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Tag: Sanremo 2023

Via Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica

Via Settimana Nazionale della Prevenzione OncologicaRoma, 17 mar. (askanews) – Prende il via domani, sabato 18 marzo, la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, l’appuntamento promosso dalla LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori in sinergia con il Ministero della Salute che ha l’intento di diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di adottare un corretto stile di vita per vincere i tumori. Fino al 26 marzo le associazioni provinciali della LILT, distribuite in tutta Italia, saranno impegnate a informare, dialogare e diffondere messaggi positivi per incentivare scelte di vita salutari e virtuose, come l’adozione di un regime alimentare sano ed equilibrato, la pratica di una regolare attività fisica e l’astensione dal fumo. Semplici comportamenti che permetterebbero di evitare oltre un terzo dei tumori. Durante la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica sarà inoltre possibile effettuare, previa prenotazione al numero verde SOS LILT 800 998877, visite di controllo presso i 397 centri prevenzione e le 106 associazioni provinciali LILT in tutta Italia.
La campagna, che quest’anno ha il volto dello chef stellato Giorgio Locatelli, è stata lanciata questa mattina alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci, il quale ha tenuto a ribadire l’impegno del governo e la collaborazione con la LILT nel promuovere la prevenzione oncologica: «La prevenzione oncologica – ha dichiarato il Ministro Schillaci – è un tema al quale fin dall’inizio del mio mandato in questo Dicastero ho dato particolare risalto e attenzione. Con la LILT c’è una sinergia proficua nella battaglia contro le neoplasie, attraverso la promozione della prevenzione primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione è centrale nel Piano Oncologico Nazionale che abbiamo approvato di recente e centrali sono le campagne informative, come quelle sugli screening oncologici che abbiamo avviato lo scorso mese da Sanremo. Incoraggiare stili di vita corretti è un impegno comune che oggi va ribadito fortemente, perché una corretta prevenzione primaria può evitare in Italia l’insorgenza di circa 90 mila nuovi casi di cancro ogni anno. Siamo impegnati a portare l’educazione ai corretti stili di vita nelle scuole primarie e secondarie, progetto al quale stiamo lavorando in collaborazione con gli altri Dicasteri interessati. È proprio dalle scuole e dai più giovani che bisogna iniziare, per trasmettere loro la cultura della prevenzione e far capire sin da piccoli quanto è importante avere cura della propria salute».
“Come on ragazzi, muovetevi!” è l’esortazione dello chef Locatelli nella campagna 2023, un invito inteso sia come sprone per praticare attività fisica, ma anche a muoversi verso la direzione di stili di vita sani: «Sono convinto che una dieta sana sia fondamentale per la prevenzione. Lancio quindi un appello al Ministro Schillaci e al presidente Schittulli a continuare questo percorso di educazione sanitaria nelle scuole. Insegnare ai bambini cosa mangiare e quali sono le proprietà dei vari alimenti è una cosa importantissima. La cucina italiana è spesso associata alla Dieta Mediterranea, quindi a una dieta sana ed equilibrata; il nostro impegno è quello di continuare a insistere su questo punto di forza, che ci viene riconosciuto anche all’estero» commenta lo chef Giorgio Locatelli, in collegamento da Londra.
Il concept della campagna SNPO 2023 punta sull’importanza della responsabilità di ognuno di noi nelle scelte quotidiane. Queste infatti, se orientate dalla corretta informazione e dalla giusta consapevolezza, potrebbero essere determinanti per vivere una quotidianità attenta e attiva, caratterizzata da un cambio di abitudini che va nella direzione della salute e dalla prevenzione.
«Ogni giorno 1.071 italiani ricevono una diagnosi di cancro e i decessi quotidiani in Italia per tumore sono 476. Solo con la riduzione dei fattori di rischio, attraverso quindi una corretta prevenzione primaria, potremmo avere il 40% in meno di casi di cancro. È ormai risaputo che la lotta contro il cancro inizia dalle decisioni quotidiane di ciascuno di noi, in particolare da ciò che scegliamo di mettere in tavola ogni giorno. Grazie alla notorietà del testimonial di quest’anno, lo chef Locatelli, ci auspichiamo che il messaggio del valore della prevenzione arrivi a più italiani possibili. Ancora oggi non tutti sanno che le errate abitudini alimentari sono responsabili di 3 casi di tumore su 10. Lo scopo della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica è proprio quello di informare e sensibilizzare sulle singole responsabilità, e possibilità, che abbiamo per tenere lontano il rischio di tumori. Ad esempio, per ridurre la probabilità di sviluppare patologie oncologiche, optiamo per un’alimentazione sana e varia, ispirata alla Dieta Mediterranea, con cereali integrali, frutta, verdura, legumi e le dosi raccomandate di olio extravergine di oliva», questo l’intervento del presidente della LILT nazionale Francesco Schittulli.

