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JPMorgan-Chase, cambio nella leadership per preparare post Dimon

JPMorgan-Chase, cambio nella leadership per preparare post DimonNew York, 26 gen. (askanews) – La più grande banca degli Stati Uniti, JPMorgan Chase ha cambiato o ampliato i ruoli di diversi dirigenti considerati favoriti per succedere al CEO Jamie Dimon. Jennifer Piepszak, co-responsabile della gigantesca banca di consumo di JPMorgan, diventerà ora co-responsabile della banca commerciale e di investimento dell’azienda insieme a Troy Rohrbaugh, un leader veterano delle operazioni commerciali della banca. Jennifer Piepszak è considerata un potenziale successore di Jamie Dimon.

Marianne Lake, passerà da co-responsabile del settore consumer banking a amministratore unico. Intanto Daniel Pinto, che è il braccio destro di Dimon come presidente e direttore operativo, sta rinunciando al controllo quotidiano della banca aziendale e di investimento. Dimon ha detto che lui e Pinto continueranno a “gestire congiuntamente la nostra azienda”. Dimon, che ha 67 anni e guida la banca dal 2005, ha detto che gli restano ancora altri anni prima di andare in pensione. Nel 2021 gli è stato concesso un bonus del valore di circa 50 milioni di dollari a condizione che rimanesse in banca fino al 2026.

JPMorgan avrà ora tre linee di business invece di quattro: la nuova banca commerciale e di investimento; il settore bancario dei consumatori e della comunità e la gestione patrimoniale

Strage Sinnai, assolto e in libertà Beniamino Zuncheddu

Strage Sinnai, assolto e in libertà Beniamino ZunchedduRoma, 26 gen. (askanews) – Revocata la condanna nei confronti di Beniamino Zuncheddu, il pastore sardo all’ergastolo per la strage del Sinnai, avvenuta nel gennaio 1991 e in cui persero la vita tre persone. I giudici della IV sezione della corte d’appello di Roma hanno assolto con formula piena, per non aver commesso il fatto, all’esito del processo di revisione. Così come aveva chiesto il procuratore generale, Francesco Piantoni, nel suo intervento. Zuncheddu, per oltre 32 anni in carcere, torna, con la sentenza di stasera, in libertà.

Italia-Africa, da domenica si alza il velo sul Piano Mattei

Italia-Africa, da domenica si alza il velo sul Piano MatteiRoma, 26 gen. (askanews) – La Conferenza Italia-Africa, in programma a Roma domenica 28 e lunedì 29 gennaio, è il primo appuntamento internazionale che si svolge in Italia dall’avvio della Presidenza del G7, elemento – secondo quanto si apprende – utile a sottolineare l’importanza che l’Italia dà al partenariato con le Nazioni del Continente africano. E’ la prima volta che la conferenza viene elevata a rango di vertice di capi di Stato e di Governo, visto che finora si è svolta sempre a livello ministeriale.

Il vertice inizierà a Roma la sera del 28 gennaio. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà al Quirinale i Capi delegazione. Il giorno seguente, il 29 gennaio, prenderanno il via i lavori, che saranno ospitati a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. La scelta del coinvolgimento delle più alte Istituzioni italiane – sempre secondo quanto si apprende – è segno dell’importanza che si attribuisce all’evento. In particolare, la scelta del Senato sottolineerebbe la centralità del Parlamento, anche nella definizione del Piano Mattei per l’Africa. Alla Conferenza è prevista un’ampia partecipazione, con oltre 25 Capi di Stato e di governo delle Nazioni africane, l’Unione Africana, oltre ai vertici dell’Unione europea (ci saranno tutti e tre i Presidenti delle Istituzioni Ue). La presenza dei massimi rappresentanti delle Istituzioni Ue è un segnale importante del sostegno dell’Unione europea al percorso tracciato dall’Italia.

