Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Auto: in 2024 domanda usato +17% in Ue, +24% in Italia. Prezzi -6%

Auto: in 2024 domanda usato +17% in Ue, +24% in Italia. Prezzi -6%Milano, 20 gen. (askanews) – Il mercato delle auto usate a livello europeo si conferma molto dinamico anche nel 2024 con la domanda cresciuta del +17% rispetto al 2023 e punte che arrivano al +69% per le ibride e del +37% per le elettriche. L’Italia è uno dei Paesi europei che registra la crescita maggiore (+24%). Scendono invece i prezzi (-6%), con il calo più significativo per le auto elettriche (-17%). Sono questi alcuni dei principali risultati emersi dal nuovo report di AutoScout24 sul mercato europeo delle auto usate nel 2024.


I prezzi medi delle auto usate in Europa sono diminuiti del 6% nel 2024 rispetto all’anno precedente, raggiungendo una media di 24.592 euro. Il calo maggiore è stato registrato dalle auto elettriche (-17%), seguito da quelle a metano (-14%). Più contenuta la discesa dei prezzi delle auto ibride e benzina (entrambe -5%). I prezzi medi più alti riguardano le vetture ibride (36.863 euro) e le elettriche (31.141 euro). Anche in Italia il prezzo medio è calato del -6%, toccando i 20.710 euro.


A livello europeo, nel 2024 la domanda su AutoScout24 è cresciuta del +17% rispetto all’anno precedente, con l’Italia che si posiziona tra i Paesi più performanti (+24%) subito dopo Lussemburgo (+41%) e Francia (+40%). Un dato che testimonia come nel nostro Paese il mercato delle auto usate continui a essere il canale preferito dagli automobilisti. A crescere maggiormente sono le richieste di veicoli ibridi (+69% rispetto al 2023), mentre quelle di auto elettriche hanno registrato un aumento del +37%. Volkswagen domina il panorama europeo, seguita da Mercedes-Benz e Bmw. Tra i modelli, la Tesla Model 3 si conferma l’auto elettrica più popolare con un prezzo medio 2024 di 32.503 euro (-23%), seguita da Tesla Model Y (45.013 euro, -19%), Model S (37.300 euro, -25%), Renault Zoe (15.548 euro, -16%) e Porsche Taycan (99.058 euro, -15%). Nel nostro Paese Fiat, Audi e Mercedes-Benz sono in cima alle preferenze dei consumatori.

Romeo (Lega): bene Regione Lombardia, 117 milioni per difesa suolo

Romeo (Lega): bene Regione Lombardia, 117 milioni per difesa suoloRoma, 20 gen. (askanews) – “Complimenti alla Regione Lombardia, che come sempre parla con i fatti, per lo stanziamento di 117,3 milioni di euro per interventi a difesa del suolo e a contrasto del rischio idrogeologico, destinati a più di venti comuni distribuiti in otto province, fondi che serviranno a garantire anche operazioni di monitoraggio e contenimento dei corsi d’acqua, contrasto al rischio di frane e messa in sicurezza dei centri abitati. Questi sono fatti concreti per il territorio lombardo e per i cittadini lombardi”. Lo dichiara in una nota il segretario regionale della Lega Lombarda Salvini Premier e presidente dei senatori della Lega Salvini Premier, Massimiliano Romeo.

”Io sono la fine del mondo”, film con Angelo Duro in cima box office

”Io sono la fine del mondo”, film con Angelo Duro in cima box officeRoma, 20 gen. (askanews) – “Io sono la fine del mondo”, domina fin dal giorno di uscita, la vetta del box office e registra addirittura il 10% in più di incasso nel suo secondo fine settimana di programmazione e Angelo Duro lancia l’appuntamento a sabato 25 gennaio eccezionalmente a mezzanotte per un evento speciale live streaming dal cinema The Space Parco de Medici di Roma e diffuso a tutti i cinema italiani che aderiranno, a seguire sarà programmato il film.


L’incasso dell’ultimo fine settimana ha superato infatti i 2 milioni e mezzo di euro con oltre 328.000 presenze. Ad oggi l’incasso totale è di 5,8 milioni di euro con olt 755.000 presenze in sala. “Io sono la fine del mondo”, un film di Gennaro Nunziante, con Angelo Duro. Sceneggiatura di Gennaro Nunziante e Angelo Duro. Nel cast anche Giorgio Colangeli, Matilde Piana, Marilù Pipitone e Evelyn Maria Rita Famà. È prodotto da Indiana Production e Vision Distribution, in collaborazione con Sky, e distribuito da Vision Distribution.


