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Tag: Sanremo 2023

Aperto bando a sostegno allevatori piemontesi per danni da lupi

Aperto bando a sostegno allevatori piemontesi per danni da lupiRoma, 25 gen. (askanews) – Pubblicato il bando della Regione Piemonte a sostegno degli allevatori piemontesi per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da grandi carnivori selvatici al patrimonio zootecnico piemontese avvenuti nel periodo dal 1 ottobre 2023 al 31 dicembre 2023.

Il bando prevede il rimborso diretto agli allevatori, che hanno denunciato la predazione, del 100% del valore commerciale del capo. Vengono inoltre riconosciuti il risarcimento dei capi dispersi a seguito dell’evento predatorio, se inseriti nel verbale Asl; le spese veterinarie e farmaceutiche per gli animali feriti; il risarcimento delle perdite di produzione. Il bando prevede inoltre aiuti agli apicoltori piemontesi censiti nella Banca dati nazionale che hanno subito danni da orso e non si sono avvalsi di copertura assicurativa. “Dalla Regione aiuti concreti e sicuramente attesi dai nostri allevatori piemontesi in merito agli attacchi al bestiame da parte dei lupi. Si tratta della seconda dotazione finanziaria con fondi regionali per l’anno 2023, riferita al periodo di fine stagione al pascolo”, precisa dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.

Gli allevatori di ovini, caprini, bovini, equini o altre specie di interesse zootecnico sul territorio regionale e gli apicoltori possono presentare domanda di contributo fino al 20 febbraio 2024, data di scadenza del bando.

La Nato si addestra, al via la più grande esercitazione dalla Guerra Fredda

La Nato si addestra, al via la più grande esercitazione dalla Guerra FreddaRoma, 25 gen. (askanews) – La più grande esercitazione mai realizzata dall’Alleanza Atlantica dal 1988. Allora, oltre 120.000 militari parteciparono a “Reforger”. Oggi più di 90.000 uomini e donne in uniforme prendono parte a Steadfast Defender 2024, schierati tra terra, cielo e mare. Le manovre sono iniziate ieri a Norfolk, in Virginia, quando la nave da sbarco USS Gunston Hall si è messa in navigazione per una serie di operazioni nell’Oceano Atlantico. Il primo movimento tattico della nave statunitense sarà seguito dalla partenza della canadese Charlottetown da Halifax, Nuova Scozia, alla fine di gennaio. L’esercitazione, a cui partecipa anche l’Italia, si concluderà il 31 maggio ed ha un chiaro obiettivo: testare le capacità operative e di intervento rapido della Nato, in caso di minacce esterne. L’ipotetico avversario, non dichiarato, è sempre lo stesso, la Russia, che con la sua invasione dell’Ucraina ha portato la guerra ai confini dell’Europa.

STEADFAST DEFENDER 2024: I NUMERI Alle manovre militari partecipano circa 90.000 soldati, marinai e aviatori provenienti da tutti i 31 alleati della Nato, più la Svezia. Saranno coinvolti più di 50 mezzi navali, tra cui portaerei, cacciatorpedinieri, fregate e corvette; oltre 80 velivoli, tra cui F35, FA18, Harrier, F15, elicotteri e velivoli senza pilota forniti da Stati Uniti, Regno Unito, Finlandia, Norvegia, Spagna, Polonia e Ungheria. Saranno invece più di 1.100 i veicoli da combattimento terrestri, tra cui 166 carri armati, 533 veicoli da combattimento di fanteria e 417 corazzati. MANOVRE IN DUE FASI: LA PRIMA FASE La “Prima fase” dell’esercitazione, che si concluderà il 15 marzo, è incentrata su operazioni in mare e guidata dal Joint Force Command Norfolk, che avrà il compito di addestrare il quartier generale provando lo schieramento strategico delle forze nell’Europa continentale. Durante questo periodo, sarà testata in particolare la capacità della Nato di eseguire un assalto anfibio in un ambiente permissivo e/o non permissivo, come spiegato dai vertici dell’Alleanza. Insomma, sarà verificata la prontezza delle truppe alleate in situazioni di pericolo o potenzialmente pericolose.