Parteciperanno inoltre le principali Organizzazioni Internazionali, a partire dall’Onu, le istituzioni finanziarie internazionali, con in testa il Fondo Monetario Internazionale e le Banche Multilaterali di Sviluppo. Il vertice sarà l’occasione per la presentazione dei principi generali del Piano Mattei, al quale il Governo Meloni sta lavorando fin dal suo insediamento con il coinvolgimento di tutti i Ministeri. Punto qualificante del Piano è la metodologia, ispirata a un approccio ‘globale’ e ‘non-predatorio’, mirato a fornire risposte alle esigenze rappresentate dal Continente africano, riconoscendo la centralità della condivisione dello sviluppo socioeconomico sostenibile e delle responsabilità per la stabilità e la sicurezza quale fondamento di rapporti duraturi di reciproco beneficio tra l’Africa e l’Europa.

In una prima fase il Piano Mattei si concentrerà in progetti pilota e in una seconda fase si estenderà ad altre Nazioni del Continente. Le direttrici di intervento saranno istruzione/formazione; sanità; acqua e igiene; agricoltura; energia; infrastrutture. In questo lavoro sarà centrale la condivisione e la collaborazione con gli Stati africani, sia nelle fasi di elaborazione, sia nella fase di definizione e attuazione dei progetti che compongono il Piano. I progetti del Piano saranno concentrati su aree ritenute particolarmente importanti per lo sviluppo delle zone interessate. La condivisione sarà utile al fine di individuare iniziative che possano generare ritorni economici e sociali destinati a rimanere sul territorio e costituire una leva stabile di risorse per successive espansioni e quindi il vertice Italia-Africa sarà fondamentale per raccogliere contributi, spunti e proposte concrete dei partner africani.

In un momento successivo, a febbraio, si svolgerà la prima Cabina di Regia prevista dal decreto che istituisce la governance del Piano Mattei, che è stato convertito dal Parlamento, e allo stesso tempo inizieranno le missioni della Struttura del Piano Mattei in Africa. Il governo – spiegano fonti italiane – punta a coinvolgere nel Piano tutto il Sistema Italia, a partire dalle realtà che a vario titolo si occupano e si stanno occupando di Africa (vale a dire tutto il sistema delle aziende partecipate dallo Stato). L’Esecutivo intende rendere pienamente partecipi di questo processo anche le Nazioni Unite, l’Ue, le istituzioni finanziarie internazionali e le banche multilaterali di sviluppo. Nei vari incontri che ha avuto, la presidente del Consiglio Meloni avrebbe già riscontrato l’interesse di molti Stati partner dell’Italia a contribuire e a sostenere progetti comuni. Per il governo si tratta di un lavoro importante, da portare avanti con determinazione perché considerato una sfida che non interessa solo l’Italia ma l’intera Europa e tutta la comunità internazionale.

Sport e inclusione, “Lo Spirito di Stella” arriva a Miami

Sport e inclusione, “Lo Spirito di Stella” arriva a MiamiMilano, 26 gen. (askanews) – Prosegue il tour mondiale de “Lo Spirito di Stella”, che mercoledì 31 gennaio approderà a Miami, dove sarà accolto dal Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti e dal Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, insieme alle altre autorità omologhe americane, che visiteranno il catamarano. Sarà presente, inoltre, il velista italiano Andrea Stella, fondatore della Onlus “Lo Spirito di Stella”.

L’iniziativa si svolge nell’ambito del Progetto “WoW” – Wheels on Waves – Around The World 2023-2025: il Giro del mondo a bordo del catamarano, completamente accessibile, lungo ben 18 metri, rivolta a un selezionato pubblico di militari e civili con disabilità che hanno riportato lesioni permanenti nell’assolvimento del servizio, i quali, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, cognitive o sensoriali, avranno la possibilità di vivere una meravigliosa ed unica esperienza di mare e di vela! All’evento, tra gli altri, prenderanno parte: Michele Mistò, Console Generale d’Italia a Miami; il Generale Maurizio Cantiello, Addetto per la Difesa Italiana a Washington; tutte le associazioni di veterani degli Stati Uniti (DAV Disabled American Veterans, U.S. Department of Veterans Affairs (VA), Veteran Coalition International (VCI), Navy League of the United States, U.S. Marine Corps Association, Marine Corps Wounded Warrior Regiment, Presidente Marina Shake-A-Leg); l’associazione “Lo Spirito di Stella”, l’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia) e autorità civili e militari statunitensi. Presenti inoltre le aziende e le ditte italiane che operano a Miami.

