Giornata alimentazione,Mattarella: acqua diritto fondamentale a rischioRoma, 16 ott. (askanews) – “L’accesso all’acqua, è un diritto fondamentale, oggi troppo spesso a rischio, anche per effetto del cambiamento climatico che vede la desertificazione di aree sempre più estese del pianeta”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla Giornata mondiale dell’alimentazione della Fao.
“Oggi la sua scarsità o assenza è sempre più alla radice di povertà e conflitti e richiede di affrontare con determinazione e altrettanto ingegno la gestione sostenibile di un bene essenziale, che è al tempo stesso strumento di pace e moltiplicatore di benessere”, ha aggiunto.
Cantalamessa: sicurezza va di pari passo con gestione migrantiMilano, 16 ott. (askanews) – “L’immigrazione è un problema che negli ultimi decenni sta riguardando il mondo intero. Se gestito correttamente insieme all’Unione Europea diventa un’opportunità, se viene subìto dai Paesi di primo approdo diventa un problema. I dati del ministero dell’Interno di due anni fa dicevano che solo il 9 per cento dei migranti irregolari sbarcati in Italia avevano diritto ad acquisire lo status di rifugiato politico. Il 17 per cento circa aveva diritto a una protezione speciale il 70- 75 per cento, erano migranti economici. E’ chiaro che va fatta una netta separazione tra chi entra legalmente, accetta la nostra Carta costituzionale e accetta di occuparsi di quei lavori che gli italiani non vogliono più fare e gli irregolari”. Lo ha dichiarato Gianluca Cantalamessa (capogruppo della Lega in Commissione Industria a Palazzo Madama), nel corso del Cnpr Forum “Immigrazione: tra solidarietà e sicurezza” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.
“Se meno dell’1 % dei residenti in Italia tra gli irregolari commettono il 40 % delle violenze sessuali – ha aggiunto Cantalamessa – è un dato che si commenta da solo, così come lo sfruttamento della prostituzione o altri tipi di reato. La sicurezza deve andare di pari passo con una corretta gestione dell’immigrazione”. Più solidarietà è l’appello lanciato da Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi Sinistra e vicepresidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle Ecomafie: “Per questa emergenza internazionale preoccupante i blocchi navali si sono rivelati una suggestione, perché di fronte alla disperazione di chi non ha nulla da perdere non ci possono essere barriere – ha detto – Tanto è vero che ci troviamo con un record di sbarchi. Dobbiamo allora cercare di solidarizzare con queste realtà che non vuol dire far entrare indiscriminatamente. La cattiva gestione dell’immigrazione ha creato negli ultimi anni danni sociali, politici ed economici. Tragedie come Cutro non devono accadere nuovamente. Serve unità politica per affrontare questo dramma, con l’odio razzista non andremo da nessuna parte. Non mi pare che il modello dei Cpr funzioni bene – rimarca Borrelli – e bisogna evitare che l’immigrazione diventi opportunità per i clan di assoldare nuovi disperati. Ma il problema sicurezza non è riferibile a solo extracomunitari. In Italia abbiamo un alto numero di agenti eppure non si riesce a contrastare la criminalità specie dove questa è fortemente radicata e c’è commistione con la politica. Caivano è un esempio”.
