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Tag: askanews

Secondo gli Usa da dicembre oltre 20.000 soldati russi sono morti in azione in Ucraina

Secondo gli Usa da dicembre oltre 20.000 soldati russi sono morti in azione in UcrainaRoma, 2 mag. (askanews) – Più di 20.000 soldati russi sono stati uccisi nei combattimenti in Ucraina dallo scorso mese di dicembre, secondo le stime statunitensi. Altri 80.000 sono rimasti feriti, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, citando l’intelligence. La metà delle vittime proviene dalla compagnia di mercenari Wagner, nelle ultime settimane operativa in particolare nella città orientale di Bakhmut.

“Il tentativo della Russia di un’offensiva nel Donbass in gran parte attraverso Bakhmut è fallito”, ha detto Kirby ai giornalisti. “La Russia non è stata in grado di impadronirsi di alcun territorio strategico e significativo. Stimiamo che abbia subito più di 100.000 vittime, di cui oltre 20.000 uccise in azione”, ha aggiunto. Il bilancio di Bakhmut rappresenta le perdite dall’inizio di dicembre, secondo i dati statunitensi forniti da Kirby. “La conclusione è che il tentativo di offensiva della Russia è fallito dopo mesi di combattimenti e perdite straordinarie”, ha detto il funzionario Usa.

Engineering nomina Schiano di Cola Group Chief Audit Executive

Engineering nomina Schiano di Cola Group Chief Audit ExecutiveMilano, 2 mag. (askanews) – Michelangelo Schiano di Cola entra a far parte di Engineering nel ruolo di Group Chief Audit Executive. Lo si legge in una nota. Michelangelo Schiano di Cola avrà la responsabilità di innovare il modello di audit, e più in generale di guidare l’evoluzione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Gruppo Engineering, introducendo modelli sempre più in linea con le dinamiche del business in continua evoluzione e le best practice internazionali.

Laureato in Economia presso l’università LUISS di Roma, dove ha anche acquisito un Executive MBA presso la Business School, Michelangelo inizia la sua esperienza professionale in revisione aziendale presso Arthur Andersen e, quindi, in At Kearney, per poi occuparsi di controllo di gestione in Alitalia. Successivamente, ha maturato esperienze nella Direzione Internal Audit di Eni, occupandosi di 231 e ricoprendo nel tempo ruoli di crescente responsabilità, da ultimo quello di Risk Assessment e Planning Manager.

Nel 2013 è entrato in Rai, contribuendo al rinnovamento della Direzione Internal Audit fino a ricoprire il ruolo di Responsabile Metodologie e Whistleblowing. Prima di entrare in Engineering è stato nel Gruppo Atlantia, ove oltre a ricoprire il ruolo di Responsabile Audit, ha contribuito alla definizione e al deployment del nuovo modello di audit nel Gruppo, sia in Italia che all’estero.

Lombardia, 10 giorni a Sgarbi per decidere su sua incopatibilità

Lombardia, 10 giorni a Sgarbi per decidere su sua incopatibilitàMilano, 2 mag. (askanews) – Il Consiglio regionale della Lombardia dà a Vittorio Sgarbi dieci giorni di tempo per decidere sull’incompatibilità tra la carica di consigliere al Pirellone e quella di sottosegretario alla Cultura. L’assemblea ha infatti votato a favore della relazione sul tema del presidente giunta delle elezioni, Luca Ferrazzi, prendendo così atto della causa di incompatibilità sollevata dalla giunta. Il critico d’arte avrà dunque dieci giorni di tempo entro i quali dovrà optare per una delle due cariche, pena la decadenza, una volta trascorsi i dieci giorni, da quella di consigliere regionale.