“Sono molto contento per questo progetto, personalmente è la realizzazione di un grande sogno. La prima volta che ho attraversato l’oceano era il 2004 e, con il mio viaggio back to USA, tornavo là dove la mia vita era radicalmente cambiata. Oggi, 20 anni dopo, ritorno alle origini e rivivo emozioni indescrivibili”. È quanto dichiara, Andrea Stella, fondatore della Onlus “Lo Spirito di Stella”. “All’arrivo saremo accolti, tra gli altri, dall’associazione Shake-A-Leg, una realtà che ho avuto modo di conoscere e che in questi anni ha attivato con la Onlus sinergie e collaborazioni, basate sul fatto di essere reciprocamente ispiratrici nella campagna di abbattimento delle barriere di tutti i tipi. Questa nuova avventura è per me motivo di grande soddisfazione e orgoglio, anche e soprattutto per il fatto che in questo progetto abbiamo una collaborazione determinante con il Ministero della Difesa, che con noi condivide tutti gli ideali di inclusione e l’alto valore morale e sociale dell’evento”. “Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha fortemente voluto questo progetto, che è al tempo stesso un’avventura straordinaria e una sfida lanciata da parte di persone che amano il mare e la vita, e superare i limiti. Un’impresa nautica unica nel suo genere che la Difesa sostiene con convinzione perché crede fermamente nei principi dell’inclusione e dell’accessibilità, valori da condividere e difendere sempre” ha dichiarato il Sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, che ha aggiunto: “Mi piace sottolineare che atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD), insieme agli omologhi di tante altre nazioni, parteciperanno al progetto alternandosi a bordo del catamarano. È una straordinaria testimonianza della policy adottata dalla Difesa di non lasciare mai indietro nessuno e mettere la persona al centro”.

“E’ per me un onore e una grande emozione rappresentare lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate in questa iniziativa che merita di essere sostenuta con tutti gli sforzi possibili, non solo per i valori che rappresenta, ma anche per il messaggio che vuole lanciare: ‘Non lasciare mai indietro nessuno’. Per noi militari questo è un vero imperativo morale, in nome dello spirito di appartenenza e di inclusione che ci lega, soprattutto verso quanti di noi, operando al servizio della Patria, hanno sofferto lesioni e traumi fisici invalidanti. Penso che “Wheels on Waves” sia un progetto straordinario, un vero e proprio esempio di come l’impegno, la forza d’animo e la resilienza possano portare a superare ogni ostacolo e ad abbattere ogni barriera” ha dichiarato il Sottocapo di stato Maggiore della Difesa Generale Carmine Masiello. “Lo Spirito di Stella” è stato progettato per garantire inclusione e accessibilità alle persone con disabilità. In particolare, le Forze Armate italiane partecipano all’iniziativa con gli atleti appartenenti al Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD), consentendo loro di vivere un’esperienza di mare e di vela unica nel suo genere.

Letta ai 30 anni Fi porta “sostegno” figli Cav e ‘benedice’ Tajani

Letta ai 30 anni Fi porta “sostegno” figli Cav e ‘benedice’ TajaniRoma, 26 gen. (askanews) – Da quel 12 giugno, in cui è morto il padre e fondatore, il registro è sempre lo stesso: mostrarsi grati ma non nostalgici, fieri del passato ma con la capacità di guardare avanti. Ed è un po il concetto ripreso nel titolo scelto per questo trentennale della discesa in campo di Silvio Berlusconi che Forza Italia ha celebrato al salone delle Fontane dell’Eur: “Le radici del futuro”. Una formula che tenta di scongiurare l’horror vacui seguito alla morte del Cavaliere, esorcizzare il rischio di scomparire che in tanti hanno profetizzato, preparare la decisiva sfida delle elezioni Europee, unica e vera cartina di tornasole dello stato di salute del partito.

