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Tag: Sanremo 2023

Cicloturismo: i trend emergenti del 2025 e i dati del settore

Cicloturismo: i trend emergenti del 2025 e i dati del settoreMilano, 19 dic. (askanews) – Il cicloturismo non è più solo una semplice modalità di viaggio, ma un vero e proprio stile di vita che attrae un pubblico sempre più vasto e diversificato e che vede italiani e italiane, sempre più appassionate, viaggiare anche all’estero sulle due ruote. La bicicletta diventa il simbolo di un modo di viaggiare che pone al centro il percorso, il rispetto per l’ambiente e il piacere di rallentare per apprezzare ogni dettaglio.


Bikenomist, realtà italiana specializzata nella promozione del cicloturismo attraverso formazione, comunicazione e consulenza, si pone come portavoce di questo cambiamento, tracciando una visione chiara dei 3 trend che caratterizzeranno il 2025 e gli anni a venire e che riflettono una crescente attenzione verso sostenibilità, avventura e autenticità. In questo scenario si inserisce anche la Fiera del Cicloturismo il primo evento in Italia dedicato al viaggio in bicicletta, che tornerà a Bologna dal 4 al 6 aprile 2025 per la sua quarta edizione. I trend del cicloturismo per il 2025


Il Cicloturismo al Femminile Uno dei trend più evidenti secondo Bikenomist è il ruolo crescente delle donne nel mondo del cicloturismo, in particolare quelle over 50. Nei prossimi anni, queste viaggiatrici rappresenteranno una delle fasce più dinamiche, attratte da esperienze avventurose e autentiche, a contatto con la natura e le comunità. La bicicletta diventa per loro uno strumento per abbracciare nuove sfide, conoscere persone e vivere un viaggio che va oltre la semplice vacanza.


Turismo Rigenerativo Un altro fenomeno destinato a crescere è il desiderio di autenticità e interazione con le comunità locali. Il cicloturismo si inserisce perfettamente nel contesto del turismo rigenerativo, abbracciando un concetto di viaggio che valorizza le connessioni autentiche con le comunità locali e promuove uno sviluppo sostenibile dei territori attraversati. Sempre più destinazioni stanno cambiando approccio, passando dalla progettazione di servizi esclusivamente dedicati ai turisti a soluzioni che siano vantaggiose anche per i residenti. Questo segna un distacco dal passato, quando l’attenzione era focalizzata sul soddisfare le esigenze dei visitatori, spesso creando infrastrutture e servizi stagionali che lasciavano pochi benefici alle comunità locali. Il cicloturismo, invece, offre un modello di viaggio che si integra armoniosamente con il tessuto sociale delle destinazioni, favorendo il rispetto delle risorse locali.


Gravel: Libertà e Spirito d’Avventura Tra le modalità di cicloturismo in maggiore espansione, il gravel si conferma come uno dei protagonisti del futuro. Questo stile di ciclismo offre un’esperienza versatile, accessibile e avventurosa. Nato dall’idea di combinare la velocità della bici da strada con la capacità di affrontare terreni sconnessi, il gravel non è solo una pratica sportiva, ma un vero e proprio stile di viaggio. Ogni itinerario gravel permette di esplorare nuovi territori, lontano dai circuiti turistici tradizionali, regalando ai viaggiatori un forte senso di libertà. “La vera rivoluzione del cicloturismo sta nel ribaltare il concetto tradizionale di viaggio: non è solo la meta a contare, ma l’intero percorso per raggiungerla”, ha affermato Pinar Pinzuti, Direttrice della Fiera del Cicloturismo. “Ogni pedalata, ogni chilometro percorso, è parte integrante dell’esperienza. Non si tratta semplicemente di spostarsi da una città all’altra, ma di vivere intensamente ogni momento del viaggio, immersi nel paesaggio, nelle culture locali e nei ritmi lenti che solo la bici può offrire. Il cicloturismo ci insegna che il viaggio non è solo un mezzo per arrivare, ma un fine in sé. Ogni salita, ogni sosta per un caffè in un piccolo borgo o una chiacchierata con chi si incontra lungo la strada arricchisce l’avventura. È un modo per riconnettersi con l’ambiente e con se stessi, apprezzando la bellezza del movimento e la libertà che solo una bicicletta può dare”. Un Settore in Forte Crescita Il cicloturismo in Italia ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni. Secondo il Rapporto “Viaggiare con la bici 2024” di ISNART e Legambiente, presentato al Forum del Cicloturismo durante l’ultima Fiera del Cicloturismo di Bologna, nel 2023 si sono contate 56,8 milioni di presenze cicloturistiche, pari al 6,7% del totale delle presenze turistiche nel Paese. Questo ha generato un impatto economico diretto di oltre 5,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 35% rispetto al 2022 e del 19% rispetto al 2019, quando l’impatto era di 4,6 miliardi di euro. Il cicloturista medio spende circa 95 euro al giorno in beni e servizi, una cifra che sale a 104,5 euro per i turisti stranieri, valori significativamente superiori rispetto alla spesa media giornaliera di 59,6 euro dei turisti in generale. Questo dato sottolinea non solo l’importanza economica del cicloturismo, ma anche il suo contributo alla rivitalizzazione economica di molte aree interne del Paese, spesso lontane dai tradizionali flussi turistici. Grazie agli investimenti di imprenditori locali, queste aree offrono esperienze e servizi di qualità, rendendo il cicloturismo una componente sempre più rilevante dell’offerta turistica italiana.

