nome è Colangiocarcinoma, letteralmente significa tumore delle vie biliari, quel sistema di vasi che convoglia la bile prodotta dal fegato. È una malattia che fino a poco tempo fa aveva poche possibilità di cura. Ma oggi le cose stanno cambiando grazie alla Medicina di Precisione e ai farmaci mirati, che offrono speranza a quei pazienti che presentano particolari alterazioni geniche. Per individuare tali alterazioni, si utilizzano sofisticati test genetici denominati Next Generation Sequencing (NGS). Oggi, 15 febbraio è la Giornata Mondiale del Colangiocarcinoma e l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena celebra questa ricorrenza con un importante risultato. L’IRE è stato infatti identificato dalla Regione Lazio, come unico centro regionale di profilazione molecolare NGS per la gestione dei Tumori rari del tratto digerente, fra cui il colangiocarcinoma. La prescrizione del test NGS può ora essere effettuata tramite l’utilizzo di un nuovo codice CUR dedicato, per tutti i pazienti affetti da colangiocarcinoma non operabile o recidivato.


Un riconoscimento importante per il lavoro e la professionalità dell’Anatomia Patologica IRE che sin dal 2016 utilizza tecnologie di sequenziamento massivo parallelo. Solo nell’ultimo triennio sono stati eseguiti dall’Istituto più di 7000 test NGS, per profilare diverse patologie. Si tratta di uno strumento indispensabile per il trattamento personalizzato dei tumori, che tiene conto delle caratteristiche del singolo paziente nella scelta della terapia più efficace e con i minori effetti collaterali. La corretta informazione su questo tumore può fare la differenza. Siamo infatti di fronte a una malattia rara e subdola la cui incidenza sta aumentando in tutto il mondo, che non dà sintomi così chiari e allarmanti da indurre chi ne soffre a rivolgersi al medico. È quindi necessario indirizzare i pazienti in Centri specializzati di diagnosi e cura. Il colangiocarcinoma è una neoplasia maligna che ha origine dalla proliferazione rapida e incontrollata dei colangiociti, le cellule che costituiscono le pareti dei dotti biliari. Al momento della diagnosi solo un paziente su cinque presenta caratteristiche del tumore tali da consentire una asportazione chirurgica, spesso risolutiva. Per gli altri pazienti, il trattamento disponibile è la chemioterapia, che ha un’efficacia limitata. Oggi però abbiamo un’arma in più. Grazie alla ricerca stanno aumentando le informazioni sulla biologia di questa malattia, e la scoperta di farmaci a bersaglio molecolare che permettono di raggiungere importanti progressi nelle terapie.


“Poche cellule provenienti dal fegato – evidenzia Maria Diodoro, anatomopatologo IRE – possono essere utilizzate per una diagnosi istologica precisa ed accurata che ci permette di mettere in campo tutte le opzioni terapeutiche di cui disponiamo. Il materiale agobioptico che giunge all’anatomia patologica è utilizzato sia per “smascherare” il tumore che per trovare le alterazioni molecolari che ci permetteranno la terapia più corretta”.

Euribor, Lepore (Pilc): manipolazione dei tassi, ora risarcimento

Euribor, Lepore (Pilc): manipolazione dei tassi, ora risarcimentoRoma, 15 feb. (askanews) – La recente sentenza n.34889/23 emessa dalla Corte di Cassazione del 13 dicembre 2023 ha dichiarato nulli i tassi Euribor per mutui, finanziamenti, leasing, e contratti di credito per il periodo tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008, e potrebbe quindi consentire la restituzione di parte degli interessi basati su un Euribor.


A fare chiarezza il noto avvocato esperto di diritto bancario, partner del Public Institutions Legal Consultants con sedi a Roma, Dubai e Riad, Giuseppe Lepore. “La vicenda – spiega Lepore – prende il via nel 2006 coinvolgendo una società a responsabilità limitata che aveva stipulato un contratto di leasing finanziario. La società aveva sollevato obiezioni contro il decreto ingiuntivo emesso dalla banca, contestando, tra le varie questioni, l’applicazione del tasso convenzionale collegato all’Euribor e a indici derivanti da accordi vietati dalle norme del Trattato CE e della legge 287/90. Nonostante il fallimento della società, questa aveva impugnato la sentenza di fallimento e presentato una richiesta di riassunzione. Tuttavia, sia il tribunale di primo grado che la corte di appello avevano respinto tali richieste. Nel caso in esame, il ricorrente aveva contestato la nullità del tasso di leasing, affermando che fosse stato determinato in relazione al tasso Euribor, il quale, secondo la Commissione Antitrust Europea, risultava manipolato da un gruppo di istituti di credito in violazione delle norme del Trattato CE. Questa ordinanza della Cassazione – precisa Lepore – indipendentemente dalla partecipazione diretta dell’istituto di credito all’accordo illecito, è necessario ricalcolare gli interessi nel periodo coinvolto nella manipolazione. Pertanto, tutti i prodotti bancari con tassi legati all’Euribor nel periodo settembre 2005 – maggio 2008 hanno diritto a un risarcimento. Ciò comporta l’annullamento di tutti gli interessi precedentemente versati, con un successivo ricalcolo basato sul tasso legale di riferimento”.