Secondo Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia in Commissione Politiche dell’Unione Europea a Montecitorio”l’immigrazione è uno dei temi decisivi del nostro tempo ma lo è anche per i destini dei governi nazionali. Lo è per tutti anche per chi si dimostra a parole più duro o per chi si dimostra più aperto”. “L’immigrazione va governata . ha detto Cattaneo – faccio parte di una forza europeista che ha sempre detto questo non abbiamo mai immaginato soluzioni facili per un problema complesso. Ci sono due priorità: mettere il Mediterraneo al centro dell’intera politica dell’Unione Europea, e in questo senso l’incontro della Meloni a Lampedusa con Ursula Von der Leyern è già un segno di attenzione; fare accordi bilaterali con i paesi del Nord Africa. Era stato fatto nel passato con la Libia di Gheddafi, oggi si sta tentando con la Tunisia. Un accordo fragile che al momento non sta funzionando, ma non per questo significa che sia sbagliato. Solo con la forza di un’Europa unita si può arrivare a una soluzione vera e strutturale ovviamente distinguendo sempre chi scappa dalle guerre e chi scappa da problematiche economiche”. Critica invece la parlamentare del M5s in Commissione Affari Costituzionali alla Camera, Carmela Auriemma: “Quello che riscontriamo nell’ultimo periodo è che tutta una serie di provvedimenti che sono stati sostenuti da questo governo in campagna elettorale non sono realizzabili, a partire dal famoso blocco navale – ha detto – Sui flussi migratori negli ultimi mesi abbiamo registrato una serie di interventi del governo che non hanno gestito il fenomeno e gli sbarchi sono raddoppiati. Il governo e la maggioranza hanno fallito completamente. Chiedere il sostegno dell’Europa con la redistribuzione e, contemporaneamente, strizzare l’occhio ai paesi Visegrad, che sono contro la ridistribuzione obbligatoria, è una strategia perdente. Anche il famoso memorandum con la Tunisia non ha funzionato. Il ministro degli esteri tunisino ha comunicato di aver restituito i 60 milioni di euro ottenuti dai fondi di Bruxelles in quanto non più d’accordo con quella linea”. “Nel frattempo – ha evidenziato Auriemma -, le immagini di Lampedusa delle ultime settimane restano impresse nella mente di tutti. Il governo era convinto che bloccando le Ong avremmo risolto la questione deli sbarchi, così non è stato”.
Il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Eleonora Linda Lecchi, commercialista e revisore dei conti dell’Odcec di Bergamo. “Di fronte al fenomeno migratorio che sta investendo ormai da anni l’Italia e l’Europa, con milioni di persone in fuga dalla guerra e dalla fame, senza contare le migrazioni legate ai cambiamenti climatici, è assolutamente prioritario adottare politiche unitarie e coordinate sia a livello locale che internazionale – ha sostenuto Lecchi – Non possiamo tollerare che milioni di migranti restino bloccati per anni nei campi profughi o nei lager libici senza le più elementari forme di assistenza e sostentamento, sottoposti a torture e brutalità di ogni genere. La gestione fallimentare di questo processo si sta ripercuotendo anche su un altro tema fondamentale per il nostro Paese: quello della sicurezza, che spesso entra in contrasto con il desiderio di accoglienza. E’ indispensabile che la politica riesca a trovare un percorso che sia in grado di promuovere una gestione dell’immigrazione che concili l’accoglienza degli immigrati con la sicurezza delle comunità ospitanti.”. Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili. “Quello dell’immigrazione sia un problema complesso. Gli Italiani tra il 1860 e il 1980 sono stati i più grandi emigranti del mondo. Sono emigrati altrove in cerca di fortuna, di cibo, di lavoro. Parliamo di 30 milioni di Italiani, di cui 18 milioni si sono stabilizzati all’estero. Ci sono alcune nazioni come l’Argentina che hanno il 60 per cento della popolazione di discendenza italiana. Ricordare che prima di diventare uno dei paesi più ricchi del mondo siamo stati un popolo di migranti potrebbe essere d’aiuto per capire qual è l’approccio corretto – ha detto Longoni – In tema di migrazione, la sicurezza è figlia delle attività di controllo di presidio che devono essere incentivate e se l’insicurezza deriva dall’immigrazione questa è figlia della mancata integrazione. Senza integrare il patrimonio rappresentato dagli immigrati, questi dovranno pur sopravvivere e lo faranno in violazione delle leggi e della sicurezza”. (nella foto dei protagonisti, da sinistra in senso orario: Cantalamessa, Borrelli, Auriemma e Cattaneo)
Conti pubblici, debito in calo a 2.840,7 mld ad agostoRoma, 16 ott. (askanews) – Il debito delle amministrazioni pubbliche ad agosto è diminuito di 18,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.840,7 miliardi. Lo comunica la Banca d’Italia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”.