A fare davvero la differenza dalle altre manifestazioni organizzate negli ultimi mesi, compreso il Berlusconi day tenuto a Paestum nel giorno del compleanno dell’ex premier, è l’intervento di Gianni Letta. L’uomo che più di tutti in vita è stato vicino al leader, gran consigliori, braccio destro, tra i pochi a poterlo contraddire e ad essere ciononostante ascoltato. Parole attesissime le sue, tanto più che si tratta del suo primo intervento pubblico a un evento di Forza Italia, partito del quale, peraltro, non ha mai preso la tessera. Ma ancor di più perché nessuno come lui in questo momento rappresenta l’anello di congiunzione tra la famiglia del Cavaliere e la sua creatura politica. E il discorso che Letta pronuncia non è solo una dichiarazione di affetto verso Berlusconi, ma anche una sorta di benedizione – per interposta famiglia – di Tajani come segretario, ruolo che ha assunto subito dopo la morte del Cavaliere e che il congresso del 23 e 24 febbraio confermerà.

Per il vicepremier è una mano tesa sulla testa molto significativa, anche perché l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio parla di “sostegno” dei figli “in continuità” con il padre. Non vuol dire che arriveranno altri soldi, il partito deve tenersi in piedi da solo hanno fatto sapere, ma non verrà mai rivendicato quel credito di 100 milioni ereditato. E vuol dire anche che, almeno per ora, vengono messe a tacere le voci di una insoddisfazione dell’attività svolta al governo e di una conseguente ipotesi di impegno in politica del secondogenito. “Quando Silvio il 12 giugno è scomparso, Antonio Tajani era il numero due. E una delle ultime dichiarazioni che ha reso la stampa dal San Raffaele fu quella per dire ‘in tanti anni che ho avuto vicino a me l’amico Tajani, non ha mai sbagliato una dichiarazione o un intervento. Può continuare così’. Questo è il messaggio che la famiglia vi manda per mio mezzo”, dice Letta. Tajani, inquadrato in platea, incassa visibilmente emozionato e contento. Ma preferisce rispondere con un pizzico di falsa modestia. “Non esiste l’erede di Silvio Berlusconi, non esiste il presidente di Forza Italia perché ce n’è stato e ce ne sarà uno soltanto. Ma ci sono gli eredi di Silvio Berlusconi che siete voi, che sono i milioni di italiani che votano Fi, i militanti”. La sfida per le Europee è lanciata e il segretario non vuole giocarla al ribasso. “La vittoria si avvicina, io sono convinto che l’obiettivo del 10% alle prossime Europee è assolutamente raggiungibile. Dipende soltanto da noi. Qualcuno non si accorgerà che stiamo arrivando, ma è così”, afferma.

Sanremo, sul palco dell’Ariston omaggio a 70 anni di Romagna mia

Sanremo, sul palco dell’Ariston omaggio a 70 anni di Romagna miaRoma, 26 gen. (askanews) – “Festeggeremo i 70 anni di ‘Romagna mia’ e trasformeremo l’Ariston nella più grande balera d’Italia. Ci sarà tanta festa e tanta allegria”. Con queste parole Amadeus annuncia l’esibizione dell’orchestra di 15 musicisti e 10 ballerini che rappresenta la GEN Z del liscio e che eseguirà l’inno della Romagna.

Mercoledì 7 febbraio, infatti, salirà sul palco del Teatro Ariston la Nuova Orchestra Santa Balera, formata da musicisti della Generazione Z del Liscio, per celebrare i 70 anni di Romagna Mia. È Una produzione MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti in collaborazione con Regione Emilia Romagna per la Campagna Verso il Liscio Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Romagna Mia è il brano di Secondo Casadei pubblicato nel 1954 che è diventato popolare nel mondo diventando un inno di condivisione e che festeggia quest’anno i 70 anni.

La campagna per l’Unesco è stata lanciata dal MEI e dalla Regione Emilia Romagna nei mesi scorsi, insieme ad altri artisti quali Renzo Arbore, Morgan, Iva Zanicchi e molti altri operatori del settore, musicisti, istituzioni, sindaci. La terza generazione di questo ballo popolare è un’orchestra composta da tutti i giovani: 15 musicisti e 10 ballerini, proprio perché i giovani in Emilia Romagna e in Italia si stanno appropriando del liscio e del folk come espressione di musica libera e indipendente in cui si può contemporaneamente recuperare la tradizione con un occhio alla sperimentazione e all’innovazione, senza omologarsi ai suoni commerciali attuali.