Bankitalia: nel I trim nuova stretta su prestiti banche a imprese

Bankitalia: nel I trim nuova stretta su prestiti banche a impreseRoma, 2 mag. (askanews) – Anche in Italia nel primo trimestre i criteri di offerta sui prestiti bancari alle imprese hanno registrato un ulteriore irrigidimento che ha riflesso, come nel corso dello scorso anno, una maggiore percezione e una minore tolleranza del rischio. Lo riporta Banca d’Italia nella Indagine sul credito bancario, che va a contribuire alla statistica per l’intera eurozona effettuata dalla Bce.

L’inasprimento, a cui hanno contribuito i costi di provvista e i vincoli di bilancio, ha riguardato tutti i termini e le condizioni generali applicati ai finanziamenti. Nel frattempo, sempre nel primo trimestre le condizioni di offerta dei prestiti alle famiglie finalizzati all’acquisto di abitazioni sono divenute “lievemente più tese”, mentre quelle per il credito al consumo sono rimaste invariate. I relativi termini e le condizioni sono stati inaspriti riflettendo l’aumento dei costi di provvista e dei vincoli di bilancio.

Per il trimestre in corso, riporta ancora Bankitalia, gli intermediari si attendono un irrigidimento dei criteri di offerta sui prestiti alle società non finanziarie mentre quelli sui finanziamenti alle famiglie rimarrebbero stabili. Secondo il monitoraggio, nel periodo in esame la domanda di credito da parte delle imprese è diminuita, riflettendo il calo degli investimenti fissi e l’aumento del livello generale dei tassi di interesse, mentre la domanda per scorte e capitale circolante continua a esercitare un contributo positivo. Anche la domanda di prestiti da parte delle famiglie per l’acquisto di abitazioni si è ridotta mentre è rimasta invariata quella per finalità di consumo; in entrambi i casi, il più elevato livello dei tassi di interesse e il peggioramento della fiducia continuano ad esercitare un contributo negativo. Nel trimestre in corso le richieste di finanziamento da parte di imprese e famiglie diminuirebbero ulteriormente.

Carlo III: il nuovo re d’Inghilterra nel documentario di arte.tv

Carlo III: il nuovo re d’Inghilterra nel documentario di arte.tvRoma, 2 mag. (askanews) – In vista dell’incoronazione del 6 maggio, arte.tv presenta un documentario dedicato alla figura di Carlo d’Inghilterra e che si interroga sul suo regno.

La famiglia reale più famosa del mondo si appresta a incoronare un nuovo re: Carlo III. Il prossimo 6 maggio, infatti, il Regno Unito celebrerà il suo nuovo sovrano con una cerimonia-evento che inaugurerà un nuovo capitolo della storia del Paese. I preparativi si susseguono a pieno ritmo e, tra notizie ufficiali, conferme e defezioni da parte di artisti internazionali, cresce l’attesa per il grande giorno.

Dopo aver raccontato l’impatto della scomparsa della Regina in “I sudditi orfani della Regina Elisabetta II”, la piattaforma streaming europea arte.tv presenta Carlo III Re d’Inghilterra, un documentario che vuole dipingere un ritratto del nuovo sovrano, ma anche stimolare una riflessione di ampio respiro sul futuro della corona inglese. Il documentario, per la regia di Julia Melchior, è online gratuitamente e con sottotitoli in italiano dal 27 aprile. Carlo III Re d’Inghilterra racconta la storia di una successione complessa: quella di una regina, Elisabetta II, amatissima dal suo popolo e simbolo di una Nazione, che ha lasciato il trono a un figlio con un difficile passato alle spalle. Come percepiscono i britannici il loro nuovo sovrano e che messaggio tenterà di veicolare il nuovo monarca?

