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Tag: Sanremo 2023

Covid, esperti: malattia da non sminuire per la Salute Pubblica

Covid, esperti: malattia da non sminuire per la Salute PubblicaRoma, 17 nov. (askanews) – L’infezione gira più di quanto pensiamo, sebbene l’ospedalizzazione non sia più così impattante come in passato, grazie a una riduzione della patogenicità e all’immunizzazione generalizzata. Vi sono però i pazienti fragili, esposti alle conseguenze più gravi del Covid-19 e ai ricoveri in terapia intensiva, da tutelare e da vaccinare, come hanno insegnato i 7 milioni di morti e le 13 miliardi dosi di vaccino somministrate a livello globale. Questa fase si contraddistingue quindi per la protezione della popolazione più fragile, attraverso la campagna di vaccinazione e un uso precoce dei farmaci antivirali, nonché per l’attenzione al Long Covid, i cui studi si stanno sviluppando proprio in questo periodo. Per far fronte a queste esigenze, la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT si è messa alla guida di un progetto educazionale pensato in collaborazione con i colleghi della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (SIMEU) con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza delle risorse e delle opzioni terapeutiche combinate, per affrontare il Covid tra i diversi clinici coinvolti, a partire dai medici di medicina generale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie – SIMG, fino ai diversi specialisti coinvolti nella cura della fase più avanzata della malattia e nel Long COVID. “Finalmente le nuove linee guida OMS del 10 novembre scorso identificano le priorità tra i pazienti che con infezione da SARS-CoV-2 necessitano di accedere alla terapia precoce – evidenzia Emanuele Nicastri, membro direttivo SIMIT e Direttore UOC Malattie Infettive Alta Intensità di Cura INMI Spallanzani – sono tutti gli immunocompromessi per i motivi più diversi. Il rischio di ricovero o decesso arriva sino al 6%. Questi pazienti devono essere sensibilizzati a fare subito il tampone naso-faringeo in caso di sintomi simil influenzali e, in caso di positività, ad accedere immediatamente alla terapia precoce antivirale attraverso i medici di medicina generale o gli ambulatori ospedalieri di terapia antivirale precoce”. Il programma educativo a cui stanno lavorando le società scientifiche SIMIT, SIMG, SIMEU mira a migliorare le conoscenze a partire dalla patogenesi, dalle caratteristiche cliniche e dalla storia naturale dell’infezione da SARS-CoV-2 per migliorare la gestione clinica del paziente. “Oggi la lotta al COVID parte dal territorio, grazie alla possibilità di accesso a terapie preventive che possono essere somministrate a seguito di diagnosi precoci – sottolinea Claudio Mastroianni, Presidente SIMIT -. Per favorire le diagnosi precoci è fondamentale una sinergia tra diverse discipline, con i medici di famiglia che possono identificare i pazienti più fragili e inviarli al trattamento, in virtù anche delle migliori conoscenze di cui oggi disponiamo. A questo si aggiunge la necessità di una maggiore attenzione per i disturbi post COVID, che, in quanto malattia multifattoriale, necessita di un approccio multidisciplinare, in cui l’infettivologo si conferma il regista dell’azione”. In questo quadro aggiornato anche la medicina di emergenza-urgenza gioca un ruolo strategico. “In queste settimane in cui pure i contagi corrono, si denota un numero limitato di patologie acute, che colpiscono prevalentemente i pazienti anziani fragili – sottolinea Alessandro Riccardi, Consigliere nazionale SIMEU e Responsabile della formazione – diventa pertanto opportuno condividere un approccio con gli infettivologi che preveda maggiore dinamicità nel processo assistenziale, superando il concetto dei reparti COVID, mentre ogni specialità dovrebbe prendere in carico i propri pazienti e lasciare agli infettivologi il paziente con il maggiore coinvolgimento polmonare e una malattia da COVID più elevata, prestando attenzione soprattutto alle comorbidità. Si deve ripensare anche la gestione intraospedaliera, che deve svilupparsi all’insegna di una maggiore elasticità nei reparti”. “La Medicina generale si conferma recettiva anche in questa fase – sottolinea Alessandro Rossi, Responsabile Ufficio di Presidenza SIMG – in questi anni, la SIMG ha varato numerosi strumenti messi a disposizione del Medico di Medicina Generale affinché fosse sempre aggiornato: corsi di formazione, decaloghi, documenti intersocietari, indagini. In questa nuova fase, il nostro ruolo si sviluppa lungo due direttrici: anzitutto, siamo impegnati a identificare i pazienti a rischio di malattia grave e ospedalizzazione, come anziani, immunocompromessi, malati cronici, al fine di proporre la somministrazione di una dose booster del vaccino aggiornato alle più recenti varianti. In secondo luogo, è necessario riaffermare l’assoluta necessità di trattare tempestivamente con i farmaci antivirali a disposizione della Medicina Generale tutti i soggetti a rischio, effettuando una precoce diagnosi clinica e virologica con tampone antigenico rapido”.