Hanno operato in tal senso la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (15,2 miliardi, a 53,2) e l’avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche (3,7 miliardi). Per contro, l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio hanno aumentato il debito (0,5 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è diminuito di 17,8 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di circa 0,6 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile.
La vita media residua del debito – immutata rispetto al mese precedente – è pari a 7,7 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita al 25,1% (dal 25,2% del mese precedente), mentre a luglio (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quelle detenute dai non residenti e dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) sono leggermente aumentate, collocandosi rispettivamente al 27% e al 12%.
Archivio di Milano, un palinsesto a 60 anni da legge su archiviMilano, 16 ott. (askanews) – Lo scorso venerdì nella sede della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e dell’Archivio di Stato di Milano, Annalisa Rossi, Soprintendente archivistico e bibliografico della Lombardia e Direttore dell’Archivio di Stato di Milano, e Gabriele Locatelli, Presidente di ANAI Lombardia, hanno presentato alla stampa i risultati della call to action pubblica con la quale gli stessi soggetti hanno sollecitato la comunità scientifica archivistica nazionale, professionale e istituzionale, a partecipare a un confronto che, mettendo a disposizione le proprie esperienze, mirasse alla rilettura in sede critica e alla comprensione dei percorsi e delle storie degli archivi e dell’amministrazione archivistica italiana dal 1963 al 2023, al fine di mettere a fuoco le visioni dello sviluppo futuro.
Il 30 settembre 2023 il D.P.R. n. 1409/1963, noto nell’ambiente archivistico come “la legge sugli archivi”, ha compiuto i suoi primi 60 anni. La “legge sugli archivi” del 1963 rappresenta la struttura normativa sulla quale poggia l’attuale Codice dei Beni Culturali in materia di disciplina archivistica. In essa, infatti, erano già presenti i capisaldi della conservazione, della tutela e della valorizzazione del patrimonio archivistico nazionale, costituito – a seconda dei casi specifici – da archivi statali, altri archivi pubblici o archivi privati di notevole interesse storico. In relazione a questo anniversario, a luglio 2023 è stata pubblicata la Call to Action “1963-2023: 60 anni in viaggio #carnetdevoyage e #visionifuture” “Sessant’anni di viaggio degli archivi italiani tra tutela e conservazione: ieri, oggi, domani”. L’obiettivo era individuare, attraverso un metodo di ricerca collaborativa, modelli e ipotesi di soluzioni innovative ed efficaci per il prossimo futuro, e a comunità nazionale, scientifica, professionale e istituzionale, ha risposto con grande vitalità. Muovendo dalla mappatura delle esperienze, dei patrimoni, delle criticità, dei risultati positivi esistenti nel territorio milanese, lombardo e nazionale e procedendo – con un metodo di ricerca collaborativa e con un processo bottom-up a individuare ipotesi di soluzioni innovative ed efficaci per il prossimo futuro, sono stati invitati a partecipare soggetti pubblici e privati, comunità professionali, corpi intermedi, persone, operatori economici che vogliano riflettere sul passato, sul presente e sul futuro, che vogliano promuovere progettualità in corso, che vogliano condividere visioni di sviluppo.