Vigneti eroici del Mombarone nel Registro Nazionale del paesaggio rurale

Vigneti eroici del Mombarone nel Registro Nazionale del paesaggio ruraleMilano, 19 dic. (askanews) – I vigneti eroici della Dora Baltea canavesana con le loro pergole, i pilun in pietra e calce e i balmetti scavati nella roccia fra le ripide pendici del Mombarone e la Serra di Ivrea, diventano patrimonio nazionale del paesaggio rurale. Un decreto firmato ieri dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida ha iscritto i “Paesaggi Terrazzati Viticoli e Agricoli del Mombarone” al Registro nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali.


Si tratta del primo sito del Piemonte a venire ammesso al prestigioso registro tenuto del Masaf, che dal 2012 riunisce e tutela i più peculiari paesaggi rurali tradizionali o di interesse storico, le pratiche e le conoscenze tradizionali correlate della nostra Nazione. Il dossier di candidatura era stato presentato al Masaf nell’aprile 2022 dall’Unione Montana Mombarone in qualità di Ente capofila, che riunisce i Comuni di Andrate, Carema, Nomaglio e Settimo Vittone. La prima scheda di proposta era partita fin dal 2018 con capofila il Comune di Carema. “L’iscrizione nel registro nazionale è un grande orgoglio e ringrazio il ministro Francesco Lollobrigida per raccolto l’istanza giunta dal territorio affinché fosse riconosciuto l’unicità di un paesaggio e della sua vocazione agricola e rurale come patrimonio collettivo” ha commentato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, aggiungendo che “mi fa particolarmente piacere che questo riconoscimento avvenga proprio quest’anno, nel quale festeggiamo il decennale di Langhe Monferrato e Roero patrimonio Unesco. Quella della tutela del nostro patrimonio naturale – ha proseguito – è una strada tracciata sulla quale vogliamo continuare a investire perché la qualità di una comunità si mostra anche nella sua capacità di custodire e valorizzare il territorio in cui abita. Mi auguro – ha concluso il governatore – che questo esempio sia di stimolo a nuove candidature che portino altri paesaggi rurali piemontesi a ottenere il riconoscimento che meritano”.


I vigneti del Mombarone vanno così a raggiungere altri 36 paesaggi italiani leggendari come le colline del Prosecco di Conegliano, i muretti a secco di Pantelleria, i terrazzamenti delle Cinque Terre, le colline di Pienza e Montepulciano. Nelle motivazioni si sottolinea il “forte valore storico e culturale, rappresentato da un complesso sistema di terrazzamenti che ben esprime le necessità delle comunità contadine di un tempo di rendere produttivo un sempre maggior numero di superfici plasmando interi versanti”. “La vite – si legge ancora – è la coltivazione storica per eccellenza, alla quale è stata dedicata la costruzione dei terrazzamenti e che è legata alla presenza di due elementi di unicità fortemente identitari: i pilun, colonne tronco-coniche in pietra e calce che hanno la funzione di sostenere la pergola caremiese che rappresenta il metodo tradizionale di allevamento della vite, e i balmetti, cantine scavate nella roccia che sfruttano l’aria che filtra tra le rocce della montagna retrostante per mantenere costante temperatura e umidità. I vigneti che caratterizzano il paesaggio in questione possono essere definiti sia eroici che storici”. “Le analisi spaziali effettuate – evidenziano le motivazioni – hanno dimostrato come circa il 71% della superficie del sito sia rimasto immutato negli ultimi decenni”.