A settembre, nel suo discorso d’insediamento, Re Carlo III fece eco alla defunta madre e alle parole da lei pronunciate al momento della sua ascesa al trono nel 1952, facendo esattamente la stessa promessa: servire il popolo britannico per il resto della sua vita. Eppure, il suo attingere a quella dedizione e le sue buone intenzioni sembrano ancora non bastare agli inglesi che non hanno dimenticato gli aspetti più privati della sua vita, come l’impatto della tragica morte della Principessa Diana sulla sua immagine e l’amore prima nascosto e poi esibito con Camilla, che da personaggio di secondo piano si sta rivelando una Regina Consorte sempre più gradita agli occhi dei britannici. Il documentario di arte.tv svela quindi la complessa personalità, le occasioni mancate di modernizzare la corona e le sfide future del “re tardivo”: un uomo discusso, amato, eterno outsider e ambientalista impegnato che salirà al trono all’età di 74 anni.

Ucraina: non ci risulta alcuna missione di pace del Vaticano

Ucraina: non ci risulta alcuna missione di pace del VaticanoRoma, 2 mag. (askanews) – L’Ucraina ha reso noto di “non essere a conoscenza” di una missione di pace che coinvolge il Vaticano per risolvere il conflitto con la Russia. “Il presidente Zelensky non ha acconsentito a tali discussioni per conto dell’Ucraina”, ha detto alla CNN un funzionario di Kiev vicino all’ufficio presidenziale.

“Se ci sono colloqui, stanno avvenendo a nostra insaputa o senza la nostra benedizione”, ha aggiunto la fonte ucraina. Papa Francesco ha spiegato domenica ai giornalisti che è in corso una missione del Vaticano per porre fine alla guerra in Ucraina. “La missione è in corso adesso, ma non è ancora pubblica”, ha detto dopo un viaggio di tre giorni in Ungheria. “Quando sarà pubblica, la rivelerò”, ha aggiunto il Papa.

La scorsa settimana, il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha incontrato il Santo Padre in Vaticano e ha detto di aver discusso della “formula di pace” proposta dal presidente Volodymyr Zelensky. In occasione dell’incontro, il primo ministro ha invitato il Papa a visitare l’Ucraina.

Turismo radici, comune Gangi coordina progetto per la Sicilia

Turismo radici, comune Gangi coordina progetto per la SiciliaRoma, 2 mag. (askanews) – Il Comune di Gangi coordinerà per la Regione Sicilia il progetto nazionale “Il Turismo delle Radici – Una Strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell’Italia post Covid-19”. I comuni coinvolti in tutta Italia sono 750 e in Sicilia 58.

L’incontro preliminare per l’avvio del progetto(finanziato dal Pnrr e che vede coinvolto anche il ministero della Cultura) si è svolto lo scorso fine settimana a Roma. Il vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani ha voluto riunire, al ministero degli esteri, i 20 sindaci o delegati (uno per regione) coordinatori per il progetto del Turismo delle radici. Per il Comune di Gangi, che rappresenta i 58 comuni siciliani, ha partecipato l’assessore allo sport, spettacolo e turismo Stefano Sauro. “Il Turismo delle Radici” è un progetto, un grande evento di richiamo internazionale, previsto per il 2024, che propone un ampio raggio di offerte turistiche e culturali indirizzate alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni). Un’offerta turistica votata a incentivare gli italiani residenti all’estero o i loro discendenti alla conoscenza della storia familiare per riappropriarsi della cultura delle loro origini anche attraverso tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia.

“L’idea del progetto – ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – è quello di attrarre visitatori, i Comuni potranno organizzare eventi e attività per gli italiani all’estero e per gli italo-discendenti originari del loro territorio, individuare strutture per l’accoglienza disposti ad aderire al programma di scontistica in favore dei turisti delle radici. Ringrazio il ministro Tajani – conclude il primo cittadino – per averci coinvolto e per aver individuato il Comune di Gangi come ente coordinatore del progetto in Sicilia”.