Gaetano Biallo nominato Direttore Generale dell’AIL

Gaetano Biallo nominato Direttore Generale dell’AILRoma, 15 feb. (askanews) – L’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma annuncia la nomina di Gaetano Biallo a nuovo Direttore Generale. Nato a Bari, Biallo vanta una formazione giuridica sfociata, dopo la laurea, in un’esperienza professionale durata cinque anni per una delle più importanti società di consulenza al mondo dove si è occupato di tematiche ambientali. Successivamente ha prestato la sua attività per un Concessionario dello Stato impegnato nel settore del gioco legale nel cui ambito opera principalmente nell’area delle Relazioni Istituzionali per oltre vent’anni anni. Dal 2020 al 2022 assume l’incarico di Amministratore Delegato di una società di servizi controllata da Confesercenti e, di recente, prima di arrivare in AIL ha intrapreso un percorso di consulenza nell’ambito di operazioni di M&A, ha acquisito una specializzazione in management degli eventi sostenibili ed assunto l’incarico di Direttore Sviluppo Business e Relazioni Istituzionali per il più importante evento in Italia nel settore della Football Industry.


In qualità di Direttore Generale di AIL, Biallo si occuperà dell’attuazione dei piani e dell’indirizzo degli Organi dell’Associazione, della programmazione e gestione economico-finanziaria e della promozione di accordi e collaborazioni con Enti di livello istituzionale comunitario, nazionale e locale, nonché con aziende private e commerciali, del supporto per la definizione e l’attuazione degli obiettivi strategici pluriennali e operativi annuali dell’Organizzazione. “É con grande soddisfazione ed entusiasmo che intraprendo questo nuovo significativo cammino insieme ad AIL, punto di riferimento nazionale nella lotta contro i tumori del sangue – dichiara Gaetano Biallo, nuovo Direttore Generale dell’Ente – e ringrazio tutta l’Associazione per il caloroso benvenuto e per la grande dedizione profusa ogni giorno al fianco dei pazienti ematologici e delle loro famiglie. La carica che ricopro chiama ad un’importante responsabilità che assumo con impegno affinché AIL possa continuare nella sua missione e fornire risposte sempre più adeguate ai bisogni specifici delle persone di cui si prende cura.”


Al neoeletto Direttore Generale spetterà, inoltre, il compito di mantenere i contatti con le sezioni AIL presenti sul territorio in modo da sostenerle nella gestione dei rapporti con la sede nazionale e di affiancare il Presidente nei rapporti con le organizzazioni pubbliche e private di donatori e di Ricerca Scientifica, con gli organi di stampa, con le società scientifiche e farmaceutiche, con le associazioni di volontariato e con le Amministrazioni dello Stato.

Sorpasso tedesco: il Giappone non è più la terza economia del mondo

Sorpasso tedesco: il Giappone non è più la terza economia del mondoRoma, 15 feb. (askanews) – Il prodotto interno lordo del Giappone nel periodo ottobre-dicembre si è ridotto per il secondo trimestre consecutivo, confermando che l’economia nipponica nel 2023 è scivolata dietro alla Germania, diventando la quarta più grande del mondo, nonostante anche il paese europeo sia in recessione e il Giappone sull’intero anno vanti una crescita dell’1,9%.


Il Giappone – secondo i dati preliminari diffusi dal governo di Tokyo – ha registrato una contrazione del Pil pari allo 0,4% nel trimestre ottobre-dicembre rispetto ai tre mesi precedenti, dopo un calo rivisto del 3,3% nel periodo luglio-settembre. Secondo l’Ufficio di Gabinetto, il Pil nominale del Giappone nel 2023 è stato pari a 4.210,6 miliardi di dollari – al tasso di cambio medio – mentre quello della germania è stato di 4.456,1 miliardi di dollari.


