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Tag: Sanremo 2023

Enrico Meacci nuovo Amministratore Delegato di Omnisyst

Enrico Meacci nuovo Amministratore Delegato di OmnisystRoma, 19 dic. (askanews) – Omnisyst, leader italiano nella gestione circolare dei residui industriali, annuncia un importante cambio alla guida dell’azienda: Enrico Meacci assume la carica di Amministratore Delegato, con l’obiettivo di accelerare e rafforzare il posizionamento strategico della società verso l’innovazione e la sostenibilità.


L’ingresso di Meacci rappresenta una nuova milestone nel percorso di crescita di Omnisyst. La società, fondata nel 1995 e attiva da quasi trent’anni nel settore, è stata acquisita al 70% dal Green Transition Fund di Algebris nel 2022, con il fondatore storico, Ezio Speziali, in carica di Amministratore Delegato. Questa operazione ha segnato l’inizio di un progetto volto a trasformare Omnisyst in un player chiave per l’economia circolare, abilitata dall’innovazione digitale. Nel 2023, un ulteriore tassello strategico è stato aggiunto con la nomina di Chicco Testa a Presidente del Consiglio di Amministrazione. Figura di spicco nel panorama italiano dell’economia circolare e della sostenibilità, Testa ha portato la sua vasta esperienza e leadership per supportare la governance e l’espansione della società.


Ora, con Meacci al timone, Omnisyst si appresta a entrare in una fase di ulteriore accelerazione. In oltre dieci anni di attività nello sviluppo di strategie digitali e modelli di business innovativi, Enrico Meacci ha accompagnato aziende italiane e multinazionali nell’implementazione di percorsi di trasformazione digitale, combinando visione di business con un approccio innovativo al cambiamento culturale e tecnologico. Porta con sé una solida formazione nella gestione d’impresa e competenze nell’adozione di tecnologie avanzate. In Omnisyst, Meacci si concentrerà sull’ampliamento del portfolio servizi, anche attraverso operazioni di Merger & Acquisition, rafforzando ulteriormente la capacità di Omnisyst di rispondere alle sfide ambientali con soluzioni innovative e sostenibili. “Sono entusiasta di iniziare questa nuova sfida in Omnisyst, un’azienda che rappresenta un’eccellenza italiana nell’economia circolare” – afferma Enrico Meacci, che aggiunge: “In un contesto in cui la sostenibilità e l’innovazione sono sempre più determinanti per la competitività aziendale, sono fermamente convinto che Omnisyst possa giocare un ruolo di primo piano nell’evoluzione di questo settore. Il mio obiettivo sarà consolidare la posizione della società come leader di mercato, favorendo una crescita organica e attraverso operazioni di espansione strategica”.


“L’arrivo di Enrico Meacci alla guida operativa di Omnisyst segna un passo decisivo per il nostro piano industriale,” ha dichiarato Valerio Camerano, Managing Director e Senior Partner di Algebris Green Transition Fund. “Con il supporto del Green Transition Fund di Algebris e l’esperienza di un team manageriale di alto livello, siamo pronti a consolidare la nostra leadership nell’economia circolare, spingendo sempre più sull’innovazione digitale e sulle pratiche sostenibili.” Omnisyst punta a diventare il riferimento italiano per le soluzioni circolari di gestione dei residui di produzione, in un settore che richiede competenze avanzate e la capacità di integrare tecnologia e sostenibilità. Con questa nuova leadership, l’azienda è pronta a rispondere alle sfide future e a cogliere le opportunità di un mercato in rapida evoluzione.

Lombardia, Pd solleva cartelli in aula contro immobilismo giunta

Lombardia, Pd solleva cartelli in aula contro immobilismo giuntaMilano, 19 dic. (askanews) – La Regione Lombardia è immobile di fronte a un territorio che non cresce più come dovrebbe e di fronte a problemi enormi come le liste d’attesa in sanità. È quanto ha sostenuto questa mattina il Partito Democratico in Consiglio regionale, durante la discussione e votazione di emendamenti e ordini del giorno al bilancio preventivo, e lo ha fatto sollevando cartelli che riportavano i titoli di diversi quotidiani nazionali proprio sulle difficoltà dell’economia e della sanità della Lombardia, esemplificate delle due recenti classifiche, di Bankitalia e del ministero della Salute, che vedono la nostra regione scalzata dal ruolo di locomotiva d’Italia e pure da quello di eccellenza per la sanità. In entrambi i casi la Lombardia è scivolata a metà classifica, dato impensato fino a pochi anni fa.