LA SECONDA FASE: ESERCITAZIONE MULTI-AMBITO La ‘Seconda Fase’ prevede un’esercitazione multi-ambito in tutta l’Europa continentale, guidata dal Joint Force Command Brunssum, in coordinamento con i responsabili delle esercitazioni nazionali. Un’attenzione particolare sarà rivolta al dispiegamento della Forza di reazione rapida della Nato sul fianco orientale dell’Alleanza, soprattutto nei territori della Polonia e degli Stati batici, ovvero quelli considerati più a rischio di un potenziale attacco russo. In questa fase entrerà pienamente nel vivo anche la partecipazione dell’Italia. STEADFAST DEFENDER 2024: IL RUOLO DELL’ITALIA Il nostro Paese ospiterà alcune manovre della Seconda fase dell’esercitazione, approssimativamente dal 5 al 24 maggio. L’Italia è stata scelta come luogo dove testare la “Swift Response 24” della Nato, cioè la capacità di risposta rapida delle truppe alleate (dal 5 al 24 maggio), insieme con Estonia, Ungheria, Moldova, Macedonia del Nord, Polonia, Romania e Svezia. Il modulo “Swift Response 24” dell’esercitazione procederà di pari passo, nell’ambito della missione “Defender 24”, con il “Saber Strike 24”, dall’8 al 30 Aprile con Germania, Polonia e Lituania, e con “Immediate response 24”, che inizia il 30 marzo e proseguirà fino al termine delle operazioni, il 31 maggio, con uomini e mezzi di Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Estonia, Norvegia, Finlandia e Svezia.

OBIETTIVO MANOVRE: DIMOSTRARE UNITA’, RAFFORZARE DETERRENZA L’esercitazione Steadfast Defender 2024 sarà una chiara dimostrazione dell’unità, della forza e della determinazione degli Alleati a proteggersi a vicenda, a proteggere i loro valori e l’ordine internazionale basato sulle regole, ha precisato il generale Christopher G. Cavoli, comandante supremo alleato in Europa (Saceur). Con queste manovre, la Nato dimostrerà la propria capacità di difendere lo spazio euro-atlantico in caso di minaccia, anche con lo spostamento repentino di truppe dagli Stati Uniti in Europa, ha spiegato l’ufficiale. LA RUSSIA: ESERCITAZIONE SEGNA RITORNO ALLA GUERRA FREDDA La reazione della Russia all’esercitazione Nato è stata affidata, al momento, al viceministro degli Esteri, Alexander Viktorovich Grushko, secondo il quale si tratta di un altro elemento della guerra ibrida scatenata dall’Occidente contro il suo Paese. “Un’esercitazione di questa portata”, ha commentato, “segna il ritorno definitivo e irrevocabile della Nato agli schemi della Guerra Fredda, quando il processo di pianificazione militare, le risorse e le infrastrutture venivano preparate per il confronto con la Russia”.

Alleanza tra Confagricoltura e Unionfood: nasce Mediterranea

Alleanza tra Confagricoltura e Unionfood: nasce MediterraneaRoma, 25 gen. (askanews) – Unione Italiana Food e Confagricoltura siglano un’alleanza che unisce mondo della trasformazione industriale e settore primario, mettendo al centro il modello mediterraneo e le sue filiere. Nasce l’associazione Mediterranea, una compagine che esprime un valore di 106 miliardi di euro (56 miliardi per l’industria e 49,2 miliardi per la parte agricola, incluso il valore aggiunto) e offre lavoro a oltre 650mila addetti, coinvolgendo 2/3 delle imprese agricole italiane. Il presidente di Mediterranea è Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura e il vicepresidente è Paolo Barilla, presidente di Unione Italiana Food.

“Con Mediterranea intendiamo strutturare le filiere agroalimentari italiane in modo che diventino sempre più competitive sui mercati – spiega Giansanti in una nota – Attraverso accordi e certificazioni a favore della tracciabilità, Confagricoltura e Unionfood insieme si impegnano a incrementare le produzioni e sviluppare accordi con soggetti terzi per sostenere l’export agroalimentare italiano. L’ambizione è quella di superare ampiamente il valore record di 63 miliardi di euro raggiunto nel 2022”. Tra gli obiettivi della neonata associazione: rafforzare le filiere e la loro efficienza dal campo alla tavola, la sostenibilità delle produzioni e la competitività sui mercati globali, efficientare la rete logistica e dei sistemi di stoccaggio, valorizzare la dieta mediterranea, patrimonio Unesco, con attività di informazione, promozione ed educazione alimentare.

