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Tag: Sanremo 2023

Affluenza in calo ai ballottaggi delle comunali, a mezzogiorno solo il 12% al voto

Affluenza in calo ai ballottaggi delle comunali, a mezzogiorno solo il 12% al votoMilano, 28 mag. (askanews) – Affluenza in calo ai ballottaggi dei comuni al voto in Italia rispetto al primo turno: alle 12 risultano aver votato il 12,00 per cento degli aventi diritto. Alla stessa ora del primo turno l’affluenza era stata del 13,86%.

I ballottaggi riguardano 41 comuni dopo il primo turno di elezioni amministrative che ha visto la vittoria del centrodestra in quattro città – Sondrio, Treviso, Latina e Imperia – e del centrosinistra in due – Brescia e Teramo. Oggi i seggi restano aperti dalle 7 alle 23, domani dalle 7 alle 15. I riflettori sono puntati su sette capoluoghi: Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Terni, Ancona e Brindisi.

Meloni: la scadenza per le modifiche al Pnrr è ad agosto, siamo nei tempi

Meloni: la scadenza per le modifiche al Pnrr è ad agosto, siamo nei tempiRoma, 28 mag. (askanews) – “Il nostro piano è il più grande d’Europa con 191,5 miliardi di euro e 527 obiettivi. E una sua revisione richiede una verifica attenta per scongiurare il rischio di fare in fretta e male. La scadenza per proporre modifiche è il 31 agosto 2023 e il Ministro Fitto sta lavorando con la Commissione Europea e le singole Amministrazioni per assicurare la piena attuazione degli interventi”. E’ quanto precisato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’intervista al Messaggero, a proposito del Pnrr. “In questi giorni abbiamo completato la fase di ricognizione con le Amministrazioni centrali per verificare lo stato di attuazione del Piano e nelle prossime settimane, come stabilito con la Ue, si intensificherà il confronto per la formalizzazione delle proposte di modifica. Siamo nei tempi, e lo dimostra il fatto che ad oggi solo 5 Stati hanno presentato la proposta di revisione del Piano con l’integrazione del REPowerEU. Faremo tutto quello che c’è da fare per far arrivare queste risorse a terra, in modo utile ed efficiente”, ha aggiunto Meloni.

Secondo la presidente del Consiglio, “la capacità di spesa è un problema storico”. “A febbraio abbiamo concluso una verifica sullo stato di attuazione delle politiche di coesione 2014-2020 e abbiamo constatato che, dopo 8 anni, risultava effettivamente speso solo il 34% dei 126 miliardi di risorse programmate, tra europee e nazionali”, ha sottolineato. “Accorpare la delega del PNRR a quella delle Politiche di coesione nasce proprio da questa esigenza: assicurare una maggiore sinergia tra le diverse fonti di finanziamento, sia per garantire che i soldi vengano effettivamente spesi ma anche per privilegiare misure di qualità e in grado di rafforzare la competitività e avere effetti sul PIL. Un’impostazione confermata dal Regolamento REPowerEu che ha previsto il concorso delle politiche di coesione agli obiettivi del PNRR, in particolare a quelli connessi alle politiche energetiche per ridurre la dipendenza dal gas russo”, ha commentato ancora Meloni.

Mattarella ricorda la strage di Piazza della Loggia: debito di riconoscenza verso Brescia

Mattarella ricorda la strage di Piazza della Loggia: debito di riconoscenza verso BresciaRoma, 28 mag. (askanews) – “Otto persone uccise. Oltre cento ferite. La città di Brescia sconvolta. La Repubblica ferita. Tanto sangue innocente fu versato la mattina del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia dagli strateghi del terrore e dai loro spietati esecutori per destabilizzare la democrazia, attaccare lo Stato. I piani eversivi del terrorismo neofascista vennero contrastati e sventati. In fedeltà ai principi costituzionali. Protagonisti furono il popolo italiano, le forze politiche e sindacali, le espressioni culturali e sociali, che seppero reagire a mezzo della partecipazione democratica”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una dichiarazione rilasciata in occasione dell’anniversario della strage di Piazza della Loggia.