L’economia del Giappone diventò la seconda più grande al mondo nel 1968, per poi essere superata dalla Cina nel 2010. Da allora era rimasta sistematicamente al terzo posto, per poi essere superata da quella tedesca nel 2023. In questa classifica, tuttavia, ha un impatto importante il fatto che la valuta giapponese – lo yen – si sia fortemente deprezzato rispetto al dollaro, mentre l’euro – la valuta unica europea – sia stabile nei confronti del biglietto verde. Questo fa sì che la crescita nominale del Pil tedesco sia stata più alta.


L’altro grande fattore dell’arretramento economico giapponese è l’incertezza degli ultimi anni, a partire dalla crisi pandemica e continuata con la conflittualità geopolitca con la crescita dei prezzi e la perdita di potere di spesa, che ha portato le famiglie a consumare e investire poco e ha invece incentivato il risparmio. Durante il quarto trimestre 2023, i consumi privati sono calati dello 0,9% su base annua e gli investimenti aziendali sono dello 0,3%. Le esportazioni sono aumentate dell’11%, mentre le importazioni sono aumentate del 7,0%.


Secondo l’Ufficio di Gabinetto, il tasso di risparmio, che era di circa il 3% nel 2019 prima del COVID-19, è cresciuto fino a quasi l’11% nel 2020. Da allora, i consumi non si sono ripresi come previsto e l’inflazione ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie. Per questo il governo ha chiesto che nello “shunto” (trattative primaverili tra le parti sociali, ndr.) i datori di lavori aprano le corde della borsa per dare aumenti senza precedenti ai loro dipendenti in maniera da rilanciare i consumi. E anche la banca centrale (BoJ) attende l’esito di queste trattative per porre termine alla politica di tassi d’interesse negativi che continua da decenni in ottica anti-deflazionistica. Il governo in questo senso non sembra pessimista. Il capo di di gabinetto Yoshimasa Hayashi – che fa da portavoce dell’esecutivo – ha detto in una conferenza stampa: “È necessario prestare attenzione al fatto che il Pil in dollari Usa è fortemente influenzato dall’andamento dei prezzi e dei tassi di cambio, ma dopo il crollo della ‘bubble economy’ (la bolla economica degli anni ’80), le aziende hanno calato i loro investimenti, con conseguente stagnazione dei consumi e dinamica debole dei prezzi “. Tuttavia, ha continuato, “si sono – ha continuato – segnali positivi come l’aumento dei salari, l’investimento di capitali e la crescita del mercato azionario ai livelli più elevati degli ultimi 30 anni. E’ importante accelerare ulteriormente questa tendenza per realizzare un ciclo virtuoso di crescita economica e crescita del reddito. Creeremo sicuramente una situazione in cui la crescita del reddito supera l’aumento dei prezzi e ciò porterà a una nuova espansione dei consumi”.

Università, il test per l’accesso a Medicina il 28 maggio e il 30 luglio

Università, il test per l’accesso a Medicina il 28 maggio e il 30 luglioRoma, 15 feb. (askanews) – A quanto si apprende, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha stabilito le date per il test 2024 per l’accesso a Medicina: si svolgerà il 28 maggio e il 30 luglio. Il relativo decreto non è comunque ancora stato firmato dal ministro Bernini. Sarà un test uguale per tutti e il sistema, come già annunciato da Bernini, sarà modificato rispetto al passato, con quesiti pescati da una banca dati “aperta e pubblica”.


Il MUR ha anche allo studio una soluzione per la tutela dei “quartini”, gli studenti del quarto anno delle Superiori, tenendo presente le ultime sentenze del Tar in merito.