La Nato si addestra, al via più grande esercitazione da Guerra Fredda

La Nato si addestra, al via più grande esercitazione da Guerra FreddaRoma, 25 gen. (askanews) – La più grande esercitazione mai realizzata dall’Alleanza Atlantica dal 1988. Allora, oltre 120.000 militari parteciparono a “Reforger”. Oggi più di 90.000 uomini e donne in uniforme prendono parte a Steadfast Defender 2024, schierati tra terra, cielo e mare. Le manovre sono iniziate ieri a Norfolk, in Virginia, quando la nave da sbarco USS Gunston Hall si è messa in navigazione per una serie di operazioni nell’Oceano Atlantico. Il primo movimento tattico della nave statunitense sarà seguito dalla partenza della canadese Charlottetown da Halifax, Nuova Scozia, alla fine di gennaio. L’esercitazione, a cui partecipa anche l’Italia, si concluderà il 31 maggio ed ha un chiaro obiettivo: testare le capacità operative e di intervento rapido della Nato, in caso di minacce esterne. L’ipotetico avversario, non dichiarato, è sempre lo stesso, la Russia, che con la sua invasione dell’Ucraina ha portato la guerra ai confini dell’Europa.

STEADFAST DEFENDER 2024: I NUMERI Alle manovre militari partecipano circa 90.000 soldati, marinai e aviatori provenienti da tutti i 31 alleati della Nato, più la Svezia. Saranno coinvolti più di 50 mezzi navali, tra cui portaerei, cacciatorpedinieri, fregate e corvette; oltre 80 velivoli, tra cui F35, FA18, Harrier, F15, elicotteri e velivoli senza pilota forniti da Stati Uniti, Regno Unito, Finlandia, Norvegia, Spagna, Polonia e Ungheria. Saranno invece più di 1.100 i veicoli da combattimento terrestri, tra cui 166 carri armati, 533 veicoli da combattimento di fanteria e 417 corazzati.

MANOVRE IN DUE FASI: LA PRIMA FASE La “Prima fase” dell’esercitazione, che si concluderà il 15 marzo, è incentrata su operazioni in mare e guidata dal Joint Force Command Norfolk, che avrà il compito di addestrare il quartier generale provando lo schieramento strategico delle forze nell’Europa continentale. Durante questo periodo, sarà testata in particolare la capacità della Nato di eseguire un assalto anfibio in un ambiente permissivo e/o non permissivo, come spiegato dai vertici dell’Alleanza. Insomma, sarà verificata la prontezza delle truppe alleate in situazioni di pericolo o potenzialmente pericolose.

LA SECONDA FASE: ESERCITAZIONE MULTI-AMBITO La ‘Seconda Fase’ prevede un’esercitazione multi-ambito in tutta l’Europa continentale, guidata dal Joint Force Command Brunssum, in coordinamento con i responsabili delle esercitazioni nazionali. Un’attenzione particolare sarà rivolta al dispiegamento della Forza di reazione rapida della Nato sul fianco orientale dell’Alleanza, soprattutto nei territori della Polonia e degli Stati batici, ovvero quelli considerati più a rischio di un potenziale attacco russo. In questa fase entrerà pienamente nel vivo anche la partecipazione dell’Italia.

STEADFAST DEFENDER 2024: IL RUOLO DELL’ITALIA Il nostro Paese ospiterà alcune manovre della Seconda fase dell’esercitazione, approssimativamente dal 5 al 24 maggio. L’Italia è stata scelta come luogo dove testare la “Swift Response 24” della Nato, cioè la capacità di risposta rapida delle truppe alleate (dal 5 al 24 maggio), insieme con Estonia, Ungheria, Moldova, Macedonia del Nord, Polonia, Romania e Svezia. Il modulo “Swift Response 24” dell’esercitazione procederà di pari passo, nell’ambito della missione “Defender 24”, con il “Saber Strike 24”, dall’8 al 30 Aprile con Germania, Polonia e Lituania, e con “Immediate response 24”, che inizia il 30 marzo e proseguirà fino al termine delle operazioni, il 31 maggio, con uomini e mezzi di Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Estonia, Norvegia, Finlandia e Svezia. OBIETTIVO MANOVRE: DIMOSTRARE UNITA’, RAFFORZARE DETERRENZA L’esercitazione Steadfast Defender 2024 sarà una chiara dimostrazione dell’unità, della forza e della determinazione degli Alleati a proteggersi a vicenda, a proteggere i loro valori e l’ordine internazionale basato sulle regole, ha precisato il generale Christopher G. Cavoli, comandante supremo alleato in Europa (Saceur). Con queste manovre, la Nato dimostrerà la propria capacità di difendere lo spazio euro-atlantico in caso di minaccia, anche con lo spostamento repentino di truppe dagli Stati Uniti in Europa, ha spiegato l’ufficiale. LA RUSSIA: ESERCITAZIONE SEGNA RITORNO ALLA GUERRA FREDDA La reazione della Russia all’esercitazione Nato è stata affidata, al momento, al viceministro degli Esteri, Alexander Viktorovich Grushko, secondo il quale si tratta di un altro elemento della guerra ibrida scatenata dall’Occidente contro il suo Paese. “Un’esercitazione di questa portata”, ha commentato, “segna il ritorno definitivo e irrevocabile della Nato agli schemi della Guerra Fredda, quando il processo di pianificazione militare, le risorse e le infrastrutture venivano preparate per il confronto con la Russia”.