“Le sentenze sono riuscite a ricostruire circostanze e responsabilità dell’attentato di Brescia, evidenziandone la matrice e i suoi legami con l’eversione di destra”, ha ricordato il capo dello Stato. “Nel giorno dell’anniversario i sentimenti di vicinanza e solidarietà si rivolgono in primo luogo ai familiari e ai discendenti di coloro che persero la vita, ai loro amici e compagni di lavoro. Alla comunità bresciana”. Mattarella ha spiegato che “il Paese ha un debito di riconoscenza verso la Città di Brescia, colpita per manifestare la sua opposizione irriducibile all’eversione”. “La comunità nazionale è consapevole di quanto stretta sia la connessione tra democrazia e giustizia e per questo sente di esprimere gratitudine verso chi ha riversato nell’impegno civile – come l’Associazione dei familiari delle vittime – l’immenso dolore personale patito”, ha aggiunto. “La memoria è la radice del futuro. Per questo il ricordo di oggi è un messaggio rivolto in special modo alle generazioni più giovani, a cui è trasmesso il testimone della convivenza, della solidarietà, del bene comune da riconoscere e preservare con cura, al di là di ogni legittima differenza di opinioni e interessi”, ha concluso Mattarella.

Il Papa: la paura blocca e paralizza, isola da chi è straniero, da chi è diverso

Il Papa: la paura blocca e paralizza, isola da chi è straniero, da chi è diversoRoma, 28 mag. (askanews) – “La paura blocca, paralizza e isola: pensiamo alla paura dell’altro, di chi è straniero, di chi è diverso, di chi la pensa in un altro modo”. Lo ha detto oggi Papa Francesco al Regina Caeli.

“Fratelli e sorelle, questo ‘chiuderci dentro’ accade quando, nelle situazioni più difficili, permettiamo alla paura di prendere il sopravvento e di fare la ‘voce grossa’ dentro di noi. E così, per reazione, le porte del cuore si chiudono, come succede quando scatta un allarme all’interno di un edificio. La causa, quindi, è la paura: paura di non farcela, di essere soli ad affrontare le battaglie di ogni giorno, di rischiare e poi di restare delusi, di fare delle scelte sbagliate”, ha proseguito il Santo Padre. “E ci può essere persino la paura di Dio: che mi punisca, che ce l’abbia con meà”, ha spiegato Papa Francesco. “Se diamo spazio a queste false paure, le porte si chiudono: quelle del cuore, della società, e anche le porte della Chiesa! Dove c’è paura, c’è chiusura. E non va bene”.

“Il Vangelo però ci offre il rimedio del Risorto: lo Spirito Santo”, ha chiarito il Santo Padre. “Lui libera dalle prigioni della paura. Quando ricevono lo Spirito, gli apostoli – lo festeggiamo oggi – escono dal cenacolo e vanno nel mondo a rimettere i peccati e ad annunciare la buona notizia. Grazie a Lui le paure si superano e le porte si aprono. Perché questo fa lo Spirito: ci fa sentire la vicinanza di Dio e così il suo amore scaccia il timore, illumina il cammino, consola, sostiene nelle avversità”, ha commentato. E poi il Papa ha detto che “Mercoledì prossimo si chiude il mese mariano: a Maria affidiamo il desiderio di pace di tante popolazioni del mondo e specialmente della martoriata Ucraina”.

Nella notte massiccio attacco aereo russo su Kiev

Nella notte massiccio attacco aereo russo su KievRoma, 28 mag. (askanews) – La Russia ha lanciato molteplici attacchi aerei su Kiev durante la notte in quello che secondo i funzionari locali è stato la più grande offensiva con droni contro la capitale dell’Ucraina dall’inizio della guerra.