“Si tratta di un grande riconoscimento per tutto il movimento del folk italiano e per il liscio e la Romagna – commenta Giordano Sangiorgi, patron del MEI e promotore dell’iniziativa -. Il MEI – Meeting Degli Indipendenti porta al Festival di Sanremo con la Regione Emilia-Romagna la nuova orchestra Santa Balera, formatasi dal circuito delle 10 balere insieme al circuito di Vai Liscio, coi giovani della scena indipendente ed emergente della Gen Z del Liscio per omaggiare i 70 anni di Romagna Mia, uno dei brani italiani più noti all’estero. L’obbiettivo è un rilancio del folk che è oggi, in un mercato omologato, un’oasi di musica libera per molti artisti della scena indipendente ed emergente italiana scoperti grazie al contest Il Liscio nella Rete del MEI che si tiene da dieci anni e esibitisi a festival e kermesse importanti come il MEI, la Notte del Liscio, Cara Forlì, Birichina, il Premio Arte Tamburini, dedicato alla prima cantante che incise Romagna Mia proprio nel 1954, e tanti altri festival ed eventi capaci di incrociare il liscio con le sensibilità rock, pop, elettronica, d’autore, world e jazz di tutti questi grandi giovani musicisti”.

Zamberletti, A.Fontana: uomo che ha contribuito a migliorare Paese

Zamberletti, A.Fontana: uomo che ha contribuito a migliorare PaeseMilano, 26 gen. (askanews) – L’accesso al Centro Polifunzionale di Emergenza (Cpe) di Vedano Olona (Varese) da oggi, quinto anniversario della sua scomparsa, è dedicato a Giuseppe Zamberletti. Al ‘papà’ della Protezione civile italiana, quindi, l’omaggio della sua terra come stabilito nella mozione approvata, il 30 ottobre 2023, in Consiglio provinciale. Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana; l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso; il prefetto, Salvatore Pasquariello; il presidente della Provincia, Marco Magrini; i sindaci Cristiano Citterio (Vedano Olona), Irene Bellifemine (Malnate) e Davide Galimberti (Varese) e don Giorgio Spada, cappellano della Polizia di Stato di Varese e Como.

“Giuseppe Zamberletti – ha detto il presidente Fontana – è uno dei figli più illustri di Varese e il padre fondatore della Protezione civile italiana la cui operatività e capacità è famosissima, anche a livello internazionale. È molto bello che ci si ritrovi per dedicargli la via d’accesso al Polo della Sicurezza dando corpo a un segno tangibile che rimarrà nel tempo. Rendiamo omaggio un uomo delle istituzioni che ha inciso in modo innovativo, con passione e dedizione, a migliorare il nostro Paese”. Il Polo per la Sicurezza è un centro strategico per la provincia di Varese. E proprio durante l’inaugurazione del 2013, Zamberletti disse che “quando è nata la Protezione civile abbiamo subito intuito e individuato le Province quali istituzioni di riferimento. E con il senno di poi devo dire che fu una giusta intuizione”. Il Cpe è sede della Polizia provinciale e della Protezione civile della Provincia di Varese ed è stato anche un centro tamponi per l’epidemia del Covid-19.

“A distanza di anni – ha chiosato Fontana – dobbiamo prendere queste parole come spunto di riflessione su che ruolo vogliamo e dobbiamo dare alle Province come ente di governo territoriale. In quest’occasione voglio lanciare una ‘sfida’: troviamoci qui tra un anno, a interventi sul Cpe conclusi, e dedichiamo a Peppino Zamberletti tutto, non solo la strada”. “L’intitolazione della via di accesso al Cpe al nostro Giuseppe Zamberletti – ha concluso Fontana – ricorda quali siano gli esempi da seguire. Solo così, con lo spirito concreto del fare torneremo ad avvicinare le persone alla politica, e doneremo degli esempi alle future generazioni. Esempi positivi, che con il lavoro e sacrificio hanno reso grande il nostro Paese”.