Financecommunity Awards 2023: Bernoni Grant Thornton team dell’anno

Financecommunity Awards 2023: Bernoni Grant Thornton team dell’annoRoma, 17 nov. (askanews) – Bernoni Grant Thornton, member firm italiana del network di consulenza internazionale Grant Thornton International Ltd, specializzata nei servizi di consulenza tributaria, societaria, advisory, IT e di outsourcing – ha ottenuto il prestigioso riconoscimento “Team of the year Wealth Management” nell’ambito dei Financecommunity Awards. La cerimonia di premiazione, che si è tenuta presso il Palazzo del Ghiaccio a Milano giovedì 16 novembre, si inserisce – informa una nota – nella Financecommunity Week, evento che riunisce la community finanziaria italiana e internazionale. Fulcro della settimana sono conferenze, tavole rotonde e occasioni di confronto sui temi più caldi dell’economia e della finanza.

Questa la motivazione che ha spinto Financecommunity ad assegnare il premio a Bernoni Grant Thornton: “Il team offre un servizio di advisory che supporta i clienti a 360 gradi. Secondo il mercato i professionisti hanno vasta esperienza nella gestione del patrimonio finanziario”. Il team è guidato da Alessandro Dragonetti, Managing Partner di Bernoni Grant Thornton e Head of Tax di Grant Thornton in Italia, oltre che membro del Tax Advisory Committee del network, a cui si affiancano l’avvocato Carlo Giuseppe Saronni, Partner e Head of Legal di Bernoni Grant Thornton, la dottoressa Carlotta Benedet, Senior Manager, i dottori Andrea Bernello e Claudia Vicari, gli avvocati Andrea Belloni, Giulia Cireddu, Cristina Cordaro, Federico Ferrari e Beatrice Penco.

Alessandro Dragonetti ha dichiarato: “Siamo orgogliosi del prestigioso riconoscimento ottenuto attraverso la nomina a team dell’anno nel Wealth Management. La nostra crescente presenza in questo settore, sia a livello nazionale sia internazionale, nonché il costante impegno di tutte le business line messe a servizio della practice, hanno consentito di ottenere questo successo. Ora ci attende un futuro ancor più sfidante in quanto le aspettative nostre, dei clienti e degli stakeholder in generale sono aumentate”.

Sud, De Luca: Zes unica è una follia totale, cosa irresponsabile

Sud, De Luca: Zes unica è una follia totale, cosa irresponsabileNapoli, 17 nov. (askanews) – “Prendere la Zes della Campania e toglierla da mezzo per fare una struttura centralizzata a Roma, che dovrebbe gestire conferenze dei servizi per tutte le aziende che si vogliono insediare nel Sud, è una follia totale, davvero qualcosa di irresponsabile”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, durante la diretta Facebook del venerdì. “Siamo la Regione che ha realizzato la prima Zes, quella più efficiente – ha proseguito – estendere la Zes in tutto il Sud non significa avere una gestione centralizzata a Roma. Dobbiamo mantenere la gestione regionale, altrimenti affonderemo in una palude burocratica”.

“C’è stato uno studio dell’Ambrosetti che ha certificato il fatto che la Zes della Campania ha avuto risultati straordinari nell’indotto per gli investimenti fatti, con la Zes della Campania arriveremo a 20mila posti di lavoro in più creati, 3mila diretti e il resto di indotto, e si attivano 23 miliardi in termini di valore aggiunto per il Pil regionale. Un risultato eccezionale. Immaginare di prendere la Zes della Campania e fare una struttura centralizzata a Roma è una follia totale – ha concluso il governatore -. Stiamo combattendo per difendere la Zes della Campania ed evitare un’ulteriore scelta di burocratizzazione, cioè di clientela politica nazionale a danno dell’efficienza e dei tempi di decisione”.

