Scalapay: Buy now Pay later ha conquistato Millennials e Gen ZMilano, 1 apr. (askanews) – Il “Buy now Pay later” risulta oggi fra le modalità di acquisto predilette da Millennials e Gen Z, e in un certo senso questo dato certifica il passaggio verso una nuova flessibilità finanziaria. È quanto emerge da “The State of Shopping 2025”, analisi sviluppata da Scalapay sulla base dei dati forniti da Casaleggio Associati.
“L’innovazione nei metodi di pagamento, la fiducia digitale e l’esperienza d’acquisto personalizzata sono oggi elementi chiave per conquistare i consumatori – ha dichiarato Simone Mancini, CEO di Scalapay – Il nostro impegno è supportare retailer e consumatori con soluzioni che rendano lo shopping più accessibile e sicuro, rispondendo alle nuove abitudini di consumo”. Ma questa non è la sola trasformazione occorsa nella stagione 2024. Lo shopper diventa sempre più selettivo e prudente, favorendo una vera e propria “riscrittura delle regole del retail”: se l’accelerazione digitale accresce da una parte l’accessibilità di esperienze e beni di consumo, dall’altra le persistenti incertezze economiche ridimensionano le aspirazioni del consumatore. Tornano quindi a guadagnare appeal l’alternativa low-cost, così come il lusso second-hand e, proprio perché le modalità di acquisto appaiono sempre più fluide, la conferma dell’autenticità dei marchi dev’essere oggi assolutamente garantita in caso di spesa mirata.
Le statistiche tracciano una rotta chiara: l’anno scorso il 65% dei consumatori ha privilegiato brand economici, mentre il 57% ha cercato sconti online. Privacy e autenticità rappresentano ora due pilastri dell’acquisto, indispensabili per far fronte alle truffe alimentate da AI e Deepfake: per il 79% dei consumatori sono una delle principali preoccupazioni durante lo shopping, al cui centro torna l’esperienza d’acquisto in negozi fisici dove scovare le occasioni di persona, ma rispetto al quale guadagna terreno anche la modalità e-commerce (con un valore complessivo dei ricavi pari a 607 miliardi di euro, destinati a raggiungere i 938 miliardi di euro nel 2029). In Italia, nel 2024, la community di Scalapay risulta ben equilibrata essendo formata al 54% da donne e al 46% da uomini, con una netta preponderanza della fascia di consumatori d’età 18-34 anni, dunque giovani e nativi digitali, ma il valore medio degli ordini (AOV) raggiunge il suo picco nella fascia 35-44 anni, con uno scontrino medio leggermente superiore di 135 euro e di ben 482 euro nei viaggi. A ogni livello i volumi di vendita maggiori sono rappresentati dai viaggi (22,8% della spesa totale), oltre che dalla moda (18,3%), con una netta preferenza per mezzi finanziari che garantiscano il controllo immediato della spesa: le carte prepagate (45%) prevalgono sulle carte di debito (36%), riducendo notevolmente il ricorso alle carte di credito (19%).
I consumatori più dinamici sono concentrati in particolare in tre regioni, Lombardia (15% del totale), Campania (13%) e Lazio (11%), con i rispettivi capoluoghi alla guida delle attività di consumo. Le tendenze del mercato italiano risultano confermate dal mercato francese, dove la base utenti di Scalapay nel 2024 è prevalentemente giovane, con Millennials e Gen Z al vertice della classifica degli shopper (scontrino medio di 114 euro, ma pari a 355 euro per i viaggi), orientati però al pagamento con carte di debito (91%), nonché a spese nel segmento Abbigliamento&Bellezza. Anche in Spagna il potere d’acquisto è maggiore nella fascia 25-34 anni e, come in Italia, il viaggio rappresenta la prima voce di consumo con uno scontrino medio di 346 euro, privilegiando come strumento d’intermediazione le carte di debito. Meglio di altri comparti, il viaggio mette in luce le maggiori affinità comportamentali dei tre principali mercati analizzati dal momento che gli acquirenti in Italia e Francia si distribuiscono equamente tra le fasce d’età 25-34 anni, rispettivamente il 27% e il 31% del totale, e 35-44 anni, pari al 23% e al 24% del totale. La Spagna mostra un profilo addirittura più giovane, con il 30% degli acquirenti nella fascia 25-34 anni e il 26% tra i 35-44 anni. Per quanto riguarda lo scontrino medio, in Italia e Spagna sono gli operatori turistici a registrare le spese più elevate, mentre in Francia il primato va alle prenotazioni legate ai trasporti. In tutti e tre i mercati, le ricerche di viaggio si concentrano principalmente su voli e hotel.
La tendenza più significativa riguarda l’affermazione della cosiddetta “era dei destination dupes”, mete cioè analoghe a quelle tradizionalmente più popolari (e sovraffollate), ma in grado di garantire ancora esperienze autentiche, soprattutto attraverso pacchetti immersivi. Se al Nord, ad esempio, si manifesta nel privilegiare il mare della contea inglese del Norfolk rispetto a quello della Cornovaglia, nel Sud è ancora l’Albania a guadagnare terreno sulla Croazia. Per via delle alte temperature estive, cresce inoltre la domanda di “coolcation” verso la Scandinavia o addirittura in aree artiche, con prenotazioni per Finlandia e Norvegia in aumento del 26%, ma il vero boom è rappresentato dal “turismo nostalgico”: il passato non è più solo un ricordo, ma una destinazione che coincide con i luoghi dove è stato possibile assistere a concerti memorabili come quelli più recenti di Taylor Swift, ma anche di icone anni ’90 come gli Oasis o Eminem, o legati a personaggi della cultura pop quali Harry Potter e in generale del mondo del cinema. Il 29% dei viaggiatori nella fascia 25-35 anni, inoltre, ha programmato trasferte per assistere a eventi sportivi, dalle Olimpiadi di Parigi a tornei di Wimbledon o alla Ryder Cup, confermando una tendenza in fortissima crescita. Tre le linee di sviluppo previste per l’immediato futuro: iper-personalizzazione, esperienze immersive e scelte sostenibili, guidate da investimenti in tecnologie anti-frode per costruire ecosistemi digitali sicuri, scelte di dupes e resale come bilanciamento a un iperlusso sempre meno accessibile, oltre che riconoscimento dell’Intelligenza Artificiale quale strumento ideale per identificare i prodotti più in linea col proprio profilo. Grazie all’approccio digitale alla spesa e alle possibilità di dilazionamento dei costi, Scalapay risulta sempre più in linea con le esigenze di mercato dei nuovi consumatori, tanto in Italia quanto nei mercati esteri.