Foto di Giulio Morra

Gruppo Allianz, da compagnie Viva e Tua nasce Allianz Next

Gruppo Allianz, da compagnie Viva e Tua nasce Allianz NextMilano, 19 dic. (askanews) – Dal primo gennaio 2025 le due compagnie Danni Allianz Viva e Tua Assicurazioni, controllate da Allianz, daranno vita ad Allianz Next attraverso il conferimento dell’azienda di Tua Assicurazioni in Allianz Viva.


Allianz Next – guidata dall’Amministratore delegato Paolo Novati – si avvarrà di una rete forte di circa 1.200 qualificati Agenti professionisti offrendo soluzioni assicurative nei Rami Danni dedicate alla persona, alla famiglia e all’impresa. Giacomo Campora, amministratore delegato di Allianz, ha commentato: “Gli Agenti assicurativi sono centrali nella nostra strategia di sviluppo e consulenza ai clienti. Con Allianz Next stiamo offrendo agli Agenti di Tua Assicurazioni e di Allianz Viva l’opportunità di proseguire il loro viaggio professionale all’interno del nostro Gruppo, per consentire loro di sfruttare tutto il potenziale e le opportunità che Allianz sa mettere a disposizione dei propri Agenti”.

Nato, Rutte in Bulgaria: invito tutti gli alleati a spendere di più

Nato, Rutte in Bulgaria: invito tutti gli alleati a spendere di piùMilano, 19 dic. (askanews) – “Invito tutti gli alleati a farsi avanti e a spendere di più e ad assicurarsi che anche noi produciamo di più in termini di produzione industriale per la difesa”. Così il segretario generale della Nato oggi in Bulgaria, in una dichiarazione a fine visita, trasmessa in streaming.


Oggi oltre al ministro degli Esteri bulgaro, Ivan Kondov e il ministro della Difesa bulgaro, Atanas Zapryanov, Rutte ha incontrato il presidente del Senato italiano Ignazio La Russa alla base militare di Novo Selo in Bulgaria e i militari italiani impegnati nel Multinational Battle Group. Il tutto dopo la cena Nato-Ucraina di ieri a Bruxelles, organizzata dallo stesso Rutte e dove il presidente del consiglio Giorgia Meloni era seduta proprio accanto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “La Bulgaria sta anche aiutando l’Ucraina a difendersi e voglio ringraziarvi per il vostro grande contributo – ha detto oggi Rutte – nell’aiutare l’Ucraina a essere in grado, un giorno, di avviare colloqui su accordi di pace in una posizione di forza, ed è ciò che dobbiamo raggiungere. Ciò che la Bulgaria sta facendo è rendere la Bulgaria più forte, ma sta anche rendendo l’intera Alleanza più forte e sicura” ha aggiunto Rutte.


Rispondendo poi a una domanda della stampa, il segretario generale della Nato ha aggiunto: “la cosa più importante è assicurarci di far arrivare gli aiuti militari per l’Ucraina, a partire dal sistema di difesa aerea e altri aiuti militari: in questo senso la Bulgaria sta davvero facendo molto, e questo è importante. Sono le due priorità, aiuti militari più addestramento per assicurarci che l’Ucraina, un giorno possa iniziare qualsiasi colloquio che avrà poi di sua iniziativa con i russi per porre fine a tutto questo, ma dobbiamo metterli in una posizione di forza. E questo è esattamente ciò a cui la Bulgaria sta contribuendo e assicurandosi che possa avvenire”.

Gli auguri di Mattarella ai militari in missione

Gli auguri di Mattarella ai militari in missioneRoma, 19 dic. (askanews) – Come ogni anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato presso il Comando operativo di vertice interforze, accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto e dal Generale Luciano Portolano, Capo di Stato maggiore della difesa, e dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, Comandante del COVI per i tradizionali auguri per le prossime festività ai militari italiani impegnati nei teatri di operazioni internazionali. “E’ per me importante questo appuntamento annuale, non rituale, non solo è l’occasione per salutare i nostri militari in missione all’estero – ha detto il capo dello Stato – per me è anche l’occasione di esprimere la riconoscenza per quello che fanno alle nostre Forze Armate, per ricordare quanto sia importante per la Repubblica l’opera che svolgono, il servizio reso alla comunità nazionale e il grande contributo alla nostra sicurezza, al sostegno alla società civile”.