Gran Cancelliere Ordine Malta: AI creerà problemi a mondo del lavoro

Gran Cancelliere Ordine Malta: AI creerà problemi a mondo del lavoroRoma, 25 gen. (askanews) – L’intelligenza artificiale sarà una rivoluzione più profonda delle altre, perché non sostituisce la forza umana, ma la mente. Crea moltissimi vantaggi scientifici, ma creerà moltissimi problemi nel mondo del lavoro, perché sostituirà moltissimi lavori intellettuali. Purtroppo gli effetti si stanno già vedendo. Noi siamo interessati, perché andiamo dove c’è un bisogno, e l’intelligenza artificiale creerà nuovi bisogni, quelli di chi dovrà ridefinire il suo lavoro e ritrovare una collocazione”: così il Gran Cancelliere Riccardo Paternó di Montecupo, prima dell’inizio dei lavori della Conferenza degli Ambasciatori del Sovrano Ordine di Malta presso Villa Magistrale a Roma.

“E saranno in tanti, gente che lavorava con la testa. In un contesto in cui i valori scemano, le solidarietà sono complicate, la solitudine incombe, le persone che potranno essere espulse dal mercato del lavoro avranno grandi difficoltà. Non sarà facile per loro. Noi, oltre al corpo, dovremo aiutare anche l’anima di questa gente”, ha sottolineato il Gran Cancelliere.

Presidenziali Finlandia, domenica si decide futura politica estera

Presidenziali Finlandia, domenica si decide futura politica esteraMilano, 25 gen. (askanews) – Ci sono chiaramente più elettori indecisi che mai ora in Finlandia, mentre la democrazia liberale più orientale d’Europa si prepara ad andare a votare domenica per un nuovo presidente, il primo dell’era Nato. Helsinki è infatti entrata nell’Alleanza atlantica da meno di un anno, ma è ormai chiaro che la politica della neutralità è stata lasciata alle spalle, la Russia (con la quale condivide un confine lungo oltre 1300 km) è a un passo e le continue chiusure della frontiera per il Paese Ue dettano il ritmo di una politica di logoramento con l’ingombrante vicino. Ma anche quello della campagna presidenziale.

La posizione finlandese nei confronti dell’Ucraina è stata apertamente e coerentemente contraria all’invasione russa, ed è stata uno dei principali fornitori di armamenti e addestramento per l’esercito ucraino. Ed è così che nell’anno più elettorale che mai al mondo, la Finlandia – uno dei pochi membri dell’Ue ad aver combattuto una guerra con la Russia (Guerra d’inverno, 1939-1940) – fa da apripista in Europa mettendo sul piatto il mandato di sei anni più importante se si parla di Difesa e politica estera: le votazioni si terranno il 28 gennaio 2024, con eventuale ballottaggio l’11 febbraio. Si vota in entrambe le date dalle ore 8.00 alle 19.00 italiane. Risultati definitivi entro il 14 febbraio. Il candidato Alexander Stubb, ex primo ministro (Partito di Coalizione Nazionale, centrodestra) è in testa al più recente sondaggio presidenziale diffuso dalla tv nazionale: la sua tattica è quella di tenere in tasca varie proposte che fa sembrare sue nuove invenzioni, anche se non lo sono. Tuttavia, il consenso per lui è diminuito rispetto a dicembre. Secondo un sondaggio condotto dall’istituto demoscopico Taloustutkima a gennaio, il 27% dei cittadini sostiene Stubb al primo turno delle elezioni presidenziali, mentre a dicembre il suo sostegno era del 31%.