Bce: nel primo trimestre 2023 accelera la stretta del credito bancario alle imprese dell’eurozona

Bce: nel primo trimestre 2023 accelera la stretta del credito bancario alle imprese dell’eurozonaRoma, 2 mag. (askanews) – L’inasprimento del credito bancario nell’area euro si è ulteriormente accentuato nel primo trimestre, con oltre una banca su quattro, il 27% che ha riportato una stretta sui criteri di concessione di finanziamenti alle imprese. Lo riporta la Banca centrale europea nella sua indagine trimestrale, precisando che “il ritmo di inasprimento è rimasto ai livelli più elevati dalla crisi dei debiti pubblici del 2011”.

Le banche dell’eurozona hanno riportato inasprimenti anche sui criteri di erogazione di mutui alle famiglie, in questo caso un 19%, e in misura più contenuta sui criteri per la concessione di prestiti al consumo, con un 10% netto di banche. La Bce precisa che i livelli di inasprimento relativi a prestiti a imprese sui mutui si sono rivelati superiori a quanto le stesse banche attendevano nella precedente indagine, e che questo sviluppo segnala un continuo indebolimento della dinamica dei prestiti.

Le principali determinanti di questa stretta, secondo la Bce, sono state la percezione del rischio e la minore tolleranza ai rischi stessi da parte delle banche. Un ulteriore elemento che ha guidato il comportamento degli istituti di credito è stato rappresentato dall’aumento dei tassi di interesse da parte della stessa Bce e il calo delle liquidità disponibile che hanno aumentato i costi di finanziamento di imprese, famiglie delle stesse banche. Per il secondo trimestre del 2023 di quest’anno le banche si attendono un ulteriore inasprimento dei criteri di concessione dei prestiti sia alle imprese che alle famiglie, seppure a ritmi più moderati. Per lo specifico segmento del credito al consumo è previsto un inasprimento analogo a quello riportato sul primo trimestre.

Le banche monitorate hanno riportato un forte calo, superiore alle attese sulla domanda di prestiti da parte delle imprese, sviluppo che in questo caso viene imputato al rialzo dei tassi deciso dalla stessa autorità di Francoforte. Nel frattempo anche il calo della domanda di mutui da parte delle famiglie è rimasto forte e a sua volta collegato con il netto aumento dei tassi di interesse. Il calo della domanda di prestiti a consumo è stato invece più contenuto.

Bce, stretta credito bancario a imprese eurozona accelera in I trim

Bce, stretta credito bancario a imprese eurozona accelera in I trimRoma, 2 mag. (askanews) – L’inasprimento del credito bancario nell’area euro si è ulteriormente accentuato nel primo trimestre, con oltre una banca su quattro, il 27% che ha riportato una stretta sui criteri di concessione di finanziamenti alle imprese. Lo riporta la Banca centrale europea nella sua indagine trimestrale, precisando che “il ritmo di inasprimento è rimasto ai livelli più elevati dalla crisi dei debiti pubblici del 2011”.

Le banche dell’eurozona hanno riportato inasprimenti anche sui criteri di erogazione di mutui alle famiglie, in questo caso un 19%, e in misura più contenuta sui criteri per la concessione di prestiti al consumo, con un 10% netto di banche. La Bce precisa che i livelli di inasprimento relativi a prestiti a imprese sui mutui si sono rivelati superiori a quanto le stesse banche attendevano nella precedente indagine, e che questo sviluppo segnala un continuo indebolimento della dinamica dei prestiti.

Le principali determinanti di questa stretta, secondo la Bce, sono state la percezione del rischio e la minore tolleranza ai rischi stessi da parte delle banche. Un ulteriore elemento che ha guidato il comportamento degli istituti di credito è stato rappresentato dall’aumento dei tassi di interesse da parte della stessa Bce e il calo delle liquidità disponibile che hanno aumentato i costi di finanziamento di imprese, famiglie delle stesse banche. Per il secondo trimestre del 2023 di quest’anno le banche si attendono un ulteriore inasprimento dei criteri di concessione dei prestiti sia alle imprese che alle famiglie, seppure a ritmi più moderati. Per lo specifico segmento del credito al consumo è previsto un inasprimento analogo a quello riportato sul primo trimestre.