Operatori sanità pubblica chiedono a Ue adozione urgente del Nutriscore

Operatori sanità pubblica chiedono a Ue adozione urgente del NutriscoreMilano, 17 mar. (askanews) – La European public health association, che rappresenta gli operatori sanitari del settore pubblico europeo, è scesa in campo a favore del Nutriscore (l’etichetta a semaforo), una delle quattro soluzioni per l’etichetta fronte pacco, sulle quali entro fine 2022 avrebbe dovuto esprimersi la Commissione europea. A fronte del rinvio di una proposta da parte della Commissione, l’organizzazione che riunisce associazioni e istituti della sanità pubblica in Europa, lancia un vero e proprio allarme: “Eupha è preoccupata per il fatto che il termine inizialmente annunciato dalla Commissione sia ormai scaduto e non sembra esserci alcuna indicazione formale sulla data in cui la proposta sarà pubblicata – si legge in una nota – Dei quattro schemi di etichette fronte pacco considerati nella valutazione d’impatto iniziale, il Nutriscore è l’unico che soddisfa i criteri scelti, in quanto è semplice, graduato e codificato a colori”.
Le quattro opzioni in campo sono il nutriscore francese, un “indicatore graduato” che assegna un voto complessivo agli alimenti visualizzati attraverso i colori del semaforo; i semafori inglesi, che esprimono una valutazione separata per calorie, zuccheri, sale e grassi saturi, il KeyHole dei Paesi nordici, che viene assegnato agli alimenti più salutari e infine la batteria italiana NutrInform, che fornisce informazioni sulle quantità di sale, grassi, grassi saturi e zuccheri negli alimenti e indica l’incidenza di una porzione di prodotto sul fabbisogno giornaliero.
“Nel maggio 2020, la Commissione europea ha pubblicato la sua strategia Farm to Fork, in cui si è impegnata a proporre un’etichettatura nutrizionale obbligatoria armonizzata sulla parte anteriore della confezione per consentire ai consumatori di fare scelte alimentari informate, sane e sostenibili entro il quarto trimestre del 2022” sottolinea Eupha in una nota schierandosi decisamente a favore della proposta francese del nutriscore: “La sua efficacia in termini di capacità di attrarre l’attenzione dei consumatori, essere percepita favorevolmente, essere ben compresa e avere un impatto sulla qualità nutrizionale degli acquisti è chiara. Dato il peso delle malattie croniche, è urgente un’azione preventiva”. “L’Eupha chiede pertanto alla Commissione di portare avanti le revisioni che si è impegnata a introdurre proponendo una legislazione urgente che richieda l’etichettatura obbligatoria degli alimenti con il Nutriscore in tutta l’Unione europea”..