I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto almeno 40 droni in movimento verso Kiev e la caduta di detriti ha ucciso un uomo di 41 anni e ferito una donna di 35 in città, ha detto il sindaco Vitali Klitschko. Gli attacchi hanno avuto luogo prima dell’alba, mentre la capitale celebra il Kyiv Day, l’anniversario della sua fondazione ufficiale 1.541 anni fa. La giornata è tipicamente scandita da fiere di strada, concerti dal vivo e speciali mostre museali, i cui piani sono stati realizzati anche quest’anno, ma su scala ridotta in considerazione del conflitto in corso.

Le informazioni preliminari indicano che il raid aereo è stato il più grande attacco con droni a Kiev dall’inizio dell’invasione della Russia nel febbraio 2022, ha affermato Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare di Kiev. La Russia ha utilizzato i droni Shahed di fabbricazione iraniana, ha aggiunto. “Oggi, il nemico ha deciso di ‘congratularsi’ con la gente di Kiev nel Kyiv Day con l’aiuto dei suoi micidiali UAV”, ha detto Popko sull’app di messaggistica Telegram.

“L’attacco è stato effettuato in diverse ondate e l’allerta aerea è durata più di cinque ore”, ha sottolineato il capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina. Diversi distretti di Kiev, che ha una popolazione di circa 3 milioni di persone, hanno subito gli attacchi notturni, hanno sottolineato da parte loro altri funzionari del municipio. Tra i quartieri nel mirino delle forze russe anche il distretto storico di Pecherskyi.

Comunali, seggi aperti in 128 comuni siciliani e 38 sardi

Comunali, seggi aperti in 128 comuni siciliani e 38 sardiRoma, 28 mag. (askanews) – Seggi aperti in 128 comuni della Sicilia (tra cui Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani) e 39 della Sardegna (Assemini e Iglesias, con oltre 15mila abitanti). In totale sono quasi 1,5 milioni gli aventi diritto al voto chiamati a rinnovare i sindaci e i Consigli comunali nelle due isole più grandi del Paese. L’eventuale ballottaggio è in programma l’11 e il 12 giugno. Oggi si vota dalle 7 alle 23, domani i seggi riapriranno dalle 7 alle 15. Subito dopo inizierà lo spoglio delle schede. Il sindaco e il Consiglio comunale sono eletti per cinque anni. Nei comuni con popolazione oltre i 15 mila abitanti (17 tra Sicilia e Sardegna, ndr) per eleggere il primo cittadino è necessaria la maggioranza assoluta dei voti validi (50% + un voto). Nel caso in cui nessun candidato a sindaco ottenga questo risultato, si procederà ad un secondo turno di votazione, in programma sempre il 28 – 29 maggio prossimi, tra i due candidati che hanno ottenuto il maggiore numero di voti validi nel primo turno. Al ballottaggio è eletto sindaco il candidato che ottiene il maggiore numero di voti validi.

Non sono ammesse alla ripartizione dei seggi le liste che non abbiano superato al primo turno la soglia del 3% dei voti validi. E’ previsto un “premio di maggioranza” alla lista o gruppo di liste che abbiano ottenuto almeno il 40% dei voti, che consiste nel 60% dei seggi, nel caso in cui nessuna altra lista o gruppo di liste collegate abbiano superato il 50% dei voti. Nei comuni con popolazione sopra i 15 mila abitanti è permesso il voto disgiunto: l’elettore può esprimere due voti sulla stessa scheda: uno per una lista (al quale può aggiungere un voto di preferenza) e uno per un candidato presidente o sindaco, anche in una lista diversa. Nei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti (150 in totale nelle due isole, ndr), l’elezione dei consiglieri comunali è contestuale all’elezione del sindaco e vige il sistema maggioritario. È eletto sindaco il candidato che ha ottenuto il maggiore numero di voti validi. Alla lista o alle liste che hanno appoggiato il candidato sindaco eletto sono attribuiti i 2/3 dei seggi. I restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente tra le altre liste. In caso di parità di voti validi tra due candidati, si andrà al ballottaggio, e risulterà eletto sindaco chi tra i due candidati avrà ottenuto più voti validi. In caso di ulteriore parità, la scelta cadrà sul candidato più anziano di età.