“Un giorno i tuoi genitori non ci saranno più e sarai pieno di rimorsi”, è la frase che nel film convince Angelo a prendersi cura dei suoi anziani genitori ora che non sono più autosufficienti e che la sorella vuole prendersi una vacanza: non vuole infatti perdere l’occasione di vendicarsi dei peggiori nemici della sua adolescenza.

Giornata della Memoria, torna il monologo “Storia di un uomo magro”

Giornata della Memoria, torna il monologo “Storia di un uomo magro”Roma, 20 gen. (askanews) – A vent’anni della risoluzione dell’Onu 60/7 che ha istituito “La Giornata della memoria” per commemorare le vittime dell’Olocausto, ritorna il monologo teatrale “Storia di un uomo magro”, regista e attore Paolo Floris. Il programma della tournée 2025 (la nona) è stato presentato stamane nell’aula del Consiglio comunale di Bosa (Oristano) alla presenza del sindaco Alfonso Marras, della preside Rossella Uda con gli studenti delliceo classico dove si svolgerà una della manifestazioni pubbliche. Con Paolo Floris, siterranno 16 rappresentazioni in 14 località di sei Regioni italiane (Emilia, Toscana, Lombardia, Piemonte, Marche e Sardegna). L’organizzazione è dell’Associazione “Pane& Cioccolata APS” col sostegno della “Fondazione di Sardegna”, la collaborazionedelle amministrazioni comunali e di tante scuole. All’iniziativa hanno collaborato diversi Istituti storici per la Resistenza, l’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), la Fasi(Federazione associazione dei sardi in Italia). “Storia di un uomo magro” (propostoanche in diverse università straniere) è da anni lo spettacolo più rappresentato in Italiaper “La giornata della memoria”. Finora ha proposto 122 repliche. Con 64 scuole tra Sardegna e penisola ha coinvolto finora oltre 22 mila studenti. La vicenda narrata – Storia di un uomo magro (che quest’anno arriverà a 137 repliche)è lo spettacolo più rappresentato in Italia per La giornata della memoria. Racconta le vicende di uno dei tanti uomini protagonisti e ignoti della seconda guerra mondiale. Vittorio Palmas, di Perdasdefogu, morto cinque anni fa, poco prima di compiere 106anni, è stato in diversi campi di concentramento tedeschi dove gli ebrei, gli omosessuali, gli zingari ma, spesso, anche i prigionieri politici, venivano pesati. E chi pesava meno di 35 chili veniva ucciso. Una mattina del 1944 Vittorio Palmas sale sullabilancia, il peso è 37. Racconterà: “Sono vivo per due chili”.Tratto dal libro di Giacomo Mameli La ghianda è una ciliegia (Cuec-2006), lo spettacolo di Floris, nato dall’incontro con Ascanio Celestini e l’autore del libro, riporta alla luce i ricordi di Vittorio. Con una narrazione leggera, che non risparmia gli orrori del nazi-fascismo, la vita del soldato sardo prigioniero Imi (Internati militari italiani)


Lo spettacolo Vittorio è un uomo magro. Magro, ma non troppo magro per imbracciare un fucile e partire per fare la guerra; non troppo magro per lavorare, da schiavo, in una fabbrica tedesca; magro, ma non troppo magro, perché la sua storia finisca nel forno crematorio di un lager tedesco. Resterà vivo per due chili. Liberamente tratto dal libro di Giacomo Mameli La ghianda è una ciliegia ( 2006 ), lo spettacolo di Floris ( che ha superato le cento rappresentazioni), riporta alla luce i ricordi di Vittorio. Con una narrazione leggera, che non risparmia gli orrori del nazi-fascismo, la vita del soldato sardo diventa sul palco, con la tecnica del teatro di narrazione, il simbolo di tanti uomini comuni che la violenza della guerra ha trasformato in eroi.


Paolo Floris, Paulilatino 1985, attore, autore, regista. È cresciuto artisticamente con Giancarlo Sammartano e Ascanio Celestini. Interessato all’arte affabulatoria, racconta la storia delnostro Paese partendo dalla ricerca antropologica sul campo. Tra gli altri suoi spettacoliteatrali: Gramsci spiegato a mia figlia. L’ultimo lavoro Restituzione: appunti per uno spettacolo sul carcere, racconta la sua esperienza come regista teatrale nel carcere di altasicurezza di Oristano. Pierpaolo Vacca, Ovodda 1991. L’artista barbaricino suona l’organetto diatonico. Dopo gli inizi con il folk haesplorato i territori del jazz e della canzone d’autore. Ha inciso con Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura l’album Tango Macondo. Nel 2024 il suo primo lavoro da solista, Travessu. La ghianda è una ciliegia(Cuec, 2006, Il Maestrale 2021) – Il romanzo (vincitore del Premio Orsello per le letteraturanel 2007, presidente della giuria Sergio Zavoli) dà voce ai senza-parola, ai “vecchi ragazzi” della seconda guerra mondiale, la maggior parte dei quali analfabeti, protagonisti di unaepopea tra le più tragiche della nostra storia contemporanea.