Giornata mondiale della Felicità, indagine sul mondo del lavoro

Giornata mondiale della Felicità, indagine sul mondo del lavoroMilano, 17 mar. (askanews) – In occasione della Giornata mondiale della Felicità, Glickon, azienda italiana che opera nel settore del mercato software dell’HR tech per medie e grandi aziende, ha lanciato una survey che parte da una domanda: nell’arco della nostra vita trascorriamo oltre 90mila ore lavorando. Ma, in questo tanto tempo che trascorriamo a lavoro, siamo davvero felici?
Si parte da un presupposto: la relazione tra lavoro e felicità è necessaria per l’80% degli intervistati e per la quasi totalità (97%), essere felici, rende anche più produttivi. E poi, ci sono altri dati rassicuranti: ben oltre il 66% si dichiara contento della posizione che occupa. Per il 34% – quella posizione -, rappresenta effettivamente ciò che sognava di fare, mentre il 37% si è adattato, ma si ritiene comunque soddisfatto e sereno.
Parliamo di dati rassicuranti perché, se rapportati allo scenario di questo mercato – sempre più coinvolto da grandi fenomeni sociali, culturali ed economici come Great Resignation, Quite Quitting, Hope Fatigue, etc. – risultano essere molto positivi e incoraggianti. Non c’è quindi da stupirsi se il 46% affermi di essere disposto a cambiare il proprio lavoro, in nome della felicità, anche se dovesse rinunciare a qualcosa in termini economici o di benefit. Troverebbe così spiegazione il 65% che ha ammesso di aver vissuto “con felicità” le proprie dimissioni o il proprio licenziamento. Ma attenzione, seppur il detto “I soldi non fanno la felicità” risulti ancora valido, lo stipendio resta un parametro di felicità importante per il 62% dei partecipanti.
Cosa ci rende però davvero felici del nostro lavoro? In cima a tutto le relazioni con i colleghi e l’ambiente lavorativo (30%), seguite dalle attività specifiche di cui ci si occupa (28%), e da flessibilità, benefit e stipendio (23%). Infine, la valorizzazione del talento e l’attenzione verso il proprio percorso di crescita (19%). Quic’è ampio margine di miglioramento, soprattutto oggi, che è in atto una vera e propria corsa ai talenti: le aziende dovranno essere sempre più attente non solo ad acquisire, ma anche a saper trattenere. Invece, come cambiano i fattori di felicità tra le varie generazioni? Per la Generazione Z e i Millennial, ad esempio, la qualità delle relazioni e la sostenibilità del tempo delle persone è più importante (16%) rispetto alla Generazione X e ai Boomer (12%). Così come la trasparenza e l’etica della realtà per cui si lavora (15% vs 12%). Contrariamente per gli over 40 il benessere psico-fisico (25% vs 20%) risulta essere un elemento più importante insieme alla valorizzazione economica e i benefit (19% vs 17%). Quasi cross-generazionali invece: crescita e sviluppo personale (24% per under 40 vs 22% over 40), che per dato risulta essere il valore di maggior rilievo, e condivisione dei valori del brand o società per cui si lavora (6%).
“Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare nemmeno un giorno della tua vita” resta il mantra del 67% degli intervistati, ma alla domanda “Riesci ad avere un buon work-life-balance tanto da renderti felice e serena/o?” Il panel si divide quasi a metà con una leggera maggioranza verso il “NO” (51%). Glickon ha quindi chiesto a Monica Bormetti, psicologa del lavoro che si occupa di formazione e coaching su work-life balance e benessere digitale, 5 consigli per essere più felici o ritrovare la propria felicità partendo da noi stessi: fare dipendere la felicità dal tuo “centro” e non dalle condizioni esterne; coltivare gli ormoni della felicità con relazioni positive; individuare piccoli rituali di benessere per favorire il work-life balance; imparare a trovare “il bello” nelle attività che svolgi e infine accogliere nel proprio percorso professionale le opportunità inaspettate.