In Sicilia, dove hanno diritto al voto 1.347.614 elettori in 128 comuni, le partite più importanti, i cui risultati avranno dei riflessi anche a livello nazionale, si giocano a Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani, quattro dei 15 comuni con più di 15mila abitanti. A Catania, che vede Piero Mattei, commissario straordinario sulla poltrona più alta di Palazzo degli Elefanti, il centrodestra ha chiuso la campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco Enrico Tarantino con tutti i big della coalizione, la premier Giorgia Meloni, e i due vice premier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Per il centrosinistra in lizza c’è Maurizio Caserta (Pd, M5s, Verdi-Sinistra, e tre liste civiche), che ha avuto il sostegno, in presenza, del presidente di M5s, Giuseppe Conte. Tra gli aspiranti sindaci ci sono anche Vincenzo Drago (Socialismo democratico Psdi), Giuseppe Libera (Movimento popolare catanese), Gabriele Savoca (Sud chiama Nord e De Luca per Catania), Giuseppe Giuffrida (Catania risorse) e Lanfranco Zappalà (Lanfranco Zappalà). A Ragusa il sindaco uscente Giuseppe Cassì, sostenuto da cinque liste civiche tenta il bis, ma si deve guardare dal candidato del centrodestra, Giovanni Cultrera, da quello del Partito Democratico, Riccardo Schininà, e da Sergio Firrincieli, espressione del M5s, A Siracusa sul nastro di partenza per la corsa verso Palazzo Vermexio ci sono otto candidati a partire dal sindaco uscente, Francesco Italia, sostenuto da quattro liste civiche. Il centrodestra punta su Ferdinando Messina, mentre Renata Giunta è riuscita a mettere d’accordo Pd, Verdi e sinistra, M5s e una lista civica. A completare l’elenco ci sono l’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, Michele Mangiafico, Roberto Trigilio, Abdelaaziz Mouddih, detto ‘Aziz’, Edy Bandiera, tutti sostenuti da diverse liste civiche. Anche a Trapani, il sindaco uscente, Giacomo Tranchida, punta alla conferma, grazie al sostegno di una larga coalizione composta da dieci liste civiche e dal Pd, che però non usa il proprio simbolo. Il centrodestra scommette su Maurizio Miceli, mentre il M5s concentra la sua attenzione su Francesco Brillante, appoggiato anche da altre liste civiche. Chiude il quartetto in lizza, Anna Garuccio, candidata di un’altra lista civica. In Sardegna, sono 139.045 gli elettori che dovranno rinnovare i sindaci e i consigli comunali in 39 città. Solo due di queste superano i 15mila abitanti: Assemini (Cagliari) e Iglesias (Sud Sardegna). Ad Assemini, guidata da poco meno di un anno dal commissario Bruno Canargiu, dopo le dimissioni della sindaca Sabrina Licheri (M5s), FdI, FI e Lega schierano Niside Muscas, mentre Pd, M5s, Verdi, Psi e una lista civica sostengono Diego Corrias. C’è poi Mario Puddu, appoggiato da una coalizione eterogenea composta da Italia Viva, Udc, Riformatori e tre liste civiche. A Iglesias il sindaco uscente, Mauro Usai, è sostenuto dal centrosinistra e da diverse liste civiche, alla ricerca di una conferma per altri cinque anni. Il centrodestra non ha trovato la quadra e così da una parte Fratelli d’Italia propone Luigi Biggio, consigliere comunale uscente, dall’altra FI e Lega, senza i propri simboli, e con quattro liste civiche, appoggiano Giuseppe Pes.