Giacomo Mameli, Perdasdefogu 1941, giornalista, scrittore. Laureato in Sociologia, alla Scuola superiore digiornalismo di Urbino ha discusso la tesi con Paolo Fabbri e Carlo Bo (“Quattro paesi, un’isola”). Collabora con quotidiani e televisioni nazionali ed estere. Con “Hotel NordAmerica” nel 2020 ha vinto il Premio Fiuggi Storia. Altri libri: “Le ragazze sono partite”(Cuec), “Non avevo un soldo” (Cuec 2004), “La chiave dello zucchero (Il Maestrale). Sedi e orari degli spettacoli:


22 gennaio, ore 10 Anzola dell’Emilia Romagna, Scuole medie Giovanni Pascoli 22 gennaio, ore 12 Anzola dell’Emilia Romagna, Scuole medie Giovanni Pascoli 23 gennaio, ore 11 Marradi, Teatro degli Animosi 24 gennaio, ore 10 Alessandria, Istituto Alessandro Volta 24 gennaio, ore 21 Monticello Brianza, Villa Crespi 25 gennaio, ore 20,30 Novi Ligure, Teatro Giacomelli 26 gennaio, ore 17.30 Milano, Teatro Blu 27 gennaio, ore 10.30 Marzabotto, Scuola media Giuseppe Dossetti 27 gennaio, ore 21 Marzabotto, Scuola media Giuseppe Dossetti 28 gennaio, ore 21 Arcevia, Teatro Misa 30 gennaio, ore 18.30 Sassari, Accademia Mario Sironi 31 gennaio, ore 11 Bosa, Aula Magnna Liceo Classico 31 gennaio, ore 18 Bosa, Liceo classico. Teatro del Cottolengo 1 febbraio, ore 18 Orosei, Cine-Teatro Pitagora 2 febbraio ore 18 Masullas, Aula consiliare 7 febbraio, ore 19.30 Silanus, Monte Granatico

Banche, al via stress test Ue su 96 banche, 13 italiane coinvolte

Banche, al via stress test Ue su 96 banche, 13 italiane coinvolteRoma, 20 gen. (askanews) – Quasi un centinaio di banche europee saranno coinvolte nelle nuove simulazioni per valutarne la tenuta di bilancio a ipotetiche situazioni avverse (stress test), in base all’esercizio che l’Autorità bancaria europea (Eba) ha lanciato oggi assieme alla Banca centrale europea.


L’Eba sottoporrà alla simulazione 64 banche dell’Unione, di cui 51 facenti parte dell’area euro o sottoposte alla vigilanza unica della Bce e che rappresentano il 75% nell’insieme del settore bancario di Unione europea e Norvegia. Parallelamente, la Bce effettuerà simulazioni analoghe per 45 banche che non fanno parte del 51 del campione Eba, per un totale di 96 banche coinvolte in questo esercizio. I risultati verranno pubblicati ad inizio agosto. In particolare, spiega l’Rba con un comunicato, lo scenario avverso in base al quale varranno valutate le performance sui parametri di bilancio chiave delle banche prevedono un calo cumulato del Pil pari al 6,3%, sul periodo che va dal 2025 al 2027.


Tra le banche italiane, del campione Eba fanno parte Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco Bpm, Bper Banca, Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, Iccrea Banca – Istituto Centrale del Credito Cooperativo, Intesa Sanpaolo, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario e UniCredit. Parallelamente la Bce ha fornito la lista del suo ulteriore campione, ne fanno parte Banca Mediolanum, Banca Popolare di Sondrio, Cassa centrale Banca-credito cooperativo Italiano, Credito Emiliano, Finecobank.

Il giuramento del 47esimo Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump

Il giuramento del 47esimo Presidente degli Stati Uniti, Donald TrumpRoma, 20 gen. (askanews) – Il presidente Usa uscente Joe Biden e il suo successore Donal Trump hanno lasciato La Casa Bianca sulla stessa auto, alla volta della cerimonia del giuramento.