A Edith Bruck il premio speciale Nastri d’Argento documentari 2024

A Edith Bruck il premio speciale Nastri d’Argento documentari 2024Roma, 26 gen. (askanews) – Premio speciale dei Nastri d’Argento per i Documentari a Edith Bruck per il documentario “Edith”, eccezionale testimonianza sulla Shoah e sull’orrore dei campi di concentramento nei quali fu deportata, neanche adolescente, fino al 1945.

Il direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani lo ha annunciato, in occasione della Giornata della Memoria, anticipando le “cinquine” dei titoli finalisti e vincitori dei Nastri d’Argento per i Documentari 2024 che saranno premiati a Roma, lunedì 26 Febbraio al Cinema Barberini, partner di quest’edizione del Premio. “Edith”, nato da un’idea della sceneggiatrice Giovanna Boursier e dalla sua collaborazione con Edith Bruck, è firmato per la regia da Michele Mally e realizzato da 3D produzioni di Didi Gnocchi in collaborazione con La7 che lo ha trasmesso, esattamente un anno fa, in una puntata speciale di Atlantide, la trasmissione di Andrea Purgatori che i Giornalisti Cinematografici ricordano in quest’occasione con grande affetto.

“Inserirlo nella selezione ufficiale 2024 -sottolinea a nome del Direttivo Nazionale dei Giornalisti (SNGCI) Laura Delli Colli, Presidente – e annunciarne la premiazione proprio oggi, alla vigilia della Giornata della Memoria è una scelta che ne sottolinea il valore e ancora una volta riconosce a Edith Bruck il coraggio, la coerenza e la sua straordinaria capacità di continuare a raccontare il dramma che ha segnato tutta la sua vita perché nessuno dimentichi, ma soprattutto perché, come sostiene l’autrice, “bisogna raccontare oggi per ieri ma anche per oggi e per domani”. “Edith”, che ha avuto il Patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Fondazione Museo della Shoah, del Dicastero della Cultura e l’Educazione, e la collaborazione dell’Accademia d’Ungheria a Roma, è il ritratto di una donna speciale, che ha continuato a vivere e amare nonostante il dramma vissuto nei campi di sterminio: dal lager al grande amore per il poeta Nelo Risi, alla scrittura che le ha permesso di continuare a vivere. La vediamo, nelle prime immagini, mentre guarda il documentario ungherese, “A Látogatas” (in italiano “La visita”).

Sono immagini mai viste prima in Italia nelle quali proprio lei, tornata nel 1982 in Ungheria per rivedere i luoghi dov’è nata e dai quali fu deportata, torna a ricordare. Edith Bruck (pseudonimo di Edith Steinschreiber nata a Tiszabercel, in Ungheria e naturalizzata italiana), scrittrice, poetessa, traduttrice e testimone della Shoah è stata anche regista ma soprattutto, come sottolineava un anno fa ad Atlantide Andrea Purgatori, “è una donna speciale, piena di curiosità, amore e gentilezza nonostante le enormi fatiche del suo vivere”. La selezione ufficiale è firmata dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI): Laura Delli Colli (Presidente), Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi.

Lunedì 4 e martedì 5 Marzo, dopo la Premiazione del 26 Febbraio, una selezione dei film premiati sarà in programmazione nella rassegna dedicata ai Documentari premiati al Cinema Barberini di Roma, partner di quest’edizione dei Nastri d’Argento.

Vino, Cda Consorzio approva modifiche a Disciplinari Barolo e Barbaresco

Vino, Cda Consorzio approva modifiche a Disciplinari Barolo e BarbarescoMilano, 26 gen. (askanews) – Limitazione della zona di imbottigliamento, interscambiabilità e reciprocità tra le zone per la vinificazione e l’imbottigliamento, eliminazione del divieto di impiantare vigneti di Nebbiolo nei versanti collinari esposti al Nord, aggiunta delle menzioni comunali per la Denominazione Barbaresco, e la possibilità di utilizzo di formati superiori a 6 litri. Sono le proposte di modifica dei Disciplinari Barolo e Barbaresco approvate dal Cda del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, presentate nei giorni scorsi al mondo produttivo “per sentire le opinioni in merito e confrontarsi con le idee dei produttori”.