Il Capo dello Stato si è collegato in videoconferenza con i militari italiani impegnati in Iraq, Libano, Palestina, Egitto, Somalia, Gibuti, Mar Rosso, Niger, Libia, Mediterraneo, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Lituania, Bulgaria, Lettonia, Ungheria, Albania, Montenegro, Gioia del Colle (BA), Rivoli (TO), Antartide, Qatar. Ad ognuno dei comandanti delle missioni ha chiesto dettagli e analisi sullo scenario del teatro in cui sono impegnati e ribadito il sostegno e la gratitudine della Repubblica. “La nostra presenza è molto apprezzata e si svolge con grande professionalità, è una condizione delicata quella nella regione ma la nostra presenza contribuisce a trasmettere serenità. La presenza italiana a Erbil dimostra quanto sia accorta e preziosa la nostra presenza in un paese così articolato come componeneti nazionali – ha detto Mattarella ai militari impegnati in Iraq -, l’attività di addestramento che viene svolta è preziosa per le forze armate locali ma è anche un messaggio di amicizia da parte dell’Italia che viene ricambiato con riconoscenza e apprezzamento e contribuisce alla stabilità e alla crescita della capacità professionale e all’amicizia nei confronti dell’Italia per questo il vostro compito è particolarmente importante”.


Al comandante della forza Unifil delle Nazioni Unite in Libano Stefano Messina Mattarella ha ribadito: “Auspichiamo stabilità per questo paese così tormentato, gli aiuti alla popolazione civile e il contributo alla sanità” che viene garantito dalla nostra missione militare “è importante per la vita del Libano e non mi soprende la riconoscenza da parte della popolazione e anche la nostra, dei nostri connazionali per quanto fate”. Al colonnello Loddo, che guida la missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi a Gerusalemme il Presidente ha sottolineato che “quanto fate è di grandissima importanza e particolarmente meritevole per la condizione difficile del territorio, il contributo alla formazione del personale è di primaria importanza, perciò dall’Italia avete un grande appoggio, sostegno e riconoscenza. L’importanza di quanto fate è di grande rilievo”.


Mattarella ha ripetuto quanto sia fondamentale garantire la libertà di navigazione, garantita anche dalla presenza del nostro Cacciatorpediniere Caio Duilio: “La vostra è una missione delicata e importante non solo per la sicurezza della navigazione ma anche per lanciare un messaggio al mondo che ovunque deve essere difesa la libertà navigazione, quante fate è di grande importanza per la comunità internazionale e per noi motivo di orgoglio”. Tra gli interventi militari italiani per garantire sicurezza e stabilità c’è la missione in Kosovo, la più longeva: “Il pericolo di intromissioni dall’esterno dei Balcani è molto alto ed è evidente, da 25 anni siamo presenti in questa area e senza Kfor le esplosioni di violenza avrebbero devastato la regione oltre che il paese – ha detto Mattarella -, quindi il vostro contributo è fondamentale nella regione a presenza serba, ed è molto importante anche per le prospettive di ingresso della regione balcanica nell’Ue che richiede serenità e la vostra presenza garantisce quantomeno di evitare scontri diretti e di tenere il clima in condizioni di sicurezza accettabili”. Così il Presidente della Repubblica.


Il capo dello Stato poi ha salutato e rivolto gli auguri per le festività natalizie anche ai militari della missione Eulex a Pristina: “La vostra è una missione di grande importanza per contribuire a far nascere un sistema di regole, di stato di diritto, di ordine che rappresenta il futuro dello sviluppo del Kosovo verso l’Ue, perciò la vostra è una missione decisiva”. La presenza italiana viene apprezzata e risulta determinante anche nel Mediterraneo, in Africa, nei paesi baltici e nell’Europa dell’Est in questa fase di tensione con la federazione russa. “La sicurezza a cui contribuite è decisiva per la vita del nostro paese e per la serenità dei concittadini”, ha concluso il capo dello Stato rivolto a tutti i militari impegnati all’estero e anche a quelli in Italia, come quelli della base di Gioia del Colle che controllano la sicurezza area.