Questa riflessione si colloca nel contesto di due grandi sfide che siamo chiamati ad affrontare, quella della transizione digitale e quella della transizione ecologica. Il riscontro ottenuto a livello non solo territoriale e nazionale, ma anche internazionale, è stato notevole e dimostra il desiderio della comunità di stringersi attorno ai nodi critici e a un progetto comune di sviluppo possibile delle professioni e del valore degli archivi nel contesto del patrimonio culturale nazionale e della comunità civile nazionale. Sono state calendarizzate 80 proposte totali, arrivate da oltre 120 partecipanti, che dal punto di vista del profilo del proponente risultano così ripartiti: il 44% Archivi pubblici, il 34% Archivi privati, l’8% Archivi ecclesiastici, il 7% docenti e il restante 7% professionisti. Per quanto concerne le aree tematiche delle proposte il 65% rientra nell’ambito della tutela e vigilanza, il 18% nel settore della formazione e professione, il restante 17% nell’ambito degli Archivi di Stato e documentazione statale. Infine, per quanto riguarda le tre sezioni ieri, oggi e domani, il 44% si sostanzia di proposte relative a oggi, il 31% a domani, l’11% a ieri e il restante 14% non è collocabile, in quanto taglia trasversalmente i tre periodi. Contestualmente è stato presentato il logo appositamente studiato per il palinsesto “1963-2023: 60 anni in viaggio #carnetdevoyage e #visionifuture”. Il logo presenta la data “1963” disposta obliquamente e parallela a uno dei lati di un triangolo isoscele capovolto. Il numero “6” è affiancato dallo “0” a formare “60”. Lo “0” è costituito dalla testa di Giano bifronte, divinità simbolo degli archivi, anticamente protettore delle ‘porte’ (ianua), intese come soglie (limen) e come limiti (limes) da spostare e riconfigurare, superare e sviluppare. Uno dei due volti di Giano, quello anziano, guarda al passato, mentre quello giovane guarda al futuro. Lo spazio fra i due volti rappresenta l’Italia. L’immagine è iscritta in un triangolo isoscele capovolto: il triangolo nella tradizione alchemica è figura intermedia fra il cerchio (astrazione) e il quadrato (materia fisica), esattamente come gli archivi: sedime materiale e nel contempo architettura logica e sistemica. Inoltre, i tre lati del triangolo rappresentano le tre dimensioni indagate e la tripartizione della stessa legge del 1963 (tutela, conservazione e Archivi di Stato, formazione) e le tre punte i tre tempi (ieri, oggi, domani).
Salone Franchising Milano: chi sarà imprenditore passa da quiMilano, 16 ott. (askanews) – Oltre 110 insegne, oltre 30 convegni, più di 50 relatori: sono questi i numeri della 36esima edizione di Salone Franchising Milano, l’evento dedicato al mondo del Franchising e del Retail in programma dal 19 fino al 21 ottobre 2023 all’Allianz-MiCo a Milano. L’appuntamento organizzato da Fiera Milano – che da quest’anno si presenta con un nuovo format e un nuovo payoff, “Retail & Franchising Village” – mette a disposizione dei futuri imprenditori le opportunità per avviare un business di successo e a quanti hanno già aperto un’attività, tutte le competenze per crescere.
Salone Franchising Milano offrirà una visione a 360 gradi sul mondo dell’affiliazione commerciale, ma anche sulle nuove forme ibride di retail che arricchiscono il panorama del settore. Una occasione unica per quanti cercano l’opportunità di mettersi in proprio, investendo su se stessi, ma a un “rischio calcolato”. I franchisor, cioè i proprietari delle insegne, infatti, sono in grado di mettere a disposizione il loro know how per supportare l’investimento degli aspiranti franchisee, gli imprenditori di domani. La manifestazione rappresenta un luogo di incontro privilegiato per favorire questo scambio e dare concrete opportunità di crescita sia a quanti si avvicinano al mondo del franchising per la prima volta, sia a quanti, già affiliati, puntano a studiare nuove strategie per crescere. Il franchising è una formula vincente sia per l’azienda franchisor che ha a disposizione un network crescente di franchisee sul territorio, che la orientano nel mercato e ne anticipano i cambiamenti, sia per lo stesso franchisee che può contare su un modello di autoimpiego strutturato e conveniente nel medio e lungo periodo. Salone Franchising Milano creerà il contesto per il confronto tra franchisor e franchisee e sarà una occasione speciale per acquisire know how e informazioni che permettono a tutti gli operatori del settore e ai nuovi affiliati di conoscere a fondo il mercato.