Conferenza di Monaco domani al via, focus su guerre a Gaza e in Ucraina

Conferenza di Monaco domani al via, focus su guerre a Gaza e in UcrainaMonaco di Baviera, 15 feb. (askanews) – La guerra nella Striscia di Gaza, le tensioni per gli attacchi Houthi al traffico commerciale sul Mar Rosso, l’invasione russa dell’Ucraina, i conflitti nel Corno d’Africa, la possibilità di uno scontro armato tra Cina e Taiwan nell’Indo-Pacifico, i rischi legati all’immigrazione e al terrorismo islamico, la gestione dell’Intelligenza artificiale (IA). In altre parole, le gravi preoccupazioni per un mondo che nel 2024 sarà sempre più ‘caratterizzato da un aumento delle tensioni geopolitiche e dell’incertezza economica’. Questi i principali temi della Conferenza sulla sicurezza di Monaco (Msc), che quest’anno celebra la sua 60esima edizione. Circa 60 di capi di Stato e di governo, oltre 100 ministri, centinaia di esperti di diplomazia, difesa e sicurezza, rappresentanti di organizzazioni internazionali e alleanze transnazionali, si riuniranno in Baviera, da domani al 18 febbraio, per un dibattito le cui linee generali sono state anticipate dalla pubblicazione dell’annuale Report della Msc. Il tentativo è quello di trovare un difficile equilibrio tra due specifiche esigenze: ‘prepararsi per un ambiente geopolitico molto più competitivo’, in cui l’obiettivo di successi parziali e a breve termine ha preso il sopravvento su programmi e ambizioni statali a lunga scadenza, e ‘il rilancio di un tipo di cooperazione più inclusiva’, senza la quale molto ‘difficilmente’ potranno verificarsi le condizioni per la ‘crescita’ e ‘la soluzione ai pressanti problemi globali’ di oggi e del prossimo futuro.


La conferenza sarà aperta dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. A fare gli onori di casa ci saranno il cancelliere Olaf Scholz e la ministra degli Esteri Annalena Baerbock. Il presidente di Msc, Christoph Heusgen, ha annunciato che il Sud del mondo avrà una maggiore rappresentanza rispetto agli anni scorsi, con più partecipanti provenienti da Asia, America Latina e Africa. Gli Stati Uniti saranno rappresentati dalla vicepresidente Kamala Harris, dal segretario di Stato Antony Blinken e dal segretario alla Sicurezza nazionale Alejandro Mayorkas. Per la Cina ci sarà il capo della diplomazia Wang Yi. Attesi, tra gli altri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente israeliano Isaac Herzog, il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh, il premier libanese Najb Mikati, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Per, l’Italia il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che durante la sua permanenza in Germania firmerà una serie di accordi, che coinvolgono anche la Bers, sul sostegno al settore energetico ucraino. Non invitate Russia e Iran. Venerdì, il programma principale inizierà con un focus sulle sfide della sicurezza globale, compreso il futuro della governance mondiale e del multilateralismo, la resilienza democratica, la sicurezza climatica, la sicurezza nucleare, la migrazione e il futuro dell’intelligenza artificiale. Sabato le discussioni si concentreranno sullo stato dell’ordine internazionale, nonché sui conflitti e le crisi regionali, dall’Ucraina al Sudan e al Medio Oriente. Al mattino, a margine dei lavori, Tajani presiederà una riunione dei ministri degli Esteri del G7, la prima della presidenza italiana del Gruppo. Ai colloqui, secondo quanto appreso da askanews, sarà presente in qualità di ospite anche il capo della diplomazia di Kiev, Dmytro Kuleba. Domenica la conferenza si concluderà con un dibattito sul ruolo dell’Europa nel mondo e sulle sue relazioni con i partner.


L’aggressione russa all’Ucraina sarà tra i principali temi dibattuti in sala e dietro le quinte. Nel 2007, proprio da Monaco, Putin annunciò di fatto lo strappo con l’Occidente. Ora, Mosca ‘ha minato tutte le visioni di un ordine di sicurezza cooperativo per il prossimo futuro’, si legge sul Report di Msc. Ma secondo Heusgen, il calcolo di Putin secondo cui i paesi occidentali ridurranno lentamente e inesorabilmente il loro sostegno a Kiev non farà quadrare i conti del Cremlino. E non si tratta solo di una convinzione del presidente della Conferenza. Sarà lo stesso Stoltenberg a chiarirlo senza lasciare spazio a dubbi di sorta. La Nato continuerà a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario, con risorse ed equipaggiamenti militari, è il messaggio che lancerà da Monaco il leader dell’Alleanza. Un impegno assicurato a dispetto delle recenti dichiarazioni di Donald Trump, che hanno sollevato una diffusa indignazione. L’ex presidente americano ha minacciato, se rieletto, di non sostenere più gli alleati europei della Nato che non destineranno alla spesa per la Difesa almeno il 2% del Pil, in caso di attacco da parte della Russia. Affermazioni condannate con forza dalla stessa Nato, che ha replicato rafforzando i ranghi: già 18 Paesi hanno raggiunto o superato la soglia del 2%, ha annunciato il segretario Stoltenberg. A ciò di aggiungono anche le ampie preoccupazioni sulla capacità degli Stati Uniti di continuare a fornire miliardi di dollari in assistenza alla difesa dell’Ucraina. I finanziamenti aggiuntivi americani per Kiev sono bloccati al Congresso, dove i repubblicani della Camera si sono schierati con Trump, che si oppone agli aiuti militari. E toccherà alla vicepresidente Harris e al capo della diplomazia Blinken rassicurare gli alleati: a Monaco, ha fatto sapere la Casa Bianca, il messaggio sarà univoco ed entrambi confermeranno che Washington resterà saldamente ancorata alla Nato e alla difesa dell’Ucraina dall’aggressione russa. Una posizione che – ribadirà Tajani – è anche quella italiana. Il nostro Paese, con la guida del G7, esplorerà ogni via possibile per una soluzione politica e diplomatica del conflitto, fino a giungere a ‘una pace giusta’ tra Kiev e Mosca.