I due – a bordo della stessa limousine – non viaggiarono insieme quattro anni fa, quando Trump saltò l’inaugurazione di Biden, ma torneranno alla stessa tradizione che il presidente Barack Obama riservò al magnate nel 2017. È tradizione che il presidente uscente accompagni il presidente eletto al Campidoglio per la cerimonia di giuramento.

Sanremo, i brani in gara: tante ballad d’amore, pop, rap e tormentoni

Sanremo, i brani in gara: tante ballad d’amore, pop, rap e tormentoniMilano, 20 gen. (askanews) – Tante ballad in gara, amore protagonista della maggior parte dei brani, spazio per il pop con brani che si candidano a diventare tormentoni primaverili con richiami alle sonorità latine, ma ci sono sorprendenti testi di cantautori poetici e intimi, il rap addomesticato in chiave pop, ma non c’è nessun brano rock. E’ questa la prima sensazione dopo gli ascolti riservati alla stampa delle 30 canzoni dei big in gara al settantacinquesimo Festival di Sanremo che si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo dall’11 al 15 febbraio 2025 con Carlo Conti conduttore e direttore artistico.


Chi si aspettava il festival delle polemiche con testi molto duri vista la presenza di numerosi esponenti della scena rap e hip hop resterà deluso. Tony Effe, Fedez ed Emis Killa, pur mantenendo la loro cifra stilistica hanno scelto di partecipare con brani “politicamente corretti” anche se qualche stoccata da “cattivi ragazzi” l’hanno mantenuta. Solo due brani parlano di questioni sociali e politiche, quello del rapper Rocco Hunt e del cantautore Willy Peyote. Una scelta che Carlo Conti ha spiegato così: “Mi sono arrivati soprattutto brani d’amore e intimi, nessuno che parlava di guerra o di migranti, non c’è stata censura, ma forse gli stessi artisti hanno scelto tematiche legate al microcosmo invece che ai grandi temi, come una forma di difesa”. Poi c’è tanto, troppo, autotune nei brani in concorso, ma Conti ha spiegato che sarà usato come effetto e non come correttivo dell’intonazione perchè “ormai questa è la tendenza della musica, è la modernità”, anche se francamente in alcune delle canzoni in concorso la distorsione sembra essere assolutamente superflua.


I brividi veri li ha fatti venire Giorgia che la sua voce unica e magnetica non ha davvero bisogno di correttivi per emozionare chi ascolta, una vera regina di classe che si impone per la sua bravura. Bisogna riconoscere che Carlo Conti ha dato davvero spazio ai cantautori portando all’Ariston nomi come Brunori Sas, Lucio Corsi e Simone Cristicchi che hanno usato la loro poetica visionaria per raccontare le piccole cose e le grandi realtà dei sentimenti con immagini uniche. Achille Lauro ha un brano molto interessante e anche Olly, che strizza l’occhio al pubblico più giovane, ha attirato l’attenzione della stampa. Le ragazze in gara sono tante e di talento, a cominciare da Francesca Michielin, passando per Elodie, Sarah Toscano, Gaia, Clara, Noemi, Serena Brancale, Rose Villain tutte fresche e con canzoni dalle sonorità radiofoniche, alcune più scontate altre decisamente interessanti, ma è la veterana Marcella Bella che potrebbe diventare la sorpresa dal Festival con un brano che entra subito in testa dedicato alla forza delle donne.


Poi ci sono Gabbani, The Kolors e i Coma_Cose che sanno sempre portare al Festival canzoni ben fatte che piacciono al pubblico. I Modà, unico gruppo in gara, hanno scelto una ballad, mentre Shablo con Guè, Joshua e Tormento ha puntato su un brano tutto da ballare. Rkomi, Bresh e Irama vanno sul sicuro con brani molto nelle loro corde, così come ha fatto il vero veterano del Festival Massimo Ranieri che si è messo in gioco con una canzone d’amore che piacerà soprattutto ai più grandi. Insomma c’è un giusto mix di generi diversi con veri outsider della competizione, ma sicuramente c’è tanta attenzione al pubblico giovane, che negli ultimi anni ha segnato la direzione della musica portando al Festival volti nuovi e tante scoperte, ma soprattutto ci sono brani radiofonici e da milioni di stream, perchè in fondo Sanremo è Sanremo soprattutto se fa numeri di record e certificazioni a raffica che fanno bene all’industria musicale italiana.