Giappone, deficit commerciale calato a ottobre del 70% su anno

Giappone, deficit commerciale calato a ottobre del 70% su annoRoma, 17 nov. (askanews) – Il deficit commerciale del Giappone nel mese di ottobre si è ridotto del 70% rispetto all’anno precedente, fermandosi a a 662,5 miliardi di yen (4,4 miliardi di euro): le importazioni hanno continuato a diminuire bruscamente e le esportazioni sono cresciute per il secondo mese consecutivo. Lo si evince dai dati diffusi oggi dal ministero delle finanze di Tokyo.

Le esportazioni sono aumentate dell’1,6% rispetto all’anno precedente a 9.150 miliardi di yen (55,8 miliardi di euro), un livello record per il mese, ma la crescita è risultata rallentata rispetto all’aumento del 4,3% di settembre, a causa dalla decelerazione dell’economia cinese. Le importazioni sono scese del 12,5% a 9.810 miliardi di di yen (60 miliardi di euro), in calo per il settimo mese, riflettendo il calo dei prezzi di carbone, gas naturale liquefatto e petrolio greggio, ha affermato il ministero in un rapporto preliminare.

Il Giappone in particolare ha registrato un surplus commerciale di 915,16 miliardi di yen (5,6 miliardi di euro) con gli Stati uniti, raggiungendo il livello record per il mese, poiché le esportazioni sono aumentate dell’8,4% grazie alle robuste spedizioni di automobili. Le importazioni sono scese del 4,5% a 1.010 miliardi di yen (6,1 miliardi di euro). A favorire l’export verso gli Usa e a sfavorirne l’import è anche l’andamento dello yen che si è fortemente indebolito rispetto al dollaro. Rispetto alla Cina, principale partner commerciale del Giappone, il defici commerciale è stato di 674,3 miliardi di yen (4,1 miliardi di euro). Sono 31 mesi consecutivi che il commercio giapponese segna il rosso rispetto alla Cina.

Le esportazioni alimentari verso la Cina sono crollate del 55% a causa del divieto di importazione di prodotti ittici giapponesi imposto da Pechino, dopo che il Giappone ha iniziato a scaricare in mare l’acqua trattata dalla centrale nucleare di Fukushima da agosto. Le esportazioni complessive del Giappone verso la Cina sono scese del 4% a 1.650 miliardi di yen (10 miliardi di euro) per l’undicesimo calo mensile consecutivo, portati in basso da componenti elettrici e acciaio, mentre le importazioni sono diminuite del 2,9% a 2.330 miliardi di yen (14,2 miliardi di euro).

Con il resto dell’Asia, Cina inclusa, il deficit commerciale del Giappone è diminuito del 62,5% a 63,53 miliardi di yen (387,7 milioni di euro), il primo segno negativo in due mesi, con le esportazioni in calo del 5,3% e le importazioni del 7,2%. In rosso anche la bilancia commerciale con l’Unione europea per il quindicesimo mese consecutivo: il deficit commerciale è risultato essere di 86,63 miliardi di yen (528,7 milioni di euro. Le importazioni sono diminuite del 5,6% e le esportazioni sono cresciute dell’8,9%.

Roma, 2,5 mln per transizione energetica imprese da Camera Commercio

Roma, 2,5 mln per transizione energetica imprese da Camera CommercioRoma, 17 nov. (askanews) – Due milioni e mezzo di euro a disposizione delle micro, piccole e medie imprese di Roma e provincia grazie al bando Voucher Transizione Energetica della Camera di Commercio di Roma, da oggi on line sul sito istituzionale della Camera (www.rm.camcom.it).