Al centro delle discussioni di sabato ci sarà naturalmente anche la guerra a Gaza. Hamas – si legge sul Report di Msc – ‘ha causato immense sofferenze in Israele’, ma la risposta dello Stato ebraico ha fatto ‘precipitare Gaza nella disperazione’. Il numero di vittime civili nell’enclave palestinese ha raggiunto livelli inaccettabili e le distruzioni causate dalle operazioni aeree e terrestri israeliane hanno determinato una vera e propria catastrofe umanitaria. Diversi paesi hanno definito sproporzionata la risposta di Israele agli attacchi del 7 ottobre e hanno lanciato numerosi appelli alla moderazione. Il ministro Tajani ne discuterà, a margine della Conferenza, con gli omologhi del G7. E non solo. Il titolare della Farnesina, infatti, ha in agenda una serie di colloqui anche con alcuni ministri dei Paesi del Mediterraneo allargato, con cui affronterà anche il tema del controllo dei flussi migratori. Durante la conferenza e in occasione delle riunioni a margine, il ministro confermerà inoltre la decisione di incrementare il contributo italiano di assistenza alla popolazione civile palestinese di altri 10 milioni di euro, nonché la disponibilità a partecipare alle attività di sminamento dell’enclave, una volta raggiunto un accordo di cessate il fuoco duraturo e sostenibile. Al centro dei colloqui nella città della Baviera ci saranno infine altri due temi caldi: le tensioni nell’Indo-Pacifico, dove molti osservatori temono un’escalation di violenza, e il controllo e la gestione dell’Intelligenza artificiale. Su entrambi questi dossier, un occhio di riguardo sarà rivolto alla Cina. La crescente militarizzazione della periferia marittima cinese sta già facendo temere che Pechino stia cercando di convertire l’Asia orientale in una sua sfera di influenza esclusiva. Di conseguenza, molti Stati della regione stanno cercando legami di sicurezza più stretti con gli Stati Uniti, tentando di ridurre al contempo la loro dipendenza economica dal gigante asiatico. Che, da parte sua, sta giocando la sua partita con Washington anche per il dominio della sfera dell’IA e dei microchip. Una sfida, è l’allarme lanciato dal Report della Msc, che rischia di ‘frammentare il settore tecnologico’, determinare importanti ‘perdite di welfare’ e trasformare il progresso tecnologico, ‘un tempo motore di una globalizzazione reciprocamente vantaggiosa’ in ‘una corsa per il dominio geopolitico’.


Anche quest’anno, durante i tre giorni di conferenza, in città sono state annunciate alcune manifestazioni di dissenso, con raduni previsti a Stachus, Konigsplatz, Odeonsplatz e Marienplatz. Le autorità hanno stabilito una zona di sicurezza allargata intorno alla sede dei lavori. Saranno in vigore alcune limitazioni al traffico e al parcheggio e lo spazio aereo sopra la città entro un raggio di 5,5 km attorno alla Sedlinger-Tor-Platz sarà chiuso al traffico aereo, compresi i droni, dalle 7 del mattino alle 19. L’apparato di sicurezza prevede il dispiegamento di ameno 5.000 agenti aggiuntivi, allo scopo di proteggere alcuni siti ritenuti sensibili, come stazioni ferroviarie e fermate di mezzi pubblici. Rafforzati i controlli anche all’aeroporto internazionale di Monaco. (di Corrado Accaputo)