Auguri di Mattarella ai militari in missione all’estero: da voi un contribuito alla sicurezza

Auguri di Mattarella ai militari in missione all’estero: da voi un contribuito alla sicurezzaRoma, 19 dic. (askanews) – Come ogni anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato presso il Comando operativo di vertice interforze, accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto e dal Generale Luciano Portolano, Capo di Stato maggiore della difesa, e dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, Comandante del COVI per i tradizionali auguri per le prossime festività ai militari italiani impegnati nei teatri di operazioni internazionali. “E’ per me importante questo appuntamento annuale, non rituale, non solo è l’occasione per salutare i nostri militari in missione all’estero – ha detto il capo dello Stato – per me è anche l’occasione di esprimere la riconoscenza per quello che fanno alle nostre Forze Armate, per ricordare quanto sia importante per la Repubblica l’opera che svolgono, il servizio reso alla comunità nazionale e il grande contributo alla nostra sicurezza, al sostegno alla società civile”.


Il Capo dello Stato si è collegato in videoconferenza con i militari italiani impegnati in Iraq, Libano, Palestina, Egitto, Somalia, Gibuti, Mar Rosso, Niger, Libia, Mediterraneo, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Lituania, Bulgaria, Lettonia, Ungheria, Albania, Montenegro, Gioia del Colle (BA), Rivoli (TO), Antartide, Qatar. Ad ognuno dei comandanti delle missioni ha chiesto dettagli e analisi sullo scenario del teatro in cui sono impegnati e ribadito il sostegno e la gratitudine della Repubblica. “La nostra presenza è molto apprezzata e si svolge con grande professionalità, è una condizione delicata quella nella regione ma la nostra presenza contribuisce a trasmettere serenità. La presenza italiana a Erbil dimostra quanto sia accorta e preziosa la nostra presenza in un paese così articolato come componeneti nazionali – ha detto Mattarella ai militari impegnati in Iraq -, l’attività di addestramento che viene svolta è preziosa per le forze armate locali ma è anche un messaggio di amicizia da parte dell’Italia che viene ricambiato con riconoscenza e apprezzamento e contribuisce alla stabilità e alla crescita della capacità professionale e all’amicizia nei confronti dell’Italia per questo il vostro compito è particolarmente importante”.


Al comandante della forza Unifil delle Nazioni Unite in Libano Stefano Messina Mattarella ha ribadito: “Auspichiamo stabilità per questo paese così tormentato, gli aiuti alla popolazione civile e il contributo alla sanità” che viene garantito dalla nostra missione militare “è importante per la vita del Libano e non mi soprende la riconoscenza da parte della popolazione e anche la nostra, dei nostri connazionali per quanto fate”. Al colonnello Loddo, che guida la missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi a Gerusalemme il Presidente ha sottolineato che “quanto fate è di grandissima importanza e particolarmente meritevole per la condizione difficile del territorio, il contributo alla formazione del personale è di primaria importanza, perciò dall’Italia avete un grande appoggio, sostegno e riconoscenza. L’importanza di quanto fate è di grande rilievo”.


Mattarella ha ripetuto quanto sia fondamentale garantire la libertà di navigazione, garantita anche dalla presenza del nostro Cacciatorpediniere Caio Duilio: “La vostra è una missione delicata e importante non solo per la sicurezza della navigazione ma anche per lanciare un messaggio al mondo che ovunque deve essere difesa la libertà navigazione, quante fate è di grande importanza per la comunità internazionale e per noi motivo di orgoglio”. Tra gli interventi militari italiani per garantire sicurezza e stabilità c’è la missione in Kosovo, la più longeva: “Il pericolo di intromissioni dall’esterno dei Balcani è molto alto ed è evidente, da 25 anni siamo presenti in questa area e senza Kfor le esplosioni di violenza avrebbero devastato la regione oltre che il paese – ha detto Mattarella -, quindi il vostro contributo è fondamentale nella regione a presenza serba, ed è molto importante anche per le prospettive di ingresso della regione balcanica nell’Ue che richiede serenità e la vostra presenza garantisce quantomeno di evitare scontri diretti e di tenere il clima in condizioni di sicurezza accettabili”. Così il Presidente della Repubblica.