Il mondo dell’affiliazione commerciale è assai vario e comprende numerose proposte che possono interessare i nuovi imprenditori in molteplici settori. Il Salone presenta questa pluralità attraverso uno spaccato molto ampio che offre una vasta scelta a chi vuole mettersi in proprio. Importante è il settore della GDO presente all’evento con numerosi marchi di primo piano, in linea con un mercato che vede questo comparto tra i maggiori fruitori delle formule in franchising. Molto rappresentato è il mondo della ristorazione che va dalle hamburgherie ai ristoranti, dai pub alle caffetterie. Una proposta in linea con le richieste di un cliente sempre più esigente, curioso e fortemente intenzionato a vedere trasformati i propri acquisti in nuove esperienze. Non mancano, poi, settori come l’abbigliamento, l’hi-tech e l’elettronica di consumo, con una varietà di proposte capaci di soddisfare il cliente finale ma soprattutto in grado di offrire modelli di business diversificati per chi vuole mettersi in proprio. Tra le tante opportunità anche proposte davvero curiose come le serre aeroponiche o le cantine subacquee, realtà che necessitano di imprenditori capaci di credere nella forza della novità. Importanti sono, tra gli espositori, i marchi partner dell’evento iniziando dal Main Partner Eurospin per poi proseguire ai partner WindTre Business, Carrefour, Scalo Milano, Nolostand, Reno, Anytime Fitness, Löwengrube e ISG. L’elenco completo degli espositori è consultabile sul sito dell’evento.
Per essere all’altezza di un mercato così dinamico è necessario conoscerne a fondo le regole, sia che ci si stia affacciando per la prima volta al settore del franchising, sia che si lavori già da tempo in questo comparto. Logiche, tendenze e strategie vincenti saranno al centro dei workshop e dei convegni che saranno organizzati durante Salone Franchising Milano. Sul Main Stage si alterneranno le associazioni e i grandi nomi del settore per fare il punto sullo stato dell’arte del Franchising, con focus su finanziamenti, imprenditoria femminile, accessibilità e tanti altri temi. Tra le iniziative in programma, due “Area Academy” dedicate a coloro che si affacciano per la prima volta al settore ma anche a professionisti in cerca di spunti sempre più innovativi e avanzati. Per tutta la durata della manifestazione, i visitatori avranno l’occasione di partecipare a molti incontri e seminari formativi durante i quali i migliori brand del mercato del franchising organizzeranno sessioni tematiche e workshop in cui si affronteranno differenti topic per far scoprire i segreti del successo dei brand più importanti.
Secondo gli ultimi dati disponibili, che fanno riferimento all’anno 2022, in Italia il numero di punti vendita in franchising è di 61.162 (+2,2% rispetto al 2021) e degli addetti occupati che sono saliti a 252.848 (+6,2% rispetto al 2021). Le insegne operative sono circa un migliaio (954), stabili rispetto all’anno precedente. il fatturato del comparto nel 2022 ha superato la quota di 30,9 miliardi di euro (+7,1% rispetto al 2021). Nel 2023 si stima una previsione di aumento del fatturato nell’ordine del +3%. Considerando i settori merceologici più performanti al primo posto si trova la GDO che, con un giro d’affari che supera gli 11 miliardi di euro, incide per il 37% sul fatturato complessivo del franchising. In seconda posizione il comparto abbigliamento (oltre i 7,5 miliardi di fatturato), e a seguire i servizi (4,5 miliardi di fatturato); la ristorazione in franchising supera invece i 3,2 miliardi di fatturato. Prendendo in esame le regioni con il più alto numero di punti vendita troviamo al primo posto la Lombardia con ben 9.955 store, seguita da Lazio (6.734), Campania (4.805), Emilia-Romagna (4.757) e Sicilia (4.665). Il Salone ha raccolto l’attenzione convinta di tante realtà del mondo del franchising e del retail a livello associativo: patrocinano l’evento Assofranchising, Confimprese e Federfranchising, le tre associazioni che rappresentano il settore, CNCC, il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e UBRI, l’Unione Brand della Ristorazione Italiana. Salone Franchising Milano gode anche del patrocinio di Regione Lombardia e del Comune di Milano.