A innescare la protesta in Aula è stato il capogruppo Pierfrancesco Majorino, che spiega: “Crediamo che questo bilancio dovrebbe affrontare in modo molto più significativo il tema dell’immobilità della Regione su problemi come il lavoro, la mancanza di casa con lo scandalo dei 23.500 alloggi Aler vuoti e il dramma delle liste d’attesa in sanità che induce il ricatto ‘se vuoi farti curare, paga’. Sono questioni che dovrebbero richiamare impegni molto diversi per il bene delle cittadine e dei cittadini lombardi. Vorremmo che il Consiglio regionale se ne facesse finalmente carico”.

Conad sponsor della maglia bianca del Giro d’Italia

Conad sponsor della maglia bianca del Giro d’ItaliaMilano, 19 dic. (askanews) – Conad torna al fianco del Giro d’Italia come sponsor della maglia bianca, la maglia riservata al miglior giovane della competizione, il campione under 25 con la posizione più alta nella classifica generale per tempo. Il prossimo Giro d’Italia si correrà dal 9 maggio al primo giugno. L’annuncio è stato fatto in occasione della conferenza stampa di fine anno di Conad a Milano alla presenza del presidente di Rcs Urbano Cairo.


“Il Giro d’Italia è un evento popolare con 10 milioni di persone che accompagnano il Giro nelle sue 21 tappe – ha detto Cairo – ha visibilità sia in Italia che nel mondo con 750 milioni di persone che lo guardano”. “Io ero un appassionato amatore ciclista 20 chili fa – ha scherzato il presidente di Conad, Mauro Lusetti – Oggi sono particolarmente felice che Conad abbia attivato questa sponsorizzazione e avrei una cosa da dire ma la dico solo adesso che abbiamo firmato: noi abbiamo fatto anche altre cose nello sport come l’apertura di un punto vendita di fianco allo Juventus stadium”.

Open, Renzi e gli altri prosciolti. Lui: Meloni e Travaglio dovrebbero scusarsi

Open, Renzi e gli altri prosciolti. Lui: Meloni e Travaglio dovrebbero scusarsiFirenze, 19 dic. (askanews) – Il gup del Tribunale di Firenze, Sara Farini, ha prosciolto Matteo Renzi e altri dieci indagati nell’inchiesta sulla Fondazione Open, accusati di finanziamento illecito ai partiti. Il giudice ha infatti deciso che non c’era luogo a procedere, annullando tutte le accuse.


Prosciolti assieme a Renzi anche Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Marco Carrai e Alberto Bianchi. L’inchiesta riguardava presunte irregolarità nei finanziamenti alla Fondazione Open, creata per sostenere le iniziative politiche di Renzi, prima come sindaco di Firenze e poi come segretario del Partito Democratico. La decisione è stata accolta con soddisfazione dagli imputati e dai loro legali, che hanno sottolineato l’assenza di prove a sostegno delle accuse. Le motivazioni del verdetto saranno depositate dal giudice entro 90 giorni. “Il gup ha celebrato le esequie di un processo nato già morto”, ha commentato con i giornalisti l’avvocato Federico Bagattini.


“La Corte di Cassazione – ha aggiunto Bagattini- aveva già certificato tre anni fa che nessun reato era nepppure ipotizzabile. Abbiamo perso tempo, peccato per la onorabilità degli imputati e per i contribuenti che hanno speso inutilmente un sacco di soldi”. “Ho quasi cinquant’anni. Gli ultimi cinque li ho vissuti da ‘appestato’ per l’incredibile inchiesta Open. Uno scandalo assoluto per tutti quelli che avevano letto le carte, ma nonostante questo sono stato politicamente massacrato da tanti, a cominciare da Fratelli d’Italia e dai Cinque Stelle. Dopo anni di sofferenza oggi arriva la notizia: Prosciolto. Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici sia politici come Maria Elena e Luca sia professionisti come Marco, Riccardo, Alberto e tutti gli altri”. Lo ha scritto su Facebook il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi.