Urne aperte oggi e domani per ballottaggi, sfida in 7 capoluoghi

Urne aperte oggi e domani per ballottaggi, sfida in 7 capoluoghiRoma, 28 mag. (askanews) – Ballottaggi in 41 comuni, oggi e domani, dopo il primo turno di elezioni amministrative che ha visto la vittoria del centrodestra in quattro città – Sondrio, Treviso, Latina e Imperia – e del centrosinistra in due – Brescia e Teramo. Oggi i seggi restano aperti dalle 7 alle 23, domani dalle 7 alle 15. I riflettori sono puntati su sette capoluoghi: Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Terni, Ancona e Brindisi.

C’è molta Toscana in questa partita che è anche un primo banco di prova per il Pd a guida Elly Schlein, un test per la maggioranza di governo a livello nazionale e, nella regione un tempo “rossa”, una sfida per il centrosinistra che tenterà di riconquistare città un tempo fedelissime alla sinistra (Massa, Pisa e Siena) ma passate al centrodestra già da qualche anno.A Massa in pista ci sono Francesco Persiani (35,28% al primo turno), sostenuto nella tornata dello scorso 14-15 maggio da Forza Italia e Lega, che ha subito la concorrenza interna del candidato di Fdi Michele Guidi, arrivato terzo, e il chirurgo Enzo Romolo Ricci (30,05%) per il centrosinistra.

Pisa, città di un altro ex segretario del Pd, Enrico Letta, è contesa tra Michele Conti, sostenuto dal centrodestra, che ha mancato l’affermazione al primo turno per una manciata di voti (49,96%) e Paolo Martinelli (41,12%), ex presidente delle Acli provinciali, sostenuto da centrosinistra ed anche dai Cinquestelle. Un esperimento politico che al primo turno non ha dato i risultati politici.A Siena il ballottaggio sarà tra Nicoletta Fabio, sostenuta dal centrodestra (30,51%) e Anna Ferretti, candidata del centrosinistra (28,8%). L’ago della bilancia sarà Fabio Pacciani, sostenuto da sette liste civiche, che ha ottenuto il 22,6% dei voti.

A Vicenza la partita è tra Giacomo Possamai (centrosinistra), che ha ottenuto il 46,23% al primo turno e il sindaco uscente Francesco Rucco (centrodestra), che si è fermato al 44,06%.A Terni va in scena un testa a testa tra Orlando Masselli, assessore uscente di Fratelli d’Italia (35,81%) e Stefano Bandecchi, presidente della Ternana, sostenuto da Alternativa Popolare (28,14%) di cui è il presidente nazionale. Esclusi dal ballottaggio la coalizione con il Pd e quella del Movimento 5 stelle.

Ad Ancona si sfidano Ida Simonella (41,28%) del centrosinistra e Daniele Silvetti (45,11%) del centrodestra.A Brindisi, infine, il ballottaggio sarà tra Roberto Fusco (32,73%) del centrosinistra e Giuseppe Marchionna (44,22%) del centrodestra.

 

Italia-Usa, ministro Urso a Washington dal 1 al 4 giugno

Italia-Usa, ministro Urso a Washington dal 1 al 4 giugnoRoma, 28 mag. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sarà in missione negli Stati Uniti, a Washington, dal 1 al 4 giugno, per la celebrazione della Festa della Repubblica Italiana con la comunità italiana e locale negli USA e per una serie di riunioni bilaterali in cui incontrerà, tra gli altri, Gina Raimondo, segretaria al Commercio dell’Amministrazione Biden.

Grande attenzione sarà dedicata alle sinergie industriali e commerciali tra l’Italia e gli Stati Uniti, anche alla luce della doppia transizione ecologica e digitale. Tra i temi in agenda le misure messe in campo dal governo italiano per rafforzare l’attrazione degli investimenti nel nostro Paese: dalla realizzazione di un fondo sovrano per le imprese, aperto anche agli investitori privati, che sarà contenuto nel ddl sul Made in Italy all’esame del Consiglio dei ministri della prossima settimana, alla istituzione presso il Mimit di uno sportello unico per sburocratizzare e semplificare le attività degli investitori stranieri grazie anche alla introduzione della figura di tutor dedicati. Provvedimenti che saranno illustrati alla comunità imprenditoriale italiana negli USA e ad aziende e fondi di investimento statunitensi interessati a investire nel nostro Paese.