Neurologi Sin ad agricoltori: uso pesticidi sia responsabile

Neurologi Sin ad agricoltori: uso pesticidi sia responsabileRoma, 15 feb. (askanews) – La Presidenza della Società Italiana di Neurologia appoggia i principi di una transizione ecologica sostenibile per un corretto recupero della sostenibilità e della biodiversità che hanno spinto gli agricoltori di tutta Italia e di mezza Europa a salire sui trattori per manifestare le loro necessità di lavoro. Il Presidente della SIN, Alessandro Padovani, lancia però un monito agli agricoltori per un oculato utilizzo delle innovazioni messe a disposizione dal Green Deal, prime fra tutte quelle su un uso responsabile dei pesticidi affinché essi non siano impiegati in maniera indiscriminata e acritica, per garantire un normale sviluppo del sistema nervoso cerebrale nei bambini senza aumentare il rischio di malattie neurologiche negli adulti e negli anziani.


Nel 2022 – ricorda la società scientifica in una nota – è stato messo a punto il SUR, acronimo di «Sustainable use regulation of Plant Protection Products» cioè un regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi per un dimezzamento del loro impiego nell’Unione entro il 2030. I pesticidi chimici sono fra le principali fonti di inquinamento dell’acqua e del suolo, dell’aumento della resistenza ai parassiti, nonché di varie malattie croniche dell’uomo, dai tumori alla malattia di Parkinson. Secondo il rapporto WWF 22 ‘Pesticidi: una pandemia silenziosa’ l’Italia risultava il sesto Paese al mondo per il loro utilizzo con quasi 400 diverse sostanze per un totale di 114mila tonnellate all’anno. . L’anno scorso l’Italia e altri 9 Paesi (Bulgaria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Rep. Ceca, Slovacchia e Ungheria) hanno costituito un Comitato per chiedere una riduzione delle restrizioni SUR della UE. Non essendo però mai stata raggiunta una maggioranza né a favore né contro l’abrogazione del SUR, in base al regolamento che obbliga la UE all’esecuzione in assenza una maggioranza fra Stati membri, il 28 novembre 2023 la norma è stata rinnovata per altri 10 anni, cioè fino al 2033. Era quindi in vigore quando a gennaio la presidente Ursula Von Der Leyen ha annunciato di abrogare il regolamento SUR sui pesticidi. Fra questi – spiegano ancora gli esperti – ce n’è però uno che ha sempre destato polemiche da parte degli scienziati e delle associazioni ambientaliste: il glifosato. Il Ministero della Salute italiano ne aveva già revocata l’autorizzazione dal 22 febbraio 2017, ma la recente dichiarazione d’intenti della Von Der Leyen rischia di creare nuove confusioni e polemiche. Pochi giorni fa 6 ONG e cioè la PAN Europe, la ClientEarth (UE), la Générations Futures (Francia), la GLOBAL 2000 (Austria), la PAN Germania e la PAN Paesi Bassi, hanno proposto un ufficiale ricorso legale contro la decisione di riapprovare l’uso anche di questo pesticida, passato a loro giudizio attraverso le maglie troppo larghe di un miope sistema burocratico di valutazione interna della Commissione Europea che va rinnovato perché non al passo coi tempi e con i dati della letteratura scientifica che indicano come il glifosato sia implicato nella patogenesi di malattie neurodegenerative come quella di Alzheimer. Per quanto riguarda, poi, i liposaccaridi, l’ultimo studio – sottolinea la nota Sin – è stato appena pubblicato su Neural Regeneration Research dai ricercatori della Washington University School of Medicine di Saint Louis che hanno evidenziato l’azione proinfiammatoria diretta e/o indiretta di tale sostanza. E su modello murino un’azione diretta con inibizione del potenziamento della traccia mnesica a lungo termine, simile a quella che si verifica con esposizione cronica a lipopolisaccaridi. L’azione indiretta attiva una cascata pro-infiammatoria determinando al contempo una situazione simile a quella che si verifica nel diabete, patologia notoriamente connessa allo sviluppo a lungo termine di alterazioni della cognitività. “Altri dati confermerebbero l’azione pro-infiammatoria dei glifosati a supporto del rischio che un utilizzo indiscriminato e irresponsabile dei pesticidi che – afferma Alessandro Padovani – potrebbero incrementare il rischio di sviluppare non solo patologie neoplastiche e cerebrovascolari, ma soprattutto malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, il Parkinson e la Sclerosi Laterale Amiotrofica”.