“Oggi in tanti dovrebbero scusarsi, Meloni e Travaglio in primis. Non lo faranno. Pace – prosegue Renzi -. Al Pm che mi ha accusato, Luca Turco, lo stesso che ha aggredito la mia famiglia, non ho niente da dire. Mi spiace solo che vada in pensione dopodomani senza pagare per le sue perquisizioni illegittime e per la sua indagine incostituzionale. Chi sbaglia paga vale per tanti italiani, non per lui. Grazie ad Agnese per essere stata una roccia e non era facile. Grazie a Francesco, Emanuele e Ester per non aver mai dubitato del loro babbo. Grazie a tutti gli avvocati della difesa, a cominciare da Gian Domenico Caiazza, Federico Bagattini e Lorenzo Pellegrini, ai miei amici, ai miei colleghi, ai miei collaboratori per tutto”. “Volevano farmi fuori con una indagine farlocca. Non ce l’hanno fatta. Ripartiamo insieme. Ma non dimentichiamo – sottolinea Renzi – che ci sono tanti cittadini innocenti che non possono difendersi. Continueremo a fare politica anche per loro. Con il sorriso e senza vendette. Ma con la certezza che oggi ha perso il giustizialismo e ha vinto la giustizia. E chi mi aggredisce con indagini, norme, campagne ad personam non mi fa paura. Anzi, mi rende più forte”.

Cultura, la partecipazione “fuori casa” è tornata ai livelli pre-Covid

Cultura, la partecipazione “fuori casa” è tornata ai livelli pre-CovidMilano, 19 dic. (askanews) – Nel 2023, l’indicatore che monitora i livelli di partecipazione culturale fuori casa della popolazione dai 6 anni si attesta al 35,2%, in aumento di 12 punti percentuali rispetto a quanto registrato nel 2022 (23,1%). Per la prima volta dopo 4 anni, il valore torna ai livelli osservati nel periodo antecedente alla pandemia (nel 2019 era il 35,1%). Aumenta anche la percentuale di persone di 6 anni e più che si sono recate in biblioteca almeno una volta nei 12 mesi precedenti l’intervista, passata dal 10,2% del 2022 al 12,4% nel 2023, senza però tornare ai livelli del 2019 (15,3%) (BES 2023).


Per quanto riguarda i pubblici dello spettacolo, l’incremento maggiore registrato da Istat nel triennio 2021-2023 è quello della partecipazione agli spettacoli cinematografici (passata dal 9% a quasi il 41%) seguita da quella agli spettacoli teatrali (dal 3% a quasi il 20%) e ai concerti di musica leggera e jazz (da 3,7% a 21,7%). Secondo i dati SIAE nel 2023 il numero di concerti ha superato di oltre il 60% quello registrato nel 2019 mentre le rappresentazioni teatrali hanno registrato un incremento dell’11%. Aumenta di quasi 1 punto percentuale rispetto al 2022 la percentuale degli italiani che hanno letto almeno un libro per motivi non scolastici o di lavoro (40,1%). Nel 2023, secondo i dati Eurostat, sono stati 825.100 i lavoratori occupati nel settore culturale, pari al 3,5% del totale degli occupati in Italia. Questo dato posiziona il nostro Paese al ventesimo posto nella classifica UE dei lavoratori in cultura. La maggior parte sono uomini (55%) e, in tre casi su quattro, di età compresa tra i 30 e i 59 anni, mentre gli under 30 anni rappresentano solo il 13% del totale, pur essendo aumentati del 21% dal 2021.


Queste sono solo alcune delle cifre dell’edizione 2024 di Minicifre della cultura, una raccolta dei principali dati statistici sulla cultura in Italia presentato oggi, giovedì 19 dicembre 2024, a Roma, al Ministero della Cultura, dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Dicastero e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

Inchiesta Open, Renzi e gli altri imputati prosciolti

Inchiesta Open, Renzi e gli altri imputati proscioltiFirenze, 19 dic. (askanews) – Il gup del Tribunale di Firenze, Sara Farini, ha prosciolto Matteo Renzi e altri dieci indagati nell’inchiesta sulla Fondazione Open, accusati di finanziamento illecito ai partiti. Il giudice ha infatti deciso che non c’era luogo a procedere, annullando tutte le accuse.