Le risorse messe a disposizione – informa una nota – puntano a finanziare, tramite contributi a fondo perduto, interventi volti a migliorare l’efficienza energetica dell’impresa e realizzati (o da realizzare) nella sede aziendale situata nel territorio di Roma e provincia. Sono ammissibili gli interventi strettamente funzionali e direttamente riconducibili all’efficientamento energetico dell’impresa e relativi a una o più di questi 3 ambiti:

1) Spese per servizi di consulenza (ad esempio audit energetico e diagnosi energetica dei processi, redazione di piani di efficientamento energetico, spese progettuali e legali per la creazione di Comunità Energetiche); 2) Spese per servizi di formazione (ad esempio costi per la formazione del personale interno per la creazione di una figura aziendale di esperto gestione energetica o energy manager);

3) Spese per impianti, macchinari e attrezzature (ad esempio acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione, di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo oppure di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici e anche acquisto e installazione di macchinari in sostituzione di quelli in uso nella sede oggetto di intervento ovvero di nuovi impianti, macchinari e attrezzature, che consentano il contenimento dei consumi energetici o che siano finalizzati al risparmio energetico ovvero al recupero di cascami di energia). Importante: le spese devono essere sostenute a partire dal primo gennaio 2023 fino al termine di presentazione della rendicontazione (30 settembre 2024).

Le agevolazioni previste dal bando sono concesse sotto forma di voucher che è pari al 70% delle spese ammissibili fino al tetto massimo di 10mila euro a impresa. Per accedere alla misura, l’investimento deve prevedere una spesa minima di 3mila euro (al netto dell’Iva). “Con il bando Voucher Transizione Energetica – spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – stanziamo, ancora una volta, una cifra consistente pari a 2,5 milioni di euro a disposizione delle imprese del nostro territorio impegnate in processi e azioni che puntano a migliorare la propria efficienza energetica. Di pari passo con la trasformazione digitale, quella energetica rappresenta una sfida irrinunciabile per il nostro sistema produttivo e, specie le imprese più piccole, vanno aiutate in questo percorso che incide anche sulla competitività delle stesse sui mercati nazionali e internazionali. Roma e il Lazio – conclude Tagliavanti – devono puntare a un modello economico virtuoso che va nella direzione dell’efficienza energetica, dell’economia circolare e della sostenibilità e la Camera di Commercio di Roma sta facendo la sua parte”. Possono presentare domanda le imprese di tutti i settori che rispettino alcuni requisiti base, tra cui: essere micro, piccole o medie imprese con sede legale e/o unità locale iscritta nel Registro imprese della Camera di Commercio di Roma, essere attive e aver dichiarato al Registro Imprese camerale l’attività svolta; essere in regola con il pagamento del diritto annuale (il controllo si estende agli ultimi 5 anni escluso il corrente); non essere in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata o concordato preventivo, aver assolto gli obblighi contributivi previsti dalla normativa vigente e certificati attraverso Durc regolare. Le domande vanno trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 14 del 21 novembre 2023 alle ore 14 del 21 dicembre 2023 (le domande inviate prima e dopo tali termini verranno automaticamente escluse). Il bando integrale, le faq e tutti i documenti necessari per la presentazione della domanda sono pubblicati sul sito della Camera di Commercio di Roma, all’indirizzo www.rm.camcom.it.

Russia, il direttore del Teatro Bolshoi di Mosca si dimette

Russia, il direttore del Teatro Bolshoi di Mosca si dimetteMilano, 17 nov. (askanews) – Il direttore del teatro Bolshoi di Mosca Vladimir Urin ha scritto una lettera di dimissioni. Lo scrive Forbes.

Come ha detto a Forbes una fonte vicina a Vladimir Urin, il 17 novembre il direttore del Teatro Bolshoi ha scritto una lettera di dimissioni di sua spontanea volontà al primo ministro Mikhail Mishustin, e questa richiesta è stata accolta. Intanto l’opinionista ed ex candidata alla presidenza russa Ksenia Sobchak riporta anche che Urin lascerà il Teatro Bolshoi. Secondo lei, la decisione di dimettersi da Urin “è stata presa personalmente da Putin”. Sobchak afferma che il direttore del Teatro Bolshoi le ha confermato personalmente queste informazioni a cena, in compagnia di persone vicine.

Sobchak riferisce inoltre che il direttore del teatro sarà il direttore d’orchestra Valery Gergiev, che attualmente ricopre le cariche di direttore artistico e direttore del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Izvestia, Fontanka e RBC hanno riferito che Gergiev potrebbe diventare il capo del Teatro Bolshoi. Se ciò accade, combinerà le posizioni.