A minacciare seriamente il primato c’è Pekka Haavisto, ex ministro degli Esteri: sostenuto dai Verdi, apertamente gay, è rimasto inchiodato al suo 23%. Ma potrebbe offrire qualche sorpresa. E negli ultimi metri possono verificarsi grandi cambiamenti. I sondaggisti locali promettono una domenica sera emozionante. Anche perché il terzo in classifica, Jussi Halla-aho si è avvicinato alla coppia di testa dopo aver criticato senza mezzi termini l’uscente Sauli Niinisto in un dibattito sul razzismo, assumendo posizioni discutibili per le quali ha poi ammesso di essere forse andato un po’ troppo oltre. Ora Halla-aho è sostenuto dal 18%, rispetto al 10% di dicembre. Ex leader del Partito dei Finlandesi, ex europarlamentare, il terzo incomodo prende di mira un ventaglio molto esteso di soggetti nei dibattiti: dalla comunità LGBTQ+ finlandese all’Islam. C’è stato anche un lampo di umorismo quando in un confronto ha invitato il sultano del Brunei in sauna. Ma nell’ultimo dibattito, quando accomunava violenza delle bande, rapine e “traffico di droga nelle mani degli immigrati” è stato gelato da Haavisto: “Sono d’accordo con Halla-aho nel dire che dobbiamo intervenire nella violenza delle bande, ma non escluderei di intervenire anche sul linguaggio razzista”. È noto che Halla-aho appartiene all’associazione “Suomen Sisu”, descritta come un gruppo di “spirito nazista” da un quotidiano finlandese.

Il fenomeno Halla-aho ha comunque una dimensione crescente avendo nell’ultimo sondaggio superato il candidato di centro Olli Rehn, salito comunque al 14%, mentre a dicembre la sua popolarità era del 12%. Ad aumentare la tensione c’è inoltre il fatto che la percentuale di elettori insicuri della propria posizione è chiaramente aumentata da dicembre, di 10-15 punti percentuali. Ora sono poco meno del 25% degli elettori.

La Finlandia ha avuto per gran parte della sua storia di indipendenza un sistema di governo semi-presidenziale, ma negli ultimi decenni i poteri del presidente sono diventati più circoscritti, e di conseguenza il Paese è ora considerato una repubblica parlamentare. Tuttavia il presidente finlandese rimane direttamente responsabile della difesa e della politica estera, come definito nella Costituzione. Partecipa ai vertici dell’Alleanza atlantica. E proprio con Niinisto, durante i suoi 12 anni di presidenza, c’è stata la svolta con l’adesione alla Nato. Firmata peraltro di persona da uno dei candidati: Haavisto, quando era ministro degli Esteri. (di Cristina Giuliano)

Pinelli (Csm): le riforme della giustizia portano efficienza e modernità

Pinelli (Csm): le riforme della giustizia portano efficienza e modernitàMilano, 25 gen. (askanews) – “Le riforme recenti incidono significativamente sulla struttura della giustizia italiana spostando l’accento sull’efficienza del servizio e ponendola di fronte alla sfida, alta e difficile, della modernità”. Lo sottolinea il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, intervenendo alla Corte di Cassazione alla cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Secondo Pinelli, “l’apprestamento di risorse mai prima d’ora disponibili” per l’amministrazione della macchina giudiziaria “chiama tutti gli attori della giustizia, ciascuno per la propria parte, a cogliere questa sfida innanzitutto interrogandosi sulla cultura che essi esprimono, sui rispettivi ruoli e sulle sinergie virtuose che devono perseguire”.