Roma, Ospedale Bambino Gesù inaugura la nuova sala emodinamica

Roma, Ospedale Bambino Gesù inaugura la nuova sala emodinamicaRoma, 17 mar. (askanews) – Una nuova sala emodinamica con la tecnologia più avanzata attualmente disponibile per correggere i difetti cardiaci: è stata inaugurata nel Padiglione Spellman della sede del Gianicolo del Bambino Gesù. Consente di aumentare la qualità delle immagini a raggi X con una minore esposizione radiologica e minore stress fisico e psicologico per i bambini. L’unità di cardiologia interventistica del Bambino Gesù esegue circa 500 procedure all’anno per il trattamento delle patologie congenite del cuore dal neonato all’adulto, tra le quali l’impianto di valvole polmonari (sia espandibili con pallone che auto-espandibili), la chiusura di tutti i tipi di difetti, l’impianto di stent, la chiusura del dotto di Botallo nel neonato prematuro, la ricanalizzazione di strutture vascolari ostruite. Le procedure avvengono nella sala emodinamica in modo mininvasivo, senza cioè la necessità di un intervento chirurgico con torace aperto. Micro cannule vengono inserite nei vasi sanguigni che portano al cuore. Al loro interno scorre un catetere (tubicino flessibile) che viene posizionato laddove c’è il problema da individuare o risolvere. Il percorso del catetere viene osservato e valutato tramite strumenti di imaging a raggi X. La nuova sala mette a disposizione una tecnologia innovativa recentissima. Questa consente l’acquisizione di immagini in 3D in metà tempo rispetto alle macchine oggi in uso grazie a bracci meccanici che ruotano di 50 gradi al secondo (invece che di 25 gradi) e con angolazioni più estreme per cogliere maggiori dettagli. Garantisce un’elevata qualità delle immagini a fronte di un’esposizione minima del paziente alle radiazioni. Il miglioramento della qualità delle immagini, a sua volta, consente di ridurre i tempi delle procedure e quindi dell’impiego di anestesia con minore impatto sui bambini.
La ristrutturazione della sala ha richiesto alcuni mesi ed è stata portata a termine grazie al lavoro congiunto della Direzione Sanitaria, dell’Ingegneria Clinica, dei Servizi Tecnici e amministrativi dell’ospedale con il personale tecnico e infermieristico del comparto operatorio. Il livello avanzato del progetto meccanico dell’impianto lo mette in condizione di accogliere anche le evoluzioni tecnologiche ormai prossime per dimezzare ulteriormente i tempi di acquisizione delle immagini. «Nel futuro – afferma Gianfranco Butera, responsabile di Cardiologia interventistica – prevediamo di introdurre ulteriori innovazioni che comprendono il trattamento e il monitoraggio continuo dello scompenso cardiaco, l’impianto di valvole polmonari auto-espandibili di dimensioni ancora maggiori, il trattamento della patologia delle vene polmonari, le disfunzioni dei vasi linfatici in particolare correlate alle cardiopatie congenite, lo studio delle curve di pressione intracardiaca durante il cateterismo cardiaco, i trattamenti avanzati nei pazienti di basso peso e prematuri».

Biblioteca degli Alberi Milano, al via la nuova stagione cultrale

Biblioteca degli Alberi Milano, al via la nuova stagione cultraleMilano, 17 mar. (askanews) – Fondazione Riccardo Catella inaugura il quinto anno del progetto BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, con l’apertura di una nuova stagione culturale che consolida il ruolo di player culturale del Parco e il successo di un modello di partnership pubblico-privata diventata in pochi anni punto di riferimento per un numero crescente di istituzioni anche a livello internazionale. Cuore verde di Porta Nuova, quartiere simbolo di innovazione e sostenibilità della città e primo al mondo ad aver ottenuto la doppia certificazione LEED e WELL for Community, BAM conferma così la sua vocazione inclusiva nel fare cultura e la sua capacità di ridefinire gli spazi attraverso un nuovo approccio nel fare community.
La programmazione, ideata e diretta da Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale BAM, Fondazione Riccardo Catella, nel 2023 prevede 264 momenti culturali ispirati al binomio natura/cultura concepiti con format innovativi a cadenza quasi quotidiana, che rendono il parco un teatro a cielo aperto, un luogo di confronto sui grandi temi della contemporaneità e un palcoscenico per le giovani generazioni e conferma la validità del modello innovativo di BAM, che unisce il patrimonio botanico a una ricca proposta culturale ormai internazionalmente riconosciuta e in grado di attivare un’ampia comunità, promuovendone l’integrazione anche oltre i confini del quartiere. Attraverso il linguaggio universale della cultura, BAM si apre sempre di più alla città in termini di accessibilità degli eventi e di contaminazione tra generi, per arrivare a coinvolgere una platea di persone sempre più ampia ed eterogenea.
A dare il via a una stagione ricca di eventi site specific, come sempre gratuiti e aperti a tutti, sarà come da tradizione il primo dei BAM Season Day, le giornate dedicate alla celebrazione dell’alternanza delle stagioni che ricorrono a cavallo degli equinozi di primavera e di autunno e dei solstizi d’estate e d’inverno. Il primo appuntamento è “Arriva la Primavera!”, che domenica 19 marzo celebra la rinascita della natura con il linguaggio performativo della danza, attraverso un ricco palinsesto con 12 attività da mattino a sera, tra performance interattive e partecipate, workshop botanici, giochi fuori scala diffusi per il parco e spettacoli.