Il capo dello Stato poi ha salutato e rivolto gli auguri per le festività natalizie anche ai militari della missione Eulex a Pristina: “La vostra è una missione di grande importanza per contribuire a far nascere un sistema di regole, di stato di diritto, di ordine che rappresenta il futuro dello sviluppo del Kosovo verso l’Ue, perciò la vostra è una missione decisiva”. La presenza italiana viene apprezzata e risulta determinante anche nel Mediterraneo, in Africa, nei paesi baltici e nell’Europa dell’Est in questa fase di tensione con la federazione russa. “La sicurezza a cui contribuite è decisiva per la vita del nostro paese e per la serenità dei concittadini”, ha concluso il capo dello Stato rivolto a tutti i militari impegnati all’estero e anche a quelli in Italia, come quelli della base di Gioia del Colle che controllano la sicurezza area.

Cipess approva riparto fondo sanità 2024: 134 mld, +5,14 mld su 2023

Cipess approva riparto fondo sanità 2024: 134 mld, +5,14 mld su 2023Milano, 19 dic. (askanews) – “Il 2024 vede un significativo incremento delle risorse destinate al Ssn, con un importo di oltre 134 miliardi di euro e un delta positivo rispetto al 2023 di 5 miliardi e 140 milioni di euro”. Lo ha detto il sottosegretario alla salute, Marcello Gemmato, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi sugli esiti della riunione Cipess che ha approvato il riparto fra le Regioni e le Province Autonome delle disponibilità finanziarie per il Ssn nel 2024.


“È l’investimento in sanità pubblica più alto di sempre grazie agli incrementi previsti con le leggi di bilancio 2023 e 2024, e soprattutto conferma il trend di crescita del finanziamento al fondo sanitario nazionale mantenuto dal governo Meloni. La manovra 2025, infatti, prevede un incremento di oltre 2,5 miliardi di euro e ulteriori 4 miliardi nel 2026” ha evidenziato Gemmato. “Per il secondo anno vengono applicati i nuovi criteri di riparto del fondo sanitario nazionale, approvati nel dicembre del 2022 in linea con le richieste delle Regioni, che ne auspicavano la revisione dal 2015. Se lo scorso anno le Regioni del Centro-Sud avevano beneficiato di un incremento di risorse pari a 220 milioni di euro, quest’anno possono contare su 236 milioni di euro, un totale di 456 milioni di euro nel biennio 2023-2024 a sostegno di quei territori in cui il cosiddetto coefficiente di deprivazione è maggiore” ha aggiunto il sottosegretario.

Il Consiglio Ue: pieno sostegno all’Ucraina, la Russia non deve prevalere

Il Consiglio Ue: pieno sostegno all’Ucraina, la Russia non deve prevalereRoma, 19 dic. (askanews) – Il Consiglio europeo “ribadisce la sua ferma condanna della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina” e conferma “il fermo impegno dell’Unione europea a fornire continuo sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all’Ucraina e al suo popolo per tutto il tempo necessario e con la intensità necessaria. La Russia non deve prevalere”. E’ quanto si legge nelle conclusioni adottate dal Consiglio europeo in corso a Bruxelles.


“Il Consiglio europeo – si legge ancora – riafferma il proprio sostegno a una pace globale, giusta e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, in linea con i principi e gli obiettivi fondamentali della formula di pace dell’Ucraina, e sottolinea il principio secondo cui non deve essere presa alcuna iniziativa nei confronti dell’Ucraina senza Ucraina. A tal fine, l’Unione Europea e i suoi Stati membri manterranno i loro intensi sforzi di sensibilizzazione globale e parteciperanno alle discussioni che riguardano la sicurezza dell’Europa”. Il sostegno militare, viene precisato, “sarà fornito nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri”.

Da Chicco a Chicco: 100.000 chili di riso dalle capsule di caffè

Da Chicco a Chicco: 100.000 chili di riso dalle capsule di caffèMilano, 19 dic. (askanews) – Un chicco di caffè che può trasformarsi in un chicco di riso per chi ne ha bisogno. Quest’anno anche in un piatto caldo direttamente per le strade, con un primo aiuto. Tutto grazie all’impegno di chi sceglie di riciclare le capsule di caffè in alluminio di Nespresso, che dal 2011 ha attivato il progetto “Da Chicco a Chicco” per consentire di rigenerare i due materiali di cui sono composte le capsule, alluminio e caffè, e sopperire a una dinamica di riciclo complessa che non consente alle capsule di essere conferite nella raccolta differenziata di plastica e alluminio, nonché di essere rilevate dagli impianti di riciclo in Italia perché piccole e leggere come altri elementi in alluminio.