Le banche monitorate hanno riportato un forte calo, superiore alle attese sulla domanda di prestiti da parte delle imprese, sviluppo che in questo caso viene imputato al rialzo dei tassi deciso dalla stessa autorità di Francoforte. Nel frattempo anche il calo della domanda di mutui da parte delle famiglie è rimasto forte e a sua volta collegato con il netto aumento dei tassi di interesse. Il calo della domanda di prestiti a consumo è stato invece più contenuto.

Calderone: noi lavoriamo per rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale

Calderone: noi lavoriamo per rendere strutturale il taglio del cuneo fiscaleRoma, 2 mag. (askanews) – “Siamo partiti con la moanovra di bilancio in cui anniamo riconfermati i due punti che c’erano fino al 31 dicembre dell’anno scorso, poi abbiamo aggiunto un ulteriore altro punto per redditi più bassi. Oggi con tutte le risorse a disposizione siamo tornati su un tema che è quello di restituire alle famiglie e ai lavoratori una parte di quella che è la contribuzione che mensilemnte devono versare”. Lo ha sottolineato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, intervistata a Radio24 in merito alle novità introdotte dal decreto sul lavoro approvato ieri in Cdm. “Il taglio a cui siamo arrivati è un taglio importante perchè fa sì che per chi ha redditi fino a 25mila euro c’è una riduzione del 70% dei prelievi contributivi e per chi ha 35mila euro invece il 60%. Certo l’impegno è quello di lavorare per creare le condizioni per rendere strutturale questo intervento che in questo momento bisogna dire che era necessario e che i risparmi sono stati messi a favore delle famiglie”, ha precisato Calderone. A proposito del fatto che la norma possa diventare strutturale ha aggiunto: “ci deve essere una situazione che lo consente, si deve agire con prudenza. Il goverbo ha dimostrato proprio questo, attenzione ai conti e agli equilibri che fanno sì che ci sia la possibilità di utilizzare i risparmi”.

“L’obiettovo è arrivare in legislatura a una riduzione del costo del lavoro e quindi taglio del cuneo fiscale e constributivo che possa essere strutturale lato azienda e lato lavoratore”. “Assolutamente no. Sono un tecnico e le norme cerco di vederle per quello che hanno fatto sin qui e per quello che potranno fare con le modifiche introdotte” ha poi sottolineato la ministra del Lavoro, Marina Calderone in merito alle novità introdotte dal decreto sul lavoro approvato ieri in Cdm.

“L’intervento nel decreto approvato ieri elimina le causali di difficile applicazione eche soprattutto potevano generare contenziosi. Il decreto di ieri affida alla contrattazione collettiva nazionale e territoriale la definizione delle causali, poi c’è una clausola per cui si dice che laddove non c’è in questo momento una prevsione da parte della contrattazione collettiva si dà alle parti la possibiltà di prorogare per una finestra temporale limitata e in attesa della contrattazione con un richiamo a ragioni tecniche, orhanizzative e produttive legate alla attività dell’azienda”. “Non vedo tutta questa polemica rispetto al tema della precarietà anche perchè se guardiamo ai numeri del contratto a termine questo è un problema confinato al 2,5 dei contratti mentre gli altri durano meno di 12 mesi”.

Sui patti individuali la scadenza temporale è stata “anticipata la 30 aprile del 2024 per dare il tempo alla contrattazione collettiva di poter normare questo aspetto che per noi è prioritario. Credo ci sia un dinamismo che deve essere declinato in un protagonismo delle parti sociali”. “Vorrei avere strumenti di facile applicazione che vanno visti per quello che sono. Il concetto di precarietà lo associo alle situazioni in cui una determinata fattispecie viene utilizzata stressando la norma e facendo sì che non sia applicata correttamente”, ha aggiunto la ministra.