Ferpi, Bianchini alla guida del Comitato regionale Lazio

Ferpi, Bianchini alla guida del Comitato regionale LazioRoma, 17 mar. (askanews) – L’Assemblea dei soci Ferpi della Delegazione del Lazio, ospitata il 14 marzo a Roma dalla sede di Eprcomunicazione, ha proceduto all’elezione dei cinque componenti del Comitato regionale Lazio, come previsto dallo Statuto e dai regolamenti della Federazione.
Ad essere eletti, tra le dieci candidature pervenute, i soci Serena Bianchini, Vincenzo D’Anna, Anna C. Forciniti, Valentina Lombardo ed Elisabetta Marchesini.
Al termine dello scrutinio, il Comitato regionale neoeletto si è riunito ed ha indicato Serena Bianchini come propria Delegata regionale, la quale avrà la responsabilità di rappresentare la Delegazione negli organi nazionali, di assicurare il buon esito delle iniziative intraprese sul territorio e il raggiungimento degli obiettivi che via via si individueranno. Dopo la ratifica da parte del prossimo Consiglio Direttivo Nazionale, che procederà anche alla proclamazione del Delegato, guiderà la Delegazione per un triennio.
Il Presidente della Ferpi, Filippo Nani, presente all’assemblea romana, ha sottolineato “il valore del lavoro sul campo delle singole Delegazioni, allo stato dodici, della Federazione e il crescente senso di comunità e appartenenza che la partecipazione ampia al momento associativo dell’assemblea e la grande disponibilità di mettersi in gioco al servizio della Federazione di tanti soci in questi mesi testimonia”. Nel fare gli auguri di buon lavoro ai neoeletti, ha ricordato “la necessità di uno sforzo comune per affrontare le sfide della professione oggi e per accogliere ed accompagnare i giovani che si stanno affacciando proprio ora, così numerosi, su questo mondo”.

Covid, Nursind: “Potenziare SSN per onorare memoria vittime”

Covid, Nursind: “Potenziare SSN per onorare memoria vittime”

Bottega: “Libera professione infermieri sarebbe primo passo per migliorare offerta servizi”

Roma, 17 mar. (askanews) – “Il modo migliore per onorare le vittime del Covid è mettere in campo azioni concrete per potenziare il Ssn a partire dalla medicina territoriale che ha mostrato tutte le sue lacune durante la pandemia”. Lo dice Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, alla vigilia della giornata nazionale dedicata. “Consentire la libera professione agli infermieri, per esempio – prosegue -, sarebbe già un primo passo per migliorare l’offerta dei servizi, oltre che per cercare di incentivare la categoria a non abbandonare il lavoro”.
Secondo Bottega, “è un processo che non si può più rimandare e che non può prescindere dal rafforzamento dell’organico infermieristico e dalla valorizzazione dei professionisti della salute. Ecco perché, tra le altre cose, è necessario che il governo reperisca le risorse adeguate per il rinnovo contrattuale del triennio 2022-2024”.
“Un obiettivo sul quale – conclude il segretario – eserciteremo una pressione costante sulle istituzioni di riferimento”.

Usa, Produzione industriale in febbraio invariata come da stime

Usa, Produzione industriale in febbraio invariata come da stimeNew York, 17 mar. (askanews) – In febbraio, la produzione industriale negli Stati Uniti, secondo i dati della Federal Reserve è rimasta pressoché invariata rispetto al mese precedente, quando aveva registrato un dato a 103 punti. Gli analisti avevano anch’essi previsto un dato stazionario. La produzione totale rispetto a febbraio 2022 è scesa dello 0,2%.
La produzione manifatturiera, in febbraio, ha registrato un rialzo dello 0,1%, mentre l’indice del settore minerario è sceso dello 0,6%; mentre l’indice dei servizi di pubblica utilità è aumentato dello 0,5%.
L’utilizzo della capacità degli impianti – che misura la produzione industriale rispetto al potenziale – è rimasta invariata al 78,3%, contro attese per un 78,3%. Il dato di gennaio sulla produzione è stato rivisto a +0,3%; mentre la capacità di utilizzo degli impianti rivista, è passata da 78,3% a 78%.