Quest’anno Nespresso, sempre insieme al Banco Alimentare, partner storico del progetto da 13 anni, porterà parte degli oltre 100.000 chili di riso prodotto grazie al riuso del caffè esausto come compost per la coltivazione di riso, anche a Fondazione Progetto Arca. Un ampliamento che permette di raggiungere persone, famiglie e associazioni in 5 regioni italiane grazie alle sedi regionali di Banco Alimentare in Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia ed Emilia-Romagna, ma anche le Cucine mobili che con Progetto Arca forniscono un primo aiuto concreto e un piatto di riso caldo a chi ha più bisogno nelle strade di Milano, Roma, Torino e Bari. Grazie a un incremento, anno dopo anno, delle associazioni coinvolte nel progetto, in questi 13 anni “Da Chicco a Chicco” ha rappresentato un supporto concreto per oltre 500.000 persone in difficoltà, ogni anno, sul territorio italiano, attraverso la donazione di riso a più di 2.500 strutture caritative tra case di accoglienza e mense, oltre a consegne dedicate e pacchi solidali. Nel 2024, con l’ingresso di Fondazione Progetto Arca, il riso prodotto dalle capsule esauste raggiungerà anche 60.000 persone per le strade italiane, che quotidianamente, grazie al servizio, Cucine mobili potranno non solo avere un piatto caldo e nutriente, ma accedere alla possibilità di creare relazioni di fiducia attraverso un servizio che unisce assistenza immediata e diretta nei luoghi in cui le persone vivono, a un approccio inclusivo e umano capace di porre le basi per un percorso di reintegrazione sociale.


Attraverso “Da Chicco a Chicco” Nespresso dal 2011 promuove e consente la raccolta e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio esauste, con l’obiettivo di riportare a nuova vita i due materiali di cui sono composte, e facendo in modo che possano trasformarsi in una risorsa non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità, con un impatto concreto sul territorio e le persone. Grazie a una collaborazione sancita da un protocollo di intesa con CIAL, Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” permette infatti ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nelle Boutique Nespresso o in isole ecologiche partner in tutta Italia, per un totale di oltre 200 punti di raccolta in più di 100 città italiane. Una volta raccolte le capsule esauste vengono trattate affinché i due materiali che le compongono vengano separati e avviati a riciclo: l’alluminio viene fuso e trasformato in nuovi oggetti, come penne, biciclette o coltellini, mentre il caffè può diventare compost per fertilizzare il terreno di una risaia italiana, da cui nasce il riso che Nespresso riacquista e dona al Banco Alimentare e, da quest’anno, a Fondazione Progetto Arca. Un progetto di economia circolare che ha permesso in 13 anni di donare oltre 6.600 quintali di riso, l’equivalente di oltre 7 milioni di piatti (1 piatto = 90gr). “L’ingresso di Progetto Arca nel programma Da Chicco a Chicco rappresenta un’evoluzione importante del nostro impegno a generare un impatto positivo sul territorio italiano. Grazie al supporto delle Cucine mobili, possiamo raggiungere direttamente le persone con un primo aiuto, portando non solo un piatto di riso, ma anche un momento di attenzione e cura” ha dichiarato Silvia Totaro, Responsabile Sostenibilità di Nespresso Italiana. “Progetto Arca si affianca al nostro partner storico, Banco Alimentare, con cui da 13 anni supportiamo con questo prodotto milioni di persone grazie all’impegno dei nostri clienti e delle sedi regionali che si occupano concretamente di far arrivare il riso a chi ha più bisogno”.