Prosciolti assieme a Renzi anche Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Marco Carrai e Alberto Bianchi. L’inchiesta riguardava presunte irregolarità nei finanziamenti alla Fondazione Open, creata per sostenere le iniziative politiche di Renzi, prima come sindaco di Firenze e poi come segretario del Partito Democratico.La decisione è stata accolta con soddisfazione dagli imputati e dai loro legali, che hanno sottolineato l’assenza di prove a sostegno delle accuse. Le motivazioni del verdetto saranno depositate dal giudice entro 90 giorni.


“Il gup ha celebrato le esequie di un processo nato già morto”, ha commentato con i giornalisti l’avvocato Federico Bagattini.“La Corte di Cassazione -ha aggiunto Bagattini- aveva già certificato tre anni fa che nessun reato era nepppure ipotizzabile. Abbiamo perso tempo, peccato per la onorabilità degli imputati e per i contribuenti che hanno speso inutilmente un sacco di soldi”.


 

Ucraina, la Commissione Ue sblocca un prestito da 18,1 miliardi

Ucraina, la Commissione Ue sblocca un prestito da 18,1 miliardiBruxelles, 19 dic. (askanews) – La Commissione europea ha deciso di mettere a disposizione dell’Ucraina un prestito di assistenza macrofinanziaria (AMF) di 18,1 miliardi di euro. Il prestito verrà erogato a rate nel corso del 2025, con la prima rata da versare all’inizio di gennaio. Lo comunica la Commissione Ue.


Si tratta, viene spiegato, del contributo dell’Ue all’iniziativa del G7 per i “Prestiti straordinari per l’accelerazione delle entrate per l’Ucraina” (“ERA”), che fornirà collettivamente prestiti per un valore di 45 miliardi di euro per soddisfare le esigenze di bilancio, militari e di ricostruzione dell’Ucraina. L’iniziativa ERA si basa sullo strumento di cooperazione sui prestiti dell’Ucraina, che riceverà entrate straordinarie dall’immobilizzazione di beni sovrani russi e altri contributi volontari da parte di Stati membri o paesi terzi. Questi fondi saranno erogati all’Ucraina per rimborsare il capitale e gli interessi dei prestiti bilaterali ammissibili forniti dai donatori nell’ambito dell’iniziativa di prestito del G7 ERA, compreso il prestito di assistenza macrofinanziaria del G7 all’Ue.


Per la Commissione l’Ucraina ha “soddisfatto tutte le condizioni politiche concordate per l’esborso di tale somma. Queste condizioni politiche rappresentano anche passi avanti verso il raggiungimento dei principali impegni di riforma nell’ambito dello strumento per l’Ucraina. Riguardano la stabilità macrofinanziaria, la riforma delle imprese pubbliche, la riforma della pubblica amministrazione, l’energia, lo Stato di diritto e la lotta alla corruzione. Le condizioni politiche includono anche l’impegno a promuovere la cooperazione con l’Ue sul rilancio, la ricostruzione e la modernizzazione dell’industria della difesa ucraina”. “La decisione della Commissione di mettere 18,1 miliardi di euro a disposizione dell’Ucraina – sottolinea Valdis Dombrovskis, Commissario per l’Economia e la produttività, nonché per l’Attuazione e la semplificazione – arriva in un momento cruciale. Invia un chiaro segnale che l’impegno a lungo termine dell’UE nella lotta per la libertà dell’Ucraina è incrollabile. Questo finanziamento aiuterà l’Ucraina a soddisfare le sue urgenti esigenze di bilancio, che si sono intensificate di fronte all’aggressione della Russia. Rappresenta il contributo dell’UE all’iniziativa di prestiti straordinari per l’accelerazione delle entrate del G7, che utilizzerà i proventi delle attività russe bloccate per pagare la distruzione causata dalla brutale guerra del Cremlino”.


Oltre a questi fondi, per il 2025, ci sono 12,5 mld stanziati dal fondo speciale per lUcraina, Ukrain Facility. In totale si tratta quindi di 30,6 miliardi, che si aggiungono ai 130 miliardi di sostegno già erogati dall’Ue.