Maeci e Simest a sostegno di export imprese colpite da alluvioneRoma, 16 ott. (askanews) – Su indicazione del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, la Farnesina, in collaborazione con Simest, annuncia il lancio di una nuova misura a sostegno delle imprese esportatrici delle aree colpite dalle alluvioni dello scorso maggio per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza (all. 1 del DL 61/2023).
“A seguito delle terribili alluvioni che hanno colpito il cuore dell’Italia, avevo disposto lo scorso luglio l’iniziativa ‘ristori per danni’ – tuttora attiva. Oggi aggiungiamo un altro strumento concreto a sostegno delle imprese esportatrici (“ristori per perdita di reddito”) che sarà finanziato a valere sui 300 milioni di euro già resi disponibili per la prima misura”, ha commentato il ministro Tajani. La nuova misura è infatti volta a concedere indennizzi per le perdite di reddito dovute alla sospensione totale o parziale dell’attività calcolata per un periodo massimo di sei mesi dalla data in cui si è verificato l’evento alluvionale nel territorio in cui è localizzata l’impresa.
“Le aziende potranno richiedere un contributo per un importo massimo di 5 milioni di euro e potranno accedervi le imprese esportatrici con un fatturato export pari o superiore al 3% rispetto al fatturato totale aziendale. Potrà essere riconosciuto fino al 100% del valore della perdita di reddito. Si tratta di un segnale concreto di attenzione del Governo verso le nostre imprese” ha concluso il ministro. Tale nuova misura sarà accessibile a tutte le imprese (con eccezione delle aziende operanti nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca) sul portale di Simest a partire dal prossimo 21 novembre, ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di contributo e l’erogazione dello stesso avverrà nei 10 giorni successivi all’approvazione della stessa da parte del Comitato Agevolazioni, organo presieduto dal MAECI che amministra le risorse utilizzate per la misura.
Essa completa l’attuazione del pacchetto speciale di misure di finanza agevolata predisposto dalla Farnesina per sostenere le aziende esportatrici colpite dall’emergenza alluvioni; che, si ricorda, annovera anche una riserva di 400 milioni di euro a valere sul Fondo 394/81, anch’essa già attiva e volta all’erogazione di finanziamenti a tassi particolarmente agevolati (con quote di fondo perduto del 10%) destinati a sostenere il rilancio delle imprese manifatturiere a vocazione internazionale delle aree colpite nonché le aziende della loro filiera produttiva.
A Roma Workshop: rafforzare gli ecosistemi digitali locali in AfricaRoma, 16 ott. (askanews) – Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ospiteranno il 20 ottobre 2023, a Roma, un workshop sul “Digitale per lo Sviluppo”.
L’obiettivo della giornata è quello di avviare un’articolata riflessione per comprendere meglio le opportunità per il settore privato derivanti dai processi di trasformazione digitale nel continente africano e per riflettere sulle possibili priorità in tema di Digitale per lo Sviluppo della Strategia Italiana Digital for Development (D4D), anche nella prospettiva della prossima presidenza del G7 nel 2024. L’evento rappresenta inoltre un’opportunità per valorizzare il ruolo delle imprese private (italiane ed africane) a sostegno della trasformazione digitale inclusiva e verde in Africa e del rafforzamento degli ecosistemi digitali locali, per promuovere export ed internazionalizzazione delle imprese e per contribuire in termini di input tematici all’agenda Digitale italiana per lo Sviluppo.
IIC Los Angeles: il cinema italiano a AFI FEST 2023Roma, 16 ott. (askanews) – Dal 25 Ottobre al 29 Ottobre 2023 a Los Angeles si svolge la nuova edizione dell’AFI FEST.