Lo ha reso noto lo stesso Consorzio, sottolineando che “su questi punti di modifica saranno solamente i produttori a prendere una decisione in merito, attraverso gli strumenti che la Legge dà disponibili, ovvero la raccolta firme con il 66% della superficie totale dei vigneti oggetto di dichiarazione produttiva e il 51% della produzione imbottigliata nell’ultimo biennio”. Per quanto riguarda la limitazione della zona di imbottigliamento per Barolo e Barbaresco si tratta per l’ente consortile della “misura più urgente, che si rende necessaria proprio per la salvaguardia delle Denominazioni da un punto di vista tecnico e commerciale”. “I Disciplinari essendo stati redatti negli anni Sessanta non ponevano infatti limitazioni all’imbottigliamento, come la stragrande maggioranza delle Denominazioni italiane, in quanto era impensabile all’epoca trasportare il vino a lunghe distanze, mentre ora tale possiblità è ipoteticamente consentita in tutto il mondo” ha spiegato il Consorzio precisando “che questa è l’unica misura caldeggiata, per la sua importanza con connotati di urgenza e necessità”.

La modifica dell’interscambiabilità e reciprocità tra le zone Barolo e Barbaresco per la vinificazione e imbottigliamento “qualora venisse approvata, consentirebbe di poter vinificare ed imbottigliare il Barolo nell’area di produzione del Barbaresco, e nell’area di produzione del Barolo di poter vinificare ed imbottigliare il Barbaresco, con l’esclusione dei territori siti nella parte sinistra del fiume Tanaro” ha evidenziato il Consorzio, sottolineando che “la zona di produzione delle uve rimane invariata per le due Denominazioni, come prevista dal 1966”. In merito alla terza importante modifica, la possibilità di impiantare vigneti di Nebbiolo atti a Barolo o Barbaresco nei versanti collinari esposti a Nord, il Consorzio ha puntualizzato che si tratta di una modifica pensata “in funzione delle condizioni climatiche che stiamo sperimentando e per fronteggiarne gli effetti, così da iniziare a ipotizzare soluzioni e adattamenti a problematiche che sono sotto l’occhio di tutti”. “Si precisa che la superficie vitata di Barolo e Barbaresco è attualmente contingentata da bandi che regolano l’iscrizione alla Denominazione e pertanto – ha rimarcato il Consorzio – l’eventuale eliminazione dell’esclusione del versante Nord non implicherà in nessun modo l’aumento di tale superficie, ma fornirà solamente una possibilità agronomica in più per i produttori”.

Di minore impatto, le ultime due modifiche al Disciplinare sottoposte ai produttori, la richiesta di introdurre le menzioni comunali per la Denominazione Barbaresco, così come già previsto per il Barolo, e la possibilità di utilizzo di formati fino a 18 litri non solo a scopo promozionale ma anche per la vendita.

Tesla, richiama 200.000 auto: problemi a telecamera retromarcia

Tesla, richiama 200.000 auto: problemi a telecamera retromarciaNew York, 26 gen. (askanews) – Tesla sta richiamando quasi 200.000 dei suoi veicoli elettrici per risolvere un problema software che potrebbe impedire il funzionamento delle telecamere che si attivano quando le auto sono in retromarcia.

Il richiamo include alcuni modelli Tesla S, X e Y del 2023 dotati di tecnologia di guida completamente autonoma. Secondo un rapporto pubblicato questa settimana dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), il problema con le telecamere è stato segnalato a fine di dicembre. Tesla non è a conoscenza di eventuali morti o incidenti avvenuti a causa del problema, ma ha ricevuto 81 richieste probabilmente correlate al problema. Tesla ha emesso numerosi richiami per i suoi veicoli nel corso degli anni. Più di recente, la società ha richiamato più di 2 milioni di veicoli nel mese di dicembre a causa di un difetto nella funzionalità di guida autonoma.