Gergiev a sua volta ha dichiarato di essere “piuttosto occupato” e di “non stare cercando un’opportunità per lavorare ancora di più”. “Ma riteniamo necessario lavorare nel nostro Paese”, ha detto secondo RBC. Mikhail Shvydkoy, rappresentante speciale del presidente della Federazione Russa per la cooperazione culturale internazionale, ha affermato che è in discussione la questione della nomina di Gergiev a direttore del Teatro Bolshoi. Allo stesso tempo, ha escluso la fusione del Teatro Mariinsky e del Teatro Bolshoi.

”Sardegna, isola dei Nuraghi”, confronto internazionale su sfida Unesco

”Sardegna, isola dei Nuraghi”, confronto internazionale su sfida UnescoRoma, 17 nov. (askanews) – Promuovere la candidatura del patrimonio nuragico sardo alla World Heritage List dell’Unesco. Mobilitare la comunità scientifica italiana e internazionale sulle prospettive di studio e ricerca offerte dalle nuove tecnologie. Far crescere la consapevolezza nella società civile e coinvolgere le figure di eccellenza sarde che lavorano in Italia e nel mondo. Rafforzare l’attività di racconto di questa cultura millenaria, creando una sorta di nuovo “brand Sardegna” che aiuti l’isola a creare nuove bue di sviluppo sostenibile e ad attirare turismo 12 mesi l’anno con ricadute economiche su tutte le filiere. Sono questi gli obiettivi perseguiti dalla Conferenza Scientifica Internazionale “Sardegna Isola dei nuraghi”, una due giorni interamente dedicata all’antica civiltà nuragica che si è chiusa oggi organizzata dall’Associazione ‘La Sardegna verso l’Unesco”.

L’iniziativa ha avuto il merito di dare un palcoscenico di qualità mondiale al progetto di valorizzazione della civiltà nuragica ai fini Unesco, aprendo un confronto interdisciplinare tra esperti internazionali di tutte le materie scientifiche di riferimento (archeologi, economisti, urbanisti, esperti di architettura e del paesaggio, comunicatori ed esperti di marketing, manager, genetisti, antropologi), guardando anche ai benchmark e ai modelli di gestione di siti archeologici italiani ed europei. Tra i numerosi ospiti delle due giornate gli archeologi Peter van Dommelen (Brown University, Università Pompeu Fabra) Mustapha Khanoussi (Ministero della Cultura, Tunisi), Mark Pearce (Nottingham University), Marcella Frangipane, esperta di fama mondiale della preistoria del Vicino Oriente, l’economista Luis César Herrero Prieto (Presidente Association Cultural Economics International), Cristiana Collu (Direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Roma). Ospite d’onore anche Antoni Ferrer, Direttore dell’Agenzia che nel 2023 ha conquistato l’inserimento dei Talayots di Minorca, (monumenti coevi e con molte parentele con i nuraghi) nella Lista UNESCO dei Patrimoni dell’Umanità.

“Noi siamo convinti che l’identità profonda della Sardegna che è rappresentata dal patrimonio unico al mondo dei monumenti della civiltà nuragica, abbia la dignità per diventare patrimonio dell’umanità”, spiega Pierpaolo Vargiu, presidente dell’Associazione La Sardegna verso l’Unesco. “Questo riconoscimento può rappresentare uno straordinario volano di sviluppo e trainare l’intera economia della nostra Isola. Abbiamo tra 8 e 12mila monumenti che per noi sono diventati la normalità, ci sembrano parte integrante del nostro paesaggio e quasi non ci colpiscono più. In realtà sono un elemento paesaggistico straordinario e unico al mondo. Dobbiamo valorizzare questo diamante, tirarlo fuori dalla cassaforte e farlo diventare un racconto in grado di affascinare il mondo”.