Organizzato da AFI in collaborazione con: Italian Cultural Institute Los Angeles. L’AFI FEST mette in mostra i migliori film provenienti da tutto il mondo, lungometraggi e cortometraggi, insieme a panel e conversazioni con grandi registi e nuove voci del cinema.
Quest’anno l’Italia viene rappresentata da Io capitano di Matteo Garrone, selezione ufficiale per rappresentare l’Italia nella categoria Miglior film internazionale agli Oscars 2024, La Chimera di Alice Rohrwacher e Rapito di Marco Bellocchio. IO CAPITANO di Matteo Garrone 28 ottobre, 15:30 Chinese 1
LA CHIMERA di Alice Rohrwacher 28 ottobre, 18:15 Chinese 6 RAPITO di Marco Bellocchio 29 ottobre, 14:00 Chinese 5
Il ministero degli Esteri ricorda Calvino a 100 anni dalla nascitaRoma, 16 ott. (askanews) – Cento anni fa nasceva Italo Calvino, scrittore italiano tra i più apprezzati e letti in tutto il mondo.
Attraverso la sua rete di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha promosso una ricca serie di iniziative ed eventi per celebrare in tutto il mondo la figura e l’opera di questo autore tradotto in oltre 60 Paesi. Insieme a eventi, convegni, letture e laboratori per tutte le età ideati dalle singole sedi estere della Farnesina, in collaborazione con le più importanti realtà del panorama culturale italiano il MAECI ha progettato e diffuso nel mondo le mostre “Calvino qui e altrove”, un viaggio nella storia dei libri di Calvino attraverso traduzioni e copertine delle numerose edizioni straniere, in collaborazione con il Laboratorio Calvino dell’Università La Sapienza di Roma e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori; “Eccellenze italiane.
Figure per Italo Calvino”, illustrazioni di artisti italiani e internazionali ispirate alle fiabe calviniane, a cura di Bologna Children’s Bookfair; e “Calvino Immaginario”, un’esposizione di opere tra i più noti artisti del fumetto e della graphic novel ispirati da Calvino, con la collaborazione di Comicon.
Biden: occupazione israeliana di Gaza sarebbe un grande erroreRoma, 16 ott. (askanews) – Il presidente USA Joe Biden ha dichiarato che sarebbe un “grande errore” per Israele rioccupare Gaza, ma che Israele “deve rispondere” e “dare la caccia ad Hamas” dopo gli attacchi terroristici della scorsa settimana – che ha paragonato all’Olocausto.
In un’intervista domenica alla CBS, alla domanda se fosse d’accordo con un “assedio totale” di Gaza, Biden ha detto di essere fiducioso che Israele agirà nel rispetto delle regole di guerra e che ci sarà “la possibilità per gli innocenti di Gaza di avere accesso a medicine, cibo e acqua”. Alla domanda se a questo punto sosterrebbe un’occupazione israeliana di Gaza, Biden ha risposto in modo più diretto: “Penso che sarebbe un grosso errore”, ha detto. “Sentite, quello che è successo a Gaza, a mio avviso, è che Hamas e gli elementi estremi di Hamas non rappresentano tutto il popolo palestinese. E penso che… sarebbe un errore… per Israele occupare… Gaza di nuovo. Ma entrare ma eliminare gli estremisti, Hezbollah a nord e Hamas a sud, è un requisito necessario. È un requisito necessario”.
Biden ha anche ribadito che secondo gli USA non ci sono “prove evidenti” che l’Iran sia dietro gli attacchi terroristici in Israele compiuti da Hamas all’inizio del mese: “Non voglio entrare in informazioni riservate. Ma per essere molto schietto con voi, non ci sono prove evidenti”. Alla domanda se dietro il conflitto ci fosse l’Iran, Biden ha ribadito che non ci sono prove “a questo punto” che l’Iran abbia contribuito a pianificare l’attacco. Intanto secondo media americani, Biden sta considerando un viaggio in Israele “nei prossimi giorni”, del quale però ancora non sarebbero pronti i dettagli.