La Cassazione: l’impegno della magistratura e della polizia non basta a contrastare i femminicidi

La Cassazione: l’impegno della magistratura e della polizia non basta a contrastare i femminicidiMilano, 25 gen. (askanews) – Il “forte impegno della polizia giudiziaria e della magistratura non è sufficiente” per contrastare il fenomeno dei femminicidi, ma “deve essere preceduto da una forte azione di sensibilizzazione e prevenzione culturale e sociale e da azioni di ampio respiro”. Lo evidenzia la prima presidente della Cassazione, Margherita Cassano, in un passaggio della sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Secondo Cassano, è necessario coninvolgere “non solo la famiglia e la scuola, ma l’intera collettività” con interventi “in grado di incidere sulle cause generali di questa drammatica involuzione delle relazioni interpersonali, in cui sulla dimensione affettiva prevalgono tragicamente l’idea del possesso e del predominio sulla donna e il disconoscimento dell’uguaglianza di genere”. Altrettamto importante, sottolinea ancora la prima presidente della Suprema Corte, “promuovere l’indipendenza economica delle donne, in quanto non può esservi libertà di denuncia senza la libertà dai bisogni primari”.

In Puglia il 60% della produzione italiana di uva da tavola

In Puglia il 60% della produzione italiana di uva da tavolaRoma, 25 gen. (askanews) – L’Italia è il primo Paese europeo produttore ed esportatore di uva da tavola, con 1 milione di tonnellate di uva prodotta. E la Puglia, anche se con un -35% nel 2023, infatti, è la regione che detiene il 60% della produzione italiana di uva da tavola. Seguita dalla Sicilia col 35% e dalla Basilicata con il 5%.

Gli ultimi dati Istat disponibili riportano una superficie italiana utilizzata per la coltivazione dell’uva da tavola di 47.416 ettari. Le regioni con le maggiori superficie in ettari sono la Puglia (24.455) e la Sicilia (18.681). Nelle altre regioni (Sardegna, Lazio, Abruzzo, Calabria) la coltivazione interessa 3.589 ettari. Le esportazioni di uva da tavola made in Italy hanno nella Germania con il 35%, il principale mercato di sbocco seguita dalla Francia con il 20%, mentre il 15% va in altri Paesi Ue ed Extra Ue. Il mercato Italia vale il 30% della produzione. Secondo recenti stime, la produzione globale dell’uva da tavola può crescere del 5,7% con l’Europa in aumento del 14%, questo grazie soprattutto ai nuovi impianti in Italia di uva da tavola senza semi. I dati sono stati analizzati e anticipati in vista del 25esimo Congresso Nazionale Uva da Tavola organizzato con il patrocinio dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e che si terrà il 2 febbraio al Centro Congressi Una Hotel Regina di Noicattaro (Ba), durante il quale sarà assegnato anche il premio nazionale “Targa Bacca d’Oro” edizione 2024.

Al convegno parteciperanno Mario Colapietra, ricercatore in viticoltura, presidente del congresso che presenterà anche il “Manuale di Viticoltura – Il comparto dell’uva da tavola: Aspetti tecnici, produttivi e commerciali”. Tra i relatori, Vincenzo Cuoccio, area manager per la Puglia, Calabria e Basilicata dei Vivai Cooperativi Rauscedo; Rosario Di Lorenzo, presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e docente in Viticoltura e Viticoltura da Tavola Università di Palermo e Germoplasma e risorse ambientali in viticoltura nel corso di Laurea magistrale InterAteneo in Scienze Viticole ed Enologiche; Giuseppe Martelli, docente di Biotecnologie molecolare all’Università della Basilicata.

Cancelliere Paternò: “Ordine di Malta deve adeguarsi a nuovo mondo”

Cancelliere Paternò: “Ordine di Malta deve adeguarsi a nuovo mondo”Roma, 25 gen. (askanews) – “Noi abbiamo una tradizione di azione umanitaria di mille anni. Siamo un’entità che, essendo apolitica e non avendo una sua agenda, aiuta tutti, indipendentemente dalla religione e dall’origine. Siamo uno dei pochi soggetti al mondo che può parlare con tutti e trovare soluzioni. La diplomazia umanitaria consiste nel trovare mezzi per difendere i diritti umani, per aiutare le persone che hanno le maggiori difficoltà. E in questo momento e in questo mondo, persone così ce ne sono tante. Questa conferenza cade in un momento molto opportuno. Volendo entrare nel Terzo Millennio, l’Ordine di Malta deve attrezzarsi, ricordando sempre i suoi valori, ma adeguando il suo modo di agire alle esigenze che il mondo ogni volta ci presenta. È questa la sfida che dobbiamo affrontare”. Così il Gran Cancelliere Riccardo Paternó di Montecupo, prima dell’inizio dei lavori della Conferenza degli Ambasciatori del Sovrano Ordine di Malta presso Villa Magistrale a Roma.