ll convegno è stato chiuso da Luigi Guiso, (AXA Professor of Household Finance, Einaudi Institute for Economics and Finance) che si è soffermato sul potenziale economico del patrimonio nuragico. “I nuraghi hanno un potenziale economico significativo. L’Associazione sta facendo un grande lavoro per far comprendere la valenza di questo patrimonio, che ha anche una valenza economica. Stonehenge può rappresentare un modello. Stonehenge non è che un piccolo nuraghe, con un potenziale di impatto visivo decisamente minore rispetto alle risorse sarde, eppure ha un milione e mezzo di visitatori. A Chicago, nella sede del Chicago Tribune, c’è un mattone romano incastonato nel muro – ha proseguito Guido – Questo sta a significare che quel mattone è prezioso: per chi non lo ha è una merce rara. Noi abbiamo una enorme ricchezza di beni archeologici e dobbiamo renderli fruibili e riconoscibili, facendo sì che questo ‘nuovo turismo’ diventi davvero una potente leva di sviluppo. Dobbiamo farlo sfruttando l’unicità della Sardegna che mantiene l’identità di un’isola preistorica, una preistoria vivente che è un tratto unico al mondo. È un vantaggio comparato enorme, non abbiamo bisogno di importare una risorsa, questa risorsa è già qui”. (Foto di Sergio Melis).

Salario minimo,Montanaro (Ancl):pieno sostegno emendamento maggioranza

Salario minimo,Montanaro (Ancl):pieno sostegno emendamento maggioranzaRoma, 17 nov. (askanews) – “L’emendamento presentato ieri dalla maggioranza alla proposta di legge sul salario minimo, frutto dell’impegno del ministro del Lavoro, Marina Calderone, risponde alle richieste avanzate dall’Associazione nazionale dei consulenti del lavoro: riconoscere e affermare l’importanza e la centralità della rappresentanza e della contrattazione collettiva, e intervenire tempestivamente sui rinnovi contrattuali affinché questo fondamentale strumento sia in grado di adattarsi ai molteplici cambiamenti del mercato del lavoro e dell’economia del paese”. Così, il presidente dell’Ancl, Dario Montanaro commenta in una nota.

“Per questo – prosegue – diamo il nostro pieno appoggio all’emendamento che prevede per i settori nei quali manca una contrattazione di riferimento l’intervento diretto del ministero del Lavoro per adottare le misure necessarie a valere sui soli trattamenti economici minimi complessivi, tenendo conto delle peculiarità delle categorie di riferimento e, se del caso, considerando i trattamenti economici minimi complessivi previsti da contratti collettivi più applicati vigenti in settori affini. In questo modo saranno garantiti i trattamenti economici minimi previsti dalla contrattazione collettiva senza però alterare in alcun modo l’autonomia propria delle parti sociali”, conclude.

Cgil e Uil sfidano il Governo: su sciopero attacco a democrazia

Cgil e Uil sfidano il Governo: su sciopero attacco a democraziaRoma, 17 nov. (askanews) – La piazza di Cgil e Uil lancia la sfida sulla manovra e a un Governo che “sta portando il Paese a sbattere”. La prima delle cinque manifestazioni con scioperi nei territori (oggi era la volta delle regioni del Centro), che proseguiranno fino al primo dicembre, ha portato in piazza del Popolo a Roma, secondo gli organizzatori, 60mila persone.

La protesta nel settore dei trasporti, al centro nei giorni scorsi di polemiche tra il sindacato e il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, culminate con la precettazione e la conseguente rimodulazione dello sciopero da 8 a 4 ore (dalle 9 alle 13), ha raccolto “altissime adesioni”, hanno riferito Filt e Uiltrasporti, con punte del 100% nei porti e fino all’80% nella logistica. Nel trasporto pubblico locale e ferroviario l’adesione media, hanno detto le stesse fonti, è stata del 70%. Numeri però contestati dal Mit secondo cui il traffico sulla rete di Rfi è stato “regolare, con adesioni intorno al 5%”. Nessun treno sulla linea dell’alta velocità è stato soppresso, ha inoltre sottolineato il ministero, con adesioni sotto il 16% del personale sui treni regionali. Salvini è stato il bersaglio principale dei leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Alle due organizzazioni non è andata giù la precettazione per i lavoratori dei trasporti, confermando che l’ordinanza del ministro sarà impugnata. Bombardieri non ha fatto retromarcia rispetto alle parole pronunciate in questi giorni contro Salvini, accusato di squadrismo istituzionale per aver messo in discussione il diritto di sciopero. “La piazza è una risposta democratica di persone che soffrono – ha detto – che hanno pagato per stare qui. Una risposta di democrazia a chi fa il bullo istituzionale”.