Negli incontri saranno illustrate le linee guida del piano nazionale per la microelettronica, coordinato con il Chips act europeo, in un’ottica di autonomia strategica in un settore ormai cruciale sul piano globale. Al centro della missione anche il rafforzamento della collaborazione tra Usa e Italia nel settore spaziale (vi saranno contatti con il National Space Council e con le maggiori aziende commerciali USA del settore) e la centralità che il nostro Paese ha assunto nel sostegno all’Ucraina e ai progetti per la futura ricostruzione del Paese. Un ruolo attivo testimoniato anche dalle missioni e dai numerosi confronti che il ministro Urso ha avuto nei mesi scorsi, sia con il governo ucraino sia con altri Paesi.

Papa: tante guerre, incredibile il male che l’uomo può compiere

Papa: tante guerre, incredibile il male che l’uomo può compiereRoma, 28 mag. (askanews) – “Oggi nel mondo c’è tanta discordia, tanta divisione. Siamo tutti collegati eppure ci troviamo scollegati tra di noi, anestetizzati dall’indifferenza e oppressi dalla solitudine. Tante guerre, pensiamo alle guerre, tanti conflitti: sembra incredibile il male che l’uomo può compiere!”. Lo ha detto oggi Papa Francesco durante la messa di Pentecoste.

“Sì, a precedere ed eccedere il nostro male, la nostra disgregazione, c’è lo spirito maligno che seduce tutta la terra”, ha spiegato il Santo Padre, aggiungendo che “egli gode degli antagonismi, delle ingiustizie, delle calunnie”. “E, di fronte al male della discordia, i nostri sforzi per costruire l’armonia non bastano”, ha insistito il Pontefice. “Ecco allora che il Signore, al culmine della sua Pasqua, al culmine della salvezza, riversa sul mondo creato il suo Spirito buono, lo Spirito Santo, che si oppone allo spirito divisore perché è armonia. Spirito di unità che porta la pace”, ha insistito Papa Francesco, chiedendo di invocarlo “ogni giorno sul nostro mondo”.

Alluvione, Meloni: cambiare paradigma su sicurezza del territorio

Alluvione, Meloni: cambiare paradigma su sicurezza del territorioRoma, 28 mag. (askanews) – “Mettere in sicurezza l’Italia è una sfida epocale. Stiamo purtroppo scontando decenni di scelte mancate e di ritardi e l’idea, errata, che la cura del territorio non fosse un investimento strategico. Bisogna cambiare paradigma”. E’ quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’intervista al Messaggero, rispondendo a una domanda sulla messa in sicurezza del Paese affinché tragedie come l’alluvione in Emilia Romagna non si ripetano più.

“Nessuno ha la bacchetta magica ma è arrivato il momento di immaginare un modello completamente nuovo, che sappia responsabilizzare di più tutte le amministrazioni coinvolte e permetta di realizzare le opere necessarie, velocemente e bene. E capire che ci sono interventi che non possono essere più rimandati o bloccati dalla burocrazia o da un certo ecologismo ideologizzato. Non è facile, ma ci metteremo tutto il nostro impegno”, ha sottolineato. Quanto al prossimo commissario per la ricostruzione, la presidente del Consiglio ha spiegato che “in questo momento” il suo “principale problema non è chi spende i soldi ma trovarli, capire le cose da fare e capire quali procedure vanno migliorate per dare risposte immediate”. “Quando arriverà il tempo della ricostruzione ci occuperemo di chi sarà il commissario. Vedremo le funzioni, valuteremo le competenze e sceglieremo il profilo più adatto”, ha precisato.