Svb, la Holding ricorre al capitolo 11 per protezione da fallimento

Svb, la Holding ricorre al capitolo 11 per protezione da fallimentoNew York, 17 mar. (askanews) – La holding della Silicon Valley Bank, SVB Financial Group, venerdì mattina ha presentato istanza di protezione dal fallimento secondo il capitolo 11 presso la corte del distretto meridionale di New York.
La decisione, annunciata da un comunicato stampa, mira preservare il valore dell’attività in vista di una ristrutturazione, che non esclude la vendita, sotto la supervisione della della Federal Deposit Insurance, che ha assunto il controllo di SVB una settimana fa.
La holding, nel comunicato, ha dichiarato di avere circa 2,2 miliardi di dollari di liquidità. Il debito finanziato di SVB Financial Group è di circa 3,3 miliardi di dollari in capitale aggregato. L’unità titoli di SVB, SVB Securities, e le attività di capitale di rischio, SVB Capital, non sono incluse nel deposito del capitolo 11.

Grandine: nell’area Mediterraneo l’Italia è il Paese più colpito

Grandine: nell’area Mediterraneo l’Italia è il Paese più colpitoRoma, 17 mar. (askanews) – Le grandinate sono tipicamente eventi di breve durata e di limitata estensione spaziale, fattori che ne complicano notevolmente l’osservazione laddove non siano disponibili strumenti di misurazione a terra, come i radar. I ricercatori dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Cnr-Isac), utilizzando i dati forniti dai satelliti, hanno indagato l’incidenza dei temporali grandinigeni nel Mediterraneo, un’area di particolare interesse perché è una di quelle maggiormente colpite dagli effetti del cambiamento climatico. Nell’ambito di questa ricerca, pubblicata sulla rivista Eos, è stata definita la prima mappa globale di grandine ad alta risoluzione, realizzata utilizzando un set completo di dati provenienti dallo spazio.
“Abbiamo analizzato l’intera rete di sensori satellitari che fanno parte della missione spaziale internazionale Global Precipitation Measurements (GPM). Questo tipo di sensori consentono di utilizzare una vasta gamma di frequenze di sondaggio e hanno un’elevata copertura spaziale, offrendo notevoli potenzialità in termini di rilevamento e di indagine delle grandinate”, spiega Sante Laviola, ricercatore del Cnr-Isac e primo autore dello studio.
Secondo questa ricerca, l’Italia risulta essere il Paese dell’area mediterranea maggiormente colpito dagli eventi grandinigeni, trainando l’incremento delle precipitazioni nell’intero bacino. “I valori rilevati indicano che negli ultimi vent’anni il Mediterraneo si sta riscaldando il 20% più velocemente rispetto alla media globale, con la conseguente variazione dei regimi delle precipitazioni, che aumentano per intensità e frequenza. Nonostante ci sia una grande variabilità tra un anno e l’altro, in tutta l’area si può notare un trend di aumento, pari al 30%, per quanto concerne le precipitazioni di grandine sia intense che estreme. In particolare, nella nostra Penisola si è raggiunto il numero medio più alto di questo tipo di precipitazioni, che si concentrano maggiormente nel nord durante l’estate, mentre crescono nel centro-sud tra la fine dell’estate e l’autunno”, prosegue il ricercatore del Cnr.
Attraverso questi dati – evidenzia il Cnr – i ricercatori potranno migliorare i modelli metereologici e climatici, supportando anche la gestione del rischio con l’obiettivo di mitigare gli effetti della grandine sul territorio e sulle attività dell’uomo. “Una mappa globale di grandine, che può essere prodotta ogni tre ore, fornisce un’informazione – finora inesistente – utile per poter studiare la distribuzione dei pattern grandinigeni su ogni area del pianeta, e in particolar modo in mare. Se da punto di vista operativo le nostre mappe globali permettono di osservare le grandinate anche su aree del pianeta scoperte da sistemi di misura al suolo, da un punto di vista climatico renderebbero possibile replicare il nostro studio su altri hotspot climatici della Terra”, conclude Laviola.