Parole di fuoco anche da Landini: “Questa non è semplicemente una piazza del Popolo strapiena, ma è la piazza del popolo dei lavoratori. E’ la risposta più intelligente e ferma che potevamo dare a chi mette in discussione il diritto di sciopero. Questo è un attacco alla democrazia”. Il numero uno della Cgil ha ribadito che questa prima giornata di mobilitazione è solo la prima: “Adesso basta, siamo la maggioranza di questo Paese e vogliamo essere ascoltati. Per questo continueremo con gli scioperi. Non bisogna avere paura né abbassare la testa. Siamo sulla strada giusta e non ci fermiamo”. Il braccio di ferro tra Cgil-Uil e Salvini ha fatto da sfondo alle ragioni della protesta. Una manovra che contiene “porcherie”, ha affermato Landini. “Non una delle promesse fatte sono stati capaci di rispettare”, ha aggiunto. La mobilitazione, cui la Cisl non si è unita (manifesterà da sola sabato 25 in piazza Santi Apostoli a Roma), è stata decisa per protestare contro la legge di bilancio, che, hanno ribadito Landini e Bombardieri, è sbagliata e non mette al centro i temi del lavoro povero; salari bassi; perdita del potere d’acquisto di retribuzioni e pensioni; mancanza di una politica industriale; risorse insufficienti per sanità, scuola e contratti del pubblico impiego; riforma fiscale che non premia chi paga le tasse, mentre non si fa una vera lotta all’evasione; e il peggioramento dei requisiti per uscire dal lavoro con la “vergogna” di Opzione donna.

Sulla sicurezza sul lavoro “quante persone devono morire prima che la vostra coscienza vi imponga di intervenire – ha accusato Bombardieri – non avete fatto nulla”. Sulle pensioni il segretario generale della Uil ha osservato che il Governo ha tolto 68 miliardi di risparmi al sistema: 36 mld per la mancata indicizzazione fino al 2032 e 32 mld per la rivisitazione retroattiva delle aliquote nel pubblico impiego fino al 2043. Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha cercato di buttare acqua sul fuoco: “Credo che sia legittimo che i sindacati esprimano le loro preoccupazioni anche attraverso uno sciopero, perché è un diritto che è affermato dal nostro ordinamento. Questo non preclude il dialogo”. Intanto, il garante degli scioperi ha inviato alle commissioni Lavoro e Trasporti della Camera la documentazione sui precedenti orientamenti dell’authority in tema di sciopero generale. La manifestazione in piazza del Popolo ha avuto una coda agitata a causa dell’esplosione di due bombe carta che non hanno causato feriti. Il responsabile del gesto è stato bloccato dal servizio d’ordine di Cgil e Uil e consegnato alle forze di polizia.

Luciano Ligabue esce col video di “La metà della mela”

Luciano Ligabue esce col video di “La metà della mela”Milano, 17 nov. (askanews) – Da oggi, venerdì 17 novembre, è in radio “La metà della mela”, il nuovo singolo di Luciano Ligabue, estratto dal suo ultimo album di inediti “Dedicato a noi” (Warner Music Italy).

Nonostante Luciano Ligabue abbia spesso sostenuto che «le canzoni d’amore sono forse le più difficili perché ne sono state scritte miliardi, molte delle quali bellissime» ha voluto ripercorrere “una splendida storia (che) non finisce mai più”. “La metà della mela” racconta di una convivenza fatta anche di momenti duri ma resa forte dalla consapevolezza di essersi trovati, la stessa consapevolezza che ha permesso di superare anche le crisi. Da oggi è online il videoclip del brano con le riprese live registrate in occasione del nuovo tour che, dopo il successo delle prime due date all’Arena di Verona, prosegue fino a dicembre nei principali palasport: https://youtu.be/IuF_KtQrsNk.

Domani, sabato 18, e domenica 19 novembre Luciano Ligabue sarà in concerto al Palazzo dello Sport di Roma. Una scaletta diversa per ogni concerto, in cui oltre ad alcuni brani contenuti nel nuovo album “Dedicato a noi”, non mancheranno le hit più amate dal pubblico e tante sorprese che renderanno ogni concerto unico.

Sul palco Luciano Ligabue sarà accompagnato da “Il gruppo”: Fede Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Max Cottafavi (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Ivano Zanotti (batteria) e Davide Pezzin (basso).