La Consulta: ok alle Regioni per rilasciare nuove licenze Ncc

La Consulta: ok alle Regioni per rilasciare nuove licenze NccRoma, 19 dic. (askanews) – Le Regioni possono assumersi la competenza a rilasciare nuove autorizzazioni al servizio di Ncc, ma devono rispettare l’obbligo della pubblica gara. Così la Corte Costituzionale nella sentenza numero 206, depositata oggi, con la quale la Corte costituzionale – dopo la pronuncia numero 137 del 2024, con cui è stata dichiarata, a seguito di autorimessione, l’illegittimità costituzionale del divieto di rilascio di nuove autorizzazioni per il servizio di NCC, previsto dall’articolo 10-bis, comma 6, del decreto-legge numero 135 del 2018 – è tornata a giudicare il ricorso del governo avverso l’articolo 1, commi 1 e 2, della legge della Regione Calabria numero 16 del 2023.


La “rigida previsione contenuta nella risalente disciplina introdotta nel 1992”, che assegna solo ai comuni la possibilità di indire pubblici concorsi per il rilascio delle autorizzazioni al servizio di noleggio con conducente (Ncc), deve ritenersi “cedevole rispetto a successive leggi regionali che definiscano un assetto più articolato e attuale, in funzione della tutela di un livello di interessi che riguarda importanti potenzialità di sviluppo dell’intero territorio regionale”, scrive la Consulta nella sentenza. Tale disposizione riveste una duplice portata normativa: da un lato, infatti, alloca anche alla Regione Calabria la funzione relativa al rilascio delle autorizzazioni per il servizio di NCC, dall’altro la disciplina attraverso una assegnazione diretta di tali autorizzazioni alla Ferrovie della Calabria srl, prosegue la sentenza.


In riferimento al primo aspetto, la sentenza ha chiarito che “il principio di sussidiarietà non si oppone, ma anzi conferma la possibilità per la Regione di introdurre, nell’ambito della propria competenza legislativa residuale in materia di trasporto pubblico locale, norme che integrano, nel territorio regionale, quelle statali vigenti che declinano il livello di governo di allocazione della funzione di rilascio di autorizzazione al NCC”. Dal momento che è la “quasi totale assenza di vettori” il motivo che ha spinto il legislatore regionale ad intervenire, la norma risulta funzionale a potenziare il sistema complessivo del trasporto non di linea, che “concorre a dare ‘effettività’ alla libertà di circolazione”.


La sentenza ha invece dichiarato l’illegittimità costituzionale della previsione del rilascio delle autorizzazioni a svolgere il servizio di NCC direttamente a Ferrovie della Calabria srl: tale disciplina viola, infatti, l’obbligo del pubblico concorso previsto dall’articolo 8, comma 1, della legge numero 21 del 1992 e si pone pertanto in contrasto con la competenza statale in materia di “tutela della concorrenza”, che assume carattere trasversale e prevalente, fungendo “da limite alla disciplina che le Regioni possono dettare nelle materie di loro competenza, concorrente o residuale”, “sia pure nei limiti strettamente necessari per assicurare gli interessi alla cui garanzia la competenza statale esclusiva è diretta”.

Mattarella a militari: vostro contributo per sicurezza e pace nel mondo

Mattarella a militari: vostro contributo per sicurezza e pace nel mondoRoma, 19 dic. (askanews) – “La base in Italia che si occupa della sicurezza aerea del nostro paese dimostra come le missioni facciano parte del sistema di difesa del nostro paese nell’Ue, e nell’Onu per la sicurezza e la pace nel mondo. Quelli delle nostre missioni in Italia o all’estero non sono compiti separati anche se in sedi differenti, la sicurezza a cui contribuite è decisiva per la vita del nostro paese e per la serenità dei concittadini”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai militari della base di Gioia del Colle nel corso del videocollegamento dal Covi con tutti i militari in missione per il tradizionale scambio di auguri per le festività natalizie.

L’Istat: in calo nel primo trimestre compravendite e mutui immobiliari

L’Istat: in calo nel primo trimestre compravendite e mutui immobiliariRoma, 19 dic. (askanews) – Nel primo trimestre 2024 sono 210.233 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è di -5,3% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato grezzo è di -4,0%. Lo ha reso noto l’Istat. La flessione è dovuta al settore abitativo, mentre quello economico aumenta per il terzo trimestre consecutivo, seppur in misura minore nei primi tre mesi del 2024. Anche le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca continuano a diminure. Sono 67.521 e la variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è -6,6% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato grezzo è di -12,0%.