A partire dalla serata del 18 dicembre, contemporaneamente in 4 città, Milano, Roma, Torino e Bari le Cucine mobili di Progetto Arca distribuiranno i piatti di riso caldo alle persone per strada, con la possibilità di raggiungere nel corso di tutto il 2025 oltre 60.000 piatti distribuiti a favore delle persone che usufruiscono di questo servizio nato durante la pandemia e diventato parte strutturale della presenza in strada con oltre 6.300 pranzi, cene e prime colazioni servite ogni settimana dai volontari. “In queste città siamo presenti ogni sera con i nostri volontari per portare in strada con le Cucine mobili un sostegno alimentare completo, accurato nella preparazione e continuo nella distribuzione. Da oggi, grazie alla donazione di Nespresso, le persone che si rivolgono a noi vedranno un nuovo piatto inserito nel menù, gustoso e versatile, che si adatta bene a tutte le esigenze alimentari, sia per cultura che per dieta. Una novità concreta per continuare a essere al fianco delle persone fragili ogni giorno” ha dichiarato Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca.


Traguardi importanti, quelli ottenuti quest’anno con la distribuzione di oltre 100.000 chili di riso che potranno essere sulle tavole di chi ne ha più bisogno nelle prossime settimane. Nel dettaglio, sulla base dei bacini di copertura regionale e cittadina dei due beneficiari, quest’anno saranno distribuiti: circa 470 quintali in Lombardia (530.000 piatti), 224 quintali nel Lazio (250.000 piatti), oltre 90 quintali in Piemonte (100.000 piatti) e circa 110 quintali in Puglia (120.000 piatti). A questi si aggiunge quest’anno l’Emilia-Romagna che potrà supportare i propri assistiti con 100 quintali di riso raggiungendo per il primo anno di collaborazione oltre 200 organizzazioni benefiche. In Lombardia invece il progetto raggiunge il tredicesimo anno di attività, con oltre 5 milioni di piatti distribuiti dal 2011 solo nella regione e concretizzando ogni anno un impegno per la circolarità che accomuna e unisce profit e no profit in un’azione a favore del bene e delle persone. “Al fianco di Nespresso abbiamo visto crescere negli anni questa importante e virtuosa iniziativa di economia circolare. Siamo grati per averci donato, ancora una volta, un alimento prezioso come il riso per destinarlo alle tante persone in difficoltà, assistite attraverso le strutture caritative convenzionate con le sedi regionali di Banco Alimentare coinvolte sul territorio” ha dichiarato Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare ETS. I dati sulle donazioni di riso si sommano a quelli relativi al riciclo delle capsule Nespresso che, nel primo semestre del 2024, hanno segnato un +8% a livello nazionale rispetto allo stesso periodo del 2023, consentendo di rimettere in circolo oltre 600 tonnellate di caffè e più di 55 tonnellate di alluminio, entrambe risorse pronte per essere riutilizzate. “Da Chicco a Chicco” è parte del programma “Nespresso per l’Italia” che racchiude progetti e iniziative per un impatto positivo e concreto sul territorio italiano, a favore non solo dell’ambiente ma anche delle persone e delle comunità. Foto di Daniele Lazzaretto

Aeronautica Militare, a Roma un giorno tra le stelle per studenti

Aeronautica Militare, a Roma un giorno tra le stelle per studentiRoma, 19 dic. (askanews) – Un giorno tra le stelle per gli studenti dell’istituto tecnico aeronautico “Francesco De Pinedo” di Roma, teatro di un incontro davvero speciale, con l’astronauta italiano e colonnello dell’Aeronautica Militare, Walter Villadei.


L’occasione è stata la presentazione agli studenti del cortometraggio dell’Aeronautica Militare “Believe”, girato proprio nello storico istituto tecnico aeronautico dell’Eur, che ha come protagonisti quattro adolescenti alle prese – in un ponte tra realtà e finzione – con una missione epica. L’incontro con Villadei ha rappresentato un’occasione unica per gli studenti di confrontarsi con l’ufficiale ed ingegnere aerospaziale dell’Aeronautica Militare, ad inizio del 2024 impegnato nella missione Ax-3 con Axiom che lo ha portato per due settimane sulla stazione spaziale internazionale.


L’Aeronautica Militare ha da sempre guardato allo spazio e all’aerospazio con grande interesse. Lo Spazio nasce in Italia grazie al Generale ingegnere Luigi Broglio, anche scienziato di chiara fama internazionale che attraverso il programma San Marco, di cui ricorrono quest’anno i sessant’anni, ha aperto all’Italia la via dello Spazio. Dal progetto San Marco sono derivate le competenze spaziali dell’Italia in termini di capacità di lancio di satelliti e di ricerca spaziale.