Di Alessandra Velluto

Omicidio Ornavasso, datore lavoro padre: Edoardo una bravissima persona

Omicidio Ornavasso, datore lavoro padre: Edoardo una bravissima personaRoma, 20 gen. (askanews) – “Mi preoccuperò di contattare la sua famiglia per cercare se possibile di dare una mano. Lui era forse una delle persone migliori che conoscevo. Anche io sto vivendo un periodo difficile e lui mi ha veramente aiutato. Mancherà a tutto il Paese quell’uomo, perché era la bontà in persona. È sempre stato una persona che adorava la sua famiglia, sua moglie per lui era tutto, suo figlio era tutto. Forse era diventato troppo, non ce l’ha più fatta”. Lo ha dichiarato Carlo Palzano il datore di lavoro di Edoardo Borghini, l’uomo che al culmine di una lite ha ucciso a fucilate il figlio 34 enne Nicolò nella serata di domenica 19 gennaio nella bassa Ossola. L’uomo è stato raggiunto dai microfoni di Ore 14, la trasmissione di Milo Infante in onda su Rai 2.


“Il figlio l’ho visto sabato sera- continua- e gliel’ho detto ‘Nicolò fai il bravo, perché il papà non ce la fa più’. ‘Sì sì non ti preoccupare’, mi aveva risposto. Come in tutte le famiglie, c’era qualche problema. Fondamentalmente il ragazzo era bravo anche lui, solo che ogni tanto veniva a casa e faceva lo stupido, rompeva su tutto ed era ingestibile”.

Cei, Zuppi: bene rinnovato sforzo presenza cristiani in vita politica

Cei, Zuppi: bene rinnovato sforzo presenza cristiani in vita politicaCittà del Vaticano, 20 gen. (askanews) – “Guardiamo con simpatia agli sforzi per una rinnovata presenza dei cristiani nella vita politica del Paese e, mi auguro, dell’Europa”. A chiarirlo il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Matteo Zuppi aprendo a Roma i lavori del Consiglio permanente della Cei. Una presenza nuova e più incisiva, ha poi spiegato il porporato, citando l’enciclica di Papa Paolo VI “Ecclesiam suam” che vada di pari passo con “una Chiesa profetica e che dialoga”.


Attori di questo dialogo, ha quindi spiegato il porporato parlando davanti al ‘parlamentino’ dei vescovi “sono tutti i credenti nella loro vita personale, relazionale, lavorativa, sono le istituzioni ecclesiali, le parrocchie, i movimenti. Parlare con tutti delle grandi e piccole tematiche della vita quotidiana e della dimensione sociale e nazionale: in queste parole e nella relazione circolano anche le parole della fede”, ha spiegato. Una “estroversione” di un cattolicesimo che, un tempo “era forte, ma piuttosto arroccato nelle sue istituzioni”.


“Il sogno di Montini – ha poi concluso Zuppi – è che il messaggio cristiano ritorni nella circolazione del discorso degli uomini e delle donne del proprio tempo, che inquieti le coscienze, che tocchi i cuori, che non sia emarginato dal quotidiano o dalla cultura”. C

Il 24-25 gennaio forum IPAgro riunisce 400 imprenditori e manager

Il 24-25 gennaio forum IPAgro riunisce 400 imprenditori e managerRoma, 20 gen. (askanews) – Saranno oltre 400 gli imprenditori, manager e professionisti che parteciperanno alla XXII edizione del Forum IPAgro – Impresa Persona Agroalimentare, in programma il 24 e 25 gennaio al Palace Hotel di Milano Marittima, in provincia di Ravenna.


L’edizione 2025 del forum, dal titolo “Tutti impazziti: clima, mercati e tecnologie. Come crescere nel caos?”, intende tracciare una rotta nel mondo dell’agroalimentare, per aiutare gli imprenditori, i manager e le loro aziende a muoversi in un presente sempre più caotico e trasformare in opportunità quelli che al primo impatto sembrano rischi o ostacoli. Il programma del Forum, dopo l’introduzione del presidente Bettoni e i saluti dell’assessore all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Alessio Mammi, sarà articolato in diverse sessioni con professionisti da tutta Italia operanti nelle varie fasi della filiera agroalimentare che affronteranno la dicotomia tra mercati globali e nicchie di mercato, le insidie dei social network, il controverso Green Deal, lo spinoso tema dell’intelligenza artificiale, la difficoltà nel reperimento di manodopera, l’auspicato ricambio generazionale.


Non mancherà un focus sui sistemi produttivi tra i quali gli imprenditori agricoli si trovano a destreggiarsi: convenzionale, conservativa, biologica, biodinamica e rigenerativa.